BIOqualcosa : vini puzzoni e non puzzoni

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picenum
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Re: BIOqualcosa : vini puzzoni e non puzzoni

Messaggioda picenum » 08 dic 2018 22:02

littlewood ha scritto:
picenum ha scritto:rispetto tutti gli autorevoli pareri. io di vini di anna ne ho bevuti tanti. ma tanti. il palmento MAI mi è capito scomposto con volatili da far pizzicare il naso (come ad es. il rosato di montanar) o peggio brettato. l'ho portato anche a tavolate con presenti diversi forumisti ed è sempre piaciuto a tutti. che ti devo dire. ripeto, se non piace si beve altro. se si vuole oggettivare il gusto oggettivando difetti come qualcuno (seppur autorevole) dice, alzo le mani e continuo a berlo. senza polemica. io vini li bevo (ma li bevo veramente), non li vendo e sicuramente per me è più semplice.

Ora quei vini portano il suo nome ma certo nn li fa lei che come ben saprai fa un' altro mestiere. Ora io penso che in un territorio come l' etna fare vini cosi' sia un delitto! Ora nn voglio convincerti ma prova a fare una comparariva tra quelli e i vini di chiara vigo ( romeo del castello) o quelli di salvo foti. E poi ne' riparliamo...

Lungi da me dal paragonare Salvo Foti (grandissimo) ad Anna Martens, ma l'uno non esclude l'altro (nella mia cantina). Chiara Vigo mai bevuto nulla, ti ringrazio cercherò qualcosa.
per quanto riguarda la professionalità di Anna metto un link che in mezza pagina descrive la sua storia, per dire che non è proprio una sprovveduta.
http://www.lescaves.it/it/blog/assaggi/ ... o-xvi-128/
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Re: BIOqualcosa : vini puzzoni e non puzzoni

Messaggioda littlewood » 08 dic 2018 22:15

picenum ha scritto:
littlewood ha scritto:
picenum ha scritto:rispetto tutti gli autorevoli pareri. io di vini di anna ne ho bevuti tanti. ma tanti. il palmento MAI mi è capito scomposto con volatili da far pizzicare il naso (come ad es. il rosato di montanar) o peggio brettato. l'ho portato anche a tavolate con presenti diversi forumisti ed è sempre piaciuto a tutti. che ti devo dire. ripeto, se non piace si beve altro. se si vuole oggettivare il gusto oggettivando difetti come qualcuno (seppur autorevole) dice, alzo le mani e continuo a berlo. senza polemica. io vini li bevo (ma li bevo veramente), non li vendo e sicuramente per me è più semplice.

Ora quei vini portano il suo nome ma certo nn li fa lei che come ben saprai fa un' altro mestiere. Ora io penso che in un territorio come l' etna fare vini cosi' sia un delitto! Ora nn voglio convincerti ma prova a fare una comparariva tra quelli e i vini di chiara vigo ( romeo del castello) o quelli di salvo foti. E poi ne' riparliamo...

Lungi da me dal paragonare Salvo Foti (grandissimo) ad Anna Martens, ma l'uno non esclude l'altro (nella mia cantina). Chiara Vigo mai bevuto nulla, ti ringrazio cercherò qualcosa.
per quanto riguarda la professionalità di Anna metto un link che in mezza pagina descrive la sua storia, per dire che non è proprio una sprovveduta.
http://www.lescaves.it/it/blog/assaggi/ ... o-xvi-128/

So bene da dove arriva ma saprai pure chi e' il marito..... In cantina nn c" e' quasi mai il vino lo fa' un ragazzo che bonta' sua a maggio a quasi 6 mesi dalla vendemmia nn aveva ancora concluso le fermentazioni con tutto quello che ne' consegue... Il palmento poi... Certe cose credimi nn capitano x caso...
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Re: BIOqualcosa : vini puzzoni e non puzzoni

Messaggioda RussianMind » 08 dic 2018 22:36

Il problema è che in Italia con la scusa del naturale e del biodinamico, sono venuti fuori una miriade di imitatori di Bea, Gravner, Salvo Foti, Valentini, ... a cui si perdonano troppo facilmente vini rivedibili, difettosi, sporchi, che puzzano. Magari ne fanno uno buono, e 2 difettosi. Ma glieli si perdona per ignoranza e mancanza di coraggio della critica indipendente.

