Diario economico

Dove discutere, confrontarsi o scherzare sempre in modo civile su argomenti attinenti al mondo del food&wine e non solo.

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Marco
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Re: Diario economico

Messaggioda Marco » 28 apr 2023 12:27

[code][/code]
fly666 ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:non siamo capaci di spenderli

https://www.lastampa.it/economia/2023/0 ... -12777428/


ma tu non lavori ? stai sempre qui a polemizzare
i tempi si allungano, spenderemo tutto e di più
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo » 28 apr 2023 13:11

fly666 ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:non siamo capaci di spenderli

https://www.lastampa.it/economia/2023/0 ... -12777428/


ma tu non lavori ? stai sempre qui a polemizzare
i tempi si allungano, spenderemo tutto e di più
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Putin avrebbe saputo come spenderli
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Re: Diario economico

Messaggioda fly666 » 28 apr 2023 18:59

tenente Drogo ha scritto:
fly666 ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:non siamo capaci di spenderli

https://www.lastampa.it/economia/2023/0 ... -12777428/


ma tu non lavori ? stai sempre qui a polemizzare
i tempi si allungano, spenderemo tutto e di più
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Putin avrebbe saputo come spenderli
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 29 apr 2023 22:00

tenente Drogo ha scritto:non siamo capaci di spenderli

https://www.lastampa.it/economia/2023/0 ... -12777428/


Quando Renzi tolse il governo a Letta, fatta una revisione dei lavori si trovò con ben 900 decreti attuativi da emanare, figli del non lavoro degli ultimi governi. Con un approccio metodico e aggressivo, riuscì a ridurli in tre anni ad un terzo. E' problema storico.
Qui leggo: «i decreti attuativi richiesti dalle norme varate dal governo Meloni sono in totale 210. Di questi 173 devono ancora essere pubblicati. La quota più consistente di attuazioni che devono ancora essere emanate però risale a norme varate dal governo Draghi (221) mentre 85 sono eredità dei due governi Conte».
Certo che averne ancora del PRIMO governo Conte è osceno. Così come per la cucurbitacea, averne accumulati 210 in sei mesi è impresa di rilievo...
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 29 apr 2023 22:09

La Cina è sempre più aggressiva e dittatoriale

https://formiche.net/2023/04/polizia-cinese-uffici-bain/
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 30 apr 2023 21:39

Perché siamo una nazione di imbecilli (e la frase "l’Italia ha un problema col concetto stesso di modernità" è evidentissima e gravissima, ma ci ostiniamo a guardare indietro invece che avanti).

https://www.corriere.it/tecnologia/23_aprile_24/xylella-la-strage-ecologica-fu-causata-anche-dalle-fake-news-cosi-la-teoria-del-complotto-ha-sconfitto-la-scienza-421e5b0b-6cac-4193-9905-e4e1d357axlk.shtml?refresh_ce
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Re: Diario economico

Messaggioda maxer » 30 apr 2023 23:16

zampaflex ha scritto:Perché siamo una nazione di imbecilli (e la frase "l’Italia ha un problema col concetto stesso di modernità" è evidentissima e gravissima, ma ci ostiniamo a guardare indietro invece che avanti).

https://www.corriere.it/tecnologia/23_aprile_24/xylella-la-strage-ecologica-fu-causata-anche-dalle-fake-news-cosi-la-teoria-del-complotto-ha-sconfitto-la-scienza-421e5b0b-6cac-4193-9905-e4e1d357axlk.shtml?refresh_ce

... la recensione del libro con l' intervista all' autore Daniele Rielli, fatta da Chiara Severgninii, è molto interessante, purtroppo molto istruttiva e rappresentativa riguardo al modo, tipicamente e storicamente italiano, di ricercare nel modo sbagliato le soluzioni di problemi che spetterebbero solo alla scienza

Domanda - dubbio (retorici) :roll: (mi sono sgorgati così, proprio spontanei) :
" Ma, tornando indietro nei secoli, la cultura del nostro Paese non è che sia stata (e lo sia tuttora ...) fortemente influenzata da una certa visione cattolica che con la scienza ha sempre avuto rapporti a dir poco non sempre facili ?" ...

