Grandi vini o grandi nomi?

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Max1991
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Grandi vini o grandi nomi?

Messaggioda Max1991 » 12 nov 2021 14:41

Oggi in pausa pranzo avevo un pò di tempo :mrgreen:
Sarà un discorso trito e ritrito probabilmente.
Ma ultimamente mi è successo di rimanere "deluso" da certi vini di grandi nomi.

Vorrei capire dagli utenti medi del forum, quindi chi di media si assaggia 2/3 vini a settimana, che beve un pò di tutto, dalla bottiglia da 10 euro alla bottiglia da 400.
Quante volte siete rimasti delusi da un grande nome? Forse sono io che mi aspetto troppo da determinati vini?

Esempio: Un Rinaldi, un Bartolo, un Burlotto in mezzo ad altri produttori esempio un Fontana, un Principiano, un Roddolo, ecc (primi nomi venuti in mente), a parità di annata, davvero primeggiano sempre?
Bevendo alla cieca (so già che per alcuni questa è una cavolata ma per me personalmente è ancora importantissimo) il risultato sarebbe uguale?

E mi sto anche convincendo che, pur bevendo alla cieca, se si riconosce il Rinaldi di turno, si tenda a preferirlo a prescindere.

Sempre prendendo in considerazione Rinaldi, che il prezzo fc è più che onesto, il prezzo che ha nel mercato, è dovuto alla qualità effettivamente sempre superiore o al nome che si è fatto nel tempo?

In poche parole, credo che, gli appassionati si influenzino il mercato, ma anche che il mercato influenzi gli appassionati!


So che è un ragionamento un pò contorto e anche spiegato male, ma spero che si possa capire :lol:
Nebbiolino
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Re: Grandi vini o grandi nomi?

Messaggioda Nebbiolino » 12 nov 2021 14:47

Il problema di fondo, almeno per me, è che al salire del prezzo, inevitabilmente, salgono le aspettative.
E le aspettative restano quasi sempre deluse.
alleg
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Re: Grandi vini o grandi nomi?

Messaggioda alleg » 12 nov 2021 15:29

Nebbiolino ha scritto:Il problema di fondo, almeno per me, è che al salire del prezzo, inevitabilmente, salgono le aspettative.
E le aspettative restano quasi sempre deluse.


Lo trovo più vero con vini di produttori saliti alla ribalta in breve tempo, con produzioni altalenanti, pompati da critica e distributori mentre i grandi classici difficilmente deludono, se sai cosa aspettarti. Chiaro che uno deve scegliere grandi nomi il cui stile produttivo/prodotto sia in linea con il proprio gusto. Se sono un grande amante di vini dalla alta acidità, tannini vivi etc difficilmente resterò pienamente soddisfatto da un Masseto o da un Ornellaia...

Sul tema bartolo / rinaldi a confronto con un roddolo /cascina fontana mi sento di dire che dovrebbe essere quella la fascia di confronto ovvero quella dei migliori tradizionalisti di livello umano ed in questo ambito difficilmente deludono, se non per bottiglie fallate. Fino a qualche anno fa, quando si riuscivano a bere senza svenarsi, nessuno li considerava confrontabili a Giacosa, Conterno, Monprivato etc... forse prima erano sottovalutati ma forse adesso si esagera (oppure sono migliorati incredibilmente, non lo so ormai sarà un paio d'anni che non li bevo).
Patatasd
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Re: Grandi vini o grandi nomi?

Messaggioda Patatasd » 12 nov 2021 16:25

Secondo me è sbagliato cercare un rapporto, o comunque una linearità tra prezzo e qualità.
Il prezzo lo fa il mercato, e il mercato è fatto da milioni di variabili di cui solo una piccola parte è legata effettivamente al vino di per se.

Detto questo, chi ha fama, nome o prestigio diventa in una qualche maniera intoccabile e si perdona sempre tutto, privilegio che si concede decisamente meno che ad altri.
Come mai? Boh, reverenza, paura di scostarsi dalla direzione che la massa critica sta prendendo, voglia di fare un giro sul carro dei vincitori, chi lo sa... ma tant'è!
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Re: Grandi vini o grandi nomi?

Messaggioda zampaflex » 12 nov 2021 16:35

La soluzione? Bevi Tavernello.
Non avrai nessuna aspettativa.
Quindi sarà impossibile rimanere deluso.

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Timoteo
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Re: Grandi vini o grandi nomi?

