LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

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lloyd142
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LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

Messaggioda lloyd142 » 01 dic 2019 16:06

Via!!
Mi raccomando eh...con le feste di mezzo, postate bella roba!! :D
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

Messaggioda Messner » 01 dic 2019 16:33

Pierre Paillard Les Maillerettes 2013 deg. 2018
Freschissimo, fruttini rossi a gogò, scorza d arancia, una nota di nocciola molto fine, molto dritto, di medio corpo buona persistenza, di una pulizia estrema, quasi cristallino. Da bere ora o attendere altri 2-3 annetti
:D :D :D :)
De Sousa Cuvèe de Caudalies 2010 deg. 2015
Vino importante, grassoccio, persistente ed ancora decisamente acido. Caffettoso, cioccolato bianco, biscotto, mandorla tostata, pera surmatura con un rimando salino all'ostrica.
Da bere ora, da attendere per i feticisti delle oxs, da bere con un paio di anni in meno per chi non ama le ossidazioni (seppur leggera in questa bottiglia e devo dire molto piacevole)
:D :D :D :D
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gianni femminella
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

Messaggioda gianni femminella » 01 dic 2019 21:14

Tenores 2015 Romangia rosso, 16,5 gradi - Tenute Dettori
Confermo quanto detto recentemente dal nostro Giovanni. La bottiglia va scolmata per tempo, con una temperatura di servizio più bassa rispetto a un rosso normale. Alcool praticamente inavvertibile, tanto che pure le donne di famiglia lo hanno apprezzato, e commentato che non si sente. Il frutto è maturo e potente, ma nonostante questo scivola via che è una bellezza su ciliegiona, morona, fragolona. Fresco e balsamico, si beve come fosse un vinello. E soprattutto non ha difetti di sorta, nonostante Alessandro sia un non interventista, diciamo così ( visti i discorsi di questi giorni... )
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

Messaggioda l'oste » 01 dic 2019 23:32

Per staccare dalla dipendenza di pinot noir, nebbiolo e sangiovese di un certo tipo, svuota cantina di lusso, ex premiate, bottiglie bituricose, vitigni mix francesi, o barricate a palla, pettinate a leccata, almeno questa la loro fama.
Alcune sorprese, alcune avanzate.
Con costolette d'agnello e spalla d'agnello disossata tritata e condita, patate al forno a quintali, formaggio di capra e pecora da tanfare l'atmosfera.

Gravello 2008 - Librandi scuro ma non cupo, profuma di macchia mediterranea ma non da Club Med, c'é qualcosa di sud, di erbe aromatiche forti, poi ovvio sa di Cabernet ma fatto bene, in bocca soddisfa il palato, non amaro, non male, a un prezzo ancora ridicolo. Piaciuto

Mormoreto 2013, che le uve siano ottime si capisce però peró, oh saranno gusti personali, il vino non mi prende la testa, gioca a farsi bello con naso e palato ma lo sgami, eccessivo come un albero addobbato con dolcetti profumati. Tanta concentrazione, denso, ricco, ma alla lunga annoia e ne avanza un po'. Piaciutino

Merlot Brenntal 2004 - Kurtatsch per tenere il tempo ha tenuto, un discreto balsamico, un ex frutto dolce, una bocca morbidina e fresca anche ma senza grande peso o potenza, non stanco ma moscetto. Piaciuto poco

Per pulirsi comunque la coscienza, alla fine un Chateau La Louviere 2005 - Pessac Leognan, naso ancora di frutto, vino giovane e speziato, elegante e in continuo movimento fino a trovare una quadra balsamica tra il tutto, esempio di come gestire bene i legni e i vitigni, bocca di peso senza possanza. Tra dieci anni ancora meglio. Piaciuto proprio
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

Messaggioda picenum » 02 dic 2019 09:12

gianni femminella ha scritto:Tenores 2015 Romangia rosso, 16,5 gradi - Tenute Dettori
Alcool praticamente inavvertibile,

quando ti alzi avoja se lo senti :mrgreen:
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

