IPERNEBBIOLATA 2018

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Andyele
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Re: IPERNEBBIOLATA 2018

Messaggioda Andyele » 26 nov 2018 12:28

Complimenti bellissima panoramica!!...mi sarebbe proprio piaciuta farla!
Alessio
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Re: IPERNEBBIOLATA 2018

Messaggioda Alessio » 26 nov 2018 13:22

Complimenti vivissimi, che incredibile line up!!!
ale1984
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Re: IPERNEBBIOLATA 2018

Messaggioda ale1984 » 26 nov 2018 13:30

:shock: :shock: :shock:

In trepidante attesa di altri resoconti!

Complimenti!
maxer
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Re: IPERNEBBIOLATA 2018

Messaggioda maxer » 26 nov 2018 14:45

Grande nebbiolata e grande Mike ! :D
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Mike76
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Re: IPERNEBBIOLATA 2018

Messaggioda Mike76 » 26 nov 2018 15:16

maxer ha scritto:Grande nebbiolata e grande Mike ! :D


Grazie.
Grandi i vini soprattutto, ed il profeta... :mrgreen:
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zampaflex
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Re: IPERNEBBIOLATA 2018

Messaggioda zampaflex » 26 nov 2018 15:28

In sintesi per i salivanti, voti e giudizi aggiornati dopo lettura appunti:

Preaperitivo per chi aspetta : Magnum di Champagne cuvée Odalie Le Brun Servenay - gradevole aperitivo :D :D :D
Aperitivo:
- Anas Cetta 2016 Cogno - soldi (non pochi) buttati :D :)
- Chablis Grand Cru 2008 "Blanchot" Ravenau - soldi (molti) molto ben spesi soprattutto alla distanza quando si sfina :D :D :D :D :)
- Puligny Montrachet 2007 1er Cru "Clavoillon" Domaine Leflaive - come sopra ma attenzione, col tempo si smagrisce troppo e se ad inizio sosta nel bicchiere supera Raveneau, dopo mezz'ora gli è dietro :D :D :D :D :)

Prima Batteria :
- Barolo Monvigliero 2015 Burlotto - praticamente un campione da botte, frutto golosissimo ed esuberante, bel tannino, comprare e godersene ora e tra un po' :D :D :D :D :) -
- Barolo Monvigliero 2014 Burlotto - un poco più ciccioso di quando l'ho assaggiato un mese fa al banco AIS, ma si sente che viene da annata fredda / piovosa :D :D :D :) +
- Barolo Monvigliero 2013 Burlotto - bocca ahinoi asciutta (il tannino sta occupando militarmente la degustazione, ora), (probabilmente) certamente da lasciare in cantina per ritrovarlo più avanti :D :D :D :D sulla fiducia
- Barolo Monvigliero 2004 Burlotto - aperto e leggibile, molto gradevole, mi pare che però non sia stata una vendemmia, o una mano in cantina così buona come le ultime: il progresso degli ultimi anni è avvertibile. Molto bella la carezza avvertibile al passaggio sul palato. :D :D :D :) ++

Seconda Batteria :
- Langhe Sorì San Lorenzo 2008 Gaja - finto come (quasi) tutti gli italiani che vengono lavorati con protocollo alloctono. Immobile e quasi polveroso, con cenni brodosi. Troppo presto, allora? Gli serve il tanto tempo che spesso i lavori di Gaja chiedono? :D :D :D :)
- Barolo "Ester Canale Rosso " 2014 Giovanni Rosso - praticamente un campione da botte 2, molto buono e ben polputo, rivela il carattere del vigneto storico anche in annata grama :D :D :D :D :)
- Charmes Chambertin Grand Cru 2006 Domaine Rousseau - in splendida fase :D :D :D :D :)
- Barolo "Le Rocche di Falletto" Riserva 2008 (quindi Etichetta Rossa) Giacosa - idem, ma al quadrato, perché il nebbiolo tosto ha una marcia in più in bocca. Anche se in questa particolare annata l'enologo (Lavagna al posto di Scaglione) non è stato al 100% all'altezza dell'eredità ricevuta. :D :D :D :D :) --

