LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2021

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Guido_88
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2021

Messaggioda Guido_88 » 09 feb 2021 00:41

Cascina Fontana Vino rosso 2019
Una delusione enorme. Detto che non ho neanche capito di che vitigno si tratti, dovrebbe essere un blend di nebbiolo con altro, mi aspettavo comunque molto di più
Indefinito e indefinibile.


zampaflex ha scritto:La Ca' Noeva - Barbaresco Montefico vigna Bric Mentina 2015
Fresia e frutta macerata dominano la delicata olfazione, gradevole e amichevole.
Sorso asciutto con tannino finemente in contrappunto, si nota un leggero surplus alcoolico e un lieve debito di freschezza.
Un buon nebbiolo da bersi secondo me entro i prossimi quattro anni.
:D :D :D :)


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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2021

Messaggioda cskdv » 09 feb 2021 08:47

Guido_88 ha scritto:Cascina Fontana Vino rosso 2019
Una delusione enorme. Detto che non ho neanche capito di che vitigno si tratti, dovrebbe essere un blend di nebbiolo con altro, mi aspettavo comunque molto di più
Indefinito e indefinibile.


Non è un blend.
É semplicemente un nebbiolo fatto con ricetta "naturale": fermentazione spontanea a temperatura non controllata in vetroresina, zero solforosa ecc. ecc.

Quando ho bevuto il 2018 mi era piaciuto, ma dopo mezz'ora di abbondante ossigenazione.... :D
Molto cangiante e chiaramente diverso da quello a cui si è abituati.

Come dice anche Mario Fontana, le etichette di questo vino sono di diversi colori proprio per simboleggiare che questo vino non è mai uguale, ogni bottiglia fa storia a sè. :wink:
Riprova, sarai più fortunato :lol:
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2021

Messaggioda zampaflex » 09 feb 2021 08:58

cskdv ha scritto:
Guido_88 ha scritto:Cascina Fontana Vino rosso 2019
Una delusione enorme. Detto che non ho neanche capito di che vitigno si tratti, dovrebbe essere un blend di nebbiolo con altro, mi aspettavo comunque molto di più
Indefinito e indefinibile.


Non è un blend.
É semplicemente un nebbiolo fatto con ricetta "naturale": fermentazione spontanea a temperatura non controllata in vetroresina, zero solforosa ecc. ecc.

Quando ho bevuto il 2018 mi era piaciuto, ma dopo mezz'ora di abbondante ossigenazione.... :D
Molto cangiante e chiaramente diverso da quello a cui si è abituati.



Dopo mezz'ora cosa, è spuntato il topo, tipico difetto di molti naturali?
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2021

Messaggioda vinogodi » 09 feb 2021 09:18

zampaflex ha scritto:
cskdv ha scritto:
Guido_88 ha scritto:Cascina Fontana Vino rosso 2019
Una delusione enorme. Detto che non ho neanche capito di che vitigno si tratti, dovrebbe essere un blend di nebbiolo con altro, mi aspettavo comunque molto di più
Indefinito e indefinibile.


Non è un blend.
É semplicemente un nebbiolo fatto con ricetta "naturale": fermentazione spontanea a temperatura non controllata in vetroresina, zero solforosa ecc. ecc.

Quando ho bevuto il 2018 mi era piaciuto, ma dopo mezz'ora di abbondante ossigenazione.... :D
Molto cangiante e chiaramente diverso da quello a cui si è abituati.



Dopo mezz'ora cosa, è spuntato il topo, tipico difetto di molti naturali?
...mi definisci "naturali"?
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2021

Messaggioda cskdv » 09 feb 2021 10:16

zampaflex ha scritto:
cskdv ha scritto:
Guido_88 ha scritto:Cascina Fontana Vino rosso 2019
Una delusione enorme. Detto che non ho neanche capito di che vitigno si tratti, dovrebbe essere un blend di nebbiolo con altro, mi aspettavo comunque molto di più
Indefinito e indefinibile.


