Agosto, vino mio non ti conosco

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Ludi
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Re: Agosto, vino mio non ti conosco

Messaggioda Ludi » 21 ago 2020 20:08

Oggi gitarella a Chablis, con un nome mitico: Vincent Dauvissat: il personaggio non potrebbe essere più...personaggio: alto, allampanato, capelli lunghi bianchi, occhi di ghiaccio. Poche parole, carattere burbero, grandi sorrisi, però, quando mostriamo di apprezzare i suoi vini. Tutti assaggi da piece della 2019: Petit Chablis esemplare nella sua categoria, tutt'altro che semplice; Chablis più complesso, già abbastanza glicerico ma comunque agile e scorrevole. Il Sechet è austero, minerale, decisamente ostricoso; il Vaillons, al contrario, floreale, dolce, anche se sferzante in bocca. Forest di nuovo più chiuso e virile, ma comunque di grande complessità che già accenna al'idrocarburo. Preuses maturo, ricco di suggestioni di frutta disidratata unite ad una vena salina. Infine, Les Clos: apoteosi dello Chablis, ha tutto quello che avevano gli altri ricomposto in un quadro di magico equilibrio. Sarà grande. Gli chiediamo come sarà la 2020: al contrario degli altri produttori, risponde sardonico "lo saprò quando avrò raccolto e vinificato". Gli chiedo, già immaginando la risposta, se posso comprare qualcosa....inaspettatamente, mi dice che mi può dare tre bottiglie di Chablis 2012 (che poi, dietro mia gentile ma ferma insistenza, divengono sei). Prezzo: 18,20 €. Se avessi potuto avrei fatto un carico con un Ducato.
Più banale, ovviamente, la degustazione da Laroche, anche se Preuses 2013, pur ruffianello, è impeccabilmente buono. Tra i premier cru, Cote de Lechet 2016 una spanna sopra gli altri (L'Homme Mort 2017, che loro prezzano di più, mi è sembrato un po' insignificante). Prezzi abbordabili (gran cru oscillanti tra 60 del Bougros e 75 di Les Clos).
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Alberto
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Re: Agosto, vino mio non ti conosco

Messaggioda Alberto » 21 ago 2020 21:00

Costata di manzo polacco (700 g circa, dry brining per una mezz'ora, e poi via sulla bistecchiera) e:
Toro Pago la Jara, Gago Viticultores (Compañía de Vinos Telmo Rodríguez), 2015 (14,5%)
100% tinta de Toro (biotipo di tempranillo), selezione da 5 parcelle di vigna vecchia.
Rubino scuro, seppur non impenetrabile. Un filo trattenuto e "pettinato", non a briglia sciolta e viscerale come avrei voluto, ma comunque un vino (facendo chiaramente la tara alla gioventù estrema) sicuramente riuscito, dalla confezione moderna con juicio: al naso carne alla brace, china, ribes, ed una puntina di alcol; bocca dall'attacco tannico e boisé, ma fortunatamente scevra dal disturbo di tannini gallici che sovrastano quelli dell'uva, anzi sul finale si "denuda" amabilmente, anche se come detto non del tutto, col marchio dell'élevage ancora in vista. Belle erbe mediterranee (origano, timo) in aggiunta, con retrolfatto molto persistente. Promosso.
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Re: Agosto, vino mio non ti conosco

Messaggioda Mon_ster » 22 ago 2020 21:57

Gattinara Nervi - Conterno 2015: mezza delusione della serata. Naso interessante, frutti rossi, karkadé, sottobosco. Peccato per il palato molto trattenuto, al limite dell'inespressivo, e finale un po' corto. Qualcosa migliora con l'ossigenazione, ma niente di eclatante :(

Non riesco a capire se fossero le mie aspettative troppo alte o se effettivamente ci sia poco da fare. Preso a prezzo forum per curiosità, non credo ripeterò. Ho sentito cose analoghe della 2016. Peccato.
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Re: Agosto, vino mio non ti conosco

