Baroli 2018

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zampaflex
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Re: Baroli 2018

Messaggioda zampaflex » 01 mar 2022 12:51

ZEL WINE ha scritto:Le scelte personali sono sempre legittime, ci mancherebbe. Che siano economiche, sociali, politiche di empatia geografiche …o anche di benessere fisico, perché no.
Ma sulla qualità del vino continuano a non inficiare.
La qualità, la storia, la magia hanno un essenza a parte, il costo non c’entra nulla; altrimenti i più grandi vini del mondo farebbero cagare e mediamente a scendere così sarebbe.
In teoria, la mia ovviamente: noi non beviamo un alimento ma un pezzettino della nostra passione, e quella non ha un listino di riferimento.


Pienamente d'accordo che l'emozione ha un cartellino del prezzo piuttosto elevato, e che bisogna essere pronti a pagarlo se l'emozione si cerca.
Difatti io sostenevo che Canonica, per me, quel contenuto non ce l'ha e perciò il costo attuale è ai miei occhi assolutamente ingiustificato.

Mi collego anche al tuo post successivo, che è arrivato nel frattempo, per dire che a parità di emozione, perché dovrei pagare di più? Perché non dovrei prendere un altro vino che costa la metà e mi dà le stesse soddisfazioni? E' una scelta economicamente razionale, perfettamente in linea con tale scienza, ovviamente estranea a quella parte del pensiero irrazionale che gira attorno ai sentimenti.
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Re: Baroli 2018

Messaggioda ZEL WINE » 01 mar 2022 12:59

zampaflex ha scritto:
ZEL WINE ha scritto:Le scelte personali sono sempre legittime, ci mancherebbe. Che siano economiche, sociali, politiche di empatia geografiche …o anche di benessere fisico, perché no.
Ma sulla qualità del vino continuano a non inficiare.
La qualità, la storia, la magia hanno un essenza a parte, il costo non c’entra nulla; altrimenti i più grandi vini del mondo farebbero cagare e mediamente a scendere così sarebbe.
In teoria, la mia ovviamente: noi non beviamo un alimento ma un pezzettino della nostra passione, e quella non ha un listino di riferimento.


Pienamente d'accordo che l'emozione ha un cartellino del prezzo piuttosto elevato, e che bisogna essere pronti a pagarlo se l'emozione si cerca.
Difatti io sostenevo che Canonica, per me, quel contenuto non ce l'ha e perciò il costo attuale è ai miei occhi assolutamente ingiustificato.

Mi collego anche al tuo post successivo, che è arrivato nel frattempo, per dire che a parità di emozione, perché dovrei pagare di più? Perché non dovrei prendere un altro vino che costa la metà e mi dà le stesse soddisfazioni? E' una scelta economicamente razionale, perfettamente in linea con tale scienza, ovviamente estranea a quella parte del pensiero irrazionale che gira attorno ai sentimenti.

Parliamo di 2 cose vicine ma differenti. Canonica se lo trovi sul forum a 70€ o a scaffale in enoteca a 120€ non può cambiare esotericamente la sua qualità, può incidere sulla tua razionale e legittima propensione all’acquisto, ma e’ un’altra cosa rispetto a quello che c’è dentro alla bottiglia.
Ritenere il prezzo un fattore della qualità per me e’ un errore o meglio un condizionamento forviante che esula dalla qualità del vino stesso, soprattutto per un “appassionato”
Lo chambertin di Rousseau era buono a 700€ come a 3000€ ora, certo non mi sognerei mai di berlo a quella cifra, ma non e’ meno buono
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Re: Baroli 2018

Messaggioda vinogodi » 01 mar 2022 13:25

ZEL WINE ha scritto:Lo chambertin di Rousseau era buono a 700€ come a 3000€ ora, certo non mi sognerei mai di berlo a quella cifra, ma non e’ meno buono
...e su questo non ci piove...
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Re: Baroli 2018