Messaggioda bobbisolo » 02 dic 2019 12:25

R&L Legras Saint Vincent 2008 vs R&L Legras Saint Vincent 1996
Cuvée frutto di vigneti di 70-100 anni di età, millesimata solo 11 volte su 51 vendemmie. Solo acciaio ?? (il mio stomaco ha goduto abbestia senza soffrire)

2008
Apre conchiglioso sfacciato, floreale e fruttato fresco, con suggestioni fra la mela e la pesca, mandorla dolce, naso non eccessivamente intenso(soprattutto a paragone col 96) ma fresco e teso a ricordare la roccia bagnata. In bocca prosegue così come al naso, con rimandi alla mandorla(o alla nocciola) e al frutto, di elegante sapidità a ricordare conchiglie e ostriche... scaldandosi rivela in parte il vino che sarà..avvicinandosi ai gusti caffettosi e caramellati del 96...

1996
(etichetta vecchia.. deg. irrecuperabile, forse più di 5-6 anni... Tappo in discrete condizioni)
Ancora ben presenti riflessi verdi in un giallo che è poco più intenso del 2008. Naso anch'esso inizialmente conchiglioso che vira però in fretta verso il caffè, il biscotto, sensazioni di caramello e miele e con qualche grado in più, ricordi di frutta caramellata(ma c'è molto altro... lontano però dall'opulenza di un blanc des millenaires, soprattutto in bocca, ma al contrario più preciso e verticale)... Ingresso elettrico, quasi piccante... Sensazione di sfrigolamento a centro bocca, acidità ancora viva e ben integrata.. è vino vibrante e nonostante gli anni ancora fresco e in forma. Finale molto lungo, morbido ed equilibratissimo nella progressione. Non si direbbe che gli anni di distanza fra i due siano 12 anzi, ne dimostra molti meno. Una piacevole sculata.. ogni tanto ci sta :mrgreen: :mrgreen:

Chissà se questa 2008 darà soddisfazioni alla lunga come questa 96, speriamo!!
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

Messaggioda gianni femminella » 02 dic 2019 12:53

picenum ha scritto:
gianni femminella ha scritto:Tenores 2015 Romangia rosso, 16,5 gradi - Tenute Dettori
Alcool praticamente inavvertibile,

quando ti alzi avoja se lo senti :mrgreen:


La bottiglia infatti è durata più del solito :wink:
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

Messaggioda pstrada75 » 02 dic 2019 12:54

Inizio di Dicembre con il botto almeno per i miei standard di bevitore molto modesto.....

Jacques Selosse - Champagne Millesime' 2002 - deg. Marzo 2013
Grandissime aspettative su questa bottiglia comprata direttamente dal buon Anselme qualche anno fa.
Che dire? Coloro oro carichissimo, naso sulle ossidazioni spinte come c'era da aspettarsi, bocca enorme, infinita, insomma un vino che piu' nello stile di Selosse non potrebbe essere.....pero'.....
Pero' la cosa che rimane per una nota stonata e la quasi assenza di acidita', che in questo momento rende il vino gia' fin troppo pronto, per non dire peggio....mi aspettavo una bottiglia che potesse avere vita infinita ma in base a questa mi sono dovuto ricredere....ora ho molto dubbi sul da farsi sulla seconda in cantina....aprirla entro l'anno prossimo? Altri con esperienze su questa bottiglia?
Ah, e sia io che mia moglie abbiamo alla fine preferito il Substance aperto qualche settimana fa....
In ogni caso abbinato a crostini di robiola e una sontuosa tartare tutto ricoperta di generosissime grattate di tartufo bianco....ci stava assolutamente da dio.... (specialmente l'abbinamento con la tartare da urlo)

Lis Neris - Chardonnay Jurosa 2009 (magnum)
Un gran bel Chardonnay italiano, prontissima e di una beva compulsiva. Purtroppo e' stato massacrato dalla bottiglia che l'ha seguito ma comunque se l'e' cavata benino con dei classicissimi taglioni al tartufo bianco

Domaine Bachelet-Ramonnet - Batard Montrachet 2002
Da novizio totale su questi vini bianchi di Borgogna qui ho visto la Madonna, Gesu' e tutti i santi del paradiso. Colore incredibile, oro liquido, naso che parte a bomba con una polvere pirica e zafferano pazzesco, evolvera' in un modo incredibile durante la serata diventando piu' suadante e morbido e finendo addirittura sulla liquirizia e la mandorla tostata.
Che vino incredibile, probabilmente uno dei migliori bianchi mai provati. Sul classico uovo al tegamino con tartufo bianco si gioca e vince di un pelino l'abbinamento della serata seguito a ruota dal Selosse/tartare.
Peccato che questi vini siano fuori budget....ma ora ho capito cosa vuol dire la Borgogna bianca di questo livello.......

