LE BEVUTE DI GENNAIO 2022...

Uno spazio per tutti, esperti o meno, appassionati o semplicemente incuriositi dall'affascinante mondo del vino: domande, idee, opinioni...
littlewood
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2022...

Messaggioda littlewood » 08 gen 2022 18:39

Il Parente ha scritto:Caractèr Extra Brut Olivier Père & Fils
P.M. - Chardonnay- P.N. (in % inferiore) Bevute 3 bocce durante le feste... champo con bella bolla e di bel colore al calice, acido con note agrumate (buccia di limone - succo di pompelmo) al palato, ma al naso svanisce in un attimo. Buono per l'aperitivo, ma niente di entusiasmante. Scarno. :D :D :)
Blanc de Noir Brut Grand Cru H. Beaufort
Bolla esuberante (un po' troppo), sboccatura molto recente, colore tendente alla buccia di cipolla. Champo che al palato richiama note di agrumi caramellati, con dosaggio ben bilanciato dall'acidità e da accenni salini. Al naso è presente e anche cangiante, con l'odore che ondeggia tra gli agrumi e le fragoline. Nella zona retronasale percepibili ribes e soprattutto lampone. Buona struttura e persistenza. Piacevole, ottimo rapporto q/p. :D :D :D ++
G. Chambertin P. Cru Goulots M. Magnien 2014
Rosso granato, sapido con sorso vellutato (un po' abboccato al palato), molto bello al naso con frutti di bosco in bell'evidenza. Vino che, con un piacevole equilibrio tra salinità e acidità che sollazzano le papille gustative, stimola al salivazione invitando a bere e bere ancora. Piaciuto. :D :D :D :D +
Amarone Classico Bertani 2007
Mi dicevano che nelle annate più recenti anche il Bertani fosse diventato un "marmellatone spiritato". Nulla di tutto questo. Aperto con diverse ore di anticipo, al calice si è mostrato di un rosso vivo da adolescenza enoica. Nonostante i 15%Vol. il vino è aggraziato e raffinato. Al naso note di frutta secca, spezie e con il tempo accenni balsamici. Al palato morbido ed elegante, con fragranze di cacao che si accostavano (piacevolmente) ai sentori di frutta rossa. Piaciuto, gustato dopo pasto si beveva bene senza nulla accompagnare. Aristocratico. :D :D :D :D ++

Ora dire che un 07 di Bertani nn sia adolescente fa offesa ai suoi fratelli di 40 e più anni sulle spalle ancora belli arzilli! :D
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2022...

Messaggioda Nexus1990 » 08 gen 2022 18:49

Guido_88 ha scritto:Jacquesson 737 degorgement tardif

Una super bottiglia di Jacquesson.
Tanti anni sui lieviti e il tiraggio a sughero fanno tanto la differenza. Per me questa bottiglia su quelle cifre non ha rivali. E ne strapazza anche molti che si posizionano parecchio più in alto.
Non saprei dire se ho apprezzato ancora di più la 738 bevuta qualche mese fa, forse più in forma.

Egly Ouriet Gran Cru deg 1/19

Molto molto piacevole. Buona complessità, persistenza, sapidità, mineralità. Tutto al posto giusto, evoluzione inclusa

Veuve Clicquot extra brut extra old


Proposto alla cieca da un amico per non influenzarmi, ovviamente non ha nulla da spartire con il base che si trova al supermercato.
Blend di soli vin de reserve di varie annate, dalla 1990 alla 2012.
Ha i sentori tipici di champagne tanto vecchi e una discreta complessità, piacevole. Per la serie, mi è piaciuto ma non lo ricomprerei

Cazzo hai salvato Jacquesson. Stai diventando magnanimo... :mrgreen:
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2022...

Messaggioda Veltliner » 08 gen 2022 21:03

Guido_88 ha scritto:Egly Ouriet Gran Cru deg 1/19

Molto molto piacevole. Buona complessità, persistenza, sapidità, mineralità. Tutto al posto giusto, evoluzione inclusa

Ciao Guido,
per mia esperienza i vini di Egly Ouriet, in particolare da quello che hai bevuto in su, prima dei 5 anni dal degorgement non li guardo nemmeno da lì in cantina in quanto ancora lontani dal loro vero potenziale.
Se te ne rimane ancora qualcuna fai una prova.
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supersonic76
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2022...

Messaggioda supersonic76 » 08 gen 2022 23:02

Vigneri - I Vigneri igt 2018
Sensuale, intenso, freschissimo.Trovo semplicemente entusiasmante la nuova piega che stanno prendendo i vini siciliani.Piacere puro senza rinnegare la tradizionale struttura, sapidità (o mineralità qual dir si voglia).Fantastico
Memento Audere Semper
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2022...