A seguire :
- Barbaresco Riserva "Crichet Pajé" 2010 Roagna - compresso, strapotente, ruvido, esuberante. Sarà impressionante. :D :D :D :D :) ++
- Barbaresco Riserva "Crichet Pajé" 1998 Roagna - potente anche lui, con accenni di sviluppo al naso che dona tocchi di balsamicità e spezia suadente, ma ancora non perfettamente allineato in bocca. Traiettoria molto lunga... :D :D :D :D :) -


- Barolo CàD'Morissio Mascarello 2010 - floreale, profondo, accenni di stratificazione stile gran canyon (cioé, chilometrici). Tannino semplicemente clamoroso, addirittura cremoso. Ci sono sapore e lunghezza. Oh yeah, ma da attendere. In prospettiva, un cinque faccine meno.
- Barolo CàD'Morissio Mascarello 1995 - finalmente mi capita un CdM come si deve. Con Mascarello G ho avuto poche esperienze fortunate. Grande vino. :D :D :D :D :D --


- Barolo Riserva "Monfortino" 2008 Conterno - Prima fase di prima apertura, si stiracchia a fatica e concede un accenno di ciò che è. Concentra la materia come una stella di neutroni :D :D :D :D :) +
- Barolo Riserva "Monfortino" 1996 Conterno - Questo invece si è chiuso e non intende farsi disturbare, al punto da lasciare a vista, dopo pochi minuti nel bicchiere, una acidità quasi fastidiosa. Rimettere in cantina. Preferisco non giudicarlo.

Finale:
- Moscato D'Asti Vigneto Sant'Ilario 2016 CàD'Gal - Strepitoso nel suo lievissimo residuo, un esempio di stile. A questo livello batte di gran lunga Saracco, che per me è (era) imprescindibile.
- Porto Vintage 1955 Alto Douro - Ognuno di noi dovrebbe avere qualche vintage in cantina...
Ultima modifica di zampaflex il 26 nov 2018 20:39, modificato 3 volte in totale.
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Re: IPERNEBBIOLATA 2018

Messaggioda maxer » 26 nov 2018 15:57

Mike76 ha scritto:
maxer ha scritto:Grande nebbiolata e grande Mike ! :D


Grazie.
Grandi i vini soprattutto, ed il profeta... :mrgreen:

Da tempi ormai remoti, tra i profeti "maggiori" (Isaia, Geremia, Lamentazioni, Ezechiele, Daniele), è stato ufficialmente annoverato anche Vinogodiele :wink:
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Re: IPERNEBBIOLATA 2018

Messaggioda Mike76 » 26 nov 2018 16:01

zampaflex ha scritto:In sintesi per i salivanti...


Abbiamo concordato praticamente su tutto... :mrgreen:
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Re: IPERNEBBIOLATA 2018

Messaggioda vino.curioso » 28 nov 2018 09:15

zampaflex ha scritto:- Anas Cetta 2016 Cogno - soldi (non pochi) buttati :D :)

zampa due parole in più su questo?
qualcun altro ha provato altre nascetta/anascetta e può dipanare il dubbio se sia il vitigno ad essere effettivamente una mezza rapa o qui i problemi erano altri?

zampaflex ha scritto:- Langhe Sorì San Lorenzo 2008 Gaja - finto come (quasi) tutti gli italiani che vengono lavorati con protocollo alloctono. Immobile e quasi polveroso, con cenni brodosi. Troppo presto, allora? Gli serve il tanto tempo che spesso i lavori di Gaja chiedono? :D :D :D :)

a quanto si è letto - in passato anche su questi schermi - riguardo "vecchie" riuscite di gaja, le cose sembravano funzionare e produrre vini di ottima qualità e allungo nel tempo. chissà se ha stravolto nel corso degli anni anche questi protocolli qua o se siano rimasti "tradizionali" (detto sempre relativamente alle pratiche aziendali, s'intende) :roll:
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Re: IPERNEBBIOLATA 2018

Messaggioda BarbarEdo » 28 nov 2018 10:07

vino.curioso ha scritto:
zampaflex ha scritto:- Anas Cetta 2016 Cogno - soldi (non pochi) buttati :D :)

zampa due parole in più su questo?
qualcun altro ha provato altre nascetta/anascetta e può dipanare il dubbio se sia il vitigno ad essere effettivamente una mezza rapa o qui i problemi erano altri?