Non è un blend.
É semplicemente un nebbiolo fatto con ricetta "naturale": fermentazione spontanea a temperatura non controllata in vetroresina, zero solforosa ecc. ecc.

Quando ho bevuto il 2018 mi era piaciuto, ma dopo mezz'ora di abbondante ossigenazione.... :D
Molto cangiante e chiaramente diverso da quello a cui si è abituati.



Dopo mezz'ora cosa, è spuntato il topo, tipico difetto di molti naturali?

Madonna mia qua ogni volta che si pronuncia la parola che comincia per N qua arrivano subito i mastini :lol:

Sono andato a controllare la nota che mi ero scritto:
"Produzione molto ridotta. Naso molto cangiante, parte leggermente ridotto ma poi si apre molto. Ottima beva"

Semplicemente era piuttosto chiuso e scomposto e poi un po' alla volta è virato su note floreali e fruttate chiaramente più piacevoli. Un buon bicchiere, chiaramente non da perderci la testa. :wink:
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2021

Messaggioda Guido_88 » 09 feb 2021 10:28

cskdv ha scritto:
Guido_88 ha scritto:Cascina Fontana Vino rosso 2019
Una delusione enorme. Detto che non ho neanche capito di che vitigno si tratti, dovrebbe essere un blend di nebbiolo con altro, mi aspettavo comunque molto di più
Indefinito e indefinibile.


Non è un blend.
É semplicemente un nebbiolo fatto con ricetta "naturale": fermentazione spontanea a temperatura non controllata in vetroresina, zero solforosa ecc. ecc.

Quando ho bevuto il 2018 mi era piaciuto, ma dopo mezz'ora di abbondante ossigenazione.... :D
Molto cangiante e chiaramente diverso da quello a cui si è abituati.

Come dice anche Mario Fontana, le etichette di questo vino sono di diversi colori proprio per simboleggiare che questo vino non è mai uguale, ogni bottiglia fa storia a sè. :wink:
Riprova, sarai più fortunato :lol:


Effettivamente (essendo al ristorante ne abbiamo prese due bottiglie) la prima non era terribile, la seconda invece sembrava un vino completamente diverso
Pensavo di essermi rincoglionito io e invece c'era una spiegazione :lol:
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2021

Messaggioda zampaflex » 09 feb 2021 12:39

cskdv ha scritto:
zampaflex ha scritto:
cskdv ha scritto:
Guido_88 ha scritto:Cascina Fontana Vino rosso 2019
Una delusione enorme. Detto che non ho neanche capito di che vitigno si tratti, dovrebbe essere un blend di nebbiolo con altro, mi aspettavo comunque molto di più
Indefinito e indefinibile.


Non è un blend.
É semplicemente un nebbiolo fatto con ricetta "naturale": fermentazione spontanea a temperatura non controllata in vetroresina, zero solforosa ecc. ecc.

Quando ho bevuto il 2018 mi era piaciuto, ma dopo mezz'ora di abbondante ossigenazione.... :D
Molto cangiante e chiaramente diverso da quello a cui si è abituati.



Dopo mezz'ora cosa, è spuntato il topo, tipico difetto di molti naturali?

Madonna mia qua ogni volta che si pronuncia la parola che comincia per N qua arrivano subito i mastini :lol:

Sono andato a controllare la nota che mi ero scritto:
"Produzione molto ridotta. Naso molto cangiante, parte leggermente ridotto ma poi si apre molto. Ottima beva"

Semplicemente era piuttosto chiuso e scomposto e poi un po' alla volta è virato su note floreali e fruttate chiaramente più piacevoli. Un buon bicchiere, chiaramente non da perderci la testa. :wink:


Dal tuo commento iniziale non avevo capito, adesso è chiaro, senza alcun intento polemico.
Te l'ho chiesto perché ho sostenuto numerose e anche accanite discussioni sull'argomento vini naturali / vini non naturali (e già qui si scatena l'ermeneutica: cosa sarebbero allora, artificiali?!?), e ogni volta che se ne affronta uno palesemente difettato salta su qualcuno a difenderlo "Eeeeeh ma è naturale" "Eeeeeh ma sono migliori" "Eeeeeh ma di solito sono buoni" e così via.

