LE BEVUTE DI MARZO 2022

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alì65
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2022

Messaggioda alì65 » 12 mar 2022 19:54

littlewood ha scritto:
Trabateo ha scritto:Stasera a cena

Brunello Cerbaia 1988
Quando ti fissi con un produttore e prendi tutto quello che ti capita a portata...no buono.
Ormai oltre il suo, molto oltre.
Colore marroncino, molto, troppo fondo e residui;
Naso alla liquirizia;
Ossidato, oltre, senza difetti...ma anche no, infatti...

Chateau Clarke Baron Edmond Rothschild 1989
Bel colore rosso rubino ancora carico.
Naso carnoso, molto carnoso, e balsamico.
In bocca ampio, rotondo, corrispondenza con il naso (tipo la polpa di una pesca matura ma piena di carne cruda) con aggiunta di spezie "piccanti", buona acidità, ancora bello in piedi, lungo, persistente.
Non il miglior bordeaux ma, considerando l'annata, gran bel vino.
Fondi e residuo praticamente nulli.

Hai ...ti sei forse fissato con un produttore che nn e' il meglio che c' e'!


erano annate molto rischiose del Comandante; in più la durata era quella che era, oltre ad avere difetti
hai preteso troppo da questa bt
futuro roseo, si preannuncia un 2025 da urlo!!!
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2022

Messaggioda tricky123 » 12 mar 2022 22:59

alì65 ha scritto:
littlewood ha scritto:
Trabateo ha scritto:Stasera a cena

Brunello Cerbaia 1988
Quando ti fissi con un produttore e prendi tutto quello che ti capita a portata...no buono.
Ormai oltre il suo, molto oltre.
Colore marroncino, molto, troppo fondo e residui;
Naso alla liquirizia;
Ossidato, oltre, senza difetti...ma anche no, infatti...

Chateau Clarke Baron Edmond Rothschild 1989
Bel colore rosso rubino ancora carico.
Naso carnoso, molto carnoso, e balsamico.
In bocca ampio, rotondo, corrispondenza con il naso (tipo la polpa di una pesca matura ma piena di carne cruda) con aggiunta di spezie "piccanti", buona acidità, ancora bello in piedi, lungo, persistente.
Non il miglior bordeaux ma, considerando l'annata, gran bel vino.
Fondi e residuo praticamente nulli.

Hai ...ti sei forse fissato con un produttore che nn e' il meglio che c' e'!


erano annate molto rischiose del Comandante; in più la durata era quella che era, oltre ad avere difetti
hai preteso troppo da questa bt


Il 1988 del Comandante è ancora un vino considerevole. L'ultima bevuta un paio di anni fa. Ma di nome fa Cerbaiona. .....
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supersonic76
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2022

Messaggioda supersonic76 » 12 mar 2022 23:30

Rosso del Soprano Palari 2015
Certamente un vino elegante ma piuttosto impegnativo.Caldo, austero, tannini incazzosi e affatto supportati da un minimo di freschezza.E dire che non è neanche più in fasce.Si dimentica velocemente.Molto deludente


Barbera d'Alba 'Pre - Phylloxera' Elvio Cogno 2019
Mamma mia.Lamponi, fragole, mirtilli.Na roba che definire Celestiale è assolutamemte riduttivo.In bocca è perfetto e squisito.Credevo fosse un delitto stapparlo così giovane; invece è uno spettacolo.Sapido ma freschissimo, quasi dissetante.Sbevucchiato semplicemente con del parmiggiano 36 mesi si è rivelato un piacere puro.Classe infinita
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2022

Messaggioda alì65 » 13 mar 2022 09:02

tricky123 ha scritto:
alì65 ha scritto:
littlewood ha scritto:
Trabateo ha scritto:Stasera a cena

Brunello Cerbaia 1988
Quando ti fissi con un produttore e prendi tutto quello che ti capita a portata...no buono.
Ormai oltre il suo, molto oltre.
Colore marroncino, molto, troppo fondo e residui;
Naso alla liquirizia;
Ossidato, oltre, senza difetti...ma anche no, infatti...

