Messaggioda piergi » 09 set 2020 17:23
Nonostante il covid, la crisi e le cavallette questa bella manifestazione pur con 5 mesi di ritardo si è tenuta!
Come ogni anno sono stato ben presente e attento a prendere esaustive note che proporrò qui di seguito
Salerno
Montevetrano
Core bianco 2019
Taglio di fiano e greco beneventani, pecca di mancanza di agilità, molto indietro.
Core rosso 2017
Aglianico beneventano, naso marcato dalle amarene sotto spirito. In bocca è abbastanza agile, con belle note di cacao amaro e un buon tanino. Chiude un po’ corto.
Montevetrano 2017
La confezione è ancora ingessata da un legno tutt’altro che lieve, emergono però note di tabacco biondo, frutta rossa e il finale è abbastanza verticale e tannico. Nel complesso è un vino elegante ma deve ancora smaltire l’affinamento.
Marisa Cuomo
Furore fiorduva 2018
Sempre uguale, nel bene e nel male. Cambiano le annate, cambiano i gusti, ma questa bottiglia rimane una certezza per chi cerca grassezza, spunti fruttati e finale rotondo.
San Salvatore
Fiano Pian di Stio 2019
Scorre via senza sussulti particolari, tanta frutta bianca, l’impressione è che abbia bisogno di tempo in bottiglia per mostrare qualcosa di interessante.
Fiano Trentenare 2019
Semplice e fatto bene, classico fiano cilentano, quindi mediterraneo e dai toni caldi. Buona freschezza finale.
Aglianico Omaggio a Gillo Dorfles 2016
Sale, terra, frutta rossa, una punta di alcolicità. Tannino setoso, chiude però un poco troppo velocemente.
Tempa di Zoè
Fiano Asterias 2019
A un naso un po’ confuso segue una parte gustativa di tutto riguardo. Vino che ha tanto sale e tanta verticalità con un bel finale mentolato.
Aglianico Zero 2017
Vino che si è alleggerito molto nel corso degli anni. Ora è un bell’aglianico mediterraneo, con nette note di cappero, fragola matura, garrigue. Tannino importante ma non disturbante.
Cantine Barone
Fiano Vignolella 2019
Altro classico fiano cilentano tutto giocato sul contrasto fra polpa e sale. Chiusura un po’ adiposa.
Vuolo
Fiano 2mila18 2018
Naso ebanistico d’antan. In bocca è più agile, ha una bella balsamicità ma il legno è sempre sullo sfondo.
Aglianico 2mila15 2015
Naso da bottega di falegname, bocca meno imbrigliata, tannino elegante. Chiusura un poco amara.
Lunarossa
Fiano Quartara 2017
Fiano macerato e affinato in anfora. Si sente. Cenere di camino e tannino piccante. Finale scapigliato, un vino per amatori del genere.
Massimo Cobellis
Aglianico Vigna dei Russi 2013
Naso leggermente verde, velato. Vino giocato su note piuttosto terziarie di castagna bollita, ma senza essere eccessivamente crepuscolare. Mantiene una certa freschezza, soprattutto sul finale, con un tannino ancora abbastanza vivace.
Benevento & Caserta
Alois
Pallagrello bianco caiatì 2019
Naso molto bello, albicocca matura, salvia. Bocca coerente, peccato manchi uno spunto più verticale sul finale.
Fattoria la rivolta
Falanghina del Taburno 2019
Naso da succo di frutta tropicale, in bocca decisa la nota balsamica che tiene fino alla fine.
Aglianico del Taburno riserva 2015
Naso legnosetto, bocca idem. Da aspettare
Fontanavecchia
Falanghina del Taburno 2019
Molto minerale, idrocarburo/gesso, in bocca mantiene le premesse e si sviluppa tutto in altezza con un finale piccante e salato.
Falanghina vt libero 2014
Molto chiuso al naso, in bocca è piuttosto composto, con nette note di foglia di pomodoro, erbe officinali e pepe rosso dolce.
Sannio piedirosso 2019
Sale, terra bagnata, geraneo. Bocca coerente, chiude cortino.
Aglianico del Taburno riserva vigna cataratte 2015
Curcuma e origano al naso. In bocca è molto disteso, carne affumicata, frutta rossa. Finale idrocarburico che mi lascia perplesso.
Antonio Iannella
Falanghina del Taburno 2019
Scorrevole e semplicino, con un bel finale idrocarburico.
Terre stregate
Falanghina del Sannio Svelato 2019
Frullato alla banana (ma con troppo latte)
Falanghina cara cara 2017
Tanta crema pasticcera al limone, in bocca è un poco più agile, chiusura leggermente amara.
La guardiense
Falanghina del Sannio senete 2019
Mio vino smart buy del cuore. Certo non ci sarà il fascino dell’artigianalità ma mantiene tutte le caratteristiche di freschezza e gusto che si cercano in vino del genere.