Per me non esistono "naturali" e "non naturali": esistono buoni e non buoni.
Se bevo un vino dichiarato naturale e mi piace, mi piace senza infingimenti e ne do' volentieri atto.
Se è difettato, lo ammazzo verbalmente perché se hai dell'uva sana e fai di tutto per rovinarla in cantina non governando correttamente i processi produttivi (pulizia tini, verifica lieviti, controllo temperature...tutte cose che NON richiedono chimica aggiunta ma solo umiltà e attenzione) sei solo un miserabile cialtrone.
Ho lavandinato in vita mia solo cinque bottiglie non rovinate da cattiva conservazione: tutti vini beatamente e orgogliosamente naturali. Delle schifezze tali che avrei preso volentieri a vangate i produttori (tutti famosi).

Per cui sull'argomento, venendo talvolta definito in modi ineleganti, sono un po' suscettibile :D
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2021

Messaggioda zampaflex » 09 feb 2021 12:42

vinogodi ha scritto:
zampaflex ha scritto:
cskdv ha scritto:
Guido_88 ha scritto:Cascina Fontana Vino rosso 2019
Una delusione enorme. Detto che non ho neanche capito di che vitigno si tratti, dovrebbe essere un blend di nebbiolo con altro, mi aspettavo comunque molto di più
Indefinito e indefinibile.


Non è un blend.
É semplicemente un nebbiolo fatto con ricetta "naturale": fermentazione spontanea a temperatura non controllata in vetroresina, zero solforosa ecc. ecc.

Quando ho bevuto il 2018 mi era piaciuto, ma dopo mezz'ora di abbondante ossigenazione.... :D
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Dopo mezz'ora cosa, è spuntato il topo, tipico difetto di molti naturali?
...mi definisci "naturali"?


Hai presente quel segmento di mercato nato con le migliori intenzioni, poi virato verso lo snobismo settaristico più assoluto, per il quale praticamente in vino in cantina si fa da solo e chi non fa così è un avvelenatore del pianeta? :mrgreen:
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2021

Messaggioda giodiui » 09 feb 2021 16:23

Guido_88 ha scritto:Cascina Fontana Vino rosso 2019
Una delusione enorme. Detto che non ho neanche capito di che vitigno si tratti, dovrebbe essere un blend di nebbiolo con altro, mi aspettavo comunque molto di più
Indefinito e indefinibile.

Da grande ammiratore dei vini di Mario Fontana non amo particolarmente questo vino, e devo dire che non ho nemmeno ben capito perché l'ha fatto. Se non l'hai ancora fatto, assaggia il suo langhe nebbiolo classico. Lì capisci il manico e lo stile.
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2021

Messaggioda Alberto » 09 feb 2021 21:53

Con trota salmonata al cartoccio con beurre blanc al dragoncello:
Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Riserva San Sisto, Fazi - Battaglia, 2011 (13,5%)
Un altro "residuato" dei Golden 90s, vecchie glorie bianchistiche nazionali finite un po' nel dimenticatoio con il cambio-moda in favore di vini più snelli e "nudi"...ed è un peccato, perché questo, anche e soprattutto facendo la tara all'annata sulla carta non eccezionale, è proprio un manuale del verdicchio: color medio paglierino, glicerico; al naso pera matura e erbette a profusione, più verso il secco che verso il fresco, affiancati nel tempo da un sottile fumé; al palato quasi sorprende per un inaspettato esubero di acidità iniziale, per poi proseguire leggermente cremoso grazie ad un legno che arrotonda ma non appesantisce, lento e progressivo nello svolgimento con bei toni agrumati e di uva spina da mezza bocca in poi. Finale sul vegetale fresco (sedano?), solo leggermente ozioso su note di torroncino che fanno capolino...ma nulla di grave.
Abbinamento vino-piatto direi sotto il segno non dell'amore, bensì del rispetto reciproco.
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2021

