Si bevve d'Ottobre

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vinogodi
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Si bevve d'Ottobre

Messaggioda vinogodi » 01 ott 2019 20:04

...euforia è bersi un Pelaverga di Burlotto 2018 in due e sentirsi tanto bene...
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maxer
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda maxer » 01 ott 2019 21:31

vinogodi ha scritto:...euforia è bersi un Pelaverga di Burlotto 2018 in due e sentirsi tanto bene...

..... come ti capisco : DELIZIOSO ! ..... :D :D :D
carpe diem 8)
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 02 ott 2019 12:29

nebbiolo bartolo mascarello 2014
è esattamente come me la ricordavo..ancora ruvida, graffiante, con quel naso di minerali, terra rossa e incenso..in tanta austerità arriva il frutto ad addolcire il passo, ma l'assaggio ci ricorda la grandezza di questo produttore.. largo, secco, con un tannino che scalpita e un finale ancora un po' sbilanciato sulla parte alcolica..in divenire, quando proprio non saprei..

Nebbiolo passito sergio barbaglia L.2011
Il passito di Sergio Barbaglia è uno scacco matto, sono i 13 punti in 30 secondi di Tracy Mcgrady, è il sorpasso di Rossi su Lorenzo all'ultimo giro del Gran premio di Catalunya del 2009. Il Passito di Sergio Barbaglia è emozione, in forma liquida.
tornando sulla terra: naso intenso, penetrante, piccoli frutti rossi sottospirito e un bella rosa appassita..con le note più dolci sopraggiungono in parallelo anche profumi di legno antico e tabacco secco. all'assaggio è setoso, morbido, giustamente glicerico, con una persistenza importante che veicola al naso sentori di caramello e agrumi disidratati. alcol gestito magistralmente..nessuna scodata alcolica, nessun calore fastidioso..beva e suadenza. che roba.
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda Nexus1990 » 02 ott 2019 12:33

gbaenergiaeco10 ha scritto:nebbiolo bartolo mascarello 2014
è esattamente come me la ricordavo..ancora ruvida, graffiante, con quel naso di minerali, terra rossa e incenso..in tanta austerità arriva il frutto ad addolcire il passo, ma l'assaggio ci ricorda la grandezza di questo produttore.. largo, secco, con un tannino che scalpita e un finale ancora un po' sbilanciato sulla parte alcolica..in divenire, quando proprio non saprei..

Nebbiolo passito sergio barbaglia L.2011
Il passito di Sergio Barbaglia è uno scacco matto, sono i 13 punti in 30 secondi di Tracy Mcgrady, è il sorpasso di Rossi su Lorenzo all'ultimo giro del Gran premio di Catalunya del 2009. Il Passito di Sergio Barbaglia è emozione, in forma liquida.
tornando sulla terra: naso intenso, penetrante, piccoli frutti rossi sottospirito e un bella rosa appassita..con le note più dolci sopraggiungono in parallelo anche profumi di legno antico e tabacco secco. all'assaggio è setoso, morbido, giustamente glicerico, con una persistenza importante che veicola al naso sentori di caramello e agrumi disidratati. alcol gestito magistralmente..nessuna scodata alcolica, nessun calore fastidioso..beva e suadenza. che roba.

L’hai bevuto al Toyota Center?
dani23
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda dani23 » 02 ott 2019 12:36

gbaenergiaeco10 ha scritto:
Nebbiolo passito sergio barbaglia L.2011
Il passito di Sergio Barbaglia è uno scacco matto, sono i 13 punti in 30 secondi di Tracy Mcgrady, è il sorpasso di Rossi su Lorenzo all'ultimo giro del Gran premio di Catalunya del 2009. Il Passito di Sergio Barbaglia è emozione, in forma liquida.
tornando sulla terra: naso intenso, penetrante, piccoli frutti rossi sottospirito e un bella rosa appassita..con le note più dolci sopraggiungono in parallelo anche profumi di legno antico e tabacco secco. all'assaggio è setoso, morbido, giustamente glicerico, con una persistenza importante che veicola al naso sentori di caramello e agrumi disidratati. alcol gestito magistralmente..nessuna scodata alcolica, nessun calore fastidioso..beva e suadenza. che roba.


