A MARZO SI BEVE ACQUA?

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Alessio
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Re: A MARZO SI BEVE ACQUA?

Messaggioda Alessio » 10 mar 2019 08:25

Second error ... sorry
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Alessio
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Re: A MARZO SI BEVE ACQUA?

Messaggioda Alessio » 10 mar 2019 15:12

Con la sempre eccellentissima tarte pamplemousse di Mori Yoshida abbiamo bevuto château Rieussec 1979.
Molto integro, colore luminoso leggermente aranciato, al naso zafferano e alloro in bocca albicocca e tanta tanta menta. Acidità integrata e presente ad accompagnare la bevuta di questo sauterne quarantenne. Un bel vino che merita 90 punti, per me visto i festeggiamenti anche 93.
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l'oste
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Re: A MARZO SI BEVE ACQUA?

Messaggioda l'oste » 11 mar 2019 01:53

Cannonau riserva Carmevale 2015 Sedilesu, boh, forse non ho capito, troppo tutto, anche legno ben usato ma dolcioso, bocca che resta impalata dal vino. Ho bevuto altri cannonau non cosi titanici e mi erano piaciuti, Roberto Pusole per esempio. Piaciuto poco

Barbaresco riserva Basarin 2013 F.lli Adriano, colore splendido splendente, non scuro e profumi belli classici, delicati ma con vigore, liquirizia e china, bocca non enorme e tonante ma che lascia piacere, un bel vino stile altri tempi ma con mani giovani. Piaciuto

Barolo Serralunga 2014 Massolino, sará l'annata grama ma un barolo di Massolino giá godibile da giovane e non gran materia in corso come a volte capita. Fine elegante anche più chiaro del solito. Importa niente se tra 20 anni sará andato se oggi si beve così bene, chi ne avanza...Piaciuto

Barolo Serralunga 2015 Pira, di Pira sono invaghito e quando mi capita invece di essere più compiacente mi viene da essere più esigente con il produttore. Naso pulito prevalente al frutto con folate di sfaccettature, grafite, rosa macerata, buon volume, impressiona bene. Bocca ricca, piena, molto, forse anche troppo, non calda ma quasi, ottimo con lo stracotto di scottona al pomodoro su polenta e i formaggi stagionati spettacolari, moliterno, ragusano e casera 48 mesi. Piaciuto

Ps: personale statistica, la 2015 in langa e non solo inizia a sembrarmi molto impressive, tanta polpa, ma forse un po' a scapito delle finezze, del futuro terziario. Oggi i vini sono golososi, senza dubbio. Vedremo dopodomani.
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Re: A MARZO SI BEVE ACQUA?

Messaggioda alì65 » 11 mar 2019 08:09

l'oste ha scritto:Cannonau riserva Carmevale 2015 Sedilesu, boh, forse non ho capito, troppo tutto, anche legno ben usato ma dolcioso, bocca che resta impalata dal vino. Ho bevuto altri cannonau non cosi titanici e mi erano piaciuti, Roberto Pusole per esempio. Piaciuto poco

Barbaresco riserva Basarin 2013 F.lli Adriano, colore splendido splendente, non scuro e profumi belli classici, delicati ma con vigore, liquirizia e china, bocca non enorme e tonante ma che lascia piacere, un bel vino stile altri tempi ma con mani giovani. Piaciuto

Barolo Serralunga 2014 Massolino, sará l'annata grama ma un barolo di Massolino giá godibile da giovane e non gran materia in corso come a volte capita. Fine elegante anche più chiaro del solito. Importa niente se tra 20 anni sará andato se oggi si beve così bene, chi ne avanza...Piaciuto

Barolo Serralunga 2015 Pira, di Pira sono invaghito e quando mi capita invece di essere più compiacente mi viene da essere più esigente con il produttore. Naso pulito prevalente al frutto con folate di sfaccettature, grafite, rosa macerata, buon volume, impressiona bene. Bocca ricca, piena, molto, forse anche troppo, non calda ma quasi, ottimo con lo stracotto di scottona al pomodoro su polenta e i formaggi stagionati spettacolari, moliterno, ragusano e casera 48 mesi. Piaciuto

Ps: personale statistica, la 2015 in langa e non solo inizia a sembrarmi molto impressive, tanta polpa, ma forse un po' a scapito delle finezze, del futuro terziario. Oggi i vini sono golososi, senza dubbio. Vedremo dopodomani.


il tuo "solo" piaciuto mi inquieta su questi Nebbiolo.... :wink:
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
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Re: A MARZO SI BEVE ACQUA?