Sono vini che negano il progresso in nome di una finta genuinità dei vecchi metodi. Roba che se porti ad analizzare non si sa che viene fuori.

Fare vini estremi non deve significare fare vini sbagliati. A prescindere dal biologico, biodinamico o convenzionale.

Io per dire non mi capacito di come un certo personaggio dell'Etna ancora venda vino, vista la porcheria che mette nelle sue bottiglie. Quello non è saper fare il vino. Quello è non saperlo fare.
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Re: BIOqualcosa : vini puzzoni e non puzzoni

Messaggioda littlewood » 08 dic 2018 22:53

RussianMind ha scritto:Il problema è che in Italia con la scusa del naturale e del biodinamico, sono venuti fuori una miriade di imitatori di Bea, Gravner, Salvo Foti, Valentini, ... a cui si perdonano troppo facilmente vini rivedibili, difettosi, sporchi, che puzzano. Magari ne fanno uno buono, e 2 difettosi. Ma glieli si perdona per ignoranza e mancanza di coraggio della critica indipendente.

Sono vini che negano il progresso in nome di una finta genuinità dei vecchi metodi. Roba che se porti ad analizzare non si sa che viene fuori.

Fare vini estremi non deve significare fare vini sbagliati. A prescindere dal biologico, biodinamico o convenzionale.

Io per dire non mi capacito di come un certo personaggio dell'Etna ancora venda vino, vista la porcheria che mette nelle sue bottiglie. Quello non è saper fare il vino. Quello è non saperlo fare.

Quel personaggio pero' se ho ben capito chi e' per tanto tempo ha fatto vini improbabili a dir poco. Ma ultimamente un po' alla volta sta' cambiando ...certo se compariamo la qualita' al costo...beh ! X lui come anche x la signora succitata nn iniziamo neanche a parlarne!!!
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Re: BIOqualcosa : vini puzzoni e non puzzoni

Messaggioda Candidoshark » 08 dic 2018 22:57

littlewood ha scritto:
Michelasso ha scritto:Allora provo a semplificare ulteriormente la mia domanda: la certificazione biologica per quanto riguarda il vino si esprime a livello di disciplinare solo per la coltivazione dell'uva, o anche per la lavorazione in cantina?[/quodell
Certo anche in cantina uso di lieviti indigeni no tannini aggiunti


Non credo proprio , la coltivazione biologica non prevede nessun obbligo di utilizzare lieviti indigeni in fase di vinificazione .......la certificazione biologica si riferisce solo alla conduzione agronomica.....

Sul fatto che il biodinamico si basi su "cazzate " è tutto da dimostrare.... sono state fatte ricerche scientifiche serie che possano dimostrare la non validità dei preparati biodinamici ? Non credo ....
Gli interessi economici dell' industria dei veleni in agricoltura é molto rilevante .....hanno tutto l interesse a che questo tipo di ricerca non venga fatto ......anche perché sono loro che hanno i capitali necessari ad indirizzare i percorsi di ricerca.

I vini puzzoni non mi piacciono, i vini naturali non devono puzzare , se puzzano sono difettosi e non dovrebbero essere messi in commercio .....
Di certo mi fanno più schifo i cosiddetti vini senza puzza "convenzionali " che sono stati ottenuti coltivando vigne a cui sono stati somministrati le schifezze più assurde che producono mosti che necessitano di essere stabilizzati con altre schifezze chimiche perché su quei grappoli c è lo schifo indicibile .......

