Tex Willer ha scritto:zampaflex ha scritto:Fincantieri: Bono; ci servono 5-6mila persone, non le troviamo 10/07/2019 13:45 - MF-DJ
ROMA (MF-DJ)--"Nei prossimi 2-3 anni abbiamo bisogno di 5-6mila persone, non so dove andare a trovarle". Lo ha detto nel corso di un convegno organizzato dalla Cisl l''amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono. "Non troviamo gente che venga a lavorare da noi".
Forse perche' in Germania, oppure in Francia, un lavoratore di pari livello guadagna sensibilmente di piu'.
Sarebbe ora che le grandi aziende pensassero meno ai dividendi e piu' a ridistribuire nella societa'gli utili che producono, cominciando per esempio dl garantire bonus e premi di produzione a chi lavora da loro(magari diminuendo lo stipendio ai manager che si lamentano di non reperire il personale
)
ecco qui il thread su Twitter dell'economista Carlo Stagnaro "srotolato" per voi (sono 16 tweet in sequenza, come probabilmente sapete c'è un limite di caratteri stringente su Twitter)
----------------------------
Davvero in Italia manca la manodopera specializzata? Alcune dichiarazioni dell’ad di #Fincantieri, Giuseppe Bono, hanno acceso la discussione su un tema molto serio
https://www.ilsole24ore.com/art/fincant ... no-ACG9cuX …
Bono si è lamentato che “Nei prossimi 2-3 anni abbiamo bisogno di 5-6 mila persone, non so dove andare a trovarle”. Ha poi aggiunto: “Se uno si accontenta di fare il rider a 500-600 euro... da noi un lavoratore medio prende 1.600 euro al mese”
Per capire di costa stiamo parlando, bisogna distinguere tre punti. Il primo riguarda #Fincantieri: davvero l’azienda ha migliaia di posizioni aperte che non riesce a colmare? Qui la pagina del sito dedicata alle offerte di lavoro:
https://www.fincantieri.com/it/lavora-c ... fessional/ …
Il gruppo Fincantieri ha 19.000 dipendenti in tutto il mondo. Se davvero fosse “corto” di manodopera per quasi un terzo della sua forza lavoro, gli azionisti dovrebbero porre al management domande molto serie sulla sua capacità di pianificazione
https://www.fincantieri.com/globalasset ... o_2018.pdf …
Secondo: se, come dice Bono, i giovani preferiscono fare i rider anziché i saldatori, forse è perché 1.600 euro non bastano (e anche perché non necessariamente c’è perfetta sostituibilità tra consegnare i panini e svolgere lavori altamente qualificati)
https://it.wikipedia.org/wiki/Domanda_e_offerta …
Evidentemente, 1.600 euro mensili non bastano a “ingolosire” i lavoratori italiani né ad attirarne dall’estero, visto il valore di mercato delle skill o la pesantezza delle mansioni richieste, come evidenziato da @agarnero e altri ieri qui su Twitter
https://twitter.com/AGarnero/status/1149243349293064192 …
Il terzo punto invece riguarda le possibili determinanti di lungo termine della carenza di manodopera specializzata, che è difficile e forse troppo comodo attribuire (come sembra fare Bono) alla scarsa voglia di lavorare degli italiani
Intanto, ci sono molti fattori concorrenti: per esempio, nella nostra legislazione esistono diversi disincentivi al lavoro, l’ultimo dei quali (in ordine di tempo) è il reddito di cittadinanza, come ha rilevato @marcocantamessa
https://twitter.com/MarcoCantamessa/sta ... 4947098624 …
Un altro aspetto è il collo di bottiglia dato dalla quasi inesistenza di formazione professionale superiore, che oltre tutto ha pesanti conseguenze anche in relazione alla persistenza delle disuguaglianze nel nostro paese
https://www.lavoce.info/archives/52980/ ... di-scuola/ … @marcoleonardi9 @pacca8
Poi c’è la faccenda della formazione aziendale e della programmazione delle risorse umane in aziende con impegni di lavoro a 5/10 anni. La programmazione di lavori, commesse e personale è responsabilità dell’azienda @CIaudiaGiulia
https://twitter.com/CIaudiaGiulia/statu ... 4042489856 …
Inoltre se lo stipendio medio è 1.600 euro (lordi?) significa che approssimativamente la metà dei lavoratori stanno sotto quel valore. Se non si trova personale, o non lo si è cercato bene o quei lavori costano di più e vanno pagati di conseguenza @CIaudiaGiulia @agarnero
Solo dopo aver risposto a tutte queste domande, ci si può porre il problema (serio) dello skill mismatch, della cui estensione nel nostro paese si occupa per esempio questo rapporto @oecd coordinato da @rtrapasso
https://www.oecd.org/skills/nationalski ... -Italy.pdf …
Secondo le stime Ocse, il mismatch riguarda circa un terzo dei lavoratori italiani: il 36,5% a causa del campo di studio, il 38,2% in relazione alle qualificazioni professionali. Di questi, il 20% sono sottoqualificati e il 18,2% sovraqualificati
https://stats.oecd.org/Index.aspx?DataSetCode=MISMATCH …
Che fare? Vaste programme. Restano molti passi da compiere nelle politiche attive, peraltro parzialmente compromesse dal pasticcio sui centri per l’impiego. Altre idee si possono trovare, per esempio, in questo report di @Tortugaecon per @itinagli:
http://tortugaecon.eu/wp-content/upload ... -def-1.pdf …
Al di là della policy, comunque, non è che le imprese possano chiedere e basta: le imprese di maggior successo sono quelle che investono nei dipendenti, formandoli, dando loro remunerazione adeguata e offrendo prospettive di carriera
https://next.wired.it/wired-trends-2019 ... ormazione/ …
Proprio perché lo skill mismatch è un problema serio, bisogna evitare di buttarla sul piagnisteo. Prima di chiedere alla collettività, le imprese dovrebbero essere assolutamente certe di aver fatto tutto quanto possibile per soddisfare le proprie esigenze
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
(Sam Fuller, a proposito di "The Steel Helmet")