P.S. avrei voluto comprare il libro per leggerlo, mi è sempre interessato l' argomento
Però non l' ho fatto e non lo farò (mi dispiace per il bravo Rielli) perché l' intervista della (non btava) Severgnini lo ha spoilerato in un modo decisamente insopportabile
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo » 01 mag 2023 19:23

zampaflex ha scritto:Perché siamo una nazione di imbecilli (e la frase "l’Italia ha un problema col concetto stesso di modernità" è evidentissima e gravissima, ma ci ostiniamo a guardare indietro invece che avanti).

https://www.corriere.it/tecnologia/23_aprile_24/xylella-la-strage-ecologica-fu-causata-anche-dalle-fake-news-cosi-la-teoria-del-complotto-ha-sconfitto-la-scienza-421e5b0b-6cac-4193-9905-e4e1d357axlk.shtml?refresh_ce


l'opposizione alla carne coltivata (impropriamente 'sintetica") e agli OGM come altro sintomo del rifiuto della modernità, un antagonismo bipartisan da destra e da sinistra (le posizioni oscurantiste dei sovranisti e anche di Slow Food)

"La carne sintetica permetterà di risparmiare acqua, concimi, terreni oggi destinati al pascolo, e quindi emissioni di gas serra. Mi sembra un vantaggio sinceramente enorme, e non si capisce su quali argomenti ci si possa opporre”.

https://www.ilfoglio.it/cibo/2023/04/13 ... o-5167713/
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Re: Diario economico

Messaggioda fly666 » 02 mag 2023 08:33

la carne sintetica è una necessità
lavoriamo e non pensiamo ad altro
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 02 mag 2023 09:59

tenente Drogo ha scritto:
zampaflex ha scritto:Perché siamo una nazione di imbecilli (e la frase "l’Italia ha un problema col concetto stesso di modernità" è evidentissima e gravissima, ma ci ostiniamo a guardare indietro invece che avanti).

https://www.corriere.it/tecnologia/23_aprile_24/xylella-la-strage-ecologica-fu-causata-anche-dalle-fake-news-cosi-la-teoria-del-complotto-ha-sconfitto-la-scienza-421e5b0b-6cac-4193-9905-e4e1d357axlk.shtml?refresh_ce


l'opposizione alla carne coltivata (impropriamente 'sintetica") e agli OGM come altro sintomo del rifiuto della modernità, un antagonismo bipartisan da destra e da sinistra (le posizioni oscurantiste dei sovranisti e anche di Slow Food)

"La carne sintetica permetterà di risparmiare acqua, concimi, terreni oggi destinati al pascolo, e quindi emissioni di gas serra. Mi sembra un vantaggio sinceramente enorme, e non si capisce su quali argomenti ci si possa opporre”.

https://www.ilfoglio.it/cibo/2023/04/13 ... o-5167713/


Qui ti potrei rispondere, però, sostenendo il recupero nella nostra alimentazione quotidiana della "carne dei poveri", ingiustamente snobbata oggi da famiglie frettolose e figli chiattoni felici di rimpinzarsi di Sofficini: i legumi.
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Re: Diario economico

Messaggioda fly666 » 02 mag 2023 12:17

zampaflex ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:
zampaflex ha scritto:Perché siamo una nazione di imbecilli (e la frase "l’Italia ha un problema col concetto stesso di modernità" è evidentissima e gravissima, ma ci ostiniamo a guardare indietro invece che avanti).