Chateau Clarke Baron Edmond Rothschild 1989
Bel colore rosso rubino ancora carico.
Naso carnoso, molto carnoso, e balsamico.
In bocca ampio, rotondo, corrispondenza con il naso (tipo la polpa di una pesca matura ma piena di carne cruda) con aggiunta di spezie "piccanti", buona acidità, ancora bello in piedi, lungo, persistente.
Non il miglior bordeaux ma, considerando l'annata, gran bel vino.
Fondi e residuo praticamente nulli.

Hai ...ti sei forse fissato con un produttore che nn e' il meglio che c' e'!


erano annate molto rischiose del Comandante; in più la durata era quella che era, oltre ad avere difetti
hai preteso troppo da questa bt


Il 1988 del Comandante è ancora un vino considerevole. L'ultima bevuta un paio di anni fa. Ma di nome fa Cerbaiona. .....


e che ci hai ragione, caro.....letto velocemente
in quegli anni non ho avuto belle esperienze con il Comandante, sempre qualche difetto e con qualche ossidazione di troppo
ma ogni bt fa storia a se e quindi......
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2022

Messaggioda Ludi » 13 mar 2022 16:07

Bussoletti, Brecciaro 2018: in fase introspettiva, ma le spezie orientali e le note di incenso si iniziano ad avvertire, a testimoniare una grande potenzialità evolutiva. Gran bel vino, ed ottimo rapporto q/p.
Sassotondo, Ciliegiolo 2020: più sul frutto, giustamente. Giocoso ed irresistibile, non un mostro di lunghezza ma per essere un base fa il suo compito fino in fondo.
Domaine Anne Gros, Pommard Les Pezereolles 2002: per curiosità vado ad un mercatino dell'usato, e lo vedo, nella sua scatola di legno originale, a 44 auro. Livello OK...ci provo. Vino assolutamente perfetto, con una nota di anice che accompagna la bevuta sino alla fine, e regala, con la parte animale e speziata, goduria irresistibile. A volte osare rende.
Mullari, Giaffà 2020: Nuragus da vecchie vigne vinificato in barrique. Nota amaricante un po' fastidiosa, territorialità che si esprime in una salinità estrema, vino che non sa cosa vuol fare da grande. Deludente.
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2022

Messaggioda bobbisolo » 14 mar 2022 00:01

alì65 ha scritto:
bobbisolo ha scritto:
Veltliner ha scritto:Ho bisogno dell'aiuto del forum per capire dove sta il problema con questo vino:
Pierre Matrot - Meursault Charmes 1er Cru 2014
Tanta acidità, tanto sale e nient'altro.
Zero corpo, sapori non pervenuti, magro e algido non riesce a regalare alcun sentore e piacevolezza.
Da un 1er di Meursault mi attendevo tutt'altro.

Secondo voi è da ricondurre al produttore o ad una bottiglia sfigata?
Perché l'annata non dovrebbe essere male, così come non mi aspetterei una tale tristezza da un vitigno 1er di Meursault.

Attendo vostre considerazioni/consigli.
Grazie


Ci potrebbe stare... Assaggiamo di recente un 15(annata più calda?), ricordava un ramonet alla cieca, si muoveva su un registro di leggerezza, coerente la bocca. La 2014, magari annata più fredda, non è detto che sia stata centrata da tutti, ha portato anche a vini smagriti.

