Diario economico

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tenente Drogo
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo » 21 set 2023 17:28

succede anche questo in Italia
(tratto dall'account Facebook di un certo Adriano Bomboi)

-----------------

"Il Sardistan e la cultura della pecora.

La notizia ha del grottesco, ma è tutto vero: Coldiretti e Stato Italiano, con l'avvallo del Kirghizistan, porteranno in Sardegna 100 pastori kirghisi con gli obiettivi di: 1) ripopolare le aree interne dell'isola tramite l'allevamento delle pecore, e dunque 2) “salvaguardare le nostre tradizioni”.

Avete capito bene, nella terra della dispersione scolastica record e di un mercato del lavoro specializzato in lavori a basso valore aggiunto, in cui l'emergenza nazionale è la nostra diffusa ignoranza, da cui discende la necessità di far studiare i giovani e diversificare meglio l'economia, Coldiretti e Repubblica Italiana ci portano altre pecore.

Il problema, evidenziamolo, non sono i 100 poveri kirghisi con famiglia al seguito, perché considerando la bassa densità di popolazione della Sardegna per chilometro quadrato, e il suo drammatico calo delle nascite, c'è spazio anche per loro. Il problema è il modello di sviluppo che viene immaginato per la nostra isola, o meglio, sottosviluppo, perché al lato pratico, non solo non affronta concretamente le nostre criticità, ma persiste nel riproporre le condizioni economiche che hanno devastato ogni possibilità di crescita dell'isola.

Certo, alcuni di voi, con un sorrisetto sulle labbra, avranno pensato che in fondo vari indipendentisti sardi non hanno programmi poi così diversi dal progetto di Coldiretti, perché il romanticismo dell'utilizzo prevalentemente rurale dell'isola continua a suggestionare tanti, troppi demagoghi. Soprattutto quegli ambientalisti muniti di uno stipendio pubblico, il cui contatto col mondo delle campagne si limita ai pranzi delle giornate di festività e di convivialità paesana.

La “cultura della pecora”, diventata strutturale nell'isola a causa del combinato disposto di crisi dell'export dovuta al protezionismo italiano dell'Ottocento, e del mare di sussidi alla zootecnia piovuti nella seconda metà del Novecento, hanno spinto migliaia di famiglie sarde ai margini dello sviluppo occidentale. Con redditi che oggi si portano al di sotto di quelli della media riscontrabile in diversi paesi dell'ex URSS.

L'allevamento di bovini (e non solo) è diventato secondario, e soprattutto l'interesse ad investire il proprio tempo e le proprie grame risorse in formazione e altri settori, in particolare ad alto valore aggiunto, che ancora oggi in Sardegna non riguardano la fetta maggioritaria dei nostri redditi.

Tutto ciò ha investito anche lo stesso settore ovino, che per lungo tempo non ha accolto le innovazioni tecniche provenienti d'oltremare, ma si è distinto nella pratica di un modello di utilizzo estensivo delle terre (sovente date alle fiamme, per ripulire svariati ettari da affidare al pascolo). Un modello esercitato da microimprese a conduzione familiare, che spingevano il pastore ad isolarsi per lungo tempo dal mondo civilizzato al fine di ottenere un reddito di minima sussistenza con cui tirare avanti. Ed oggi elogiato da sedicenti intellettuali dediti a crocifiggere solamente casa Savoia, che pure ha la sua quota di responsabilità, ed a spiegarci di cosa dovrebbero occuparsi i sardi.

Si tratta di un modello produttivo ormai largamente superato in favore di aziende agrozootecniche più moderne, capaci di conferire maggiore dignità al lavoro e al reddito del singolo allevatore, ma che in larga parte esprime ancora una costellazione di microimprese esposta alle fluttuazioni del settore. In cui i sussidi pubblici continuano ad avere voce preminente in capitolo, e la cui assenza getterebbe nel baratro migliaia di famiglie sarde. Ben più di quanto avverrebbe in altri paesi, in cui il settore primario è analogamente sussidiato, ma che offrono ai residenti un mercato del lavoro più dinamico con cui garantire una migliore tenuta del tessuto sociale.

In conclusione, sarebbe questa la formula per combattere il fenomeno dello spopolamento?