Messaggioda andreac75 » 23 ago 2020 22:00

Ieri gita veloce da Braida. Accolti in modo molto gentile. Prese un po’ di bottiglie (anche una importante per le feste). Oggi ho aperto, oltre al Brachetto per il dolce, una bottiglia di Barbera Montebruna.
L’ho trovata molto, ma molto, buona. Direi quella che mi è piaciuta di più Fra le molte assaggiate in questi due mesi nelle Langhe. Pur essendo piuttosto alcolica, non si sente per niente. Profumo e gusto di frutta e tutto molto equilibrato. A questo punto sono molto curioso di assaggiare l’Ai Suma a Natale!
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Ludi
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Re: Agosto, vino mio non ti conosco

Messaggioda Ludi » 24 ago 2020 14:44

Stamane visita a Chateau Chamirey a Mercurey. Accoglienza molto professionale (sala degustazione da urlo con vista sui vigneti), imbarazzo della scelta tra le molte etichette, visto che gestiscono sei aziende. Optiamo per i vini "locali", e non rimaniamo delusi: il blanc En Pierrelet 2015 è davvero eccellente, con inaspettati sentori idrocarburici che colpiscono il naso, e contrastano con la fierezza acida della bocca. Più in linea con la tipologia il 1er blanc La Mission 2016, da un'annata dotata di grandissime potenzialità di invecchiamento. Tra i rossi, mi ha particolarmente colpito il 1er Champs Martin 2016, dal delizioso e croccante frutto, mentre il 1er Clos du Roi 2016 è più austero e speziato. Prezzi ottimi, vista la qualità: siamo tra i 27 e i 35 euro.
Nel pomeriggio siamo risaliti in Cote d'Or per visitare il Domaine Naudin-Ferrand, incuriositi dalle sperimentazioni con bassissimo tenore di solforosa. Vini certamente affascinanti, a partire dall'Aligoté Le Clou 2018, salatissimo, e dal delizioso frutto del Pinot Orchis Mascula 2018. Più composto il Ladoix 1er cru 2017, asciutto e tannico. Prezzi un po' fuori scala: un Ladoix a quasi 50 euro non ci sta proprio, e per di più fanno pagare la degustazione. Peccato.
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Re: Agosto, vino mio non ti conosco

Messaggioda Wineduck » 24 ago 2020 14:56

Ludi ha scritto:Oggi gitarella a Chablis, con un nome mitico: Vincent Dauvissat: il personaggio non potrebbe essere più...personaggio: alto, allampanato, capelli lunghi bianchi, occhi di ghiaccio. Poche parole, carattere burbero, grandi sorrisi, però, quando mostriamo di apprezzare i suoi vini. Tutti assaggi da piece della 2019: Petit Chablis esemplare nella sua categoria, tutt'altro che semplice; Chablis più complesso, già abbastanza glicerico ma comunque agile e scorrevole. Il Sechet è austero, minerale, decisamente ostricoso; il Vaillons, al contrario, floreale, dolce, anche se sferzante in bocca. Forest di nuovo più chiuso e virile, ma comunque di grande complessità che già accenna al'idrocarburo. Preuses maturo, ricco di suggestioni di frutta disidratata unite ad una vena salina. Infine, Les Clos: apoteosi dello Chablis, ha tutto quello che avevano gli altri ricomposto in un quadro di magico equilibrio. Sarà grande. Gli chiediamo come sarà la 2020: al contrario degli altri produttori, risponde sardonico "lo saprò quando avrò raccolto e vinificato". Gli chiedo, già immaginando la risposta, se posso comprare qualcosa....inaspettatamente, mi dice che mi può dare tre bottiglie di Chablis 2012 (che poi, dietro mia gentile ma ferma insistenza, divengono sei). Prezzo: 18,20 €. Se avessi potuto avrei fatto un carico con un Ducato.
Più banale, ovviamente, la degustazione da Laroche, anche se Preuses 2013, pur ruffianello, è impeccabilmente buono. Tra i premier cru, Cote de Lechet 2016 una spanna sopra gli altri (L'Homme Mort 2017, che loro prezzano di più, mi è sembrato un po' insignificante). Prezzi abbordabili (gran cru oscillanti tra 60 del Bougros e 75 di Les Clos).