Di vignaioli che lavorano in biodinamica o in biologico con lieviti indigeni senza snaturare o stabilizzare il vino con porcherie chimiche in cantina ce ne sono tanti .....e nel tempo sono migliorati fino a diventare delle certezze .
Grazie a questo tipo di prodotto mi sono ravvicinato al mondo del vino che avevo un Po abbandonato , ho riscoperto il gusto e il piacere di bere un buon bicchiede di vino , poi magari qualche produttore all inizio puo anche sbagliare ....ma sbagliando s impara .....certo se si persevera il consumatore attento farà le sue scelte
Ultima modifica di Candidoshark il 08 dic 2018 23:47, modificato 1 volta in totale.
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Re: BIOqualcosa : vini puzzoni e non puzzoni

Messaggioda vinogodi » 08 dic 2018 23:42

Candidoshark ha scritto:
littlewood ha scritto:
Michelasso ha scritto:Allora provo a semplificare ulteriormente la mia domanda: la certificazione biologica per quanto riguarda il vino si esprime a livello di disciplinare solo per la coltivazione dell'uva, o anche per la lavorazione in cantina?[/quodell
Certo anche in cantina uso di lieviti indigeni no tannini aggiunti


Non credo proprio , la coltivazione biologica non prevede nessun obbligo di utilizzare lieviti indigeni in fase di vinificazione .......la certificazione biologica si riferisce solo alla conduzione agronomica.....

Sul fatto che il biodinamico si basi su "cazzate " è tutto da dimostrare.... sono state fatte ricerche scientifiche serie che possano dimostrare la non validità dei preparati biodinamici ? Non credo ....
Gli interessi economici dell' industria dei veleni in agricoltura é molto rilevante .....hanno tutto l interesse a che questo tipo di ricerca non venga fatto ......anche perché sono loro che hanno i capitali necessari ad indirizzare i percorsi di ricerca.

I vini puzzoni non mi piacciono, i vini naturali non devono puzzare , se puzzano sono difettosi e non dovrebbero essere messi in commercio .....
Di certo mi fanno più schifo i cosiddetti vini senza puzza "convenzionali " che sono stati ottenuti coltivando vigne a cui sono stati somministrati le schifezze più assurde che producono mosti che necessitano di essere stabilizzati con altre schifezze chimiche perché su quei grappoli c è lo schifo indicibile .......
...niente derive talebane oppure guerre di posizione, please. Cerchiamo di ergerci, dove possibile, su binari di discussione possibilmente condivisibili perchè supportati da evidenze oggettive o, perché no , personali ma reali . Anche empiriche (come Littlewood ha ben evidenziato come esperienza personale sul cornoletame) ma spererei di evitare scimmiottamenti di tifo enocalcistico come alcune affermazioni che ho letto nell'ultimo post. Sempre senza polemica ma per riportare la discussione sulle premesse . Esiste una componente ideologica da black block accanto ad una salvaguardista che condivido, che un pò stride. Non voglio fare l'Odifreddi della situazione perculando alcune buffe teorie pseudoscientifiche che sento cavalcare come "supporto scientifico" a questa o quella teoria , dove il fine dev'essere quello della salvaguardia non solo della salute , che sai che danno qualche ppm residuale rispetto al 13% d'alcool che ingurgitiamo avidamente , sia esso biodinamico che di un convenzionalissimo Monfortino... 8) ... ma proprio della natura che ci circonda , che stiamo minando non solo come viticultura ma che anche la viticultura deve fare la sua parte...
Ultima modifica di vinogodi il 08 dic 2018 23:50, modificato 1 volta in totale.
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Re: BIOqualcosa : vini puzzoni e non puzzoni

Messaggioda littlewood » 08 dic 2018 23:47

Candidoshark ha scritto:
littlewood ha scritto:
Michelasso ha scritto:Allora provo a semplificare ulteriormente la mia domanda: la certificazione biologica per quanto riguarda il vino si esprime a livello di disciplinare solo per la coltivazione dell'uva, o anche per la lavorazione in cantina?[/quodell
Certo anche in cantina uso di lieviti indigeni no tannini aggiunti


Non credo proprio , la coltivazione biologica non prevede nessun obbligo di utilizzare lieviti indigeni in fase di vinificazione .......la certificazione biologica si riferisce solo alla conduzione agronomica.....

Sul fatto che il biodinamico si basi su "cazzate " è tutto da dimostrare.... sono state fatte ricerche scientifiche serie che possano dimostrare la non validità dei preparati biodinamici ? Non credo ....
Gli interessi economici dell' industria dei veleni in agricoltura é molto rilevante .....hanno tutto l interesse a che questo tipo di ricerca non venga fatto ......anche perché sono loro che hanno i capitali necessari ad indirizzare i percorsi di ricerca.

