cerco di riportare un po tutto il casino bevuto sto mese:
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gita in Rodano nei primi di agosto:
Vincent Paris: ho testato (credo) tutta la gamma..meravigliosi i granit 30 e 60..una conduzione della vigna ragionata, così definita dallo stesso Vincent..ovvero sia niente naturale, niente biodinamico, diserbi si, ma ridotti all'osso..vini pazzeschi..tutti giovanissimi, le geynale è un vino immortale..
René Rostaing: persona magnetica, vini ancora più magnetici..abbiamo assaggiato da botte tutti i cote rotie 2018..nonostante la ciccia dell'annata calda c'è una profondità ed un'eleganza in questi vini che spiazza totalmente. Meravigliosa la cote blonde. In degustazione ci ha messo alla cieca anche la 2009 della landonne...giovanerrima...acquistata 100 euro in cantina, e bevuta con avidità la sera stessa..
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alain couvreur champagne blancdenoirha una beva tale che appena dopo les entree, la bottiglia era già bella che evaporata (due calice ad attingere né..anzi uno emmezzo..).
Che dire sul resto..non solo beva, anche interessanti note ossidative, finezza e audacia nel perlage, slancio e allungo da capogiro..da provare. Favoloso con l'uramaki all'astice.
Pascal Cotat Chavignol rosé 2015c'è già un ventaglio olfattivo di profumi tutt'altro che banali..si passa da un frutto scuro agli agrumi maturi in un lampo..in bocca non ci sono fuochi d'artificio, ma oltre alla prevedibile prevalente parte acida, da sensazioni di larghezza e struttura insoliti per un rosato..chiude cortino, ma gliela possiamo perdonare dai...(beva che non vi sto neanche a dire ....)
Ruinart bdbsushettando si è comportato egregiamente..tra le bolle che in vita mia ho preferito in abbinamento a pesce crudo marinato e non.
Alessandro Viola bdb Pas Dosè
Uve catarratto, metodo classico..l'ho bevuto la sera di ferragosto e non ho segnato nulla...ricordo solo che mi scolai mezza bottiglia senza colpo ferire...imbambolato dal colore opaco e al contempo carico che mi ipnotizzava..pulizia estrema al naso, buon equilibrio al palato..trovo che i vini di questo signore siano una bomba atomica di golosità...oltre che stilisticamente fini e ben fatti..da far bere agli scettici dei vini naturali!Gulfi visita in cantinaho provato i seguenti vini nelle versioni più recenti:
Catarratto: buono, minerale, coerente, bel rapporto q/p (siamo sulla ventella)
cerasuolo di vittoria: per me trascurabile
nerojbleo: nero d'avola "base..roba seria, per me molto buono..fruttone scuro e morbidezza, ma anche profondità..piaciuto molto
Sanloré: cru di nero d'avola che dovrebbe essere il più "marino" dei 4..elegante, quasi verticale, ancora un po' chiusino ma il potenziale si è avvertito tutto
etna doc Reseca: buono, ma a mio parere sovrapprezzato per quello che ci si ritrova nel calice..nella tipologia c'è decisamente di meglio.
Occhipinti Arianna Sp 68 biancoal naso datterini, uvetta, mandorle..le note ossidative si fanno sentire ma rimane in sottofondo questa dolcezza di frutto davvero incredibile..la bocca è leggiadra, snella, di buon equilibrio e coerenza, senza sbavature anche se un po' cortina e senza peso a centro bocca..ma poco importa, anzi, questa leggerezza contribuisce a farne un vino fresco, beverino, adatto alla tavola.
Se vi capita di passare da ENNA fate una capatina alla GROTTA AZZURRA di Giuseppe Umbriaco...che gli stellati vanno bene, ma la sua pasta col finocchietto e le sarde abbinata con vino locale sfuso, fatto da lui e servito nella bottiglia d'acqua fiuggi sono la cosa più bella del mondo dopo quel famoso sorpasso di Valentino su Lorenzo.....