Konstantin_Levin88 ha scritto:Però dai, Marengo sopra Guigal non si può vedere...
Colpa di qualche voto malandrino
Konstantin_Levin88 ha scritto:Però dai, Marengo sopra Guigal non si può vedere...
Alberto ha scritto:Domanda banale...bottiglie coperte o scoperte?
Alberto ha scritto:maxer ha scritto:Wineduck ha scritto:... i bravi degustatori dovrebbero essere capaci di riconoscere la grandezza di un vino anche in gioventù ... potete stare certi che scatteranno diverse "purghe staliniste" ...
..... mi sento proprio una merdaccia .....
me lo merito il Gulag, me lo merito !
I Gulag...che poi è l'anagramma di...
arnaldo ha scritto:landonne 06 di Guigal era,come pure Serein Noire 05 di gangloff, straordinariamente GIOVANE, tanto giovane. Purpureo/violaceo alla vista ( e gia' li' capisci molto), al naso note di mora,gelso con tratti ancora quasi vinosi (zio billi)...era impossibile non capire che era indietro. Quindi da qualcuno abituato agli anni 80/90 figuriamoci.....tantopiu' schierato assieme ad altri.........perchè invece se lo bevi da solo, a palato resettato, sorbole che buono....94/100 ah ah ah ah ah
ZEL WINE ha scritto:arnaldo ha scritto:landonne 06 di Guigal era,come pure Serein Noire 05 di gangloff, straordinariamente GIOVANE, tanto giovane. Purpureo/violaceo alla vista ( e gia' li' capisci molto), al naso note di mora,gelso con tratti ancora quasi vinosi (zio billi)...era impossibile non capire che era indietro. Quindi da qualcuno abituato agli anni 80/90 figuriamoci.....tantopiu' schierato assieme ad altri.........perchè invece se lo bevi da solo, a palato resettato, sorbole che buono....94/100 ah ah ah ah ah
tra un landonne 06 e un landonne 85 88 ci sono 10 punti uso ridere. anche tra 20 anni
Vinos ha scritto:Sia gerin che rostaing erano vini migliori per tutti, quindi c’è poca filosofia da fare....
Anche gangloff 2005 era giovanissimo, ma decisamente più buono di guigal in questo momento... infatti ha avuto un punteggio maggiore....
arnaldo ha scritto:Vinos ha scritto:Sia gerin che rostaing erano vini migliori per tutti, quindi c’è poca filosofia da fare....
Anche gangloff 2005 era giovanissimo, ma decisamente più buono di guigal in questo momento... infatti ha avuto un punteggio maggiore....
Vero. Infatti x me Gerin 96/100 e Rostaing 95/100. me li ricordo tutti,.
Attenzione. Su Guigal il voto si è abbassato di media perchè avete votato basso Fabio,Dino e forse te. Ma i voti personali sono per me rispettabilissimi e sacrosanti.
arnaldo ha scritto:Landonne 06 guidal ho dato 88/100 (chiedo conferma ad Ale). 88/100 è un voto molto alto,non dimentichiamolo. Facile che nei prossimi decenni sia destinato a salire.
Vinos ha scritto:..... ma l’abbiamo valutata adesso ed io risultato è stato quello....
... per ora solo la landonne 2006 e ...... non mi hanno convinto....
... ma decisamente più buono di guigal in questo momento...
Wineduck ha scritto:Vinos ha scritto:..... ma l’abbiamo valutata adesso ed io risultato è stato quello....
... per ora solo la landonne 2006 e ...... non mi hanno convinto....
... ma decisamente più buono di guigal in questo momento...
Vincenzo sai quanto ti stimi e quanto soprattutto apprezzi il tuo entusiasmo per i grandi vini. Su queste affermazioni però sono in totale disaccordo. Se non fosse possibile valutare un vino nelle sue potenzialità evolutive non servirebbe tanta esperienza e competenza per degustare. A pensarci bene non servirebbero neppure i critici con le loro guide o riviste specializzate, anzi nessuno berrebbe un vino prima di 10-20-30-40 anni dalla vendemmia e soprattutto nessuno darebbe un punteggio elevato ad un vino che non fosse totalmente svolto! Solo i miei parenti eno-ignari dicono "giudico quello che ho nel bicchiere"! Che poi cosa significa esattamente? E' normale che uno debba giudicare quello che il vino dice nel bicchiere ma ci sono tanti modi di "interpretare" il bicchiere. Per mettere 12-13 punti di differenza fra il miglior vino della giornata e qualla magnifica Landonne significa giudicare solo con la parte istintiva e viscerale del proprio gusto, abdicando totalmente da quella più tecnica, evoluta e cerebrale.