Non pretendiamo ovviamente che dall'oggi al domani la Sardegna si trasformi nel leader mondiale della produzione di semiconduttori, come avvenuto per Taiwan, quest'ultima inserita in un contesto storico e geopolitico molto diverso dal nostro. Ma forse dovremmo coltivare pure qualche ambizione in più rispetto a quella di insistere in ambiti già abbastanza inflazionati, collezionando sussidi e redditi al limite della sopravvivenza."
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 22 set 2023 22:07

Lungo, ma molto interessante. Come le affamate società americane tentano (e riescono) di bloccare le riparazioni dei loro prodotti.
https://pluralistic.net/2023/09/22/vin-locking/
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 25 set 2023 10:05

Il bisogno di manodopera e le difficoltà di impiegare i lavoratori stranieri.

Il governo sceglie a parole la li-
nea dura sui migranti. Prima
l’estensione a 18 mesi del periodo
massimo di detenzione nei centri di
permanenza per i rimpatri (Cpr),
poi la richiesta di una fideiussione
bancaria di quasi 5.000 euro per non
esservi trattenuto. Una strategia
che tuttavia nei fatti non ha pagato
in passato, e che difficilmente otter-
rà qualche risultato concreto in fu-
turo. Per di più in un momento in
cui il nostro paese ha un bisogno
pressante di persone che possano
soddisfare le richieste di lavoratori
da parte delle imprese. Finalmente
nel dibattito pubblico italiano ha
prevalso l’obiettività: oggi tutti – go -
verno e opposizioni – sono consape-
voli della necessità di vie di immi-
grazione legali per far entrare i la-
voratori necessari. Fino a pochi an-
ni fa una parte significativa della
politica ancora rifiutava la possibi-
lità che gli stranieri potessero occu-
pare posti di lavoro “che gli italiani
non vogliono più”. Nel luglio scorso
quegli stessi partiti hanno firmato
un decreto “Flussi” che ha raddop-
piato le quote di cittadini extraco-
munitari che potranno entrare in
Italia nei prossimi tre anni, ammet-
tendo che ne servirebbero altri 400
mila in più per soddisfare le richie-
ste dei datori di lavoro. Una deci-
sione che colpevolmente la sinistra
non ha mai avuto il coraggio di
prendere negli anni al potere.
Alla luce di questa rivelazione,
non ci si spiega il motivo per cui i
partiti al governo non facciano
l’ovvio passo ulteriore: dare l’op -
portunità di lavorare a chi è già
arrivato nel nostro paese. A oggi
purtroppo non esistono ancora –
per l’indolenza di tutti gli ultimi
governi italiani, oltre che per le
enormi difficoltà politiche e logi-
stiche poste dal confronto con i
paesi di provenienza a transito –
vie legali efficienti di immigrazio-
ne in Italia. Nell’attesa che il Par-
lamento decida come aprirle, mo-
dificando l’assurdo obbligo per i
datori di lavoro di assumere per-
sone che non conoscono a mi-
gliaia di chilometri di distanza, i
133 mila migranti sbarcati nel no-
stro paese potrebbero rappresen-
tare la soluzione. D’altronde il go-
verno ha permesso l’ingresso in
Italia tramite il decreto Flussi di
136 mila persone quest’anno. Pa-
radossalmente lo stesso numero.
Queste persone tuttavia non pos-
sono lavorare. Alcuni di loro
scompariranno nel nulla, nel ten-
tativo di emigrare verso altri pae-
si europei. Altri faranno richiesta
d’asilo, entreranno nel sistema
dell’accoglienza che nella mag-
gior parte dei casi non prevede se-
ri percorsi di inserimento lavora-
tivo, al più offre qualche lezione
di italiano. Solo dopo sei mesi
avrebbero la possibilità di firma-
re un contratto, se ne hanno inten-
zione. Ma se la domanda d’asilo
viene rifiutata, come accade nella
maggior parte dei casi, diventano
irregolari e ricevono l’ordine di
allontanarsi dall’Italia. Ovvia-
mente visto il numero minimo di
rimpatri – che coinvolge solo uno
su dieci di chi riceve l’ordine di
espulsione – in realtà rimangono
in Italia illegalmente, con le uni-
che possibilità di sostentamento
offerte dal lavoro nero o dalla ma-
lavita.
Ma i paradossi non sono finiti.
Tutti sono a conoscenza che le fa-
mose quote del decreto Flussi al-
tro non sono che una regolarizza-
zione mascherata. Le regole at-
tuali prevedrebbero che i datori
di lavoro alla ricerca di personale
contattino direttamente un po-
tenziale candidato in Burkina Fa-
so o in Tunisia e facciano doman-
da per il suo ingresso in Italia. Ov-
viamente in realtà queste perso-
ne si trovano già sul suolo italia-
no, dove lavorano illegalmente
(perché altro non possono fare)
presso le stesse imprese che ne ri-
chiedono la regolarizzazione.
Permettere a chi sbarca in Ita-
lia di trovarsi un impiego dunque
snellirebbe un processo che in
realtà è già previsto e ridurrebbe
sofferenze umane (principalmen-
te) e spese (lateralmente). Così si
potrebbe finalmente togliere dal
tavolo l’ipocrisia della politica,
che oggi si nasconde dietro la bu-
rocrazia.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 25 set 2023 15:59

