LE BEVUTE DI DICEMBRE duemiladiciotto

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Michelasso
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE duemiladiciotto

Messaggioda Michelasso » 07 dic 2018 19:34

Mi sono espresso male: l'inevitabilita non era da intendersi come espressione di una necessità legata al tipo di vinificazione, quanto una considerazione statistica legata alla frequenza con cui mi è capitato di avvertirla nei vini naturali.
Ma forse ho sempre bevuto male io, di sicuro non ho la competenza per esprimermi dal punto di vista enologico.
"Fra le poche cose che so fare con piacere e che ho sicuramente meglio saputo fare, è bere. Ho scritto molto meno della maggior parte degli scrittori, ma ho certamente bevuto di più della maggior parte di coloro che bevono."
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE duemiladiciotto

Messaggioda littlewood » 07 dic 2018 19:40

:cry:
Michelasso ha scritto:Mi sono espresso male: l'inevitabilita non era da intendersi come espressione di una necessità legata al tipo di vinificazione, quanto una considerazione statistica legata alla frequenza con cui mi è capitato di avvertirla nei vini naturali.
Ma forse ho sempre bevuto male io, di sicuro non ho la competenza per esprimermi dal punto di vista enologico.

Vedi e' una diatriba comune e frequente. Cos' e' intanto vino naturale??? Un vino fatto in modalita' biologica ? Biodinamica? Allora romanee conti sa di aceto??? Certo che no!! Questa ecezione e' frutto di tanti troppi vigneron improvvisati che pensano che solo perche' il nonno lo zio un cugino di quinto grado aveva na' vigna allora automaticamente diventano dei De villaine in miniatura!! Studiare prima di fare e parlare!
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE duemiladiciotto

Messaggioda Luca90 » 07 dic 2018 20:12

Messner ha scritto:
BarbarEdo ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Francesco M ha scritto:
zampaflex ha scritto:Occhipinti - Il Frappato 2013
Non ce la fa proprio a sfuggire ai difetti dei naturalisti: sentori di succhi gastrici, vernice e volatile si insinuano tra i più canonici frutti rossi con una lieve macinata di pepe. La bocca è divisa in due, tra una prima parte che c'è, con discreta presenza scenica, ed una seconda che svanisce esponendo un tannino ancora da smaltire.
Annata non premiata, e si capisce pienamente il perché.
:D :D :D



ho bevuto da poco il 2007 e devo dire che è stata una bella boccia.
volatile presente ma misurata, l'iniziale sgradevole odore di feccia scompare dopo un'oretta, molto speziato, balsamico, profumi di fiori essiccati e tostature, un vino ancora molto vivace, sia al naso che in bocca. non lunghissimo ma piacevolissimo.

3 faccine e 3/4


Devo dire che dopo due giorni si è pulito abbastanza, per fortuna.
Ma la bocca è rimasta sottotono, e non poteva essere altrimenti. E' il suo limite, manca di forza, manca di profondità.

Provati e riprovati più volte in annate diverse. Mai trovato il minimo feeling con i vini della Occhipinti...


Stracondivido. L'ho sempre detto che tra i vini biodinamici si salva poca roba, e in pochissime annate...


Insomma.. Non sono un partigiano di niente e bevo di tutto ma gente come vignai da Duline è Stefano amerighi mi pare che i vini li sappiano fare..
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE duemiladiciotto

Messaggioda Michelasso » 07 dic 2018 20:14

littlewood ha scritto::cry:
Michelasso ha scritto:Mi sono espresso male: l'inevitabilita non era da intendersi come espressione di una necessità legata al tipo di vinificazione, quanto una considerazione statistica legata alla frequenza con cui mi è capitato di avvertirla nei vini naturali.
Ma forse ho sempre bevuto male io, di sicuro non ho la competenza per esprimermi dal punto di vista enologico.

Vedi e' una diatriba comune e frequente. Cos' e' intanto vino naturale??? Un vino fatto in modalita' biologica ? Biodinamica? Allora romanee conti sa di aceto??? Certo che no!! Questa ecezione e' frutto di tanti troppi vigneron improvvisati che pensano che solo perche' il nonno lo zio un cugino di quinto grado aveva na' vigna allora automaticamente diventano dei De villaine in miniatura!! Studiare prima di fare e parlare!