Messaggioda ZEL WINE » 01 mar 2022 13:41

Per chiosare sul post di Canonica: leggo spesso di post infarciti di “rapporto qualità prezzo” a MIO modo di di vedere non solo il prezzo non c’entra nulla ma e’ proprio un fattore esterno alla qualità, un errore in termini. Come parlare del famigerato rapporto in relazione al prezzo di uno spettacolo teatrale, un evento sportivo o lavorando sull’ iperbole un opera d’arte.
Credo sarebbe più corretto parlare di costo e della propria propensione all’acquisto, lasciando la qualità fuori dal contesto.
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Re: Baroli 2018

Messaggioda Riccardo M. » 01 mar 2022 17:22

ZEL WINE ha scritto:Per chiosare sul post di Canonica: leggo spesso di post infarciti di “rapporto qualità prezzo” a MIO modo di di vedere non solo il prezzo non c’entra nulla ma e’ proprio un fattore esterno alla qualità, un errore in termini. Come parlare del famigerato rapporto in relazione al prezzo di uno spettacolo teatrale, un evento sportivo o lavorando sull’ iperbole un opera d’arte.
Credo sarebbe più corretto parlare di costo e della propria propensione all’acquisto, lasciando la qualità fuori dal contesto.


Sul fatto che la qualità ed il prezzo siano due elementi autonomamente valutabili e che tra i medesimi possa non correre alcun rapporto, sono d'accordo.
Ma ritengo questa una asserzione fine a sé stessa.
Siamo (o dovremmo essere) animali razionali e, senza troppo filosofeggiare, la razionalità ci porta ad essere pragmatici. Ecco perché ritengo che il cd rapporto qualità/prezzo sia fra gli indici più utili dei quali disponiamo. Cosa sarebbe la mia propensione all'acquisto se non la regola con cui destino i miei denari per l'acquisto di un bene che ritengo qualitativamente appagante e dal prezzo compatibile con le mie possibilità? Ragionare in termini di solo costo o di sola qualità ritengo sia francamente non possibile e nessun essere umano penso che guidi i suoi acquisti prescindendo dal mettere in rapporto la qualità (di quel vino, o d'altro) con il suo prezzo (e tanto ciò è vero che lo riterrei quasi un assioma: anche per i bisogni primari tendiamo a non prescindere dal valutare quel rapporto).


Chiedo comunque perdono perché mi sono allontanato molto dall'oggetto della discussione.
Riccardo
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Re: Baroli 2018

Messaggioda ZEL WINE » 01 mar 2022 17:58

Riccardo M. ha scritto:
ZEL WINE ha scritto:Per chiosare sul post di Canonica: leggo spesso di post infarciti di “rapporto qualità prezzo” a MIO modo di di vedere non solo il prezzo non c’entra nulla ma e’ proprio un fattore esterno alla qualità, un errore in termini. Come parlare del famigerato rapporto in relazione al prezzo di uno spettacolo teatrale, un evento sportivo o lavorando sull’ iperbole un opera d’arte.
Credo sarebbe più corretto parlare di costo e della propria propensione all’acquisto, lasciando la qualità fuori dal contesto.


Sul fatto che la qualità ed il prezzo siano due elementi autonomamente valutabili e che tra i medesimi possa non correre alcun rapporto, sono d'accordo.
Ma ritengo questa una asserzione fine a sé stessa.
Siamo (o dovremmo essere) animali razionali e, senza troppo filosofeggiare, la razionalità ci porta ad essere pragmatici. Ecco perché ritengo che il cd rapporto qualità/prezzo sia fra gli indici più utili dei quali disponiamo. Cosa sarebbe la mia propensione all'acquisto se non la regola con cui destino i miei denari per l'acquisto di un bene che ritengo qualitativamente appagante e dal prezzo compatibile con le mie possibilità? Ragionare in termini di solo costo o di sola qualità ritengo sia francamente non possibile e nessun essere umano penso che guidi i suoi acquisti prescindendo dal mettere in rapporto la qualità (di quel vino, o d'altro) con il suo prezzo (e tanto ciò è vero che lo riterrei quasi un assioma: anche per i bisogni primari tendiamo a non prescindere dal valutare quel rapporto).


Chiedo comunque perdono perché mi sono allontanato molto dall'oggetto della discussione.