Grazie per il report Giuliano, sempre puntuali e soprattutto molto utili le tue note.
Ti ha fatto assaggiare il suo Montée de Tonnerre? In generale hai un'opinione sulla sua interpretazione di questo cru considerato da molti una specie di Clos Saint Jacques dello Chablis?
Grazie
"Woke up this morning with a wine glass in my hand - Whose wine? What wine? - Where the hell did I dine? - Must have been a dream - I don't believe where I've been - Come on, let's do it again"
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Re: Agosto, vino mio non ti conosco

Messaggioda Ludi » 24 ago 2020 15:03

Wineduck ha scritto:
Grazie per il report Giuliano, sempre puntuali e soprattutto molto utili le tue note.
Ti ha fatto assaggiare il suo Montée de Tonnerre? In generale hai un'opinione sulla sua interpretazione di questo cru considerato da molti una specie di Clos Saint Jacques dello Chablis?
Grazie


grazie a te Alessandro....no, Montée non l'abbiamo provato. Confermo comunque che tra i Premier ha un posto di spicco, anche se a mio parere non è all'altezza del Gran Cru....trovo gli manchi sempre qualcosa in termini di connubio tra eleganza, affilatezza e goduriosità gourmand che riscontro, ad esempio, in Les Clos, che per me sta quasi sempre una spanna sopra gli altri lieu-dits. Lo stesso vale per quello di Dauvissat, di cui trovo invece esemplare, semmai, il Forest, che lui sa portare a vette davvero notevoli.
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Re: Agosto, vino mio non ti conosco

Messaggioda Ludi » 25 ago 2020 18:51

Gran bella giornata oggi....iniziando da Frederic Magnien. Bellissima la cantina, specie la sezione con le anfore. Spettacolari quelle fatte a mano in Borgogna, anche se loro preferiscono quelle fatte a macchina in Italia. Biodinamica pura ma seria, ed infatti i vini non mostrano il minimo difetto....anzi! Gli Chambolle (dal Village ai due premier cru, Sentiers e Borniques) confermano la straordinaria, magica eleganza di quel finage. E' un tripudio di rose e di seta tannica, esaltato da una annata ottima come la 2015. Forse ci colpisce ancora di più il Morey-St-Denis Chaffots 2015, più strutturato ma con una eleganza senza pari; una sorta di via di mezzo tra Chambolle e Gevrey (il Gevrey VV 2017 è decisamente muscolare, per quanto può esserlo un Pinot Nero). Si chiude con Echezeaux 2016, incredibilmente suadente; come non sempre capita con questa AOC, si dimostra all'altezza del blasone di Grand Cru, con le sue note di fiori appassiti, la speziatura finissima, ma anche un finale sapido, quasi marino.
Si è poi proseguito con Jean Noel Gagnard a Chassagne. Li prendiamo in piena vendemmia, ma il marito della titolare trova il tempo di farci visitare la cantina proprio mentre stavano facendo la pressatura delle uve. In degustazione, ci hanno colpito la verticalità citrina del Village 2018, la struttura soave e floreale del Chevenottes 2018, la struttura tostata e nocciolata del Boudriotte 2017. Buono anche il Village rosso (sempre 2017) anche se dopo gli assaggi della mattina inevitabilmente ne usciva penalizzato.
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Re: Agosto, vino mio non ti conosco

Messaggioda ale1984 » 25 ago 2020 20:25

Grazie, bellissimo reportage, tanta invidia! :wink:
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Re: Agosto, vino mio non ti conosco

Messaggioda gianni femminella » 25 ago 2020 20:58

ale1984 ha scritto:Grazie, bellissimo reportage, tanta invidia! :wink:


Giuliano ha il dono della comunicazione senza fronzoli e senza ombra di supponenza.
Roma, fecisti patriam diversis gentibis unam
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Re: Agosto, vino mio non ti conosco

Messaggioda rossobarbagia » 25 ago 2020 23:58

Ludi ha scritto:Oggi gitarella a Chablis, con un nome mitico: Vincent Dauvissat...................Gli chiediamo come sarà la 2020: al contrario degli altri produttori, risponde sardonico "lo saprò quando avrò raccolto e vinificato". Gli chiedo, già immaginando la risposta, se posso comprare qualcosa....inaspettatamente, mi dice che mi può dare tre bottiglie di Chablis 2012 (che poi, dietro mia gentile ma ferma insistenza, divengono sei). Prezzo: 18,20 €. Se avessi potuto avrei fatto un carico con un Ducato.