Messaggioda steeve6 » 09 feb 2021 23:18

alleg ha scritto:Sabato sera carbonaro con un paio di amici, tortelli conditi con sugo alla salsiccia e a seguire trippa con polenta fritta:

Jaquesson 743: champagnone denso e fitto anche se al momento un po' compresso e meno espressivo di quanto mi sarei aspettato. Tanta acidità, tanta frutta tropicale ma poco sviluppo verticale. Ripassare fra qualche anno per una stratificazione più interessante... voto 7,5
Segue bel confronto chiantigiano... Monsanto CC Riserva Il Poggio 2013 vs Tenuta Carleone Uno 2017:
Il classicismo estremo del Monsanto (già espressivo ma dal tannino ancora molto incazzato) a confronto con un espressione di sangiovese atipica, borgogneggiante, dal colore quasi cerasuolo, tannino leggero e bevibilità estrema. Maquillage molto piacevole che paga però al naso una nota smaltata/cipriosa un po' fastidiosa. Tavolo diviso sul preferito ma concorde sul fatto che si può tranquillamente bere peggio... per me 8,5 al monsanto, 8 al carleone
Lopez de Heredia Vina Tondonia Gran Reserva 1995: vino spettacoloso, due spanne sopra gli altri per complessità e persistenza. Naso in continua evoluzione. Al gusto il frutto, ancora fresco e pimpante, si integra con i primi sentori di terziarizzazione dando una stratificazione veramente notevole al vino. Densità palatale estrema, di impatto ma con grazia ed eleganza. Voto 9 pieno
Braida Bricco Bigotta 2005: carroarmatone di barbera, densa e opulenta ma senza dolcezze fastidiose. Affumicatura netta, tabacco e prugnona... bella prova che paga pegno però in eleganza allo spagnolo. Voto 7,5
Jabulet Hermitage Le pied de la Cote 2000:tendenzialmente andato, non proprio marsalato ma spoglio e con poco da dire. Qualche sbuffo nobile su porcini e noci ma non ci siamo spinti oltre il bicchiere.


Io il secondo del tavolo (il terzo non credo bazzichi questi lidi) :D

Jacquesson 743 un buono champagne che ci mette un po a venire fuori. All inizio quasi delusione, visti anche gli incensi e il costo, poi mitigata con l evolversi della bevuta. Forse ho notato un po più di pasticceria, ma ero già affaticato dal pomeriggio sei nazioni e potrei aver "visto" male.

confronto chiantial contrario di alleg ho preferito carleone. Nota smaltata evidente ma per me non fastidiosa (nonostante sia un difetto), ma entrata in bocca bella diretta e persistenza più lunga di Monsanto che è di una rusticita di commovente "dolcezza", ma paga,secondo me in scatto e allungo.

Rioja eccezionale. Una.finezza che non mi sarei aspettato. Lo paragonerei a una donna che aspetta il Momento giusto per spiccare tra le altre. Che si attende nel suo percorso e si prepara per momento in cui sarà la più desiderata della serata di gala, senza forzare le tappe. senza sforzarsi. Senza forzarti

Barbera molto interessante ma ero alla frutta e sinceramente troppo estasiato dalla rioja. Per continuare il paragone, però è più brasiliana golosa.

