zampaflex ha scritto:
Leggo adesso un vecchio articolo del NYT.
(Ma nel mondo dei vini rari, i dubbi sono endemici; l'opacità è connaturata in un prodotto nascosto da vetri colorati e cassette reggiate, di oscura provenienza e passate attraverso la nebbia della storia. Allo stesso tempo, l'intera struttura del mercato dei vini rari è costruita sul principio della conversione del dubbio in misticismo)
Film visto ieri, molto carino.
Qualche stralcio:
"Questa industria (delle Grandi Bottiglie) è mossa da una regola: o sei un credente o sei un apostata. Nessuno ha il coraggio di ammettere che non vale quel che costa."
"C'è una specie di collaborazione tra un falsario e un credulone. La gente vuole essere ingannata. Vuole possedere una rarissima bottiglia di vino che forse neanche esiste più, e di conseguenza non vuole sapere se si tratta di un falso."
E l'amico di Rudy: "Quando ho scoperto che la cassa di vino che mi aveva venduto era falsa, mi son sentito tradito, e anche stupido. Ma il numero di esperienze incredibili che ho vissuto con lui hanno avuto la meglio sulla rabbia. Ho perdonato tutto."
Per me questo è molto interessante....
Voi come vi sentireste se sapeste che metà delle grandi bottiglie (diciamo dai 500€ in su) che avete bevuto nella vostra vita erano dei falsi realizzati magistralmente?