LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

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SommelierSardo
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

Messaggioda SommelierSardo » 28 dic 2019 18:36

teo777full ha scritto:Perrier Jouet Belle Epoque 2008: naso maturo di lieviti un accenno di pesca e una piacevole nota funghinea, in bocca invece sembra piú giovane con un perlage fine ma intenso, la bocca é larga ma soprattutto piena, si espande in boccca, ma spinta da un’aciditá agrumata degna dell’annata!
Buono “champagnino” in questo momento secondo me piú espressivo del Dom ma un domani non credo possa tenergli testa...


Bevuto da magnum la settiman scorsa, l'ho trovato assolutamente delizioso.
L'estetica della bottiglia è assolutamente coerente con il contenuto :wink:
piergi
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

Messaggioda piergi » 28 dic 2019 18:57

Patriglione 2007-Taurino

Colore granato scarico con riflessi tendenti all'opaco. Appena versato abbastanza muto, quindi escono via via più intensamente profumi di ibisco, melagrana, frutta rossa cotta. In bocca bella corrispondenza, con un plus di acidità e di freschezza che ne rendono il sorso agile. Con il passare del tempo e lo scaldarsi della temperatura emergono ulteriori note speziate orientaleggianti, quasi piccanti.
Versione non all'altezza delle annate storiche targate Severino Garofalo/ Cosimo Taurino, ma sicuramente molto più gradevole rispetto alle annate immediatamente precedenti.
Strane luci di pioggia...splende il sole,fa' bel tempo...nell'era democratica.

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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

Messaggioda littlewood » 28 dic 2019 19:45

Champagne Grand millesime 96 Corbon
champagne buonissimo! Naso iodato di ostrica e mare. Poi esce il gesso la mineralita ' impressionante x un vino che e' rimasto 20 anni sui lieviti.in bocca ritorna il mare e la pietra e una mineralita' ficcante che tu invita alla beva. Rapporto q/p impressionante x me
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

Messaggioda teo777full » 28 dic 2019 19:45

SommelierSardo ha scritto:
teo777full ha scritto:Perrier Jouet Belle Epoque 2008: naso maturo di lieviti un accenno di pesca e una piacevole nota funghinea, in bocca invece sembra piú giovane con un perlage fine ma intenso, la bocca é larga ma soprattutto piena, si espande in boccca, ma spinta da un’aciditá agrumata degna dell’annata!
Buono “champagnino” in questo momento secondo me piú espressivo del Dom ma un domani non credo possa tenergli testa...


Bevuto da magnum la settiman scorsa, l'ho trovato assolutamente delizioso.
L'estetica della bottiglia è assolutamente coerente con il contenuto :wink:

Assolutamente...
Trovato anche io piacevolissimo
Ma al naso non prometteva ancora lunghissima vita
Bocca invece ancora bella acida e fresca, seppur cremosa
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

Messaggioda Kalosartipos » 29 dic 2019 10:40

Giovanissima, ma piaciuta assai.. abbastanza agile, legno non invadente, tante note di agrumi.
La controetichetta dice: vigne di 58 anni, produzione 900 bottiglie.

Immagine
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

Messaggioda alì65 » 29 dic 2019 12:00

Messner ha scritto:
alì65 ha scritto:
giodiui ha scritto:
Messner ha scritto:
giodiui ha scritto:Qualcuno che guizza invece?
Nonostante l'impegno faccio ancora fatica ad orientarmi sui vini etnei.