https://www.corriere.it/tecnologia/23_aprile_24/xylella-la-strage-ecologica-fu-causata-anche-dalle-fake-news-cosi-la-teoria-del-complotto-ha-sconfitto-la-scienza-421e5b0b-6cac-4193-9905-e4e1d357axlk.shtml?refresh_ce


l'opposizione alla carne coltivata (impropriamente 'sintetica") e agli OGM come altro sintomo del rifiuto della modernità, un antagonismo bipartisan da destra e da sinistra (le posizioni oscurantiste dei sovranisti e anche di Slow Food)

"La carne sintetica permetterà di risparmiare acqua, concimi, terreni oggi destinati al pascolo, e quindi emissioni di gas serra. Mi sembra un vantaggio sinceramente enorme, e non si capisce su quali argomenti ci si possa opporre”.

https://www.ilfoglio.it/cibo/2023/04/13 ... o-5167713/


Qui ti potrei rispondere, però, sostenendo il recupero nella nostra alimentazione quotidiana della "carne dei poveri", ingiustamente snobbata oggi da famiglie frettolose e figli chiattoni felici di rimpinzarsi di Sofficini: i legumi.


è verissimo : carne non più di due volte a settimana, carne buona
poi legumi a volontà .. la mia classifica :

1) Ceci
2) Fagiuoli
3) Lenticchie

buongiorno
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo » 02 mag 2023 12:25

zampaflex ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:
zampaflex ha scritto:Perché siamo una nazione di imbecilli (e la frase "l’Italia ha un problema col concetto stesso di modernità" è evidentissima e gravissima, ma ci ostiniamo a guardare indietro invece che avanti).

https://www.corriere.it/tecnologia/23_aprile_24/xylella-la-strage-ecologica-fu-causata-anche-dalle-fake-news-cosi-la-teoria-del-complotto-ha-sconfitto-la-scienza-421e5b0b-6cac-4193-9905-e4e1d357axlk.shtml?refresh_ce


l'opposizione alla carne coltivata (impropriamente 'sintetica") e agli OGM come altro sintomo del rifiuto della modernità, un antagonismo bipartisan da destra e da sinistra (le posizioni oscurantiste dei sovranisti e anche di Slow Food)

"La carne sintetica permetterà di risparmiare acqua, concimi, terreni oggi destinati al pascolo, e quindi emissioni di gas serra. Mi sembra un vantaggio sinceramente enorme, e non si capisce su quali argomenti ci si possa opporre”.

https://www.ilfoglio.it/cibo/2023/04/13 ... o-5167713/


Qui ti potrei rispondere, però, sostenendo il recupero nella nostra alimentazione quotidiana della "carne dei poveri", ingiustamente snobbata oggi da famiglie frettolose e figli chiattoni felici di rimpinzarsi di Sofficini: i legumi.


per gli italiani assolutamente sì
però altri miliardi di terrestri hanno voglia di carne

un altro aspetto da considerare è che milioni di esseri viventi non verrebbero più uccisi per fornirci proteine
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Re: Diario economico

Messaggioda fly666 » 02 mag 2023 12:52

tenente Drogo ha scritto:
zampaflex ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:
zampaflex ha scritto:Perché siamo una nazione di imbecilli (e la frase "l’Italia ha un problema col concetto stesso di modernità" è evidentissima e gravissima, ma ci ostiniamo a guardare indietro invece che avanti).

https://www.corriere.it/tecnologia/23_aprile_24/xylella-la-strage-ecologica-fu-causata-anche-dalle-fake-news-cosi-la-teoria-del-complotto-ha-sconfitto-la-scienza-421e5b0b-6cac-4193-9905-e4e1d357axlk.shtml?refresh_ce


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Qui ti potrei rispondere, però, sostenendo il recupero nella nostra alimentazione quotidiana della "carne dei poveri", ingiustamente snobbata oggi da famiglie frettolose e figli chiattoni felici di rimpinzarsi di Sofficini: i legumi.