https://geagency.it/il-geologo-stoccare-la-co2-nel-mediterraneo-si-puo-fare/

"Nel Mare del Nord sono oggi in costruzione i 110 chilometri di pipeline che trasporteranno lontano dalla costa norvegese tonnellate di CO2 catturata dagli impianti industriali del Nord Europa. La pomperanno ad altissima pressione a 2.700 metri di profondità nella crosta terrestre, per immagazzinarla in un giacimento geologico naturale – un acquifero salino formatosi quasi 200 milioni di anni fa – che la intrappolerà in modo duraturo. La Norvegia investe da anni per stoccare anidride carbonica sotto i fondali del mare. Nel 2024 è previsto l’inizio dell’attività operazioni del progetto ‘Northern Lights’: promette di immagazzinare in modo sicuro un milione e mezzo di tonnellate di CO2 ogni anno, con la previsione di salire a 5 dopo metà secolo. Ma è possibile immaginare la stessa tecnologia nel Mar Mediterraneo? “Dal punto di vista geologico, sì, anche se con caratteristiche diverse”, come spiega a GEA Marco G. Malusà, professore di geologia stratigrafica e sedimentologica all’università di Milano-Bicocca. Più semplice, certo, nel Mare del Nord. In particolare per una questione numerica: i siti potenzialmente utilizzabili sono molti di più."
...
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 27 set 2023 19:37

Check sull'economia europea.

La crescita economica della zona euro è più lenta di quanto la Banca centrale europea si aspettasse, ma l'obiettivo è controllare l'inflazione, quindi i tassi di interesse potrebbero ancora salire, se necessario. Lo ha detto Frank Elderson, membro olandese del consiglio direttivo della Bce. "Questo significa che i tassi di interesse hanno raggiunto il massimo? Non necessariamente", ha detto Elderson a Market News International in un'intervista pubblicata oggi.

In agosto i prestiti nella zona euro sono rallentati fino a sfiorare uno stallo mentre la crescita economica continua a vacillare e il blocco sfiora la recessione. E' quanto emerge dai dati della Banca centrale europea che mostrano come i prestiti bancari alle imprese siano aumentati solo dello 0,6%, il minimo dalla fine del 2015, rispetto al +2,2% del mese precedente. I prestiti alle famiglie sono aumentati solo dell'1,0% dopo l'1,3% di luglio. l flusso mensile di prestiti alle imprese è stato negativo per 22 miliardi di euro, il dato più debole da oltre due anni, quando la zona euro era alle prese con la pandemia.

BTP a 4,78%, a ridosso dei massimi degli ultimi dieci anni [in linea con i titoli di stato di tutto il mondo, causa inflazione e rialzo tassi]. Spread a 189 punti base, in rialzo rispetto ad inizio anno [quando i tassi crescono, i nostri crescono sempre un po' di più, mantenendo un andamento a forbice aperta rispetto a quelli tedeschi/olandesi]. Il portafoglio dei titoli di Stato nazionali a bilancio delle banche con sede in Italia scende in agosto toccando il nuovo minimo da agosto 2018. L'importo del mese scorso è stato pari a 375,27 miliardi di euro dai 379,96 miliardi di luglio.