Ah. Tocca rimediarne qualche bottiglia il prima possibile in sostanza :mrgreen:
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 02 ott 2019 12:47

Nexus1990 ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:nebbiolo bartolo mascarello 2014
è esattamente come me la ricordavo..ancora ruvida, graffiante, con quel naso di minerali, terra rossa e incenso..in tanta austerità arriva il frutto ad addolcire il passo, ma l'assaggio ci ricorda la grandezza di questo produttore.. largo, secco, con un tannino che scalpita e un finale ancora un po' sbilanciato sulla parte alcolica..in divenire, quando proprio non saprei..

Nebbiolo passito sergio barbaglia L.2011
Il passito di Sergio Barbaglia è uno scacco matto, sono i 13 punti in 30 secondi di Tracy Mcgrady, è il sorpasso di Rossi su Lorenzo all'ultimo giro del Gran premio di Catalunya del 2009. Il Passito di Sergio Barbaglia è emozione, in forma liquida.
tornando sulla terra: naso intenso, penetrante, piccoli frutti rossi sottospirito e un bella rosa appassita..con le note più dolci sopraggiungono in parallelo anche profumi di legno antico e tabacco secco. all'assaggio è setoso, morbido, giustamente glicerico, con una persistenza importante che veicola al naso sentori di caramello e agrumi disidratati. alcol gestito magistralmente..nessuna scodata alcolica, nessun calore fastidioso..beva e suadenza. che roba.

L’hai bevuto al Toyota Center?


A una certa ho visto Popovich che indicava Devin Brown.... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 02 ott 2019 12:49

dani23 ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:
Nebbiolo passito sergio barbaglia L.2011
Il passito di Sergio Barbaglia è uno scacco matto, sono i 13 punti in 30 secondi di Tracy Mcgrady, è il sorpasso di Rossi su Lorenzo all'ultimo giro del Gran premio di Catalunya del 2009. Il Passito di Sergio Barbaglia è emozione, in forma liquida.
tornando sulla terra: naso intenso, penetrante, piccoli frutti rossi sottospirito e un bella rosa appassita..con le note più dolci sopraggiungono in parallelo anche profumi di legno antico e tabacco secco. all'assaggio è setoso, morbido, giustamente glicerico, con una persistenza importante che veicola al naso sentori di caramello e agrumi disidratati. alcol gestito magistralmente..nessuna scodata alcolica, nessun calore fastidioso..beva e suadenza. che roba.


Ah. Tocca rimediarne qualche bottiglia il prima possibile in sostanza :mrgreen:


A me è piaciuto veramente tanto..bevuto con una sacher homemade fatta dalla cognata, l'insieme era perfetto..
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda dani23 » 02 ott 2019 12:52

gbaenergiaeco10 ha scritto:
dani23 ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:
Nebbiolo passito sergio barbaglia L.2011
Il passito di Sergio Barbaglia è uno scacco matto, sono i 13 punti in 30 secondi di Tracy Mcgrady, è il sorpasso di Rossi su Lorenzo all'ultimo giro del Gran premio di Catalunya del 2009. Il Passito di Sergio Barbaglia è emozione, in forma liquida.
tornando sulla terra: naso intenso, penetrante, piccoli frutti rossi sottospirito e un bella rosa appassita..con le note più dolci sopraggiungono in parallelo anche profumi di legno antico e tabacco secco. all'assaggio è setoso, morbido, giustamente glicerico, con una persistenza importante che veicola al naso sentori di caramello e agrumi disidratati. alcol gestito magistralmente..nessuna scodata alcolica, nessun calore fastidioso..beva e suadenza. che roba.


Ah. Tocca rimediarne qualche bottiglia il prima possibile in sostanza :mrgreen:


A me è piaciuto veramente tanto..bevuto con una sacher homemade fatta dalla cognata, l'insieme era perfetto..

Si chiama Passiolo?
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda Nexus1990 » 02 ott 2019 12:59

gbaenergiaeco10 ha scritto:
Nexus1990 ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:nebbiolo bartolo mascarello 2014
è esattamente come me la ricordavo..ancora ruvida, graffiante, con quel naso di minerali, terra rossa e incenso..in tanta austerità arriva il frutto ad addolcire il passo, ma l'assaggio ci ricorda la grandezza di questo produttore.. largo, secco, con un tannino che scalpita e un finale ancora un po' sbilanciato sulla parte alcolica..in divenire, quando proprio non saprei..