Certo e’ un assioma automatico, ma nel momento che me lo comunichi non mi dici nulla, riguarda la tua sfera. Se lo affianchi alla descrizione del vino, ne sporchi la purezza con un parametro intangibile. Questa e’ la risposta che e’ dentro di me e probabilmente e’ …
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Re: Baroli 2018

Messaggioda Riccardo M. » 01 mar 2022 18:19

ZEL WINE ha scritto:
Riccardo M. ha scritto:
ZEL WINE ha scritto:Per chiosare sul post di Canonica: leggo spesso di post infarciti di “rapporto qualità prezzo” a MIO modo di di vedere non solo il prezzo non c’entra nulla ma e’ proprio un fattore esterno alla qualità, un errore in termini. Come parlare del famigerato rapporto in relazione al prezzo di uno spettacolo teatrale, un evento sportivo o lavorando sull’ iperbole un opera d’arte.
Credo sarebbe più corretto parlare di costo e della propria propensione all’acquisto, lasciando la qualità fuori dal contesto.


Sul fatto che la qualità ed il prezzo siano due elementi autonomamente valutabili e che tra i medesimi possa non correre alcun rapporto, sono d'accordo.
Ma ritengo questa una asserzione fine a sé stessa.
Siamo (o dovremmo essere) animali razionali e, senza troppo filosofeggiare, la razionalità ci porta ad essere pragmatici. Ecco perché ritengo che il cd rapporto qualità/prezzo sia fra gli indici più utili dei quali disponiamo. Cosa sarebbe la mia propensione all'acquisto se non la regola con cui destino i miei denari per l'acquisto di un bene che ritengo qualitativamente appagante e dal prezzo compatibile con le mie possibilità? Ragionare in termini di solo costo o di sola qualità ritengo sia francamente non possibile e nessun essere umano penso che guidi i suoi acquisti prescindendo dal mettere in rapporto la qualità (di quel vino, o d'altro) con il suo prezzo (e tanto ciò è vero che lo riterrei quasi un assioma: anche per i bisogni primari tendiamo a non prescindere dal valutare quel rapporto).


Chiedo comunque perdono perché mi sono allontanato molto dall'oggetto della discussione.

Certo e’ un assioma automatico, ma nel momento che me lo comunichi non mi dici nulla, riguarda la tua sfera. Se lo affianchi alla descrizione del vino, ne sporchi la purezza con un parametro intangibile. Questa e’ la risposta che e’ dentro di me e probabilmente e’ …


… assolutamente legittima e rispettabile!
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Re: Baroli 2018

Messaggioda vinogodi » 02 mar 2022 09:01

...diciamo che il rapporto qualità/prezzo è il concetto più aleatorio che ci possa essere , perchè al denominatore metti una cifra mentre al numeratore una "X" che cambia per ogni soggetto con parametri assolutamente non misurabili , compresi il famoso intangibile/aspettativa/autosuggestione/umore/percorso personale (esperienza)/parametrizzazione/età/condizione economica/propensione alla spesa/ propensione al piacere/ cultura/...
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Re: Baroli 2018

Messaggioda MANUZ » 03 mar 2022 13:39

Menrva ha scritto:Essendo prossimi all'uscita del millesimo 2018, com'è stata l'annata in Piemonte ed in particolare nella Langhe?
Ciao e grazie

Elena mascarello ieri
Mi diceva che i suoi 2018 a lei piacciono molto
Non è un’annata di ‘ciccia’ ma piuttosto ‘fine’ ma molto piacevole e interessante.
Avete bisogno di barbatelle?
Sono qui...
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Re: Baroli 2018

Messaggioda Kalosartipos » 03 mar 2022 15:29

Non ricordo se sia già apparsa qui l'informazione che Monfortino 2018 non ci sarà, al contrario del 2019.
Fonte: la più diretta.
"La vita è breve e bisogna che uno se la beva tutta".
Osvaldo Soriano - "L'ora senz'ombra"
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Re: Baroli 2018

Messaggioda giodiui » 04 apr 2022 19:53

Dopo Slow Wine e Grandi Langhe mi sono fatto un’idea abbastanza precisa della 2018 (e 2017) in langa.