Euro dollaro sui minimi da gennaio a 1,05. Il dollaro tocca i massimi di 10 mesi rispetto alle principali valute, spingendo l'euro e la sterlina ai minimi di sei mesi. Lo yen è vicino alla soglia che in passato ha determinato l'intervento delle autorità.
La valuta unica è in procinto di perdere oltre il 3% nel trimestre, la sua peggiore performance sui tre mesi da un anno a questa parte.
Ci sono in giro previsioni di ogni tipo per il prosieguo: 1,05, 1,00, 0,95...di certo il movimento di questi ultimi giorni, con rialzo del dollaro e discesa delle obbligazioni europee, a me fa venire in mente la possibilità che siano in corso smobilizzi di posizioni grosse americane che erano long euro / long euro bonds.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 29 set 2023 10:34

Ieri pomeriggio lo stato maggiore del ministero dell’Economia era chiuso nel palazzo di via XX Settembre ad aggiustare le parole della Nadef, mentre sui mercati globali si alzava un vento brutale da cambio di stagione.
Dentro si aggiustavano le frasi della Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza, in modo che ciascun partito o leader di maggioranza avesse soddisfazione sul proprio spicchio di promesse (in deficit). Fuori, i grandi investitori internazionali stavano trasformando i nuovi piani dell’Italia nell’innesco per pretendere di più, prima di finanziare sempre nuovo debito dei governi occidentali. Primo fra questi—non unico— quello di Roma.
Così ieri l’asta dei titoli di Stato italiani a dieci anni si è risolta con rendimenti in rapida crescita al 4,93%—i più alti dell’area euro—quando un mese prima un’offerta di altri Btp molto simili aveva trovato compratori al 4,24%. E il loro spread sui Bund, titoli tedeschi di pari durata, è salito di nuovo oltre i 200 punti-base o 2% (prima di chiudere a 193).
Certo della Nadef già varata dal governo gli investitori non hanno capito ancora tutto, in attesa di vedere il testo e le tabelle.
Hanno capito però che il debito non scende ma, nel migliore dei casi, si stabilizza fino al 2026: sempre che la crescita non sia minore di quella annunciata e che il Tesoro riesca davvero a fare privatizzazioni per venti miliardi di euro. Hanno capito anche, gli investitori, che la dose di deficit in più liberamente scelta dal governo per il 2024 sale da quattro a quattordici
miliardi (rispetto agli impegni già presi dai governi di Mario Draghi e della stessa Giorgia Meloni). E che probabilmente la traiettoria di questa Nadef è fuori dalle regole europee perché la prima, timida stretta di bilancio arriva solo nel 2026. Dunque, se l’Italia non è in linea, allora diventa incerto che la Banca centrale europea possa o voglia ricorrere al suo «scudo»
per difendere i titoli di Roma: un dubbio che gli investitori, presto o tardi, potrebbero voler mettere alla prova vendendo Btp.
Così la Nadef è diventata un innesco—non l’unico—per qualcosa di più vasto: il ritorno dei bond vigilantes, gli investitori--guardiani del debito sui mercati globali che impongono disciplina di bilancio ai governi chiedendo loro remunerazioni sempre più alte prima di comprare quantità ancora più massicce del loro debito. Era nell’aria da almeno un mese, ieri è diventato
tutto bruscamente più chiaro: i rendimenti dei titoli tedeschi sono schizzati fin quasi al 3%; quelli britannici quasi al 4,5%; quelli francesi hanno superato il 3,5%, ai massimi dal 2011,mentre a Parigi si diffonde la convinzione che sia colpa del contagio partito mercoledì sera da Roma.
In parte è vero, ma altri fattori sono in gioco. Uno è lo stesso bilancio di Parigi, appena presentato, che promette un deficit comunque elevato anche nel 2024. Ma soprattutto l’esplodere della spesa pubblica negli Stati Uniti fa sì che l’anno prossimo, per esempio, l’offerta sul mercato di nuovi buoni quinquennali del Tesoro americano raddoppi da 35 a 70 miliardi di dollari. Inoltre l’aumento del barile di Brent da 70 dollari a giugno a 96 dollari ieri — sospinto da un’intesa fra Riad e Mosca—è un presagio di nuova inflazione e nuovi aumenti dei tassi delle banche centrali.
Non a caso Jamie Dimon, l’amministratore delegato di JpMorgan, consiglia a tutti di prepararsi a tassi al 7% della Federal Reserve. E Ray Dalio, un titano dei fondi speculativi, prevede una crisi obbligazionaria negli Stati Uniti.
Se accadesse, non risparmierebbe l’Europa. Tantomeno l’Italia.
Eppure ieri in via XX Settembre si cercava di sistemare una frase nella Nadef che promette di finanziare il ponte sullo Stretto man mano che i cantieri saranno pronti; un’altra sugli aiuti alle pensioni minime (finanziati sganciando un po’ le pensioni più
alte dall’inflazione); una terza che rafforza l’impegno sulle privatizzazioni accennando a valorizzazioni del patrimonio pubblico; una quarta sugli aiuti alle famiglie. Tutti impegni onorevoli, presi come se là fuori non si stesse consumando un brusco cambio di stagione sul costo del debito. In realtà nel ministero dell’Economia questo è chiaro, ma spiega una voce dall’interno: «L’intero sistema politico non ha idea che siamo seduti su un vulcano, non capisce che è un vulcano. Quando glielo diciamo, non ci credono».
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 01 ott 2023 10:02

