ETICHETTE CAZZUTISSIME

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Wineduck
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Re: ETICHETTE CAZZUTISSIME

Messaggioda Wineduck » 19 apr 2022 13:48

win_67 ha scritto:
Wineduck ha scritto:
Smarco ha scritto:conosco abbastanza bene le dinamiche di mercato ma secondo me il mercato qua non c'entra una mazza, con 320/400/4000 bottiglie che mercato vogliamo mettere? se la bottiglia in questione aveva come immagine un etichetta di merda, secondo me, non se la inculava nessuno... ma si sa, instagram si basa sulle immagini e ormai buona parte della popolazione mondiale si basa su quello, SU QUELLO CHE VEDE, se dentro ci facessi pisciare il cane secondo me si venderebbe ugualmente (se avessero quell'etichetta)
quello che mi fa pensare è come faccia uno che per 4 anni non ha mai raccolto nulla, in solo due anni riesca a fare uno champagne fantastico... secondo me selosse si sta cagando sotto :lol:


Hai un'idea romantica ma totalmente anacronistica del mercato contemporaneo. Parli di contenuti, paragoni con grandi produttori, storia dell'azienda.... :lol: ti assicuro che la psicologia della vendita è cambiata totalmente negli ultimi 10 anni. I social hanno rivoluzionato tutto, ma in modo totale e radicale. E le criptovalute inietteranno un cambiamento ancora più radicale. Stanno per arrivare soluzioni tecnologiche ancora più innovative nel rapporto prodotto-mercato che "voi umani" neppure riuscireste ad immaginare anche se vi mettessero la mascherina di Meta-verso.
Tutto questo ci può piacere o non piacere ma tanto è così e la direzione per il futuro sarà questa.
Sforziamoci di cogliere il meglio, come in tutti i cambiamenti.


Scusate piccolo ot, Ale hai visto il film Ready Player One di Spilberg? E' del 2018 e nelle idee è un film già molto avanti, il finale un po' sbragato all'americana, ma è molto realistico su quello che ci aspetterà in futuro.
Ciao


Non visto ma ne prendo nota, grazie! :wink:
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Wineduck
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Re: ETICHETTE CAZZUTISSIME

Messaggioda Wineduck » 19 apr 2022 14:39

zampaflex ha scritto:
Caro Ale, mentre tu sei un liberale classico, per cui il mercato ha sempre ragione, in quanto somma delle volontà degli uomini, io sono un liberale idealista e conscio delle derive e degli eccessi che un mercato non regolamentato inevitabilmente prende, perché "greed is good" e la natura umana cercherà sempre il conseguimento di extra profitti.
Per cui ti dico che questo trasferimento della generazione della conoscenza dall'alto (critica) al basso (influencers), invece che aumentare contenuti informativi e trasparenza nelle scelte, aumenta l'opacità dei fini e mercifica il consumatore ad un livello mai raggiunto.
Produci, consuma, crepa.
"se una cosa è gratuita, il prodotto sei tu"
Abbasso gli influencers manipolatori.


