Diario economico

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Re: Diario economico

Messaggioda l'oste » 09 ott 2023 20:51

Ricordo a Tex che il "popolo" aveva eletto anche Mußolini che criminale lo è stato. Ricordo anche che le indagini della Gabanelli forse non hanno ottenuto molti risultati perché in quegli anni c'era il grande insabbiatore milionario che girava le frittate con le banconote. Infine non capisco mai perché quando si critica il governo attuale si debba per forza tirare fuori la solita distrazione "e allora Conte?", "e allora Draghi?".

Senza scendere nei dettagli, è evidente anche ad un sasso che questo governo stia insieme per convenienza di poltrone/voglia di potere/paura di perderlo ma che tra i tre schieramenti che lo costituiscono le differenze di intenti/convenienze/ideologia in campo economico (e non solo) sono abissali.
Anticipo una delle probabili risposte.
"E allora Conte col PD?"
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Re: Diario economico

Messaggioda Tex Willer » 09 ott 2023 22:20

l'oste ha scritto:Ricordo a Tex che il "popolo" aveva eletto anche Mußolini che criminale lo è stato. Ricordo anche che le indagini della Gabanelli forse non hanno ottenuto molti risultati perché in quegli anni c'era il grande insabbiatore milionario che girava le frittate con le banconote. Infine non capisco mai perché quando si critica il governo attuale si debba per forza tirare fuori la solita distrazione "e allora Conte?", "e allora Draghi?".

Senza scendere nei dettagli, è evidente anche ad un sasso che questo governo stia insieme per convenienza di poltrone/voglia di potere/paura di perderlo ma che tra i tre schieramenti che lo costituiscono le differenze di intenti/convenienze/ideologia in campo economico (e non solo) sono abissali.
Anticipo una delle probabili risposte.
"E allora Conte col PD?"

L'elezione di Mussolini risale a piu' di un secolo fa,ed in mezzo ci fu la marcia su Roma. Non mi sembra un paragone possibile. La Gabanelli continua a fare inchieste interessanti ma non ho memoria di indagini arrivate a sentenza. Credo che per dare credibilita' ad accuse molto gravi occorano prove tali da arrivare ad un giudizio basato sulla legge, almeno in democrazia dovrebbe essere cosi. L'onere della prova tocca a chi accusa, chi e' accusato ha il diritto di difendersi: fin quando i processi si faranno in tribunale e non sui giornali o nelle trasmissioni televisive ci sara' certezza che la legge venga applicata. Viceversa si torna nella giungla e converrai con me che una giustizia imperfetta sia meglio
Riguardo a questo governo, non mi esprimo: dico solo che un vice presidente del consiglio che accoglie la Le Pen come fosse un profeta a me fa impressione ma in democrazia la maggiornza decide; ma per decidere gli si dovrebbe dare una alternativa
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo » 10 ott 2023 01:36

Tex Willer ha scritto:
Riguardo a questo governo, non mi esprimo: dico solo che un vice presidente del consiglio che accoglie la Le Pen come fosse un profeta a me fa impressione ma in democrazia la maggiornza decide; ma per decidere gli si dovrebbe dare una alternativa


in effetti se si votasse domani non saprei chi votare
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 10 ott 2023 12:07

Tex Willer ha scritto:L'elezione di Mussolini risale a piu' di un secolo fa,ed in mezzo ci fu la marcia su Roma. Non mi sembra un paragone possibile. La Gabanelli continua a fare inchieste interessanti ma non ho memoria di indagini arrivate a sentenza. Credo che per dare credibilita' ad accuse molto gravi occorano prove tali da arrivare ad un giudizio basato sulla legge, almeno in democrazia dovrebbe essere cosi. L'onere della prova tocca a chi accusa, chi e' accusato ha il diritto di difendersi: fin quando i processi si faranno in tribunale e non sui giornali o nelle trasmissioni televisive ci sara' certezza che la legge venga applicata. Viceversa si torna nella giungla e converrai con me che una giustizia imperfetta sia meglio


C'è una sostanziale differenza tra inchiesta giornalistica e indagine di polizia giudiziaria: la prima non ha bisogno di investitura popolare, ed è il succo della democrazia. Watergate, anyone?
Report realizzava con la Gabanelli, e continua tuttora con Ranucci, le prime. Ricevendo querele, ma senza arrivare mai ad essere condannata in tribunale per diffamazione (quindi significa che avevano sempre detto il vero o al massimo, espresso opinioni non giudicabili penalmente).
Non significa che siano infallibili, ad esempio sulla finanza in senso di disciplina spesso combinano strafalcioni; ma come giornalisti d'inchiesta sono molto bravi e cercano sempre riscontri. Che vengono quasi sempre negati dai "colpevoli" a cui vengono scoperti gli altarini. Vedremo per esempio adesso cosa farà La Russa nei confronti dell'ultimo servizio sulla sua famiglia, le dichiarazioni non sempre vengono seguite da azione giuridica.