Messaggioda Guido_88 » 09 gen 2022 00:40

Nexus1990 ha scritto:
Guido_88 ha scritto:Jacquesson 737 degorgement tardif

Una super bottiglia di Jacquesson.
Tanti anni sui lieviti e il tiraggio a sughero fanno tanto la differenza. Per me questa bottiglia su quelle cifre non ha rivali. E ne strapazza anche molti che si posizionano parecchio più in alto.
Non saprei dire se ho apprezzato ancora di più la 738 bevuta qualche mese fa, forse più in forma.

Egly Ouriet Gran Cru deg 1/19

Molto molto piacevole. Buona complessità, persistenza, sapidità, mineralità. Tutto al posto giusto, evoluzione inclusa

Veuve Clicquot extra brut extra old


Proposto alla cieca da un amico per non influenzarmi, ovviamente non ha nulla da spartire con il base che si trova al supermercato.
Blend di soli vin de reserve di varie annate, dalla 1990 alla 2012.
Ha i sentori tipici di champagne tanto vecchi e una discreta complessità, piacevole. Per la serie, mi è piaciuto ma non lo ricomprerei

Cazzo hai salvato Jacquesson. Stai diventando magnanimo... :mrgreen:


Eh cazzo si, questo è buono forte
Mica è krug 169 :D
Guido_88
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2022...

Messaggioda Guido_88 » 09 gen 2022 00:41

Veltliner ha scritto:
Guido_88 ha scritto:Egly Ouriet Gran Cru deg 1/19

Molto molto piacevole. Buona complessità, persistenza, sapidità, mineralità. Tutto al posto giusto, evoluzione inclusa

Ciao Guido,
per mia esperienza i vini di Egly Ouriet, in particolare da quello che hai bevuto in su, prima dei 5 anni dal degorgement non li guardo nemmeno da lì in cantina in quanto ancora lontani dal loro vero potenziale.
Se te ne rimane ancora qualcuna fai una prova.


Non ne ho altre ma essendomi piaciuto molto rimedierò, grazie del consiglio :)
Comunque la mia era già molto in forma!
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2022...

Messaggioda ORSO85 » 09 gen 2022 01:07

Guido_88 ha scritto:
Veltliner ha scritto:
Guido_88 ha scritto:Egly Ouriet Gran Cru deg 1/19

Molto molto piacevole. Buona :mrgreen: complessità, persistenza, sapidità, mineralità. Tutto al posto giusto, evoluzione inclusa

Ciao Guido,
per mia esperienza i vini di Egly Ouriet, in particolare da quello che hai bevuto in su, prima dei 5 anni dal degorgement non li guardo nemmeno da lì in cantina in quanto ancora lontani dal loro vero potenziale.
Se te ne rimane ancora qualcuna fai una prova.


Non ne ho altre ma essendomi piaciuto molto rimedierò, grazie del consiglio :)
Comunque la mia era già molto in forma!


Ne ho 4, se fai il bravo una tra qualche anno la apriamo insieme
[email protected] - https://www.instagram.com/tanadelvino/
Non spedisco il venerdì per evitare di lasciare il vostro vino in deposito dai corrieri.
Spedisco il giorno successivo alla visualizzazione del pagamento, consegna in 24/48h.
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2022...

Messaggioda Il Parente » 09 gen 2022 10:22

littlewood ha scritto:Ora dire che un 07 di Bertani nn sia adolescente fa offesa ai suoi fratelli di 40 e più anni sulle spalle ancora belli arzilli! :D

Assolutamente... Uno "Sbarbatello" alle prime armi! :wink:
Messner
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2022...

Messaggioda Messner » 09 gen 2022 14:05

supersonic76 ha scritto:Vigneri - I Vigneri igt 2018
Sensuale, intenso, freschissimo.Trovo semplicemente entusiasmante la nuova piega che stanno prendendo i vini siciliani.Piacere puro senza rinnegare la tradizionale struttura, sapidità (o mineralità qual dir si voglia).Fantastico



La 2018 è stata un'annata con buona probabilità irripetibile. Ha piovuto praticamente tutti i giorni ad Agosto e le uve di alcune contrade, all epoca di vendemmia, faticavano a svolgere i 13 gradi di alcol, quando normalmente i 14 si raggiungono come ridere. Il Rampante di Franchetti fa 12.5, quando in un annata standard oscilla attorno ai 14
Detto ciò, i vini rossi di questa annata sono estremamente eleganti, minerali, slanciati. Purtroppo l'Etna non fa come standard vino con suddetti connotati, salvo rarissimi casi e manici. Piacerebbe anche a me fossero tutti come la 2018...
I vini Etnei più interessanti vengono fuori da complantation, anche con uve bianche in mezzo, come si soleva fare qualche decade fa
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2022...