La nascetta 2014 di Alessandro Rivetto mi era sembrata interessante.
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Re: IPERNEBBIOLATA 2018

Messaggioda vinogodi » 28 nov 2018 10:27

...il problema non è la Nascetta in se, secondo me ben interpretata dai vari produttori e con un ottimo potenziale. E' che bisogna dare il giusto peso al valore assoluto del vitigno e di quello che ne deriva come vino. Se lo spacci per un fuoriclasse, rischi molto . Io , poi , sono "cattivello" in tal senso . Localmente viene gestito come il "futuro bianco" di Langa , per appropriarsi di un qualcosa che forse non spetta , logicamente, in un panorama generale. Proprio per questo mi piace contestualizzare per valutare l'effettivo valore. Purtroppo è stato messo vicino a due vini che avrebbero fatto impallidire il 99% dei vini bianchi mondiali , ma di primo acchito aveva fatto un'ottima impressione ... poi è capitolato come la logica e la realtà cruda impone... 8)
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Re: IPERNEBBIOLATA 2018

Messaggioda zampaflex » 28 nov 2018 10:48

vino.curioso ha scritto:
zampaflex ha scritto:- Anas Cetta 2016 Cogno - soldi (non pochi) buttati :D :)

zampa due parole in più su questo?
qualcun altro ha provato altre nascetta/anascetta e può dipanare il dubbio se sia il vitigno ad essere effettivamente una mezza rapa o qui i problemi erano altri?

zampaflex ha scritto:- Langhe Sorì San Lorenzo 2008 Gaja - finto come (quasi) tutti gli italiani che vengono lavorati con protocollo alloctono. Immobile e quasi polveroso, con cenni brodosi. Troppo presto, allora? Gli serve il tanto tempo che spesso i lavori di Gaja chiedono? :D :D :D :)

a quanto si è letto - in passato anche su questi schermi - riguardo "vecchie" riuscite di gaja, le cose sembravano funzionare e produrre vini di ottima qualità e allungo nel tempo. chissà se ha stravolto nel corso degli anni anche questi protocolli qua o se siano rimasti "tradizionali" (detto sempre relativamente alle pratiche aziendali, s'intende) :roll:


Guarda, l'uva sembra dare, nel bicchiere, risultati aromaticamente modesti e per di più bizzarri (cipolla tagliata, cipolla brasata, lievi sbuffi di menta), e nemmeno pare adeguata ad estrarre mineralità e sapidità dal terreno. Acidità, qb ma senza slanci.
Insomma, un vino tendenzialmente morbidone ed insapore. Almeno in questa interpretazione.
A conti fatti, non vale per me la pena di ritornarci.
Piuttosto mi prendo un Blangé :mrgreen: o, parlando più seriamente per restare in basso Piemonte, un Gavi.

Riguardo a Gaja, Angelo è un maestro nella scelta delle botti, avendo imparato decenni fa che i francesi ti rifilano la melma; e non è di certo uno scarso nelle vinificazioni.
Pertanto, è possibile che sia una fase, è possibile che sia una bottiglia meno felice, è possibile che gli sia venuto un risultato meno buono rispetto ad altre annate. Però riprovarci ora è errato, va atteso un po' di anni.
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Re: IPERNEBBIOLATA 2018

Messaggioda pipinello » 28 nov 2018 11:15

zampaflex ha scritto:Riguardo a Gaja, Angelo è un maestro nella scelta delle botti, avendo imparato decenni fa che i francesi ti rifilano la melma; e non è di certo uno scarso nelle vinificazioni.
Pertanto, è possibile che sia una fase, è possibile che sia una bottiglia meno felice, è possibile che gli sia venuto un risultato meno buono rispetto ad altre annate. Però riprovarci ora è errato, va atteso un po' di anni.