Il vino era sicuramente compresso, quasi primario in alcuni tratti (e già questo avrebbe dovuto mettere in allerta: quanto vini sono così dopo 13 anni dalla vendemia? Per la mia esperienza solo i più grandi in assoluto!) ma aveva al contempo una freschezza integrata nel frutto mirabolante, una cremosità dolce e lunghissima determinata da tannini di grana finissima e fittissima ed un finale che permeava tutto il palato con quella crema di cassis intarsiato di sentori minerali (non solo scuri ma anche più chiari in alcuni momenti).
In sintesi:
1) equilibrio perfetto fra parti dure e morbide
2) tannini etratti in modo magistrale e di fattura nobile
3) finale saporito e dolce-fresco quasi eterno
E questo sarebbe un vino da meno di 90 punti?
Ma avete presente che sotto i 90 punti oggigiorno fanno fatica a starci i Chianti base o i Nebbiolo d'Alba appena immessi sul mercato?
Sono sempre stato il primo a sostenere che gli appassionati non debbano sciommiottare i critici professionisti ma proprio guardando solo i rapporti relativi e non quelli assoluti, quelle distanze fra i vini di quelle batterie sono per me inaccettabili.
Credo che un piccolo esame della vostra "coscienza enotecnica" ve la dobbiate fare...
apple ha scritto:Davvero Claudio? Io al contrario trovo sempre mouline una spanna sopra, seguita da turque e Landonne...
zampaflex ha scritto:Riporto le mie note, se interessano
Prima batteria
Gangloff - Cote Rotie La Sereine Noire 2005
Parte moderno, con sbuffi di vaniglia, poi si pulisce. Appaiono toni balsamici, sapidi, anche acciuga e (?) vitello tonnato.
C'è tanta freschezza in primo piano, il sorso parte acquoso, poi si asciuga, infine si assesta su una bella cadenza fruttato-acida. 91
Chateau de la tour - Clos De Vougeot Grand Cru vv 2005
Parte subito male: sporco, ridotto; erba bruciata e glutammato. Peccato.
Anche perché la bocca è robusta, solida e definita, ben scandita. Ma il piacere non c'è. NG
Clos des lambrays - Clos des lambrays Grand Cru 2006
Classicissimo pinot nero, tra scorza d'arancia, china, erbe. Sconfina sull'anice stellato e melone-anguria.
Tannino delicatissimo, bocca coerente che ritorna molto precisa, si spegne lentamente col tempo perdendo piano piano forza. 95
Marengo - Barolo vecchia vigna delle brunate 2006
Tabacco, composta, fieno, fiori blu, thé...nient emale, ma alla fine ecco le note sintetiche...
Il tannino qui è decisamente robusto, asciugante in sintonia con l'alcool, infine ruvido, polveroso. Decisamente non all'altezza della competizione. 89
Rostaing - Cote Rotie Cote Blonde 2006
Pelliccia e pesca sciroppata, caffé; impone vigore e costanza.
La retrolfazione è più raffinata, con rimandi agrumati. Il tannino è fine, ben collegato all'acidità che trasporta richiami chinati, oliva, umami, balsamici...veramente una tessitura splendida, una mano raffinata, un vino di grande eleganza. 96
Seconda batteria
Prieur - Musigny gc 2006
Ematico e mirtilloso, all'inizio confonde le acque. Curiosamente giovanile sul succo d'uva, poi balsamico.
In bocca è potente, minerale, succoso, chiude sulla china. Bella Borgogna tradizionale, si capisce. Anche lui però non tiene il tempo e pian piano si affievolisce, si diluisce. 91
Guigal - Cote Rotie La Landonne 2006
Profondo e intenso, la nota di yogurt al mirtillo e l'unghia violacea dovrebbero fare capire che si tratta di un produttore che ci dà con l'élévage; anche balsamico e caramelloso.
