L_Andrea ha scritto:Oggi, complici le vacanze in terra trentina, ho fatto una capatina nella cantina di Eugenio Rosi.
Mi ha accolto la moglie che mi ha illustrato la loro visione e filosofia di produzione; hanno praticamente tutti i vigneti in affitto e coltivano uve tradizionali della Vallagarina ( nosiola, marzemino, Cabernet Sauvignon e Franc e Merlot ) che vinificano in maniera differente cercando di dare un impronta molto personale.
I loro vini che mi hanno colpito sono stati
Riflessi 2022 il loro vin de soif, ottenuto da un blend di Merlot Marzemino a cui vengono aggiunte le vinacce della Nosiola usata per l Anisos; quello che ottengono è un vino fresco, da merenda molto piacevole e originale. Una bella ciliegiona rossa ti riempie il naso e il palato pur mantenendo la freschezza da vino di montagna.
Il 17diciotto19 Cabernet Franc in purezza ottenuto con un blend di diverse annate ottenute dallo stesso vigneto poggiato su suoli sabbiosi custodito dentro il castello di Rovereto. Non ho assaggiato i Cabernet della Loira ma a mio parere questo è veramente un bel vino, senza note erbacee ma è ancora in una fase giovanile tutta orientata sul frutto (prugna e durone) e si percepisce che deve mostrare ancora tutto il suo potenziale.
L' Esegesi 2015 è un taglio bordolese proveniente da un vigneto dove Merlot e Cabernet Sauvignon crescono assieme. Potrei definirlo elegante, il Cab dà freschezza e il Merlot mette corpo lavorando in perfetta sinergia.
In sintesi la mia impressione è nettamente positiva, si sente la passione che muove questa piccola realtà che lavora in maniera meticolosa e cerca di distinguersi dalla concorrenza. Vini concreti che cercano di mantenere eleganza e finezza.
Anche come prezzi in cantina direi decisamente appropriati.
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hai dimenticato la coltivazione delle vigne di Pinot Bianco e di Chardonnay, usate per il loro splendido Anisos, con una presenza rispettivamente del 30 e dei 20 %, oltre al 50 riservato alla Nosiola
non hai menzionato il suo grande
Poiema, senz' altro il miglior Marzemino Trentino (da non confondere con il Marzemino Veneto, una varietà dalle caratteristiche completamente diverse), ottenuto dopo aver lasciato appassire una parte delle uve : è il vino al quale Eugenio è storicamente più legato e di cui va giustamente orgoglioso
un altro suo vino, prodotto in quantità molto limitate, è il
Doron, un vino dolce da meditazione o da fine pasto, di grande equilibrio, ottenuto al 100 % da uve Marzemino raccolte a mano stramature e appassite sui graticci, : il piccolo gioiello di Rosi, imbottigliato solo in bottiglie da 37,50 cl
Non so se Tamara ti ha abbia fatto scendere nel sotterraneo : lì
vi si trova una piccola ma straordinaria cantina, soffitto a volta, piena di botti di diversa grandezza, che pare una di quelle del 1800
qui, l' amico Eugenio (che da sempre si definisce un "artigiano del vino") quando ha tempo riceve gli ospiti, raccontando delle sue storie e facendoti partecipe della infinita passione nel suo continuo lavoro di ricerca e di perfezione
ricordo quando, anni fa, in tre suoi amici andammo a trovarlo : stava testando cinque tipi diversi di tappi a corona per il suo Rosato 'Riflesso Rosi' !
ebbene, ci chiese di fare un assaggio del vino versato da ognuna delle cinque bottiglie, tappate con i cinque tappi diversi e, alla fine, singolarmente ci chiese un nostro parere sulle diverse particolarità del vino che avevamo assaggiato, bottiglia per bottiglia
e mentre Eugenio prendeva nota delle nostre risposte (alle sue precise domande su colore, naso, struttura, bocca, lunghezza etc) ricordo di come mi sentivo estremamente imbarazzato nel riferirgli di quanto ero riuscito a captare fra le minimissime differenze sensoriali nei cinque assaggi
questo è solo un esempio di come lavorasse (e lavora) Rosi, della sua maniacale ricerca continua del miglioramento di tutti i suoi vini
l' ho sempre definito il grande "artigiano incontentabile" !
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ottimo il tuo commento finale : hai perfettamente compreso la filosofia di vita e di lavoro di Eugenio e Tamara !