Nebbiolo passito sergio barbaglia L.2011
Il passito di Sergio Barbaglia è uno scacco matto, sono i 13 punti in 30 secondi di Tracy Mcgrady, è il sorpasso di Rossi su Lorenzo all'ultimo giro del Gran premio di Catalunya del 2009. Il Passito di Sergio Barbaglia è emozione, in forma liquida.
tornando sulla terra: naso intenso, penetrante, piccoli frutti rossi sottospirito e un bella rosa appassita..con le note più dolci sopraggiungono in parallelo anche profumi di legno antico e tabacco secco. all'assaggio è setoso, morbido, giustamente glicerico, con una persistenza importante che veicola al naso sentori di caramello e agrumi disidratati. alcol gestito magistralmente..nessuna scodata alcolica, nessun calore fastidioso..beva e suadenza. che roba.

L’hai bevuto al Toyota Center?


A una certa ho visto Popovich che indicava Devin Brown.... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Deve essere stata un’esperienza :mrgreen:
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 02 ott 2019 14:01

dani23 ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:
dani23 ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:
Nebbiolo passito sergio barbaglia L.2011
Il passito di Sergio Barbaglia è uno scacco matto, sono i 13 punti in 30 secondi di Tracy Mcgrady, è il sorpasso di Rossi su Lorenzo all'ultimo giro del Gran premio di Catalunya del 2009. Il Passito di Sergio Barbaglia è emozione, in forma liquida.
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Ah. Tocca rimediarne qualche bottiglia il prima possibile in sostanza :mrgreen:


A me è piaciuto veramente tanto..bevuto con una sacher homemade fatta dalla cognata, l'insieme era perfetto..

Si chiama Passiolo?


yesss
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda Lanathewall » 03 ott 2019 00:30

Fortuna non hai visto Phil Jackson parlare con il povero tex winter... Senno diventava un problema
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda zampaflex » 03 ott 2019 09:43

A me da canturino restano negli occhi, tra le tante cose, i due tiri da tre allo scadere, dei regolamentari e del supplementare, di una comune partita di campionato con Roma di un po' di anni fa, all'inizio dell'epoca Cremascoli, quando eravamo ancora debolucci.
Il tiro di Boselli stoppato a Grenoble, che ve lo dico a fare :mrgreen:

Pesco quindi nel sottobosco degli underdog per aprire questa bottiglia, già nota ma non ancora assurta agli allori della critica nazionale.

Podere il Saliceto - Falistra lotto 616

E' molto chiaro, buccia di cipolla bionda direi. Naso compiutamente immerso nei frutti del sottobosco, bocca inaspettatamente morbida qb, senza che l'acidità prevarichi, saporita e di buona gamba.
Pulito, niente deviazioni (chi me l'ha venduto mi ha detto "Ma lo conosce? Sa cosa può aspettarsi?" :mrgreen: ), d'altronde vinifica Christian Bellei.
Un bel vino da tavola, non da concorso.
Non progredi est regredi
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda Spectator » 03 ott 2019 18:09

maxer ha scritto:
vinogodi ha scritto:...euforia è bersi un Pelaverga di Burlotto 2018 in due e sentirsi tanto bene...

..... come ti capisco : DELIZIOSO ! ..... :D :D :D


..Riuscito ad averne 2 cartoncini..a costo giusto :D .
Ultima modifica di Spectator il 04 ott 2019 09:14, modificato 1 volta in totale.
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda Ziliovino » 03 ott 2019 18:23

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Serata tra amici di approfondimento sul Jura:
Champagne Anthracite Brut - Corbon. Aperto e fresco al naso, mela verde, bocca tesa e fresca, un po' vuotina e corta però...

Arbois Chardonnay Les Graviers 2014 - Benedicte e Stephane Tissot. Fruttato, pera matura, burro, buona grassezza controbilanciata da decisa freschezza e sapidità. Ben fatto.

Côtes du Jura Chardonnay Vignes des Voises Vieilles Vignes 2013 - Rijckaert. Declinato più su note verdi, nocciola verde, fresco, sorso più semplice. Direi un sciardonnè dai toni montani nella media...