Insomma bella seratina per aprire questo mese di Dicembre.......
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

Messaggioda Michelasso » 02 dic 2019 16:20

gianni femminella ha scritto:Tenores 2015 Romangia rosso, 16,5 gradi - Tenute Dettori
Confermo quanto detto recentemente dal nostro Giovanni. La bottiglia va scolmata per tempo...


Perdona l'incomprensione, ma cosa si intende per bottiglia scolmata?
(Io sono fermo alle botti scolme o alle bottiglie scolate... :wink: )
"Fra le poche cose che so fare con piacere e che ho sicuramente meglio saputo fare, è bere. Ho scritto molto meno della maggior parte degli scrittori, ma ho certamente bevuto di più della maggior parte di coloro che bevono."
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

Messaggioda lloyd142 » 02 dic 2019 16:46

Michelasso ha scritto:
gianni femminella ha scritto:Tenores 2015 Romangia rosso, 16,5 gradi - Tenute Dettori
Confermo quanto detto recentemente dal nostro Giovanni. La bottiglia va scolmata per tempo...


Perdona l'incomprensione, ma cosa si intende per bottiglia scolmata?
(Io sono fermo alle botti scolme o alle bottiglie scolate... :wink: )


Si stappa la bottiglia con corretto anticipo e poi se ne leva un bicchiere facendo in modo che l'ossigeno abbia una superficie piu' ampia su cui incidere , e poi il bicchiere levato si rimette in bottiglia al momento della mescita.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

Messaggioda gianni femminella » 02 dic 2019 17:04

lloyd142 ha scritto:
Michelasso ha scritto:
gianni femminella ha scritto:Tenores 2015 Romangia rosso, 16,5 gradi - Tenute Dettori
Confermo quanto detto recentemente dal nostro Giovanni. La bottiglia va scolmata per tempo...


Perdona l'incomprensione, ma cosa si intende per bottiglia scolmata?
(Io sono fermo alle botti scolme o alle bottiglie scolate... :wink: )


Si stappa la bottiglia con corretto anticipo e poi se ne leva un bicchiere facendo in modo che l'ossigeno abbia una superficie piu' ampia su cui incidere , e poi il bicchiere levato si rimette in bottiglia al momento della mescita.


È certamente più piacevole scolarsi la bottiglia in effetti :D
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 02 dic 2019 17:59

Gattinara 2008 Cantina Sociale
Si temeva di trovarla un po' scollinata, a causa dell'annata non proprio a lunga gittata, e del fatto che in precedenza è stata registrata una brutta sorpresa con la stessa bottiglia in versione magnum..e invece era ancora in ottima forma..
una mora netta, matura, quasi dolcina, del sottobosco e un tratto ematico ad aggiungere eleganza..
bocca tesa, lievemente calda, armonica, con una texture un po' sfocata ma di buona fattura..in chiusura non ci sono fuochi d'artificio ma neanche scivoloni..una bella sorpresa....

Vigneti delle Dolomiti IGT, teroldego 100%, Elisabetta Foradori, annata 2016.
Ribes, susina, visciola, una speziatura fine di pepe bianco e del sale sul fuoco..
All'assaggio è fresco, dinamico, poliedrico, ora fatto di polpa, ora affilato..il sorso si perde un po' via a centro bocca..ma c'è bilanciamento, c'è un buon allungo..nel finale acidità ed alcol non sono gestiti al meglio, ma la beva non ne risente neanche un po'..rimane elegante, fine..un vino bello, oltreché buono
Lorenzo
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

Messaggioda Max1991 » 02 dic 2019 18:21

Ieri pranzo con una coppia d'amici. Tartufo il protagonista

Grande année 1990
Comprata il giorno prima qua nel forum, grazie ancora Sergio (eno), ottima bottiglia. Perlage non fitto e finissimo ma ancora presente, oro carico, colore davvero molto bello. Ventaglio di profumi incredibili, sorso piacevole, una freschezza che spiazza per l'età. Quando si scalda un pochino evolve ancora e vira in altri profumi molto interessanti, un tostato incredibile. Gran bottiglia e ottima con la battuta di fassona al tartufo bianco.