Messaggioda Timoteo » 12 nov 2021 16:46

Nebbiolino ha scritto:Il problema di fondo, almeno per me, è che al salire del prezzo, inevitabilmente, salgono le aspettative.
E le aspettative restano quasi sempre deluse.


infatti, nell'estate appena passata, finì 0 a 3.
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andrea
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Re: Grandi vini o grandi nomi?

Messaggioda andrea » 12 nov 2021 17:07

Timoteo ha scritto:
Nebbiolino ha scritto:Il problema di fondo, almeno per me, è che al salire del prezzo, inevitabilmente, salgono le aspettative.
E le aspettative restano quasi sempre deluse.


infatti, nell'estate appena passata, finì 0 a 3.


Ragazzino, lasciaci lavorare ché questo è un discorso da capiscitori... :mrgreen:
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Re: Grandi vini o grandi nomi?

Messaggioda Timoteo » 12 nov 2021 17:19

andrea ha scritto:
Timoteo ha scritto:
Nebbiolino ha scritto:Il problema di fondo, almeno per me, è che al salire del prezzo, inevitabilmente, salgono le aspettative.
E le aspettative restano quasi sempre deluse.


infatti, nell'estate appena passata, finì 0 a 3.


Ragazzino, lasciaci lavorare ché questo è un discorso da capiscitori... :mrgreen:


eppure lo sai che esiste solo l'accezione negativa, tessssoro mio.
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Re: Grandi vini o grandi nomi?

Messaggioda Nebbiolino » 12 nov 2021 17:46

alleg ha scritto:
Nebbiolino ha scritto:Il problema di fondo, almeno per me, è che al salire del prezzo, inevitabilmente, salgono le aspettative.
E le aspettative restano quasi sempre deluse.


Lo trovo più vero con vini di produttori saliti alla ribalta in breve tempo, con produzioni altalenanti, pompati da critica e distributori mentre i grandi classici difficilmente deludono, se sai cosa aspettarti. Chiaro che uno deve scegliere grandi nomi il cui stile produttivo/prodotto sia in linea con il proprio gusto. Se sono un grande amante di vini dalla alta acidità, tannini vivi etc difficilmente resterò pienamente soddisfatto da un Masseto o da un Ornellaia...

Sul tema bartolo / rinaldi a confronto con un roddolo /cascina fontana mi sento di dire che dovrebbe essere quella la fascia di confronto ovvero quella dei migliori tradizionalisti di livello umano ed in questo ambito difficilmente deludono, se non per bottiglie fallate. Fino a qualche anno fa, quando si riuscivano a bere senza svenarsi, nessuno li considerava confrontabili a Giacosa, Conterno, Monprivato etc... forse prima erano sottovalutati ma forse adesso si esagera (oppure sono migliorati incredibilmente, non lo so ormai sarà un paio d'anni che non li bevo).


A me Rinaldi e Bartolo (Maria Teresa) Mascarello sono sempre piaciuti tantissimo. Mai avuto difficoltà a metterli nell'Olimpo dei produttori di zona.

Però dico una cosa leggermente diversa. E cioè che, almeno personalmente, devo fare i conti con la realtà. E da un vino che stacca sul mercato diverse centinaia di euro (o più) a bottiglia, mi aspetto di vedere gli effetti speciali.
Di solito non capita, ecco.

Ps: io, comunque, in testa avevo altre cose, che non fossero Rinaldi o Bartolo... Negli anni passati ho avuto la fortuna di bere tanto e bene. Anche nomi grossi. Langa, Bordeaux, Loira, Borgogna (soprattutto bianca), Montalcino, Champagne.
Vini che ho (quasi) sempre trovato da buoni a ottimi, ma se devo pensare a quanto costano, in media, oggi, quelle stesse bottiglie, non posso che concludere che praticamente mai ne vale la pena.
Poi sia chiaro, molto fa anche il passare degli anni, il cambio di prospettiva, la stanchezza e le corse croniche... ricordo le bicchierate di 14/15 anni fa, e le prime che feci con le prime conoscenze qui sul forum - gruppi di 10/12 pazzi, tutti muniti di taccuino, che per ore andavano avanti a parlare dei vini (rigorosamente stagnolati con un metro e mezzo di stagnola) con linguaggio da cerchia interna, tutti serissimi, così come serissime erano le discussioni (pure accese) che nascevano intorno a quelle xmila bottiglie sul tavolo ('ché si trincava pure mica male...).
Oggi le bicchierate fra amici sono tutt'altra cosa, molto più rilassata, molto meno attenta, molto più rigenerante.
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Re: Grandi vini o grandi nomi?