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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2021

Messaggioda win_67 » 10 feb 2021 13:50

Ieri sera ho aperto Sangiovese Riserva 'Probi' Villa Papiano 2016.
Appena stappata mi stordisce con una ventata di profumi già dalla bottiglia.
Verso nel bicchiere e ne risulta un colore rosso rubino intenso tendente al granato.
Sul bicchiere si nota un'abbondante glicerinità dovuta alla buona presenza di alcol.
Al naso lo sento un po' chiuso, sembra quasi un leggero sentore di incenso/affumicato con un lieve odore di frutti di bosco.
Provo ad annusare il tappo per sentire qualche difetto ma l'odore della ciliegia e dell'amarena mi pervadono.
Vista la mia inesperienza, fra me e me medito che sia il caso di lasciarlo riposare di più nel bicchiere per potersi aprire, quindi decido di aspettare una mezz'oretta.
Riprovo ad annusare e ritrovo nel bicchiere la piacevolezza della ciliegia, amarena sentite sul tappo con annessi frutti rossi di bosco più evidenti.
All'assaggio il vino riempi la bocca con la sua acidità piacevole abbinata ad una astringenza non scomposta che percepisco sulle gengive. L'alcolicità riscontrata a vista sul bicchiere si fa sentire in bocca con il suo calore pur non eccessivo.
I tannini sono presenti, si sentono, ma non sono invasivi.
La sua sapidità ti invoglia a berne ancora.
Impressionante la sua lunghezza e persistenza dell'acidità che ti invoglia a berne ancora.
Bevuta mezza bottiglia, l'altra mezza stasera.
Promosso.
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2021

Messaggioda zampaflex » 10 feb 2021 15:29

I vigneri dell'Etna - Vinupetra 2017

Assaggio offerto l'altro giorno da un enotecaro amico; vino talmente medio da risultare poco riconoscibile e inquadrabile, ma con una brutta chiusura amarognola da tannino verde, che incide più sul sapore che sul tocco al palato. Non lo comprerei.

:D :D :)
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2021

Messaggioda Luca castoldi » 10 feb 2021 23:47

Domaine Amiot et fils. Les Millandes 1er cru 2013, Morey Saint Denis. Situato sotto Clos de la roche. Poca terra, ghiaie e ciottoli.
Vini da invecchiamento . Maschile per solito. Il millessimo 13 inizia a penalizzarlo, sebbene l'ultima bevuta 1 anno fa fosse in bella forma.
"un parto lungo e doloroso" è stato descritto con suggestiva immagine il millesimo 2013.
Il colore ricorda un granata evoluto ma ancora luminoso, il naso riporta la memoria al sottobosco, foglie umide e frutti rossi in confettura. In bocca lo trovo discontinuo. Il centro palato tende a sfuggire ma si si ripresenta con un bel finale minerale, di bella salivazione. Però mi stanca.
Il vino rispetta il millesimo ed il territorio d'origine. Ma mi fa curioso e domani assaggio En Chenevery o <les Chenevery di Jeanniard, stesso millesimo, lieu dit molto simile. Ma ho il sospetto che non corrano nello stesso ippodromo. Come peraltro i due village, perlomeno nei due millesimi 2016.
Il corriere passa per solito il martedì e venerdì, spedisco appena ricevo i pagamenti e da molti anche prima. Insomma appena posso.
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2021

Messaggioda mattiave » 11 feb 2021 14:30

Clos de la Coulee de Serrant 2008 - Joly :D :D :D 1/2 - Abbinamento con il cibo :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

La Coulee moderna come uno se la aspetta. Colore piuttosto carico, sbuffi al naso di qualsiasi tipo. Alla cieca ti potresti aspettarti anche botrite. E' sicuramente un naso affascinante, con frutta molto matura, miele... insomma, non il vino che si incontra tutti i giorni (per fortuna, forse...).
La bocca è meno "pesante" di ciò che ci si aspetta. Riempie, fa godere e limita la sensazione che sia "troppo" in tutto, anche se alla fine il ricordo rimane quello.
Direi una Coulee in stile moderno da abbinamento fuori dal comune, ed infatti su questo la prestazione è stata assolutamente magistrale e stento a credere che un altro vino possa superarla.
Abbinata a crostini con aglio cotto al forno con miele e aromi (diventa una crema) e Camembert, sempre sciolto al forno gli ultimi 10 minuti.
Pane buono, aglio cotto e formaggio fuso, abbinati alla Coulee 2008 mi hanno procurato sensazioni orgasmiche.
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2021

