Diario economico

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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 11 ott 2020 18:50

Tema burocrazia italiana.

L'indice europeo sulla qualità della PA del 2017 evidenzia questi risultati:

Finlandia 80,5
Olanda 75,6
Lussemburgo 75,5
Germania 71,4
...
Italia 24,7
Grecia (ultima) 19,1

Non c'è bisogno di aggiungere altro.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 13 ott 2020 12:09

C'è sempre qualcuno più terrone di un altro a quanto pare (non per sfottere i nostri meridionali ma per riportare a terra quei razzisti dei democristiani e leghisti ticinesi, "che gli italiani ci rubano il lavoro", ma si incul!no...)

Superando Basilea Città, Zugo ha riconquistato la vetta della classifica dei cantoni svizzeri più attraenti per le aziende, mentre Ticino e Grigioni rimangono nelle zone di bassissima classifica. È quanto emerge dall'ultima edizione di uno studio periodico di Credit Suisse che analizza la qualità della localizzazione delle varie regioni nell'ottica delle imprese.

Il potenziale economico a lungo termine dei cantoni è determinato in gran parte dalle condizioni quadro per le società, affermano gli analisti di CS nella ricerca pubblicata oggi. Le aziende investono principalmente in località attraenti e creano così posti di lavoro, il che apporta valore aggiunto e benessere.

L'indicatore annuale della qualità della localizzazione di Credit Suisse (IQL) misura l'attrattiva delle regioni e dei cantoni in rapporto alla media elvetica. Lo fa tenendo conto di fattori quali la pressione fiscale (sia per le persone giuridiche che per quelle fisiche), la disponibilità di personale specializzato e altamente qualificato, nonché la raggiungibilità, per esempio in aereo.

Zugo è stato il leader indiscusso nella classifica fin dall'inizio dell'analisi, nel 1997, ma l'anno scorso ha dovuto lasciare lo scettro di primo della classe a Basilea Città. Ora torna numero uno, grazie alla riduzione delle imposte sugli utili societari, vantando un IQL di 2,10, contro il 2,06 dell'agglomerato renano e l'1,23 di Zurigo. Al quarto rango si trova Ginevra, che ha guadagnato 10 posti rispetto al 2019. Seguono Argovia, Svitto, Nidvaldo e Lucerna.

In fondo figurano il Ticino (23esimo con un IQL di -1,00: perde una posizione), Grigioni (24sesimo, -1,17, rango invariato), Giura e Vallese. Va peraltro sottolineato come per i cantoni più grandi ed eterogenei - come Berna, Vaud, Ticino o Grigioni - i ricercatori ritengano insufficiente l'analisi a livello cantonale e offrano anche valutazioni regionali. Ad esempio a sud della Alpi i comparti di Lugano e di Mendrisio offrono una qualità della localizzazione superiore alle regioni limitrofe.

Concretamente, in una classifica che comprende 110 realtà regionali, Mendrisio è 51esima (IQL -0,41), Lugano 59esima (-0,64), Bellinzona 77esima (-1,12), Locarno 86esima (-1,49) e la zona Tre Valli è 92esima (-1,59). Al primo rango figura Zurigo.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 14 ott 2020 14:26

Istat pubblica i dati sul nero.
E il primo che nonostante questa lettura continuerà ad affermare che il grosso dell'evasione si concentra nelle multinazionali e nelle banche si beccherà uno sputo in faccia e un calcio in cul0 da me (vedasi ad esempio Di Maio non tanto tempo fa).
Essere populista oggi significa volere difendere l'illegalità della diffusissima evasione spicciola. Devastando il bilancio statale e la fiducia dei contribuenti onesti.

https://www.repubblica.it/economia/2020/10/14/news/istat_economia_non_osservata-270537120/?ref=RHPPLF-VE-I257335871-C8-P2-S3.4-T1

Il valore aggiunto sommerso si colloca soprattutto nei servizi. La componente legata alla sotto-dichiarazione del valore aggiunto ammonta a 95,6 miliardi (98,5 miliardi nel 2017) mentre quella connessa all'impiego di lavoro irregolare si attesta a 78,5 miliardi (80,2 miliardi l'anno precedente). Le componenti residuali ammontano a 17,6 miliardi (16,3 nel 2017), dice l'Istat. Se si guarda alla tipologia di attività, circa l'80% del sommerso economico si genera nel terziario. In particolare, si concentra per circa due terzi in tre settori di attività economica: Commercio, trasporti, alloggio e ristorazione (40,3%), Altri servizi alle imprese (12,7%) e Altri servizi alle persone (12,0%).
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 15 ott 2020 17:24

Non c'entra molto con il thread, ma quello che succede in America ha conseguenze dirette sul mondo.
E preoccupa per l'involuzione della politica locale.