Ripeto, non voglio essere frainteso e non voglio sollevare alcuna polemica, e preciso ulteriormente: nei vini che mi sono stati presentati e/o venduti come naturali, con una frequenza notevole mi è capitato di avvertire sentori di volatile.
Sulla definizione poi di vino naturale, immagino che essa in realtà non esista: da quanto ho capito io sono contraddistinti, oltre che dal biodinamico/biologico in vigna, da un minimo intervento dell'uomo in cantina: lieviti spontanei, niente solforosa, e non mi addentro oltre perché non ho le conoscenze per farlo.
"Fra le poche cose che so fare con piacere e che ho sicuramente meglio saputo fare, è bere. Ho scritto molto meno della maggior parte degli scrittori, ma ho certamente bevuto di più della maggior parte di coloro che bevono."
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE duemiladiciotto

Messaggioda littlewood » 07 dic 2018 20:29

Michelasso ha scritto:
littlewood ha scritto::cry:
Michelasso ha scritto:Mi sono espresso male: l'inevitabilita non era da intendersi come espressione di una necessità legata al tipo di vinificazione, quanto una considerazione statistica legata alla frequenza con cui mi è capitato di avvertirla nei vini naturali.
Ma forse ho sempre bevuto male io, di sicuro non ho la competenza per esprimermi dal punto di vista enologico.

Vedi e' una diatriba comune e frequente. Cos' e' intanto vino naturale??? Un vino fatto in modalita' biologica ? Biodinamica? Allora romanee conti sa di aceto??? Certo che no!! Questa ecezione e' frutto di tanti troppi vigneron improvvisati che pensano che solo perche' il nonno lo zio un cugino di quinto grado aveva na' vigna allora automaticamente diventano dei De villaine in miniatura!! Studiare prima di fare e parlare!

Ripeto, non voglio essere frainteso e non voglio sollevare alcuna polemica, e preciso ulteriormente: nei vini che mi sono stati presentati e/o venduti come naturali, con una frequenza notevole mi è capitato di avvertire sentori di volatile.
Sulla definizione poi di vino naturale, immagino che essa in realtà non esista: da quanto ho capito io sono contraddistinti, oltre che dal biodinamico/biologico in vigna, da un minimo intervento dell'uomo in cantina: lieviti spontanei, niente solforosa, e non mi addentro oltre perché non ho le conoscenze per farlo.

Ma nn era una polemica nei tuoi confronti! Era solo che son atanco di fenomeni anche in altri forum che giustificano l' incapacita' con la naturalita'! Poi arianna nn e' un' incapace intendiamoci solo che a volte gli scappa la frizione....
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE duemiladiciotto

Messaggioda Messner » 07 dic 2018 21:12

Luca90 ha scritto:
Messner ha scritto:
BarbarEdo ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Francesco M ha scritto:
ho bevuto da poco il 2007 e devo dire che è stata una bella boccia.
volatile presente ma misurata, l'iniziale sgradevole odore di feccia scompare dopo un'oretta, molto speziato, balsamico, profumi di fiori essiccati e tostature, un vino ancora molto vivace, sia al naso che in bocca. non lunghissimo ma piacevolissimo.

3 faccine e 3/4


Devo dire che dopo due giorni si è pulito abbastanza, per fortuna.
Ma la bocca è rimasta sottotono, e non poteva essere altrimenti. E' il suo limite, manca di forza, manca di profondità.

Provati e riprovati più volte in annate diverse. Mai trovato il minimo feeling con i vini della Occhipinti...


Stracondivido. L'ho sempre detto che tra i vini biodinamici si salva poca roba, e in pochissime annate...


Insomma.. Non sono un partigiano di niente e bevo di tutto ma gente come vignai da Duline è Stefano amerighi mi pare che i vini li sappiano fare..


La mia premessa era incompleta, aggiungiamo qualcosa: vini biodinamici ITALIANI e mi riferisco soprattutto a coloro che si vantano di produrre ottimi vini con quel determinato criterio spacciando per naturale vini con brett e volatili fuori dal comune . In francia sono un po' più avanti di noi, ma in generale biodinamico è facilmente associabile a vino troppo estremo e spesso difettoso almeno a livello gustativo.
Comunque due ottimi produttori (perchè sono da considerarsi tali, ma ne ho in mente anche qualcun'altro a dire il vero) non sono un dato statistico che possa confutare la mia teoria. Se me ne trovi 20 in Italia allora ci siamo (è comunque un numero esiguo su tutto il panorama biodinamico italiano)
ps: Amerighi è molto bravo, mi piacciono i suoi vini e sta trovando la quadratura del cerchio per il syrah nella zona di Cortona ma ahimè preferisco berlo nella sua culla (così come con il riesling: ottimi sono quelli altoatesini, ma a quel prezzo in germania ci asfaltano come un carroarmato su di una nocciolina)
pps: fare un vino della madonna ogni 10 anni e cannare le altre 9 annate con difetti imbarazzanti non fa di te un ottimo produttore.... a casa mia si chiama casualita'
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE duemiladiciotto

Messaggioda littlewood » 07 dic 2018 21:40

Messner ha scritto:
Luca90 ha scritto:
Messner ha scritto:
BarbarEdo ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Devo dire che dopo due giorni si è pulito abbastanza, per fortuna.
Ma la bocca è rimasta sottotono, e non poteva essere altrimenti. E' il suo limite, manca di forza, manca di profondità.