Meglio non orientarsi, la roba interessante costa troppo e ti invoglia a tornare in Langa :mrgreen:
Comunque ti do qualche nome random, noto, gli emergenti ci sono e fanno cose molto interessanti ma non sono al livello di questi

Salvo Foti
Alberto Graci
Giuseppe Russo
Silvia Maestrelli
Michele Faro
Chiara Vigo
Ciro Biondi


Di Biondi ho bevuto un Chianta stellare, ma costa come un buon 1er cru di borgogna (ma il livello è alto).
Vigo e Maestrelli non li conosco, grazie della segnalazione.
Comunque vedo che la mia difficoltà di orientamento era quella che indichi, ovvero voglia di restare in Langa :-)))


in zona Etnea e Pachino siete arrivati tardi; per capire queste zone serve tempo e impegno.....dovete mangiarne ancora tanti di crostini, accompagnati di bt sicule, naturalmente


Fammi qualche nome che reputi migliore, ti ascolto volenteri :wink:


Foti ok, è più che un enologo, è uno storico della Trinacria; quello che tocca trasforma in bontà
Biondi con Outis
Franchetti con Passopisciaro, cru buonissimi ma servono tanti anni
Tenuta delle Terre Nere, in particolare Feudo di Mezzo
Graci buono solo Arcuria e mica sempre
Palari con Faro ma anche Rosso del Soprano in certe annate
Vinupetra
Calabretta, per gli amanti del dinamico non che bio
se poi volete spingervi oltre la linea di demarcazione Cornelissen
il fatto che molti di questi signori hanno siti ufficiali in inglese come prima lingua fa pensare....

io sono molto più legato a Pachino con Gulfi e Tridente Pantalica in testa

ma la Sicilia è molto altro, Tasca d'Almerita, Barraco, Tenuta di Fessina, Hauner, Ferrandes, Firriato, ecc......da studiare, volendo, ce ne sarebbe a volontà
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
Messner
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

Messaggioda Messner » 29 dic 2019 13:49

alì65 ha scritto:
Messner ha scritto:
alì65 ha scritto:
giodiui ha scritto:
Messner ha scritto:
Meglio non orientarsi, la roba interessante costa troppo e ti invoglia a tornare in Langa :mrgreen:
Comunque ti do qualche nome random, noto, gli emergenti ci sono e fanno cose molto interessanti ma non sono al livello di questi

Salvo Foti
Alberto Graci
Giuseppe Russo
Silvia Maestrelli
Michele Faro
Chiara Vigo
Ciro Biondi


Di Biondi ho bevuto un Chianta stellare, ma costa come un buon 1er cru di borgogna (ma il livello è alto).
Vigo e Maestrelli non li conosco, grazie della segnalazione.
Comunque vedo che la mia difficoltà di orientamento era quella che indichi, ovvero voglia di restare in Langa :-)))


in zona Etnea e Pachino siete arrivati tardi; per capire queste zone serve tempo e impegno.....dovete mangiarne ancora tanti di crostini, accompagnati di bt sicule, naturalmente


Fammi qualche nome che reputi migliore, ti ascolto volenteri :wink:


Foti ok, è più che un enologo, è uno storico della Trinacria; quello che tocca trasforma in bontà
Biondi con Outis
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Calabretta, per gli amanti del dinamico non che bio
se poi volete spingervi oltre la linea di demarcazione Cornelissen
il fatto che molti di questi signori hanno siti ufficiali in inglese come prima lingua fa pensare....

io sono molto più legato a Pachino con Gulfi e Tridente Pantalica in testa

ma la Sicilia è molto altro, Tasca d'Almerita, Barraco, Tenuta di Fessina, Hauner, Ferrandes, Firriato, ecc......da studiare, volendo, ce ne sarebbe a volontà


Beh qui hai aggiunto tanti produttori extra etna, su cui sono assolutamente d'accordo con te, ma siamo un po' fuori tema. la richiesta era Etna, io mi sono attenuto al topic. Tutta la sicilia sforna vini molto interessanti, come dicevi tu ce ne sono a volontà
Tenuta di Fessina l'ho menzionata, vedere Maestrelli :wink:
Ho colpevolmente dimenticato Franchetti, hai ragione. Vini come dici tu da aspettare ma ottimi
Su Marc de Grazia avrei qualche dubbio: ultimamente (ultimi 4-5 anni) sforna dei vini con un impronta troppo internazionale che non sanno per niente di Etna, motivo per cui non l'ho aggiunto. Buoni? A volte sì, a volte territoriali, altre volte sembrano un vino x pescato random da una barrique y
Calabretta è valido ma una bottiglia su due è palesemente difettata (più volatile che brett), non volevo consigliarlo a qualcuno se non un amante dei vini biodinamici un pochino spinti (guarda caso è distribuito da Triple A dove non mancano le eccellenze ma certe cose, insomma, sono un po' al limite...)
Cornelissen è una divinità in terra etnea e anche per qualche guru del mondo del vino. Viene venduto tutto a vista d'occhio (solo in enoteca e ristoranti, in cantina fa solo visite e non vende ai privati) ma sebbene sia migliorato negli ultimi anni ha ancora dei vini con difetti non tollerabili (spesso brettato)