Grande prezzo per un vino sontuoso.
Per come la penso lo Chablis base...e che base quello di Dauvissat lo ritengo "superiore" anche ai 1ère cru che molte volte sono troppo complessi "a livello di frutto".
Il base è di grande abbinamento con moltissimi piatti.
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Re: Agosto, vino mio non ti conosco

Messaggioda Ludi » 26 ago 2020 09:13

gianni femminella ha scritto:
ale1984 ha scritto:Grazie, bellissimo reportage, tanta invidia! :wink:


Giuliano ha il dono della comunicazione senza fronzoli e senza ombra di supponenza.


mi fate arrossire...grazie!
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Re: Agosto, vino mio non ti conosco

Messaggioda Ludi » 26 ago 2020 09:14

rossobarbagia ha scritto:Il base è di grande abbinamento con moltissimi piatti.


vero, pulisce la bocca che è una meraviglia.
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Re: Agosto, vino mio non ti conosco

Messaggioda rossobarbagia » 26 ago 2020 09:21

Ludi ha scritto:
rossobarbagia ha scritto:Il base è di grande abbinamento con moltissimi piatti.


vero, pulisce la bocca che è una meraviglia.


Il base è il "VERO" Chablis ...quello più crudo, tagliente per mineralità e mai banale
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Re: Agosto, vino mio non ti conosco

Messaggioda Ludi » 26 ago 2020 11:40

Ultimo giorno in Borgogna, e visita di alleggerimento al piccolo Domaine Annie Gavignet. La proprietaria sembra una sorta di idea platonica della nonna borgognona: pingue, sorridente, orgogliosa dei suoi vini. Che in effetti non sono male: il Nuits St George 2016 è floreale e godibilissimo, il Vosne Romanée 2016 ferroso ma con un bel frutto a far da contraltare alle note scure. Il Chambolle Musigny 1er Cru Baudes 2016 gioca ovviamente una partita a se: complesso, ricco di spezie e di tabacco dolce, incenso a profusione, grande eleganza. A 58 € è un ottimo affare, considerando i prezzi siderali di Chambolle.
Bilancio finale con qualche considerazione in ordine sparso:
- è la quinta volta che visito la Borgogna, e finalmente ho capito il Pinot Nero. Ce ne ho messo di tempo, ma ci sono arrivato.
- tra i rossi, i vini di Chambolle Musigny giocano un campionato a se, almeno per i miei gusti. Sui bianchi, escludendo i GC, confermo la mia propensione per Puligny Montrachet (anche se un Meursault in stato di grazia fa vedere il paradiso).
- ho trovato una grandissima cortesia e disponibilità, con tutto che siamo in piena vendemmia. Effetto Covid? Forse. I turisti, specie Olandesi, Svizzeri, Tedeschi e Belgi comunque si vedevano.
- siamo al terzo anno di fila di canicola e vendemmia precoce. Molti vignerons mi hanno espresso preoccupazione, ed hanno mostrato grande nostalgia per annate come la 2016 e la 2017. La 2018, che la maggior parte offre oggi in vendita, è tutt'altro che male, ma ho qualche dubbio sulla tenuta nel tempo.
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Re: Agosto, vino mio non ti conosco

Messaggioda gmi1 » 26 ago 2020 12:50

bondo ha scritto:Pagato 12€ (iva inclusa), tra gli champagne dubito si tiri fuori qualcosa di bevibile (a meno di acquistare direttamente dal produttore e magari senza fattura).

anche questo in negozio lo paghi almeno 18-20 euro peró....
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Re: Agosto, vino mio non ti conosco

Messaggioda Alberto » 26 ago 2020 21:09

Veneto Malvasia (Istriana), A Mi Manera - Toni Bigai, 2018 (13%)
Un "Orange Light" marca Toni, a cominciare dal colore velato dagli sfumati toni bruniti, e dal naso macerativo (amaretto) ma non troppo, sicuramente molto vegetale e un po' disadorno, e con una bocca ad ogni modo abbastanza grintosa, dove emerge addirittura il frutto (pompelmo? Comunque un che di agrumato...) e pure con una certa forza sul finale. Chiusura un filo troppo amara (confermo: pompelmo). Vivace ma mancante un po' di definizione, di messa a fuoco...peccato.
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Re: Agosto, vino mio non ti conosco

Messaggioda vinogodi » 30 ago 2020 12:40

...ieri a mezzodi con una bella combriccola trentino - veneta in quel di Boretto , defatigante ma divertente bicchieratina di fine estate , dato l'approssimarsi di un mezzo ciclone ...