I vini puzzoni non mi piacciono, i vini naturali non devono puzzare , se puzzano sono difettosi e non dovrebbero essere messi in commercio .....
Di certo mi fanno più schifo i cosiddetti vini senza puzza "convenzionali " che sono stati ottenuti coltivando vigne a cui sono stati somministrati le schifezze più assurde che producono mosti che necessitano di essere stabilizzati con altre schifezze chimiche perché su quei grappoli c è lo schifo indicibile .......

Nessuno e ripeto NESSUNO fara' mai un grande vino con uve simili su questo puoi scommettere quello che ti pare! Per cui la discussione nn si pone!
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Re: BIOqualcosa : vini puzzoni e non puzzoni

Messaggioda vinogodi » 08 dic 2018 23:48

Candidoshark ha scritto:...Sul fatto che il biodinamico si basi su "cazzate " è tutto da dimostrare.... sono state fatte ricerche scientifiche serie che possano dimostrare la non validità dei preparati biodinamici ? Non credo ....
..
... no , non riesco neppure a dimostrare che Marie-Bernarde Soubirous detta Bernadette abbia visto la Madonna di Lourdes più volte , ma solo ipotizzare che abbia avuto il battesimo di fuoco con una bella bottiglia di Languedoc Roussilion Doulce e ne abbia tratto deciso giovamento , senza neppure ritenermi blasfemo anche se non riesco a dimostrarlo... 8)
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Re: BIOqualcosa : vini puzzoni e non puzzoni

Messaggioda Candidoshark » 08 dic 2018 23:58

Ma veramente sul fatto che "i biodinamici perseguono un concetto semifavolostico " l ho hai espresso tu ....... volevo solo evidenziare che non ci sono studi scientifici svolti in modo serio che possano negare la reale nullità dei preparati biodinamici . Poi se magari tu ne sei a conoscenza potresti citarli .
Da quel poco che vedo la maggior parte delle aziende che praticano la biodinamica stanno riscuotendo ampio successo con prodotti eccellenti , producono vini ottimi .
Credo che sul,piano della ricerca scientifica da qualche anno qualcosa si stia muovendo a anche se è presto e i fondi non sono enormi ...
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Re: BIOqualcosa : vini puzzoni e non puzzoni

Messaggioda Michelasso » 09 dic 2018 00:15

Candidoshark ha scritto:
littlewood ha scritto:
Michelasso ha scritto:Allora provo a semplificare ulteriormente la mia domanda: la certificazione biologica per quanto riguarda il vino si esprime a livello di disciplinare solo per la coltivazione dell'uva, o anche per la lavorazione in cantina?[/quodell
Certo anche in cantina uso di lieviti indigeni no tannini aggiunti


Non credo proprio , la coltivazione biologica non prevede nessun obbligo di utilizzare lieviti indigeni in fase di vinificazione .......la certificazione biologica si riferisce solo alla conduzione agronomica.....



In realtà su questo hanno ragione littlewood e altri che hanno risposto: la certificazione biologica per il vino interviene anche nelle pratiche di vinificazione, come si può leggere nel regolamento europeo in materia (https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX%3A32012R0203#ntr1-L_2012071IT.01004602-E0001).
Però hai ragione anche tu, se non ho capito male: nell'elenco, all'allegato VIII bis, delle sostanze di cui è autorizzato l'utilizzo, vengono menzionati i lieviti senza altra precisazione, salvo riportare in una nota l'indicazione "Per i singoli ceppi di lieviti: ottenuti da materie prime biologiche, se disponibili"
"Fra le poche cose che so fare con piacere e che ho sicuramente meglio saputo fare, è bere. Ho scritto molto meno della maggior parte degli scrittori, ma ho certamente bevuto di più della maggior parte di coloro che bevono."
(G. Debord)
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Re: BIOqualcosa : vini puzzoni e non puzzoni

Messaggioda Michelasso » 09 dic 2018 00:19

P.S. sono i vinificatori dei Triple A che, nel loro decalogo (http://www.triplea.it/decalogo) esigono l'utilizzo di soli lieviti indigeni, escludendo i selezionati.
"Fra le poche cose che so fare con piacere e che ho sicuramente meglio saputo fare, è bere. Ho scritto molto meno della maggior parte degli scrittori, ma ho certamente bevuto di più della maggior parte di coloro che bevono."
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Re: BIOqualcosa : vini puzzoni e non puzzoni