Provati e riprovati più volte in annate diverse. Mai trovato il minimo feeling con i vini della Occhipinti...


Stracondivido. L'ho sempre detto che tra i vini biodinamici si salva poca roba, e in pochissime annate...


Insomma.. Non sono un partigiano di niente e bevo di tutto ma gente come vignai da Duline è Stefano amerighi mi pare che i vini li sappiano fare..


La mia premessa era incompleta, aggiungiamo qualcosa: vini biodinamici ITALIANI e mi riferisco soprattutto a coloro che si vantano di produrre ottimi vini con quel determinato criterio spacciando per naturale vini con brett e volatili fuori dal comune . In francia sono un po' più avanti di noi, ma in generale biodinamico è facilmente associabile a vino troppo estremo e spesso difettoso almeno a livello gustativo.
Comunque due ottimi produttori (perchè sono da considerarsi tali, ma ne ho in mente anche qualcun'altro a dire il vero) non sono un dato statistico che possa confutare la mia teoria. Se me ne trovi 20 in Italia allora ci siamo (è comunque un numero esiguo su tutto il panorama biodinamico italiano)
ps: Amerighi è molto bravo, mi piacciono i suoi vini e sta trovando la quadratura del cerchio per il syrah nella zona di Cortona ma ahimè preferisco berlo nella sua culla (così come con il riesling: ottimi sono quelli altoatesini, ma a quel prezzo in germania ci asfaltano come un carroarmato su di una nocciolina)
pps: fare un vino della madonna ogni 10 anni e cannare le altre 9 annate con difetti imbarazzanti non fa di te un ottimo produttore.... a casa mia si chiama casualita'

Se vuoi ti faccio l' elenco di 30 aziende... Ma questo nn cambia il succo del discorso che gia' ho fatto in un' altro tread. NN sono giustificabili difetti del genere con il bio e tanto meno col biodinamico!!!! E' semplicemente che negli ultimi anni troppa gente si e' improvvisata a fare questo lavoro e le conseguenze sono vini imbevibili!!!
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE duemiladiciotto

Messaggioda BarbarEdo » 08 dic 2018 00:46

vinogodi ha scritto:
BarbarEdo ha scritto:... anche un odore riduttivo di zolfo che non è andato mai via del tutto.
...non si può dire, quindi "vino della Madonna" ma "vino diabolico" ... 8)

... diabolico come l'intelligenza commerciale della sua artefice...
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE duemiladiciotto

Messaggioda Messner » 08 dic 2018 01:12

littlewood ha scritto:
Messner ha scritto:
Luca90 ha scritto:
Messner ha scritto:
BarbarEdo ha scritto:Provati e riprovati più volte in annate diverse. Mai trovato il minimo feeling con i vini della Occhipinti...


Stracondivido. L'ho sempre detto che tra i vini biodinamici si salva poca roba, e in pochissime annate...


Insomma.. Non sono un partigiano di niente e bevo di tutto ma gente come vignai da Duline è Stefano amerighi mi pare che i vini li sappiano fare..


La mia premessa era incompleta, aggiungiamo qualcosa: vini biodinamici ITALIANI e mi riferisco soprattutto a coloro che si vantano di produrre ottimi vini con quel determinato criterio spacciando per naturale vini con brett e volatili fuori dal comune . In francia sono un po' più avanti di noi, ma in generale biodinamico è facilmente associabile a vino troppo estremo e spesso difettoso almeno a livello gustativo.
Comunque due ottimi produttori (perchè sono da considerarsi tali, ma ne ho in mente anche qualcun'altro a dire il vero) non sono un dato statistico che possa confutare la mia teoria. Se me ne trovi 20 in Italia allora ci siamo (è comunque un numero esiguo su tutto il panorama biodinamico italiano)
ps: Amerighi è molto bravo, mi piacciono i suoi vini e sta trovando la quadratura del cerchio per il syrah nella zona di Cortona ma ahimè preferisco berlo nella sua culla (così come con il riesling: ottimi sono quelli altoatesini, ma a quel prezzo in germania ci asfaltano come un carroarmato su di una nocciolina)
pps: fare un vino della madonna ogni 10 anni e cannare le altre 9 annate con difetti imbarazzanti non fa di te un ottimo produttore.... a casa mia si chiama casualita'

Se vuoi ti faccio l' elenco di 30 aziende... Ma questo nn cambia il succo del discorso che gia' ho fatto in un' altro tread. NN sono giustificabili difetti del genere con il bio e tanto meno col biodinamico!!!! E' semplicemente che negli ultimi anni troppa gente si e' improvvisata a fare questo lavoro e le conseguenze sono vini imbevibili!!!