Cotes du Jura Cuvée Oregane 2011 - Ganevat. Molto elegante,  naso di frutta fresca, sorso fresco e citrino, non concede troppo. Buono, ma non vale assolutamente i soldi che chiedono oggigiorno.

Arbois Pupillin 2011 - Pierre Overnoy. Molto espressivo sull'agrumato, limoni, e crema di limone, gli manca l'allungo al sorso, ma piaciuto.

Cotes du Jura Chardonnay Les Varrons 2010 - Labet. Sciaronnè dal profilo piuttosto classico e maturo, piacevole, forse anche collocabile in Borgogna alla cieca, ma avrei preferito più carattere.

Champagne Lettre de Mon Meunier Extra Brut - Chartogne-Taillet. Da base 2010 e sb. 2015. Spartiacque defaticante tra Ouillé e non, il carattere più "rustico" in stile Meunier si sente, ma è anche ben fatto, teso e affilato.

Arbois Savagnin 2014 - Puffeney. Qui l'ossidazione è misurata, bella sensazione di fieno, cenni di frutta secca, ma c'è ancora anche un po' di agrume, sorso secco, fresco e sapido con ritorni di mandorla fresca. Piaciuto.

Arbois Reserve du Caveau 2011 - Aviet. Ossidazione decisa che ritorna anche al sorso, noci e nocciole a gò-gò, più struttura ma anche un vino più "difficile".

Cotes du Jura Vin Jaune 2005 - Ganevat. Vino che ti colpisce e stordisce nella commistione di ossidazioni e frutta tropicale, grande eleganza e pulizia sia al naso che al sorso dove l'equilibrio tra le componenti allunga all'infinito, sapido e mistico...

Jurancons Les Jardins de Babylone 2012 - Daguneau. Frutta candita e sciroppata, ananas, bella freschezza, misurata grassezza e dolcezza, intruso sempre molto piacevole senza strafare.

Cotes du Jura Vin de Paille 2009 - Berthet-Bondet. Colore ambrato,  fico secco, caramello, croccante alle nocciole, nocino, sorso grasso ma che mantiene buon equilibrio.
"Il successo di tavernello invita a riflettere"
(Anonimo, bomboletta spray su muro)

"Il vino non lo scegli... è lui che sceglie te"
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda Konstantin_Levin88 » 04 ott 2019 08:59

meursault chevalières 2009 - domaine Boisson-Vadot
Ridotto e sulfureo all'apertura. Poi esce bene dopo un'oretta, con fiori, agrumi, pietra focaia e anice. Bello intenso e pungente il naso, forse un po' di riduzione resta sempre, ma non lo penalizza eccessivamente. Bocca un filo larga, non lunghissima ma in equilibrio.

Meursault-Charmes 1er cru 2009 - Domaine Ballot-Millot
Qui c'è più concentrazione, più frutto, più calore al naso, burro e miele; élevage ancora rintracciabile, ma chissene. Anche qui, equilibrio encomiabile in bocca. Bella realtà, la conoscete? Che ne pensate?

Barolo Santo Stefano di Perno 2008 - G. Mascarello
Granato chiaro. Frutta scura delicata, soffusa. Non i descrittori, ma l'eleganza, la bellezza dell'insieme fanno la differenza qui. Uno sbuffo d'alcol, se proprio si vuole trovare un difetto. Tannino risolto e il parsadigma della "potenza senza peso" in bocca. L'unico produttore in langa per cui , per me, vale la pena spendere più di 60 euro.
Sono un piemontese atipico, lo so. Ma il sangiovese m'ha stregato.
Biavo
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda Biavo » 04 ott 2019 11:34

Konstantin_Levin88 ha scritto:meursault chevalières 2009 - domaine Boisson-Vadot
Ridotto e sulfureo all'apertura. Poi esce bene dopo un'oretta, con fiori, agrumi, pietra focaia e anice. Bello intenso e pungente il naso, forse un po' di riduzione resta sempre, ma non lo penalizza eccessivamente. Bocca un filo larga, non lunghissima ma in equilibrio.

Meursault-Charmes 1er cru 2009 - Domaine Ballot-Millot
Qui c'è più concentrazione, più frutto, più calore al naso, burro e miele; élevage ancora rintracciabile, ma chissene. Anche qui, equilibrio encomiabile in bocca. Bella realtà, la conoscete? Che ne pensate?