per gli italiani assolutamente sì
però altri miliardi di terrestri hanno voglia di carne

un altro aspetto da considerare è che milioni di esseri viventi non verrebbero più uccisi per fornirci proteine


ok
si fottano, se hanno i soldi la comprano senò lavorassero di più .. altrimenti legumi meglio anche
Malafronte .. ti mando il numero . .a te che te ne frega ? vuolsi così colà .. ma piano paino migliorerà
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Re: Diario economico

Messaggioda fly666 » 09 mag 2023 03:50

il Nord Italia e sopratutto le zone più virtuose hanno la precedenza .. anche il Sud purchè la politica locale corra .. occorre spendere quanto più possibile
al centro come al Sud
andiamo avanti
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 09 mag 2023 08:13

Tassisti = corporazione medievale, spesso violenta, aggressivamente in difesa dei propri guadagni e del proprio orticello, collusa e corriva. E popolata pure da brutta gente della destra cattiva, sì, quella nostalgica.
C'è un loro collega bolognese che è invece sinceramente liberale, democratico e antifascista, che ha iniziato a pubblicare i suoi guadagni giornalieri e lotta da tempo per imporre il POS a bordo, e usarlo.
Risultato? Gomme tagliate....

https://twitter.com/RobertoRedSox

(delle gomme lo scrive in altro tweet Carlo Cottarelli)

Aggiungo un'intervista presa da Rolling Stone

https://flip.it/YpxONk
Ultima modifica di zampaflex il 14 mag 2023 18:56, modificato 1 volta in totale.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 11 mag 2023 08:49

Resoconto svela altarini del commercio italiano...

https://www.today.it/economia/offerte-cameriera-2023.html

Altro che pos, carte, regolarità, contratti... Insomma, civiltà e rispetto...
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Re: Diario economico

Messaggioda fly666 » 11 mag 2023 09:02

PUTIN DISTRUGGE LA RAZZA UMANA
SOPRAVVIVONO IN POCHI NON LAVORATE PIU NON SERVE
SPENDETE TUTTO QUELLO CHE AVETE PRIMA POSSIBILE NON VE LI PORTATE NELLA TOMBA
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo » 11 mag 2023 11:55

Immagine
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
(Sam Fuller, a proposito di "The Steel Helmet")

http://fortezza-bastiani.blogspot.com
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Re: Diario economico

Messaggioda fly666 » 12 mag 2023 02:27

tenente Drogo ha scritto:Immagine


una buona notizia .. la Cina ha prodotto e sofferto e riceve i suoi premi
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 12 mag 2023 08:50

E dopo la protesta civile del tassista bolognese contro il malaffare della sua categoria, riprendo un vecchio articolo di Gian Antonio Stella su un'altra mafia spalleggiata dalla destra: i balneari, scandalo continuo e inaccettabile.