Remi jobard 11 similare, anzi più algido e lineare... Meglio michelot 13 che ricalca più fedelmente la letteratura sullo charmes


per il mio bevuto (diverse bt negli anni ma sempre prima della 2010) ho smesso di approfondire per evidenti differenze da bt a bt, indipendentemente dall'annata; alcune con difetti vistosi
ora non so, non seguo più




Ne vale la pena a 80-100€ la boccia??
Magari ha aggiustato il tiro negli anni... compriamo il perrieres 19?
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2022

Messaggioda zampaflex » 14 mar 2022 12:42

Domaine du Vieux Télégraphe - CNdP La Crau 2009

Esperti mi dicono essere stata annata piuttosto calda in zona, elemento che giustifica la robusta presenza alcoolica, firma peraltro storica della grenache. Merito doppio quindi al produttore che, armato di tecniche e attrezzi di cantina che si dovrebbero senza dubbio definire tradizionalisti, riesce a produrre un vino articolato e leggero al tocco. La componente aromatica è varia e completa, il sorso non appesantisce mai il palato, la retrolfazione aguzza l'attenzione sulle componenti balsamiche (qui un bell'anice). Peccato solo per la familiare scodata calorica. Per essere una annata non esemplare, però, gli vanno i miei complimenti. Anche se non ha la facilità di beva di un nebbiolo, ma non è questa una caratteristica da ricercare a Chateauneuf.

:D :D :D :) ++
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2022

Messaggioda gianni femminella » 16 mar 2022 08:12

Brunello 2012 Uccelliera
Inizialmente un po' di alcool di troppo che poi rientra (non l'avrei creduto), emerge un vino maturo al punto giusto, di frutto dolce, ematico, ancora giustamente tannico, relativamente all'età. Un fondo fresco e balsamico lo rende tanto bevibile. Lo stile è tradizionale. Una precedente bottiglia pari annata non mi aveva convinto, questa era buona.
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2022

Messaggioda Alberto » 17 mar 2022 08:24

Veronese Corvina Carpanè, Scriani, 2015 (14,5%)
Testimonianza della realtà storica per cui la corvina quasi mai sta in piedi in purezza: c'è la trama, c'è il frutto voluminoso, ha tecnicamente anche una dotazione acida perfettamente adeguata, ma mancano il dinamismo, il grip, la "birra".
Glicerico, placido, inoffensivo...nulla di tremendo, per carità, ma piatto come un CD-ROM. Penso volessero farlo esattamente così. Perfetto vino da bicchiere "casual" per bistrot del venerdì sera, comunque.

Bene: il mio l'ho fatto, ora aspetto Franco Littlewood. :mrgreen:
Should auld acquaintance be forgot, and never brought to mind?
Should auld acquaintance be forgot, and days of auld lang syne?

For auld lang syne, my dear, for auld lang syne,
we'll tak a cup o' kindness yet, for days of auld lang syne.
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2022

Messaggioda Ziliovino » 17 mar 2022 11:24

Immagine


Bergamasca Moscato Rosso Primula Rossa 2020 - La Cornasella. Ogni tanto ci ricasco e qualche vino della mia terra lo stappo. è un po' come quando in tv vedi la pubblicità di un film trash degli anni '80 e dici massì dai perchè no, ed esci dall'enoteca con questo in mano... Ti risveglia qualche ricordo, fai qualche sorrisino, ma finisce che a metà film cambi canale. Questo è comunque ben fatto, didattico nel leggero aromatico floreale, di rosa canina direi, e violette, giusto per farti capire cosa può dare l'uva moscato di Scanzo, ma nulla più... E' una strada interessante quella della vinificazione in secco del moscato, sia per il rosso che per il rosato, ma serve un po' di sostanza sotto (qui con un poco pochino merlot).

Isola dei Nuraghi Turriga 2005 - Argiolas. Il tanto bistrattato Turriga in questa versione mi è sembrato un buon compromesso tra "pettinatura" e mediterraneità. C'è il frutto intenso, ma anche la macchia e qualche spezia dolce, il sorso è pieno e ricco, di vigore, ma senza calore o squilibri salvo un po' di tannino da legno sul finale. Appagante direi.

Fara Caramino 2005 - Dessilani. Concede davvero pochino al naso, mentre rivela il buon carattere nebbiolesco al sorso, di buona struttura e dal tannino ben presente ma levigato.

