consigli vini passiti e da meditazione

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gianni femminella
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Re: consigli vini passiti e da meditazione

Messaggioda gianni femminella » 13 mag 2020 08:20

SommelierSardo ha scritto:
gianni femminella ha scritto:
ZEL WINE ha scritto:
zampaflex ha scritto:
rossobarbagia ha scritto:





Le Malvasia di Bosa ci sono sia secche che dolci, quella di columbu si chiama alvarega quella dei f.lli Porcu e’ indicato nelle diverse declinazioni


Tanto mi piace la malvasia secca di Bosa, quanto poco mi convince la malvasia dolce.


La Malvasia di Bosa dolce è un' invenzione relativamente recente poiché il palato della gente non apprezza la tipologia tradizionale secca: tutti vogliono tutto e subito, mentre questo vino "ossidativo" ha bisogno di tempo, di essere ascoltato; è cangiante per ore nel bicchiere, è un amico che ha tanto da dire in una Domenica pomeriggio d'inverno davanti al camino, non necessariamente accompagnato...
Gli stessi bosani, (in tanti si fanno la Malvasia da vigne di proprietà), bevono questo strazio di vino dolce che non ha senso di esistere: me lo regalano tutti gli anni, più bottiglie. Chiedo sempre di provare a farla secca, secondo tradizione, di provare a riscoprire quel vino esagerato che viene da quelle vigne baciate da Dio in un posto dove senti l'odore della salsedine molto prima di iniziare i tornanti per il paese, a chilometri di distanza dal mare.
:D Purtroppo non hanno capito niente e la tradizione si sta perdendo: probabilmente se non ci fosse stata la vecchia guida de L'Espresso, anche di Columbu non si saprebbe niente...
E le dita di una mano sono troppe per contare i buoni produttori di Malvasia di Bosa, la vera Malvasia di Bosa.
Nella Valle del Tirso, invece, hanno lavorato decisamente meglio con la Vernaccia di Oristano ma c'è da impegnarsi ancora tanto per rilanciare uno dei prodotti più profondamente tipici dell'isola, senza ridimensionarlo solamente ad accompagnare la bottarga di muggine dello Stagno di Cabras.


:D :D :D bravo Giovà.
Diglielo tu a questi qua di comprarsi una bella malvasia. E pure una vernaccia.
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Re: consigli vini passiti e da meditazione

Messaggioda gmi1 » 13 mag 2020 08:47

una domanda, Pecorari produce ancora il Tal Luc? se si, siamo ai livelli di 15-20 anni fa, veramente notevoli…..?
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Re: consigli vini passiti e da meditazione

Messaggioda MANUZ » 13 mag 2020 09:19

gmi1 ha scritto:una domanda, Pecorari produce ancora il Tal Luc? se si, siamo ai livelli di 15-20 anni fa, veramente notevoli…..?

Non male ma non mi entusiasma... sorso un po’ pesantino a mio gusto... c’è ne sono un mondo in Friuli di passiti ma boh...sarà che magari sono io un po’ così però ne ho trovati pochi di buoni... anche siùm di la viarte... buono si mah.... ecco invece uno che è un po’ che non assaggio ma al mio matrimonio avevo 2 magnum con la torta... Alba il passito di traminer di borgo delle oche di valvasone (pn) ... era spaziale .. ma sono molti anni che non lo riassaggio nonostante siano a 5 km da casa mia..
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Re: consigli vini passiti e da meditazione

Messaggioda zampaflex » 13 mag 2020 09:21

jeantrippy ha scritto:
rossobarbagia ha scritto:
maxer ha scritto:..... # SOL # - Moscato Passito - EZIO CERRUTI - Castiglione Tinella (Cn)

Raccolta a fine ottobre - inizio novembre di grappoli lasciati appassire sulla vigna, lieviti indigeni, nessun intervento chimico e tecnologico (solo zolfo in polvere e rame, in minime quantità), fermentazione di un anno e affinamento per 36 mesi in botti e barili solo di legno vecchio

Dolce ma mai stucchevole, miele, erbe aromatiche e frutta esotica, lievi sentori di tostatura, finezza, eleganza, pulizia, un vino davvero unico, creato da un vero "artigiano del vino", tra i pochi umili 'sovversivi' rimasti

Da provare


Grazie maxer, se è un vino ottimo anche senza abbinamento lo segno in lista


Mi permetto di rispondere io alla tua domanda : si.
Senza abbinamento
Con una toma di capra stagionata o con un comté > 36 mesi
Con dei macarones (che non siano pieni di farcia)
Con dei "brutti ma buoni"

Faccio anche un'aggiunta a quanto correttamente spiegato da Maxer : il tralcio dei grappoli selezionati (che verrano usati per il Sol), viene tagliato in periodo di vendemmia del moscato (fine agosto/inizio settembre). In questo modo, la vite non "alimenta" più il grappolo, che resta in vigna ad appassire..