"L'hotel Cala di volpe, a puro titolo di esempio, versa quale canone demaniale 520 euro all’anno...".
E meno male che i clienti non leggono le denunce degli ambientalisti del Grig, il Gruppo intervento giuridico! Una coppia di stranieri, per dire, ha lasciato tra i commenti messi online dall’albergo, della catena Marriott, parole estasiate per il lusso e la bellezza del posto,ma santo cielo, «ci è stato consegnato un menu che mostrava un prezzo di 250 dollari a persona per il pranzo a buffet. Che shock pensare a 500 dollari per il pranzo!». Fate voi i conti.
Certo, il depliant virtuale magnifica una «cucina per epicurei», al canone balneare probabilmente ne vanno aggiunti altri (non è così facile individuare i dettagli) per il pontile o chissà cos’altro e magari qualche ritocco all’insù ci sarà pure stato. Ma certo non incoraggia leggere sull’ultimo rapporto di Legambiente che «nel Comune di Arzachena ci sono 41 stabilimenti balneari con canone annuale inferiore a 1.000 euro, mentre degli altri 23 non esistono dati». E parliamo della Costa Smeralda.
Perché, se andiamo a prendere la mappa interattiva Flourish coi canoni annui basati sui dati ufficiali forniti dal ministero delle Infrastrutture (anzi, da allora le concessioni sono salite di oltre il 12,5%) c’è da avere i brividi. Basti dire che quelle segnate in giallo con «affitti» superiori ai 10.000 euro, fatti salvi un po’ di «bagni» sparsi soprattutto sul litorale alto Adriatico, la Riviera ligure e quella toscana, sono un’assoluta rarità. Per il resto una massa lungo tutta la costa peninsulare di pallini verdi (dal 1.000 a 5.000 euro) e, in Sicilia, un diluvio di pallini viola: «Marsala, Stabilimento balneare pubblico, Dato non disponibile. Canone annuo: 0 euro». «Siculiana, Stabilimento balneare pubblico, Dato non disponibile. Canone annuo: 0 euro». «Cefalù, Stabilimento balneare pubblico...». E via così.
Possibile? Spiega Legambiente che secondo il Sistema informativo demanio marittimo (S.I.D.) le concessioni balneari nel 2019 erano 10.812. Da allora, nonostante il Covid, sono salite ad almeno 12.166. Più quelle delle tre regioni autonome marine: Friuli, Sicilia e Sardegna.
E sono talmente tante che è occupato dai «bagni» quasi il 70% delle spiagge in Liguria, Emilia-Romagna e Campania, e quasi il 90% in luoghi come Pietrasanta, Camaiore, Laigueglia e Diano Marina dove «rimangono liberi solo pochi metri, spesso agli scoli di torrenti in aree inquinate».
Una politica di sviluppo insensata, impensabile nel resto d’Europa a partire dalla Francia: «L’80% della lunghezza e l’80% della superficie della spiaggia deve essere libera da costruzioni per sei mesi l’anno: gli stabilimenti vengono quindi montati e poi smontati». Magari! Ma in cambio di cosa, poi?
«Dal 2016 al 2020», accusa la Corte Dei Conti, «la media dei versamenti totali rilevata, pari a 101,7 milioni di euro, risulta inferiore alla media delle previsioni definitive di competenza pari a 111 milioni di euro». Un ottavo di quanto lo Stato dovrebbe incassare, secondo lo stesso proprietario del Twiga Flavio Briatore. Si intende: quando ce la fa a incassare.
Una tabella del S.I.D. mostra come lo Stato, a prescindere che poi giri i soldi a questa o quella regione, questo o quel comune, ottiene spesso molto meno di quanto dicano i canoni. C’è chi rastrella la metà, chi un terzo, chi un quarto. Come Roma che dai suoi stabilimenti balneari sul litorale dovrebbe ricavare 2.432.160 ma risulta sotto addirittura di 1.954.352. Per non dire di casi come Alassio che dagli affitti delle sue spiagge dovrebbe avere 300.378 euro ma riesce a portarne a casa solo
25.279. Un dato regionale? Lo denuncia Pablo Sole in un’inchiesta a puntate sul giornale online indip.it partendo da un dossier interno all’amministrazione regionale sarda: «A fronte di 8,3 milioni di incassi stimati, Regione e comuni ne hanno riscosso appena 5,2. Per strada insomma si sono persi 3 milioni di euro».
A farla corta: sul fronte delle concessioni balneari e della cocciuta insistenza nel tentativo di una parte della destra (e non solo) di rinviare ancora e poi ancora e ancora la messa a gara dei vecchi contratti come chiede la «direttiva Bolkestein» dell’Ue del 2006, recepita obtorto collo (con proroghe a catena) nel 2010 dall’ultimo governo Berlusconi ma mai digerita, la situazione è sempre più pesante. Al punto di unire tra quanti non ne possono più di nuovi rinvii anche sindaci di opposti schieramenti. Come lo storico braccio destro di Berlusconi a Olbia Settimio Nizzi (che fu addirittura contestato da democratici e grillini locali per la scelta «testarda» di incaponirsi sul tema) e il sindaco di sinistra di Lecce Carlo Salvemini, il primo a fare ricorso contro la famosa proroga al 2035. Ricorso perso al Tar ma stravinto al Consiglio di Stato, che a novembre del 2021 stabilì il divieto di nuove proroghe. Tesi confermata il 1° marzo scorso permetter fine a un andazzo di una parte della maggioranza governativa che pareva teorizzare che forse, chissà, nonostante quel verdetto... Macché. Parole definitive: ogni nuova proroga «si pone in frontale contrasto con la disciplina di cui all’art. 12 della direttiva n. 2006/123/CE, e va, conseguentemente, disapplicata da qualunque organo dello Stato ». Fine.
Tanto più che, come ricorda il «giurista-ambientalista» Stefano Deliperi, gli italiani rischiano davvero di pagare di tasca loro la violazione della direttiva europea: «La sanzione minima per l’Italia è stata determinata in 9.920.000 euro, mentre la penalità dimora può oscillare tra 22.000 e 700.000 euro per ogni giorno di ritardo nel pagamento, in base alla gravità dell’infrazione». Questo è il minimo. Poi si vedrà. Un punto è fuori discussione. E cioè che, come spiega ad esempio il sindaco leccese, il nodo principale da sciogliere non è neppure quello delle concessioni «regalate» per una pipa di tabacco ma quello ancora più vitale di definire nuove regole chiare, pulite e trasparenti per la distribuzione, a chi dimostri d’averne diritto, di questo immenso patrimonio demaniale. Che non può appartenere a dinastie familiari o peggio ad amici degli amici perché è un tesoro di cui
sono proprietari tutti i cittadini italiani.
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Re: Diario economico

