QUANTO SI BEVVE A FEBBRAIO 2019

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alleg
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Re: QUANTO SI BEVVE A FEBBRAIO 2019

Messaggioda alleg » 25 feb 2019 12:03

zampaflex ha scritto:
alleg ha scritto:Bah sarò io tarato male. D altronde venerdi sera, cena con due amici. Uno porta bottiglia stagnolata, assaggio e sentenzio: " questo non è ne sangiovese ne nebbiolo, non ha tannino!" .... era il rabaja 2015 di cortese...
:mrgreen:


Cortese giovane senza tannino ha dell'incredibile :mrgreen: :wink:


Lo so... da sotterrarsi, eppure i primi sorsi non l'avevo proprio sentito! devo essere talmente assuefatto al nebbiolo che ormai le gengive non reagiscono più neanche a certi estremi...
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supersonic76
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Re: QUANTO SI BEVVE A FEBBRAIO 2019

Messaggioda supersonic76 » 25 feb 2019 12:07

Messner ha scritto: tutti i giorni lo stesso vino viene valutato alla stessa maniera 8)
Rabaja 15 di Cortese è molto buono, questo sicuramente è un dato di fatto :D Nettamente superiore alla 14( bevuta più volte anche di recente )che non mi è piaciuta


Dici che si può già tracannare?
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Re: QUANTO SI BEVVE A FEBBRAIO 2019

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 25 feb 2019 12:46

Barbera Canonica 2016 :D :D :D
tanta profondità e tanta materia, forse un pochino troppo pomposa per i miei gusti..naso di cenere calda, more selvatiche, note ferrose, all'assaggio troppo tannico..alla cieca il vitigno mi è parso poco riconoscibile..probabilmente in divenire..

Neostos bianco spiriti ebbri 2017 :D :D :D :)
azzo che bel vinello, sentori erbacei al naso, tratti balsamici e frutti gialli maturi, la lieve macerazione e l'apporto del legno si sgamano subito o quasi alla cieca, ma la spezia rimane un semplice corredo..in bocca è morbido ma senza risultare pesante, con un bell'allungo fresco a pulire il palato

Trento doc Revì DS 2013 :D :D :D :D
bomba assoluta. naso di fiori e frutta bianca, sentori iodati emergono con l'ossigenazione..la bolla è fine, elegante, di buona persistenza e freschezza..niente rimandi verdognoli, rotondo in chiusura, dalla beva golosa.

Barbera 2016 Maurizio Abbona :D :D :D
classico, vinoso, manca forse di consistenza, un po' frivolo, ma dalla beva compulsiva

Barbera azelia punta 2013 :D :D :D :)
non proprio il mio genere se si tratta di barbera, ma è un bel vinone..grande progressione al naso, piaccione, ma senza risultare scontato, profumi di sottobosco, intervallati da sentori di pepe, arricchiscono un frutto scuro ben presente e ancora croccante. coerenza ed equilibrio al palato, la materia avvertita al naso in bocca è distesa, calibrata, senza eccessi..buono
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Re: QUANTO SI BEVVE A FEBBRAIO 2019

Messaggioda alleg » 25 feb 2019 13:05

supersonic76 ha scritto:
Messner ha scritto: tutti i giorni lo stesso vino viene valutato alla stessa maniera 8)
Rabaja 15 di Cortese è molto buono, questo sicuramente è un dato di fatto :D Nettamente superiore alla 14( bevuta più volte anche di recente )che non mi è piaciuta


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Re: QUANTO SI BEVVE A FEBBRAIO 2019

Messaggioda dc87 » 25 feb 2019 13:12

Il Pettirosso 1999 - AR.PE.PE

A 20 anni dalla vendemmia ho trovato un vino ancora molto vivo sorretto da una buona freschezza.. naso abbastanza interessante e variegato fatto di fiori macerati e arancia rossa, ferro e liquirizia.
L'arancia rossa avvertita al naso si sente anche in bocca ed dona al vino una grande bevibilità ma viene a mancare a centro bocca. Per me davvero troppo magro.
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supersonic76
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Re: QUANTO SI BEVVE A FEBBRAIO 2019

