zampaflex ha scritto:innoz89 ha scritto:Serata con la presenza dei 7 produttori di ribolla gialla di Oslavia (in realtà mancava Gravner).
Evento particolare ed interessante, soprattutto per approfondire una zona a me sconosciuta e carpire qualche "segreto" di chi le macerazioni le fa per necessità.
PS: la macerazione dei bianchi, che in pratica è come vinificare "in rosso", è il tentativo di ricavare più aroma da vitigni neutri o pochissimo aromatici. E' il caso della Vitovska, un po' meno della Ribolla. Quando Gravner cominciò a lavorare così la Ribolla, o il suo mix di bianchi (Breg) lo fece più che altro per cercare un qualcosa di nuovo prendendo ispirazione dai georgiani, che buttano tutto in anfora e dissotterrano a babbo morto
E' un metodo utile quindi nel primo caso, spesso omologante e talvolta pernicioso nel secondo: macerare dello Chardonnay, o peggiomisento, del Riesling, è folle. A meno che non si abbia un vigneto che produce uva talmente scipita che l'unica salvezza sia estrarre dalle bucce, ma non è il mio gioco grazie.
Certo, ovviamente non si sono inventati niente se non rivisitare queste tecniche antiche (tra l'altro dicono che di riflesso dal loro successo, anche i vini georgiani abbiano avuto un bel ritorno in termini di immagine).
Ad ogni modo spiegavano che nella ribolla la macerazione avviene in questo modo per via dello spessore della sua buccia (definito quasi 'da tavola'). Visto che come è noto è proprio lì che risiede buona parte del sapore, sarebbe questo il motivo principale di questa vinificazione 'estrema'.
Ovviamente questa è la loro versione 'ufficiale' della quale ci si può solo fidare
ps. Già che ci siamo, ne dico un'altra sulle anfore.
Per 'loro', chi usa le anfore oggi lo fa nel 99% dei casi solo per moda.
Nello specifico, un conto è lavorare con le anfore interrate di Gravner, dalle quali si sfrutta la temperatura controllata naturalmente dal terreno...un altro è lasciare il vino in questi contenitori così tanto per.
pps: per non parlare della considerazione di chi con la ribolla ci fa spumante
Insomma gente tosta, a tratti quasi un po' burbera, con le proprie idee, più o meno condivisibile ma sicuramente affascinanti anche da un punto di vista del territorio intriso di storia italiana.