Messaggioda alemusci » 20 giu 2019 10:58
A cominciare dalla logistica, un vicoletto che sembra di stare in un qualsiasi paesino del sud Italia, passando per il clima che si respira all’interno, molto conviviale, da osteria, si intuisce un che di particolare, di leggermente diverso dal solito (per essere uno stellato). Oddio il locale rispetta tutti i paradigmi estetici di un certo tipo di ristoranti: dai quadri/sculture arnaldopomodoreggianti sparsi per il locale ad una sorta di giardino zen/metafisico visibile attraverso una grande vetrata ma inaccessibile. Lo staff è molto giovane/giovanile/disinvolto ma comunque preparato e performante. La vera chicca sono i piatti: estetica, presentazione, consistenze, sapori, sequenza spettacolari. Quattro portate su cinque del menù degustazione erano a livello di un due stelle a mio modestissimo parere. L’unico leggermente al di sotto è stata la lombata di agnello per via di una cottura non proprio perfetta. Ma parliamo di sfumature dove c’è anche tanto gusto personale. Carta dei vini “leggerina” ma la scelta dell’abbinamento con la degustazione di quattro vini consigliata dal sommelier si è rivelata vincente: quattro piccole chicche sconosciute ma interessantissime e azzeccatissime. Chapeau.
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