Ezio é anche una bella persona, merita una visita ;)


Di Cerruti mi hanno fatto bere una volta una autentica atrocità: un passito frizzante :shock:
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Re: consigli vini passiti e da meditazione

Messaggioda rossobarbagia » 13 mag 2020 09:45

Che mondo ampio quello dei vini passiti / da meditazione italiani.

Decantare un passito / vino da meditazione (mi viene subito in mente la Vernaccia riserva e l'antico Gregori fra quelli presi) soprattutto quei vini con un lungo affinamento potrebbe essere cosa giusta per apprezzare ancor più il vino ?

E' una domanda che mi viene in mente, pensando soprattutto al vin Jaune dove sul forum francese si consiglia o un'apertura della bottiglia 12/24 ore in anticipo o decantazione per 1 / 2 ore.
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Re: consigli vini passiti e da meditazione

Messaggioda gianni femminella » 13 mag 2020 10:00

Rilancio con Piasa Rischei, Forteto della Luja. Però parlo di una bottiglia comprata ai vecchi tempi di Pierofosco, e datata anni 90. Quindi non so se la qualità sia sempre quella.
Era clamorosamente buona.
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Re: consigli vini passiti e da meditazione

Messaggioda rossobarbagia » 13 mag 2020 10:06

gianni femminella ha scritto:Rilancio con Piasa Rischei, Forteto della Luja. Però parlo di una bottiglia comprata ai vecchi tempi di Pierofosco, e datata anni 90. Quindi non so se la qualità sia sempre quella.
Era clamorosamente buona.


Grazie Gianni...aggiungo alla lista che in giornata aggiornerò.
Ne vorrei citare massimo 2 per "categoria"
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Re: consigli vini passiti e da meditazione

Messaggioda maxer » 13 mag 2020 11:07

zampaflex ha scritto:
jeantrippy ha scritto:
rossobarbagia ha scritto:
maxer ha scritto:..... # SOL # - Moscato Passito - EZIO CERRUTI - Castiglione Tinella (Cn)

Raccolta a fine ottobre - inizio novembre di grappoli lasciati appassire sulla vigna, lieviti indigeni, nessun intervento chimico e tecnologico (solo zolfo in polvere e rame, in minime quantità), fermentazione di un anno e affinamento per 36 mesi in botti e barili solo di legno vecchio

Dolce ma mai stucchevole, miele, erbe aromatiche e frutta esotica, lievi sentori di tostatura, finezza, eleganza, pulizia, un vino davvero unico, creato da un vero "artigiano del vino", tra i pochi umili 'sovversivi' rimasti

Da provare


Grazie maxer, se è un vino ottimo anche senza abbinamento lo segno in lista


Mi permetto di rispondere io alla tua domanda : si.
Senza abbinamento
Con una toma di capra stagionata o con un comté > 36 mesi
Con dei macarones (che non siano pieni di farcia)
Con dei "brutti ma buoni"

Faccio anche un'aggiunta a quanto correttamente spiegato da Maxer : il tralcio dei grappoli selezionati (che verrano usati per il Sol), viene tagliato in periodo di vendemmia del moscato (fine agosto/inizio settembre). In questo modo, la vite non "alimenta" più il grappolo, che resta in vigna ad appassire..