Comunque gira e rigira i nomi sono sempre quelli, non hai stravolto la lista che ho fatto :mrgreen:
non ho volutamente specificato un etichetta in particolare perchè uno per farsi un idea sul territorio deve assaggiare tutto del produttore, anzi di più produttori, poi deciderà lui dove orientarsi
Ho dimenticato Franchetti ed omesso volutamente Calabretta, Cornelissen e Marc de grazia per motivazioni che leggi sopra

Devo dire che ci sono tanti produttori emergenti che fanno vini buoni, ne ho in mente almeno 5, ma valgono per chi è interessato ad approfondire realmente la zona, dopo aver bevuto i soliti nomi (che però risultano essere i migliori), perchè fanno talmente poca roba che non si trova neanche con il lanternino

Comunque sia ti ringrazio per la lista, molto gentile :D
giodiui
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

Messaggioda giodiui » 29 dic 2019 14:14

Concordo su Calabretta e Cornelissen, purtroppo 3 bottiglie su 3 imbevibili, non credo rifarò l'esperienza, anche perché i prezzi non sono proprio stracciati, soprattutto Cornelissen.
Mi mancava Franchetti, grazie per la segnalazione.
littlewood
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

Messaggioda littlewood » 29 dic 2019 14:44

Messner ha scritto:
alì65 ha scritto:
Messner ha scritto:
alì65 ha scritto:
giodiui ha scritto:
Di Biondi ho bevuto un Chianta stellare, ma costa come un buon 1er cru di borgogna (ma il livello è alto).
Vigo e Maestrelli non li conosco, grazie della segnalazione.
Comunque vedo che la mia difficoltà di orientamento era quella che indichi, ovvero voglia di restare in Langa :-)))


in zona Etnea e Pachino siete arrivati tardi; per capire queste zone serve tempo e impegno.....dovete mangiarne ancora tanti di crostini, accompagnati di bt sicule, naturalmente


Fammi qualche nome che reputi migliore, ti ascolto volenteri :wink:


Foti ok, è più che un enologo, è uno storico della Trinacria; quello che tocca trasforma in bontà
Biondi con Outis
Franchetti con Passopisciaro, cru buonissimi ma servono tanti anni
Tenuta delle Terre Nere, in particolare Feudo di Mezzo
Graci buono solo Arcuria e mica sempre
Palari con Faro ma anche Rosso del Soprano in certe annate
Vinupetra
Calabretta, per gli amanti del dinamico non che bio
se poi volete spingervi oltre la linea di demarcazione Cornelissen
il fatto che molti di questi signori hanno siti ufficiali in inglese come prima lingua fa pensare....

io sono molto più legato a Pachino con Gulfi e Tridente Pantalica in testa

ma la Sicilia è molto altro, Tasca d'Almerita, Barraco, Tenuta di Fessina, Hauner, Ferrandes, Firriato, ecc......da studiare, volendo, ce ne sarebbe a volontà


