Messaggioda l'oste » 29 set 2019 01:33
Si è partiti dal Montevertine e dallo Stella Retica per arrivare alle Difese, forse prendendolo come il punto bevibile, per carità, più lontano dai due citati, non solo per il prezzo, col Guidalberto sarebbe uguale.
Lo stile, il pensiero dietro al vino, il ruolo sul mercato persino: il Montevertine è vino storico per l'uvaggio, le annate vecchie, la sintesi raddiana che ingloba, la fortuna di aver avuto anche qualche annata il sostegno delle vigne del Pergole (2002 sontuoso).
Lo Stella Retica, uno dei vini del cuore del produttore anche se non è il suo più top class, SR è la didascalia classica del nebbiolo chiavennasca, di delicate scurezze su foglie secche e fiori di cornice al frutto, tutto in un sussurro.
I fratellini del Sassicaia invece vivono, sul mercato e nel bicchiere, la luce riflessa del top gamma di San Guido, vini fatti bene, se ci scappa l'annata buona fatti anche meglio, vini che però li "sapevi" già, nulla di nuovo sotto un pallido sole.
Un grignolino di Oreste Buzio mi intriga di piú.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.
Iir Boon Gesùuu/ ciii/ fuuur/ mini