Messaggioda Candidoshark » 09 dic 2018 00:25

Appunto quella è un ulteriore restrizione ....ma chi ha la certificazione biologica può usare lieviti selezionati ( certificati biologici)
Michelasso
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Re: BIOqualcosa : vini puzzoni e non puzzoni

Messaggioda Michelasso » 09 dic 2018 00:33

vinogodi ha scritto:... che sai che danno qualche ppm residuale rispetto al 13% d'alcool che ingurgitiamo avidamente , sia esso biodinamico che di un convenzionalissimo Monfortino...


Come diceva il vignaiolo di una cantina (biologica) che ho visitato recentemente: "Bere vino fa comunque male, cerchiamo almeno di berlo buono".
"Fra le poche cose che so fare con piacere e che ho sicuramente meglio saputo fare, è bere. Ho scritto molto meno della maggior parte degli scrittori, ma ho certamente bevuto di più della maggior parte di coloro che bevono."
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Re: BIOqualcosa : vini puzzoni e non puzzoni

Messaggioda Candidoshark » 09 dic 2018 00:43

Quello nessuno lo mette in dubbio ...ma se all' alcol già di per sé nocivo aggiungi anche un altro bel cocktail di schifezze chimiche ......sai che bellezza ....però c è chi la pensa diversamente :D
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Re: BIOqualcosa : vini puzzoni e non puzzoni

Messaggioda MarcelloR » 09 dic 2018 00:51

http://bressanini-lescienze.blogautore. ... odinamico/

qui si fa riferimento ad alcuni studi riguardo alle possibili differenze tra biologico e biodinamico...
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Re: BIOqualcosa : vini puzzoni e non puzzoni

Messaggioda Candidoshark » 09 dic 2018 01:23

Di sicuro leggendo l'articolo si riceve il messaggio che la biodinamica non serva a nulla , chissà come mai c è un aumento di aziende che si converta a questo tipo di pratica ...( penso che chi si converta lo faccia perchè l agricoltura convenzionale non ha prodotto risultati per i quali convenga andare avanti ) penso che cmq si debba continuare a indagare sulle effettive valenze dei preparati biodinamici . Certo sarebbe interessante scoprire che i preparati , oltre a non fare male siano realmente efficaci
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Re: BIOqualcosa : vini puzzoni e non puzzoni

Messaggioda zampaflex » 09 dic 2018 10:11

Nel momento in cui la biodinamica sostiene l'influsso delle fasi lunari sulla preparazione del cornoletame entra di diritto nella stregoneria. Per non parlare della dinamizzazione dei preparati, roba da autentici ciarlatani.

Che se si limitassero a dire che la carica batterica del letame appositamente interrato in contenitore neutro viene aumentata da un periodo di maturazione farebbero miglior figura.
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Re: BIOqualcosa : vini puzzoni e non puzzoni

Messaggioda littlewood » 09 dic 2018 10:37

zampaflex ha scritto:Nel momento in cui la biodinamica sostiene l'influsso delle fasi lunari sulla preparazione del cornoletame entra di diritto nella stregoneria. Per non parlare della dinamizzazione dei preparati, roba da autentici ciarlatani.

Che se si limitassero a dire che la carica batterica del letame appositamente interrato in contenitore neutro viene aumentata da un periodo di maturazione farebbero miglior figura.

Io da una parte capisco le tue perplessita' che erano anche le mie . da parte mia posso aolo ribadirti gli effetti che preparati come il 501 e il 502 hanno avuto visivamente sulle viti! Se poi vuoi una spiegazione scientifica a questo ti invito a fare una gitarella a montalcino e andare a parlare con il mio maestro che essenzialmente a differenza di molti e' uno scienziato e sapra' darti tutte le spiegazioni del caso
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Re: BIOqualcosa : vini puzzoni e non puzzoni

Messaggioda Candidoshark » 09 dic 2018 10:50

zampaflex ha scritto:Nel momento in cui la biodinamica sostiene l'influsso delle fasi lunari sulla preparazione del cornoletame entra di diritto nella stregoneria. Per non parlare della dinamizzazione dei preparati, roba da autentici ciarlatani.

