Messaggioda george7179 » 03 feb 2019 10:26
Prima batteria:
Michel vino molto goloso, facile, anche un po' ruffiano, si beve bene, ma resta molto fruttato e poco più. Perfettamente integro, nonostante l'età, è gradevole e di pronta beva, meglio al naso che in bocca, non attenderei oltre, anche se non mi sembra cambiato molto dalla sua gioventù.
Voge molto sorprendente, potente, complesso, forse ancora leggermente indietro, univa note di frutta, spezie e sangue a qualche sbuffata di vaniglia a testimonianza del legno non ancora perfettamente integrato, questo l'unico piccolo difetto, in un vino che mi è piaciuto molto. Per la maggioranza il vincitore indiscusso della batteria.
Suisassi… messo coperto ed in incognito, per non suscitare pregiudizi, le ha prese di santa ragione… profumo non perfetto, tipo gomma bruciata, in bocca vinone poco elegante e poco complesso. Non un vino balordo, col tempo si è un po' ripulito pur restando nella sua immobilità… e dire che non è che venga regalato…
Seconda batteria:
credo sia la prima volta che mi capita di bere una batteria in cui non riesco a definire quale sia il vino che mi è piaciuto di più… qui per ragioni diverse tutti i vini avevano caratteristiche che li rendevano molto piacevoli, me li sono davvero goduti! Chapuotier è forse quello che hanno preferito i più, perfettamente integro, profumo preciso, grande acidità e complessità. Jamet aveva un chiaro problema al naso (cavallo?), ma in bocca era una vera cannonata di olive, spezie, sangue, di lunghezza infinita.
Rostaing mantiene i suoi canoni di pulizia, eleganza, precisione. Un po' chiuso al naso, ma bocca di grande beva, arancia amara, pepe, spezie, per me quello che invitava di più a bere, unico difetto un po' più leggero rispetto agli altri due.
Terza batteria:
Peccato per il tappo su Hommage sarei stato curioso di confrontarlo con gli altri due… sotto il sughero la stoffa del campione si sentiva bene.
Celestins si è disteso con il tempo, elegante, preciso, naso fruttato e speziato, non sarà una versione epica ma rimane un grandissimo vino, con ancora tanta prospettiva.
Rayas… qui c'è tutto quello che, a mio avviso, si può chiedere o cercare in un vino… frutta rossa, china, spezie, perfino qualche tocco di balsamicità. Elegante all'inverosimile, invita al sorso come pochi vini al mondo, vincitore indiscusso della batteria al primo assaggio. Forse è il vino che rimpiango e rimpiangerò di più a causa di speculazione ed introvabilità.
un grazie sincero a tutti i partecipanti, forumisti e non, è stato un pranzo davvero divertente in bellissima compagnia.
#23# "The best there ever was, the best there ever will be" #23#