Rochi di cialla, CiallaBianco 2000
Colore oro quasi aranciato, appena aperto il vino sembra un pò seduto, poco espressivo. Dopo 15 minuti con un pò di ossigenazione inizia ad aprirsi, naso molto fine ed elegante, da frutta fresca e allo stesso tempo frutta candita (dopo un pò esce una pera buonissima) e spezie dolci. Bel sorso, preciso e coerente.
Buono con il tagliolino al tartufo, non lo sovrasta.

Clercio, Barolo Ciabot Mentin Ginestra 1992
Anche questa comprata sul forum circa un anno fa (grazie Dotvini). Aperto un paio d'ore prima, il tappo si è rotto (qualche imprecazione e già a pensare al peggio) ma l'ultima parte era bella intatta. Appena aperto si capisce che è un vino con molti anni alle spalle, assaggio un mezzo calice (cioccolata) e lo lascio riposare al fresco. Con il filetto al tartufo tocca a lui.
Lo rimetto nel calice e la sorpresa! è davvero lo stesso vino? WOW. Frutta rossa, china, note vanigliate, balsamico e molto altro.
Bel tannino sottile quasi graffiante. Freschezza e acidità ancora presenti. Il tipo di barolo che piace a me, si poteva aspettare ancora un bel pò!
Davvero un vino che non mi aspettavo, alla cieca è stato detto che aveva non più di 10/12 anni.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

Messaggioda ale1984 » 02 dic 2019 21:51

Joh. Jos. Prüm - Wehlener Sonnenuhr Riesling Kabinett 2014

Toglietemi 'sti riesling, che ne finisco uno a sera.
Ricalca in larga misura le caratteristiche del '16 assaggiato qualche tempo fa, con un'acidità più smorzata, seppur tagliente, ma un filo di complessità in più al naso, comunque freschissimo (fiori di sambuco, gelsomino, passiflora, pompelmo, zenzero, sentori appena accennati di idrocarburi). Freschezza da vendere, sorso compulsivo. Buono buono.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

Messaggioda Alberto » 02 dic 2019 23:30

ale1984 ha scritto:Joh. Jos. Prüm

Hai detto cotica... :)
Uno a sera di tal sorta non è trattarsi male. :mrgreen:
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

Messaggioda Ludi » 03 dic 2019 08:53

Sciavenza, Barolo Cerretta 2013: davvero serralunghiano sino al collo, con una cupa austerità ed una aristocratica ritrosia al naso che inducono ad attenderlo ancora un bel po'.
Michele Chiarlo, Barbaresco Asili 2016: al contrario, aperto, solare, esplosivo nei sentori di frutta. Si beve alla grande già da ora.
Antano, Sagrantino Colleallodole 2015: si conferma tra i migliori della sua tipologia, anche se alla lunga tende ad essere stancante nella lotta tra alcol e tannini.
Tabarrini, Sagrantino Campo alla Cerqua 2015: al contrario, ha tannino setoso e ben integrato. Rispetto all'uscita, è in fase di chiusura. Ripassare tra tre-quattro anni.
Chateau Mercian, Yamanashi Koshu 2018: soli 10.5 gradi. Si conferma la mia impressione che il Koshu sia molto simile, nella degustazione, al Muller Thurgau, con una mineralità pirica che evolve bene. Il vino è fatto in maniera ineccepibile; non è un Corton Charlemagne, chiaramente, ma la gradevolezza è notevolissima.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

Messaggioda Ziliovino » 03 dic 2019 18:50

Bourgogne Pinot Noir Vieilles Vignes 2015 - Joseph Voillot. Ha purtroppo già perso l'esuberanza fruttata, ora è più sulle radici e spezie, cola, sorso di acidità e sapidità evidenti, ma riesce a non essere squilibrato sulle durezze, tracannato senza ritegno alcuno...