A mio parere se quello che è esce nel bicchiere già oggi è brodo e polvere, attendere alcuni anni non porterà a nulla di buono.
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Re: IPERNEBBIOLATA 2018

Messaggioda zampaflex » 28 nov 2018 11:17

pipinello ha scritto:
zampaflex ha scritto:Riguardo a Gaja, Angelo è un maestro nella scelta delle botti, avendo imparato decenni fa che i francesi ti rifilano la melma; e non è di certo uno scarso nelle vinificazioni.
Pertanto, è possibile che sia una fase, è possibile che sia una bottiglia meno felice, è possibile che gli sia venuto un risultato meno buono rispetto ad altre annate. Però riprovarci ora è errato, va atteso un po' di anni.


A mio parere se quello che è esce nel bicchiere già oggi è brodo e polvere, attendere alcuni anni non porterà a nulla di buono.


Sono d'accordo con te; ma penso anche alla lunga gittata dei suoi vini e mi concedo un dubbio...l'imponderabile... :wink:
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Re: IPERNEBBIOLATA 2018

Messaggioda Fedevarius » 28 nov 2018 11:29

zampaflex ha scritto:
- Langhe Sorì San Lorenzo 2008 Gaja - finto come (quasi) tutti gli italiani che vengono lavorati con protocollo alloctono.


Perdonate l'ignoranza, che si intende con protocollo alloctono?
Ricerca di concentrazione, passaggio in barrique...? o altro?

(belle note, di quelle da cui il vino anche senza averlo bevuto un po' "si capisce", grazie)
"E poi se la gente sa, e la gente lo sa che sai suonare, suonare ti tocca per tutta la vita, e ti piace lasciarti ascoltare…"
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Re: IPERNEBBIOLATA 2018

Messaggioda zampaflex » 28 nov 2018 11:38

Fedevarius ha scritto:
zampaflex ha scritto:
- Langhe Sorì San Lorenzo 2008 Gaja - finto come (quasi) tutti gli italiani che vengono lavorati con protocollo alloctono.


Perdonate l'ignoranza, che si intende con protocollo alloctono?
Ricerca di concentrazione, passaggio in barrique...? o altro?

(belle note, di quelle da cui il vino anche senza averlo bevuto un po' "si capisce", grazie)


Per non scrivere sempre le stesse cose :D ...dicesi alloctona, ci insegna Wikipedia, la non appartenenza di qualcosa o qualcuno al luogo di residenza. Nel mondo del vino si usa per i vitigni (esempio chardonnay o le bituriche).
Per (mia) analogia, chi in Italia usa barrique e procedure bordolesi o borgognone al posto della tradizionale botte grande.

E' una sensazione, questa rigidità, questo essere imbalsato e con un tannino un poco artificioso, che ho trovato per esempio in molti toscani "internazionali", così come in diversi Montepulciano à la mode...
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Re: IPERNEBBIOLATA 2018

Messaggioda Raido » 28 nov 2018 12:06

vinogodi ha scritto:...il problema non è la Nascetta in se, secondo me ben interpretata dai vari produttori e con un ottimo potenziale. E' che bisogna dare il giusto peso al valore assoluto del vitigno e di quello che ne deriva come vino. Se lo spacci per un fuoriclasse, rischi molto . Io , poi , sono "cattivello" in tal senso . Localmente viene gestito come il "futuro bianco" di Langa , per appropriarsi di un qualcosa che forse non spetta , logicamente, in un panorama generale. Proprio per questo mi piace contestualizzare per valutare l'effettivo valore. Purtroppo è stato messo vicino a due vini che avrebbero fatto impallidire il 99% dei vini bianchi mondiali , ma di primo acchito aveva fatto un'ottima impressione ... poi è capitolato come la logica e la realtà cruda impone... 8)


Sono completamente d'accordo, ho assaggiato le varie interpretazioni della Nascetta in diverse orizzontali e non mi ha mai dato la sensazione del fuoriclasse, metterla poi di fianco a quei vini lì è stato un atto degno del marchese De Sade :lol:

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