Messaggioda Nexus1990 » 30 set 2019 12:00
Verdicchio Rincrocca La Staffa 2016
Bellissimo profumo molto minerale, bocca bella acida, tagliente ma senza rinunciare alla struttura, con il tempo al naso emergono soprattutto fiori. Gran bel vino.
Brunello CiacciPiccolomini 2013
Naso con tanta pelle e un po’ di mora e amarena, con il tempo sfodera cioccolata e vaniglia. Sorso sontuoso, austero, con i tannini che solleticano il palato, forse un po’ caldo all’inizio (15% in etichetta) ma si smorza velocemente, abbinamento super con genovese napoletana.
RDM Casanova di Neri
Al naso inizialmente un po’ di solforosa, che però sfuma rivelando una bella ciliegia matura. Bevuto colpevolmente un po’ caldo, quindi risulta un po’ alcoolico in bocca, bel tannino, buona acidità. Non centralissimo, ma un buon vinello.
Taurasi Riserva Radici 2011
Molto legno al naso, dopo un po’ amarena e spezie (pepe nero?). Sorso austero, acidità che asfalta, come ci si aspetta da un Taurasi. Ripassare tra 10 anni.
Una piccola digressione: non so se è una mia impressione ma tra i “grandi rossi” italiani, il Taurasi è quello che mi sembra sempre “poco pronto” all’uscita, soprattutto i Riserva. Non ho chissà quanti assaggi, ma Brunelli e Baroli che pure hanno una gittata lunghissima, anche all’uscita mi paiono sempre molto centrati/equilibrati, al netto di qualche tannino un po’ scontroso nel Barolo magari, o di un frutto molto evidente in alcuni Brunello. Mentre con alcuni Taurasi (il Riserva di Perillo, questo Radici Riserva, ma anche altri) mi sembra che l’acidità sia davvero prevaricante in questi primi tempi, a scapito ovviamente dell’equilibrio generale.