lloyd142 ha scritto:Rispondo qui a Zampa perche' il Forum non mi fa quotare il messaggio dietro il quale avrei dovuto rispo
ndere... ma tanto siete bravi e capite ugualmente
Bene, rispondiamo per ordine:
1) certo che i liberali stanno, in una collocazione ideale da album delle figurine parlamentari, a destra. Peccato che in Italia l'ultimo governo liberale sia stato quello di Giolitti, che l'ultimo liberale classico sia stato Einaudi, e che l'unico libertario sia stato Pannella. La destra italiana, DC inclusa, giacché tutto si può dire tranne che stesse a sinistra (e non discuto del tentativo di Tambroni, ehm...): è sempre stata, da Mussolini in poi, obbrobriosamente statalista, interventista, mammona; il laissez-faire era attuato solo in campo fiscale col via libera all'evasione (e basterebbe parlare con qualche imprenditore pre anni 70 quando andavano a concordare le imposte da pagare con gli uffici fiscali), tutto purché il pericolo rosso stesse lontano dal governo. Quindi, e viene bene per dopo, è stato il centrodestra, poi alleato con i socialisti che erano di sinistra solo per le politiche sociali, ma per il magna magna e per l'economia, basterebbe vedere la colonizzazione dell'ENI, a gestire l'Italia del dopoguerra dalla ricostruzione (inizialmente ottima) alla catastrofe (nel 92 eravamo a un'unghia dal FALLIMENTO, inteso in senso let-te-ra-le, e solo la tigna e l'autorità Ciampi ci salvarono, che se no eravamo come l'Argentina a quest'ora).
In campo economico sono rigorosamente liberale. Lo ribadisco.
In campo sociale invece sono liberal, questo si. E se vuoi è un portato del mio volere essere libero da vincoli che significa al tempo stesso responsabile innanzitutto di me stesso e delle mie azioni (e non "ha stato qualcun altro"). E trovo miserabile la posizione di chi pretende che gli altri debbano vivere il proprio tempo adeguandosi ai PROPRI valori e non siano liberi di scegliersi i loro, sempre purché rispettino il principio sacrosanto che non debbano ledere alcun diritto altrui.
2) L'Alitalia era stata venduta da Prodi ad Air France. Non fa in tempo a firmare il contratto, mancava pochissimo, arrivano le elezioni del 2008 e vince B. Che proclama "Alitalia agli italiani!", fa saltare l'accordo e ci ingabbia per altri tredici anni and counting...un contributo di qualche anni fa:
https://www.ilfattoquotidiano.it/2013/10/08/alitalia-patrioti-di-b-dal-trionfo-al-fallimento-stato-pronto-a-pagare-ancora/720499/3) Ma CERTO che do' la colpa alla destra della maggior parte dello sfacelo in cui sguazziamo, perché si dà il caso che, nei non certo pochi nove anni di governo berlusconianleghista, sono passati provvedimenti e finanziarie che andavano nel senso opposto rispetto a quanto ci sarebbe servito. Ho fatto qualche anno fa il calcolo di quanto debito avessero aggiunto i governi di Dx e SX nel periodo 1994-2011 (poi la seconda crisi con il secondo possibilissimo fallimento ripreso per i capelli da Monti e Draghi), non ho voglia di ripeterlo perché tedioso, ma è sorprendente: mentre il centroSX lo ha ridotto, il centroDX lo ha aumentato, e di brutto. I dati annui sono facilmente reperibili in rete. E questo nonostante anche i governi di centroSX abbiano emesso alcune leggi di spesa allegrotta.
Ma si è mai vista una destra degna di questo nome che lascia in eredità un bilancio peggiore di quello che ha ereditato? Forse si, nei tempi moderni dei padri ignobili Reagan e Thatcher in cui destra non vuol più dire controllo della spesa e libertà di impresa, bensì finanziarizzazione selvaggia, distruzione della classe media, globalizzazione guidata dalle multinazionali e non dai governi, riduzione del principio regolatore dello stato, lobbismo sfrenato, abbandono delle infrastrutture...
L'unico a crederci ancora è quel povero e vecchio gufo di Sapelli, che critica l'ordoliberalismo krukko che però, pur nella rigida stolidità anseatica, è capace di fissare obiettivi di lungo, pianificare per arrivarci, e dedicarcisi pienamente, e cambiarli pure se non più adatti. A differenza dello shortermism iuessei, sempre più condizionato dal ciclo di raccolta fondi elettorale.
4) Non parlarmi di Zingaretti please, e meno male che Letta è tornato incarognito dall'esilio che si era meritato. Ma non credo proprio che a sto giro voterei PD: vorrei tanto ci fosse uno schieramento come ti ho detto. Mille Calenda, cento Bonino, e solleveremmo l'Italia. Zingales, quel simpatico estremista, avrebbe finito per ottenere come unico risultato quello di mettere in discussione l'Euro. Peccato, perché nel suo "Manifesto Capitalista" sosteneva tesi sulle quali sono in piena sintonia.
5) riguardo alle PMI non hai capito l'angolazione da cui le critico, che è macroeconomica: se il mercato con cui devi confrontarti è globale, aumenta la scala dimensionale delle operazioni. La riduzione o la cancellazione delle barriere al commercio fanno sì che un produttore locale, per esempio di sedie di plastica, scopra di essere più caro di uno cinese e debba smettere di produrre perchè i negozianti non gliele comprano più. Oppure vende ai concorrenti più grandi così porta a casa il risultato della sua carriera imprenditoriale, poi però i concorrenti chiudono la fabbrichetta italiana e fanno produrre altrove dove hanno economie di scala e di costo. Oppure ancora non ha i soldi per finanziare la ricerca in una sedia più robusta e bella a parità di costo, o per espandere la presenza commerciale e andare lui a vendere ai cinesi, eh, che ne siamo capaci. E invece no.
E da dove nasce questo impevorimento del tessuto industriale italiano?
Dal fatto che da noi ci sono TROPPE piccole imprese, e sono troppe perché non c'è nessun desiderio di aggregazione per potere affrontare queste sfide. No, quasi tutti preferiscono restare al comando della propria scialuppetta, in balia dei marosi montanti dei produttori stranieri che invece si, loro, sono stati capaci di crescere e hanno quindi le forze per venire a batterti sul tuo terreno. Poi ti esce un Del Vecchio che fa il contrario e diventa leader mondiale, ma è una mosca bianca, tant'è che finisce sui giornali qualsiasi cosa faccia. Se tutto il nostro sistema industriale la pensasse come lui, non credi che non sarebbe così pubblicizzato?
E se preferisci restare piccolo per potere continuare a comandare, magari finisce che ti arrabatti in una rispettabile nicchia, magari invece ti dedichi al nero o a qualche trafficuccio o ti agganci alla tetta statale che tutti ristora.
Ormai conosco (personalmente) più imprenditori falliti di quelli che hanno continuato con successo...