Messaggioda BarbarEdo » 11 mar 2019 09:24

l'oste ha scritto:Barbaresco riserva Basarin 2013 F.lli Adriano, colore splendido splendente, non scuro e profumi belli classici, delicati ma con vigore, liquirizia e china, bocca non enorme e tonante ma che lascia piacere, un bel vino stile altri tempi ma con mani giovani. Piaciuto

Ps: personale statistica, la 2015 in langa e non solo inizia a sembrarmi molto impressive, tanta polpa, ma forse un po' a scapito delle finezze, del futuro terziario. Oggi i vini sono golososi, senza dubbio. Vedremo dopodomani.


Bevuta da poco la Riserva 12 dei f.lli Adriano. Piaciuta poco per un tannino grosso e polveroso e per un naso confuso, un po' di radice, un po' di arancia amara ma che non mi lasciava un ricordo in bocca e che soprattutto non si faceva bere con grande piacere.
Il Basarin base 15 invece ho trovato un po' cotto, con sbuffi di cognac...
Non so se sono loro un po' "naif" nella gestione in vigna e in cantina, o se , come ho sentito ripetere decine di volte dai vecchi di Barbaresco e Neive, il "Basarin è terra da dolcetto".
Va detto che hanno il merito di tenere prezzi molto abbordabili.
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Re: A MARZO SI BEVE ACQUA?

Messaggioda BarbarEdo » 11 mar 2019 11:31

Visita a Cascina Boccia (Tagliolo Monferrato, zona dell'Ovada, AL).
Ad attirare la mia curiosità su questa microrealtà contadina è forse più la storia di Anna, la conduttrice di tutto l'ambaradan, che non il recente assaggio di un loro dolcetto, (che era buono, per carità, ma pur sempre un dolcetto...).
Le belle colline attorno a Tagliolo mi colpiscono per un particolare: le vigne, non così poche come mi sarei aspettato, sono, in media, vecchie se non vecchissime. Grandi ceppi contorti, sesti d'impianto con interfila stretti, molto ostici da lavorare col trattore, un patrimonio paesaggistico e soprattutto vitivinicolo per nulla banale ma poco valorizzato.
Anna ha quarant'anni, è una persona davvero simpatica e accogliente, contadina in senso stretto, vive di quanto le dà la sua terra: vino (5000 bottiglie quando va tutto bene), animali da cortile, bestie (cavallo, mucca, pecore), orto, frutta. La sua storia è molto interessante, vale la pena di conoscerla direttamente dall'interessata, anche perché se siete fortunati vi verrà raccontata davanti a un piatto di formaggette e affettati accompagnati dai suoi vini, ovviamente.
Rosato 2017 (salasso, dolcetto 100%)
Le gelate del 17 hanno fatto danni enormi alle vigne di Anna, specie alla barbera, con cui lei produceva il rosato. Quindi per il 17 tira un po' di mosto dalla vasca del dolcetto e il risultato è molto interessante. Vinoso, chiaro-scuro al naso, piacevole e allo stesso tempo una "lettura impegnata". Appena caldo il sorso (zuccheri e alcol pensati per un rosso), ma quella terra non lesina acidità, per cui davvero un bel rosé!
Dolcetto di Ovada 2014
Le vigne di cent'anni fanno un mezzo miracolo, dando struttura all'annata che tutti sappiamo. Buon vino da tavola, da antipasti grassi, vino primaverile. Non mi è dispiaciuto, ma i limiti dell'annata non scompaiono del tutto.
Barbera 2014
Qui invece l'acidità è da sola e il vino è freddo, spoglio, poco piacevole.
Rosso Bisboccia 2016
Assemblaggio di 75% dolcetto e 25% barbera: naso muto, non c'era tempo per aspettarlo, e alla fine sono vini che vanno insieme al cibo ed è in bocca che devono essere buoni, e questo lo è. Molto completo, di polpa e di spigoli tra l'acido della barbera e il tannino del dolcetto. Buono.
Ovada 2015
Unico vino che fa legno. Il più elegante, il più cesellato, quello che assomiglia meno ad Anna. Apporto del legno misurato e ben fuso alla materia, tra tabacco biondo, spezie dolci e ciliegia. Sorso dal tannino finissimo, dalla perfetta maturazione fenolica, molto lungo. Ruffianotto ma fatto molto bene. Da viti centenarie di "nibiö d'la picula rusa" (dal peduncolo rosso), progenitore del dolcetto.
Visita di un'ora, piacevolissima, volata in un amen. Consigliata.
Ultima modifica di BarbarEdo il 12 mar 2019 00:16, modificato 1 volta in totale.
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Re: A MARZO SI BEVE ACQUA?