Da quando Gabanelli ha lasciato la trasmissione, esasperata da una dirigenza RAI più preoccupata di coprirsi verso i mandanti politici che di creare informazione, lavora autonomamente su temi degni del massimo rispetto, raccogliendo dati da fonti pubbliche che sono per loro natura inconfutabili, perché farlo significherebbe che l'ente pubblico che li ha diffusi dovrebbe ammettere di avere detto falsità. Peggiorando la propria situazione :mrgreen:
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Re: Diario economico

Messaggioda maxer » 10 ott 2023 13:57

...
mio caro Zampa, ultimamente (sugli argomenti economici) mi trovo sempre più spesso d' accordo con te

pienamente :wink:
...

* e invece non sono per nulla d' accordo con "il nostro" Tex Willer : molto spesso lo leggo confuso, ondivago, è da anni che non ho ancora capito la sua posizione politica, ha dichiarato che non voterà Meloni, Salvini, il Pd e men che meno i Cinque Stelle

ma chi gli rimane, Lupi o Tajani, Renzi o Calenda, Alemanno o Vannacci ?

* attenzione, contiene un po' di sarcasmo (ma niente di offensivo, magari anche ironia ...)
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 10 ott 2023 14:30

maxer ha scritto:...
mio caro Zampa, ultimamente (sugli argomenti economici) mi trovo sempre più spesso d' accordo con te

pienamente :wink:
...


Significa che stai ritrovando la ragione :mrgreen:
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Re: Diario economico

Messaggioda Tex Willer » 10 ott 2023 16:23

maxer ha scritto:...


* e invece non sono per nulla d' accordo con "il nostro" Tex Willer : molto spesso lo leggo confuso, ondivago, è da anni che non ho ancora capito la sua posizione politica, ha dichiarato che non voterà Meloni, Salvini, il Pd e men che meno i Cinque Stelle

ma chi gli rimane, Lupi o Tajani, Renzi o Calenda, Alemanno o Vannacci ?

* attenzione, contiene un po' di sarcasmo (ma niente di offensivo, magari anche ironia ...)

Rimane nessuno, caro Max. Perchè mi è passata la voglia di votare turandomi il naso(cit), di votare il Vaffa(cit) ,oggi rimpiango di averlo fatto.
Invidio sinceramente la vostra speranza che possa cambiare qualcosa qui da noi, forse prima dovranno cambiare gli italiani ma sai , credo sia più probabile che inizi a piovere dal basso in alto...
ps anche io non sono quasi mai d'accordo con te,ma mi fa piacere leggere ugualmente quello che scrivi(salvo quando esageri ma credo che questo poi dispiaccia anche a te). E' importante confrontarsi,sempre,è alla base della convivenza civile.
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Re: Diario economico

Messaggioda Trabateo » 10 ott 2023 18:35

Tutto questo amore tra di voi mi fa venire il vomito :mrgreen:




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Re: Diario economico

Messaggioda l'oste » 11 ott 2023 17:14

Non c'è un thread apposito ma con la crisi energetica l'economia c'entra. Posto qui.
Oggi intervenendo ad un convegno a favore del nucleare, il ministro delle Infrastrutture ha dichiarato che entro il 2032 in Italia ci saranno le centrali nucleari perché questo governo ha i numeri per far si che avvenga e che a lui piacerebbe che la prima sorgesse a Milano.
Mi chiedevo, ma questa persona sa che gli italiani ai quali tanto si appella per avere consensi e voti si sono già espressi contro il nucleare?
A prescindere da come ognuno la possa pensare sul tema e alle opportunità (gli appalti, nuovi ministeri, parenti dei parenti sistemati ecc.) è possibile che un "ministro" si esprima contro il volere del popolo senza che nessuno faccia obiezione?
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Messaggioda tenente Drogo » 11 ott 2023 18:01

l'oste ha scritto:Non c'è un thread apposito ma con la crisi energetica l'economia c'entra. Posto qui.
Oggi intervenendo ad un convegno a favore del nucleare, il ministro delle Infrastrutture ha dichiarato che entro il 2032 in Italia ci saranno le centrali nucleari perché questo governo ha i numeri per far si che avvenga e che a lui piacerebbe che la prima sorgesse a Milano.
Mi chiedevo, ma questa persona sa che gli italiani ai quali tanto si appella per avere consensi e voti si sono già espressi contro il nucleare?
A prescindere da come ognuno la possa pensare sul tema e alle opportunità (gli appalti, nuovi ministeri, parenti dei parenti sistemati ecc.) è possibile che un "ministro" si esprima contro il volere del popolo senza che nessuno faccia obiezione?


... una volta tanto che Salvini dice una cosa giusta :D
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Re: Diario economico

Messaggioda l'oste » 11 ott 2023 18:43

tenente Drogo ha scritto:
l'oste ha scritto:Non c'è un thread apposito ma con la crisi energetica l'economia c'entra. Posto qui.
Oggi intervenendo ad un convegno a favore del nucleare, il ministro delle Infrastrutture ha dichiarato che entro il 2032 in Italia ci saranno le centrali nucleari perché questo governo ha i numeri per far si che avvenga e che a lui piacerebbe che la prima sorgesse a Milano.
Mi chiedevo, ma questa persona sa che gli italiani ai quali tanto si appella per avere consensi e voti si sono già espressi contro il nucleare?
A prescindere da come ognuno la possa pensare sul tema e alle opportunità (gli appalti, nuovi ministeri, parenti dei parenti sistemati ecc.) è possibile che un "ministro" si esprima contro il volere del popolo senza che nessuno faccia obiezione?


