Un ringraziamento a tutti per la grande giornata, anche nonostante le cozze crude
Speriamo di tornare presto alla tavolata singola.
Tarlant, base 10, molto maturo senza essere ossidato, sorretto da sale e acidità.
Philippart, divisivo perchè molto avanti, i gusti ossidati ci sono, il miele, l'orzo, il balsamico dell'aceto... rende meglio in bocca, dove è molto rilassato ma non morto. Didattico.
Bollinger PN15, Nicco dice che si sente il territorio di Verzenay... in effetti siamo molto distanti dai frutti rossi e la vinosità, è "gessoso" quindi su toni chiari all'olfatto... bocca che prosegue allo stesso modo, in debito di struttura specie rispetto al trittico 08.
Dompe 08, tostature, agrumi gialli, aria salmastra... "fastidiosa", si fa per dire, la tostatura con ossigeno e temperatura... bocca tesa e energica ma che a paragone con Cristal e Winston scompare.
Cristal 08, naso fitto e carico a molla, bocca di elevata concentrazione e tensione, il più completo oggi. Elettrizzante.
Winston 08, un po' ingeneroso l'olfatto, che gioca a nascondino... c'è un qualcosa che a me ricorda più aromi di cognac che non di vino... ma seghe mie... e quindi trovato un po' slegato tra naso e bocca... profondità pazzesca in bocca e magari in divenire ma qualcosa in meno rispetto a cristal in termini di equilibrio complessivo e presa sul palato.
RD 2002, parte molto maturo al naso ma in bocca c'è ancora spinta a sostenerlo, a paragone manca di precisione e tensione.
Egly ouriet 2002, anch'esso molto maturo al naso ma in bocca bissa l'rd per spinta e energia. Anche lui in debito di precisione e tensione.
Krug grand cuvée, naso fitto e denso, in continua evoluzione, senza pesantezze da legno e ossidazioni, bocca che è una fucilata, tesa, fresca, energica e legata in equilibrio pazzesco all'abbondante materia.
P2 2002 splendido quando si assesta su ricordi di frutta tropicale verde, come giustamente fa notare Nicco con gli aromi migliori del sauvignon, ... bocca che ha spinta e volume, mostruoso ripensando alla 08. Un ricordo allo champ canet 05 di Sauzet assaggiato da Marco.
Krug 2002 passa inosservato, in debito di energia e freschezza rispetto al P2 e alla grande cuvée. Manca l'effetto wow e la tensione degli altri vini.
Selosse la cote faron, molto maturo e abbastanza pesante, bocca rilassata e non così vibrante... si fa notare un po' più del krug ma poi scompare in fretta cedendo il passo al P2
Clos saint hilaire 1995, rilassato e maturo ma non seduto, su aromi balsamici ma lontano da pesantezze... sorso integrato e profondo, fresco al netto degli anni. Un po' in ombra rispetto agli altri nomi ma l'ho trovato uno dei migliori della giornata.
Clos du cazzago 1995, colore irreale per quanto visto finora da quanto pare giovane, si sente abbondante materia come se dovesse ancora svilupparsi, bocca tesa e freschissima, lontano da maturità o ossidazioni... dura poco però, almeno nel mio bicchiere, si imbosca diventando poco espressivo. L'ho trovato per questo in ombra rispetto alla grande cuvée e al collection.
Dopo il ricordo della bocca del 98 che era un concentrato di tensione, questa 95 appare meno di impatto.
Scarsa frequenza di frequentazione e variabilità di bottiglia non giocano a favore della comprensione di questo vino(... e non solo lui, ci mancherebbe...)...
Krug collection 1988, anche questo naso è giustamente maturo ma non eccessivo, anzi piacevole nel complesso, bocca potente e di enorme profondità, ancora vivo di acidità, in parte balsamico ma anche con ricordi di frutto candito... di persistenza tenace.
Esce meglio questo giro il collection del clos.
Bello il mattonara, colore integro, più precisino... quintarelli più confusionario e strabordante ma più poetico.
I riesling sono stati trattati a dovere: nessuna violenza si è consumata.