Messaggioda tenente Drogo » 28 mag 2023 15:19
Rapito di Marco Bellocchio
a 83 anni questo giovanotto, con la sua fidata compagnia di attori diretti magistralmente, è ancora in grado di sfornare film intensi e di grande impegno civile
la storia, ispirata a un caso realmente avvenuto, è quella del piccolo ebreo Edgardo Mortara che una domestica in segreto battezza credendolo in pericolo di vita
siamo nel 1858 a Bologna, sotto il dominio del Papa Re, il reazionario Pio IX, e un frate inquisitore, con il vigente diritto canonico dalla sua parte, ha il potere di strapparlo alla famiglia ebraica e farlo chiudere in convento affinché sia educato secondo i principi della religione cattolica: infatti, avendo ricevuto il battesimo, il bambino è cristiano a tutti gli effetti
chissà come si sarebbe dipanata questa storia se l'avesse diretta Spielberg, che si era mostrato interessato al soggetto
nelle mani di Bellocchio diventa essenzialmente una critica radicale al potere, non solo quello della chiesa, con uno sguardo disincantato e radicalmente pessimista sulla vacuità delle istituzioni, ridotte a una mera celebrazione di riti formali (magistrale infatti la scena in cui il rito della cresima e quello del processo penale all'inquisitore nell'Emilia ormai liberata vengono montati in parallelo)
il grande cinema di impegno civile
il grande cinema tout-court