Alcune considerazioni generali (ovviamente personali):
la 2017 oggi si presenta molto meglio di un anno fa. Più elegante, più equilibrata, con un tannino meno aggressivo. Sono in generale bei vini, che guadagnano con il tempo. Gli si può rimproverare solo l’estrema omogeneità da un produttore all’altro.
La 2018 può regalare grandi soddisfazioni, sono vini immediati, piacevoli, pronti da bere, con un tannino in genere già fine. Verrebbe da chiedersi cosa si voglia di più.
I produttori che non hanno fatto i cru potrebbero aver compromesso i loro base. Oddero e Trediberri ad esempio: i loro base hanno grande complessità ma sono ‘pesanti’. Non sono sicuro che comprare i base ‘potenziati’ sarà un grande affare, quindi attenzione.

Sotto alcune note sparse delle degustazioni a Grandi Langhe.

D'Alessandria tutta la linea dei baroli molto elegante molto fresca. Colpisce il Barolo Verduno pronto per freschezza con una leggera punta acida. Il gramolere più largo e tannico, il monvigliero interessante senza assurgere avete indicibili.

Brezza molto convincente la sarmassa 2018, con una finale sapida molto lunga. Molto buono anche il sarmassa riserva 2016.

Elvio cogno Ravera e base 2018 tutti e due un po' affaticanti Al sorso, frutto molto scuro, sorso non svelto.

Fogliati la bussia 2018 davvero molto fine ed elegante. Il base 2017 comparativamente fine anche lui. Siamo solo alla terza annata ma i ragazzi lavorano bene.

Barale. Barolo classico 2018. Molto tradizionale, austero, con un bel naso.
Monrobiolo 18 intenso, dolce balsamico. Tannini ben fusi
C'è una bella eleganza anche nel Castellero 2017, che risente meno di altri dell'annata siccitosa. Il tannino è ancora presente ma già in via di affinamento. Bussia riserva 2015 buona ma un po’ monocorde.

Trediberri 2018 base un po' faticoso Al sorso. Faticoso al naso, tannino ancora un po' ruvido. Decisamente rimandato ad una degustazione fra 6 o 12 mesi.

Monchiero. Barolo del comune di Castiglione e rocche di Castiglione entrambi molto freschi molto immediati, con un rapporto qualità prezzo straordinario.

Oddero. Il Barolo classico 2018 ha dentro quasi tutti i cru, il risultato è un naso straordinariamente intenso e complesso. C'è forse un po' di pesantezza in bocca. Il Brunate 2018 magnifica lo stile intenso complesso e avvolgente, senza i difetti del base, ma ad un prezzo decisamente più alto.

Pira. Molto serralunghiani. Spostati molto sui fruttirossi, il tannino è marcato come spesso nei vini di Pira. Il vignarionda è una marcia sopra gli altri, c'è intensità c'è complessità ma c'è anche un tannino ancora molto aggressivo che richiederà almeno 5 anni per essere smussato. Di tutti i vini assaggiati sono probabilmente quelli meno pronti.

Sobrero. Parussi 2017 colpisce sempre per la sua intensa speziatura .il Pernanno è complesso con note decisamente balsamiche, già pronto per essere bevuto. Il tannino è perfettamente integrato. Il villero, new-entry, è ancora molto acerbo.

Palladino. Sia Ornato che Parafada estremamente ben fatti. Ornato esprime in maniera più netta i toni di serralunga. I frutti rossi sono più pronunciati, il termino un po' più rude. Parafada più avvolgente, con Toni di sottobosco. Ornato più balsamico. Parafada tannino molto più levigato.

Gianluca Colombo, Barolo N.I.C.B.A. 2018. grande eleganza e finezza. Gianluca riduce la durata delle vinificazioni per ottenere freschezza, bevibilità, finezza, eleganza, senza perdere in aderenza al vitigno.
Mauro Marengo. Barolo Ravera 18. Naso sul frutti rossi, una bella freschezza, tannino ancora un po' acerbo. C'è un potenziale, che al momento non risulta ancora ben espresso.

Giovanni Rosso . Serra e ceretta dominano frutti rossi , piuttosto freschi , ancora poco defiiniti . Al momento serra da più soddisfazione . Non è scoccata la scintilla con nessuno dei due.