... una volta tanto che Salvini dice una cosa giusta :D

Giusta secondo te (e Salvini). Non giusta tout court.
E comunque non giusta per gli italiani che hanno votato un referendum.
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo » 11 ott 2023 21:26

e pensare che a quel referendum votai contro il nucleare ... ma era un altro mondo

come faremo ad affrontare la transizione energetica e il fabbisogno di elettricità per caricare le batterie delle auto elettriche?
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 11 ott 2023 21:44

l'oste ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:
l'oste ha scritto:Non c'è un thread apposito ma con la crisi energetica l'economia c'entra. Posto qui.
Oggi intervenendo ad un convegno a favore del nucleare, il ministro delle Infrastrutture ha dichiarato che entro il 2032 in Italia ci saranno le centrali nucleari perché questo governo ha i numeri per far si che avvenga e che a lui piacerebbe che la prima sorgesse a Milano.
Mi chiedevo, ma questa persona sa che gli italiani ai quali tanto si appella per avere consensi e voti si sono già espressi contro il nucleare?
A prescindere da come ognuno la possa pensare sul tema e alle opportunità (gli appalti, nuovi ministeri, parenti dei parenti sistemati ecc.) è possibile che un "ministro" si esprima contro il volere del popolo senza che nessuno faccia obiezione?


... una volta tanto che Salvini dice una cosa giusta :D

Giusta secondo te (e Salvini). Non giusta tout court.
E comunque non giusta per gli italiani che hanno votato un referendum.


Quel nucleare era tecnologicamente poco più di arco e frecce rispetto ai reattori di quinta generazione come si progettano oggi. Ci sono livelli di sicurezza intrinseca (autospegnimento d'emergenza) che non esistevano all'epoca.
Epoca nella quale il popolo italiano rispose, come sempre, di pancia.
Gli studi seri sullo scenario di produzione e consumi energetici affermano che, non esistendo alcuna via per stoccare l'elettricità prodotta da solare ed eolico *, quando viene la sera bisogna per forza procedere con impianti tradizionali. Usare il nucleare evita di dovere utilizzare i combustibili fossili: quindi lo spauracchio, in realtà, salva pure vite umane perché azzera una fetta di inquinamento.

Detto questo, anche io sono d'accordo nell'usare il nucleare a fissione, soprattutto nell'ottica di tecnologia ponte prima di arrivare (se sarà mai possibile) al nucleare a fusione, ma Salvini è il solito pagliaccio perché ci vogliono mediamente dai 6 agli 8 anni # per la costruzione di un nuovo reattore, ma prima devi pianificarlo, trovare i fondi, decidere il sito, vincere i Nimby, indire le solite lunghissime gare d'appalto, ordinarlo al produttore...

* ci sono solo esperimenti in corso, e non si possono considerare risolutivi gli accumulatori casalinghi perché con quelli, oltre al consumo di minerali per produrli, allo spazio da trovare per installarli e ai rischi di gestione, ci mandi avanti un appartamento ma non un'industria. Qualche anno fa, per esempio, lessi di una startup americana che voleva stoccare energia sotto forma di creazione di bolle in un aerogel apposito da stoccare in silos. Pare una minchiata, ma era promettente epperò credo sia ancora in fase sperimentale.

# https://www.sustainabilitybynumbers.com/p/nuclear-construction-time#:~:text=It%20takes%20around%206%20to,%2Druns%2C%20spanning%20multiple%20decades.
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Re: Diario economico

Messaggioda l'oste » 11 ott 2023 22:35

Eolico orizzontale ed energia mareomotrice.
Per la minor capacità di stoccaggio si potrebbe continuare ad utilizzare una molto molto minore percentuale di energia fossile e fotovoltaica.
Secondo me non può esistere un unico modo di produrre energia, ma un mix delle differenti forme di produrla a seconda delle caratteristiche geografiche.
Inoltre sarebbe ora di ridurre gli sprechi, l'utilizzo "commerciale" e iniziare a diventare più "spartani", alla faccia di un consumismo indotto che ha portato le risorse ad essere insufficienti. Sarebbe puro buon senso imparare anche a privarsi di un uso inutile dell'energia (aria condizionata a palla, insegne luminose ovunque, riscaldamenti centralizzati ecc ecc ecc).
La transizione ecologica può avvenire solo se l'essere umano impara a rinunciare a qualcosa, soprattutto se non utile alla sopravvivenza.
Purtroppo, per fare un esempio a caso, viene scambiato, anzi, viene fatto passare per progresso il nuovo modello di smartphone che fa le foto più belle o altre minchiate di consumismo del gregge.
Ultima modifica di l'oste il 11 ott 2023 22:45, modificato 1 volta in totale.
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Re: Diario economico

Messaggioda bobbisolo » 11 ott 2023 22:45

zampaflex ha scritto: oltre al consumo di minerali per produrli


appunto tené, perché dobbiamo girare su macchine elettriche?
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Re: Diario economico

Messaggioda l'oste » 11 ott 2023 22:46

Sic transit gloria mundi.
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Re: Diario economico

Messaggioda l'oste » 11 ott 2023 22:51

bobbisolo ha scritto:
zampaflex ha scritto: oltre al consumo di minerali per produrli


appunto tené, perché dobbiamo girare su macchine elettriche?