Meccanismi dell'economia deregolata.
La gestione esasperata dell'overbooking

https://www.theflightclub.it/2023/09/overbooking-roma-50mila-dollari-passeggeri/

Mia testimonianza, questo agosto sono andato in Florida proprio con Delta e c'era overbooking sia all'andata (offerti fino a 2000 dollari) che al ritorno (raggiunto l'obiettivo a 900).
Tanto che se dovessi riprendere quella compagnia in futuro mi terrei un giorno di flessibilità per approfittarne :D
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo » 01 ott 2023 10:52

zampaflex ha scritto:Meccanismi dell'economia deregolata.
La gestione esasperata dell'overbooking

https://www.theflightclub.it/2023/09/overbooking-roma-50mila-dollari-passeggeri/

Mia testimonianza, questo agosto sono andato in Florida proprio con Delta e c'era overbooking sia all'andata (offerti fino a 2000 dollari) che al ritorno (raggiunto l'obiettivo a 900).
Tanto che se dovessi riprendere quella compagnia in futuro mi terrei un giorno di flessibilità per approfittarne :D


ma che fai, posti un link?
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Re: Diario economico

Messaggioda l'oste » 01 ott 2023 17:31

tenente Drogo ha scritto:
zampaflex ha scritto:Meccanismi dell'economia deregolata.
La gestione esasperata dell'overbooking

https://www.theflightclub.it/2023/09/overbooking-roma-50mila-dollari-passeggeri/

Mia testimonianza, questo agosto sono andato in Florida proprio con Delta e c'era overbooking sia all'andata (offerti fino a 2000 dollari) che al ritorno (raggiunto l'obiettivo a 900).
Tanto che se dovessi riprendere quella compagnia in futuro mi terrei un giorno di flessibilità per approfittarne :D


ma che fai, posti un link?
ma non ti vergogni?

Ognuno è libero ma questo non mi pare il modo sensato di chiedere di non creare provocazioni.
Secondo me i link, le citazioni di sconosciuti su FB, gli articoli di giornale da cinquecento righe non avvalorano alcuna opinione solo perché sono stati già pubblicati (altrove) anzi tolgono spazio alle eventuali opinioni di chi li posta e originalità ai post su questo forum. Come se per raccontare un vino si copiaincollasse Jancis Robinson o chicchessia.
Un po' di farina del proprio sacco è sempre più gradita e non parlo solo per me.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo » 01 ott 2023 17:33

l'oste ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:
zampaflex ha scritto:Meccanismi dell'economia deregolata.
La gestione esasperata dell'overbooking

https://www.theflightclub.it/2023/09/overbooking-roma-50mila-dollari-passeggeri/

Mia testimonianza, questo agosto sono andato in Florida proprio con Delta e c'era overbooking sia all'andata (offerti fino a 2000 dollari) che al ritorno (raggiunto l'obiettivo a 900).
Tanto che se dovessi riprendere quella compagnia in futuro mi terrei un giorno di flessibilità per approfittarne :D


ma che fai, posti un link?
ma non ti vergogni?