Ettore Germano. Un nuovo corso si è progressivamente installato negli ultimi 4-5 anni. La ricerca della freschezza, dell'eleganza, della finezza Domina rispetto a vinificazioni che negli anni scorsi valorizzavano piuttosto la potenza. Il risultato sono vini che convincono per eleganza e precisione.

Vietti. Il Castiglione non si fa particolarmente notare. IL Lazzarito ha grandissima finezza ed eleganza. Prezzo da gioielleria non giustificato.
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Re: Baroli 2018

Messaggioda arnaldo » 10 apr 2022 09:12

ai ViniVeri di Cerea consueta presenza di RINALDI ( venerdi presente Carlotta) e occasione per assaggiare la gamma.
Nebbiolo 20. delicato e abbastanza serrato al naso, fresco e sapido in bocca, ma in fase strana, quasi che debba ancora farsi. nota a margine: stand di fianco: Colombera e Garella: Coste della Sesia 2020. profumato di fragoline ed erbe. beva trascinante. 15 euro al banco.enoteca.
Barolo TreTine.2018. delicato, fiori ed erbe ma tutto soffuso. fresco e beverino..piu' che un Barolo pare un nebbiolo neanche tra i.migliori. Piacevole da bere..si, certo. Ma gli.da.30.euro non.di.piu'
BaroloBrunate 2018. qua finalmente ci siamo. complesso.al naso con.le.classiche note da Brunate. frutta, spezie, china, terra,fungo.bocca.di carattere, tannino,nervo,spinta e lunghezza. bella.interpretazione in un.annata del.piffero. questo vale il doppio,anche.il triplo del tretine
Le solite scenette da.manicomio al bancoenoteca,con ragazzi.in fila.fin.da.subito.per avere 1.bottiglia di.Rinaldi..Carlotta.con.calma e' arrivata quasi.alle.13, ho visto.uno alzarsi dal ristorante, correre col.boccone.in bocca.per mettersi in fila.come 7imo.o.8vo,.e.non.beccare un piffero visto che.erano 6 bt.per tipo.in vendita.a 1 bt x persona.
Vale la pena? No..quel.maledetto.che ha.sparato voti ad minchiam praticamente ha generato questa caccia alla bottiglia, per la quale.non.ne vale.assolutamente.la.pena. Rinaldi.e' buono tanto quanto decine.di.produttori, alcuni.ne stanno venendo.fuori, basta fare ricerca. Evitiamo di dare perle ai.porci.
follow my tasting notes and pics on http://instagram.com/ARNALDO2262/
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Re: Baroli 2018

Messaggioda supersonic76 » 10 apr 2022 10:03

arnaldo ha scritto:Rinaldi.e' buono tanto quanto decine.di.produttori, alcuni.ne stanno venendo.fuori, basta fare ricerca. Evitiamo di dare perle ai.porci.


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Re: Baroli 2018

Messaggioda TARASÄCCO » 10 apr 2022 10:48

Kalosartipos ha scritto:Non ricordo se sia già apparsa qui l'informazione che Monfortino 2018 non ci sarà, al contrario del 2019.
Fonte: la più diretta.


BEH' MONFORTINO C'ERA NEL 2002, NEL 1987 E NON CERA NEL 1989 (MILLENOVECENTOOTTANTANOVE....!!!!)
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Re: Baroli 2018

Messaggioda zampaflex » 10 apr 2022 12:44

TARASÄCCO ha scritto:
Kalosartipos ha scritto:Non ricordo se sia già apparsa qui l'informazione che Monfortino 2018 non ci sarà, al contrario del 2019.
Fonte: la più diretta.


BEH' MONFORTINO C'ERA NEL 2002, NEL 1987 E NON CERA NEL 1989 (MILLENOVECENTOOTTANTANOVE....!!!!)

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Re: Baroli 2018

Messaggioda Nebbiolino » 10 apr 2022 18:00

arnaldo ha scritto:Rinaldi.e' buono tanto quanto decine.di.produttori, alcuni.ne stanno venendo.fuori, basta fare ricerca. Evitiamo di dare perle ai.porci.