Beh qui hai aggiunto tanti produttori extra etna, su cui sono assolutamente d'accordo con te, ma siamo un po' fuori tema. la richiesta era Etna, io mi sono attenuto al topic. Tutta la sicilia sforna vini molto interessanti, come dicevi tu ce ne sono a volontà
Tenuta di Fessina l'ho menzionata, vedere Maestrelli :wink:
Ho colpevolmente dimenticato Franchetti, hai ragione. Vini come dici tu da aspettare ma ottimi
Su Marc de Grazia avrei qualche dubbio: ultimamente (ultimi 4-5 anni) sforna dei vini con un impronta troppo internazionale che non sanno per niente di Etna, motivo per cui non l'ho aggiunto. Buoni? A volte sì, a volte territoriali, altre volte sembrano un vino x pescato random da una barrique y
Calabretta è valido ma una bottiglia su due è palesemente difettata (più volatile che brett), non volevo consigliarlo a qualcuno se non un amante dei vini biodinamici un pochino spinti (guarda caso è distribuito da Triple A dove non mancano le eccellenze ma certe cose, insomma, sono un po' al limite...)
Cornelissen è una divinità in terra etnea e anche per qualche guru del mondo del vino. Viene venduto tutto a vista d'occhio (solo in enoteca e ristoranti, in cantina fa solo visite e non vende ai privati) ma sebbene sia migliorato negli ultimi anni ha ancora dei vini con difetti non tollerabili (spesso brettato)

Comunque gira e rigira i nomi sono sempre quelli, non hai stravolto la lista che ho fatto :mrgreen:
non ho volutamente specificato un etichetta in particolare perchè uno per farsi un idea sul territorio deve assaggiare tutto del produttore, anzi di più produttori, poi deciderà lui dove orientarsi
Ho dimenticato Franchetti ed omesso volutamente Calabretta, Cornelissen e Marc de grazia per motivazioni che leggi sopra

Devo dire che ci sono tanti produttori emergenti che fanno vini buoni, ne ho in mente almeno 5, ma valgono per chi è interessato ad approfondire realmente la zona, dopo aver bevuto i soliti nomi (che però risultano essere i migliori), perchè fanno talmente poca roba che non si trova neanche con il lanternino

Comunque sia ti ringrazio per la lista, molto gentile :D

Io aggiungo Murgo x le bolle(Extra brut buonissimo!) E se quella matta di Margherita platania di feudo cavaliere con quel popo' di vigne che si ritrova mettesse in po' la testa a posto....
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

Messaggioda Messner » 29 dic 2019 15:01

giodiui ha scritto:Concordo su Calabretta e Cornelissen, purtroppo 3 bottiglie su 3 imbevibili, non credo rifarò l'esperienza, anche perché i prezzi non sono proprio stracciati, soprattutto Cornelissen.
Mi mancava Franchetti, grazie per la segnalazione.


Non te li ho consigliati proprio perchè hanno una variabilità non trascurabile sulle etichette e ancor più sulle singole bottiglie. Cornelissen poi sulle prime annate prodotte, prima che aggiustasse un po' il tiro, è spesso inavvicinabile...
Certo 3 bottiglie non sono sicuramente un campione rappresentativo per giudicare un produttore, come non lo sarebbero nemmeno 10-15 bottiglie, ma un 3/3 negativo può non invogliarti ad acquistare altre referenze. Fossi in te riproverei, vai su annate considerate ottime come la 14, la 12 e la 16. Se vuoi qualcosa di maturo per capire cosa può diventare punta sul trittico 04-05-06
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

Messaggioda l'oste » 29 dic 2019 15:21

Di Etna mi stupisco sempre di non leggere mai Tornatore, i base sono ottimi q/p e i cru Pietrarizza (bianco) e Trimarchisa (rosso) sono spesso notevoli.
Un altro mio pallino è Nunzio Puglisi di Eno-trio, oltre agli autoctoni fa un pinot nero da vigne vecchie che ti succhi la goccia.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


Iir Boon Gesùuu/ ciii/ fuuur/ mini
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

Messaggioda Messner » 29 dic 2019 16:25

l'oste ha scritto:Di Etna mi stupisco sempre di non leggere mai Tornatore, i base sono ottimi q/p e i cru Pietrarizza (bianco) e Trimarchisa (rosso) sono spesso notevoli.
Un altro mio pallino è Nunzio Puglisi di Eno-trio, oltre agli autoctoni fa un pinot nero da vigne vecchie che ti succhi la goccia.