Messaggioda Ludi » 11 feb 2021 16:22

mattiave ha scritto:Clos de la Coulee de Serrant 2008 - Joly :D :D :D 1/2 - Abbinamento con il cibo :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

La Coulee moderna come uno se la aspetta. Colore piuttosto carico, sbuffi al naso di qualsiasi tipo. Alla cieca ti potresti aspettarti anche botrite. E' sicuramente un naso affascinante, con frutta molto matura, miele... insomma, non il vino che si incontra tutti i giorni (per fortuna, forse...).
La bocca è meno "pesante" di ciò che ci si aspetta. Riempie, fa godere e limita la sensazione che sia "troppo" in tutto, anche se alla fine il ricordo rimane quello.
Direi una Coulee in stile moderno da abbinamento fuori dal comune, ed infatti su questo la prestazione è stata assolutamente magistrale e stento a credere che un altro vino possa superarla.
Abbinata a crostini con aglio cotto al forno con miele e aromi (diventa una crema) e Camembert, sempre sciolto al forno gli ultimi 10 minuti.
Pane buono, aglio cotto e formaggio fuso, abbinati alla Coulee 2008 mi hanno procurato sensazioni orgasmiche.


la assaggiai proprio da Joly quando era appena uscita. All'epoca mi sembrò un vino relativamente meno "ingombrante" rispetto a versioni precedenti...ci debbo tornare su.
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2021

Messaggioda Alberto » 11 feb 2021 22:09

Collio Pinot Grigio Masseré, Tiare, 2019 (13,5%)
Non tra i produttori che più mi ispiri simpatia, per le note vicende sul sauvignon "fantasioso", però devo dire che a questo vino si può appuntare proprio poco o nulla: tenue color salmonato (fa una notte di macerazione); naso che rimbalza continuamente tra due opposte sponde di frutto, quella bianchistica dell'arancia bionda e quella rossistica del più delicato ed acerbo dei piccoli frutti rossi; bocca snella e fresca (che stacco dai "pinot-grigioni" friulani di una decina-quindicina di anni fa...), stavolta più convintamente sull'agrume. Leggo che fermenta per il 20% in legno: non si sente.
Godurioso l'abbinamento con del prosciutto cotto artigianale.
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2021

Messaggioda Luca castoldi » 11 feb 2021 22:34

Martedi a pranzo, dietro al magazzino a Serre di Rapolano, ero a pranzo dallo "zozzo". In realtà un posto immacolato, ma qualcuno lo chiama così . Giuliana il mercoledì fa la porchetta.
Mi sono portato dietro l'aligotè di Pavelot, anno 2018 e per puro caso, mi sono accorto di una cosa.
La prendo lunga, tanto da fare ho poco.
L'aligotè ha subito una sorte simile a quella del dolcetto in terra di Langa. Ma già lo dissi. Nebbiolo al posto del dolcetto e Chardonnay al posto dell'Aligotè. Distastro per entrambi. Ma non generalizziamo.
Lasciamo stare mostri sacri, Ponsot, Pataille , Leroy etc etc, aligotè dai 20 ai 100 in loco.
Parlo di aligotè normali, per quanto ben eseguiti ed interpretati.. Ho sempre pensato il difetto maggiore fosse nella tattile.
Ma era il freddo a tradirlo, per come spesso siamo abituati a bere un bianco semplice e di beva immediata,
Lasciato lì sereno a prendere il suo bel calduccio, ho scoperto un vino diverso, che ha mostrato tattile quasi sensuale, i fiori si sono aperti, il cedro e delle belle erbe hanno preso consistenza , fiori bianchi, il palato ha iniziato a salivare a palla.
La 18 sarà bella per l'aligotè. Di chiunque , basta sia ben fatto.
Poi l'Aligotè ha un pregio, pur non avendo in nessun modo il talento ed il prezzo dello chardonnay, che resiste bene al caldo, alle estati siccitose, basta sia ben irrorato da vene d'acqua sotterranee. Nelle zone vocate.
Io credo in futuro sarà un solido compagno a tavola.
Il brutto anatroccolo potrebbe in futuro regalarci piacevoli sorprese. Da tanti bravi produttori che hanno preservato le vigne nei loro posti originali.
Ai prezzi appropriati.
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2021