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 11 mar 2019 12:52

Dolcetto Rivella Teobaldo 2015
fuori categoria come al solito, il naso intriga, il fruttone classico è ingentilito da eleganti note floreali e ancor più eleganti sentori di cenere calda e di fini speziature. All'assaggio ritorna un frutto morbido di grande impatto, la spinta alcolica dona freschezza e allungo..alla cieca sembra il palato di una grande barbera....

Barbera 15 schiavenza
forse una bottiglia sfortunata, e devo ammettere che non è la prima, sentori animali e di pasta di salame inizialmente coprono tutto..dopo tanta ossigenazione si apre, e viene fuori un naso interessante, ma le note del varietale rimangono sempre dietro le quinte, appesantite da una rusticità vinosa che dopo un po' stanca..nulla da dire al palato, anzi.....peccato per quel naso così sgraziato..

Arneis Walter Musso 2016
un po' monodimensionale, certamente di grande freschezza..sarei curioso di provarlo con un po' di annetti sulle spalle per capire se può dare di più..
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Re: A MARZO SI BEVE ACQUA?

Messaggioda BarbarEdo » 11 mar 2019 13:05

Az. Agr. Reginin (Lajolo Paolo) - grignolino d'Asti l'intruso 2016
Azienda di Vinchio (AT), zona del Nizza, che non si sente mai nominare sul forum (come peraltro è abbastanza ignorata l'intera zona...). Se vi piace il lato elegante della barbera, e non solo, segnatevela!
Grignolino luminoso, rubino più carico rispetto ai cugini del casalese. Grande finezza olfattiva, fragolina, più fiori freschi che spezie dolci, molto preciso, davvero elegante. In bocca è teso, con polpa. Tannini piccoli perfetti per maturità. Un vino che merita attenzione. Piaciuto moltissimo.
Della stessa azienda:
Az. Agr. Reginin (Lajolo Paolo) - Freisa d'Asti 2014
Rosa e lampone, anche qui naso interessante che merita una certa attesa per seguirne l'evoluzione. Bocca sferzante di acidità, per me un pelo sopra le righe, ma che non manca di ricchezza estrattiva. Ottima tessitura tannica anche qui. Piaciuto abbastanza.

Vini per nulla ingenui, dietro a cui c'è un pensiero (con grande attenzione al gusto contemporaneo) e tanta tecnica, ma che giocano bene la carta della spontaneità e soprattutto dell'aderenza al territorio.
Dopo cena, la chicca:
Capovilla - grappa di Barolo piè Franco di Cappellano
Parte piano, poi si apre ed è un tuffo al cuore. C'è un vegetale finissimo che cambia, qualcosa di metallico. Boh, impossibile descriverla. Evolve nel bicchiere, prende volume, in bocca parte secca poi compare una dolcezza inaspettata. Di una bontà pericolosa. Capolavoro.
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Re: A MARZO SI BEVE ACQUA?