Messaggioda supersonic76 » 25 feb 2019 13:14

alleg ha scritto:
supersonic76 ha scritto:
Messner ha scritto: tutti i giorni lo stesso vino viene valutato alla stessa maniera 8)
Rabaja 15 di Cortese è molto buono, questo sicuramente è un dato di fatto :D Nettamente superiore alla 14( bevuta più volte anche di recente )che non mi è piaciuta


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Re: QUANTO SI BEVVE A FEBBRAIO 2019

Messaggioda BarbarEdo » 25 feb 2019 15:54

M. Chapoutier Les Vignes de Bila-Haut - Cotes du Roussillon Villages 2017
Grenache, carignan e syrah in percentuali simili. Frutta rossa in sciroppo, sulle prime un po' insistente e appena stucchevole (macerazione carbonica?), Poi pepe nero e selvatico mediterraneo, . Bella beva rilassata e bellissimo prezzo. Per chi ama il "sud" nel vino.

Fattoria la Braccesca - Cortona rosso Achelo 2017
Denso, poco mobile. Fruttone rosso ma anche note erbacee scomposte. Un po' vuoto in bocca e corto il finale. Non piaciuto.

Podversic - bianco kaplija 2014
Parte maluccio, poco intenso al naso e amarognolo, ma va aspettato. Dopo mezz'ora si apre su agrumi canditi e fiori gialli, freschissimo e delizioso. Perde un filo di complessità rispetto ad altre annate ma acquista molto in piacevolezza ed equilibrio. Buonissimo!
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Re: QUANTO SI BEVVE A FEBBRAIO 2019

Messaggioda Messner » 25 feb 2019 20:11

supersonic76 ha scritto:
Messner ha scritto: tutti i giorni lo stesso vino viene valutato alla stessa maniera 8)
Rabaja 15 di Cortese è molto buono, questo sicuramente è un dato di fatto :D Nettamente superiore alla 14( bevuta più volte anche di recente )che non mi è piaciuta


Dici che si può già tracannare?
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Tranquillamente! Se la vuoi vedere in forma smagliante ti consiglio di berla tra 3-5 annetti. Ma poi sai dipende sempre dal tuo gusto personale: a me sia i barbaresco che i barolo piacciono "giovani", dove per giovani intendo entro i 15 anni dalla data di vendemmia. Poi ogni annata va da se e ogni produttore a sua volta. Ci sono prodotti(pochi a dire il vero) che faranno molta fatica a raggiungere l'apice in 15-20 anni, altri che, pur essendo di bravi produttori, dopo 15 anni sono già stanchi. Non c'è una regola ben precisa..
Prendi il Montestefano di Rivella: è giovane la 14? Certo, ma è già buonissima così! puoi aspettarla? Certamente, un po' migliorerà, il tannino si distederà e si amalgamerà al corpo, la frutta verrà accompagnata da qualche terziario rendendo il tutto più complesso,ma non sarà così tanto migliore di quella che bevi adesso (livello già molto elevato). Ti va di aspettarla 10-15 anni? Se ben conservata tiene divinamente il tempo, ma non ti aspettare il nitore del frutto e la freschezza che hai nei primi 6-8 massimo 10 anni dalla vendemmia.
Dopo devi cercare un giusto compromesso che viene dettato dal tuo gusto personale, dalla vendemmia e dalla tipologia di prodotto.
Ti piace lo champagne? Di sicuro... Ci sono bottiglie che aperte ad 1-2-3 anni dalla sboccatura sono sprecate. Le apri dopo 5-6 comincia già a cambiarti completamente la prospettiva. Alcuni sostengono siano ancora giovanissime e le bevono dopo 10-15-20 anni.Però hai un vino completamente diverso da quello che ti sei trovato dopo 5 anni, però ti piace così, evoluto, e ne sei consapevole. Poi anche qua ci sono le eccezioni: annate come la 96 che sembrano non invecchiare mai and so on
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supersonic76
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Re: QUANTO SI BEVVE A FEBBRAIO 2019