Messaggioda giodiui » 11 feb 2021 22:57

Roccheviberti Barbera Superiore 'Vignalunga' 2018. Vigne in zona Castiglione Falletto. Una barbera un po' atipica, elegante e gentile come il vigneron che la produce. 'Solo' 13.5° in un'annata calda come la 18. Un bouquet in cui dominano i petali di rosa, cosa ben strana per il vitigno. E al tempo stesso c'è qualcosa di inconfondibile che non ti svia: è una barbera, anche se un po' 'nebbioleggia'. Naso tutto in finezza, poi in bocca l'acidità è giusta, una discreta mineralità si manifesta da subito. Non è la barbera esuberante e impetuosa, né quella potente e golosa, però è una bella interpretazione tutta in punta di piedi.
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2021

Messaggioda vinogodi » 12 feb 2021 09:30

Luca castoldi ha scritto:Il brutto anatroccolo potrebbe in futuro regalarci piacevoli sorprese. Da tanti bravi produttori che hanno preservato le vigne nei loro posti originali.
Ai prezzi appropriati.
... ritengo l'Aligoté , più dello Chardonnay o similmente , molto condizionato dalla capacità del produttore di interpretarlo, al di là del terroir sempre importante . Se qualcuno riesce a fare veri , piccoli capolavori (Sous Chatelet di Domaine D'Auvenay su tutti ) significa che il potenziale esiste , come per il Trebbiano , il 99% svilito da preconcetti sia di chi beve , sia da chi lo produce . Per caratteristiche simili, tra l'altro . Rimane la questione "manico" non secondaria ma primaria come poche altre volte , perchè oltre al gioiello succitato , anche Coche Dury e Ramonet producono Aligoté egregi con personalità spiccatissime e caratterizzazione al di sopra delle aspettative , aspettative corroborate da una proposta generalizzata il più delle volte di bevanda anonima, magra e acidula ... 8)
PS: a prezzi appropriati? Non saprei . Ad oggi si , ma i vertici qualitativi della tipologia vengono raggiunti o le potenzialità vengono espresse , andrà da sè che il balzo avviene , indipendentemente dai nostri desiderata economici
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bobbisolo
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2021

Messaggioda bobbisolo » 12 feb 2021 10:21

incredibile..
ieri ho stappato proprio un aligoté, my first one, mongeard-mugneret, 2014... comprato a caso
5 cm di tappo e 1 kg di bottiglia
da freddo pareva poca cosa, una sottile tostatura al naso e con una chiusura acida finanche fastidiosa... mi risultava difficile collocarlo in una zona specifica diversa da "bianco generico", seppur non fosse un vino cattivo.
Ha poi sfoderato una certa complessità, di melone, frutta secca tipo noce, di siepe in fiore, cera d'api... ingresso bocca segnato dall'acidità subito contrastata, ma solo in parte, da una sensazione di morbidezza(burro) che parte dalla punta della lingua fino a centro bocca, senza proseguire, sembra fermarsi senza accompagnare la scia acida che continua per diversi secondi in più.. col calore (e il cibo... uova all'occhio di bue + verdure lesse + insalata) ha guadagnato molto in ampiezza e ha attenuato in parte l'acidità.
Buono
Questo lo conoscevate, dove si colloca fra gli altri aligoté ?
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2021