Falanghina del Sannio i mille per la falanghina 2016
Sia in bocca che al naso predomina una bella nota iodata, con il passare del tempo il vino acquista una certa tridimensionalità, chiudendo con discreta grassezza.
Mustilli
Falanghina del Sannio vigna segreta 2018
Netto lo stacco con le altre falanghine beneventane, qui c’è una decisa parte minerale/sulfurea che rimanda, come un ideale trait d’union, ai bianchi flegrei.
Sannio piedirosso Artus 2018
Tanta frutta, tanto sale, tanti fiori. Chiude un poco amaro.
Sannio aglianico Cesco di Nece 2017
Tanto affumicato, sia al naso che in bocca. Per il resto un vino scomposto, dove alcol e acidità vanno ognuna per conto proprio
Vesuvio e Campi Flegrei
Bosco de’ Medici
Pompeii bianco 2019
Naso speziato, con tanto curry. Nota minerale sovrastante, prevaricante. Bisognoso di bottiglia.
Sorrentino
Caprettone Benita 31 2019
Non propriamente un bianco spensierato, tutt’altro che grasso ma molto cupo, ritroso. Note minerali sulfuree molto accentuate.
Lac. Cr. Bianco vigna lapillo 2018
Balsamico in primo piano, menta, rosmarino, pepe rosa. Finale lungo.
Lac. Cr. Rosso vigna lapillo 2017
Tutto ancora compresso, dal naso alla bocca al finale.
Casa Setaro
Lac. Cr. Bianco munazei 2019
Molto elegante, tanta pesca matura, nespola, finale sapido.
Lac. Cr. Rosso ris. Don Vincenzo 2015
Curiosa nota pepata alla prima snasata, in bocca il tannino è disteso, torna il pepe nero che si accompagna a frutta sotto spirito e zenzero. Lungo il finale
Villa Dora
Lac. Cr. Bianco vigna del vulcano 2018
Praticamente in fasce. D'altronde in alcune annate questa etichetta ha dimostrato di poter sfidare gli anni agevolmente. In questa fase giustamente ermetico, tanta verticalità e il consueto idrocarburo.
Agnanum
Sabbia vulcanica bianco 2019
Pane e salame, entry level con una curiosa nota di moscato.
Cf falanghina 2019
Stranamente già godibile, note di zolfo e frutta matura con un acidità meno spinta rispetto a altre annate.
Sabbia vulcanica rosso 2019
Giovane e di pronta beva. Ematico, vibrante, solare.
Cf piedirosso 2019
Com’è logico in questa fase a prevalere è l’aspetto minerale e terroso, sotto questa superficie si sente però tanto sale e tanta futta.
Astroni
Cf falanghina colle imperatrice 2018
Naso molto ritroso, sorso che invece allunga molto, agrumi e sale, finale in crescendo.
Cf bianco tenuta Jossa 2018
Ero molto curioso di assaggiare questa nuova etichetta, le attese sono state ampiamente premiate. Vino dalle molteplici sfaccettature, in cui coesistono una parte minerale e sulfurea molto accentuata alla quale si contrappone una parte agrumata e solare di grande carattere. Da comprare e conservare.
Cf falanghina vigna astroni 2017
Qui la parte termale è preponderante. Ricorda un po’ (per chi la conosce) l’acqua di Telese, ma senza le bolle…
Cf piedirosso colle rotondella 2018
Zolfo, sale, goudron e gelsomino. Buono l’allungo finale e bella bevibilità.
Cf piedirosso riserva tenuta Camaldoli 2016
Al naso si avvertono piccoli frutti, ginestra, iodio. In bocca c’è corrispondenza, il sorso è disteso ma si avvantaggia di un bel allungo finale. Lunga persistenza.
Salvatore Martusciello
Cf falanghina settevulcani 2018
Poco ispirato in questa fase. Rimane immobile su note di lievito.
Cf piedirosso settevulcani 2018
Fiori secchi un poco crepuscolari, acidità fuori registro sul finale.
Cantine del mare
Cf falanghina torrefumo 2018
Come da nome della cantina così il vino si fa apprezzare per delle nettissime note iodate rinfrescanti, limone, frutto della passione.
Cf piedirosso terrazze romane 2018
Barbecue, zolfo, pepe nero, asfalto bagnato ma soprattutto tanto iodio.
La Sibilla
Cf falanghina cruna del lago 2018
Ennesima conferma per questa etichetta, molto distinguibile la parte agrumata (limone, lime, arancia navel) che spinge in freschezza e verticalità.
Cf piedirosso vigna Madre 2018
Naso sussurrato, poco mobile. In bocca tanta arancia sanguinella, gelsomino, chiusura idrocarburica in crescendo.
Contrada Salandra
Cf falanghina 2017
Naso poco mobile, bocca migliore, tanto limone, anche sul finale.
Cf piedirosso 2016
Spremuta di arancia rossa per iniziare, quindi tanta parte ferrosa e minerale, ematica. Peccato per una chiusura un po’ repentina.