Messaggioda supersonic76 » 09 gen 2022 14:45

Messner ha scritto:
supersonic76 ha scritto:Vigneri - I Vigneri igt 2018
Sensuale, intenso, freschissimo.Trovo semplicemente entusiasmante la nuova piega che stanno prendendo i vini siciliani.Piacere puro senza rinnegare la tradizionale struttura, sapidità (o mineralità qual dir si voglia).Fantastico



La 2018 è stata un'annata con buona probabilità irripetibile. Ha piovuto praticamente tutti i giorni ad Agosto e le uve di alcune contrade, all epoca di vendemmia, faticavano a svolgere i 13 gradi di alcol, quando normalmente i 14 si raggiungono come ridere. Il Rampante di Franchetti fa 12.5, quando in un annata standard oscilla attorno ai 14
Detto ciò, i vini rossi di questa annata sono estremamente eleganti, minerali, slanciati. Purtroppo l'Etna non fa come standard vino con suddetti connotati, salvo rarissimi casi e manici. Piacerebbe anche a me fossero tutti come la 2018...
I vini Etnei più interessanti vengono fuori da complantation, anche con uve bianche in mezzo, come si soleva fare qualche decade fa


Toccherà fare incetta di Sicilia 2018.
Consigli su qualche bottiglia/cantina in particolare?
Grazie Messner
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2022...

Messaggioda Messner » 09 gen 2022 16:33

supersonic76 ha scritto:
Messner ha scritto:
supersonic76 ha scritto:Vigneri - I Vigneri igt 2018
Sensuale, intenso, freschissimo.Trovo semplicemente entusiasmante la nuova piega che stanno prendendo i vini siciliani.Piacere puro senza rinnegare la tradizionale struttura, sapidità (o mineralità qual dir si voglia).Fantastico



La 2018 è stata un'annata con buona probabilità irripetibile. Ha piovuto praticamente tutti i giorni ad Agosto e le uve di alcune contrade, all epoca di vendemmia, faticavano a svolgere i 13 gradi di alcol, quando normalmente i 14 si raggiungono come ridere. Il Rampante di Franchetti fa 12.5, quando in un annata standard oscilla attorno ai 14
Detto ciò, i vini rossi di questa annata sono estremamente eleganti, minerali, slanciati. Purtroppo l'Etna non fa come standard vino con suddetti connotati, salvo rarissimi casi e manici. Piacerebbe anche a me fossero tutti come la 2018...
I vini Etnei più interessanti vengono fuori da complantation, anche con uve bianche in mezzo, come si soleva fare qualche decade fa


Toccherà fare incetta di Sicilia 2018.
Consigli su qualche bottiglia/cantina in particolare?
Grazie Messner


Un paio di nomi in sordina
-Azienda Agricola Sofia - Etna Rosso Piano dei Daini
-Vigneti Vecchio - Etna Rosso Crasà
Il primo già approcciabile, il secondo meglio attenderlo.

Se vuoi invece due nomi più noti
Monteleone - Etna Rosso Cuba ed Etna Rosso Rumex ( vini ottimi ma sono cari. Giusto provarli...)
Feudo Cavaliere - Millemetri rosso (l'unico tra quelli menzionati con vigne sul versante sud, e probabilmente il migliore a fare rossi su quel versante. Ottimi anche il bianco ed il rosato)

Graci, Russo, Franchetti e via discorrendo non valgono più il biglietto, nonostante producano ottimi vini. Stanno diventando molto cari ed è meglio investire pecunia altrove a mio avviso

Foti rimane uno dei migliori, ma è un nome arcinoto. Lui è il padre di tutto. I primi Pietramarina li faceva lui...

Bonus: Etna Bianco Tenute di Nuna. Se ti piacciono i vini affilati ..Dovrebbe essere la vigna più alta (tra quelle vinificate da produttori) del versante est, quasi 900m nel comune di Sant'Alfio. Considera che la piovosità di quel versante è paragonabile a quella di una regione nordica...e anche durante le ondate di caldo estive, la temperatura non oltrepassa quasi mai i 30 gradi

Il target price oltre al quale non ne vale più la pena ritengo sia tra i 30 e i 35 euro. Qualche eccezione vi è, ma penso sia una cifra ragionevole. I vini che ti ho menzionato, fatta eccezione Monteleone, rientrano nel target price.
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2022...

Messaggioda Guido_88 » 09 gen 2022 16:57

ORSO85 ha scritto:
Guido_88 ha scritto:
Veltliner ha scritto:
Guido_88 ha scritto:Egly Ouriet Gran Cru deg 1/19

Molto molto piacevole. Buona :mrgreen: complessità, persistenza, sapidità, mineralità. Tutto al posto giusto, evoluzione inclusa

Ciao Guido,
per mia esperienza i vini di Egly Ouriet, in particolare da quello che hai bevuto in su, prima dei 5 anni dal degorgement non li guardo nemmeno da lì in cantina in quanto ancora lontani dal loro vero potenziale.
Se te ne rimane ancora qualcuna fai una prova.


Non ne ho altre ma essendomi piaciuto molto rimedierò, grazie del consiglio :)
Comunque la mia era già molto in forma!


Ne ho 4, se fai il bravo una tra qualche anno la apriamo insieme


Bravo. Certo che anche Krug vintage me lo potevi fare assaggiare :mrgreen:
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2022...