Messaggioda Luca castoldi » 12 feb 2021 19:22

bobbisolo ha scritto:incredibile..
ieri ho stappato proprio un aligoté, my first one, mongeard-mugneret, 2014... comprato a caso
5 cm di tappo e 1 kg di bottiglia
da freddo pareva poca cosa, una sottile tostatura al naso e con una chiusura acida finanche fastidiosa... mi risultava difficile collocarlo in una zona specifica diversa da "bianco generico", seppur non fosse un vino cattivo.
Ha poi sfoderato una certa complessità, di melone, frutta secca tipo noce, di siepe in fiore, cera d'api... ingresso bocca segnato dall'acidità subito contrastata, ma solo in parte, da una sensazione di morbidezza(burro) che parte dalla punta della lingua fino a centro bocca, senza proseguire, sembra fermarsi senza accompagnare la scia acida che continua per diversi secondi in più.. col calore (e il cibo... uova all'occhio di bue + verdure lesse + insalata) ha guadagnato molto in ampiezza e ha attenuato in parte l'acidità.
Buono
Questo lo conoscevate, dove si colloca fra gli altri aligoté ?

Conosco la maison, quanto l hai pagato qui? Ma non ho mai bevuto il loro aligote. Semplice curiosità
Il corriere passa per solito il martedì e venerdì, spedisco appena ricevo i pagamenti e da molti anche prima. Insomma appena posso.
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bobbisolo
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2021

Messaggioda bobbisolo » 12 feb 2021 21:23

Luca castoldi ha scritto:Conosco la maison, quanto l hai pagato qui? Ma non ho mai bevuto il loro aligote. Semplice curiosità


circa 9 più spedizione
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2021

Messaggioda Guido_88 » 13 feb 2021 10:57

Barone Pizzini Naturae 2016

Ragazzi se volete sentire il sapore vero della Franciacorta, vi consiglio questo Barone Pizzini
Un aroma di asfalto inconfondibile. Una delle bolle peggiori mai assaggiate, secondo solo al Ca del Bosco
Come buttare 30 euro, per fortuna non l'ho preso io :D
Luca castoldi
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2021

Messaggioda Luca castoldi » 13 feb 2021 15:04

Guido_88 ha scritto:Barone Pizzini Naturae 2016

Ragazzi se volete sentire il sapore vero della Franciacorta, vi consiglio questo Barone Pizzini
Un aroma di asfalto inconfondibile. Una delle bolle peggiori mai assaggiate, secondo solo al Ca del Bosco
Come buttare 30 euro, per fortuna non l'ho preso io :D

Dal nome sospetto sia senza dosa e millesimo.
Cioè, come cercarsi i guai da soli.
I base sono potabili, mi sembra di ricordare sia Animante..
Fui in contatto col direttore commerciale visto che nel paniere c'è anche un verdicchio che mi faceva curioso.
Mi mandò un listino prezzi anche del Franciacorta.
Non ci capii molto, non capivo bene le condizioni, non sono molto attento al commerciale.
Dalle condizioni proposte mi sembrava mi costasse più o meno come il mio Chardonnet et fils da Avize o il Phelizot.
Cito i miei perché so i prezzi, almeno quello sì.
Questo di cui parli costava anche lui fuori di misura e non avevo dubbi fosse il solito esercizio di (poco) stile
Mi sembra invece di essermi imbattuto in un dos 0 o extra brut, non avevo la boccia al tavolo, di Arici.
Ben eseguito. Non so il prezzo, offerto. Però l ho bevuto piacevolmente.
Il corriere passa per solito il martedì e venerdì, spedisco appena ricevo i pagamenti e da molti anche prima. Insomma appena posso.

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