California: sostenitori del partito repubblicano installano finte urne per il voto per posta per fare sparire dei voti, ritenuti in prevalenza democratici
https://edition.cnn.com/2020/10/14/politics/california-dropbox-controversy-explained/index.html

Texas: il governatore (repubblicano) riduce le urne per il voto anticipato a una per contea, da dodici che erano, per rallentare e impedire questa forma di voto, che anche qui si presume sia scelta soprattutto dai democratici.
https://edition.cnn.com/2020/10/01/politics/texas-governor-drop-off-locations-ballots/index.html
PS: poco dopo è partito il giudizio in tribunale sulla liceità del provvedimento, che due giorni fa è stato sospeso da una sentenza

Ricordando le macchine per il voto difettose in Florida che hanno portato alle contestazioni all'epoca della corsa Bush Jr - Gore, col secondo in recupero nel riconteggio poi sospeso da una decisione del governatore, guarda caso cugino di George W.
E' talmente disperato il sistema elettorale floridiano che il web pullula di meme.
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 20 ott 2020 12:39

zampaflex ha scritto:
California: sostenitori del partito repubblicano installano finte urne per il voto per posta per fare sparire dei voti, ritenuti in prevalenza democratici
https://edition.cnn.com/2020/10/14/politics/california-dropbox-controversy-explained/index.html
..........................................



Caro zampa, ma hai capito come funziona (male!) il voto negli USA? Non si tratta di essere democratici o repubblicani, ma di prendere atto che è una grandissima presa per il cu£o.

Le leggi sull'identificazione degli elettori sono quasi nulle. A NY, nel Vermont, Maryland, Pennsylvania puoi votare senza documento; nel Connecticut, nello Utah e in molti altri stati è sufficiente presentare un ID senza foto, tipo la bolletta elettrica o il tesserino del centro estetico.

https://www.ncsl.org/research/elections-and-campaigns/voter-id.aspx#Laws%20in%20Effect


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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 20 ott 2020 13:02

harmattan ha scritto:
zampaflex ha scritto:
California: sostenitori del partito repubblicano installano finte urne per il voto per posta per fare sparire dei voti, ritenuti in prevalenza democratici
https://edition.cnn.com/2020/10/14/politics/california-dropbox-controversy-explained/index.html
..........................................



Caro zampa, ma hai capito come funziona (male!) il voto negli USA? Non si tratta di essere democratici o repubblicani, ma di prendere atto che è una grandissima presa per il cu£o.

Le leggi sull'identificazione degli elettori sono quasi nulle. A NY, nel Vermont, Maryland, Pennsylvania puoi votare senza documento; nel Connecticut, nello Utah e in molti altri stati è sufficiente presentare un ID senza foto, tipo la bolletta elettrica o il tesserino del centro estetico.

https://www.ncsl.org/research/elections-and-campaigns/voter-id.aspx#Laws%20in%20Effect



Vabbé che non esiste un ID obbligatorio nel paese, ma che si arrivasse a tanto non lo sapevo.
Per lo meno la sagra delle vaccate è equamente distribuita across the board, stati dem e stati rep.

Ciò non toglie che i tentativi trumpisti sono scandalosi, al limite del golpe. Tra urne fasulle, eliminazione di seggi, limitazioni al conteggio delle schede spedite stanno perdendo il senso dello Stato.
Rimane solo quello della tribù.
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo » 20 ott 2020 14:27

tweet satirici che mi fanno capire perché questo governo piace molto a molte persone di sinistra

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il fascino discreto dello statalismo
(il guaio è che Salvini e Meloni sono altrettanto statalisti)
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
(Sam Fuller, a proposito di "The Steel Helmet")