Forse perché quelle a idrogeno, che sono migliori come prestazioni e non solo, hanno costi produttivi molto alti e non possono diventare prodotto di massa.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 12 ott 2023 09:18

l'oste ha scritto:
bobbisolo ha scritto:
zampaflex ha scritto: oltre al consumo di minerali per produrli


appunto tené, perché dobbiamo girare su macchine elettriche?

Forse perché quelle a idrogeno, che sono migliori come prestazioni e non solo, hanno costi produttivi molto alti e non possono diventare prodotto di massa.


Mi ero informato sulla catena dell'idrogeno quando se ne iniziava a parlare come investimento finanziario, scoprendo che ci sono serissimi problemi logistici (deve essere conservato a meno 70°C...) e che quasi tutto quello che si produce oggi per autotrazione deriva...dai combustibili fossili :roll:
Esistono due strade per produrre idrogeno puro da destinare allo scopo: una è quella chimica succitata (falsamente ambientalista), l'altra è quella "blu", pulita, nella quale l'energia elettrica prodotta da pannelli solari viene usata per scindere molecole d'acqua. Quest'ultima è allo stato attuale una produzione di nicchia.
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Re: Diario economico

Messaggioda bobbisolo » 12 ott 2023 10:56

zampaflex ha scritto:
l'oste ha scritto:
bobbisolo ha scritto:
zampaflex ha scritto: oltre al consumo di minerali per produrli


appunto tené, perché dobbiamo girare su macchine elettriche?

Forse perché quelle a idrogeno, che sono migliori come prestazioni e non solo, hanno costi produttivi molto alti e non possono diventare prodotto di massa.


Mi ero informato sulla catena dell'idrogeno quando se ne iniziava a parlare come investimento finanziario, scoprendo che ci sono serissimi problemi logistici (deve essere conservato a meno 70°C...) e che quasi tutto quello che si produce oggi per autotrazione deriva...dai combustibili fossili :roll:
Esistono due strade per produrre idrogeno puro da destinare allo scopo: una è quella chimica succitata (falsamente ambientalista), l'altra è quella "blu", pulita, nella quale l'energia elettrica prodotta da pannelli solari viene usata per scindere molecole d'acqua. Quest'ultima è allo stato attuale una produzione di nicchia.


"quasi tutto quello che si produce oggi per autotrazione deriva...dai combustibili fossili"

possiamo affermare lo stesso anche sulle batterie elettriche per le macchine?
le colonnette per ricaricare le macchine che fonti energetiche utilizzano?

inoltre , sapevo, a un gran consumo di acqua per lavorare il litio (mi pare che il Cile non abbia abbastanza acqua per la sua popolazione perchè l'80% delle riserve idriche viene impiegato nell'estrazione del litio)

ma poi soprattutto perchè concentrarsi sulle poche emissioni di Co2 che emetterebbero le automobili?
cito il dato europeo: https://www.ilsole24ore.com/art/le-auto ... fresh_ce=1
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Messaggioda tenente Drogo » 12 ott 2023 10:59

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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 12 ott 2023 15:11

bobbisolo ha scritto:
"quasi tutto quello che si produce oggi per autotrazione deriva...dai combustibili fossili"

possiamo affermare lo stesso anche sulle batterie elettriche per le macchine?
le colonnette per ricaricare le macchine che fonti energetiche utilizzano?

inoltre , sapevo, a un gran consumo di acqua per lavorare il litio (mi pare che il Cile non abbia abbastanza acqua per la sua popolazione perchè l'80% delle riserve idriche viene impiegato nell'estrazione del litio)

ma poi soprattutto perchè concentrarsi sulle poche emissioni di Co2 che emetterebbero le automobili?
cito il dato europeo: https://www.ilsole24ore.com/art/le-auto ... fresh_ce=1


L'energia elettrica per le auto elettriche, in una nazione, segue il mix di produzione di quella nazione. Italia 2022 (anno comunque un po' particolare, ma non troppo lontano dalla media): https://www.terna.it/it/media/comunicati-stampa/dettaglio/consumi-elettrici-2022
Perciò, auto elettrica = emissione a monte di CO2

L'argomento lifecycle del litio non lo guarda mai nessuno, e i problemi sono pesanti anche qui: https://www.orizzontipolitici.it/il-dilemma-del-litio-transizione-ecologica-e-danni-ambientali/#:~:text=L'impatto%20ambientale%20dell'industria%20del%20litio%20riguarda%20anche%20le,singola%20tonnellata%20di%20litio%20estratto.