Messaggioda Ludi » 09 gen 2022 20:18

G. Mascarello, Langhe Freisa Toetto 2006: si è mantenuta bene, anche se è molto evoluta su note di spezie scure, cuoio, incenso. Comunque nebbioleggia alla grande.
Casa Caterina, Vita Grama 2000: una delle due sorprese del WE. Assaggiato qualche anno fa', non mi era assolutamente piaciuto...ora si è invece ricomposto, e sfoggia una verve fuori dal comune su ricordi di scatola di sigaro, con un frutto ancora pimpante ma non ruffiano.
Enrico Serafino, Alta Langa Zero 2006 (sb. 2012): l'altra sorpresa, proprio quando avevo scritto che i blend champenois in Italia non hanno senso...qui il marzapane, il biscotto allo zenzero si fondono con una affilata lama fresca, che non mi sarei aspettato a sud del 48° parallelo. Anche col prezzo ci siamo. Le regole pretendono, a volte, qualche eccezione.
Paltrinieri, Sorbara Lariserva 2019: ci sono vini che emozionano, ci sono vini che fanno pensare; poi ci sono vini come questo, che berresti senza ritegno anche solo per dissetarti. Fragolina e lampone, ma anche zafferano e rabarbaro, con una bolla sgrassante, appagante, goduriosa. Bravo Gianfranco...
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2022...

Messaggioda gianni femminella » 09 gen 2022 21:22

Chianti classico Ripoli 2017
Ad aprile avevo bevuto una 2016 che mi aveva lasciato a metà giudizio per via di una insistente riduzione. Questa 2017 parte con una acidità fastidiosa, che dopo ripetuti assaggi non posso che ritenere brett. Andando a leggere altri giudizi vedo che ad altri è andata meglio (giodiui).
Roma, fecisti patriam diversis gentibis unam
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2022...

Messaggioda centocentesimi » 09 gen 2022 23:19

Champagne Remy Bertin - Brut Tradition
80% P.Meunier, 20% Chardonnay dosaggio 7gr/l
Annata base 2015/2016 più vin de Reserve

Perlage alla vista molto flebile e scomposto, colore dorato.
Il naso e’ prettamente sapido che mi rievoca l’acqua all’interno delle Ostriche.
La bocca e’ scollegata dal naso e anche dalla vista;
la trama in bocca e’ fitta ma fine, ben distribuita in orizzontale su tutto il palato. Piacevolmente vinoso.
Il dosaggio pur abbastanza alto per i miei gusti, in realtà si nasconde bene e ne dimostra un pochino meno.
La nota predominante e’ quello di una crema con un leggero sentore boise’
Conclude con lèggera nota amarognola che non affatica la bocca al scorso succesivo. Consistenza medio-corta.

Di positivo trovo una buona piacevolezza di beva ed una buona personalità, nonché un discreto rapporto qualità/prezzo (50 euro servita).
Sicuramente non la bevuta della vita, ma c’è da dire che visto le ultime annate non eccelse ed un clima sempre più sfavorevole, faccio fatica a trovare le famose “bevute della vita” in champagne su certe fasce prezzo.
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2022...

Messaggioda zampaflex » 10 gen 2022 10:43

Messner ha scritto:
supersonic76 ha scritto:
Messner ha scritto:
supersonic76 ha scritto:Vigneri - I Vigneri igt 2018
Sensuale, intenso, freschissimo.Trovo semplicemente entusiasmante la nuova piega che stanno prendendo i vini siciliani.Piacere puro senza rinnegare la tradizionale struttura, sapidità (o mineralità qual dir si voglia).Fantastico



La 2018 è stata un'annata con buona probabilità irripetibile. Ha piovuto praticamente tutti i giorni ad Agosto e le uve di alcune contrade, all epoca di vendemmia, faticavano a svolgere i 13 gradi di alcol, quando normalmente i 14 si raggiungono come ridere. Il Rampante di Franchetti fa 12.5, quando in un annata standard oscilla attorno ai 14
Detto ciò, i vini rossi di questa annata sono estremamente eleganti, minerali, slanciati. Purtroppo l'Etna non fa come standard vino con suddetti connotati, salvo rarissimi casi e manici. Piacerebbe anche a me fossero tutti come la 2018...
I vini Etnei più interessanti vengono fuori da complantation, anche con uve bianche in mezzo, come si soleva fare qualche decade fa


Toccherà fare incetta di Sicilia 2018.
Consigli su qualche bottiglia/cantina in particolare?
Grazie Messner


Un paio di nomi in sordina
-Azienda Agricola Sofia - Etna Rosso Piano dei Daini
-Vigneti Vecchio - Etna Rosso Crasà
Il primo già approcciabile, il secondo meglio attenderlo.