Ognuno è libero ma questo non mi pare il modo sensato di chiedere di non creare provocazioni.
Secondo me i link, le citazioni di sconosciuti su FB, gli articoli di giornale da cinquecento righe non avvalorano alcuna opinione solo perché sono stati già pubblicati (altrove) anzi tolgono spazio alle eventuali opinioni di chi li posta e originalità ai post su questo forum. Come se per raccontare un vino si copiaincollasse Jancis Robinson o chicchessia.
Un po' di farina del proprio sacco è sempre più gradita e non parlo solo per me.


mamma mia era una battuta
un po' di leggerezza, su
non ci prendiamo troppo sul serio
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Re: Diario economico

Messaggioda Patàta » 01 ott 2023 17:48

Zampa si dovrebbe vergognare sì: al link ha aggiunto alcune righe di spiegazione...

...il linkatore professionista pubblica il link secco bresco, senza nient'altro attorno...

...e con leggerezza, mi raccomando.
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Re: Diario economico

Messaggioda Patàta » 01 ott 2023 17:51

Dimenticavo: e senza prendersi troppo sul serio, ça va sans dire.
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Re: Diario economico

Messaggioda l'oste » 01 ott 2023 18:11

tenente Drogo ha scritto:
l'oste ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:
zampaflex ha scritto:Meccanismi dell'economia deregolata.
La gestione esasperata dell'overbooking

https://www.theflightclub.it/2023/09/overbooking-roma-50mila-dollari-passeggeri/

Mia testimonianza, questo agosto sono andato in Florida proprio con Delta e c'era overbooking sia all'andata (offerti fino a 2000 dollari) che al ritorno (raggiunto l'obiettivo a 900).
Tanto che se dovessi riprendere quella compagnia in futuro mi terrei un giorno di flessibilità per approfittarne :D


ma che fai, posti un link?
ma non ti vergogni?

Ognuno è libero ma questo non mi pare il modo sensato di chiedere di non creare provocazioni.
Secondo me i link, le citazioni di sconosciuti su FB, gli articoli di giornale da cinquecento righe non avvalorano alcuna opinione solo perché sono stati già pubblicati (altrove) anzi tolgono spazio alle eventuali opinioni di chi li posta e originalità ai post su questo forum. Come se per raccontare un vino si copiaincollasse Jancis Robinson o chicchessia.
Un po' di farina del proprio sacco è sempre più gradita e non parlo solo per me.


mamma mia era una battuta
un po' di leggerezza, su
non ci prendiamo troppo sul serio

D'accordo, ma visto che si chiede leggerezza, era proprio necessaria la battuta? Che poi le battute dovrebbero almeno far sorridere.
Dai, non facciamo finta di non capirci.
Allora anche maxer può dire che le sue sono battute e non la finiamo più.
Poi ripeto, ognuno è libero. Anche di far battute, di non leggere o non intervenire più per non spendere opinioni proprie in un consesso di "battutari"
Ultima modifica di l'oste il 01 ott 2023 18:17, modificato 1 volta in totale.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo » 01 ott 2023 18:12

Patàta ha scritto:Zampa si dovrebbe vergognare sì: al link ha aggiunto alcune righe di spiegazione...

...il linkatore professionista pubblica il link secco bresco, senza nient'altro attorno...

...e con leggerezza, mi raccomando.


:D
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Re: Diario economico

Messaggioda Tex Willer » 01 ott 2023 19:00

l'oste ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:
zampaflex ha scritto:Meccanismi dell'economia deregolata.
La gestione esasperata dell'overbooking

https://www.theflightclub.it/2023/09/overbooking-roma-50mila-dollari-passeggeri/

Mia testimonianza, questo agosto sono andato in Florida proprio con Delta e c'era overbooking sia all'andata (offerti fino a 2000 dollari) che al ritorno (raggiunto l'obiettivo a 900).
Tanto che se dovessi riprendere quella compagnia in futuro mi terrei un giorno di flessibilità per approfittarne :D


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Nasce il sospetto che i due non abbiano poi tanto da dire... :|
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Re: Diario economico

Messaggioda maxer » 01 ott 2023 19:37

Tex Willer ha scritto:Nasce il sospetto che i due non abbiano poi tanto da dire... :|

...
solo un sospetto ?
...
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Re: Diario economico

Messaggioda Patàta » 02 ott 2023 10:03

maxer ha scritto:
Tex Willer ha scritto:Nasce il sospetto che i due non abbiano poi tanto da dire... :|

...
solo un sospetto ?
...