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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 20 ott 2020 16:01

tenente Drogo ha scritto:
il fascino discreto dello statalismo
(il guaio è che Salvini e Meloni sono altrettanto statalisti)


Meloni si e molto.
Salvini no. A lui basta la legalizzazione dell'evasione fiscale.
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo » 20 ott 2020 16:59

zampaflex ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:
il fascino discreto dello statalismo
(il guaio è che Salvini e Meloni sono altrettanto statalisti)


Meloni si e molto.
Salvini no. A lui basta la legalizzazione dell'evasione fiscale.



non era liberale neanche Berlusconi, figuriamoci Salvini

se davvero si facesse una "Netflix" italiana e lui fosse al governo ne approfitterebbe come tutti per raccomandare attori e attrici (come farebbe il PD naturalmente) e guadagnare dalle produzioni di film e contenuti in genere

d'altronde la RAI l'ha lottizzata né più né meno degli altri
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 20 ott 2020 17:04

tenente Drogo ha scritto:
zampaflex ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:
il fascino discreto dello statalismo
(il guaio è che Salvini e Meloni sono altrettanto statalisti)


Meloni si e molto.
Salvini no. A lui basta la legalizzazione dell'evasione fiscale.



non era liberale neanche Berlusconi, figuriamoci Salvini

se davvero si facesse una "Netflix" italiana e lui fosse al governo ne approfitterebbe come tutti per raccomandare attori e attrici (come farebbe il PD naturalmente) e guadagnare dalle produzioni di film e contenuti in genere

d'altronde la RAI l'ha lottizzata né più né meno degli altri


Ma non è statalista, è scrocco (che in Lombardia ha un significato ben preciso)
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 20 ott 2020 21:19

tenente Drogo ha scritto:
se davvero si facesse una "Netflix" italiana e lui fosse al governo ne approfitterebbe come tutti per raccomandare attori e attrici (come farebbe il PD naturalmente) e guadagnare dalle produzioni di film e contenuti in genere

d'altronde la RAI l'ha lottizzata né più né meno degli altri


Ed infatti il cinema in Italia è un posto statale a tutti gli effetti, tranne la Wild Side e Cattleya (che è inglese) l'unica produzione numericamente considerevole di film e fiction è data da (mamma) Rai cinema.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 21 ott 2020 16:43

harmattan ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:
se davvero si facesse una "Netflix" italiana e lui fosse al governo ne approfitterebbe come tutti per raccomandare attori e attrici (come farebbe il PD naturalmente) e guadagnare dalle produzioni di film e contenuti in genere

d'altronde la RAI l'ha lottizzata né più né meno degli altri


Ed infatti il cinema in Italia è un posto statale a tutti gli effetti, tranne la Wild Side e Cattleya (che è inglese) l'unica produzione numericamente considerevole di film e fiction è data da (mamma) Rai cinema.


Medusa produceva non poco, poi in Fininvest hanno capito che a fare programmi con i gibboni live si spendeva un caxxo e i videodipendenti se li guardavano lo stesso.
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo » 22 ott 2020 17:35

lo so, è lunghissimo, ma andate al minuto 48
verità assolute sul mito del recupero dell'evasione fiscale, panacea di tutti i mali
https://www.youtube.com/watch?v=xNyQ58VRAfs

NB per chi non lo sapesse "ai ar ess" cioè IRC sta per Internal Revenue Service, l'equivalente USA delle agenzie delle entrate
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo » 22 ott 2020 17:40

vi agevolo un estratto dalla discussione che si è sviluppata su FB

Boldrin (che tanto per cambiare la tocca piano):

"Cialtroni in malafede e persone in buona fede ma non informate insistono che "combattendo l'evasione fiscale" tutto si risolve.
Qualche pagliaccio arriva ad affermare che saremmo "la Svizzera con una cucina migliore".
Piaccia o meno son menzogne, dannose menzogne."

un commentatore cita un'intervista di Gianni Riotta a Milton Friedman apparsa sul Corriere nel 1994:

“Guardi che l’Italia è molto più libera di quel che voi credete, grazie al mercato nero e all’evasione fiscale. Il mercato nero, Napoli, e l’evasione fiscale hanno salvato il vostro Paese, sottraendo ingenti capitali al controllo delle burocrazie statali. E per questo io ho più fiducia nell’Italia di quel che si possa avere dalle statistiche, che sono pessimiste. Il vostro mercato nero è un modello di efficienza. Il governo un modello di inefficienza. In certe situazioni un evasore è un patriota. Ci sono tasse immorali. Non facciamo moralismi, un conto è rubare o uccidere, un conto evadere le tasse. Lei ha mai conosciuto qualcuno che obietta al contrabbando, se non semplicemente per il pericolo di venir catturato?”.

replica Boldrin:

"Francamente: una ***. Milton non aveva proprio capito il problema, parlava per schemi ideologici."

e successivamente aggiunge:

"C'e' una maniera semplice di capire perche' Milton avesse torto. Basta usare un metodo che lui, giustamente, usava sempre: assumi tutti facciano la stessa cosa. Tutti evadono. E cosa succede?
Succede che poi c'e' il crollo, vero, del paese. La guerra civile, la distruzione di tutto. Tipo Somalia, tanto per capirsi. Ottimo, dirai tu, tanto poi ricostruiamo. Anzitutto non e' ovvio che ricostruiamo, certo non rapidamente (vedi, di nuovo, Somalia). Ed una volta che abbiamo ricostruito (visto che ricostruiamo con le stesse persone, solo molto piu' povere, violente ed imbruttite) abbiamo lo stesso problema moltiplicato per 100. La ricetta di Milton porta alla guerra civile, niente piu' niente meno.
Chiacchiere prive di senso, del tutto analoghe a quelle del marxista-leninista che vuole la palingenesi perche' tutti si ribellano al male ... diventando loro stessi il super male.
L'ideologia religiosa fa sempre male, che sia di destra o di sinistra, di sopra o di sotto."
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 22 ott 2020 17:48

tenente Drogo ha scritto:vi agevolo un estratto dalla discussione che si è sviluppata su FB

Boldrin (che tanto per cambiare la tocca piano):

"Cialtroni in malafede e persone in buona fede ma non informate insistono che "combattendo l'evasione fiscale" tutto si risolve.
Qualche pagliaccio arriva ad affermare che saremmo "la Svizzera con una cucina migliore".
Piaccia o meno son menzogne, dannose menzogne."

un commentatore cita un'intervista di Gianni Riotta a Milton Friedman apparsa sul Corriere nel 1994:

“Guardi che l’Italia è molto più libera di quel che voi credete, grazie al mercato nero e all’evasione fiscale. Il mercato nero, Napoli, e l’evasione fiscale hanno salvato il vostro Paese, sottraendo ingenti capitali al controllo delle burocrazie statali. E per questo io ho più fiducia nell’Italia di quel che si possa avere dalle statistiche, che sono pessimiste. Il vostro mercato nero è un modello di efficienza. Il governo un modello di inefficienza. In certe situazioni un evasore è un patriota. Ci sono tasse immorali. Non facciamo moralismi, un conto è rubare o uccidere, un conto evadere le tasse. Lei ha mai conosciuto qualcuno che obietta al contrabbando, se non semplicemente per il pericolo di venir catturato?”.

replica Boldrin:

"Francamente: una ***. Milton non aveva proprio capito il problema, parlava per schemi ideologici."

e successivamente aggiunge:

"C'e' una maniera semplice di capire perche' Milton avesse torto. Basta usare un metodo che lui, giustamente, usava sempre: assumi tutti facciano la stessa cosa. Tutti evadono. E cosa succede?
Succede che poi c'e' il crollo, vero, del paese. La guerra civile, la distruzione di tutto. Tipo Somalia, tanto per capirsi. Ottimo, dirai tu, tanto poi ricostruiamo. Anzitutto non e' ovvio che ricostruiamo, certo non rapidamente (vedi, di nuovo, Somalia). Ed una volta che abbiamo ricostruito (visto che ricostruiamo con le stesse persone, solo molto piu' povere, violente ed imbruttite) abbiamo lo stesso problema moltiplicato per 100. La ricetta di Milton porta alla guerra civile, niente piu' niente meno.
Chiacchiere prive di senso, del tutto analoghe a quelle del marxista-leninista che vuole la palingenesi perche' tutti si ribellano al male ... diventando loro stessi il super male.
L'ideologia religiosa fa sempre male, che sia di destra o di sinistra, di sopra o di sotto."