Riguardo alle altre fonti di CO2, è assodato che le automobili siano marginali, ma sono anche le più facili da "reprimere" e presentano altre forme di inquinamento più subdole, sulle quali è corretto un intervento. Il particolato fine automobilistico è cancerogeno e persistente.
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Re: Diario economico

Messaggioda bobbisolo » 12 ott 2023 16:25

zampaflex ha scritto:Riguardo alle altre fonti di CO2, è assodato che le automobili siano marginali, ma sono anche le più facili da "reprimere" e presentano altre forme di inquinamento più subdole, sulle quali è corretto un intervento. Il particolato fine automobilistico è cancerogeno e persistente.


sicuramente... è che pare che stiamo a risolvere i problemi del mondo con sta benedetta auto elettrica... e purtroppo per noi non è vero niente o lo è solo vero per un'infinitesima parte
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo » 12 ott 2023 18:47

bobbisolo ha scritto:
zampaflex ha scritto:Riguardo alle altre fonti di CO2, è assodato che le automobili siano marginali, ma sono anche le più facili da "reprimere" e presentano altre forme di inquinamento più subdole, sulle quali è corretto un intervento. Il particolato fine automobilistico è cancerogeno e persistente.


sicuramente... è che pare che stiamo a risolvere i problemi del mondo con sta benedetta auto elettrica... e purtroppo per noi non è vero niente o lo è solo vero per un'infinitesima parte


hai ragione
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Re: Diario economico

Messaggioda l'oste » 12 ott 2023 18:53

:idea:
bobbisolo ha scritto:
zampaflex ha scritto:Riguardo alle altre fonti di CO2, è assodato che le automobili siano marginali, ma sono anche le più facili da "reprimere" e presentano altre forme di inquinamento più subdole, sulle quali è corretto un intervento. Il particolato fine automobilistico è cancerogeno e persistente.


sicuramente... è che pare che stiamo a risolvere i problemi del mondo con sta benedetta auto elettrica... e purtroppo per noi non è vero niente o lo è solo vero per un'infinitesima parte

Sono assolutamente d'accordo.
Aggiungerei che sul tema energetico le informazioni scientifiche degli esperti smentiscono le stesse ricerche scientifiche precedenti, giustificando ovviamente la giravolta con i soliti refrain tipo "oggi la tecnologia ha fatto passi da gigante", usando le parole Tecnologia e Ricerca come dei passepartout da non mettere in discussione.
In ogni campo soprattutto energetico ma anche economico e sociale le soluzioni "ideali" cambiano di 360° in poco tempo a seconda delle convenienze delle varie lobby, degli interessi finanziari, dei dettami della Nazione benefattrice del mondo o di chi possiede le materie prime per attuare nuove proposte di "miglioramento" per l'energia, il benessere e le condizioni del pianeta. I governanti pupazzi eseguono e decidono realmente solo di cose piccole.
Stiamo qui a discutere dell'auto elettrica o del nucleare (che adesso è diventato sicuro), oppure delle sparate di un ministro (quello che dieci anni fa era contrario a un ponte e oggi va a mettere i primi promo mattoni) o di decine di altri temi economico sociali senza guardare la realtà di un pianeta nel quale ogni giorno comandano uragani, incendi, terremoti, alluvioni, siccità, sovrapopolazione, migrazioni e fatti alla mano, sono fenomeni quasi fuori controllo, senza possibilità di prevenzione né reale volontà e impegno per una soluzione.
Il Titanic al confronto era una zattera degli ovetti Kinder che affonda nella vasca di un bimbo che gioca.
La distrazione di massa informativa per validare l'imprescindibile obbiettivo di turno, "altruisticamemte indispensabile per tutti" viene moltiplicata a velocità irraggiungibile da internet arrivando a livelli di fantascienza impensabili.
Mi piacerebbe davvero sapere se L' €lite che Comanda abbia una scialuppa, un piano B almeno per sé stessa.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 18 ott 2023 10:09

Come le buone intenzioni, sottoposte ad incentivi monetari, si possono trasformare in orribili schifezze.
Dalla newsletter di David Levine (Bloomberg), un pezzo sul business dei crediti sulle emissioni di carbonio.
Visto che era lunga, l'ho fatta tradurre per permettere anche a chi non mastica l'inglese di leggerla.

Ci sono, credo, tre modi principali per entrare nel business della vendita di compensazioni del carbonio:
1. Sei un ambientalista: vuoi scongiurare il cambiamento climatico e pensi che il business delle compensazioni del carbonio sia un buon modo per farlo. Le tue motivazioni sono essenzialmente idealistiche.
2. Sei un taglialegna: possiedi un terreno boschivo, lo tagli per fare legname o carta, segui da vicino i mercati del legname e della carta e ti rendi conto che il mercato delle compensazioni del carbonio ti pagherà di più per non abbattere gli alberi di quanto il mercato del legname ti pagherà per abbatterli. Le tue motivazioni sono semplici e basate sul prezzo.
3. Sei un ingegnere finanziario: ti occupi di strutturare prodotti finanziari per affrontare i problemi percepiti delle persone su entrambi i lati del commercio, e ti siedi nel mezzo e prendi una parte. La tua posizione competitiva dipende dall'idea di trovare nuovi mestieri creativi da proporre e nuovi modi creativi per prendere la tua parte. I crediti di carbonio – che implicano nuovi e complicati regimi contabili e che comportano la vendita di un prodotto che non si crea (emissioni) a persone che non lo utilizzano – sono un generatore particolarmente attraente di ingegneria finanziaria. Le tue motivazioni sono fondamentalmente orientate al profitto, anche se anche un po' estetiche.
"Consulente ESG ma malvagio", a volte ho chiamato l'ultima categoria.