Più che il cosa, secondo me, è il come.
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tenente Drogo
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo » 02 ott 2023 10:13

su Facebook o Twitter si postano spessisimo link

se viene linkato un contenuto interessante, funzionale al discorso che si sta facendo, qual è il problema?

anzi, ben venga, perché uno magari non conosceva quel punto di vista ripescato da chi ha postato
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
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Re: Diario economico

Messaggioda Tex Willer » 02 ott 2023 13:04

tenente Drogo ha scritto:su Facebook o Twitter si postano spessisimo link

se viene linkato un contenuto interessante, funzionale al discorso che si sta facendo, qual è il problema?

anzi, ben venga, perché uno magari non conosceva quel punto di vista ripescato da chi ha postato

Ma il dubbio che una volta ogni 100 post potrebbe anche andare bene,ma quasi tutte le volte e' una rottura di cog...i infinita non ti sfiora?
Comunque,conoscendoti un po', credo che tu stia cercando di provocare, per quale fine mi sfugge ma si sa, le strade del Tenente Drogo sono come quelle di NSGC.(ed un po' ti ci senti un padreterno) :wink:
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo » 02 ott 2023 13:13

Tex Willer ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:su Facebook o Twitter si postano spessisimo link

se viene linkato un contenuto interessante, funzionale al discorso che si sta facendo, qual è il problema?

anzi, ben venga, perché uno magari non conosceva quel punto di vista ripescato da chi ha postato

Ma il dubbio che una volta ogni 100 post potrebbe anche andare bene,ma quasi tutte le volte e' una rottura di cog...i infinita non ti sfiora?
Comunque,conoscendoti un po', credo che tu stia cercando di provocare, per quale fine mi sfugge ma si sa, le strade del Tenente Drogo sono come quelle di NSGC.(ed un po' ti ci senti un padreterno) :wink:


se a uno il link non interessa non ci clicca

hai deciso tu che il 99% dei link non sono interessanti per le migliaia di persone che leggono questo thread?
complimenti per le doti di premonizione
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 02 ott 2023 17:57

A parte che questo thread l'ho aperto io per diffondere dati e analisi sull'economia, e posto link da parecchi anni, per cui obiettare adesso è un po' tardivo, lo scopo comunque non è stato tanto quello di discutere della forma dell'economia (per quello c'è il profilo Twitter di Salvini con discussione sul costo delle castagne), quanto quello di proporre informazioni a volte non facilmente reperibili.
Internet è un contenitore sterminato, ma spesso ci si ferma ai soliti quattro siti che si guardano sempre, oppure si ascolta distrattamente un tg o si sfoglia un giornale.
Postare link qui serve a allargare la sfera di attenzione, cosa che ritengo sia utile.
La discussione poi può diventare più fruttuosa, anche perché corroborata da più dati e da diversi punti di vista.
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Re: Diario economico

Messaggioda l'oste » 02 ott 2023 20:01

tenente Drogo ha scritto:su Facebook o Twitter si postano spessisimo link

se viene linkato un contenuto interessante, funzionale al discorso che si sta facendo, qual è il problema?

anzi, ben venga, perché uno magari non conosceva quel punto di vista ripescato da chi ha postato

Ah beh se lo fanno su FB o Twitter allora è giusto.
Conviene subaffittare a loro questo forum antico dove in un tempo datato le persone discutevano e se/quando citavano lo facevano con lo sforzo di una sintesi, con le proprie parole e personalità. Non credo proprio che uno possa condividere parola per parola quanto contenuto in un link.
Ma linkando e copiaincollando è indubbiamente e oggettivamente più comodo, come tutto dev'essere oggi. Comodo. Proprio.
It's not my world, sorry.
Passo.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: Diario economico

Messaggioda Timoteo » 02 ott 2023 20:41

l'oste ha scritto:Ah beh se lo fanno su FB o Twitter allora è giusto.