Messaggioda supersonic76 » 25 feb 2019 22:07

Messner ha scritto:
supersonic76 ha scritto:
Messner ha scritto: tutti i giorni lo stesso vino viene valutato alla stessa maniera 8)
Rabaja 15 di Cortese è molto buono, questo sicuramente è un dato di fatto :D Nettamente superiore alla 14( bevuta più volte anche di recente )che non mi è piaciuta


Dici che si può già tracannare?
La vedevo sola soletta immezzo a tanti chiantuzzi e vinelli vari e sembrava dirmi "non lasciarmi invecchiare, sono già bona adesso"


Tranquillamente! Se la vuoi vedere in forma smagliante ti consiglio di berla tra 3-5 annetti. Ma poi sai dipende sempre dal tuo gusto personale: a me sia i barbaresco che i barolo piacciono "giovani", dove per giovani intendo entro i 15 anni dalla data di vendemmia. Poi ogni annata va da se e ogni produttore a sua volta. Ci sono prodotti(pochi a dire il vero) che faranno molta fatica a raggiungere l'apice in 15-20 anni, altri che, pur essendo di bravi produttori, dopo 15 anni sono già stanchi. Non c'è una regola ben precisa..
Prendi il Montestefano di Rivella: è giovane la 14? Certo, ma è già buonissima così! puoi aspettarla? Certamente, un po' migliorerà, il tannino si distederà e si amalgamerà al corpo, la frutta verrà accompagnata da qualche terziario rendendo il tutto più complesso,ma non sarà così tanto migliore di quella che bevi adesso (livello già molto elevato). Ti va di aspettarla 10-15 anni? Se ben conservata tiene divinamente il tempo, ma non ti aspettare il nitore del frutto e la freschezza che hai nei primi 6-8 massimo 10 anni dalla vendemmia.
Dopo devi cercare un giusto compromesso che viene dettato dal tuo gusto personale, dalla vendemmia e dalla tipologia di prodotto.
Ti piace lo champagne? Di sicuro... Ci sono bottiglie che aperte ad 1-2-3 anni dalla sboccatura sono sprecate. Le apri dopo 5-6 comincia già a cambiarti completamente la prospettiva. Alcuni sostengono siano ancora giovanissime e le bevono dopo 10-15-20 anni.Però hai un vino completamente diverso da quello che ti sei trovato dopo 5 anni, però ti piace così, evoluto, e ne sei consapevole. Poi anche qua ci sono le eccezioni: annate come la 96 che sembrano non invecchiare mai and so on


Grazie dei consiglii
Anch'io sono della teoria del bere quasi-subito per apprezzare la grinta dei vini di un certo spessore.
L' unica volta che ho rinnegato questa mia pratica è stata con il Barbaresco Riserva 2008 proprio di Cortese.
Aperto subito....ingestibile, davvero troppo incazzato.
3 anni dopo...tra i migliori vini mai bevuti in vita mia
Ogni componente fusa alla perfezione.Seta pura.Una persistenza senza fine :shock:
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Re: QUANTO SI BEVVE A FEBBRAIO 2019

Messaggioda Ziliovino » 26 feb 2019 13:06

Alsace Riesling "K" 2013 - Paul Kubler. Punta tutto sulla piacevolezza, con tanti fiori e frutta, sorso equilibrato e facile, molto semplice ma ottimo per una bevuta disimpegnata.

Brunello di Montalcino 1999 - Agostina Pieri. Ancora parecchio integro e sul frutto,dalle tonalità scure, spezia dolce, bocca decisamente sferica ed elegante. Lo stile è decisamente piacione, ma ha dato una bella prova di sé.

Champagne Cuvée Prestige 2010 - Foissy-Joly. Semplice, fruttato e fresco, decisamente da aperitivo spensierato, nonostante sia un millesimato.

