Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Cuprese 2013 - Colonnara. Collestefano resta imbattibile, ma se si cerca un po' di pienezza in più questo non è male. parte sulla mirabelle matura, ha qualche nota in stile silex che si fa col tempo sulfurea. bocca più semplice, che come detto ha buona pienezza ma sufficiente freschezza e sapidità. Non credo andrà oltre, e le mitiche magnum anni 90 di questo vino restano comunque lontane...
Rioja Gran Reserva 2015 - Beronia. Preso per curiosità essendo a buon prezzo per essere un G.R. e cantina di proprietà di un grande marchio (Gozales Byass): colore intenso e compatto, fitto e dai toni giovanili, anche al naso è ancora tutto sul frutto, vario ma un po' statico sui primari, qualche spezia esce col tempo, leggera. Il passaggio in legno si sente in parte nel tannino ricco, ancora da smussare, sorso ampio ma non troppo. Insomma, non il mio ideale in zona, ma visto il prezzo dimenticarsene una bottiglia per altri 10 anni in cantina non credo sia peccato... qualcuno da queste parti diceva "moderno ma con juicio" se non sbaglio.
Sierras de Malaga Moscatel Old Vines Botani 2022 - Jorge Ordonez. Un moscato secco fatto davvero con tutti i crismi: aromatico senza essere sfacciato, poi cedro ed infine tante erbe officinali. Sorso di buon equilibrio dove oltre alla freschezza si è riusciti ad estrarre adeguata grassezza e corpo ad equilibrare.
Roero Valmaggiore Riserva 2018 - Cascina Chicco. Un nebbiolo decisamente "old style" che parte tutto sull'evoluzione con le foglie secche, humus, qualche cenno ferroso, spezie. Sembra dimostrare più anni del dichiarato finché solo al giorno successivo si risveglia un po' di frutto. Ovviamente di colore scarico anche se lucente, ed anche al sorso spicca la freschezza ed il tannino, anche se levigato. Mi ha ricordato i vecchi Ar.pe.pe (magari lo Stella Retica, non scomoderei le selezioni...). Preso in quanto trovavo i loro Roero e barbera all'enoteca vicino casa, un sacco di anni fa, sotto i 10 euro, ed avevo buoni, ma flebili, ricordi. Vedo che ora fanno anche Barolo e Barbaresco, qualcuno ha loro assaggi?
Champagne Rosé de Saignée brut - Jean Vesselle. Sb. 2022. Il prodotto di punta di questo produttore resta per me l'occhio di pernice, ma devo dire che anche questo non è male, se si considera il prezzo contenuto in cantina (sotto i 30 euro), e l'ho trovato più disteso ed equilibrato che all'uscita: naso di fruttini rossi ed accenno di spezia orientale, sorso di bella bollicina, teso, cenno di tannino, pecca in lunghezza, e meglio in abbinamento al cibo che da solo. L'ultima bottiglia la stapperò tra 3 o 4 anni, vediamo se esce qualcosina in più da quella speziatura...
Barbera d'Alba 2010 - Bartolo Mascarello. Al naso è a buon punto, a metà tra il frutto e la spezia, qualche nota terrosa, e qualche radice, mentre al sorso irrompe vigorosa la freschezza da barbera verace, che però oggi è un poco fuori dalle righe, se ne va per i fatti suoi rispetto al corpo... peccato.