Preaperitivo :
- Veuve liquot Ponsardin Brut :D :D :D (meno peggio del previsto)
- Champagne Extra Brut Jean Luc Carlini :D :D :D ++

Prima batteria bolle "mezzo vintage"
- Champagne Cuvee Louise 2004 :D :D :D :)
- Champagne "VP"v Egly Ouriet (sboccatura 2016) :D :D :D :D
- Champagne Collection Oenoteque 1999 Dumenil :D :D :D :D ++

Seconda batteria "i grandi Classici":
- Champagne "Mumm de Cramant" Blanc de Blanc :D :D :D :D +
- Dom Perignon 2008 (sta migliorando continuamente) :D :D :D :D :)
- Krug Grande Cuvee 167eme :D :D :D :D :) +

Prima batteria bianchi :
- Torrentes Prodigo 2018 :D :D :D :) +
- Miani Ribolla Gialla Pettarin 2012 :D :D :D :) +
- Riesling Schazhof 2016 Egon Muller :D :D :D :D
- Riesling Rangen de Thann Clos Saint Urbain 2014 :D :D :D :D

Seconda , i bianchini:
- Meursault 1er Cru Charmes 2015 Michelot :D :D :D :) ++
- Chassagne Montrachet 1er Cru "Rouchottes" 2012 Ramonet :D :D :D :D ++
- Puligny Montrachet 1er Cru "Clavoillon" 2006 (deo gratias , a postissimo ...) Domaine Leflaive :D :D :D :D :)
- Batard montrachet Grand Cru 2007 Etienne Sauzet :D :D :D :D :) ++

Finale :
- Malvasia Passita "Le Rane" 2011 Luretta

...per chiudere in ..."grandezza" :
- Mosel Riesling Kabinett Scharzofhberger 2014 Egon Muller :D :D :D :D :)

EXTRA con il parmigiano 36 mesi:
- Hermitage 1999 "La Sizeranne" Chapouitier :D :D :D :D +
- Barolo Riserva Vigna Rionda Massolino 1997 :D :D :D :D
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Re: Agosto, vino mio non ti conosco

Messaggioda alemusci » 30 ago 2020 14:42

Piccolo resoconto dopo un mese passato in Salento a scandagliare produzioni locali, bianchi e rosati in particolare.
Bianchi: sorprese positive sui vitigni autoctoni (Malvasia bianca: krita, masseria l’astore; bombino bianco: panascio, Giancarlo ceci) agrumati, delicatamente aromatici e beverini, sui 12,5 gradi mediamente, perfetti con con le preparazioni più semplici a base di pesce (primi, grigliate e fritture). Anche gli Chardonnay passati in Barrique, storicamente piacioni, barocchi ma fondamentalmente pesanti hanno mostrato un notevole progresso in termini di bevibilita e piacevolezza: vini chiaramente più strutturati, siamo sui 14,5 gradi mediamente, ma di grande freschezza e sapidità che accompagnano senza pesantezze o eccessive ridondanze preparazioni più elaborate (Teresa Manara, cantele; pozzo sorgente, Giancarlo ceci).
Rosati: discorso completamente diverso; una pletora di vinelli più o meno tutti uguali, semplici, beverini, profumati ma in cui si fatica a trovare una nota distintiva o una caratteristica degna di nota siano essi da negroamaro o da primitivo. Unica grande eccezione mjere di Michele calò: un vino dal naso molto piacevole in cui spiccano i fruttini rossi e una bella bocca tesa e salivatoria, per così dire. Tutte comunque bottiglie che viaggiano tra i 15 e i 25 euro se presi al ristorante, tra gli 8 e i 15 se presi in enoteca.
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Re: Agosto, vino mio non ti conosco

