Brut Nature Enoteca Gramona Finca Font de Jui 2004 - Gramona. Parte decisamente poco espressivo, fresco e bello secco, cortino (mi sembra che sia la principale pecca dei vini della zona), bolla elegante e cremosa, col tempo si apre su di un bel campo fiorito. Passo velocemente al successivo etichettandolo come "il solito Cava", quando mi dicono il prezzo ci torno subito sopra, ma non è che il giudizio sia cambiato...
Cava Rosé La Siberia Gran Reserva Brut Nature 2012 - Juvé & Camps. Particolare già dal colore, da bitter analcolico, con sfumature ramate, naso di fruttini rossi e ruggine, anche questo secco secco, bella freschezza, un poco di lunghezza in più, col tempo al naso ecco le note amaricanti sempre tipo bitter, alcolico questa volta. Sicuramente di gran carattere.
Ribera del Duero Alion 2006 - Bodegas Alion. Parte sul peperone e tostature, per poi aprirsi su pepe nero ed erbe aromatiche, ha il profilo del vino maturo, giusto da bere oggi, elegante al sorso.
Ribera del Duero Aalto PS 2003 - Bodegas Aalto. E' l'opposto del vino precedente, violaceo nel colore, energico ed irruento, sembra imbottigliato ieri, ancora tutto sul frutto, col tannino che graffia ancora, ed un filo di alcol che ogni tanto si fa sentire. Giovincello, apre le danze di una serie di vini irrealisticamente giovani.
Ribera del Duero Reserva Tinto Valbuena 5° 1992 - Bodegas Vega Sicilia. Apre il confronto dei due Valbuena, questo più elegante e con ancora del frutto, ma incredibilmente sarà semplice "antipasto" al successivo, facendo solo intravedere quello che ti sbatterà in faccia il fratellone del '75.
Ribera del Duero Reserva Tinto Valbuena 5° Año 1975 - Bodegas Vega Sicilia. Apre sul cuoio, prugne, sigaro, pian piano si risveglia il frutto, grande intensità e vitalità al sorso che sovrasta il 92, lungo. Grande vino, ed è solo un "second vin"...
Unico 1957 - Bodegas Vega Sicilia. Sono bottiglie che capitano una sola volta nella vita, e... ossidatissimo. Non c'è giustizia a questo mondo.
Ribera del Duero Gran Reserva Unico 1970 - Bodegas Vega Sicilia. Vino della giornata, indiscutibilmente tra i più grandi bevuti, ha l'eleganza e l'intensità dei fuoriclasse, è un vortice di spezie scure, polvere di cacao, cola e tamarindo, e ancora e ancora... fresco e seta al sorso, datemene ancora...
Ribera del Duero Gran Reserva Unico Reserva Especial - Bodegas Vega Sicilia. L.017/93 quindi dovrebbe essere assemblaggio di 1970, 1972 e 1982, imbottigliato nel 1993. Di nome quasi identici, ma quel Especial al posto dell'annata cambia tutto, e di fatto quasi speculari: profilo cupo, parte sul cuoio e pelletterie, più concentrato e rotondo al sorso, quasi sciropposo, pian piano si distende ma sembra perfino essere ancora troppo giovane, il frutto è scuro e col tempo esce una bella nota linfatica a rinfrescare.
Ribera del Duero Reserva Tinto Pesquera 1985 - Bodegas Alejandro Fernandez. Svolgerà il compito di defaticante prima dei vini dolci, questo dimostra giustamente la sua età con un profilo evoluto speziato e ferroso, ed un corpo snello ed ossuto.
Tokaji Aszù 6 Puttonyos 1972 - Oremus. La bottiglia trasparente lascia intravedere un colore ambra scuro, anzi quasi mogano, ma con i vecchi Tokaji ho imparato a non disperare, ed infatti: sacrestia e legni stagionati, datteri e caramello, il croccante della fiera, poi uva passa, un poco di solvente alla Sherry PX, ed ancora nocino e caramello bruciato. Matrimonio d'amore con un Bonet piemontese.
Tokaji Aszù Eszencia 1983 - Oremus. Qui invece c'è ancora il frutto e la pesca sciroppata, la frutta candita e l'albicocca, sorso fresco pervaso da quella freschezza citrina che rinvigorisce le papille gustative, gli anni in bottiglia non gli hanno tolto nulla, solo aggiunto eleganza.
Dopo una "Riberata" del genere, esci dal ristorante, guardi le montagne che ti circondano e sei in pace col mondo... ancor di più se Riberata a sorpresa, e quando un amico giorni addietro disse: "non preoccupatevi, ai vini ci penso io", ero sicuro avremmo bevuto molto bene, ma non addirittura così.