Nel corso degli anni si è parlato molto di come molti progetti di compensazione del carbonio siano in qualche modo falsi. In particolare, una forma classica di crediti di carbonio deriva dalla designazione di una foresta e dalla promessa di non abbattere gli alberi in quella foresta. Ciò porta naturalmente a regimi contabili discutibili: il modo più economico per generare quei crediti è promettere di non abbattere alberi che non avresti comunque tagliato. E così ci sono regimi di verifica e auditing che riguardano fondamentalmente capire la linea di base e assicurarsi che le persone ottengano crediti solo per non aver abbattuto alberi che altrimenti sarebbero stati abbattuti. Ma questo è imperfetto e giocabile in vari modi.
Se gestisci un'attività di crediti di carbonio e ti accorgi che alcuni dei crediti che stai vendendo sono falsi – che vieni pagato per non abbattere alberi che non sarebbero stati abbattuti comunque – cosa fai al riguardo?
Penso che dipenda in qualche modo dalle tue motivazioni originali:
1. Se sei arrivato ai crediti di carbonio come ambientalista, allora prenderai male questa notizia. Potresti annunciare le tue scoperte, scusarti, restituire i soldi e promettere di fare meglio. Potresti dimetterti in un batter d'occhio. O forse no. Potresti essere arrivato al business come ambientalista, ma è un buon affare. Potresti esserti abituato ai soldi. Potresti dire "ehh è abbastanza buono". Oppure: "Sì, ma stiamo rendendo il mondo migliore vendendo questi crediti, anche se alcuni di essi sono falsi, e non miniamo questo ammettendo i falsi". I tuoi principi idealistici originali potrebbero essere compromessi dal contatto con il mondo reale o con il denaro.
2. Se sei arrivato ai crediti di carbonio come taglialegna, stai solo vendendo i tuoi alberi al miglior offerente. Non ti interessa se si tratta di falsi crediti di carbonio o di veri crediti di carbonio o di cellulosa. Questo è un non-evento.
3. Se ti avvicinassi ai crediti di carbonio come ingegnere finanziario, e scoprissi che vieni pagato per una pura astrazione contabile piuttosto che per salvare il mondo, ti sentirai dire "sì, esattamente". Se sei un consulente ESG But Evil, il male è parte del punto.

Al New Yorker, Heidi Blake ha raccontato una storia folle su un progetto di crediti di carbonio in Zimbabwe. "La più grande società di compensazione delle emissioni di carbonio del mondo, South Pole Holding AG", ha strutturato "un accordo per vendere le compensazioni del carbonio derivanti da uno sforzo per proteggere una vasta fascia di foresta sulle rive del lago Kariba". South Pole ha firmato l'accordo con il proprietario della foresta, Steve Wentzel, "un ex saltatore a ostacoli che aveva fatto fortuna nella finanza offshore e poi ha iniziato a investire nelle miniere d'oro". South Pole vendeva i crediti di carbonio alle grandi aziende che volevano vantarsi di essere carbon neutral; avrebbe tenuto una parte e avrebbe inviato il resto del denaro a Wentzel, che avrebbe tenuto una parte e speso il resto del denaro in progetti ("attività agricole, ... nuove capanne e cliniche scolastiche, pattuglie anti-bracconaggio e misure antincendio") per incoraggiare lo sviluppo locale senza deforestazione.

Il succo della storia è che (1) il denaro è scomparso e (2) molti dei crediti di carbonio si sono rivelati falsi. Ma mi sono piaciute anche le diverse motivazioni dei giocatori. Renat Heuberger, l'amministratore delegato di South Pole, è ritratto come qualcuno che è entrato nei crediti di carbonio perché era un ambientalista impegnato che voleva cambiare il mondo, ma che si è abituato al modo in cui si fanno le cose nella finanza. Nel momento in cui si è trovato di fronte al fatto che i crediti di carbonio erano falsi, non gli è più importato.
Per Heuberger, il progetto Kariba era assolutamente buono: "È perfetto? Il ragazzo (Wentzel) è impegnato al cento per cento? Ogni dollaro è sempre usato al cento per cento?" Si strinse nelle spalle. "Devi orientarti a modo tuo."

Questo è in contrasto con il precedente CEO di South Pole, che ha deciso che i crediti di carbonio erano falsi e si è dimesso:
"Stavo maturando questa preoccupazione", ha detto. "Sono solo crediti cartacei". Mi disse che era rimasto amico di Heuberger, ma non condivideva la sua fede nella compensazione. "La grande maggioranza di ciò che si vede sul mercato, a mio avviso, si riduce a un sacco di greenwashing, un sacco di marketing, un sacco di soldi in giro a disposizione", ha detto.

