Si parte con Albert Brun... e va bene, semplice, di morbidezza confortante... si potrebbe già chiudere qui l'aperitivo, ma poi si sente un "avevo voglia di mettere a confronto grande dame e dom perignon" e che dire... se i confronti sono questi...
Dom piace già, uno spumantino senza sbavature, con la classica nocciolina tostata che parte soffusa e sottile per poi farsi un attimino più ampia... allargando lo spettro sulle tostature... qua si va a colpo sicuro
Veuve, più potente e urlato, ha ancora rimandi alla vaniglia e agli agrumi(arancia)... a paragone vino più grosso e spesso, in cui l'apporto di pinot si sente eccome... ma chissà tra 10 anni
Les clos... bello rotondo, con ricordi netti di burro di malga
Corton charlemagne... a mani basse, con note di liquirizia dolce e eleganti tostature, annichilisce il resto.. e che freschezza in bocca!
Chave hermitage blanc... qua si sente la potenza, di consistenza oleosa, il più maturo e che mostra un filo d'alcol in più degli altri...
Dugat-Py
Les Clos
hermitage
passiamo alle bombarde...
batard montrachet Sauzet, saliamo di complessità ma anche di eleganza( è stato infatti un gran crescendo sensoriale, con note chiaramente tostate ma anche di erbe balsamiche e spezie... degno di un crescendo rossiniano), nonostante questo sia il più "grosso" della batteria... ma il corton continua a insistere e lo sopravanza, pare più energico (ma c'è qualche annetto anche di differenza)
Bienvenues batard montrachet lefalive, il più elegante dei 3 nel complesso, riesce nell'impresa di far dimenticare il corton(ma anche lo chevalier ha dato il suo contributo) ... tostatura da sogno, a ricordare pop-corn imburrati e caramellati
Chevalier Montrachet Marc Morey(?), testa a testa con Leflaive per la palma di migliore della batteria... questo è più sussurato del precedente ma anche più fresco e affusolato, ma sempre di PDF stiamo parlando
Leflaive-Morey
Sauzet un gradino sotto
Le montrachet Fontaine-gagnard
il più maturo, a partire dal colore dorato tendente al bronzo... bocca ricca(una delle più), ma pur sempre misurata... certo patisce alcuni dei precedenti e i successivi, ma che buon bere; forse uno dei meno in forma della giornata, ma ahimè...
Montrachet jacques prieur
bomba... niente da fare, niente da aggiungere... sembra ancora giovane con un colore giallo post-it che fa incazzare Fontaine-gagnard, che giustamente rosica per avere meno anni ma ha già la pelata... io non so...oltre questo stadio, cosa uno cerchi
Perrieres Ramonet
questo sembra ancor più giovane e lo conferma in bocca... magistrale e estremamente potabile, purtroppo... bella gara con Prieur che ho, sempre di un PDF, preferito nell'insieme (solo perchè dopo sono arrivati i missili...)
qua
Jacques Prieur
Ramonet
Fontaine-gagnard
Perrieres Coche dury
ecchè cacchio... volato via in un niente!
Chi me lo ha bevuto?
Preciso e affilato...
Montrachet Ramonet
il vino completo... ma era vino?
Finalmente... questa è un espressione fantastica del montrachet, limpida e cristallina (rapportato a prieur e fontaine)... qua saliamo ancora di eleganza e complessità.. c'è tutto... incantevole
Les narveaux leroy
manca solo la scritta montrachet e grand cru..... da godere e volar via... descrittori dimenticati
leroy (vino della giornata e della vita)
ramonet
coche dury
in ogni caso 3 vini da ep
Podio finale e molto personale:
Leroy
Ramonet Montrachet
Jacques Prieur Montrachet
vi ringrazio tutti di cuore per la compagnia e per le risate... e poi a Marco, avanti e indietro a servire 14 persone + tutto il contorno, di curiosità e aneddoti e tutto lo sbattimento nel voler scambiare un'opinione con tutti i presenti... e le bottiglie portate in assaggio?? Grande cuore
son stato da dio, grazie