Ezio é anche una bella persona, merita una visita ;)


Di Cerruti mi hanno fatto bere una volta una autentica atrocità: un passito frizzante :shock:

..... piccolissimo particolare : NON È UN PASSITO (informati meglio, grazie)

Si tratta del suo Rifol, solo 4.000 bottiglie, Moscato bianco rifermentato in bottiglia, vino prodotto per gioco, divertente e conviviale, da bere fresco d' estate in gradevole 8)
compagnia
È la sua seconda 'follia' dopo il Fol, il suo Moscato secco, uno dei primi tentativi pienamente riusciti, in zona, di estrarre da questo vitigno nuovi sapori

Ho avuto la fortuna di conoscere Ezio, persona unica e geniale : con lui ho assaggiato anni fa anche un suo interessante esperimento di Riesling, altro suo gioco creativo : purtroppo la minima quantità di vigne lo ha fatto desistere dal progetto, avrebbe dato dei punti a tanti italici Riesling

Se ti capita, magari prima di uno dei tuoi eventuali futuri viaggetti in Francia, vai a trovarlo nella sua casa tranquilla tra le viti di Castiglione Tinella : potrai conoscere un vignaiolo piemontese che non si omologa ai numeri del mercato, di intelligente umiltà, ma sempre alla ricerca del meglio
Solo se ti presenterai con altrettanta intelligente umiltà, arriverai in Francia con tre - quattro ore di ritardo (ma molto arricchito dal lato umano)

Credimi ..... :wink:
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Re: consigli vini passiti e da meditazione

Messaggioda rossobarbagia » 13 mag 2020 11:20

gianni femminella ha scritto:Rilancio con Piasa Rischei, Forteto della Luja. Però parlo di una bottiglia comprata ai vecchi tempi di Pierofosco, e datata anni 90. Quindi non so se la qualità sia sempre quella.
Era clamorosamente buona.


sembra una "perla"...
ho letto che è botrizzato...spero non sia invasivo sotto questo punto di vista.
Ma una chance ad un botrizzato italiano vorrei comunque darla
MANUZ
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Re: consigli vini passiti e da meditazione

Messaggioda MANUZ » 13 mag 2020 11:22

rossobarbagia ha scritto:
gianni femminella ha scritto:Rilancio con Piasa Rischei, Forteto della Luja. Però parlo di una bottiglia comprata ai vecchi tempi di Pierofosco, e datata anni 90. Quindi non so se la qualità sia sempre quella.
Era clamorosamente buona.


sembra una "perla"...
ho letto che è botrizzato...spero non sia invasivo sotto questo punto di vista.
Ma una chance ad un botrizzato italiano vorrei comunque darla

Beh allora dalla all’ ar riserva di zerbina!!!!!!!
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Re: consigli vini passiti e da meditazione

Messaggioda gmi1 » 13 mag 2020 11:24

MANUZ ha scritto:
gmi1 ha scritto:una domanda, Pecorari produce ancora il Tal Luc? se si, siamo ai livelli di 15-20 anni fa, veramente notevoli…..?

Non male ma non mi entusiasma... sorso un po’ pesantino a mio gusto... c’è ne sono un mondo in Friuli di passiti ma boh...sarà che magari sono io un po’ così però ne ho trovati pochi di buoni... anche siùm di la viarte... buono si mah.... ecco invece uno che è un po’ che non assaggio ma al mio matrimonio avevo 2 magnum con la torta... Alba il passito di traminer di borgo delle oche di valvasone (pn) ... era spaziale .. ma sono molti anni che non lo riassaggio nonostante siano a 5 km da casa mia..

l'ho chiesto perché presi un pó di mezzine del 2002, per me veramente buone, e, rimettendo a posto in cantina durante la quarantena, me ne sono ritrovata una, che non credevo piú di avere…. ha un colore di evoluzione splendido, uno dei migliori mai visto, a livello se non meglio di un magnum di Riussec 86 e meglio del Muffato 93.... non appena me la berró vi diró le mie impressioni
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Re: consigli vini passiti e da meditazione

Messaggioda rossobarbagia » 13 mag 2020 11:32

MANUZ ha scritto:
rossobarbagia ha scritto:
gianni femminella ha scritto:Rilancio con Piasa Rischei, Forteto della Luja. Però parlo di una bottiglia comprata ai vecchi tempi di Pierofosco, e datata anni 90. Quindi non so se la qualità sia sempre quella.
Era clamorosamente buona.


sembra una "perla"...
ho letto che è botrizzato...spero non sia invasivo sotto questo punto di vista.
Ma una chance ad un botrizzato italiano vorrei comunque darla

Beh allora dalla all’ ar riserva di zerbina!!!!!!!