Nel frattempo Dirk Muench, amico di Heuberger dai tempi del college, era diventato un banchiere d'investimento, era rimasto deluso e si era unito alla Polo Sud. Era un ingegnere finanziario, ma è entrato nel racket dei crediti di carbonio come idealista, e sembra che sia rimasto tale: ha avuto una brutta sensazione sul progetto Kariba, ha indagato, ha deciso che i soldi erano fuori posto e i crediti falsi, e ha creato problemi:
"Il 9 luglio, Muench inviò un'e-mail a Heuberger e ad altri dirigenti, con oggetto "Red flag". Ha riferito che, dopo una lunga indagine, ha potuto solo concludere che la maggior parte dei fondi per il progetto Kariba era andata perduta. In privato, dice, ha esortato Heuberger ad ammettere i problemi: "Dobbiamo renderli pubblici prima che siano sulla stampa"."
Ed è stato ignorato:
"Heuberger non era incline ad ascoltare Muench. "È molto motivato, la sua mentalità è totalmente concentrata sull'impatto ambientale", mi ha detto Heuberger. "Per lui c'è solo il bene e il male". South Pole ha rimosso Muench dall'inchiesta sulle finanze di Wentzel, dopo di che "la relazione e il flusso di informazioni si sono rivelati di nuovo più produttivi", ha detto la società"
E poi c'è Wentzel, "un magnate bianco dello Zimbabwe", che non si preoccupa di nulla di tutto questo, ha ottenuto la terra di Kariba "come pagamento per un debito", ed è una fonte di citazioni allegramente ciniche:
"Non so niente", disse. "Non sono uno scienziato degli alberi o qualcosa del genere."
E, certo, ha preso un sacco di soldi dal Polo Sud senza essere in grado di spiegare come sono stati spesi, ma, vedete, è stato fatto apposta:
"Anni di instabilità politica ed economica avevano reso troppo precario fare banca in Zimbabwe, ha detto, e trasferire denaro a uno stato sanzionato (Zimbabwe) da Guernsey era un mal di testa burocratico: "Sai quante rindagini sulla conformità ho dovuto affrontare per avere una sola transazione?" Così aveva escogitato un modo irrintracciabile per spostare i fondi. "Era illegale", ha riconosciuto, "ma è stato approvato".
"Sembra davvero brutto, perché stai solo inviando denaro qui, là e ovunque, ma, dal lato della ricezione, posso mostrare dove lo abbiamo", mi ha detto. "Bene, posso mostrarti i mazzetti di contanti sul pavimento." Quando arrivavano i pagamenti, ha detto, "prendevo i soldi e correvo a piazzarli", distribuendoli tra le parti interessate al progetto. "Per qualsiasi tipo di europeo o americano, questo non è comprensibile", ha detto. "Quanti occidentali hanno portato mezzo milione di dollari in contanti in mano?"
Il contegno di Wentzel sembrò alleggerirsi man mano che si liberava del peso, e cominciò a inscenare un finto interrogatorio. "Posso vedere il bonifico?", ha tuonato, riferendosi al codice che le banche usano per i pagamenti internazionali. "Il denaro è arrivato in fretta, ma non posso dirti quale fosse la disposizione." All'improvviso il suo sorriso stravagante lasciò il posto a un cipiglio. "Non so cosa racconterete su questo, e spero in Dio che non sia tutto, perché probabilmente andrò in prigione", ha detto. Poi si rassicurò. "Andrò in prigione per le giuste ragioni", ha detto. "Salvatore o cattivo? Sono proprio nel maledetto mezzo. E sono felice di esserlo"."

A volte parlo qui intorno di non mettere cose compromettenti nelle e-mail, ma se stai andando in giro a dire a un giornalista del New Yorker , a verbale, " Non so cosa riferirai su questo, e spero in Dio che non sia tutto, perché probabilmente andrò in prigione", sei molto al di là del mio potere di aiutarti o danneggiarti. Scommetto che quel ragazzo starà bene. E ancora: "Centomila dollari sono grandi come un mattone", dice a Blake. Non è difficile portarlo in giro".
Comunque questi sono i soldi. Il problema più grande di Kariba, probabilmente, è che alcuni dei crediti di carbonio erano falsi. Ciò significa che il progetto è stato registrato presso Verra, un'organizzazione senza scopo di lucro che funge da "principale standard-setter del commercio volontario del carbonio", che ha una metodologia per determinare se un progetto sta effettivamente preservando gli alberi:
"Per registrare il progetto Kariba con Verra, South Pole ha dovuto prevedere quanta parte della foresta sarebbe andata persa senza alcun intervento, e quindi determinare quanto carbonio il progetto avrebbe conservato nel corso di una vita di trent'anni. I crediti sarebbero stati emessi ogni anno a fronte di quel totale, e la previsione sarebbe stata verificata una volta ogni dieci anni, confrontando Kariba con un'area di riferimento non sorvegliata nelle vicinanze. ... Su questa base, il progetto avrebbe diritto a quasi duecento milioni di crediti."