Messaggioda l'oste » 11 mar 2019 18:37

alì65 ha scritto:
l'oste ha scritto:Cannonau riserva Carmevale 2015 Sedilesu, boh, forse non ho capito, troppo tutto, anche legno ben usato ma dolcioso, bocca che resta impalata dal vino. Ho bevuto altri cannonau non cosi titanici e mi erano piaciuti, Roberto Pusole per esempio. Piaciuto poco

Barbaresco riserva Basarin 2013 F.lli Adriano, colore splendido splendente, non scuro e profumi belli classici, delicati ma con vigore, liquirizia e china, bocca non enorme e tonante ma che lascia piacere, un bel vino stile altri tempi ma con mani giovani. Piaciuto

Barolo Serralunga 2014 Massolino, sará l'annata grama ma un barolo di Massolino giá godibile da giovane e non gran materia in corso come a volte capita. Fine elegante anche più chiaro del solito. Importa niente se tra 20 anni sará andato se oggi si beve così bene, chi ne avanza...Piaciuto

Barolo Serralunga 2015 Pira, di Pira sono invaghito e quando mi capita invece di essere più compiacente mi viene da essere più esigente con il produttore. Naso pulito prevalente al frutto con folate di sfaccettature, grafite, rosa macerata, buon volume, impressiona bene. Bocca ricca, piena, molto, forse anche troppo, non calda ma quasi, ottimo con lo stracotto di scottona al pomodoro su polenta e i formaggi stagionati spettacolari, moliterno, ragusano e casera 48 mesi. Piaciuto

Ps: personale statistica, la 2015 in langa e non solo inizia a sembrarmi molto impressive, tanta polpa, ma forse un po' a scapito delle finezze, del futuro terziario. Oggi i vini sono golososi, senza dubbio. Vedremo dopodomani.


il tuo "solo" piaciuto mi inquieta su questi Nebbiolo.... :wink:

Claudio, sono tre buoni/ottimi nebbiolo, i barolo forse ancora giovanissimi ma "piaciuto" è positivo.
Per diversi motivi legati ad annata o manico per il mio gusto e parere ad Adriano manca spesso una cifra aromatica complessa e mutevole nel bicchiere (concordo con BarbarEdo sulle altre annate che cita, mentre Basarin 2014 mi ha sorpresino in positivo).
Dal Massolino avrei gradito un po' più di persistenza e ampiezza al palato mentre Pira l'ho trovato leggermente caldo e con un tannino giá abbastanza sciolto.
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Re: A MARZO SI BEVE ACQUA?

Messaggioda Alberto » 12 mar 2019 15:08

Verdicchio di Matelica, Collestefano, 2017 (13,5%) Sughero. Paglierino non troppo carico, molto luminoso. L'usuale peretta al naso, piuttosto grassottello, acidità che punzecchia a giri alterni, ma non taglia. Retrolfatto di volume notevole, ad ogni modo, su note cerealicole (malto?) nettissime. Anche toni affumicati quasi da fiano. Per certi bersi un po' una matassa ancora da sbrogliare, c'è piacevolezza ma anche una certa compressione della materia, che non è poca.

...Ou sont les Coteaux-stephanes d'antan, avec 11,5 d'alcool?
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Re: A MARZO SI BEVE ACQUA?

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 12 mar 2019 15:50

Conte della Vipera 2017 Antinori
Mi aspettavo moooooolto di peggio, e invece: legno non pervenuto, varietale riconoscibile a un km, impronta minerale da spiaggia sassosa spettacolare, freschezza e allungo, retrolfazione vagamente erbacea, con toni muschiati in evidenza...finita la bottiglia avrei voluto berne un'altra
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Re: A MARZO SI BEVE ACQUA?