Ero indeciso infatti ...fra questo Piasa Rischei e lo scacco matto
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Re: consigli vini passiti e da meditazione

Messaggioda MANUZ » 13 mag 2020 11:37

piano piano mi vengono in mente....

bevuto con estrema goduria un moscato metodo classico di tenuta dei fiori di calosso....

vendemmia 2009 e sboccatura 2019..davvero commovente per risultato. Classico naso da moscato, con una percentuale di passito all'inerno, quindi in bocca è concentrato, ma beverino, freschezza bella presente, bollicina fina e persistente..

davvero buono do la mia parola.. 8)
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Re: consigli vini passiti e da meditazione

Messaggioda SommelierSardo » 13 mag 2020 11:52

rossobarbagia ha scritto:Che mondo ampio quello dei vini passiti / da meditazione italiani.

Decantare un passito / vino da meditazione (mi viene subito in mente la Vernaccia riserva e l'antico Gregori fra quelli presi) soprattutto quei vini con un lungo affinamento potrebbe essere cosa giusta per apprezzare ancor più il vino ?

E' una domanda che mi viene in mente, pensando soprattutto al vin Jaune dove sul forum francese si consiglia o un'apertura della bottiglia 12/24 ore in anticipo o decantazione per 1 / 2 ore.


Non sono un amante del decanter, in generale.
Come già ho scritto nel mio intervento precedente, Vernaccia di Oristano e Malvasia di Bosa hanno bisogno del tuo tempo, che sarà ricompensato.
Sicuramente aprirli abbondantemente prima, inoltre la scelta del bicchiere ti potrà aiutare.
Mi trovo bene con lo Zalto Burgundy, perchè permette un'ottima ossigenazione ma poi stringe parecchio all'apertura aiutando a convogliare i profumi del vino... perchè il naso è veramente suadente, soprattutto sentirlo cambiare nel tempo, tempo che merita tutto. Non fermarti alla prima impressione, è molto introspettivo. Poi la bocca ti cattura, con una freschezza che non ti aspetti ed una sapidità travolgente, il calore c'è ma è ben bilanciato.
Temperatura, ahimè, qui ci sono visioni differenti, io solitamente mi comporto così: siccome il vino dopo che lo hai nel bicchiere non lo puoi più rinfrescare, preferisco servirlo appena fresco, sui 10-12°C, e sentire come evolve nel bicchiere non solo con il tempo, ma anche con l'aumento della temperatura, scaldandosi coglierai tutto lo spettro aromatico. A quel punto capirai anche a quale temperatura lo preferisci, poichè questa aiuta anche a tenere a bada la parte alcolica. Fondamentale: non servirlo freddo altrimenti lo ammazzi ;-)
Buona bevuta!
rossobarbagia
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Re: consigli vini passiti e da meditazione

Messaggioda rossobarbagia » 13 mag 2020 12:04

SommelierSardo ha scritto:
rossobarbagia ha scritto:Che mondo ampio quello dei vini passiti / da meditazione italiani.

Decantare un passito / vino da meditazione (mi viene subito in mente la Vernaccia riserva e l'antico Gregori fra quelli presi) soprattutto quei vini con un lungo affinamento potrebbe essere cosa giusta per apprezzare ancor più il vino ?

E' una domanda che mi viene in mente, pensando soprattutto al vin Jaune dove sul forum francese si consiglia o un'apertura della bottiglia 12/24 ore in anticipo o decantazione per 1 / 2 ore.


Non sono un amante del decanter, in generale.
Come già ho scritto nel mio intervento precedente, Vernaccia di Oristano e Malvasia di Bosa hanno bisogno del tuo tempo, che sarà ricompensato.
Sicuramente aprirli abbondantemente prima, inoltre la scelta del bicchiere ti potrà aiutare.
Mi trovo bene con lo Zalto Burgundy, perchè permette un'ottima ossigenazione ma poi stringe parecchio all'apertura aiutando a convogliare i profumi del vino... perchè il naso è veramente suadente, soprattutto sentirlo cambiare nel tempo, tempo che merita tutto. Non fermarti alla prima impressione, è molto introspettivo. Poi la bocca ti cattura, con una freschezza che non ti aspetti ed una sapidità travolgente, il calore c'è ma è ben bilanciato.
Temperatura, ahimè, qui ci sono visioni differenti, io solitamente mi comporto così: siccome il vino dopo che lo hai nel bicchiere non lo puoi più rinfrescare, preferisco servirlo appena fresco, sui 10-12°C, e sentire come evolve nel bicchiere non solo con il tempo, ma anche con l'aumento della temperatura, scaldandosi coglierai tutto lo spettro aromatico. A quel punto capirai anche a quale temperatura lo preferisci, poichè questa aiuta anche a tenere a bada la parte alcolica. Fondamentale: non servirlo freddo altrimenti lo ammazzi ;-)
Buona bevuta!