Champagne Classic Brut - Deutz. Da Jeroboam, sboccatura di 4 o 5 anni fa. Devo dire che è sempre davvero un ottimo base, bollicina cremosa, frutta fresca, creme e soffusa nota fumé-tostata. Per gli Champagne il formato non è mai troppo grande, finiscono sempre e comunque...

Sagrantino di Montefalco 25 anni 1996 - Arnaldo Caprai. Ancora piuttosto in forma come testimonia il colore, parte ancora con una bella ciliegia, poi tanta spezia che vira verso un interessante spezia orientale, cuoio. Bocca di buon vigore, parte fresca per finire più calda, gli manca quindi un poco di equilibrio per essere davvero grande. Si ferma comunque al piuttosto buono.
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(Anonimo, bomboletta spray su muro)

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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2022

Messaggioda zampaflex » 17 mar 2022 14:30

Per la serie Borgogna minore a prezzi amichevoli, una bottiglia di difficile reperibilità per la piccola produzione e la distribuzione erratica.

Barraud - Pouilly-Fuissé En Buland Vieilles Vignes 2016

Io ho sempre avuto un debole per le vecchie vigne, che quando sono condotte con leggerezza sanno esprimere una naturale concentrazione di sapore. Questa etichetta lo conferma, c'è tutto il campionario che uno si attende da uno Chardo borgognone di riferimento: fiori gialli, polpa di susina, violetta, burro d'alpeggio, cenni di erbe di campo e officinali, per un sorso che espone una struttura di delicata freschezza e robusta sapidità. Buona lunghezza, tocco sul palato gentile ma ben presente. Sono soddisfatto.

:D :D :D :D
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2022

Messaggioda Trabateo » 17 mar 2022 23:59

La mia compagna mi dice: "stasera per cena salame d'oca, cotechino e lenticchie, vedi un po' tu"...
Prima di uscire per una corsetta che mi faccia sentire "meno in colpa" per il post (ovviamente scherzo) e vista la non tanto velata minaccia, decido di stappare questa bottiglia...

Brunello Cerbaia 97
Colore ancora in buono stato con tendenze al mattonato.
Naso tra liquirizia o liquerizia, che tanto è istess, tabacco, nota affumicata, una spezia (?) balsamica che non sono riuscito a individuare e in fondo in fondo una nota di uvetta sotto spirito.
In bocca entra rapido riempiendola, si arrotonda bene e risulta corrispondente al naso con una bella lunga acidità e morbido tannino a pulirla.
Peccato che, acidità a parte, duri meno dell'atteso
Anche se la cima è stata scollinata da un po', la bevuta è comunque buona.

Ora c'è voglia di un po' di dolce.
Magari ci scappa un fetta di colomba Filippi e un goccio di Vigna del Volta 2007 che non ha certo bisogno di presentazioni.
Ultima modifica di Trabateo il 25 mar 2022 08:58, modificato 4 volte in totale.
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
Tanto se non sopravvivi alla pallottola più vicina alla fronte, non devi preoccuparti di quella dopo...
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2022

Messaggioda Riccardo M. » 18 mar 2022 12:35

Chambertin - Clos de Beze 2016 Drouhin Laroze
Prima ora vino sfavillante, poi si chiude a riccio (si è proprio indurito) per altra ora e, successivamente, si riapre.
Vino di grandissimo carattere, di grande profondità ed altresì di grande ampiezza. Spettro aromatico enorme: frutti rossi e spezie. Legno gestito a parer mio magistralmente, perfettamente integrato. Velluto al palato. Persistenza molto lunga. Non aprirò la prossima bottiglia prima di qualche anno, perché ha veramente molta stoffa e il tempo gli permetterà di svolgerla.
Riccardo
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2022