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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE duemiladiciotto

Messaggioda littlewood » 08 dic 2018 11:18

Messner ha scritto:
littlewood ha scritto:
Messner ha scritto:
Luca90 ha scritto:
Messner ha scritto:
Stracondivido. L'ho sempre detto che tra i vini biodinamici si salva poca roba, e in pochissime annate...


Insomma.. Non sono un partigiano di niente e bevo di tutto ma gente come vignai da Duline è Stefano amerighi mi pare che i vini li sappiano fare..


La mia premessa era incompleta, aggiungiamo qualcosa: vini biodinamici ITALIANI e mi riferisco soprattutto a coloro che si vantano di produrre ottimi vini con quel determinato criterio spacciando per naturale vini con brett e volatili fuori dal comune . In francia sono un po' più avanti di noi, ma in generale biodinamico è facilmente associabile a vino troppo estremo e spesso difettoso almeno a livello gustativo.
Comunque due ottimi produttori (perchè sono da considerarsi tali, ma ne ho in mente anche qualcun'altro a dire il vero) non sono un dato statistico che possa confutare la mia teoria. Se me ne trovi 20 in Italia allora ci siamo (è comunque un numero esiguo su tutto il panorama biodinamico italiano)
ps: Amerighi è molto bravo, mi piacciono i suoi vini e sta trovando la quadratura del cerchio per il syrah nella zona di Cortona ma ahimè preferisco berlo nella sua culla (così come con il riesling: ottimi sono quelli altoatesini, ma a quel prezzo in germania ci asfaltano come un carroarmato su di una nocciolina)
pps: fare un vino della madonna ogni 10 anni e cannare le altre 9 annate con difetti imbarazzanti non fa di te un ottimo produttore.... a casa mia si chiama casualita'

Se vuoi ti faccio l' elenco di 30 aziende... Ma questo nn cambia il succo del discorso che gia' ho fatto in un' altro tread. NN sono giustificabili difetti del genere con il bio e tanto meno col biodinamico!!!! E' semplicemente che negli ultimi anni troppa gente si e' improvvisata a fare questo lavoro e le conseguenze sono vini imbevibili!!!


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Ma lio vuoi sul serio l' elenco???
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE duemiladiciotto

Messaggioda Messner » 08 dic 2018 14:11

littlewood ha scritto:
Messner ha scritto:
littlewood ha scritto:
Messner ha scritto:
Luca90 ha scritto:
Insomma.. Non sono un partigiano di niente e bevo di tutto ma gente come vignai da Duline è Stefano amerighi mi pare che i vini li sappiano fare..


La mia premessa era incompleta, aggiungiamo qualcosa: vini biodinamici ITALIANI e mi riferisco soprattutto a coloro che si vantano di produrre ottimi vini con quel determinato criterio spacciando per naturale vini con brett e volatili fuori dal comune . In francia sono un po' più avanti di noi, ma in generale biodinamico è facilmente associabile a vino troppo estremo e spesso difettoso almeno a livello gustativo.
Comunque due ottimi produttori (perchè sono da considerarsi tali, ma ne ho in mente anche qualcun'altro a dire il vero) non sono un dato statistico che possa confutare la mia teoria. Se me ne trovi 20 in Italia allora ci siamo (è comunque un numero esiguo su tutto il panorama biodinamico italiano)
ps: Amerighi è molto bravo, mi piacciono i suoi vini e sta trovando la quadratura del cerchio per il syrah nella zona di Cortona ma ahimè preferisco berlo nella sua culla (così come con il riesling: ottimi sono quelli altoatesini, ma a quel prezzo in germania ci asfaltano come un carroarmato su di una nocciolina)
pps: fare un vino della madonna ogni 10 anni e cannare le altre 9 annate con difetti imbarazzanti non fa di te un ottimo produttore.... a casa mia si chiama casualita'

Se vuoi ti faccio l' elenco di 30 aziende... Ma questo nn cambia il succo del discorso che gia' ho fatto in un' altro tread. NN sono giustificabili difetti del genere con il bio e tanto meno col biodinamico!!!! E' semplicemente che negli ultimi anni troppa gente si e' improvvisata a fare questo lavoro e le conseguenze sono vini imbevibili!!!