Però un poco si contraddice.
Recuperare soldi dalla colossale evasione è la strada perché lo Stato possa INVESTIRE e non semplicemente SPENDERE.
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo » 23 ott 2020 01:20

zampaflex ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:vi agevolo un estratto dalla discussione che si è sviluppata su FB

Boldrin (che tanto per cambiare la tocca piano):

"Cialtroni in malafede e persone in buona fede ma non informate insistono che "combattendo l'evasione fiscale" tutto si risolve.
Qualche pagliaccio arriva ad affermare che saremmo "la Svizzera con una cucina migliore".
Piaccia o meno son menzogne, dannose menzogne."

un commentatore cita un'intervista di Gianni Riotta a Milton Friedman apparsa sul Corriere nel 1994:

“Guardi che l’Italia è molto più libera di quel che voi credete, grazie al mercato nero e all’evasione fiscale. Il mercato nero, Napoli, e l’evasione fiscale hanno salvato il vostro Paese, sottraendo ingenti capitali al controllo delle burocrazie statali. E per questo io ho più fiducia nell’Italia di quel che si possa avere dalle statistiche, che sono pessimiste. Il vostro mercato nero è un modello di efficienza. Il governo un modello di inefficienza. In certe situazioni un evasore è un patriota. Ci sono tasse immorali. Non facciamo moralismi, un conto è rubare o uccidere, un conto evadere le tasse. Lei ha mai conosciuto qualcuno che obietta al contrabbando, se non semplicemente per il pericolo di venir catturato?”.

replica Boldrin:

"Francamente: una ***. Milton non aveva proprio capito il problema, parlava per schemi ideologici."

e successivamente aggiunge:

"C'e' una maniera semplice di capire perche' Milton avesse torto. Basta usare un metodo che lui, giustamente, usava sempre: assumi tutti facciano la stessa cosa. Tutti evadono. E cosa succede?
Succede che poi c'e' il crollo, vero, del paese. La guerra civile, la distruzione di tutto. Tipo Somalia, tanto per capirsi. Ottimo, dirai tu, tanto poi ricostruiamo. Anzitutto non e' ovvio che ricostruiamo, certo non rapidamente (vedi, di nuovo, Somalia). Ed una volta che abbiamo ricostruito (visto che ricostruiamo con le stesse persone, solo molto piu' povere, violente ed imbruttite) abbiamo lo stesso problema moltiplicato per 100. La ricetta di Milton porta alla guerra civile, niente piu' niente meno.
Chiacchiere prive di senso, del tutto analoghe a quelle del marxista-leninista che vuole la palingenesi perche' tutti si ribellano al male ... diventando loro stessi il super male.
L'ideologia religiosa fa sempre male, che sia di destra o di sinistra, di sopra o di sotto."


Però un poco si contraddice.
Recuperare soldi dalla colossale evasione è la strada perché lo Stato possa INVESTIRE e non semplicemente SPENDERE.


se lo stato volesse investire potrebbe investire anche adesso
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 23 ott 2020 09:00

tenente Drogo ha scritto:
zampaflex ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:vi agevolo un estratto dalla discussione che si è sviluppata su FB

Boldrin (che tanto per cambiare la tocca piano):

"Cialtroni in malafede e persone in buona fede ma non informate insistono che "combattendo l'evasione fiscale" tutto si risolve.
Qualche pagliaccio arriva ad affermare che saremmo "la Svizzera con una cucina migliore".
Piaccia o meno son menzogne, dannose menzogne."

un commentatore cita un'intervista di Gianni Riotta a Milton Friedman apparsa sul Corriere nel 1994:

“Guardi che l’Italia è molto più libera di quel che voi credete, grazie al mercato nero e all’evasione fiscale. Il mercato nero, Napoli, e l’evasione fiscale hanno salvato il vostro Paese, sottraendo ingenti capitali al controllo delle burocrazie statali. E per questo io ho più fiducia nell’Italia di quel che si possa avere dalle statistiche, che sono pessimiste. Il vostro mercato nero è un modello di efficienza. Il governo un modello di inefficienza. In certe situazioni un evasore è un patriota. Ci sono tasse immorali. Non facciamo moralismi, un conto è rubare o uccidere, un conto evadere le tasse. Lei ha mai conosciuto qualcuno che obietta al contrabbando, se non semplicemente per il pericolo di venir catturato?”.