Messaggioda Nexus1990 » 18 mar 2022 14:42

Ultimamente non posto spesso le note, ma quella di ieri è stata una bevuta memorabile:
Jean Michel Cuvée Special 2004 (Deg. 2017) ***1/2+
Bel colore oro carico ma non troppo, perlage fine ma ancora bello persistente. Naso generoso e molto mobile: insieme con un bel frutto una piacevole nota vegetale, qualcuno suggeriva il carciofo e potrebbe starci, poi di nuovo la morbidezza con un tocco di zucchero a velo e crema al limone. In bocca la bolla è cremosa ma viva, buon corpo e buona ricchezza non stucchevole, forse non lunghissimo ma un bel bere, vino espressivo e centrato. A 68€ in carta direi ben preso
Salvioni Brunello 1999 *****
Colore fantastico, rubino/granato brillante di luminositá vivissima. Basta una sola snasata per strabuzzare gli occhi: un’esplosione di spezie ed echi balsamici, dal pepe ai chiodi di garofano, fiori appassiti, scorza d’agrume, apertissimo da subito. Bocca vibrante che sembra la stanza di Van Gogh ad Arles, tesa e freschissima ma non compressa, di meravigliosa ma non soverchiante struttura, espressione di slancio più che di potenza. Si susseguono cioccolato, tabacco, ancora l’agrume dolce, finale con tante spezie in retrolfattiva. Corrispondenza naso/bocca che lascia stupiti.
Nel calice il vino è letteralmente vivo, continuamente cangiante: ancora menta e salvia, poi curcuma, fichi secchi, poi sterza ancora su qualcosa di catramoso e scuro, dovunque vada (e viaggia parecchio) non perde mai la sua energia. Bocca di grandissimo respiro, ampio ma profondissimo.
Game, set and match. Vino sconvolgente.
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2022

Messaggioda littlewood » 18 mar 2022 19:25

Alberto ha scritto:Veronese Corvina Carpanè, Scriani, 2015 (14,5%)
Testimonianza della realtà storica per cui la corvina quasi mai sta in piedi in purezza: c'è la trama, c'è il frutto voluminoso, ha tecnicamente anche una dotazione acida perfettamente adeguata, ma mancano il dinamismo, il grip, la "birra".
Glicerico, placido, inoffensivo...nulla di tremendo, per carità, ma piatto come un CD-ROM. Penso volessero farlo esattamente così. Perfetto vino da bicchiere "casual" per bistrot del venerdì sera, comunque.

Bene: il mio l'ho fatto, ora aspetto Franco Littlewood. :mrgreen:

La corvina sta' in piedi eccome da sola! Solo che invece di usare gli scarti bisogna usare l' uva buona! E purtroppo con la fissazione dell' appassire anche i cani pochissimi anzi quasi nessuno lo fa'...anche se un' esempio eclatante in testa ce l' ho eccome!
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2022

Messaggioda Trabateo » 20 mar 2022 11:13

Chianti Classico Val Delle Corti 2018

Si presenta con un bel colore rosso rubino tenue e quasi ipnotico.

Fine ed elegante al naso con sentori di erbe aromatiche e poi ciliegie, ribes forse più rosso che nero ma anche polverosità/terrosità e una notà fumè come l'ultimo tocco dell'artista a completare il quadro.

In bocca entra fresco e ancor più elegante, avvolgente, a tratti seducente con la sua frutta rossa. Palato che si riempie deliziosamente per poi garbatamente scivolare via con un finale lungo che ti fa venire voglia di riempire nuovamente il calice.

Non sono un amante dei vini giovani, ma questo è un grande Chianti Classico: consigliatissimo!
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2022

Messaggioda ytomason » 20 mar 2022 11:37

Due bottiglie bevute ieri sera

Domaine Ballorin - Le Chardot 2016

Finalmente una bottiglia "a posto" di questo produttore naturale sito a Morey-Saint-Denis. Vino bianco fermo a prevalenza Chardonnay, integrato con piccole percentuali di Pinot Blanc e Pinot Gris. Non sono certo dell'affinamento, ma credo riposi un annetto in botti usate, verificherò.
Di colore giallo ocra luminoso. Naso che gioca inizialmente su tipiche note di frutti tropicali e agrumi, dopo una mezz'oretta di ossigenazione concede anche qualche idrocarburo, che non guasta, anzi. Palato leggerino, ma con una bella mineralità, un po' corto.
In aperitivo solitario, senza nemmeno due patatine.