Che se si limitassero a dire che la carica batterica del letame appositamente interrato in contenitore neutro viene aumentata da un periodo di maturazione farebbero miglior figura.


Be effettivamente è risaputo che la luna non ha nessun effetto sulla terra .......ne sulle maree , ne sui momenti della semina ne sui momenti di travaso o d imbottigliamento o sulla pesca .....il cosmo che circonda la terra è un entità a parte , la terra si è autoformata e autoplasmata :D
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Re: BIOqualcosa : vini puzzoni e non puzzoni

Messaggioda maxer » 09 dic 2018 10:58

littlewood ha scritto:
zampaflex ha scritto:Nel momento in cui la biodinamica sostiene l'influsso delle fasi lunari sulla preparazione del cornoletame entra di diritto nella stregoneria .....

..... Se poi vuoi una spiegazione scientifica a questo ti invito a fare una gitarella a montalcino e andare a parlare con il mio maestro che essenzialmente a differenza di molti e' uno scienziato e sapra' darti tutte le spiegazioni del caso

Anche sull' influsso delle fasi lunari sulla preparazione del cornoletame ?
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Re: BIOqualcosa : vini puzzoni e non puzzoni

Messaggioda Ludi » 09 dic 2018 11:11

vinogodi ha scritto:- Adoro i biodinamici, ma non in quanto tali come persone che perseguono un concetto semifavolistico, quanto nel loro anelito al tenere il mondo più pulito possibile quindi, indipendentemente dal risultato , il mio occhio personale sarà benevolo , però non giustificherà il mio giudizio critico su cosa troverò nel bicchiere.



per quello che vale, condivido in pieno. Non amo l'ideologismo spinto e sprezzante di certi biodinamici, specie se unito alla pretesa di propinare vini difettati in nome della "naturalità"; non amo l'atteggiamento di chi disprezza Chateau Lafite perchè è un vino "industriale". Detto ciò, a parità di godimento, scelgo con più piacere un vino biodinamico, proprio per i motivi che tu hai detto, e perchè certi biodinamici fanno vini di enorme personalità.
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Re: BIOqualcosa : vini puzzoni e non puzzoni

Messaggioda Ludi » 09 dic 2018 11:16

Michelasso ha scritto:
In realtà su questo hanno ragione littlewood e altri che hanno risposto: la certificazione biologica per il vino interviene anche nelle pratiche di vinificazione, come si può leggere nel regolamento europeo in materia (https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX%3A32012R0203#ntr1-L_2012071IT.01004602-E0001).
Però hai ragione anche tu, se non ho capito male: nell'elenco, all'allegato VIII bis, delle sostanze di cui è autorizzato l'utilizzo, vengono menzionati i lieviti senza altra precisazione, salvo riportare in una nota l'indicazione "Per i singoli ceppi di lieviti: ottenuti da materie prime biologiche, se disponibili"


il Regolamento sul vino biologico è davvero discutibile, in quanto sdogana pratiche tutt'altro che naturali e livelli di SO2 davvero eccessivi. Feci un intervento sul tema a Cerea qualche anno fà, ed il povero (ed incolpevole) Direttore Generale del MIPAAFT, che parlava prima di me, a momenti veniva linciato :lol:
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Re: BIOqualcosa : vini puzzoni e non puzzoni