Ecco lui è uno che sta crescendo molto bene, noto grossi miglioramenti. Il Pussenti 14 è un etna buonissimo, connubbio di potenza ed eleganza mentre l'ultimo Pinot che ha fatto è veramente buono, fine, elegante (annata 2016)
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

Messaggioda giodiui » 29 dic 2019 18:03

l'oste ha scritto:Di Etna mi stupisco sempre di non leggere mai Tornatore, i base sono ottimi q/p e i cru Pietrarizza (bianco) e Trimarchisa (rosso) sono spesso notevoli.
Un altro mio pallino è Nunzio Puglisi di Eno-trio, oltre agli autoctoni fa un pinot nero da vigne vecchie che ti succhi la goccia.


Puglisi non lo conosco, ma in effetti il Pietrarizza bianco di Tornatore è un vino che in casa ho sempre. In quella fascia di prezzo trovo molto buono anche il Pietradolce, sempre bianco. I rossi non li ho mai assaggiati.
Calcagno lo conoscete? Mi hanno parlato molto bene del suo etna rosso.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

Messaggioda alì65 » 29 dic 2019 20:07

giodiui ha scritto:
l'oste ha scritto:Di Etna mi stupisco sempre di non leggere mai Tornatore, i base sono ottimi q/p e i cru Pietrarizza (bianco) e Trimarchisa (rosso) sono spesso notevoli.
Un altro mio pallino è Nunzio Puglisi di Eno-trio, oltre agli autoctoni fa un pinot nero da vigne vecchie che ti succhi la goccia.


Puglisi non lo conosco, ma in effetti il Pietrarizza bianco di Tornatore è un vino che in casa ho sempre. In quella fascia di prezzo trovo molto buono anche il Pietradolce, sempre bianco. I rossi non li ho mai assaggiati.
Calcagno lo conoscete? Mi hanno parlato molto bene del suo etna rosso.


ho preso da Callmewine un cartoncino misto di ultime annate, nuove e vecchie conoscenze; vediamo cosa ne esce.....
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

Messaggioda Messner » 29 dic 2019 21:29

giodiui ha scritto:
l'oste ha scritto:Di Etna mi stupisco sempre di non leggere mai Tornatore, i base sono ottimi q/p e i cru Pietrarizza (bianco) e Trimarchisa (rosso) sono spesso notevoli.
Un altro mio pallino è Nunzio Puglisi di Eno-trio, oltre agli autoctoni fa un pinot nero da vigne vecchie che ti succhi la goccia.


Puglisi non lo conosco, ma in effetti il Pietrarizza bianco di Tornatore è un vino che in casa ho sempre. In quella fascia di prezzo trovo molto buono anche il Pietradolce, sempre bianco. I rossi non li ho mai assaggiati.
Calcagno lo conoscete? Mi hanno parlato molto bene del suo etna rosso.


Vini Etnei rivisitati un pelino in chiave moderna (non alla Marc per intenderci), pochissima produzione (sono due signori che lo fanno come hobby)prezzi molto bassi, qualità nella norma. Diciamo che te li consiglio come ottimo rapporto qualità prezzo :wink:
Meglio Feudo di Mezzo di Arcuria (nel loro caso)
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

Messaggioda giodiui » 29 dic 2019 21:54

Messner ha scritto:
giodiui ha scritto:
l'oste ha scritto:Di Etna mi stupisco sempre di non leggere mai Tornatore, i base sono ottimi q/p e i cru Pietrarizza (bianco) e Trimarchisa (rosso) sono spesso notevoli.
Un altro mio pallino è Nunzio Puglisi di Eno-trio, oltre agli autoctoni fa un pinot nero da vigne vecchie che ti succhi la goccia.


Puglisi non lo conosco, ma in effetti il Pietrarizza bianco di Tornatore è un vino che in casa ho sempre. In quella fascia di prezzo trovo molto buono anche il Pietradolce, sempre bianco. I rossi non li ho mai assaggiati.
Calcagno lo conoscete? Mi hanno parlato molto bene del suo etna rosso.