Se vuoi invece due nomi più noti
Monteleone - Etna Rosso Cuba ed Etna Rosso Rumex ( vini ottimi ma sono cari. Giusto provarli...)
Feudo Cavaliere - Millemetri rosso (l'unico tra quelli menzionati con vigne sul versante sud, e probabilmente il migliore a fare rossi su quel versante. Ottimi anche il bianco ed il rosato)

Graci, Russo, Franchetti e via discorrendo non valgono più il biglietto, nonostante producano ottimi vini. Stanno diventando molto cari ed è meglio investire pecunia altrove a mio avviso

Foti rimane uno dei migliori, ma è un nome arcinoto. Lui è il padre di tutto. I primi Pietramarina li faceva lui...

Bonus: Etna Bianco Tenute di Nuna. Se ti piacciono i vini affilati ..Dovrebbe essere la vigna più alta (tra quelle vinificate da produttori) del versante est, quasi 900m nel comune di Sant'Alfio. Considera che la piovosità di quel versante è paragonabile a quella di una regione nordica...e anche durante le ondate di caldo estive, la temperatura non oltrepassa quasi mai i 30 gradi

Il target price oltre al quale non ne vale più la pena ritengo sia tra i 30 e i 35 euro. Qualche eccezione vi è, ma penso sia una cifra ragionevole. I vini che ti ho menzionato, fatta eccezione Monteleone, rientrano nel target price.


Visto che tu frequenti l'Etna come nessun altro, ti chiedo:
- ritieni la 18 superiore a 14 e 16 per una tua preferenza stilistica, ma le altre due annate pensi possano essere migliori dal punto di vista del bevitore medio?
- come valuti le ultime uscite di Cornelissen dal punto di vista della qualità, dimenticando per un attimo la politica dei prezzi?
- cosa pensi dei Faro, tanto di moda dieci-quindici anni fa e tanto dimenticati oggi?
Non progredi est regredi
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2022...

Messaggioda Messner » 10 gen 2022 20:59

zampaflex ha scritto:
Messner ha scritto:
supersonic76 ha scritto:
Messner ha scritto:
supersonic76 ha scritto:Vigneri - I Vigneri igt 2018
Sensuale, intenso, freschissimo.Trovo semplicemente entusiasmante la nuova piega che stanno prendendo i vini siciliani.Piacere puro senza rinnegare la tradizionale struttura, sapidità (o mineralità qual dir si voglia).Fantastico



La 2018 è stata un'annata con buona probabilità irripetibile. Ha piovuto praticamente tutti i giorni ad Agosto e le uve di alcune contrade, all epoca di vendemmia, faticavano a svolgere i 13 gradi di alcol, quando normalmente i 14 si raggiungono come ridere. Il Rampante di Franchetti fa 12.5, quando in un annata standard oscilla attorno ai 14
Detto ciò, i vini rossi di questa annata sono estremamente eleganti, minerali, slanciati. Purtroppo l'Etna non fa come standard vino con suddetti connotati, salvo rarissimi casi e manici. Piacerebbe anche a me fossero tutti come la 2018...
I vini Etnei più interessanti vengono fuori da complantation, anche con uve bianche in mezzo, come si soleva fare qualche decade fa


Toccherà fare incetta di Sicilia 2018.
Consigli su qualche bottiglia/cantina in particolare?
Grazie Messner


Un paio di nomi in sordina
-Azienda Agricola Sofia - Etna Rosso Piano dei Daini
-Vigneti Vecchio - Etna Rosso Crasà
Il primo già approcciabile, il secondo meglio attenderlo.

Se vuoi invece due nomi più noti
Monteleone - Etna Rosso Cuba ed Etna Rosso Rumex ( vini ottimi ma sono cari. Giusto provarli...)
Feudo Cavaliere - Millemetri rosso (l'unico tra quelli menzionati con vigne sul versante sud, e probabilmente il migliore a fare rossi su quel versante. Ottimi anche il bianco ed il rosato)

Graci, Russo, Franchetti e via discorrendo non valgono più il biglietto, nonostante producano ottimi vini. Stanno diventando molto cari ed è meglio investire pecunia altrove a mio avviso

Foti rimane uno dei migliori, ma è un nome arcinoto. Lui è il padre di tutto. I primi Pietramarina li faceva lui...

Bonus: Etna Bianco Tenute di Nuna. Se ti piacciono i vini affilati ..Dovrebbe essere la vigna più alta (tra quelle vinificate da produttori) del versante est, quasi 900m nel comune di Sant'Alfio. Considera che la piovosità di quel versante è paragonabile a quella di una regione nordica...e anche durante le ondate di caldo estive, la temperatura non oltrepassa quasi mai i 30 gradi

Il target price oltre al quale non ne vale più la pena ritengo sia tra i 30 e i 35 euro. Qualche eccezione vi è, ma penso sia una cifra ragionevole. I vini che ti ho menzionato, fatta eccezione Monteleone, rientrano nel target price.