Gattinara 1997 - Franchino. Appena aperto piuttosto chiuso e con un cenno di cassettone, meglio il giorno dopo con tutto l'armamentario dei vini della zona: ematico, erbe amare, ruggine. Bocca distesa e dal tannino risolto, pecca di lunghezza ma si lascia bere gran bene.

Morgon Cote du Py James 2014 - Burgaud. Tanti fiori e frutti come da classica espressione del vitigno, bello nitido, al sorso invece è teso e con un po' di tannino nel finale, tanto che qualche anno di ulteriore invecchiamento potrebbe fargli solo che bene.

Venezia Giulia Bianco Braide 2005 - Gaspare Buscemi. Ancora integro e pimpante, comprato direttamente dal produttore pochi anni fa (direi che è piuttosto convinto della tenuta nel tempo dei suoi vini), floreale al naso, col tempo arrivano un po' di cere e propoli, sorso che sta nel mezzo, tra freschezza e buona struttura, finale con un tocco di mandorla. Produttore pochissimo cacato da queste parti mi sembra... tra l'altro prezzo irrisorio.

Venezia Giulia Malvasia 2014 - Damijan Podversic. Niente da dire: quando con le macerazioni ci si sa fare i vini sono buoni sul serio... Molto elegante e composto, naso che spazia dal floreale, alla frutta gialla, a qualche cenno di propoli. Sorso energico, per un vino che non disdegna affatto temperature di cantina per il servizio.

Barbaresco Riserva Moccagatta 1985 - Produttori del Barbaresco. Se la gioca tutta sulla spezia, sui legni stagionati e sulle bucce di mandarino lasciate sulla stufa a legna... il sorso appena si risveglia un poco il tannino diventa bello godibile, piuttosto teso. Direi molto meglio di altri miei assaggi più recenti (anni 90) dei Produttori.

Elda - Nusserhof (L.2013). Parte in sordina, ma gli basta poco per aprirsi su di un bel floreale e fruttini rossi, molto elegante, e bocca di grandissimo equilibrio, c'è l'acidità ma è composta, c'è la sapidità, e sufficiente struttura a controbilanciare. Penso sia la miglior schiava da me mai assaggiata...
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Re: QUANTO SI BEVVE A FEBBRAIO 2019

Messaggioda Messner » 26 feb 2019 20:44

Ziliovino ha scritto:Alsace Riesling "K" 2013 - Paul Kubler. Punta tutto sulla piacevolezza, con tanti fiori e frutta, sorso equilibrato e facile, molto semplice ma ottimo per una bevuta disimpegnata.

Brunello di Montalcino 1999 - Agostina Pieri. Ancora parecchio integro e sul frutto,dalle tonalità scure, spezia dolce, bocca decisamente sferica ed elegante. Lo stile è decisamente piacione, ma ha dato una bella prova di sé.

Champagne Cuvée Prestige 2010 - Foissy-Joly. Semplice, fruttato e fresco, decisamente da aperitivo spensierato, nonostante sia un millesimato.

Gattinara 1997 - Franchino. Appena aperto piuttosto chiuso e con un cenno di cassettone, meglio il giorno dopo con tutto l'armamentario dei vini della zona: ematico, erbe amare, ruggine. Bocca distesa e dal tannino risolto, pecca di lunghezza ma si lascia bere gran bene.

Morgon Cote du Py James 2014 - Burgaud. Tanti fiori e frutti come da classica espressione del vitigno, bello nitido, al sorso invece è teso e con un po' di tannino nel finale, tanto che qualche anno di ulteriore invecchiamento potrebbe fargli solo che bene.

Venezia Giulia Bianco Braide 2005 - Gaspare Buscemi. Ancora integro e pimpante, comprato direttamente dal produttore pochi anni fa (direi che è piuttosto convinto della tenuta nel tempo dei suoi vini), floreale al naso, col tempo arrivano un po' di cere e propoli, sorso che sta nel mezzo, tra freschezza e buona struttura, finale con un tocco di mandorla. Produttore pochissimo cacato da queste parti mi sembra... tra l'altro prezzo irrisorio.

