Messaggioda Nexus1990 » 27 set 2023 12:27
Lunedì sera splendida degustazione a tema Beaujolais con tutte le denominazioni:
Prima batteria
Domaine de Fa Beaujolais ‘En Besset’ 2020
La proprietà è della famiglia Graillot, nota per i suoi Crozes-Hermitage. Denominazione che sta alla base della piramide, ma qui c’è l’ambizione di fare un vino mediamente importante e la missione è decisamente compiuta: molto elegante già al naso, piccoli frutti rossi e un tocco di “asprezza”, bocca scorrevole con bel tannino appuntito, molto sapido
Domaine Les Capreoles Beaujolais-Lantigniè ‘Alio Pacto’ 2020
Naso sensuale su note floreali e cosmetiche, alla cieca il naso avrebbe potuto suggerire Borgogna. Bocca morbida e golosa, ricca, non bolsa certamente ma meno lungo e incisivo del precedente
Domaine des Chers Saint Amour VV 2021
Questo è una spremuta di frutta, ci sono ciliegia e amarena e al naso una dolcezza diffusa. Bocca pure morbida in tutto il suo svolgimento tranne per una bella virata nel finale sapido. Sicuramente il meno interessante dei 3 ma non da buttare
Seconda Batteria
Domaine Les Capreoles Regniè ‘Diaclase’ 2017
Questo è l’ultimo cru in ordine cronologico (dal 1988). Naso che va a folate, sembra aprirsi e chiudersi, comunque piuttosto serio, anche scuro per certi versi, più per la speziatura che per il frutto, presente ma non scuro, anzi bello croccante. In bocca buona ampiezza e intensità, trama setosa e grande lunghezza salina
Daniel Bouland Chiroubles ‘Chateney’ 2017
Gran naso, molto mobile, il solito agrume ma col tempo si fa strada una bella speziatura fine e un eco di liquirizia. Sorso pure agrumato ma privo di qualsiasi asprezza, irresistibile
Domaine des Chers Julienas ‘Le Secret de mon père’ 2019
Parte con una riduzione spaventosa ma lentamente si ripulisce sfoderando addirittura lampi di spezie orientali al naso. Il sorso è vivo, il tannini è voluminoso se avvolgente, finale abbastanza lungo con una nota vegetale non disprezzabile. Da attendere sicuramente
Terza Batteria
Domaine de la Roilette Fleurie ‘Clos de la Roilette’ Cuvee Tardive 2015
La natura “floreale” c’è al naso, insieme con qualche altra nota femminile. Bocca voluttuosa, con frutto molto limpido, di tessuto pieno e vellutato, forse persino un po’ ruffiano. Molto goloso
Thillardon Chenas ‘Les Chassignol’ 2015
Vino naturale, si capisce già un po’ dal colore (poca o nulla solforosa) e un po’ dal naso che ha qualcosa di “indomito”, oltre ad una deliziosa traccia balsamica. In Bocca è un terremoto, vibrante come tutti i vini di thillardon, purezza di frutto eccezionale tra l’agrume rosso e il lampone. Beva travolgente
Romain Jambon Brouilly ‘Les points des Einnards’ 2015
Tutto sangue e sale e aciditá, bocca di intensità fuori scala. Il frutto è sullo sfondo, offuscato dalla mole di suggestioni minerali. Il tannino graffia ma non indugia troppo, si direbbe per snobismo. Vino austero e bellissimo, che purtroppo non viene più prodotto (è stato sostituito da altre cuvée, ma non ho notizie precise al riguardo)
Quarta batteria
Jules Desjournais Moulin a Vent ‘Styx’ 2016
Al naso una nota vegetale nobile e un’eleganza del frutto che mi ha fatto pensare a Nuits Saint Georges. Sorso ampio e arioso, centro bocca pieno con tannini spumosi, vino di grande classe ed equilibrio
Jean-Marc Burgaud Morgon Côte du Py ‘Javernières’ 2016
Profumo di agrumi canditi e qualcosa di salmastro, bella mobilità. Bocca dritta e scorrevole, energica ed elegante, il tannino è ancora ben presente. Nessun cedimento a qualsiavoglia staticità, col tempo rimonta una nota floreale che addolcisce
Chateau Thivin Côte de Brouilly ‘Cuvee Zaccharie’ 2013
Naso parte su una lieve speziatura, quasi sussurrata, ma già ci senti la mineralità come solo nei grandi vini. Sorso molto intenso, sanguigno e iodato, poi arriva la dolcezza del frutto scuro (ciliegia?) a stemperare e ad allargare il vino, fino a metà bocca intenso ma giocato sullo stretto. Finale speziato (pepe, curcuma) e lunghissimo