Barolo Santo Stefano di Perno 2008 - G. Mascarello
Granato chiaro. Frutta scura delicata, soffusa. Non i descrittori, ma l'eleganza, la bellezza dell'insieme fanno la differenza qui. Uno sbuffo d'alcol, se proprio si vuole trovare un difetto. Tannino risolto e il parsadigma della "potenza senza peso" in bocca. L'unico produttore in langa per cui , per me, vale la pena spendere più di 60 euro.


:shock:
Konstantin_Levin88
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda Konstantin_Levin88 » 04 ott 2019 11:42

Biavo ha scritto:
Konstantin_Levin88 ha scritto:meursault chevalières 2009 - domaine Boisson-Vadot
Ridotto e sulfureo all'apertura. Poi esce bene dopo un'oretta, con fiori, agrumi, pietra focaia e anice. Bello intenso e pungente il naso, forse un po' di riduzione resta sempre, ma non lo penalizza eccessivamente. Bocca un filo larga, non lunghissima ma in equilibrio.

Meursault-Charmes 1er cru 2009 - Domaine Ballot-Millot
Qui c'è più concentrazione, più frutto, più calore al naso, burro e miele; élevage ancora rintracciabile, ma chissene. Anche qui, equilibrio encomiabile in bocca. Bella realtà, la conoscete? Che ne pensate?

Barolo Santo Stefano di Perno 2008 - G. Mascarello
Granato chiaro. Frutta scura delicata, soffusa. Non i descrittori, ma l'eleganza, la bellezza dell'insieme fanno la differenza qui. Uno sbuffo d'alcol, se proprio si vuole trovare un difetto. Tannino risolto e il parsadigma della "potenza senza peso" in bocca. L'unico produttore in langa per cui , per me, vale la pena spendere più di 60 euro.


:shock:


:twisted:
...certo, se i barolo di Conterno si aggirassero intorno al centello, sarebbe anche lui da considerare un buon rqp.
Ma a 700 euro il Monf. e a 200 il CF, next please!
E tutto il gruppone dietro, dai 40 in giù! Quello è il suo prezzo organolettico (per me)!!
Vabbè, è solo un mio gusto. Amo di più la Toscana.
Sono un piemontese atipico, lo so. Ma il sangiovese m'ha stregato.
Biavo
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda Biavo » 04 ott 2019 12:11

Konstantin_Levin88 ha scritto:
Biavo ha scritto:
Konstantin_Levin88 ha scritto:meursault chevalières 2009 - domaine Boisson-Vadot
Ridotto e sulfureo all'apertura. Poi esce bene dopo un'oretta, con fiori, agrumi, pietra focaia e anice. Bello intenso e pungente il naso, forse un po' di riduzione resta sempre, ma non lo penalizza eccessivamente. Bocca un filo larga, non lunghissima ma in equilibrio.

Meursault-Charmes 1er cru 2009 - Domaine Ballot-Millot
Qui c'è più concentrazione, più frutto, più calore al naso, burro e miele; élevage ancora rintracciabile, ma chissene. Anche qui, equilibrio encomiabile in bocca. Bella realtà, la conoscete? Che ne pensate?

Barolo Santo Stefano di Perno 2008 - G. Mascarello
Granato chiaro. Frutta scura delicata, soffusa. Non i descrittori, ma l'eleganza, la bellezza dell'insieme fanno la differenza qui. Uno sbuffo d'alcol, se proprio si vuole trovare un difetto. Tannino risolto e il parsadigma della "potenza senza peso" in bocca. L'unico produttore in langa per cui , per me, vale la pena spendere più di 60 euro.


:shock:


:twisted:
...certo, se i barolo di Conterno si aggirassero intorno al centello, sarebbe anche lui da considerare un buon rqp.
Ma a 700 euro il Monf. e a 200 il CF, next please!
E tutto il gruppone dietro, dai 40 in giù! Quello è il suo prezzo organolettico (per me)!!
Vabbè, è solo un mio gusto. Amo di più la Toscana.