Messaggioda arnaldo » 12 nov 2021 18:31

Se vai a rileggere il thread Borgogna, che naturalmente ha stimolato alcuni "vecchi ed illustri" forumisti, guarda caso in uno degli interessantissimi interventi fatti guarda caso da GIAMA, egli citava non a caso i famosi "Bevitori di etichette" in rapporto ai prezzi attuali.
Ecco, nella mia esperienza dico SI, certo che talune volte, ho avuto delle cocenti delusioni da etichette molto blasonate. Ovviamente non faro' ne nomi ne cognomi, ne epoche, ne annate, ne quante ne ho bevute. Ma SI, e se si pensa alle cifre attuali di svariati vinelli, mi viene la pelle d'oca solo a pensarci.
Purtroppo, sempre per esperienza, pochi sono quelli che hanno l'onesta' di dirlo. E te credo, con quello che costano o hanno pagato. Ma ci sta. Mica siamo tutti uguali.
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Re: Grandi vini o grandi nomi?

Messaggioda arnaldo » 12 nov 2021 18:35

Nebbiolino ha scritto:
A me Rinaldi e Bartolo (Maria Teresa) Mascarello sono sempre piaciuti tantissimo. Mai avuto difficoltà a metterli nell'Olimpo dei produttori di zona.

.


beh secondo me, proprio parlando di Rinaldi, secondo me i vini delle ragazze sono leggermente (nettamente) cambiati in meglio.
profumatissimi, molto piu' definiti, meno confusi......forse se vogliamo,toh, meno sinceri e meno cerebrali. ma chissenefrega.
pero' nel passato, quando aprivi una bottiglia del Citrico, oddio,mamma, chissa'cosatiaspettavi. Con tutta la simpatia e l affetto per un vignaiolo scomparso, a me personalmente ma era proprio cosi
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Re: Grandi vini o grandi nomi?

Messaggioda Nebbiolino » 12 nov 2021 18:41

arnaldo ha scritto:
Nebbiolino ha scritto:
A me Rinaldi e Bartolo (Maria Teresa) Mascarello sono sempre piaciuti tantissimo. Mai avuto difficoltà a metterli nell'Olimpo dei produttori di zona.

.


beh secondo me, proprio parlando di Rinaldi, secondo me i vini delle ragazze sono leggermente (nettamente) cambiati in meglio.
profumatissimi, molto piu' definiti, meno confusi......forse se vogliamo,toh, meno sinceri e meno cerebrali. ma chissenefrega.
pero' nel passato, quando aprivi una bottiglia del Citrico, oddio,mamma, chissa'cosatiaspettavi. Con tutta la simpatia e l affetto per un vignaiolo scomparso, a me personalmente ma era proprio cosi


E' vero, Marta e Carlotta hanno fatto un lavoro meraviglioso; io però trovo i loro vini sia sinceri che "cerebrali", per riprendere le tue parole, oltre che buonissimi. Più di una volta mi sono trovato a pensare che hanno avuto la capacità (mica scontata) di mantenere ciò che di buono avevano i vini di Giuseppe, guadagnando immensamente in pulizia e costanza.
Purtroppo in langa è in atto una bomba a orologeria che qualche dispiacere, prima o poi, ce lo darà anche sul nebbiolo, ma in tanto ce li godiamo.
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Re: Grandi vini o grandi nomi?

Messaggioda littlewood » 12 nov 2021 19:27

arnaldo ha scritto:
Nebbiolino ha scritto:
A me Rinaldi e Bartolo (Maria Teresa) Mascarello sono sempre piaciuti tantissimo. Mai avuto difficoltà a metterli nell'Olimpo dei produttori di zona.

.


beh secondo me, proprio parlando di Rinaldi, secondo me i vini delle ragazze sono leggermente (nettamente) cambiati in meglio.
profumatissimi, molto piu' definiti, meno confusi......forse se vogliamo,toh, meno sinceri e meno cerebrali. ma chissenefrega.
pero' nel passato, quando aprivi una bottiglia del Citrico, oddio,mamma, chissa'cosatiaspettavi. Con tutta la simpatia e l affetto per un vignaiolo scomparso, a me personalmente ma era proprio cosi

..e aspetta Aldo che da gennaio arriva mio figlio....e poi Conterno a Rinaldi gli fa un baffo... :)
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Re: Grandi vini o grandi nomi?