Messaggioda Alberto » 12 mar 2019 16:23

gbaenergiaeco10 ha scritto:Conte della Vipera 2017 Antinori
Mi aspettavo moooooolto di peggio, e invece: legno non pervenuto, varietale riconoscibile a un km, impronta minerale da spiaggia sassosa spettacolare, freschezza e allungo, retrolfazione vagamente erbacea, con toni muschiati in evidenza...finita la bottiglia avrei voluto berne un'altra

Il 2014, uno dei bianchi peggiori da che bevo vino. :roll:
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Re: A MARZO SI BEVE ACQUA?

Messaggioda vinogodi » 12 mar 2019 16:35

gbaenergiaeco10 ha scritto:Conte della Vipera 2017 Antinori
Mi aspettavo moooooolto di peggio, e invece: legno non pervenuto, varietale riconoscibile a un km, impronta minerale da spiaggia sassosa spettacolare, freschezza e allungo, retrolfazione vagamente erbacea, con toni muschiati in evidenza...finita la bottiglia avrei voluto berne un'altra
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Re: A MARZO SI BEVE ACQUA?

Messaggioda gpetrus » 12 mar 2019 16:48

BarbarEdo ha scritto:Az. Agr. Reginin (Lajolo Paolo) - grignolino d'Asti l'intruso 2016
Azienda di Vinchio (AT), zona del Nizza, che non si sente mai nominare sul forum (come peraltro è abbastanza ignorata l'intera zona...). Se vi piace il lato elegante della barbera, e non solo, segnatevela!
Grignolino luminoso, rubino più carico rispetto ai cugini del casalese. Grande finezza olfattiva, fragolina, più fiori freschi che spezie dolci, molto preciso, davvero elegante. In bocca è teso, con polpa. Tannini piccoli perfetti per maturità. Un vino che merita attenzione. Piaciuto moltissimo.
Della stessa azienda:
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Rosa e lampone, anche qui naso interessante che merita una certa attesa per seguirne l'evoluzione. Bocca sferzante di acidità, per me un pelo sopra le righe, ma che non manca di ricchezza estrattiva. Ottima tessitura tannica anche qui. Piaciuto abbastanza.

Vini per nulla ingenui, dietro a cui c'è un pensiero (con grande attenzione al gusto contemporaneo) e tanta tecnica, ma che giocano bene la carta della spontaneità e soprattutto dell'aderenza al territorio.
Dopo cena, la chicca:
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Parte piano, poi si apre ed è un tuffo al cuore. C'è un vegetale finissimo che cambia, qualcosa di metallico. Boh, impossibile descriverla. Evolve nel bicchiere, prende volume, in bocca parte secca poi compare una dolcezza inaspettata. Di una bontà pericolosa. Capolavoro.

Paolo lo conosco da anni e ne apprezzo parecchio anche le sue barbera ....dal rapporto q/p incredibile :D
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Re: A MARZO SI BEVE ACQUA?

Messaggioda Alberto » 12 mar 2019 17:12

gpetrus ha scritto:
BarbarEdo ha scritto:Az. Agr. Reginin (Lajolo Paolo) - grignolino d'Asti l'intruso 2016
Azienda di Vinchio (AT), zona del Nizza, che non si sente mai nominare sul forum (come peraltro è abbastanza ignorata l'intera zona...). Se vi piace il lato elegante della barbera, e non solo, segnatevela!
Grignolino luminoso, rubino più carico rispetto ai cugini del casalese. Grande finezza olfattiva, fragolina, più fiori freschi che spezie dolci, molto preciso, davvero elegante. In bocca è teso, con polpa. Tannini piccoli perfetti per maturità. Un vino che merita attenzione. Piaciuto moltissimo.
Della stessa azienda:
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Rosa e lampone, anche qui naso interessante che merita una certa attesa per seguirne l'evoluzione. Bocca sferzante di acidità, per me un pelo sopra le righe, ma che non manca di ricchezza estrattiva. Ottima tessitura tannica anche qui. Piaciuto abbastanza.