A parte Conterno, se penso a Cappellano, Giacosa, l'altro Mascarello, Rinaldi... Che siano ormai troppo cari non ho dubbi, ma se costassero sotto i 100 ce ne sarebbero diversi da accaparrarsi... :wink:
Konstantin_Levin88
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda Konstantin_Levin88 » 04 ott 2019 12:15

Biavo ha scritto:
Konstantin_Levin88 ha scritto:
Biavo ha scritto:
Konstantin_Levin88 ha scritto:meursault chevalières 2009 - domaine Boisson-Vadot
Ridotto e sulfureo all'apertura. Poi esce bene dopo un'oretta, con fiori, agrumi, pietra focaia e anice. Bello intenso e pungente il naso, forse un po' di riduzione resta sempre, ma non lo penalizza eccessivamente. Bocca un filo larga, non lunghissima ma in equilibrio.

Meursault-Charmes 1er cru 2009 - Domaine Ballot-Millot
Qui c'è più concentrazione, più frutto, più calore al naso, burro e miele; élevage ancora rintracciabile, ma chissene. Anche qui, equilibrio encomiabile in bocca. Bella realtà, la conoscete? Che ne pensate?

Barolo Santo Stefano di Perno 2008 - G. Mascarello
Granato chiaro. Frutta scura delicata, soffusa. Non i descrittori, ma l'eleganza, la bellezza dell'insieme fanno la differenza qui. Uno sbuffo d'alcol, se proprio si vuole trovare un difetto. Tannino risolto e il parsadigma della "potenza senza peso" in bocca. L'unico produttore in langa per cui , per me, vale la pena spendere più di 60 euro.


:shock:


:twisted:
...certo, se i barolo di Conterno si aggirassero intorno al centello, sarebbe anche lui da considerare un buon rqp.
Ma a 700 euro il Monf. e a 200 il CF, next please!
E tutto il gruppone dietro, dai 40 in giù! Quello è il suo prezzo organolettico (per me)!!
Vabbè, è solo un mio gusto. Amo di più la Toscana.


A parte Conterno, se penso a Cappellano, Giacosa, l'altro Mascarello, Rinaldi... Che siano ormai troppo cari non ho dubbi, ma se costassero sotto i 100 ce ne sarebbero diversi da accaparrarsi... :wink:


Certo, su Giacosa (et.rossa) sono d'accordo con te.
....Ma no, a me B.Mascarello, Cappellano e Rinaldi non hanno mai dato quelle emozioni proprie dei grandi vini. Buoni, ottimi vini, certo. Trentacinque-quaranta euro. Bon.
Sono un piemontese atipico, lo so. Ma il sangiovese m'ha stregato.
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda pipinello » 04 ott 2019 12:20

Konstantin_Levin88 ha scritto:E tutto il gruppone dietro, dai 40 in giù! Quello è il suo prezzo organolettico (per me)!!
Vabbè, è solo un mio gusto. Amo di più la Toscana.


Io sto all'estremo opposto. La Toscana stravince per bellezza dei paesaggi vinicoli ma quando si tratta di qualità media (ma anche top) dei vini e rapporto q/p, il risultato è Federer-Berrettini a Wimbledon.
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda Biavo » 04 ott 2019 12:22

pipinello ha scritto:
Konstantin_Levin88 ha scritto:E tutto il gruppone dietro, dai 40 in giù! Quello è il suo prezzo organolettico (per me)!!
Vabbè, è solo un mio gusto. Amo di più la Toscana.


Io sto all'estremo opposto. La Toscana stravince per bellezza dei paesaggi vinicoli ma quando si tratta di qualità media (ma anche top) dei vini e rapporto q/p, il risultato è Federer-Berrettini a Wimbledon.


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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda supersonic76 » 04 ott 2019 12:26

pipinello ha scritto:
Konstantin_Levin88 ha scritto:E tutto il gruppone dietro, dai 40 in giù! Quello è il suo prezzo organolettico (per me)!!
Vabbè, è solo un mio gusto. Amo di più la Toscana.


Io sto all'estremo opposto. La Toscana stravince per bellezza dei paesaggi vinicoli ma quando si tratta di qualità media (ma anche top) dei vini e rapporto q/p, il risultato è Federer-Berrettini a Wimbledon.


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Luca90
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda Luca90 » 04 ott 2019 12:33

pipinello ha scritto:
Konstantin_Levin88 ha scritto:E tutto il gruppone dietro, dai 40 in giù! Quello è il suo prezzo organolettico (per me)!!
Vabbè, è solo un mio gusto. Amo di più la Toscana.