Messaggioda fly666 » 12 mag 2023 09:10

zampaflex ha scritto:E dopo la protesta civile del tassista bolognese contro il malaffare della sua categoria, riprendo un vecchio articolo di Gian Antonio Stella su un'altra mafia spalleggiata dalla destra: i balneari, scandalo continuo e inaccettabile.

"L'hotel Cala di volpe, a puro titolo di esempio, versa quale canone demaniale 520 euro all’anno...".
E meno male che i clienti non leggono le denunce degli ambientalisti del Grig, il Gruppo intervento giuridico! Una coppia di stranieri, per dire, ha lasciato tra i commenti messi online dall’albergo, della catena Marriott, parole estasiate per il lusso e la bellezza del posto,ma santo cielo, «ci è stato consegnato un menu che mostrava un prezzo di 250 dollari a persona per il pranzo a buffet. Che shock pensare a 500 dollari per il pranzo!». Fate voi i conti.
Certo, il depliant virtuale magnifica una «cucina per epicurei», al canone balneare probabilmente ne vanno aggiunti altri (non è così facile individuare i dettagli) per il pontile o chissà cos’altro e magari qualche ritocco all’insù ci sarà pure stato. Ma certo non incoraggia leggere sull’ultimo rapporto di Legambiente che «nel Comune di Arzachena ci sono 41 stabilimenti balneari con canone annuale inferiore a 1.000 euro, mentre degli altri 23 non esistono dati». E parliamo della Costa Smeralda.
Perché, se andiamo a prendere la mappa interattiva Flourish coi canoni annui basati sui dati ufficiali forniti dal ministero delle Infrastrutture (anzi, da allora le concessioni sono salite di oltre il 12,5%) c’è da avere i brividi. Basti dire che quelle segnate in giallo con «affitti» superiori ai 10.000 euro, fatti salvi un po’ di «bagni» sparsi soprattutto sul litorale alto Adriatico, la Riviera ligure e quella toscana, sono un’assoluta rarità. Per il resto una massa lungo tutta la costa peninsulare di pallini verdi (dal 1.000 a 5.000 euro) e, in Sicilia, un diluvio di pallini viola: «Marsala, Stabilimento balneare pubblico, Dato non disponibile. Canone annuo: 0 euro». «Siculiana, Stabilimento balneare pubblico, Dato non disponibile. Canone annuo: 0 euro». «Cefalù, Stabilimento balneare pubblico...». E via così.
Possibile? Spiega Legambiente che secondo il Sistema informativo demanio marittimo (S.I.D.) le concessioni balneari nel 2019 erano 10.812. Da allora, nonostante il Covid, sono salite ad almeno 12.166. Più quelle delle tre regioni autonome marine: Friuli, Sicilia e Sardegna.
E sono talmente tante che è occupato dai «bagni» quasi il 70% delle spiagge in Liguria, Emilia-Romagna e Campania, e quasi il 90% in luoghi come Pietrasanta, Camaiore, Laigueglia e Diano Marina dove «rimangono liberi solo pochi metri, spesso agli scoli di torrenti in aree inquinate».
Una politica di sviluppo insensata, impensabile nel resto d’Europa a partire dalla Francia: «L’80% della lunghezza e l’80% della superficie della spiaggia deve essere libera da costruzioni per sei mesi l’anno: gli stabilimenti vengono quindi montati e poi smontati». Magari! Ma in cambio di cosa, poi?
«Dal 2016 al 2020», accusa la Corte Dei Conti, «la media dei versamenti totali rilevata, pari a 101,7 milioni di euro, risulta inferiore alla media delle previsioni definitive di competenza pari a 111 milioni di euro». Un ottavo di quanto lo Stato dovrebbe incassare, secondo lo stesso proprietario del Twiga Flavio Briatore. Si intende: quando ce la fa a incassare.