Messaggioda giama » 12 nov 2021 20:11

Volevo dire la mia sull’argomento, ma rileggendo con calma tutti gli interventi ho capito che sarebbe stato inutile.
Le risposte al quesito iniziale sono state date tutte, è quasi tutte di grande saggezza.
L’unica variabile che rimane senza risposta è quella delle personali predisposizioni. Alla spesa, ovviamente, ma non solo.
Come diceva qualcuno, la risposta è dentro di te, ma è quella sbajata.
Iir Boon Gesuù/cii/fuur/mini
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Re: Grandi vini o grandi nomi?

Messaggioda ORSO85 » 12 nov 2021 21:04

littlewood ha scritto:
arnaldo ha scritto:
Nebbiolino ha scritto:
A me Rinaldi e Bartolo (Maria Teresa) Mascarello sono sempre piaciuti tantissimo. Mai avuto difficoltà a metterli nell'Olimpo dei produttori di zona.

.


beh secondo me, proprio parlando di Rinaldi, secondo me i vini delle ragazze sono leggermente (nettamente) cambiati in meglio.
profumatissimi, molto piu' definiti, meno confusi......forse se vogliamo,toh, meno sinceri e meno cerebrali. ma chissenefrega.
pero' nel passato, quando aprivi una bottiglia del Citrico, oddio,mamma, chissa'cosatiaspettavi. Con tutta la simpatia e l affetto per un vignaiolo scomparso, a me personalmente ma era proprio cosi

..e aspetta Aldo che da gennaio arriva mio figlio....e poi Conterno a Rinaldi gli fa un baffo... :)


Fattelo pagare in bottiglie e condividile con gli amici!
[email protected] - https://www.instagram.com/tanadelvino/
Non spedisco il venerdì per evitare di lasciare il vostro vino in deposito dai corrieri.
Spedisco il giorno successivo alla visualizzazione del pagamento, consegna in 24/48h.
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Re: Grandi vini o grandi nomi?

Messaggioda andrea » 12 nov 2021 21:24

Timoteo ha scritto:
andrea ha scritto:
Timoteo ha scritto:
Nebbiolino ha scritto:Il problema di fondo, almeno per me, è che al salire del prezzo, inevitabilmente, salgono le aspettative.
E le aspettative restano quasi sempre deluse.


infatti, nell'estate appena passata, finì 0 a 3.


Ragazzino, lasciaci lavorare ché questo è un discorso da capiscitori... :mrgreen:


eppure lo sai che esiste solo l'accezione negativa, tessssoro mio.

certo che lo so, ammmore!
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Re: Grandi vini o grandi nomi?

Messaggioda l'oste » 13 nov 2021 02:02

Credo che quando si apre una bottiglia di grande prestigio, prezzo, puntiparker, pur prescindendo dai sacrosanti gusti, il vino che si beve è previsto e prevedibile che debba essere speciale, restare nella memoria, emozionare o quant'altro di ultra positivo. Se non accade è una cocente delusione e me ne sono capitate sovente.

Da tempo trovo molto più stimolante, emozionante e memorabile quando apro una bottiglia non famosa, non super costosa, non sponsoarizzata o non punteggiata e ci trovo un vino che mi piace e oltre. Fattore sorpresa di sicuro ma forse anche una maggior obbiettività di giudizio davanti ad un'etichetta "normale".
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: Grandi vini o grandi nomi?

Messaggioda Smarco » 13 nov 2021 17:35

Non credo che il prezzo del vino sia rapportato alla bontà dello stesso, non stiamo parlando del prezzo di una casa che viene rapportato ai metri quadri o di una macchina
Il prezzo del vino viene stabilito solo dalla richiesta e dalla quantità disponibile sul mercato.
Prendiamo ad esempio DRC…. Cioè dopo che uno spende 20000€ per una bottiglia cosa dovrebbe succedere una volta che lo beve?
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Re: Grandi vini o grandi nomi?