Vini Etnei rivisitati un pelino in chiave moderna (non alla Marc per intenderci), pochissima produzione (sono due signori che lo fanno come hobby)prezzi molto bassi, qualità nella norma. Diciamo che te li consiglio come ottimo rapporto qualità prezzo :wink:
Meglio Feudo di Mezzo di Arcuria (nel loro caso)

Grazie!
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

Messaggioda Ludi » 30 dic 2019 09:18

Soggiorno in Provenza, esattamente all'interno del Var. Sinora, i tentativi nei confronti dei vini strettamente territoriali (Coteaux Varois, per intenderci) sono naufragati in assaggi banali e mai convincenti. Per trovare qualcosa di interessante sono dovuto andare a Bellet con Clos St. Vincent, biodinamico che fa un Rolle più vicino ad un eccellente Vermentino di Sardegna che a quello ligure. Ottimo anche il rosso, in prevalenza Folle Noire.
Alla prima puntata in enoteca penso mi orienterò sui soliti noti: Chateau Simone (che visiterò), Trevaillon, Tempier. Mi dicono un gran bene di Domaine La Navicelle, ho scritto per vedere se sono aperti....
Comunque, in questa stagione, senza turisti, si sta divinamente.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

Messaggioda bondo » 30 dic 2019 18:15

alì65 ha scritto:
il fatto che molti di questi signori hanno siti ufficiali in inglese come prima lingua fa pensare....

io sono molto più legato a Pachino con Gulfi e Tridente Pantalica in testa

ma la Sicilia è molto altro, Tasca d'Almerita, Barraco, Tenuta di Fessina, Hauner, Ferrandes, Firriato, ecc......da studiare, volendo, ce ne sarebbe a volontà


E cosa farebbe pensare, di grazia? :D
Tasca d'Almerita, Firriato? Ci sono fior fiore di aziendine che valgono questi mostroni.

ps. Da cosa deriva tutto questo amore per la Sicilia? Siciliano rigommato Parma? :lol:
Il faut manger pour vivre et non pas vivre pour manger.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

Messaggioda Alberto » 30 dic 2019 19:30

Ludi ha scritto:Trevaillon

Anche a me viene sempre di scriverlo così... :wink: :P :lol:
Should auld acquaintance be forgot, and never brought to mind?
Should auld acquaintance be forgot, and days of auld lang syne?

For auld lang syne, my dear, for auld lang syne,
we'll tak a cup o' kindness yet, for days of auld lang syne.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

Messaggioda ale1984 » 30 dic 2019 21:09

... visto che non si può bere sempre Barolo...

Fratelli Agnes - O.P. Bonarda Cresta del Ghiffi ‘18
Rosso rubino, limpido, bella spuma. Al naso ricorda il profumo delle cantine con il mosto in fermentazione, poi la fragola e un leggero floreale rosso. Non certo ampio nei sentori, ma nulla fuori posto, anzi: naso decisamente tipico. Il sorso è appena abboccato, fresco e abbastanza tannico. Sicuramente pronto da bere.

Niente di cerebrale: stappare e bere con gli amici, that’s it.
Con crostini e salumi, finita in un amen.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

Messaggioda Ludi » 30 dic 2019 21:36

Alberto ha scritto:
Ludi ha scritto:Trevaillon

Anche a me viene sempre di scriverlo così... :wink: :P :lol:


ma sai che ho dovuto farci caso due volte prima di capire che avevo sbagliato? :oops: :lol:
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

Messaggioda cskdv » 30 dic 2019 23:37

Pranzo con i soliti amici, una sola regola: una bottiglia a testa

Siamo cascati bene, le tre B italiane e una borgognina bianca :lol:

Domaine Leflaive - Meursault 1er cru "Sous le dos d'ane" 2006 :D :D :D :D
Le recenti conversazioni sulla borgogna bianca avevano spaventato il proprietario della bottiglia che, alla prima occasione, ha deciso di aprire senza indugi questo bel vino! C'è andata bene :lol:
Bello morbidone, ammiccante, gli agrumi sono ormai quasi scomparsi per cedere il passo a note più mature.
Stona un pochino una mandorla amara in retrolfazione, ma per il resto molto bene.
Sicuramente qualche anno fa sarebbe stato più godurioso, ma questo vino è invecchiato più che dignitosamente.
Nessuna ossidazione percepita.