Volentieri, ti ascolto

Ma lio vuoi sul serio l' elenco???


No dai scherzavo. Ma qualche biodinamico che fa gran qualità e non sbaglia un annata su tre causa Brett o volatile lo gradirei, diciamo 6-7 nomi, che comunque sono un dato irrilevante. Hai ragione a dire che gente si improvvisa a far vino e non venga fuori roba buona comunque, condivido
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE duemiladiciotto

Messaggioda BarbarEdo » 08 dic 2018 14:15

littlewood ha scritto:
Messner ha scritto:
littlewood ha scritto:Se vuoi ti faccio l' elenco di 30 aziende... Ma questo nn cambia il succo del discorso che gia' ho fatto in un' altro tread. NN sono giustificabili difetti del genere con il bio e tanto meno col biodinamico!!!! E' semplicemente che negli ultimi anni troppa gente si e' improvvisata a fare questo lavoro e le conseguenze sono vini imbevibili!!!


Volentieri, ti ascolto

Ma lio vuoi sul serio l' elenco???

Deja vu... :lol:
Dopo le liste su Montalcino e Valpolicella ora ti tocca quella dei 30 bio-natural non puzzoni! Io sono molto interessato, l'opinione di un "insider" esperto è cosa preziosa.
Meglio però aprire un thread a parte...
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE duemiladiciotto

Messaggioda zampaflex » 08 dic 2018 14:23

panzer ha scritto:
Michelasso ha scritto:
GabrieleB. ha scritto:
BarbarEdo ha scritto:
Michelasso ha scritto:
Neanche i bianchi? Il SP68 non mi era sembrato male a suo tempo (ma si parla di un anno fa o più).

Mio parere (bevuto un paio di volte, '14 e '16): è un bianco modaiolo "furbetto", fatto in modo impreciso, mi viene da dire. Entrambe le volte aveva una volatile francamente alta e in un caso anche un odore riduttivo di zolfo che non è andato mai via del tutto.

Condivido in pieno,ho bevuto tra il 2015 e il 2016 una cassa intera di SP 68 bianco 2012 e non se ne è salvata nemmeno una bottiglia,volatile sopra le righe,puzze varie e impreciso come dici tu.Bocciato senza appello.Ad onor del vero quest'anno ho bevuto un SP 68 rosso 2013 che al contrario di difetti non ne aveva,fresco,goloso,interessante.


La mia bevuta è più recente (2017) e dell'SP68 bianco dell'anno precedente. Non ricordo difetti così accentuati tranne un po' di volatile, che credo sia inevitabile nei vini cosiddetti naturali. Credo inoltre, ma potrei sbagliarmi, che se non perfettamente conservati, e forse anche in caso di ottima conservazione, questi vini evolvano velocemente in direzioni non proprio gradevoli, quindi non so se questo possa influire nel vostro giudizio.


Secondo me lo sbaglio più grosso lo fai dicendo che la volatile sia inevitabile nei vini cosiddetti naturali. È solo ciò che ti vogliono far crede quelli che non sono capaci di fare diversamente.

ESATTO
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE duemiladiciotto

Messaggioda littlewood » 08 dic 2018 14:24

Messner ha scritto:
littlewood ha scritto:
Messner ha scritto:
littlewood ha scritto:
Messner ha scritto:
La mia premessa era incompleta, aggiungiamo qualcosa: vini biodinamici ITALIANI e mi riferisco soprattutto a coloro che si vantano di produrre ottimi vini con quel determinato criterio spacciando per naturale vini con brett e volatili fuori dal comune . In francia sono un po' più avanti di noi, ma in generale biodinamico è facilmente associabile a vino troppo estremo e spesso difettoso almeno a livello gustativo.
Comunque due ottimi produttori (perchè sono da considerarsi tali, ma ne ho in mente anche qualcun'altro a dire il vero) non sono un dato statistico che possa confutare la mia teoria. Se me ne trovi 20 in Italia allora ci siamo (è comunque un numero esiguo su tutto il panorama biodinamico italiano)
ps: Amerighi è molto bravo, mi piacciono i suoi vini e sta trovando la quadratura del cerchio per il syrah nella zona di Cortona ma ahimè preferisco berlo nella sua culla (così come con il riesling: ottimi sono quelli altoatesini, ma a quel prezzo in germania ci asfaltano come un carroarmato su di una nocciolina)
pps: fare un vino della madonna ogni 10 anni e cannare le altre 9 annate con difetti imbarazzanti non fa di te un ottimo produttore.... a casa mia si chiama casualita'

Se vuoi ti faccio l' elenco di 30 aziende... Ma questo nn cambia il succo del discorso che gia' ho fatto in un' altro tread. NN sono giustificabili difetti del genere con il bio e tanto meno col biodinamico!!!! E' semplicemente che negli ultimi anni troppa gente si e' improvvisata a fare questo lavoro e le conseguenze sono vini imbevibili!!!