Quanto poco sono d’accordo, Aldo... manie e punteggioni a parte, per me sono fra i vini migliori che girano in langa oggi. Marta e Carlotta hanno saputo conservare i punti di forza dei vini di Giuseppe, aggiungendo pulizia e finezza.
Trovo invece che si stia creando un’ansia da aspettative troppo alte intorno a tanti nomi nuovi, forse alla ricerca a tutti i costi di alternative a prezzi più abbordabili che, fra l’altro, spesso così abbordabili neppure sono.
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Re: Baroli 2018

Messaggioda TARASÄCCO » 11 apr 2022 14:41

Nebbiolino ha scritto:
arnaldo ha scritto:Rinaldi.e' buono tanto quanto decine.di.produttori, alcuni.ne stanno venendo.fuori, basta fare ricerca. Evitiamo di dare perle ai.porci.


Quanto poco sono d’accordo, Aldo... manie e punteggioni a parte, per me sono fra i vini migliori che girano in langa oggi. Marta e Carlotta hanno saputo conservare i punti di forza dei vini di Giuseppe, aggiungendo pulizia e finezza.
Trovo invece che si stia creando un’ansia da aspettative troppo alte intorno a tanti nomi nuovi, forse alla ricerca a tutti i costi di alternative a prezzi più abbordabili che, fra l’altro, spesso così abbordabili neppure sono.



PUO' DARSI DI SI, PUO' DARSI DI NO, PERO' SU QUESTO FORUM DI GRANDI CONOSCITORI DI VINO QUANDO LO SI POTEVA COMPRARE A 26/30 EURO NON SE LO CAGAVA NESSUNO O QUASI!!!!
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Re: Baroli 2018

Messaggioda TARASÄCCO » 11 apr 2022 14:42

zampaflex ha scritto:
TARASÄCCO ha scritto:
Kalosartipos ha scritto:Non ricordo se sia già apparsa qui l'informazione che Monfortino 2018 non ci sarà, al contrario del 2019.
Fonte: la più diretta.


BEH' MONFORTINO C'ERA NEL 2002, NEL 1987 E NON CERA NEL 1989 (MILLENOVECENTOOTTANTANOVE....!!!!)

E 2016...


ESATTO, MA STAVO CITANDO MILLESIMI GIA' USCITI O NON USCITI!
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Re: Baroli 2018

Messaggioda Biavo » 11 apr 2022 14:50

Nebbiolino ha scritto:
arnaldo ha scritto:Rinaldi.e' buono tanto quanto decine.di.produttori, alcuni.ne stanno venendo.fuori, basta fare ricerca. Evitiamo di dare perle ai.porci.


Quanto poco sono d’accordo, Aldo... manie e punteggioni a parte, per me sono fra i vini migliori che girano in langa oggi. Marta e Carlotta hanno saputo conservare i punti di forza dei vini di Giuseppe, aggiungendo pulizia e finezza.
Trovo invece che si stia creando un’ansia da aspettative troppo alte intorno a tanti nomi nuovi, forse alla ricerca a tutti i costi di alternative a prezzi più abbordabili che, fra l’altro, spesso così abbordabili neppure sono.


La penso come te. Vini molto buoni anche in annate considerate non eccelse. Poi che la speculazione la faccia da padrona, come per molti altri, è fuori discussione.
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Re: Baroli 2018

Messaggioda vinogodi » 11 apr 2022 15:08

...secondo me , conoscendo da decenni Beppe anche prima della sua morte, oggi , ed è un merito delle figlie, la qualità si è mediamente elevata. Non che prima non fosse buona , diciamo ... senz'altro, meno costante , anche per ragioni filosofiche "non interventiste" , come se la tecnica e l'agronomia fossero materie del diavolo da non governare. E questo va a tutto merito delle generazioni nuove , sempre un poco bistrattate . Anzi , gli esempi sono lampanti in più di un caso , da Luca (Roagna) a Maria Teresa (Mascarello) , da Roberto (Conterno) a Roberto ( Massolino) , da Bruna (Giacosa ... un grande merito non è solo quello tecnico ma anche scegliere le persone giuste che ti aiutano nel lavoro) a Andrea ( Sottimano) , da Fabio (Alessandria- Burlotto) a .... ecc , ecc , ecc. I Barolo di Rinaldi rimangono dei Barolo carismatici e iconici , pieni di storia ma anche di aspetti qualitativi di prim'ordine , quindi anch'io sono parzialmente d'accordo con Aldo , ma proprio per il percorso fatto negli anni : fossero 20 anni fa , qualche perplessità ( leggete i miei interventi di allora ...in tempi non sospetti) l'avrei sollevata... 8)
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Re: Baroli 2018