Giuseppe Mascarello - Barolo Monprivato 2013 :D :D :D :) +
Avevo letto che era consigliabile aprirlo con un po di anticipo, a 3 ore dall'apertura il vino era ancora muto, poi ha cominciato un po' ad aprirsi ma l'esplosività, piacevolezza, eleganza ed equilibrio riscontrati in altre annate giovani (2010, 2011, 2012) che abbiamo assaggiato negli ultimi 12 mesi qui sono venute un po a mancare.
Riassaggiato sia alla sera che dopo 24h...sebbene fosse più espressivo non mi ha comunque convinto.
Che sia in fase di chiusura? BOOOH, in ogni caso sarà da riprovare con calma tra qualche annetto :roll:

Roagna - Barbaresco Montefico Vecchie Viti 2007 :D :D :D :D :)
Belloooo, progressione molto importante nel bicchiere (nei vari bicchieri :lol: )
Naso complesso, in continuo divenire, rose, frutti rossi, balsamicità e via dicendo.
In bocca ancora bello teso, equilibrato e persistente.
Piaciuto proprio tanto, per me il vincitore di giornata.

Salvioni - Brunello di Montalcino La Cerbaiona 2011 :D :D :D :D -
Potente, un carro armato, ha asfaltato tutto e tutti.
Naso intenso con speziature e frutta in confettura, in bocca altrettanto disarmante: tanta materia, intensità e persistenza. Chiaramente il vino è molto giovane e l'equilibrio deve ancora essere raggiunto ma è stato comunque un assaggio interessante. Il 50% del tavolo ha preferito questo vino, per me un po troppo esagerato.

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“Leroy sa di f**a di alto livello”
Bue House, 28/10/2018
:lol:
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

Messaggioda Ludi » 31 dic 2019 08:36

Sempre in tema di Provenza biodinamica, non male Domaine Saint-Ser, sulle coste del Monte Sainte-Victoire. La gamma in anfora (rosé e bianco), senza essere Gravner e neppure Cos, è comunque ben fatta nell'esaltare la sapidità del Rolle e del bland di uve rosse meridionali. Tra i rossi, meglio il Prestige, prevalente Syrah, che Les Hauts, etichetta di punta a prevalenza di Cabernet Saivignon; per favore, questi blend lasciateli fare Trevallon (stavolta scritto bene, Alberto) :mrgreen:
ZEL WINE
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

Messaggioda ZEL WINE » 31 dic 2019 20:29

GF91
Krug gc etichetta “rossa”
Dom ruinart 02
Chapoutier hermitage 70
Mouton 79
Quintarelli amarone 69
Avignonesi occhio di pernice 91
fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

Messaggioda Ludi » 01 gen 2020 09:04

Ieri sera, per festeggiare l'addio al 2019, splendido bis Jacquesson.
Dizy Corne Bautray 2008: affilato come una lama, ma anche leggiadro, floreale, di grandissima classe ed eleganza. Molto agrumato all'impatto, con note di zucchero a velo mai debordanti. Da attendere.
Avize Camp Cain 2008: è invece opulento, quasi dolce all'olfatto, con note di frutta candita, confetto, mandorla e anacardo. Anche la veste è più dorata, quasi da BdN (mentre è solo Chardonnay).
Due espressioni grandissime, per certi aspetti spiazzanti: vista la natura dei suoli, avrei atteso un Camp Cain più minerale e rigoroso ed un Corne Bautray più opulento. Entrambi avevano la stessa sboccatura (aprile 2018). Il tappo del Dizy era ben compresso, quello dell'Avize nettamente più gonfio (altro dato spiazzante).
Comunque, grandissima bevuta, da ricordare. La 2008 si sta decisamente rivelando un'annata storica.

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