Se ti volessi rispondere in modo approfondito non basterebbe un dibattito vis-a-vis innaffiato da 2 casse di La-La-La belli maturi... :mrgreen:
Più sinteticamente ti posso dire che io non mi sento tanto calssico, tant'è che non penso che il mercato abbia sempre ragione ma più semplicemente il merato è tale quando "è". So che l'affermazione può sembrare criptica inizialmente ma se ci pensi bene, fino quando due individui non si trasferiscono dei beni (tangibili o intangibili) in cambio di qualcosa che a cui entrambi assegnano lo stesso valore (altri beni, una moneta, servizi, ecc.), semplicemente NON esiste un mercato! Fanno, bene, fanno male, è giusto, è sbagliato, provocherà danni oppure farà il bene dell'umanità, ecc. SONO VALUTAZIONI EX POST che nulla hanno a che vedere sul fatto che fino a quando non avviene una transazione non esiste alcun mercato. Per questo penso che la maggior parte delle persone parla di concetti astratti, non del mercato. Il mercato non è ne buono, nè cattivo: il mercato "é" o "non è". Il resto sono chiacchiere fra intellettuali che di solito il mercato lo osservano a posteriori ma non lo vivono nella ua realtà.
Per tornare al punto, io non ho le prove che una bottiglia di Domaine de Miroirs venga effettivamente pagata centinaia di euro(fino a quando non esisterà un mercato ufficiale e ci baseremo sulle "quotazioni" dei commercianti, parliamo di aria fritta) ma se così fosse, e se l'acquirente lo facesse più per l'etichetta con le nuvolette che per il contenuto e le sensazioni che noi "capiscitori" siamo in grado di provare, non ci troverei niente di male. La nostra (noi appassionati e frequentatori di questo forum) siamo un elite di sbevazzoni che presume di possedere la conoscenza degustativa e questo ci fa credere di essere autorizzati a giudicare "il mercato degli altri". Ci scandalizziamo oggi perchè ci toccano la nostra capacità di spesa, ma queste divisione fra presunti esperti e consumatori "bovini" è sempre esistita e sempre esisterà. Non credo proprio che la situazione stia peggiorando, non in senso assoluto perlomeno. Peggiora per noi ma migliora per altri. Il mercato dà e toglie. Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si sposta. D'altronde anche noi lavoriamo, consumiamo, pisciamo quello che abbiamo consumato ed il ciclo ricomincia. Noi però ci riteniamo "Aristòs" solo perchè siamo in grado di far funzionare meglio quei 4 neuroni che abbiamo rispetto ai 2 che ha Omar Simpson e gli altri miliardi di esseri umani come lui. Ognuno di noi ha il proprio mercato ed il proprio divertimento. Noi avremmo volentieri continuato con il nostro se non fossero venuti a romperci le scatole gli OS del vino. Siamo pigri e dobbiamo migrare ad altri lidi (altre referenze) per questo ci girano le scatole. Altrimenti..... :wink:
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Re: ETICHETTE CAZZUTISSIME

Messaggioda vinogodi » 19 apr 2022 15:05

Wineduck ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Caro Ale, mentre tu sei un liberale classico, per cui il mercato ha sempre ragione, in quanto somma delle volontà degli uomini, io sono un liberale idealista e conscio delle derive e degli eccessi che un mercato non regolamentato inevitabilmente prende, perché "greed is good" e la natura umana cercherà sempre il conseguimento di extra profitti.
Per cui ti dico che questo trasferimento della generazione della conoscenza dall'alto (critica) al basso (influencers), invece che aumentare contenuti informativi e trasparenza nelle scelte, aumenta l'opacità dei fini e mercifica il consumatore ad un livello mai raggiunto.
Produci, consuma, crepa.
"se una cosa è gratuita, il prodotto sei tu"
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...Siamo pigri e dobbiamo migrare ad altri lidi (altre referenze) per questo ci girano le scatole.
...concordo parzialmente : ci girano le scatole , noi "elite presuntuosetta del berealto", semplicemente perchè dobbiamo approdare a lidi ridimensionati , non perchè siamo pigri nel cercare valide alternative ... ma alternative a che? . Il bagno , quando fuori c'è afa, lo facciamo anche in torrente o , ben che vada al lido degli Estensi o di Pomposa , in Adriatico in prossimità del delta del Po . Solo che galleggiare sulla superficie del mare delle Mauritius e Seichelles è diverso , così come per i Caraibi , soprattutto quando sei abituato a quelli ... 8)
PS: solo parole : noi non siamo mercato , ma un misero zerovirgola , del "vero" mercato...
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Re: ETICHETTE CAZZUTISSIME

Messaggioda Ziliovino » 19 apr 2022 16:35

Trabateo ha scritto:

E questa?
https://images.app.goo.gl/PUrdEvRHtZMAYFve9



beh, se sei ad un rave techno, chennesò in una fabbrica abbandonata alla periferia di Berlino, mi sembra l'ideale per scioglierci gli acidi... non sottovalutate gli abbinamenti e l'occasione/location. :mrgreen:
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Re: ETICHETTE CAZZUTISSIME

Messaggioda Trabateo » 19 apr 2022 19:05

Ziliovino ha scritto:
Trabateo ha scritto:

E questa?
https://images.app.goo.gl/PUrdEvRHtZMAYFve9



beh, se sei ad un rave techno, chennesò in una fabbrica abbandonata alla periferia di Berlino, mi sembra l'ideale per scioglierci gli acidi... non sottovalutate gli abbinamenti e l'occasione/location. :mrgreen:


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