Messaggioda lloyd142 » 13 nov 2021 18:16

Smarco ha scritto:Non credo che il prezzo del vino sia rapportato alla bontà dello stesso, non stiamo parlando del prezzo di una casa che viene rapportato ai metri quadri o di una macchina
Il prezzo del vino viene stabilito solo dalla richiesta e dalla quantità disponibile sul mercato.
Prendiamo ad esempio DRC…. Cioè dopo che uno spende 20000€ per una bottiglia cosa dovrebbe succedere una volta che lo beve?


E quindi non stiamo piu' parlando di qualita' organolettiche?
E' come prendere due maglie entrambe fatte in Cina. Una costa 10 euro e l'altra con la targhetta D&G ne costa 500 . Ma il prodotto e' identico...
Ho capito bene?
E' questo che vuoi dire ?
«E coloro che furono visti danzare, vennero giudicati pazzi da quelli che non potevano sentire la musica»
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Re: Grandi vini o grandi nomi?

Messaggioda Smarco » 14 nov 2021 12:14

lloyd142 ha scritto:
Smarco ha scritto:Non credo che il prezzo del vino sia rapportato alla bontà dello stesso, non stiamo parlando del prezzo di una casa che viene rapportato ai metri quadri o di una macchina
Il prezzo del vino viene stabilito solo dalla richiesta e dalla quantità disponibile sul mercato.
Prendiamo ad esempio DRC…. Cioè dopo che uno spende 20000€ per una bottiglia cosa dovrebbe succedere una volta che lo beve?


E quindi non stiamo piu' parlando di qualita' organolettiche?
E' come prendere due maglie entrambe fatte in Cina. Una costa 10 euro e l'altra con la targhetta D&G ne costa 500 . Ma il prodotto e' identico...
Ho capito bene?
E' questo che vuoi dire ?

dico semplicemente che un vino che costa 200 non è detto che sia meno buono da uno di 400
Bartolo Mascarello fino a prima della 2010 girava sul forum a 60/80 €
Vuoi forse dirmi che ora dall'uscita del 2010 in poi tutti i vini sono diventati più buoni?
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Re: Grandi vini o grandi nomi?

Messaggioda lloyd142 » 14 nov 2021 20:28

Smarco ha scritto:Vuoi forse dirmi che ora dall'uscita del 2010 in poi tutti i vini sono diventati più buoni?


No!! Volevo essere sicuro di quanto hai scritto e cioe' che in tantissimi casi ,specialmente per i produttori assurti ai 100/100 con qualche loro vino, ormai si beve "la moda" e non quello che sta dentro la bottiglia.
Su questo , con me sfondi una porta aperta.
E la dimostrazione lampante di questo fatto, la si può avere non solo riferendosi al vino col massimo punteggio, ma soprattutto verificando i prezzi dei secondi e terzi vini di questi produttori, che indipendentemente dalla qualita', li si trova a prezzi moltiplicati , rispetto ai costi precedenti ai riconoscimenti.
Pero' oh....buon per loro!!! Finche trovano gonz....ehm... acquirenti che comprano ad occhi, papille e nasi chiusi, con l'unico intento di avere quella particolare etichetta, o comunque qualcosa da mettere in cantina a qualsiasi costo, hanno ragione da vendere.
Siamo arrivati al Vannamarchismo del vino!! :D :D
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Re: Grandi vini o grandi nomi?

Messaggioda Smarco » 15 nov 2021 10:56

lloyd142 ha scritto:
Smarco ha scritto:Vuoi forse dirmi che ora dall'uscita del 2010 in poi tutti i vini sono diventati più buoni?


No!! Volevo essere sicuro di quanto hai scritto e cioe' che in tantissimi casi ,specialmente per i produttori assurti ai 100/100 con qualche loro vino, ormai si beve "la moda" e non quello che sta dentro la bottiglia.
Su questo , con me sfondi una porta aperta.
E la dimostrazione lampante di questo fatto, la si può avere non solo riferendosi al vino col massimo punteggio, ma soprattutto verificando i prezzi dei secondi e terzi vini di questi produttori, che indipendentemente dalla qualita', li si trova a prezzi moltiplicati , rispetto ai costi precedenti ai riconoscimenti.
Pero' oh....buon per loro!!! Finche trovano gonz....ehm... acquirenti che comprano ad occhi, papille e nasi chiusi, con l'unico intento di avere quella particolare etichetta, o comunque qualcosa da mettere in cantina a qualsiasi costo, hanno ragione da vendere.
Siamo arrivati al Vannamarchismo del vino!! :D :D

più che "moda" la chiamerei richiesta
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