E così sono usciti e hanno venduto un sacco di crediti. Ma poi quando hanno controllato, anni dopo, hanno scoperto che ne avevano venduti troppi, perché Kariba non aveva avuto neanche lontanamente gli effetti che avevano calcolato, in parte perché aveva perso alcuni alberi ma soprattutto perché la foresta di riferimento non ne aveva venduti:
"Gli osservatori del progetto hanno ispezionato il sito e hanno trovato meno alberi di quelli che South Pole aveva pianificato di rivendicare. Poi [il co-fondatore di South Pole, Christian] Dannecker ha appreso qualcosa di ancora più allarmante: il tasso di perdita di foreste nella regione di riferimento del progetto – il punto di riferimento rispetto al quale sarebbe stato misurato il suo successo – era nettamente inferiore alle previsioni. L'ondata di deforestazione che gli sforzi di South Pole avrebbero dovuto prevenire assomigliava più a un rivolo, che avrebbe potuto diminuire significativamente il valore del progetto."

Il problema di questo progetto anti-deforestazione era che c'era troppo poca deforestazione. Ti sembra buono? Per il clima? Ma male per le persone che vendono crediti di carbonio. L'idealista Muench ha sottolineato il problema, e l'ormai stanco Heuberger ha detto "meh, va ancora bene":
"Muench e un altro dirigente hanno esortato Heuberger a smettere immediatamente di vendere le compensazioni del progetto Kariba. "Se venisse fuori che abbiamo consapevolmente venduto crediti che non erano equivalenti a una tonnellata di emissioni di CO2 evitate, sarebbe un danno enorme", ha detto Muench. Heuberger rifiutò l'idea. I crediti erano stati convalidati da Verra, ha sostenuto: "Se vuoi fare crescere il business, devi fare affidamento su determinate regole e sistemi"."

E c'è stata una riunione del personale che è andata davvero al cuore del problema:
"I crediti di Kariba sono basati sulla realtà?", ha chiesto un membro dello staff.
"Replico alla domanda: che cos'è la realtà?" Dannecker scattò di scatto.
Il responsabile delle vendite di South Pole negli Stati Uniti ci ha riprovato: "Abbiamo clienti che vengono da noi dicendo: 'Ehi, i crediti che ci avete venduto, l'impatto che abbiamo sostenuto, è successo davvero? Sì o no?». "
Un dirigente degli affari pubblici è intervenuto: "Questo è il motivo per cui stiamo tenendo la verifica in corso in questo momento, perché vogliamo assicurarci che sia così".
"Quanto profitto ha fatto South Pole vendendo crediti Kariba?", ha chiesto un altro membro dello staff.
"Non ho fatto i numeri, ad essere onesti", ha risposto Dannecker. "Credo che abbiamo guadagnato dieci milioni di dollari". Ci sono stati sussulti udibili, prima che un altro dirigente avvertisse: "Per essere chiari, non vogliamo ripeterlo pubblicamente".

Esito a sottolinearlo, ma sono un ingegnere finanziario nel cuore, e qui c'è una soluzione. Il problema essenziale di Kariba non è che gli alberi della foresta protetta sono stati abbattuti: per lo più non lo erano. Il problema è che anche gli alberi della foresta di riferimento non protetta non sono stati abbattuti. In parole povere, l'impatto di carbonio del progetto Kariba viene calcolato (1) sommando gli alberi di Kariba che non sono stati abbattuti e (2) sottraendo gli alberi della foresta di riferimento che non sono stati abbattuti. Se Kariba è stata perfettamente preservata e la foresta di riferimento è stata rasa al suolo, allora Kariba ha fatto un buon lavoro nel proteggere gli alberi in un quartiere pericoloso per gli alberi. Se Kariba è stata perfettamente preservata e anche la foresta di riferimento è stata perfettamente preservata, allora Kariba non ha avuto alcun effetto reale sulle emissioni.

Vedete la soluzione, vero? La soluzione è: sei comunque un tipo losco, fai un sacco di cose in nero, hai accesso a una forza lavoro locale mal pagata che vuole continuare a ottenere i benefici economici del progetto di crediti di carbonio, gli dai un mattone di denaro per bruciare la foresta di riferimento.

Più in generale, il modo ottimale dal punto di vista finanziario per effettuare compensazioni del carbonio è:
1. Crei un'entità chiamata Green Niceness che compra una foresta e promette di preservarla.
2. Hai fatto in modo che un tuo amico costituisse un'entità chiamata Nasty Lumber, senza legami tracciabili con te o Green Niceness, che acquista una foresta vicina.
3. La foresta di Green Niceness viene certificata come progetto di compensazione del carbonio, con la foresta di Nasty Lumber come foresta di riferimento.
4. Green Niceness mette una recinzione intorno ai suoi alberi; Nasty Lumber deforesta il più velocemente possibile.
5. Green Niceness fa un sacco di soldi vendendo crediti di carbonio; Nasty Lumber probabilmente guadagna un po' di soldi vendendo legname.
6. Dividi i profitti passando mattoni di denaro.
Chiaro, non ottimale per il mondo, solo ottimale per te.
Non progredi est regredi

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