Grazie...consigli preziosi che metterò in pratica sulle 2 diverse tipologie di Vernaccia di Contini.
Come bicchiere, visto che non ho quello preciso che hai scritto, proverò con un bicchiere con caratteristiche simili.

Posso "azzardare" lo stesso consiglio su qualsiasi passito o rischio di far svanire buona parte degli aromi ?
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Re: consigli vini passiti e da meditazione

Messaggioda Ludi » 13 mag 2020 12:58

rossobarbagia ha scritto:

Posso "azzardare" lo stesso consiglio su qualsiasi passito o rischio di far svanire buona parte degli aromi ?


sui passiti dolci, specie da vitigni aromatici, non userei lo Zalto Burgundy, che farebbe risaltare in maniera eccessiva il ventaglio olfattivo.
Stessa cosa sulla temperatura, se è a questa che ti riferivi: i vini dolci se serviti a temperatura elevata esaltano spesso le note più stucchevoli e caramellate.
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Re: consigli vini passiti e da meditazione

Messaggioda dani23 » 13 mag 2020 13:00

MANUZ ha scritto:
rossobarbagia ha scritto:
gianni femminella ha scritto:Rilancio con Piasa Rischei, Forteto della Luja. Però parlo di una bottiglia comprata ai vecchi tempi di Pierofosco, e datata anni 90. Quindi non so se la qualità sia sempre quella.
Era clamorosamente buona.


sembra una "perla"...
ho letto che è botrizzato...spero non sia invasivo sotto questo punto di vista.
Ma una chance ad un botrizzato italiano vorrei comunque darla

Beh allora dalla all’ ar riserva di zerbina!!!!!!!

Concordo assolutamente! In alternativa il Buca delle Canne (spaziale il primo 2000 bevuto da Vinogodi qualche anno fa) così puoi fare un confronto coi Sauternes già bevuti...anche se a dire il vero, secondo me, le annate successive non sono su quel livello e anche la 2000 bevuta quest’anno mi è sembrata in fase calante...

Parlando di Friuli, ho già avuto modo di discuterne con MANUZ, non sono riuscito a trovare un vino dolce di livello assoluto però potete aiutarmi...durante l’ultima visita Flavio Basilicata (Le Due Terre) mi parlava di una piccola produzione di picolit di altissimo livello di un Abbazia/Castello li in zona di cui non ricordo il nome ma magari qualcuno ne ha sentito parlare (ultime annate prodotte metà anni duemila)...
Anche Miani ha fatto un tentativo (col verduzzo mi pare), nonostante non sia una tipologia che gli interessi e ad ogni visita avesse sempre negato di aver provato a fare qualcosa di simile, durante la verticale di Calvari complice una soffiata de il_maestro ha raccontato di questo esperimento più che riuscito a detta di chi l’ha assaggiato!
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Re: consigli vini passiti e da meditazione

Messaggioda Alberto » 13 mag 2020 13:46

dani23 ha scritto:Parlando di Friuli, ho già avuto modo di discuterne con MANUZ, non sono riuscito a trovare un vino dolce di livello assoluto però potete aiutarmi...durante l’ultima visita Flavio Basilicata (Le Due Terre) mi parlava di una piccola produzione di picolit di altissimo livello di un Abbazia/Castello li in zona di cui non ricordo il nome ma magari qualcuno ne ha sentito parlare (ultime annate prodotte metà anni duemila)...