Una tabella del S.I.D. mostra come lo Stato, a prescindere che poi giri i soldi a questa o quella regione, questo o quel comune, ottiene spesso molto meno di quanto dicano i canoni. C’è chi rastrella la metà, chi un terzo, chi un quarto. Come Roma che dai suoi stabilimenti balneari sul litorale dovrebbe ricavare 2.432.160 ma risulta sotto addirittura di 1.954.352. Per non dire di casi come Alassio che dagli affitti delle sue spiagge dovrebbe avere 300.378 euro ma riesce a portarne a casa solo
25.279. Un dato regionale? Lo denuncia Pablo Sole in un’inchiesta a puntate sul giornale online indip.it partendo da un dossier interno all’amministrazione regionale sarda: «A fronte di 8,3 milioni di incassi stimati, Regione e comuni ne hanno riscosso appena 5,2. Per strada insomma si sono persi 3 milioni di euro».
A farla corta: sul fronte delle concessioni balneari e della cocciuta insistenza nel tentativo di una parte della destra (e non solo) di rinviare ancora e poi ancora e ancora la messa a gara dei vecchi contratti come chiede la «direttiva Bolkestein» dell’Ue del 2006, recepita obtorto collo (con proroghe a catena) nel 2010 dall’ultimo governo Berlusconi ma mai digerita, la situazione è sempre più pesante. Al punto di unire tra quanti non ne possono più di nuovi rinvii anche sindaci di opposti schieramenti. Come lo storico braccio destro di Berlusconi a Olbia Settimio Nizzi (che fu addirittura contestato da democratici e grillini locali per la scelta «testarda» di incaponirsi sul tema) e il sindaco di sinistra di Lecce Carlo Salvemini, il primo a fare ricorso contro la famosa proroga al 2035. Ricorso perso al Tar ma stravinto al Consiglio di Stato, che a novembre del 2021 stabilì il divieto di nuove proroghe. Tesi confermata il 1° marzo scorso permetter fine a un andazzo di una parte della maggioranza governativa che pareva teorizzare che forse, chissà, nonostante quel verdetto... Macché. Parole definitive: ogni nuova proroga «si pone in frontale contrasto con la disciplina di cui all’art. 12 della direttiva n. 2006/123/CE, e va, conseguentemente, disapplicata da qualunque organo dello Stato ». Fine.
Tanto più che, come ricorda il «giurista-ambientalista» Stefano Deliperi, gli italiani rischiano davvero di pagare di tasca loro la violazione della direttiva europea: «La sanzione minima per l’Italia è stata determinata in 9.920.000 euro, mentre la penalità dimora può oscillare tra 22.000 e 700.000 euro per ogni giorno di ritardo nel pagamento, in base alla gravità dell’infrazione». Questo è il minimo. Poi si vedrà. Un punto è fuori discussione. E cioè che, come spiega ad esempio il sindaco leccese, il nodo principale da sciogliere non è neppure quello delle concessioni «regalate» per una pipa di tabacco ma quello ancora più vitale di definire nuove regole chiare, pulite e trasparenti per la distribuzione, a chi dimostri d’averne diritto, di questo immenso patrimonio demaniale. Che non può appartenere a dinastie familiari o peggio ad amici degli amici perché è un tesoro di cui
sono proprietari tutti i cittadini italiani.