È ora di adattarci ai gggiovani.
O, better, ai cojoni?
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Re: Diario economico

Messaggioda l'oste » 02 ott 2023 22:23

Timoteo ha scritto:
l'oste ha scritto:Ah beh se lo fanno su FB o Twitter allora è giusto.


È ora di adattarci ai gggiovani.
O, better, ai cojoni?

Guarda che i gggiovani hanno da mo' abbandonato FB e Twitter (X) proprio perché troppo frequentati dai loro genitori, boomers, politicanti in cerca di visibilità, sessantenni narcisisti, ex donne giovani etc.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 03 ott 2023 09:36

Ops, emerge dalle nebbie un documento sempre sottaciuto...la "Relazione annuale sulla economia non osservata", ossimoro per "vi diciamo quanto nero c'è in Italia", pubblicata dal MEF.

https://www.finanze.gov.it/export/sites/finanze/.galleries/Documenti/Varie/Relazione-sulleconomia-non-osservata-e-sullevasione-fiscale-e-contributiva-anno-2022.pdf

"Sulla base dei Conti nazionali pubblicati dall’Istat a marzo del 2022, nel capitolo II si documenta come il valore aggiunto generato dal sommerso economico, che già nel 2018 aveva segnato una contrazione del 3,1%, mostri nel 2019 un’ulteriore flessione del 2,7% attestandosi a 183,9 miliardi di euro. Conseguentemente, l’incidenza sul Pil del sommerso economico scende al 10,2% rispetto al 10,7% dell’anno precedente. Anche il tasso di irregolarità del lavoro, calcolato come incidenza percentuale delle unità di lavoro a tempo pieno non regolari sul totale, scende, nel 2019, al 14,9% rispetto al 15,1% dell’anno precedente."

Gioiamo? Mica tanto

"Nell’arco del periodo compreso tra il 2015 e il 2019, il tax gap si è ridotto in termini assoluti di circa 6,9 miliardi di euro e la propensione al gap, pari al rapporto tra il tax gap e il gettito potenziale per la parte dovuta al mancato pagamento delle imposte, si è ridotta di circa 2,7 punti percentuali.
In particolare il tax gap complessivo del 2019, anche dopo le revisioni intervenute nelle serie storiche, si riduce in valore assoluto di circa 3,7 miliardi di euro tra il 2018 e il 2019.
Si conferma, pertanto, quanto anticipato nell’Aggiornamento alla Relazione 2021, ovvero la diminuzione del tax gap complessivo, fiscale e contributivo, per la prima volta sotto la soglia dei 100 miliardi di euro. Più precisamente, il tax gap complessivo risulta, nel 2019, pari a circa 99,2 miliardi, di cui 86,5 miliardi di euro di mancate entrate tributarie e 12,7 miliardi di euro di mancate entrate contributive. Inoltre, la riduzione della propensione al gap tra il 2018 e il 2019, pari ad un ulteriore punto percentuale, conferma l’andamento decrescente che si era già riscontrato nel 2018 rispetto al 2017."

In particolare si evidenzia questo dato statistico, la propensione all'evasione:
IRPEF lavoro dipendente (irregolare) 2,8%
IRPEF lavoro autonomo e impresa 68,7%

Il prossimo che mi dice "eh ma le multinazionali..." gli faccio saltare i denti :mrgreen: anche perché si legge dopo:

"Nel paragrafo V.1.2 vengono analizzati alcuni aspetti dei regimi agevolati per i lavoratori autonomi e per gli imprenditori individuali. L’Agenzia delle entrate si è focalizzata sul regime “dei minimi”, originariamente introdotto nel 2007, evidenziando
come esso non abbia contribuito, quantomeno nel triennio 2012-2014, a ridurre il tax gap - espresso in percentuale dell’imposta potenziale - anche a causa del fenomeno dei “falsi minimi”, ovvero di contribuenti che hanno potuto beneficiare dell’agevolazione solo grazie alla sotto-dichiarazione del fatturato. Anche l’analisi svolta dal Dipartimento delle finanze sul regime forfetario introdotto nel 2019, per quanto di carattere preliminare, evidenzia un effetto di autoselezione dei contribuenti con ricavi e compensi al di sotto della soglia massima di 65 mila euro al fine di usufruire dell’imposta sostitutiva prevista dal regime forfetario."
Non progredi est regredi

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