Vini per nulla ingenui, dietro a cui c'è un pensiero (con grande attenzione al gusto contemporaneo) e tanta tecnica, ma che giocano bene la carta della spontaneità e soprattutto dell'aderenza al territorio.

Paolo lo conosco da anni e ne apprezzo parecchio anche le sue barbera ....dal rapporto q/p incredibile :D

Sarebbero i loro vini di punta, peraltro... :roll:
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Re: A MARZO SI BEVE ACQUA?

Messaggioda Ludi » 12 mar 2019 17:31

Terra Vecchia, Albaria 2014: vermentinu còrso che mi ha molto colpito per le note, nettissime, di resina di pino e di salsedine. Banale, se vogliamo, ma divertente.
Collecapretta, Terra dei Preti 2012: ancora buono, ma inizia a mostrare qualche segno di stanchezza e di minor espressività. Da bere decisamente entro l'anno.
Savart, Expression Nature SA (deg. 12/2014): davvero ottimo al naso nella struttura di chinotto, tamarindo e terra. Un po' più lineare in bocca, mi piace ma non mi fa gridare al miracolo.
La Scolca, Gavi D'Antan 1995: irrealmente giovanile nel colore, ricorda al naso un Savagnin ouillé, con le note di pasta di mandorle a coprire qualsiasi cenno di ossidazione o di scomposizione della materia. Un vino decisamente affascinante e soprattutto fuori dal tempo.
Aldo Conterno, Colonnello 2004: l'eleganza, la classe, l'esuberanza giovanile unita alla maturità. Vino davvero straordinario, uno di quelli che non vorresti mai finire di bere.
Bea, SdM Cerrete 2007: Giampiero Bea si conferma uno dei pochi in grado di produrre dei Sagrantino che siano al tempo stesso muscolari ma bevibili ed eleganti. E' uno stile che amo molto di un vino che normalmente non mi fa perdere la testa. 15 gradi, ma la bottiglia scompare in poco tempo.
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Re: A MARZO SI BEVE ACQUA?

Messaggioda Max1991 » 12 mar 2019 17:37

l'oste ha scritto:
Barolo Serralunga 2014 Massolino, sará l'annata grama ma un barolo di Massolino giá godibile da giovane e non gran materia in corso come a volte capita. Fine elegante anche più chiaro del solito. Importa niente se tra 20 anni sará andato se oggi si beve così bene, chi ne avanza...Piaciuto

bevuto pure io la scorsa sera, prima volta che lo bevevo e mi è piaciuto!
Appena aperto non mi sembrava un barolo sinceramente, bellissima beva e freschezza ma poco dopo è uscito anche qualcosa in più.
bevuta non impegnativa ma appagante
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Re: A MARZO SI BEVE ACQUA?

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 12 mar 2019 18:00

Alberto ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:Conte della Vipera 2017 Antinori
Mi aspettavo moooooolto di peggio, e invece: legno non pervenuto, varietale riconoscibile a un km, impronta minerale da spiaggia sassosa spettacolare, freschezza e allungo, retrolfazione vagamente erbacea, con toni muschiati in evidenza...finita la bottiglia avrei voluto berne un'altra

Il 2014, uno dei bianchi peggiori da che bevo vino. :roll:


addirittura?? possibile si trattasse di una bottiglia non a posto?
Lorenzo
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Re: A MARZO SI BEVE ACQUA?

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 12 mar 2019 18:02

vinogodi ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:Conte della Vipera 2017 Antinori
Mi aspettavo moooooolto di peggio, e invece: legno non pervenuto, varietale riconoscibile a un km, impronta minerale da spiaggia sassosa spettacolare, freschezza e allungo, retrolfazione vagamente erbacea, con toni muschiati in evidenza...finita la bottiglia avrei voluto berne un'altra
...se è quella che ti regalai io , dalla descrizione, era uno scherzo : ho messo un Meursault di Coche Dury in una vuota di Conte della Vipera per vedere cosa scrivevi poi sul forum ... :lol:


:mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: insomma fa così cagare? a me è sembrato un bel vinello..ogni tanto ritorno sui grandi marchi per capire cosa c'è di vero nel fiume di critiche che vengono mosse..spesso trovo conferme inesorabili, a volte, come in questo caso, piacevoli smentite..tu marco l'hai testato di recente?
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Re: A MARZO SI BEVE ACQUA?