Messaggioda vinogodi » 09 dic 2018 11:59

Candidoshark ha scritto:Di sicuro leggendo l'articolo si riceve il messaggio che la biodinamica non serva a nulla , chissà come mai c è un aumento di aziende che si converta a questo tipo di pratica ...( penso che chi si converta lo faccia perchè l agricoltura convenzionale non ha prodotto risultati per i quali convenga andare avanti ) penso che cmq si debba continuare a indagare sulle effettive valenze dei preparati biodinamici . Certo sarebbe interessante scoprire che i preparati , oltre a non fare male siano realmente efficaci
...penso che la "scienza" e gli "scienziati" (dei quali mi pregio di appartenere :lol: ) , oggi , con le risorse disponibili, difficilmente si affanneranno anima e cuore nella evidenziazione positiva ( o millantata) di pratiche della viticultura biodinamica, affaccendati in tutt'altre faccende assai più pregnati dal punto di vista strategico/scientifico . Sta di fatto che la biodinamica è un anelito positivo , ma non sempre così finalizzato al bene della natura ( mi riferisco ad alcuni soggetti soprattutto nostrani) . Nell'alimentare in generale, il bio avanza proprio per la psicosi collettiva regnante di salutismo assai controverso e piuttosto canalizzato da una informazione e comunicazione ondeggiante fra il pressapochismo e la becera ignoranza . E più la popolazione naviga nell'ignoranza (contrario di cultura e consapevolezza) e più puoi inserirti in mega concetti comunicativi , creando anche mostri che non esistono se non per finalità diverse da quel che appaiono (come l'olio di palma o il Glutammato). Sta di fatto che tutti i movimenti che propugnano pulizia, riduzione della chimica (in abuso) , benessere e sostenibilità , sono da ... sostenere . Conosco agricoltori bio e biodinamici splendidi per finalità concettuale e per risultati finali , quindi grande tecnica e studio . Altri, incapaci , strafottenti e fondamentalisti solo sulla carta , che nascondono la loro incapacità tecnica e commerciale cavalcando un'onda mediatica che li porta a fare business e impresa anche se il loro prodotto fa cagare , perchè in tanti, su quell'onda mediatica , bevono con il culo e non con le papille ... 8) ...d'altronde , se in milioni sono attaccati ai cellulari e seguono socials e vicende in tempo reale dei Fedez e Ferragni di turno, significa che il cervello della massa critica della popolazione si sta velocemente atrofizzando ... 8)
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Re: BIOqualcosa : vini puzzoni e non puzzoni

Messaggioda Francesco M » 09 dic 2018 12:05

io la penso come littlewood;
a mio avviso, il vino, in primis, dovrebbe essere ben digeribile e prodotto seguendo una trasparente etica di rispetto per l'ecosistema, il varietale e il consumatore finale. se la biodinamica rispetta questo, ben venga, poi sticazzi del cornoletame, dinamizzazioni e compagnia cantante. l'importante è non scemare nel fanatismo, che condanno oggi e sempre.
partendo da questi presupposti, il vino deve essere altresì buono e godibile;
se ci sono difetti microscopici, che comunque vanno sottolineati, cerco capire se il liquido in questione riesce a suscitarmi una qualche emozione o godimento, se questo non avviene o se in altri casi si notano difetti macroscopici, anche no, che si impari a lavorare in cantina.
La ragione ha torto
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Re: BIOqualcosa : vini puzzoni e non puzzoni

Messaggioda Messner » 09 dic 2018 12:55

littlewood ha scritto:
picenum ha scritto:il palmento lo berrei anche a colazione. a tavola è versatile e sta bene con tantissime cose, il bianco G lo trovo un gran bel bianco ed il don alfio (la 14 in particolare) è una bevuta molto goduriosa. dovrei descrivertili uno ad uno ma diventerei noioso. parlo sempre a gusto personale io.[/quotgus
Son a mui parere vini ridotti scomposti con volatili e brett che vanno per conto loro frutto di gestioni in cantiina che dire discutibili e' dir poco. Ora rispetto i tui gusti ma questo e' un fatto suffagrato da autorevoli impressioni di altrettanti produttori bio....


Ferma un attimo: non è un discorso soggettivo, bensì' oggettivo. I vini sono spesso brettati e quando non lo sono hanno volatili da insalata. Quindi non sono vini corretti, punto! Hai ragione ma se alla gente piace bere vini fatti male va benissimo così... ed è un peccato perchè ci sono stato in quelle zone lì zona Maletto contrada nave-tartaraci e così via e ci sono dei presupposti per fare grandissimi vini, ma purtroppo non si lavora come si dovrebbe.
Prendiamo un esempio lampante: Cornelissen. Fino a 5-6 anni fa faceva vini con volatile alle stelle, sulla falsariga della Martens. Ora sono puliti ed eleganti. Basta studiare e migliorarsi, ma non essere cocciuti spacciando per vino naturale un vino difettato
Quindi Littlewood ti appoggio in tutto e per tutto

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