Messaggioda Ziliovino » 28 gen 2020 16:34
Champagne Philippe Stark Brut Nature 2006 - Roederer. Dopo la (parziale) delusione di Cristal 2002 in cui tanto confidavo, ero parecchio curioso di cosa potesse uscire dallo stile della maison unita al dosaggio basso: preciso, elegante, raffinato, ovviamente teso, ma il carattere dov'è? Ottimo se dovete organizzare ostriche e Champagne sul vostro yacht all'ancora a Monte Carlo, un po' meno se cercate qualcosa di interessante da mettere nel bicchiere...
Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Riserva San Sisto 2007 - Fazi Battaglia. Sempre luci ed ombre da questa etichetta, ed anche questa volta non si smentisce: bell'integrità a partire dal colore brillante, naso ancora agrumato, di limoncella e mandorla fresca solo accennata, sorso in equilibrio tra freschezza e corpo, il tutto parzialmente coperto dalla vaniglia al naso e dal finale amarognolo in bocca.
Hermitage 2011 - Cave de Tain. Piacevole e ben fatto, senza guizzi particolari, paragonabile come qualità ad un Barbaresco Ris. dei Produttori per capirci, frutta scura e mirtilli, qualche nota tostata, sorso di buon equilibrio, vale la spesa, le emozioni stanno ovviamente da altre parti.
Passito di Pantelleria Decennale 2008 - Ferrandes. Un Pedro Ximenez con la coppola, a partire dal colore e nelle note al naso, al quale si aggiungono la consueta nota di uva passa come solo Ferrandes sa declinare, fico secco e datteri. Bocca avvolgente e dolce, ma quanto basta. Sempre ottimo.
Morgon 2016 - Marcel Lapierre. Parte leggermente ridotto, con caffè e radici, leggero animalesco (tappo ceralaccato), ma gli basta un poco di ossigeno per ripulirsi per bene: frutta e fiori come si confà ad un bogiolé, per un naso intenso ed avvolgente, chinotto, sorso facile ed equilibrato tra freschezza e polpa. Easy-drinking.
Venezia Giulia Vitovska 2009 - Kante. Colore ancora chiaro e brillante, decisamente in forma, fiori e burro al naso, qualche leggera nota linfatica, fresco e dal leggero tannino in bocca dove risulta un po' squilibrato-rustico, comunque interessante.
Mosel Bernkasteler Alte Badstube am Doctorberg Riesling kabinett 2006 - Dr. Pauly Bergweiler. Colore dorato, appena aperto arriva il petrolio, che se ne va subito per lasciar spazio a tanta frutta esotica matura, ananas su tutto, bocca di decisa dolcezza, acidità in secondo piano e scia sapida a chiudere. Interpretazione particolare, da decisa maturità di frutto.
Moulis-en-Médoc rouge 2001 - Château Chasse-Spleen. Ancora bello integro e deciso sulla frutta scura, poi legno di cedro, bocca fresca, tannino leggermente polveroso e bocca non molto lunga. Così così...
"Il successo di tavernello invita a riflettere"
(Anonimo, bomboletta spray su muro)
"Il vino non lo scegli... è lui che sceglie te"