Visto che tu frequenti l'Etna come nessun altro, ti chiedo:
Nah non esageriamo, ho bevuto qualcosina, ma lungi dall essere un esperto di vini Etnei. Ma se non frequenti il posto, moltissime chicche te le perdi e sono proprio quelle che fanno la differenza a volte.
- ritieni la 18 superiore a 14 e 16 per una tua preferenza stilistica, ma le altre due annate pensi possano essere migliori dal punto di vista del bevitore medio?
Non è paragonabile alla 14 neppure alla 16, ma se vuoi un Etna elegante e fresco, non hai molte possibilità se non annate piovose o cru d altura su versanti freschi. Questi 18 sembravano molto langhe nebbiolo più che Etna...solitamente sembrano più blauburgunder che altro, soprattutto in annate come la 12 o la 15...
14 e 16 meglio nel complesso, ma lontano dall idea di eleganza dei Pinot che tanto vogliono far credere...
- come valuti le ultime uscite di Cornelissen dal punto di vista della qualità, dimenticando per un attimo la politica dei prezzi?
Bocca ai vertici della tipologia, naso sporco quasi sempre. Mi dispiace ma prima di bere un vino deve passare l esame olfattivo...quando la bottiglia è a posto però
non ce n'è per molti...ma è una mosca bianca questa bottiglia...

- cosa pensi dei Faro, tanto di moda dieci-quindici anni fa e tanto dimenticati oggi?

Frutto Croccante con bella mineralita, se non appiattito dal legno. Mi piacciono molto

Secondo regalo: Etna Rosso Sciara 980. Questo è uno dei pochi vini dell'Etna che si avvicina ad un pinot nero francese. Gli altri tendenzialmente scimmiottano il blauburgunder. Chi riesce a trasmettere il terroir senza scimmiottare nulla è Puglisi. Foti anche, ma lo menzioniamo troppo spesso, non fa testo.Etna Rosso Pussenti di Puglisi è di una tipicità assoluta. Quello è il vero sapore dell Etna.
fabrizio leone
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2022...

Messaggioda fabrizio leone » 14 gen 2022 09:50

Banino Bianco 2006 Antonio Panigada
Gran bella bevuta
Naso: polvere da sparo, incenso, inebriante
Bocca: freschezza ed acidità da vendere. Ancora vivo e giovane

Davvero un bel vino italiano
Ziliovino
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2022...

Messaggioda Ziliovino » 14 gen 2022 09:50

Immagine

Periodo di gran casino lavorativo (eufemismo) per cui qualche nota stringata e qualcuna un po' più completa... è da un po' che non scrivo, e tra un tampone e l'altro si è bevuto:

Alsace Grand Cru Furstentum Pinot Gris 2011 - Albert Mann. Pesche e mirabelle, spezie dolci, per un naso elegante e misurato, grasso al sorso con un residuo appena accennato, boteriano quanto basta per non stancare, appena stappato ha un finale leggermente amarognolo che se ne va con l'ossigenazione. Molto buono direi.

Collina del Milanese rosato Uva Rara 2020 - Banino. Continuo l'approfondimento del terroir meneghino-laudense :-) come dice l'etichetta è un vino sottile, soprattutto nei profumi, piacevole ed equilibrato invece al sorso, dal colore accattivante, costa suppergiù quanto un etto di raspadura col quale l'abbinerei volentieri...

Gattinara San Francesco 2005 – Antoniolo. Giunto all'apice secondo me dopo una bottiglia gemella stappata 5 o 6 anni fa, l'eleganza è sempre il marchio di fabbrica del produttore, ha forse meno carattere della 2004 ma il frutto di gran bella profondità al naso non lo fa rimpiangere. L'equilibrio al sorso nasconde la spalla acida che lo porterà lontano per chi lo vorrà attendere ancora.

Wachau Mariengarten Gruner Veltliner Steinfeder 2015 - Jamek. Davvero un ottima riuscita per la tipologia, teso e salino, agrumato e minerale, dovevo comprarne di più...

Breganze Torcolato 2015 - Firmino Miotti. Albicocche secche e frutta sciroccata, spezie dolci, bocca equilibrata grazie a dolcezza e grassezza misurati che non soverchiano l'esigua freschezza, per cui tutto sta in piedi e si fa apprezzare.

Barbaresco Sorì Burdin 2003 - Fontanabianca. Piccola storia della bottiglia: giovane e corso da assaggiatore fatto da poco, scovo su di un volantino di un supermarket questo vino in superofferta, tipo 8 o 9 euro, mi fiondo a 30 Km di distanza per andare a comprarne un po' di bottiglie, arrivo e ce n'erano solo 3... poco male, non è stato un affarone perchè il vino era nato piuttosto stanco, evoluto, di cola e carrube già da subito, anche se non cotto vista l'annata. Ebbene questa era l'ultima bottiglia ed è completamente invariato, solo che ora a quasi vent'anni il quadro è più congruo con l'età... va beh.

Sherry Pedro Ximenez - Delgado Zuleta. Classicissimo direi, visto il prezzo sulla quindicina di euro non ci si può lamentare, però è decisamente sullo stucchevole dopo il primo bicchiere...