Soave Classico Le Bine de Costiola 2007 - Tamellini. Naso sulla frutta matura e lo zenzero, ancora piacevole, al sorso mostra qualche segno di stanchezza in più ma direi che non c'è male vista l'età.

Champagne Cuvée Clement 2009 - Eric Isselée. Ha in parte riassorbito il legno che mostrava all'uscita, che comunque non si nasconde e resta il carattere principale di questo Champagne, sorso con bollicina molto carezzevole, da cremant per intenderci (o Satén se siete patriottici), che unita ad adeguata tensione lo rende piuttosto piacevole.

Vigneti delle Dolomiti Rosso Granato 2004 - Foradori. Vecchia gloria degli anni 90/inizio duemila praticamente sparito da queste parti, color sangue di drago compatto e impenetrabile, sembra svinato ieri, naso di more e mirtilli, un po' statico/monolitico, sorso che parte intenso, un po' vuoto a centro bocca e termina con scia di freschezza. Bella integrità ma speravo in qualcosina in più...

Cannonau di Sardegna Riserva Ballu Tundu 2010 - Sedilesu. Un po' scontroso appena aperto, si distende lasciandolo respirare, è vino ricco, forte avvolgente, ha però perso un po' della fragranza che me lo aveva fatto piacere all'uscita, in favore di toni un po' più speziati ed autunnali ma molto poco definiti.

Barbaresco Montestefano 2010 - Serafino Rivella. Letto di annate recenti già molto godibili mi sono armato di cavatappi: grande eleganza, naso profondo e sorso equilibrato e lungo, il tannino dice che un pochetto è lecito attenderlo ancora, il naso non è definitissimo in questa fase, o per lo meno in questa bottiglia.

Lessona Omaggio a Quintino Sella 2007 - Sella. Riconoscibile come nebbiolo, sorso di buon equilibrio e piacevolezza, era da parecchio che non lo riassaggiavo e non ho ritrovato tutto quel carattere teso e minerale che me lo faceva piacere parecchio. Annata? oppure è cambiato qualcosa?

Moulin à Vent Les Trois Roches 2017 - Chermette. Molto floreale, violetta, col tempo una leggera nota verde sul ginepro, sorso succoso e fresco, di buon equilibrio, senza sbavature.

Condrieu La Bonnette 2016 - Rostaing. Un viognier giocato sulla freschezza, già al naso con semi di finocchio e mentuccia, aromaticità appena accennata, sorso che parte appena grasso e finisce fresco e asciutto, con una leggera mandorla. Da bere fresco, a temperatura di cantina, freddo si ammutolisce alquanto...

Brunello di Montalcino 2009 - La Cerbaiona. La 2005 non mi aveva entusiasmato molto, questo devo dire invece è un gran vino: tanta spezia, tabacco, legni di sacrestia, ciliegia, sorso di grande eleganza e velluto, scia bella fresca e tannino levigato.
Ultima modifica di Ziliovino il 04 dic 2019 10:51, modificato 1 volta in totale.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

Messaggioda gianni femminella » 03 dic 2019 21:20

Sanbastiano sangiovese 2015 cantina Ninni
È evidente da subito che si tratta di un sangiovese non toscano. Ha un bel frutto delicato e un buon balsamico. Rimandi di carruba e leggera tostatura. Il suo limite è una diluizione che lascia un po' inappagato il palato. Vino onesto e tutto sommato discreto.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

Messaggioda giodiui » 03 dic 2019 21:35

Pinot noir Brauneberger Mandelgraben, Markus Molitor, 2014.
Ennesima conferma che anche i tedeschi (Mosella) qualche bella soddisfazione su questo vitigno sanno darla, anche se a prezzi non proprio popolari.
Colore rosso rubino chiaro molto brillante, buona consistenza. Profumi profumi di Rosa e frutti rossi. Intenso tannini fitti ma ancora ben presenti, complesso ed elegante. Fine.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

Messaggioda Alberto » 03 dic 2019 22:15

gianni femminella ha scritto:Sanbastiano sangiovese 2015 cantina Ninni
È evidente da subito che si tratta di un sangiovese non toscano. Ha un bel frutto delicato e un buon balsamico. Rimandi di carruba e leggera tostatura. Il suo limite è una diluizione che lascia un po' inappagato il palato. Vino onesto e tutto sommato discreto.