Messaggioda littlewood » 12 apr 2022 08:09

vinogodi ha scritto:...secondo me , conoscendo da decenni Beppe anche prima della sua morte, oggi , ed è un merito delle figlie, la qualità si è mediamente elevata. Non che prima non fosse buona , diciamo ... senz'altro, meno costante , anche per ragioni filosofiche "non interventiste" , come se la tecnica e l'agronomia fossero materie del diavolo da non governare. E questo va a tutto merito delle generazioni nuove , sempre un poco bistrattate . Anzi , gli esempi sono lampanti in più di un caso , da Luca (Roagna) a Maria Teresa (Mascarello) , da Roberto (Conterno) a Roberto ( Massolino) , da Bruna (Giacosa ... un grande merito non è solo quello tecnico ma anche scegliere le persone giuste che ti aiutano nel lavoro) a Andrea ( Sottimano) , da Fabio (Alessandria- Burlotto) a .... ecc , ecc , ecc. I Barolo di Rinaldi rimangono dei Barolo carismatici e iconici , pieni di storia ma anche di aspetti qualitativi di prim'ordine , quindi anch'io sono parzialmente d'accordo con Aldo , ma proprio per il percorso fatto negli anni : fossero 20 anni fa , qualche perplessità ( leggete i miei interventi di allora ...in tempi non sospetti) l'avrei sollevata... 8)

A quel che mi dice mio figlio che ora lavora lì stanno facendo un lavoro in vigna certosino. Carlotta ha applicato metodi corretti in vigna sia in potatura che nelle altre gestioni...cosa nn scontata anzi tutt'altro in Langa dove vedi delle cose da arresto! Se aggiungi una maggior precisione applicata da Marta in cantina ecco che i risultati escono! Poi anche eticamente sono da applausi! Chi di noi vista la speculazione nn ci avrebbe marciato col prezzo?
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Re: Baroli 2018

Messaggioda Nebbiolino » 12 apr 2022 10:24

littlewood ha scritto:
vinogodi ha scritto:...secondo me , conoscendo da decenni Beppe anche prima della sua morte, oggi , ed è un merito delle figlie, la qualità si è mediamente elevata. Non che prima non fosse buona , diciamo ... senz'altro, meno costante , anche per ragioni filosofiche "non interventiste" , come se la tecnica e l'agronomia fossero materie del diavolo da non governare. E questo va a tutto merito delle generazioni nuove , sempre un poco bistrattate . Anzi , gli esempi sono lampanti in più di un caso , da Luca (Roagna) a Maria Teresa (Mascarello) , da Roberto (Conterno) a Roberto ( Massolino) , da Bruna (Giacosa ... un grande merito non è solo quello tecnico ma anche scegliere le persone giuste che ti aiutano nel lavoro) a Andrea ( Sottimano) , da Fabio (Alessandria- Burlotto) a .... ecc , ecc , ecc. I Barolo di Rinaldi rimangono dei Barolo carismatici e iconici , pieni di storia ma anche di aspetti qualitativi di prim'ordine , quindi anch'io sono parzialmente d'accordo con Aldo , ma proprio per il percorso fatto negli anni : fossero 20 anni fa , qualche perplessità ( leggete i miei interventi di allora ...in tempi non sospetti) l'avrei sollevata... 8)

A quel che mi dice mio figlio che ora lavora lì stanno facendo un lavoro in vigna certosino. Carlotta ha applicato metodi corretti in vigna sia in potatura che nelle altre gestioni...cosa nn scontata anzi tutt'altro in Langa dove vedi delle cose da arresto! Se aggiungi una maggior precisione applicata da Marta in cantina ecco che i risultati escono! Poi anche eticamente sono da applausi! Chi di noi vista la speculazione nn ci avrebbe marciato col prezzo?