Chianti Classico Turris 2013 - Barichello. Pescato dalla carta vini per curiosità, mi sembra gestito in sottrazione, ha la levità di un Bourgogne al sorso, forse un po' cortino, frutto in disparte e speziatura in primo piano. Ni.

Saumur Champigny Les Terres Rouges 2016 - Antoine Sanzay. Un rosso nella media, riconoscibile come franc, senza grandi sussulti.

Cortona Syrah Il Castagno 2016 - Fabrizio Dionisio. Non è Cote-Rotie ma a me piace comunque, non lo riassaggiavo da un po' ma ed è sempre completo ed appagante nel frutto scuro ma non troppo e nel pepe nero, di buon corpo ma sufficiente freschezza a bilanciare.

Romagna Sangiovese Predappio Godenza 2019 - Noelia Ricci. Dopo la buona prova del base ero curioso di assaggiare anche io la selezione di cui tutti parlano bene. Confermo, seppur senza grandi sussulti ne esce una versione elegante e fresca, sul fruttato-floreale con una bella speziatura di ginepro.

Soave Classico La Froscà 2014 - Gini. Sempre un'ottima bevuta garantita, cedro e zenzero, teso quanto basta e sapido.






Immagine

D'Antan Brut 2009 - Soldati La Scolca. sb. 2021.
Champagne Blanc de Blancs Collection d'Auteur 2009 - André Robert. sb. 2019.
Gran bella disfida per il primo aperitivo dell'anno, vinto per una volta dall'italica bolla che nonostante la recente sboccatura convince fin da subito con una bolla cremosa e misurata ed un naso affascinante sulle note officinali. Il francese è penalizzato da una partenza scorbutica e poco precisa, dandogli aria però si riprende piuttosto bene facendosi più serio e composto, sulle note di frutta secca, e guadagnando equilibrio anche al sorso.


Immagine

Champagne Cuvée à l'Ancienne 2012 - Paul Dethune. sb. 2020. Misurato e millimetrico nell'equilibrare le note fruttate e quelle ossidative, un equilibrista a anche al sorso e nella bollicina, difetterà magari un poco in carattere ma direi che è una bella bevuta.

Rheinpfalz Forster Stift Optima Beerenauslese 1990 - Weingut Margarethenhof. Il tappo completamente marcio cercherà di affossare il vino, che però sotto la nota di muffetta che va e viene riesce a concedere ancora datteri e pesca sciroppata, con una bocca ancora fragrante e fresca, grasso ma non troppo, manca l'allungo ma si è fatto apprezzare.

Vin Santo del Chianti Classico Occhio di Pernice 2007 - Bucciarelli. Parte sul solvente e smalto per poi distendersi sulla mandorla amara, frutta secca ed amaretto, intenso al sorso, di buona struttura e grassezza, ritorni di fico secco, freschezza sufficiente a tenerlo in piedi. Di carattere, come del resto gli altri vini di questo produttore, non raggiunge però l'eleganza di Bindella (riferimento per me sulla tipologia, se escludiamo gli inarrivabili di Avignonesi).

Moscato di Scanzo 2001 - Berlèndesa di Mario Pina. A vent'anni di distanza concede ancora la classica rosa appassita, composta d frutti rossi, il colore è intatto, corpo leggero e fresco, manca l'allungo. Chissà se il suocero di Veronelli produce ancora di persona, voci davano l'azienda in vendita...
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2022...

Messaggioda Alberto » 14 gen 2022 10:53

Ziliovino ha scritto:Chissà se il suocero di Veronelli produce ancora di persona, voci davano l'azienda in vendita...

Non saprei...se fosse ancora proprio lui in persona, oggi avrebbe circa 130 anni...però non si sa mai! Te che dici? :mrgreen:
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2022...

Messaggioda Ziliovino » 14 gen 2022 11:05

Alberto ha scritto:
Ziliovino ha scritto:Chissà se il suocero di Veronelli produce ancora di persona, voci davano l'azienda in vendita...

Non saprei...se fosse ancora proprio lui in persona, oggi avrebbe circa 130 anni...però non si sa mai! Te che dici? :mrgreen:


mmhh, dici che era il cognato? ho sempre qualche difficoltà con le parentele... :oops:
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2022...

Messaggioda zampaflex » 14 gen 2022 11:39

Manèga - Franciacorta Brut Satèn (sboccatura 2021)

Piccola azienda che non si interessa più di tanto di fare pubblicità al prodotto. Merita una menzione perché pur essendo piuttosto semplice, è esente dai difetti tipici dei suoi conterranei e sfoggia anche una buona sapidità che ben si compensa col corretto dosaggio. Se tutti i FC fossero così, non ne parleremmo così male :mrgreen:

Palladino - Barolo Parafada 2013

Profilo scuro, toni precocemente evoluti, aromatica poco amichevole, con pochi spunti balsamici a ravvivare la giornata. Fase di chiusura pesante? Il colore tendente già al mattone però non mi convince. Tappo perfetto e conservazione corretta. Boh. Melanconia.