Volentieri, ti ascolto

Ma lio vuoi sul serio l' elenco???


No dai scherzavo. Ma qualche biodinamico che fa gran qualità e non sbaglia un annata su tre causa Brett o volatile lo gradirei, diciamo 6-7 nomi, che comunque sono un dato irrilevante. Hai ragione a dire che gente si improvvisa a far vino e non venga fuori roba buona comunque, condivido

Beh son nomi noti....le chiuse pian dell' orino soldera salicutti stella di c. Gravner zidarich slkerlj monte dei ragni monte dell' ora il pendio mascarello amerighi fattoria romeo del castello catel juval patrik uccelli i fabbri...continuo?
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE duemiladiciotto

Messaggioda vinogodi » 08 dic 2018 14:50

littlewood ha scritto:
Messner ha scritto:
littlewood ha scritto:
Messner ha scritto:
littlewood ha scritto:Se vuoi ti faccio l' elenco di 30 aziende... Ma questo nn cambia il succo del discorso che gia' ho fatto in un' altro tread. NN sono giustificabili difetti del genere con il bio e tanto meno col biodinamico!!!! E' semplicemente che negli ultimi anni troppa gente si e' improvvisata a fare questo lavoro e le conseguenze sono vini imbevibili!!!


Volentieri, ti ascolto

Ma lio vuoi sul serio l' elenco???


No dai scherzavo. Ma qualche biodinamico che fa gran qualità e non sbaglia un annata su tre causa Brett o volatile lo gradirei, diciamo 6-7 nomi, che comunque sono un dato irrilevante. Hai ragione a dire che gente si improvvisa a far vino e non venga fuori roba buona comunque, condivido

Beh son nomi noti....le chiuse pian dell' orino soldera salicutti stella di c. Gravner zidarich slkerlj monte dei ragni monte dell' ora il pendio mascarello amerighi fattoria romeo del castello catel juval patrik uccelli i fabbri...continuo?
...come suggerito, per non essere continuamente OT ho aperto un thread sul Bio , dove possimao discuterne in maniera pertinente e specifica... chi sa , parli...
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE duemiladiciotto

Messaggioda zampaflex » 08 dic 2018 15:11

Che poi bisogna distinguere :
- da una parte la conduzione in vigna, che sia integrata, biologica o biodinamica, influisce sulla resa e sulla qualità delle uve ma non ne fa di per sé un vino "naturale ";
- dall'altra c'è la fase successiva di fermentazione e maturazione, e qui cade l'asino perché non è più la natura a fare il suo corso, ma va guidata.

I pasdaran ti diranno che ci vogliono lievitazioni spontanee con lieviti indigeni, controllo della temperatura solo a volte, recipienti neutri se non ancestrali, nessun uso di filtrazioni meccaniche o chimiche, nessuna addizione di composti estranei (mcr, zucchero, sali, acidi, tannini...), figuriamoci le pratiche esoteriche come osmosi e filtrazioni tangenziali.

Poi ti apri un vino fatto da uno di questi arroganti imbecilli * e senti volatile, brett, mousiness , tannini asciuganti se hanno macerato male, bocche che scappano, nasi che fremono...e ti sale la carogna perché vorresti solo bere un buon vino ma se lo fai, da un produttore "tradizionale " vieni guardato dai pasdaran come uno sporco inquinatore plutocrate e imperialista. :evil:

* ovviamente mi riferisco non a quelli che lavorano bene, ascoltando il vino mentre si forma, e accarezzandolo, ma a coloro che invece applicano manicheisticamente una teoria e vanno avanti come panzer nazisti e qualunque cosa abbiano prodotto, è il vino più buono del mondo e sei scemo tu che non lo capisci.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE duemiladiciotto

Messaggioda Messner » 08 dic 2018 15:21

littlewood ha scritto:
Messner ha scritto:
littlewood ha scritto:
Messner ha scritto:
littlewood ha scritto:Se vuoi ti faccio l' elenco di 30 aziende... Ma questo nn cambia il succo del discorso che gia' ho fatto in un' altro tread. NN sono giustificabili difetti del genere con il bio e tanto meno col biodinamico!!!! E' semplicemente che negli ultimi anni troppa gente si e' improvvisata a fare questo lavoro e le conseguenze sono vini imbevibili!!!