non sono d'accordo, vanno salvaguardati gli investimenti e garantita la continuità di gestione .. certo, un lieve ritocco dei canoni demaniali .. su questo ok .. andiamo avanti
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 12 mag 2023 09:54

fly666 ha scritto:non sono d'accordo, vanno salvaguardati gli investimenti e garantita la continuità di gestione .. certo, un lieve ritocco dei canoni demaniali .. su questo ok .. andiamo avanti


Quindi per via degli investimenti fatti, che in molti casi risalgono alla generazione precedente, lo Stato deve rinunciare ad applicare un prezzo della concessione adeguato?
Guarda che quasi tutti i balneari lavorano tre mesi con tutta la famiglia e poi ci campano tutto l'anno, a far niente, loro ed i familiari. Questo non ti dà una misura di quanto sia redditizio (anche evadendo) il settore? E squilibrato il rapporto con il concedente?

La UE non ci dice "dovete assolutamente cambiare i gestori", ci dice "dovete mettere a gara le concessioni per incassare corrette tariffe di mercato". Se una famiglia è titolare dello spazio da settant'anni avrà interesse a mantenerlo, no? E offrirà il giusto per non farsi soffiare l'area da subentranti.
Per non dire che si possa prevedere un meccanismo di compensazione del valore degli edifici ed eventualmente dell'arredo.
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo » 12 mag 2023 10:18

... eh, ma poi arrivano le multinazionali e non si mangiano più spaghetti alle vongole negli stabilimenti

un componente del governo l'ha detto davvero
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
(Sam Fuller, a proposito di "The Steel Helmet")

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Re: Diario economico

Messaggioda mennella » 12 mag 2023 11:14

tenente Drogo ha scritto:... eh, ma poi arrivano le multinazionali e non si mangiano più spaghetti alle vongole negli stabilimenti

un componente del governo l'ha detto davvero

Non possiamo che esserne orgogliosi, votiamo sempre uno di noi.

Per non dire di quello che vuol salvaguardare l'etnia italiana.
Che poi con i secoli di scambi, ondate e dominazioni da qualsiasi parte di europa e del mediterraneo
non c'e' niente di piu' sconato che la contaminazione umana.
:cry:
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Re: Diario economico

Messaggioda fly666 » 12 mag 2023 15:25

mennella ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:... eh, ma poi arrivano le multinazionali e non si mangiano più spaghetti alle vongole negli stabilimenti

un componente del governo l'ha detto davvero

Non possiamo che esserne orgogliosi, votiamo sempre uno di noi.

Per non dire di quello che vuol salvaguardare l'etnia italiana.
Che poi con i secoli di scambi, ondate e dominazioni da qualsiasi parte di europa e del mediterraneo
non c'e' niente di piu' sconato che la contaminazione umana.
:cry:


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