tenente Drogo ha scritto:non condivido la tua analisi politica, ma ci sta
però non si può dire che l'intervista a Pellegrino sia gossip
(o forse ti ho capito male)
e che la sfiducia totale verso il sistema dei partiti abbia condotto a esiti populisti mi sembra un fatto più che un'opinione
L'intervista a Pellegrino va contestualizzata spiegando chi è lui stesso e in che contesto operava (ricordiamoci del compagno Greganti).
Faccio un esempio: quando un mafioso dice che la mafia non esiste, è necessario far capire di chi stiamo parlando e che ruolo abbia in merito.
Sulla sfiducia totale dei partiti della II Repubblica ci ha marciato alla grande prima Silvio (ricordiamoci che voleva imbarcare Di Pietro che, giustamente, gli diede picche...t'immagini il Magistrato molisano quanto sarebbe durato con Previti e Dell'Utri seduti di fianco?!

) e poi Bossi con, come ti ho detto prima, tutto ciò che ne consegue.
Populista o non populista lascia il tempo che trova, gli spazi lasciati vuoti si riempiono, poi sta (o dovrebbe stare) a chi li riempie e a chi li vota avere una propria coscienza critica e agire di conseguenza.
A mio modo di vedere, non tutto è da buttare e alcune correzioni di rotta sono dovute anche a chi ha riempito questi spazi...non mi si fraintenda: tutte le cose vanno passate al setaccio (il grano, la farina, etc) per separare le cose buone dalle cose, diciamo così, meno buone.
Se tiro le somme, dal 92 in poi abbiamo avuto più cose negative che positive (parlo per me e sempre in termini di Stato, bene comune, etc) e non si ha la riprova che con il pentapartito e l'ex PCI (PDS e Rifondazione, Ulivo, PD e chiassalca**o!) le cose sarebbero andate meglio (visto le proporzioni che il debito pubblico stava e ha raggiunto).
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
Tanto se non sopravvivi alla pallottola più vicina alla fronte, non devi preoccuparti di quella dopo...