Volentieri, ti ascolto

Ma lio vuoi sul serio l' elenco???


No dai scherzavo. Ma qualche biodinamico che fa gran qualità e non sbaglia un annata su tre causa Brett o volatile lo gradirei, diciamo 6-7 nomi, che comunque sono un dato irrilevante. Hai ragione a dire che gente si improvvisa a far vino e non venga fuori roba buona comunque, condivido

Beh son nomi noti....le chiuse pian dell' orino soldera salicutti stella di c. Gravner zidarich slkerlj monte dei ragni monte dell' ora il pendio mascarello amerighi fattoria romeo del castello catel juval patrik uccelli i fabbri...continuo?


Va bene così, non era una sfida, alla fine te l'ho detto che condivido il tuo modo di vederla. La mia idea di biodinamico è sbagliata perchè mi vengono in mente solo gli estremisti che non fanno niente per controllare le fasi di produzione mentre di biodinamici in gamba ce ne sono, anche senza certificarsi. Su monte dall'ora e il pendio non sono tanto d'accordo però.. ma non ho voglia di aprire una discussione perchè non c'è nulla di cui discutere, perchè non hai torto e la pensiamo alla fine alla stessa maniera, sono io che ho espresso male il mio pensiero
Francesco M
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE duemiladiciotto

Messaggioda Francesco M » 08 dic 2018 15:29

Messner ha scritto: sono io che ho espresso male il mio pensiero


"L'ho sempre detto che tra i vini biodinamici si salva poca roba, e in pochissime annate"


un giudizio giusto un pochino raffazzonato e approssimativo, ma c'è il thread apposito, forse dovremmo scrivere lì
La ragione ha torto
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE duemiladiciotto

Messaggioda Messner » 08 dic 2018 16:05

Francesco M ha scritto:
Messner ha scritto: sono io che ho espresso male il mio pensiero


"L'ho sempre detto che tra i vini biodinamici si salva poca roba, e in pochissime annate"


un giudizio giusto un pochino raffazzonato e approssimativo, ma c'è il thread apposito, forse dovremmo scrivere lì


Hai ragione, è una sentenza sparata senza portare nulla a sostegno di tutto ciò, soprattutto è incompleta, errore mio. Avrei dovuto stenderla meglio e motivarla
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE duemiladiciotto

Messaggioda Alessio » 08 dic 2018 17:10

Ieri sera con amicizi alsaziani.
Fiano 22 Villa Raiano 2015: buono é buono ma non é scattatata la scintilla. Troppo didascalico, troppo lineare. Sicuramente fra qualche anno potrebbe acquisire quella complessità che oggi manca perché l’acidità é parecchia :D :D :)
Palari Rosso del Soprano 2010: dopo tanta, tanta ... ed ancora tanta aria, almeno 3 ore. Bella bottiglia con liquirizia, cenere e tabacco a profusione, io c’ho sentito anche una nota di pomodoro. La bocca é molto gradevole, tannini ben distesi ed acidità ancora presente :D :D :D :)
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE duemiladiciotto

Messaggioda zampaflex » 08 dic 2018 17:19

Castellinuzza e Piuca, Chianti classico 2011.
Frutti e balsamico, sangue e ginepro, agile e succoso. Ancora scalpitante e da rifinirsi.
Emblema del Chianti alto.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE duemiladiciotto

Messaggioda Fedevarius » 09 dic 2018 12:19

Un paio di cose bevute nei giorni scorsi:


Bertani Amarone 2003:
Molto lontano dagli Amarone "marmellatosi", colore molto trasparente, naso di frutta rossa dolce in cui si avverte una leggera punta alcolica, probabilmente dovuta all'annata calda. Note di cuoio e cioccolato. In bocca torna la frutta, vino di impatto, l'alcol tutto sommato è ben gestito. Buono ma forse mi sarei aspettato un po' più "mobilità". Abbinamento felice con carne di piccione e ancora più felice con crostino con patè di fegato e cuore, sempre di piccione.

Giulio Ferrari 2002:
Oro luminoso, bolla vivace e cremosa, profumo di pasticceria, tostatura, torrefazione... con un po' di ossigeno spunta una nota agrumata e, più sottile, una nota più dolce di frutta a polpa gialla. Finale lungo e pulito. Per quel che vale, dato che bo poca esperienza di bolle e ancora meno di champagne di alto livello, mi è piaciuto decisamente.