replica Boldrin:

"Francamente: una ***. Milton non aveva proprio capito il problema, parlava per schemi ideologici."

e successivamente aggiunge:

"C'e' una maniera semplice di capire perche' Milton avesse torto. Basta usare un metodo che lui, giustamente, usava sempre: assumi tutti facciano la stessa cosa. Tutti evadono. E cosa succede?
Succede che poi c'e' il crollo, vero, del paese. La guerra civile, la distruzione di tutto. Tipo Somalia, tanto per capirsi. Ottimo, dirai tu, tanto poi ricostruiamo. Anzitutto non e' ovvio che ricostruiamo, certo non rapidamente (vedi, di nuovo, Somalia). Ed una volta che abbiamo ricostruito (visto che ricostruiamo con le stesse persone, solo molto piu' povere, violente ed imbruttite) abbiamo lo stesso problema moltiplicato per 100. La ricetta di Milton porta alla guerra civile, niente piu' niente meno.
Chiacchiere prive di senso, del tutto analoghe a quelle del marxista-leninista che vuole la palingenesi perche' tutti si ribellano al male ... diventando loro stessi il super male.
L'ideologia religiosa fa sempre male, che sia di destra o di sinistra, di sopra o di sotto."


Però un poco si contraddice.
Recuperare soldi dalla colossale evasione è la strada perché lo Stato possa INVESTIRE e non semplicemente SPENDERE.


se lo stato volesse investire potrebbe investire anche adesso


Mica tanto. Dopo le spese correnti non resta molto. Che però è sempre più di quanto investano le micragnose imprese private nostrane.
Dopo l'esplosione del fenomeno debiti fiscali per rimpiazzare quelli bancari, adesso vedo con discreta frequenza ricavi da contributi pubblici per progetti altisonanti della cui realtà ed efficacia dubito fortemente.
Ah, quant'è bella la tetta pubblica, da mungere!
:evil:
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo » 23 ott 2020 14:25

il problema è la qualità della spesa pubblica
spendere di più sull'istruzione e di meno sulle pensioni per esempio

un recupero dell'evasione fiscale porterebbe lo stato a spendere ancora con gli stessi criteri
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo » 23 ott 2020 14:27

il problema è la qualità della spesa pubblica
spendere di più sull'istruzione e di meno sulle pensioni per esempio

un recupero dell'evasione fiscale non cambierebbe molto le cose perché lo stato spenderebbe sempre con gli stessi criteri
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
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Messaggioda zampaflex » 12 nov 2020 15:36

Ci sarebbero 1,8 milioni di posti di lavoro per cui le aziende non riescono ad assumere semplicemente perché non riescono a
trovare persone con le giuste competenze
.
Inoltre su 1.369.000 percettori di reddito di cittadinanza che hanno firmato un patto per il lavoro, a oggi quelli che hanno avuto
un’opportunità professionale sono stati 352 mila. Per la gran parte si è trattato di contratti a termine (65%) e di apprendistato (4,1%) mentre i contratti a tempo indeterminato si sono fermati al 15,4%.
Così oggi i percettori di reddito che hanno un lavoro sono meno di 193 mila.
L’assegno di ricollocazione è stato sfruttato solo per
429 percettori di reddito.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 12 nov 2020 22:07

Niente fondo ristoro per gli evasori fiscali. Il decreto non lo dice in modo brutale, ma lo lascia capire con grande chiarezza quando si legge che il “contributo a fondo perduto spetta a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019”. Tradotto: il fatturato dichiarato deve essere inferiore al 66% di quello d’anno precedente. E in un Paese che si sostiene in larga parte sull’evasione fiscale non è scontato riuscire a dimostrare il calo del giro d’affari per aver accesso ai fondi perduti. Un circolo vizioso che alimenta le polemiche e le proteste di piazza, ma che ha radici profonde.