Messaggioda Ludi » 30 ago 2020 16:27

Rientro in Italia e congrui vini della mia cantina per "festeggiare" l'autunno incipiente....
Giulio Ferrari 1999 sboccatura 2015: comprata all'asta una cassa autografata di 3 1996 e 3 1999 a 80 euro a bottiglia. Visti i prezzi che girano per il "base", avrei potuto farci un discreto guadagno, ma il vino lo compro per berlo...e non rimango deluso: grande personalità, ovviamente non confondibile con uno Champagne per la prevalenza della coda sapida sull'acidità, ma vino ineccepibile ed emozionale nella sua controllata evoluzione.
Sassicaia 1982: altra bottiglia mito, intonsa ed ancora espressiva. Notevole la spalla acida, anche in un contesto decisamente crepuscolare.
Ben Glaetzer, Amon Ra 2010: Shiraz didascalico, iperconcentrato, masticabile ma anche buono, se lo si abbina con qualcosa di importante. La speziatura del vitigno non è troppo coperta dal cioccolato e dall'eucalipto.
Trebbiano Valentini 2002: buonissimo, meglio di come lo ricordassi. I mitici camomilla e pepe bianco si accompagnano ad uno sfondo di piccoli frutti bianchi, di straordinaria compostezza. Zero note ossidative.
Kurni 2009: erano anni che non ritornavo sul Kurni. Il residuo zuccherino è un po' invadente, ed è un peccato, perchè il naso è veramente sensuale (come può esserlo una maggiorata bella ma leggermente oversize; e con questo spero di non finire sulla prima pagina per body shaming).
Jacquesson, Camp Cain 2004: lo stile inconfondibile, pazzescamente elegante nella sua controllata ossidazione, non perde un colpo. Diviene persino più buono scaldandosi nel bicchiere. Da aspettare ancora.
Biondi Santi Annata 1983: la sorpresa più grande. O forse no: pazzescamente giovanile in bocca, rivela la sua età nel naso di foglie secche, goudron e camino spento. Eleganza talmente parossistica da risultare quasi intimorente. Vino grandissimo.
Ultima modifica di Ludi il 31 ago 2020 09:51, modificato 1 volta in totale.
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Re: Agosto, vino mio non ti conosco

Messaggioda Alberto » 30 ago 2020 19:11

vinogodi ha scritto:...per chiudere in ..."grandezza" :
- Mosel Riesling Kabinett Scharzofhberger 2014 Egon Muller :D :D :D :D :)

Povero Egon, pensa che male tutto oggi con la prostata ingrossata... :roll:
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Re: Agosto, vino mio non ti conosco

Messaggioda vinogodi » 30 ago 2020 19:24

Alberto ha scritto:
vinogodi ha scritto:...per chiudere in ..."grandezza" :
- Mosel Riesling Kabinett Scharzofhberger 2014 Egon Muller :D :D :D :D :)

Povero Egon, pensa che male tutto oggi con la prostata ingrossata... :roll:

...non era con il dolce... Era fine a se stesso. Con il dolce al cucchiaio abbiamo bevuto le Rane di Luretta. Egon fa vini da meditazione e, infatti, su quella bottiglia in tanti, appassionati di Riesling che non l'avevano mai bevuto , hanno " meditato"...
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Re: Agosto, vino mio non ti conosco

Messaggioda Alberto » 30 ago 2020 19:32

vinogodi ha scritto:
Alberto ha scritto:
vinogodi ha scritto:...per chiudere in ..."grandezza" :
- Mosel Riesling Kabinett Scharzofhberger 2014 Egon Muller :D :D :D :D :)

Povero Egon, pensa che male tutto oggi con la prostata ingrossata... :roll:

...non era con il dolce... Era fine a se stesso. Con il dolce al cucchiaio abbiamo bevuto le Rane di Luretta. Egon fa vini da meditazione e, infatti, su quella bottiglia in tanti, appassionati di Riesling che non l'avevano mai bevuto , hanno " meditato"...