:D :D :D ++

Palari - Faro 2008

Mi aspettavo qualche fuoco di artificio, invece il quadro, elegantemente composto e ordinato, era comunque privo di definizione. Composta di fruttini neri, ok, ma il resto, indistinto. Alcool avvertibile nonostante il titolo non fosse poi così alto. Boh. Perplitudine.

:D :D :D :)

Fontodi - Case Via 1994

Ringraziando una conservazione impeccabile, ho goduto di un vino che sta lentamente scivolando nei terziari restando legato al marchio balsamico del terroir toscano. Peso medio, con freschezza un po' denudata in qualche passaggio, ma davvero buono. Certo che la distanza con la costa arrostita è importante...

:D :D :D :) +
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2022...

Messaggioda Messner » 14 gen 2022 21:29

zampaflex ha scritto:Manèga - Franciacorta Brut Satèn (sboccatura 2021)

Piccola azienda che non si interessa più di tanto di fare pubblicità al prodotto. Merita una menzione perché pur essendo piuttosto semplice, è esente dai difetti tipici dei suoi conterranei e sfoggia anche una buona sapidità che ben si compensa col corretto dosaggio. Se tutti i FC fossero così, non ne parleremmo così male :mrgreen:

Palladino - Barolo Parafada 2013

Profilo scuro, toni precocemente evoluti, aromatica poco amichevole, con pochi spunti balsamici a ravvivare la giornata. Fase di chiusura pesante? Il colore tendente già al mattone però non mi convince. Tappo perfetto e conservazione corretta. Boh. Melanconia.

:D :D :D ++

Palari - Faro 2008

Mi aspettavo qualche fuoco di artificio, invece il quadro, elegantemente composto e ordinato, era comunque privo di definizione. Composta di fruttini neri, ok, ma il resto, indistinto. Alcool avvertibile nonostante il titolo non fosse poi così alto. Boh. Perplitudine.

Risulta essere il più noto ed il più premiato, ma oggigiorno si beve meglio in zona spendendo anche meno...ci sono dei Faro decisamente più tipici:wink:

:D :D :D :)

Fontodi - Case Via 1994

Ringraziando una conservazione impeccabile, ho goduto di un vino che sta lentamente scivolando nei terziari restando legato al marchio balsamico del terroir toscano. Peso medio, con freschezza un po' denudata in qualche passaggio, ma davvero buono. Certo che la distanza con la costa arrostita è importante...

:D :D :D :) +
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2022...

Messaggioda vinogodi » 14 gen 2022 21:56

....Verdicchio Collestefano 2013 ( duemilatredici), avete letto bene: ancora verdognolo, straintegro, profumi di mare, risacca, sambuco , elicriso. Bocca fresca , salina , di tensione incredibile. :shock: ...fra i migliori bianchi di inizio anno... 8)
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2022...

Messaggioda Alberto » 15 gen 2022 16:27

Venezia Giulia Bianco W.... Dreams ... ......, Jermann, 2007 (13,5%)
Personalmente non ho mai capito la ragione dei puntini comparsi in quegli anni in etichetta, i quali parrebbero significare Where Dreams Can Happen; attualmente il nome è tornato quello orginale di quando questo vino è uscito per la prima volta nell'annata 1987, Where Dreams Have No End.
Ad ogni modo: perfetto per ricordarsi come qualche chardonnay "potabile" lo si riesce a fare anche qui da noi, soprattutto se territorio e manico agendo assieme aiutano nell'impresa. Vino messo evidentemente in bottiglia senza filtrazione, e ne è testimone la miriade di piccole pagliuzze di sedimento che vorticano all'interno della bottiglia quando viene agitata. Tappo da 49 mm di qualità magistrale, come d'uso chez Jermann in quegli anni, prima del passaggio alla chiusura a vite sostanzialmente per tutta la produzione (tralascio di citare le recenti vicende societarie che hanno visto Silvio Jermann cedere la maggioranza delle quote dell'azienda ad Antinori: speriamo che quasi 50 anni di storia gloriosa non vadano in fumo... :roll: ).
Bellissimo il colore oro carico, denso, ancora brillante e senza cenni aranciati. Molto preciso al naso sin da subito, con una bella macedonia di frutto fresco (pesca gialla, melone, ed anche un po' di banana chiaramente, ma senza eccessi) in evidenza, in versione "cremizzata" grazie al ben noto protocollo di vinificazione in legno piccolo. Col passare dei minuti, anche una nota balsamica chiara/mentolata molto fresca. La cremosità in bocca si ferma ad un giusto punto di caramellizzazione, diciamo che la proverbiale "piera d'orzo" (scusate il venetismo, non saprei come altro chiamarla), segno di una china ossidativa, pur rendendosi appena visibile sarà per qualche tempo ancora fuori dal quadro. Interessante il coté salino, quasi salmastro, sempre più evidente mano a mano che il vino si scalda nel bicchiere. Palato non al 100% all'altezza del naso, ma vino comunque nel complesso di grande rigore stilistico e precisione esecutiva.
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