Chateau Angueiroun - Enkhelis La Londe Rosé 2013

Rosato provenzale a prevalenza Grenache, con una punta di Tibouren e Rolle. Proveniente da viti di almeno una settantina d'anni e prodotto in tiratura limitata da questa piccola realtà famigliare scoperta per caso durante una vacanza. Affina un anno in botti di Allier nuove. Siamo a Bormes-Les-Mimosas, con vigneti vista mare immersi in un canalone ben ventilato che discende dolcemente verso la costa.
Color corallo con sfumature di mattone. Meno in forma di altre bottiglie della stessa etichetta provate nell'ultimo anno, nella prima mezz'ora concede poco, molto chiuso e con un leggerissimo tappo. Ossigenata a dovere si rivela la bevuta carina che ricordavo: naso non maestoso ma simpatico, con un primo strato fatto di fruttini e scorza d'arancia, sostenuto da un sottofondo di confettura, canditi e frutta secca, ed ovviamente note legnose di speziatura, ad oggi molto ben integrate. Molto coerente al palato, senza grandi emozioni sensoriali, ma con una bellissima acidità vibrante che invoglia il sorso e gli garantisce ancora qualche anno di vita.
A cena con uramaki un po' misti, secondo me abbinamento azzeccato.
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2022

Messaggioda alì65 » 20 mar 2022 20:23

Hofstatter Kolbenhof 2002, impeccabile!!! unico neo, se proprio proprio, troppi alcoli
con le femmine una garanzia!!!! e in cantina ha il suo triangolino :wink:
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2022

Messaggioda Il Parente » 20 mar 2022 22:35

Timorasso Pitasso 2010 Mariotto
Colore giallo oro, al naso diciamo… un Riesling ruspante e un po' rustico: agrumi, sbuffi di cherosene, gelsomino… profumi che sono aumentati con la permanenza nel bicchiere. Al palato sentori marini che ricordavano il sapore delle vongole "nostrane". Alcol un po' accentuato (sia al naso che al palato… 14,5%Vol.), ma per il resto decisamente un buon vino.
In abbinamento alla carbonara. :D :D :D ++
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2022

Messaggioda zampaflex » 21 mar 2022 00:30

alì65 ha scritto:Hofstatter Kolbenhof 2002, impeccabile!!! unico neo, se proprio proprio, troppi alcoli
con le femmine una garanzia!!!! e in cantina ha il suo triangolino :wink:


Ah, come ti sei ridotto.
Tempo sei mesi e berrai solo prosecco, magnificandolo pure...
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2022

Messaggioda alì65 » 21 mar 2022 07:29

zampaflex ha scritto:
alì65 ha scritto:Hofstatter Kolbenhof 2002, impeccabile!!! unico neo, se proprio proprio, troppi alcoli
con le femmine una garanzia!!!! e in cantina ha il suo triangolino :wink:


Ah, come ti sei ridotto.
Tempo sei mesi e berrai solo prosecco, magnificandolo pure...


"Servi della gleba a testa alta, verso il triangolino che ci esalta" :mrgreen:
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2022

Messaggioda Michele_10 » 23 mar 2022 09:32

Veltliner ha scritto:
Larmandier Bernier - Champagne Latitude
Rispetto al precedente bollicina di bella finezza e un quadro complessivo estremamente equilibrato. La bocca però non ha la stessa energia del precedente.
Io ho preferito Mazet ma il tavolo era abbastanza diviso a metà nei gradimenti.