Messaggioda BarbarEdo » 13 mar 2019 10:27

Alberto ha scritto:
gpetrus ha scritto:
BarbarEdo ha scritto:Az. Agr. Reginin (Lajolo Paolo) - grignolino d'Asti l'intruso 2016
Azienda di Vinchio (AT), zona del Nizza, che non si sente mai nominare sul forum (come peraltro è abbastanza ignorata l'intera zona...). Se vi piace il lato elegante della barbera, e non solo, segnatevela!
Grignolino luminoso, rubino più carico rispetto ai cugini del casalese. Grande finezza olfattiva, fragolina, più fiori freschi che spezie dolci, molto preciso, davvero elegante. In bocca è teso, con polpa. Tannini piccoli perfetti per maturità. Un vino che merita attenzione. Piaciuto moltissimo.
Della stessa azienda:
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Rosa e lampone, anche qui naso interessante che merita una certa attesa per seguirne l'evoluzione. Bocca sferzante di acidità, per me un pelo sopra le righe, ma che non manca di ricchezza estrattiva. Ottima tessitura tannica anche qui. Piaciuto abbastanza.

Vini per nulla ingenui, dietro a cui c'è un pensiero (con grande attenzione al gusto contemporaneo) e tanta tecnica, ma che giocano bene la carta della spontaneità e soprattutto dell'aderenza al territorio.

Paolo lo conosco da anni e ne apprezzo parecchio anche le sue barbera ....dal rapporto q/p incredibile :D

Sarebbero i loro vini di punta, peraltro... :roll:

Hanno diverse "punte" qualitative, il grignolino è una di queste. E pure il loro metodo classico 36 mesi a base barbera "lo stravagante", pur non essendo il mio genere, è molto ben fatto.
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Re: A MARZO SI BEVE ACQUA?

Messaggioda Bart » 13 mar 2019 13:39

Alberto ha scritto:Verdicchio di Matelica, Collestefano, 2017 (13,5%) Sughero. Paglierino non troppo carico, molto luminoso. L'usuale peretta al naso, piuttosto grassottello, acidità che punzecchia a giri alterni, ma non taglia. Retrolfatto di volume notevole, ad ogni modo, su note cerealicole (malto?) nettissime. Anche toni affumicati quasi da fiano. Per certi bersi un po' una matassa ancora da sbrogliare, c'è piacevolezza ma anche una certa compressione della materia, che non è poca.

...Ou sont les Coteaux-stephanes d'antan, avec 11,5 d'alcool?

La 2018 ne ha 12, se non sbaglio
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Re: A MARZO SI BEVE ACQUA?

Messaggioda Kalosartipos » 13 mar 2019 21:51

Lunedì sera, in quattro, con la voglia di bere un poco di Pinot Noir.. bottiglie stagnolate..

Questa bevuta circa un anno fa ed allora piacque di più... comunque bella bottiglia..

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Re: A MARZO SI BEVE ACQUA?

Messaggioda Kalosartipos » 13 mar 2019 21:53

Pure questa si può bere, anche se le note verdi disturbano un poco.. certo che se pensiamo al costo :roll:

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Re: A MARZO SI BEVE ACQUA?

Messaggioda Kalosartipos » 13 mar 2019 21:53

E poi arriva la maledetta tappata :evil:

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Re: A MARZO SI BEVE ACQUA?

Messaggioda Kalosartipos » 13 mar 2019 21:56

Il livello si alza, l'annata è di quelle giuste e questo è il PN di Borgogna che piace :D, anche se è "solo" un village..

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