Potrebbe essere il Picolit prodotto all'Abbazia di Rosazzo sotto la conduzione di W. Filiputti e dei gestori successivi (prima dell'attuale corso Livio Felluga)...si trova ancora qualche bottiglia in giro...
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Re: consigli vini passiti e da meditazione

Messaggioda rossobarbagia » 13 mag 2020 14:14

Ludi ha scritto:
rossobarbagia ha scritto:

Posso "azzardare" lo stesso consiglio su qualsiasi passito o rischio di far svanire buona parte degli aromi ?


sui passiti dolci, specie da vitigni aromatici, non userei lo Zalto Burgundy, che farebbe risaltare in maniera eccessiva il ventaglio olfattivo.
Stessa cosa sulla temperatura, se è a questa che ti riferivi: i vini dolci se serviti a temperatura elevata esaltano spesso le note più stucchevoli e caramellate.


Più che sapere la temperatura di servizio, era per sapere se anche gli altri vini potevano beneficiare in complessità e profumi aprendoli qualche ora prima.
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Re: consigli vini passiti e da meditazione

Messaggioda rossobarbagia » 13 mag 2020 15:38

cito un vino ancora non citato qua...Vino Passito "Emozioni di Ghiaccio" - Croci.
Qualcuno l'ha provato ?
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Re: consigli vini passiti e da meditazione

Messaggioda Ludi » 13 mag 2020 15:46

rossobarbagia ha scritto:
Più che sapere la temperatura di servizio, era per sapere se anche gli altri vini potevano beneficiare in complessità e profumi aprendoli qualche ora prima.


in generale non vi sono grandi differenze con gli altri vini. Dipende dallo stile e dall'età del vino. Se sono aromatici, ritengo anzi preferibile non stapparli prima.
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Re: consigli vini passiti e da meditazione

Messaggioda rossobarbagia » 13 mag 2020 16:22

Ludi ha scritto:
rossobarbagia ha scritto:
Più che sapere la temperatura di servizio, era per sapere se anche gli altri vini potevano beneficiare in complessità e profumi aprendoli qualche ora prima.


in generale non vi sono grandi differenze con gli altri vini. Dipende dallo stile e dall'età del vino. Se sono aromatici, ritengo anzi preferibile non stapparli prima.


Ok
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Re: consigli vini passiti e da meditazione

Messaggioda gmi1 » 13 mag 2020 17:11

dani23 ha scritto:
MANUZ ha scritto:
rossobarbagia ha scritto:
gianni femminella ha scritto:Rilancio con Piasa Rischei, Forteto della Luja. Però parlo di una bottiglia comprata ai vecchi tempi di Pierofosco, e datata anni 90. Quindi non so se la qualità sia sempre quella.
Era clamorosamente buona.


sembra una "perla"...
ho letto che è botrizzato...spero non sia invasivo sotto questo punto di vista.
Ma una chance ad un botrizzato italiano vorrei comunque darla

Beh allora dalla all’ ar riserva di zerbina!!!!!!!

Concordo assolutamente! In alternativa il Buca delle Canne (spaziale il primo 2000 bevuto da Vinogodi qualche anno fa) così puoi fare un confronto coi Sauternes già bevuti...anche se a dire il vero, secondo me, le annate successive non sono su quel livello e anche la 2000 bevuta quest’anno mi è sembrata in fase calante...

la 2001 é buonissima, bevuta un paio di anni fa se non ricordo male....
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Re: consigli vini passiti e da meditazione

Messaggioda rossobarbagia » 13 mag 2020 19:28

Aggiorno la lista:

-passito di Pantelleria Murana Kamma
-vin santo Poli Francesco / Poli Giovanni
-Sciacchetrà Possa versione classica ? mi avete messo dei dubbi....e non costa poco
- "Emozioni di Ghiaccio" - Croci (Malvasia di Candia 70%, Moscato 30%)
-un paio di vinsanti toscani

poi sono indeciso fra questi 3 .....credo siano tutti botritizzati
Fattoria Zerbina Scaccomatto
La Stoppa Buca delle Canne
Disznoko Tokaji Aszù 5 Puttonyos
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Re: consigli vini passiti e da meditazione

Messaggioda rossobarbagia » 13 mag 2020 20:39

fra i top dei passiti (qua sul forum) vinogodi parla del "Bandito Amabile del Cerè"....sarebbe la versione bianca (Amabile del Cerè) ?
Un'annata giovane (avrei trovato una 2007) ha bisogno di evolversi in bottiglia o può essere già apprezzata a pieno ?

Può essere paragonato come grandezza al vinsanto di Avignonesi ed al Creato di Murana ?

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