Per altro, mi pare che la speculazione sia del mercato secondario. Gli aumenti in cantina, in questi anni, sono stati tutti graduali e molto contenuti.
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Re: Baroli 2018

Messaggioda littlewood » 12 apr 2022 11:59

Nebbiolino ha scritto:
littlewood ha scritto:
vinogodi ha scritto:...secondo me , conoscendo da decenni Beppe anche prima della sua morte, oggi , ed è un merito delle figlie, la qualità si è mediamente elevata. Non che prima non fosse buona , diciamo ... senz'altro, meno costante , anche per ragioni filosofiche "non interventiste" , come se la tecnica e l'agronomia fossero materie del diavolo da non governare. E questo va a tutto merito delle generazioni nuove , sempre un poco bistrattate . Anzi , gli esempi sono lampanti in più di un caso , da Luca (Roagna) a Maria Teresa (Mascarello) , da Roberto (Conterno) a Roberto ( Massolino) , da Bruna (Giacosa ... un grande merito non è solo quello tecnico ma anche scegliere le persone giuste che ti aiutano nel lavoro) a Andrea ( Sottimano) , da Fabio (Alessandria- Burlotto) a .... ecc , ecc , ecc. I Barolo di Rinaldi rimangono dei Barolo carismatici e iconici , pieni di storia ma anche di aspetti qualitativi di prim'ordine , quindi anch'io sono parzialmente d'accordo con Aldo , ma proprio per il percorso fatto negli anni : fossero 20 anni fa , qualche perplessità ( leggete i miei interventi di allora ...in tempi non sospetti) l'avrei sollevata... 8)

A quel che mi dice mio figlio che ora lavora lì stanno facendo un lavoro in vigna certosino. Carlotta ha applicato metodi corretti in vigna sia in potatura che nelle altre gestioni...cosa nn scontata anzi tutt'altro in Langa dove vedi delle cose da arresto! Se aggiungi una maggior precisione applicata da Marta in cantina ecco che i risultati escono! Poi anche eticamente sono da applausi! Chi di noi vista la speculazione nn ci avrebbe marciato col prezzo?


Per altro, mi pare che la speculazione sia del mercato secondario. Gli aumenti in cantina, in questi anni, sono stati tutti graduali e molto contenuti.

Assolutamente!
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Re: Baroli 2018

Messaggioda videodrome » 13 apr 2022 20:14

Marco (vinogodi), sulle nuove generazioni ti do ragione, ma su Bruna Giacosa (saper contornarsi dalla persone giuste, o meglio le persone erano anche giuste, forse è il problema è a monte....) mahh... con la storia Scaglione va (che poi si diceva avessero litigato), poi Scaglione torna (e ci credo, con i disastri senza....) e poi viene Versio e poi cambia anche Versio.... morale la 2010 non l'hanno fatta, la 13 di asili non è uscita, Certo poi si sono riscattati con una grande 11 e 14 ma insomma che qualcosa nella gestione della cantina non sia stata ottimale (a livello di scelte aziendali) ....
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Re: Baroli 2018

Messaggioda vinogodi » 13 apr 2022 22:45

videodrome ha scritto:Marco (vinogodi), sulle nuove generazioni ti do ragione, ma su Bruna Giacosa (saper contornarsi dalla persone giuste, o meglio le persone erano anche giuste, forse è il problema è a monte....) mahh... con la storia Scaglione va (che poi si diceva avessero litigato), poi Scaglione torna (e ci credo, con i disastri senza....) e poi viene Versio e poi cambia anche Versio.... morale la 2010 non l'hanno fatta, la 13 di asili non è uscita, Certo poi si sono riscattati con una grande 11 e 14 ma insomma che qualcosa nella gestione della cantina non sia stata ottimale (a livello di scelte aziendali) ....
...ti diro'. In controtendenza, a mio nonno non e' mai piaciuto Giacosa. E neppure a me, salvo Collina Rionda ( che gliela faceva Canale) . Asili 2016 e Rocche di Falletto 2016 sono 2 capolavori. E in annate strambe dell' ultimo ventennio ha tirato fuori Etichette Rosse eccellenti se non sontuose...fidati, Scaglione meglio avercelo e la Maison dell' ultima generazione e' tornata in sella alla grande...
Ultima modifica di vinogodi il 14 apr 2022 07:38, modificato 1 volta in totale.
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