Venezia Giulia Malvasia 2014 - Damijan Podversic. Niente da dire: quando con le macerazioni ci si sa fare i vini sono buoni sul serio... Molto elegante e composto, naso che spazia dal floreale, alla frutta gialla, a qualche cenno di propoli. Sorso energico, per un vino che non disdegna affatto temperature di cantina per il servizio.

Barbaresco Riserva Moccagatta 1985 - Produttori del Barbaresco. Se la gioca tutta sulla spezia, sui legni stagionati e sulle bucce di mandarino lasciate sulla stufa a legna... il sorso appena si risveglia un poco il tannino diventa bello godibile, piuttosto teso. Direi molto meglio di altri miei assaggi più recenti (anni 90) dei Produttori.

Elda - Nusserhof (L.2013). Parte in sordina, ma gli basta poco per aprirsi su di un bel floreale e fruttini rossi, molto elegante, e bocca di grandissimo equilibrio, c'è l'acidità ma è composta, c'è la sapidità, e sufficiente struttura a controbilanciare. Penso sia la miglior schiava da me mai assaggiata...


Bevuto 4 mesi fa: il potenziale c'è ed è molto elevato, ma è ancora troppo imbrigliato nel legno. Da rivedere fra 5 anni.
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Alberto
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Re: QUANTO SI BEVVE A FEBBRAIO 2019

Messaggioda Alberto » 26 feb 2019 21:24

Con dell'agnellino in umido "brodettato":
Hermitage Blanc, E. Guigal, 2015 (13,5%)
Oro chiarissimo, di una brillantezza oltremodo invitante. Lavanda e crema al limone modulati da una mano che oserei dire chirurgica, millimetrica nella precisione del dosaggio tra grassezza (e boisé, pure) di fondo ed acuti di freschezza vegetale, che riescono con sorpresa ad arrivare sino al finale, che è bello secco e zero amaro, come un limoncello fatto bene. Lunghezza medio-sostenuta, ma non eccezionale. Per ora basta la tecnica insuperabile, vorrei risentirlo fra 15 anni, se la frutta secca e i terziari saranno quelli giusti.
Should auld acquaintance be forgot, and never brought to mind?
Should auld acquaintance be forgot, and days of auld lang syne?

For auld lang syne, my dear, for auld lang syne,
we'll tak a cup o' kindness yet, for days of auld lang syne.
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Re: QUANTO SI BEVVE A FEBBRAIO 2019

Messaggioda ale1984 » 26 feb 2019 22:47

Alberto ha scritto:Con dell'agnellino in umido "brodettato":
Hermitage Blanc, E. Guigal, 2015 (13,5%)
Oro chiarissimo, di una brillantezza oltremodo invitante. Lavanda e crema al limone modulati da una mano che oserei dire chirurgica, millimetrica nella precisione del dosaggio tra grassezza (e boisé, pure) di fondo ed acuti di freschezza vegetale, che riescono con sorpresa ad arrivare sino al finale, che è bello secco e zero amaro, come un limoncello fatto bene. Lunghezza medio-sostenuta, ma non eccezionale. Per ora basta la tecnica insuperabile, vorrei risentirlo fra 15 anni, se la frutta secca e i terziari saranno quelli giusti.