Io sto all'estremo opposto. La Toscana stravince per bellezza dei paesaggi vinicoli ma quando si tratta di qualità media (ma anche top) dei vini e rapporto q/p, il risultato è Federer-Berrettini a Wimbledon.


Quel che tu dici vale per la Toscana eccetto chianti classico e montalcino (dove però anche in queste due zone si trova robaccia), e in effetti è vero che i vari montepulciano, carmignano, morellino, maremma ecc spesso dicono poco in relazione al prezzo. Credo peraltro questo sia dovuto proprio alla maggiore presenza storica di turismo in zona.

Una piccola provocazione però: voi parlate sempre di piemonte facendo sostanzialmente l'equazione con le langhe, che sono certamente la parte principale ma non unica del Piemonte. Ormai le langhe sono come montalcino, qualità top e media molto alta dove però il prezzo è salito vertiginosamente e si trovano un sacco di ciofeche.

Il Piemonte però è anche il monferrato, il tortonese, l'alto piemonte, la Zona di Gavi.. Tutte zone dove la qualità è salita enormemente pur mantenendo prezzo relativamente contenuti (un po' l'eccezione la fa il Monferrato astigiano dove si trovano ancora pseudo produttori specializzati nella produzione di damigiane di barberoni imbevibili)
Konstantin_Levin88
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda Konstantin_Levin88 » 04 ott 2019 12:46

Luca90 ha scritto:
pipinello ha scritto:
Konstantin_Levin88 ha scritto:E tutto il gruppone dietro, dai 40 in giù! Quello è il suo prezzo organolettico (per me)!!
Vabbè, è solo un mio gusto. Amo di più la Toscana.


Io sto all'estremo opposto. La Toscana stravince per bellezza dei paesaggi vinicoli ma quando si tratta di qualità media (ma anche top) dei vini e rapporto q/p, il risultato è Federer-Berrettini a Wimbledon.


Quel che tu dici vale per la Toscana eccetto chianti classico e montalcino (dove però anche in queste due zone si trova robaccia), e in effetti è vero che i vari montepulciano, carmignano, morellino, maremma ecc spesso dicono poco in relazione al prezzo. Credo peraltro questo sia dovuto proprio alla maggiore presenza storica di turismo in zona.

Una piccola provocazione però: voi parlate sempre di piemonte facendo sostanzialmente l'equazione con le langhe, che sono certamente la parte principale ma non unica del Piemonte. Ormai le langhe sono come montalcino, qualità top e media molto alta dove però il prezzo è salito vertiginosamente e si trovano un sacco di ciofeche.

Il Piemonte però è anche il monferrato, il tortonese, l'alto piemonte, la Zona di Gavi.. Tutte zone dove la qualità è salita enormemente pur mantenendo prezzo relativamente contenuti (un po' l'eccezione la fa il Monferrato astigiano dove si trovano ancora pseudo produttori specializzati nella produzione di damigiane di barberoni imbevibili)


Nell'astigiano il 95% dei produttori fa cagare e fa non fa un bel servizio all'intera denominazione, che infatti arranca, nonostante la buona idea (ma solo sulla carta) del Nizza. Ma c'è un restante 5% non da buttare, anzi.
Per Toscana intendevo principalmente Chianti e Montalcino. Per me non c'è storia.
Qualche esempio:
Il Poggio Monsanto (40 euro) vs Brunate Rinaldi (200 euro)
Percarlo S Giusto (40 euro) vs Barolo Bartolo M. (200 euro)
Brunello Salvioni (90 euro) vs Piè Franco Cappellano (250 euro)
Il Sorbo, Rancia, Fontalloro... ci va una cassa da 6 di questi per costare come un barolo di Vietti. Ma il godimento? per me non c'è partita.
Potrei andare avanti...
Sono un piemontese atipico, lo so. Ma il sangiovese m'ha stregato :D
Sono un piemontese atipico, lo so. Ma il sangiovese m'ha stregato.
Biavo
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda Biavo » 04 ott 2019 13:00

Diciamo che su alcuni piemontesi c'è più speculazione. Poi la magnum di Piè Franco 2013 lo scorso anno l'ho pagata 200, Rinaldi 2015 70 e 170 la magnum, Bartolo Mascarello 85... E a questi prezzi per me sono prese bene

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