Premetto che non conosco il vino che gai bevuto, ma stasera sull'Umbria (terra che amo profondamente) mi sento di essere tranchant: per fare vini al passo con gli altri, col clima del 2020, dovrebbero spiantare metà degli ulivi che danno l'olio migliore del mondo...e la cosa mi pare un tantino ardua, nonché semplicemente criminale.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

Messaggioda gianni femminella » 03 dic 2019 23:08

Alberto ha scritto:
gianni femminella ha scritto:Sanbastiano sangiovese 2015 cantina Ninni
È evidente da subito che si tratta di un sangiovese non toscano. Ha un bel frutto delicato e un buon balsamico. Rimandi di carruba e leggera tostatura. Il suo limite è una diluizione che lascia un po' inappagato il palato. Vino onesto e tutto sommato discreto.

Premetto che non conosco il vino che gai bevuto, ma stasera sull'Umbria (terra che amo profondamente) mi sento di essere tranchant: per fare vini al passo con gli altri, col clima del 2020, dovrebbero spiantare metà degli ulivi che danno l'olio migliore del mondo...e la cosa mi pare un tantino ardua, nonché semplicemente criminale.


Sinceramente non saprei. Tieni conto che si tratta di un vigneto di oltre 50 anni di età a piede franco. Sono sempre curioso di assaggiare cose nuove e vedo che anche tu bevi spesso vini fuori dal coro.
Aggiungo che le note le ho prese prima di cena. A tutto pasto, a contrasto col cibo, il Sanbastiano mi è sembrato anche meglio di prima.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

Messaggioda SommelierSardo » 04 dic 2019 02:14

Ziliovino ha scritto:Cannonau di Sardegna Riserva Ballu Tundu 2011 - Sedilesu. Un po' scontroso appena aperto, si distende lasciandolo respirare, è vino ricco, forte avvolgente, ha però perso un po' della fragranza che me lo aveva fatto piacere all'uscita, in favore di toni un po' più speziati ed autunnali ma molto poco definiti.


...credo ti riferissi alla 2010.
Non lo bevo da un po', la ricordo una bella bottiglia!
Probabilmente la 2014 le è superiore: ottima annata in Sardegna.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

Messaggioda SommelierSardo » 04 dic 2019 02:17

gianni femminella ha scritto:Tenores 2015 Romangia rosso, 16,5 gradi - Tenute Dettori
Confermo quanto detto recentemente dal nostro Giovanni. La bottiglia va scolmata per tempo, con una temperatura di servizio più bassa rispetto a un rosso normale. Alcool praticamente inavvertibile, tanto che pure le donne di famiglia lo hanno apprezzato, e commentato che non si sente. Il frutto è maturo e potente, ma nonostante questo scivola via che è una bellezza su ciliegiona, morona, fragolona. Fresco e balsamico, si beve come fosse un vinello. E soprattutto non ha difetti di sorta, nonostante Alessandro sia un non interventista, diciamo così ( visti i discorsi di questi giorni... )


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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

Messaggioda Ludi » 04 dic 2019 09:09

gianni femminella ha scritto:Sanbastiano sangiovese 2015 cantina Ninni
È evidente da subito che si tratta di un sangiovese non toscano. Ha un bel frutto delicato e un buon balsamico. Rimandi di carruba e leggera tostatura. Il suo limite è una diluizione che lascia un po' inappagato il palato. Vino onesto e tutto sommato discreto.


produttore di culto tra i vinnaturalisti....a mio avviso fa qualcosa di divertente con il metodo ancestrale, ma non mi convince mai del tutto. Spesso i vini puzzano....
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2019

Messaggioda Ludi » 04 dic 2019 09:10

Chionetti, Barolo Bussia Vigna Pianpolvere 2015: gran bel vino. Definito nel contrasto tra una vivida parte fruttata, una suadente violetta, e toni più scuri, già ammiccanti al catrame. Molto piaciuto.

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