Ciao, ne ho una bottiglia del 2006... a me non piace.
Se sei di Milano/Milano Nord la scambio con qualcos’altro, quello che vuoi tu (idealmente un Fiano 906 Picariello o un Villa Bucci Riserva, ma non ho pregiudizi...)
Let me know :)
giandriolo
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Iscritto il: 22 feb 2016 19:07
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Re: QUANTO SI BEVVE A FEBBRAIO 2019

Messaggioda giandriolo » 28 feb 2019 20:07

Aldo Viola - Krimiso 2016
Cataratto in purezza, colore ambrato, naso pigro, poco decifrabile - anzi - sovrapponibile a tanti macerati che forse non spiccano per l'esaltazione dei profumi. Sorso più pungente e salino, ma mi sarei aspettato una vena più territoriale. Bell'aroma finale con salvia in evidenza e un leggero tannino. Nel complesso piaciuto poco comunque.
Wine improves with age. The older I get, the better I like it.
Michelasso
Messaggi: 354
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Re: QUANTO SI BEVVE A FEBBRAIO 2019

Messaggioda Michelasso » 28 feb 2019 22:39

Due vini che mi hanno abbastanza deluso, più il secondo che il primo:

Biferno Rosso DOC 2013 Ramitello - Di Majo Norante
Incuriosito dal fatto che il 2014 ha ottenuto un punteggio lusinghiero nella guida AIS Vitae 2019, ho voluto provarlo, ma non mi ha lasciato nessuna sensazione particolare a livello olfattivo, un po' meglio a livello gusto-olfattivo.
Lugana DOC 2017 Brolettino - Ca' dei Frati; una delle Lugana più anonime bevute recentemente, non so se è l'annata sfavorevole, qualche giorno prima avevo assaggiato due 2016, il Mandolara - Le Morette e il San Benedetto - Zenato, e mi avevano colpito molto più favorevolmente.
"Fra le poche cose che so fare con piacere e che ho sicuramente meglio saputo fare, è bere. Ho scritto molto meno della maggior parte degli scrittori, ma ho certamente bevuto di più della maggior parte di coloro che bevono."
(G. Debord)
AmoSlade
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Re: QUANTO SI BEVVE A FEBBRAIO 2019

Messaggioda AmoSlade » 28 feb 2019 23:03

Qualcuna delle bevute di questo mese:

Campo della Pieve 2016 - il Colombaio di Santa Chiara: non avendo mai provato la tipologia, ho deciso di approcciarmi con questa etichetta, che ho letto essere fra le migliori. Colore paglierino tenue. Naso piuttosto restio a concedersi, poco alla volta escono agrumi, note vegetali tipo banana verde, farina. In bocca è caldo, glicerico (i 14 gradi si sentono) ma tenuto a bada da una sufficiente acidità. Non male, ma non ha elementi di spicco, o forse semplicemente la vernaccia di San Gimignano non è il mio tipo di bianco.

La Bardette 2014 - Labet: Chardonnay ouillé. Dallo scorso anno non sembra essersi mosso di molto. All'inizio un po' di riduzione, fiammifero spento, pane tostato, poi escono agrumi e cera d'api. In bocca pur non mancando la materia, è una scossa elettrica, grande tensione, acidità molto elevata, finale lungo. Buonissimo.

Bricco Arcagna 2013 - Terre bianche : Questo rossese che attendevo da qualche anno in cantina mi ha davvero stupito. Colore granato scarico, profumi di fiori secchi, origano, pomodori disidratati, qualche nota salmastra. In bocca molto agile, sorretto da uno scheletro fatto di acidità e sapidità più che di polpa e tannini, ma senza essere evanescente.
Non avendone bevute altre, non so se è una bottiglia che ha avuto un'evoluzine precoce, ma posso dire che l'ho trovato buonissimo ed affascinante.

Ambonnay Nature 2008 - Ledru: Non aspettatevi fuochi d'artificio, ma piuttosto una sobria potenza. Agrumi, fruttini rossi, fumo, lievi nocciole tostate e una nobile ossidazione che fa appena capolino. Grande mineralità che irradia il sorso dall'inizio alla fine, già godibile adesso ma come prevedibile è solo all'inizio.

Zibibbo Integer 2016 - De Bartoli Grande sorpresa questo zibibbo secco. Profumi di grande impatto, agrumi polposi e freschissimi, erbe mediterranee e menta. 11,5° di grande piacevolezza, davvero un bel prodotto.

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