Ha bisogno di tempo per sgranchirsi ed organizzarsi, cosicché ritocco il voto verso l'alto a mano a mano che sta nel bicchieree dimostra che la materia non solo c'è, ma è anche ben organizzata. Potente e compresso, ma la complessità è dietro l'angolo. 94
Rostaing - Cote Rotie La Landonne 2006
Classico sulla pelliccia, molto intenso, rodaniano certo. L'insistente nota vegetale che sento me lo fa prendere per un Jamet. Poi appare una curiosa nota di tonno (e ridaje) che ho trovato talvolta su syrah di pregio.
In bocca parte acido, duro, poi acquisisce forza ma senza espandersi: sul palato rimarrà più stretto di altri e la lunghezza è legata giusto alla ottima retro. Secondo me, almeno questa bottiglia non ha il potenziale per superarsi. Comunque, 94
De Vogue - Musigny gc 2006
Fruttini, intenso, poi perde definizione.
Anche lui ematico e chinato (pare proprio che volessero mimetizzarsi), si sente una punta d'alcool. Quando si distende guadagna ciccia ma rimane meno complesso e articola uno sviluppo fin troppo scolastico. 91
Gerin - Cote Rotie La Landonne 2006
Molto fine sui fruttini, un filo d'alcool, strane sfumature medicinali.
Parte male, con acidità limonosa, un poco scissa, e bocca più sporca. Poi si riempie, si assesta, si scrolla di dosso le incertezze e parte come un treno. Balsamico, preciso, saturante. 95
Drouhin-laroze - Musigny gc 2006
Grande finezza, una complessità ancora da svolgere, si intuisce più che percepire.
Equilibrio, gran bella Borgogna tradizionale. Lungo ma delicato, non vanta la potenza dei syrah qui presenti, ma se la gioca in classe ed eleganza. Gran bella PAI. 95
Wineduck ha scritto:Ultime bevuta particolarmente interessanti:
Georges Vernay Condrieu Coteau de Vernon 2010
Lychees, pepe bianco, zenzero, una punta di ananas e tanta affumicatura pulita, di pietra focaia. Colore giallo oro e bocca perfettamente in linea con l'olfatto, fresca pulita, senza pastosità, avvolgente ma piccante di pepe e ginger. Pai senza fine con tanti richiami, anche un punta di renetta ma soprattutto fruita a pasta gialla e la piccantezza percepita sia al naso che sulle mucose.
Un grande, gigantesco vino, un bianco straordinario fuori dagli schemi che spiazza tutti, soprattutto chi vive di pregiudizi verso i Condrieu. Trovo che il viogner a questi livelli sia il miglior punto di incontro fra Chardonnay e Riesling.
Ludi ha scritto:Wineduck ha scritto:Ultime bevuta particolarmente interessanti:
Georges Vernay Condrieu Coteau de Vernon 2010
Lychees, pepe bianco, zenzero, una punta di ananas e tanta affumicatura pulita, di pietra focaia. Colore giallo oro e bocca perfettamente in linea con l'olfatto, fresca pulita, senza pastosità, avvolgente ma piccante di pepe e ginger. Pai senza fine con tanti richiami, anche un punta di renetta ma soprattutto fruita a pasta gialla e la piccantezza percepita sia al naso che sulle mucose.
Un grande, gigantesco vino, un bianco straordinario fuori dagli schemi che spiazza tutti, soprattutto chi vive di pregiudizi verso i Condrieu. Trovo che il viogner a questi livelli sia il miglior punto di incontro fra Chardonnay e Riesling.
vino straordinario. Non conosco moltissimi bianchi che gli stiano alla pari....e sì che ultimamente mi piacciano vini maggiormente "sottili". Ma a questi livelli, penso si debba prescindere dalle preferenze individuali.
Wineduck ha scritto:Langhe Nebbiolo 2013 Giuseppe Rinaldi
Bottiglia top nel suo genere tanto da apparire di categoria superiore, alla cieca sarebbe impossibile distinguerlo da un Barolo. Fiori rossi ed addirittura frutto fresco al naso, un filo di cenere. Bocca fresca, avvolgente con tannini dolci ma ancora appuntiti, il sorso si allarga, sbraca un pochetto ma poi si ricompone, si insaporisce e si allunga. L'ossigeno lo fa sempre più bello.
Già molto buono ma con ancora un bel miglioramento davanti!
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