Dettori Tenores 2010:
Naso ammaliante che apre con una ciliegia dolcissima e poi regala note di erbe officinali, macchia mediterranea e una punta di incenso. In bocca i 17 gradi si fanno sentire e penalizzano un po' la beva che diviene un po' faticosa. Piaciuto meno di altre versioni/annate in cui l'alcol seppur presente risultava meglio integrato, forse il vino in questa annata abbisogna di maggior tempo in bottiglia.
"E poi se la gente sa, e la gente lo sa che sai suonare, suonare ti tocca per tutta la vita, e ti piace lasciarti ascoltare…"
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE duemiladiciotto

Messaggioda Ludi » 09 dic 2018 16:30

Casale del Giglio, Antium 2014: alla fin fine neppure male. Vinello di disimpegno, nulla più e nulla meno.
Eguren Ugarte, Rioja Gran Reserva 2010: in quel legno c'è anche del vino. Mah......
Tenuta di Vigliano, L'Erta Chardonnay 2008: vedi sopra
Beaufort, Ambonnay GC Rosé NV: vinosissimo, animale, con acidità fuori scala. Grande, grandissimo fascino. Peccato fosse l'ultima bottiglia.
Domaine Weinbach, Pinot Gris Altenbourg 2011: se non fosse per un percepibile residuo zuccherino (ipotizzo 12-15 g/l) sarebbe stato perfetto per il mio Vialone Nano De Tacchi allo zafferano. Vino splendido, scalpitante, da discutere a lungo.
Domaine Fiumicicoli, Muscadeddu NV: il termine inglese "funky" descrive al meglio questi sentori smaltati, animali, molto simili al foxy delle viti americane. Interessante.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE duemiladiciotto

Messaggioda pstrada75 » 09 dic 2018 17:35

Rioja Gran Reserva 1952 - Bodegas Berberana
Il vino più vecchio da me mai aperto e bevuto. Pur essendo un “piccolo” (in confronto a quello che si legge qui) ed insignificante Rioja non vi nascondo la grande emozione di aprire una boccia con 66 anni sul groppone.
Ovviamente non avendo cavatappi a lame il tappo esce per 3/4 ed il resto devo farlo cadere nella bottiglia.
Filtro versandolo nei bicchieri e già il colore mi sorprende. Rosso bello vivo con solo proprio sull’unghia un leggero granato. Al naso capisco già che sto per bere qualcosa di indimenticabile. Profondo, complesso ma soprattutto ancora vivissimo!!! In bocca è da lacrime, una spremuta di arancia sanguinella, liquirizia, terra umida...ho trovato un appassionato di vecchi Rioja dal quale a questo punto non potrò fare a meno di rifornirmi ulteriormente sopratutto se il buongiorno si vede dal mattino. Una delle bottiglie più commoventi da me bevuta....

Pol Roger - Champagne cuvee Winston Churchill 2000
Con la scusa di festeggiare il compleanno del mio piccolo che di nome fa proprio Winston ogni anno si stappa una boccia di questo mitico champagne. Questa 2000 è buona ma non è una versione indimenticabile di questa cover. Trovata in generale un po’ mancante di più complessità che avevo trovato soprattutto nella 99 o 02. Buona per l’amor di Dio ma la boccia della serata è stata sicuramente il Rioja....

Domaine Lucci (Lucy Margaux) - vin Blanc Oeuf 2013


Qui torniamo sul pianeta terra. Produttore bio australiano, uno dei capostipite del movimento down under. Mi aspettavo qualcosa di estremo invece mi sono trovato davanti un gran bel vino, molto molto equilibrato e senza nessuno degli eccessi che a volte si riscontrano in vini di questo tipo. Non avrei mai detto bianco australiano per esempio, anzi alla cieca lo avrei piazzato in Loira o chablis. Ci è stato alla grande su di una bella Carbonara. Sorprendente
maxer
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE duemiladiciotto

Messaggioda maxer » 10 dic 2018 00:19

pstrada75 ha scritto:Pol Roger - Champagne cuvee Winston Churchill 2000
Con la scusa di festeggiare il compleanno del mio piccolo che di nome fa proprio Winston ogni anno si stappa una boccia di questo mitico champagne. Questa 2000 è buona ma non è una versione indimenticabile di questa cover. Trovata in generale un po’ mancante di più complessità che avevo trovato soprattutto nella 99 o 02

Prova la 85 : è fantastica !
Bevuta tre anni fa, in occasione del trentesimo compleanno di mia figlia Churchilla 8)
carpe diem 8)

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