Sì, vabbè, ma il Kabinett... :? ...l'epitome della delicatezza, del pudìco candore, del je ne sais quoi dei grandi riesling...messo dopo una malvasia passita che avrà 200 g/l di residuo e con un'aromaticità spinta, se ricordo bene com'è il Le Rane...e magari dopo il caffè e l'ammazzacaffè, pure... :cry:
Ma non potevate almeno piazzarlo a ruota dei Borgogna? :roll:
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Re: Agosto, vino mio non ti conosco

Messaggioda Messner » 30 ago 2020 21:53

Alberto ha scritto:
vinogodi ha scritto:
Alberto ha scritto:
vinogodi ha scritto:...per chiudere in ..."grandezza" :
- Mosel Riesling Kabinett Scharzofhberger 2014 Egon Muller :D :D :D :D :)

Povero Egon, pensa che male tutto oggi con la prostata ingrossata... :roll:

...non era con il dolce... Era fine a se stesso. Con il dolce al cucchiaio abbiamo bevuto le Rane di Luretta. Egon fa vini da meditazione e, infatti, su quella bottiglia in tanti, appassionati di Riesling che non l'avevano mai bevuto , hanno " meditato"...

Sì, vabbè, ma il Kabinett... :? ...l'epitome della delicatezza, del pudìco candore, del je ne sais quoi dei grandi riesling...messo dopo una malvasia passita che avrà 200 g/l di residuo e con un'aromaticità spinta, se ricordo bene com'è il Le Rane...e magari dopo il caffè e l'ammazzacaffè, pure... :cry:
Ma non potevate almeno piazzarlo a ruota dei Borgogna? :roll:


Il kabinett di Muller solitamente ha un residuo zuccherino più pronunciato rispetto agli altri ma comunque va mediamente dai 40 ai 60g/l... Non da kabinett ma nemmeno da auslese :mrgreen:
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zampaflex
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Re: Agosto, vino mio non ti conosco

Messaggioda zampaflex » 31 ago 2020 14:31

Riassunto mensile

Istine - Rosato 2019
Quarticello - Ferrando 2019


Assolvono il loro compito di accompagnamento al desco, con più personalità per il lambrusco, ben eseguito ( :D :D :D +), che per il rosato piuttosto scontato ( :D :D :D ).

Cantine Belisario - Cambrugiano 2016
Mi aspettavo qualcosa di più sfinato vista l'annata, invece la presenza glicerica al sorso è importante e prevaricante. :D :D :D

Spinelli - Artemisia 2019
Un frutto piriforme che insinua la presenza di lieviti selezionati, abbastanza rotondo, bene la tipica sapidità e anche la persistenza non è male. :D :D :D :) -

Velenosi - Brecciarolo 2017
Accenno di volatile, frutti rossi e neri in composta, lieve balsamico per un tocco sul palato un po' più rustico del voluto.
:D :D :D ++

Marotti Campi - Rubico 2019
Vinoso e mediamente tannico, fornisce rose, amarene, liquirizia per un buon ingresso in bocca che però si spegne presto sulla coda tannica; fresco il giusto.
:D :D :D

Bastianelli - Chamaeleon 2018
Orange wine poco orange, anzi, oro limpido. Naso tipicamente sui frutti arancioni (albicocca in primis), fumé, lieviti. Il solito macerato, insomma. Bocca coerente, di buono spessore, chiude fresco con tannini docili e un filo di volatile. Not bad.
:D :D :D :) -

Dianetti - Offida Vigna Giulia rosso 2016
Mi aspettavo qualcosa di più, invece sottrae. Legno nuovo percepibile anche in ritorno, ma moderato; ciliegia matura nitida molto piacevole. Sorso ordinato, leggero, pulito, un po' impalpabile però.
:D :D :D ++

Podere sul Lago - Lacus 2018

Dal quale si capisce perché si spumantizzi la Vernaccia di Serrapetrona, vitigno dal carattere trasparente. Magro, vegetale, scarico. Tentativo, questo, onesto.
:D :D :D

Borgo Paglianetto - Jera 2015

Agrume e sale, finocchietto, una certa grassezza che pesa sul finale ammandorlato e faticoso.
:D :D :D ++
Non progredi est regredi

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