A cristallizzare la situazione è il “rapporto sui risultati conseguiti in materia di misura di contrasto all’evasione fiscale e contributiva” allegato alla Nadef 2020, dal quale emerge come imprese e lavoratori autonomi drenino alla casse del fisco tricolore oltre 30 miliardi di euro l’anno: un terzo dell’evasione totale. Peggio, il tax gap ammonta al 68,8%. In sostanza significa che all’Erario manca quasi il 70% dell’incasso dovuto in un regime di perfetto adempimento da parte dei contribuenti. Una vera e propria Caporetto del Fisco, anche perché ormai la stima del tax gap pubblicata dal ministero dell’Economia riguarda oltre il 93% delle imposte, come a dire che la mappatura è quasi completa.

Ma se manca quasi il 70% del dovuto, vuol dire che il fatturato dichiarato è all’incirca il 30% di quello reale. Di conseguenza un’azienda che chiedesse il ristoro della quota “dichiarata” rischierebbe con le restrizioni in arrivo di arrivare a perdere – all’incirca – quel 70% di “nero” che faceva. Ed ecco perché le proteste verso la stretta governativa sono sempre più intense.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 18 nov 2020 20:21

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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 20 nov 2020 23:57

Il distacco sempre più ampio tra visione politica e sociale delle grandi città rispetto ai piccoli centri e alla campagna non è solo cosa italiana, ma anche turca, europea, americana.
Bel quadro sinottico qui nell'analisi del voto alle ultime presidenziali.
Non riguarda l'economia? Si che la riguarda, eccome...

https://www.youtrend.it/2020/11/19/come-biden-ha-vinto-la-battaglia-per-i-suburbs/
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo » 21 nov 2020 01:48

anche questo molto interressante

http://www.leparoleelecose.it/?p=39799
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
(Sam Fuller, a proposito di "The Steel Helmet")

http://fortezza-bastiani.blogspot.com
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 21 nov 2020 20:16

tenente Drogo ha scritto:anche questo molto interressante

http://www.leparoleelecose.it/?p=39799


Sono temi sui quali parlo anche io da tempo, basta guardarsi attorno e si capiscono, c'è una reazione uguale in molti paesi diversi.

Estraggo due passaggi interessanti:
Le vittorie elettorali dei populismi di destra in questi ultimi anni possono essere viste come una rivincita dei perdenti storici. Di quelli che chiamerei la retroguardia dell’Occidente, di chi vuole andare indietro piuttosto che avanti. Per andare indietro intendo: tornare al nazionalismo chiuso e al protezionismo economico, combattere ogni forma di globalizzazione politica ed economica, arginare o annullare le immigrazioni dai paesi più poveri, puntare all’omogeneità etnica e religiosa del proprio paese, incrementare gli apparati polizieschi, mettere in primo piano l’ardore patriottico.
A queste masse marginali importano sempre più altre cose, che riassumerei nel termine narcisismo identitario. Ovvero, orgoglio nazionale (o regionale, come nel caso dei partiti separatisti catalano, basco, scozzese, un tempo la Lega di Bossi), riaffermazione della cultura originaria di appartenenza – il rosario di Salvini, la sintonia di Trump con il Bible Belt americano, il coccardismo chauvinista della Le Pen, il culto nell’Union Jack e “God Save the Queen” degli inglesi, ecc. È un potente ritorno – backlash, sferzata all’indietro– a un focolarismo profondamente minacciato dalla società globalizzata. Esso non ha ragioni economiche profonde, ma ragioni di tipo squisitamente culturale e psicologico.

Aggiungo un salto in avanti al ragionamento: chi rimane indietro, e si rivolge al passato (identitario) lo fa perché intellettualmente inadatto ad affrontare il livello superiore di competizione che l'apertura ad una geografia più ampia nelle relazioni socio economiche inevitabilmente comporta. Non ha gli strumenti, e nemmeno riuscirà mai a procurarseli. E allora vuole compensare cercando di segare le gambe a quelli migliori di lui/lei.
Non cresco, e allora faccio scendere te. E mi arrocco.
Anche il ritorno in auge delle tante manifestazioni folkloristiche locali, tutte centrate sulla "storia", sulle "radici", su un passato presunto glorioso e idealizzato, è indizio di questo vivere il proprio tempo con la testa girata indietro.

E' un atteggiamento pernicioso, perdente, di breve respiro e di ancora minore lucidità. Solo pancia.
Contro questa visione intestinale dell'universo io vorrei tanto ma tanto un governo dei pochi, stile oligarchia illuminata.
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