Latitude ottimo, ma ancora migliore il Longitude da quanto ricordo (sono stato anche in cantina). :wink:
ytomason
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2022

Messaggioda ytomason » 24 mar 2022 10:47

Due note di merito da una piccola degustazione svoltasi ieri sera

Domaine Jules Desjourneys - Morgon 2012

Prova emblematica della longevità del vitigno, e sicuramente anche della superiorità di Morgon rispetto agli altri comuni.
Vino in uno stato di grazia clamoroso. Di colore non cede un centimetro. Aromatico, balsamico, ematico. Ha la frutta matura, ha il fieno e la liquirizia, che dipingono su una tela di umami e torrefazione. Terziarizzazione sorprendente. La bocca è velluto, seta, sollecitando ogni singola papilla gustativa presente. Lungo e largo. In questa fase, secondo me, al suo apice. Acidità ora poco preponderante ma in perfetta armonia. Grande manico


Tristan Hyest - Le Clos Courcelles 2008

Bottiglia prodotta in quantità garagiste. Sboccatura 02/2021, giovanissimo purtroppo.
Grande lavoro sul vino in stile ossidativo, sapiente. Naso veramente dove ci si potrebbe perdersi per un paio d'ore di divertimento. Bollicina ed equilibrio al palato sorprendenti per una sboccatura così recente. Unico minus, manca il grip della Craie, quello che ti fa finire le bottiglie in trenta secondi. Ad averne, sarei curioso di vedere come si comporta tra un paio di lustri. Bello
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2022

Messaggioda Trabateo » 24 mar 2022 23:12

Piero Busso - Barbaresco Albesani Viti Vecchie - 2010

Acquistato direttamente in cantina.
Ricordo Lucia che a fatica ce ne diede una sola bottiglia, era la prima annata, vino in cui fortemente aveva creduto fin da subito il figlio Pierguido.
Conservo gelosamente ancora una foto del tino carico di uva appena riversata dentro, come ricordo con piacere la mia compagna all'assaggio del primo, e sinora unico, mosto della sua vita...

Si presenta con un bel colore granato per nulla scarico e con un primo naso di frutta secca: arachidi e noce.
Lo si lascia ossigenare per un paio di ore e...
E poi: ginepro, tanto pepe nero, cipria (che per me potrebbe essere anche la polverosità che mi fa distinguere i nebbioli delle langhe) e minerale, ma anche una bella balsamicità che non guasta mai.
In bocca presenta una buona e bella acidità, tannino morbido ma presente, la mineralità della grafite e comunque molto fresco, tanto che non sembra avere 14,5%, ampio, avvolgente, persistente, con un bel corpo...io ci ho trovato anche note, sentori di viola.
Per me ne ha ancora.
Un ottimo barbaresco...mi è dispiaciuto, e molto, averne solo una bottiglia: peccato.

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Un passo alla volta, un respiro alla volta.
Tanto se non sopravvivi alla pallottola più vicina alla fronte, non devi preoccuparti di quella dopo...
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zampaflex
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2022

Messaggioda zampaflex » 25 mar 2022 11:46

Qualcuno guardi il calendario di Frate IndoVino, sarà stato giorno superciuk, ma queste due bottiglie erano splendide:

Chateau Yvonne - Saumur Le Gory 2015

Mano attentamente rotonda quella di Mathieu Vallée, capace di dare ai bianchi una anima in equilibrio tra nord e tropico. La gestione di maturità e residuo mi ricorda Bellivière, quella capacità di creare aromi altrimenti non ottenibili dosando giusto un filo di residuo zuccherino. Buonissimo, intrigante, grande persistenza e grande resistenza all'ossidazione (consumato durante tre giorni).

:D :D :D :D

Chateau de Moulin-à-vent - Moulin-à-vent La Rochelle 2016

Finalmente un Beaujolais che si smarca dalla facilità caramellosa. Questo nebbioleggia nell'incedere, nel porgere una speziatura complessa, nel tannino proporzionalmente più attivo, nella persistenza accentuata, nella grazia che lo pervade. Più scarico della norma nel colore, tanta qualità.
Biodinamico, vecchie viti ad alberello, tanta sabbia.

:D :D :D :D
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