lucastoner ha scritto:Allora, metto giù due righe sul pranzo di domenica.
Tralasciando la parte di ringraziamenti , già fatta in un post precedente, riassumerei velocissimamente quel che per me è stata ogni batteria (tralasciando pre-aperitivo e aperitivo)
Batteria 1
-Brunello di Montalcino Cerbaiona Siro Pacenti 1999
- Brunello di Montalcino Salvioni 1998
- Brunello annata 1999 Biondi Santi
Tra questi tre Biondi Santi spicca alla grande. Ti fa dire "è giovane...troppo giovane..." . C'è un abisso di vitalità , acidità e tensione rispetto ai due colleghi. Tra i due, se non ricordo male (non ho le note sotto mano) , Salvioni parecchio terziarizzato , anche se in maniera nobile, assolutamente non deleteria.
Il più terziarizzato era la Cerbaiona, anche un po' troppo, forse il tappo non ha fatto del tutto il suo dovere...
A me Salvioni è piaciuto assai, + colore, + estrazione, + tannini rispetto a BS che invece è tutto giocato sull'acidità ... giovani entrambi ma secondo me da bere in questo momento Salvioni era il migliore della batteria, tra 5 o 10 anni probabilmente BS gli sarà molto sopra.
lucastoner ha scritto:Batteria 2
- Pergole Torte 2001
- Poggio di Sotto Decennale 2001
- Chateau Rayas 2000
Qui per limite mio, il Decennale non l'ho capito...o quantomeno , non l'ho trovato così incisivo.
Pergole Torte 2001 , per i miei gusti è il Sangiovese che tracannerei senza sosta. E' l'equivalente di un ragazzo nell'apice della "stupidèra" della giovinezza...forte, inizia a metter i muscoli , ma rimane agile e sopratutto senza coscienza...non ti spinge a riflettere , ma solo a riempire il bicchiere.
Rayas però è arrivato e ha ribaltato il tavolo. Sarà che come tutte le prime volte, ti lasciano un po' stordito e magari te le ricordi meglio di quanto lo fossero realmente. Sta di fatto che io quei profumi li ho ancora nel naso : incenso, peperone , fumo...mamma santa che botta. Contraltare : io non mi ricordo com'era in bocca. Ecco , a freddo devo dire che il naso esagerato e con la firma stilistica così pesante , mi ha fatto passare in secondo piano tutto il resto.
Qui mi ritrovo abbastanza, c'è da dire che quando ho finito Pergole Torte per far spazio alla batteria successiva il vino si stava ancora muovendo, probabilmente con una mezz'oretta d'ossigeno avrebbe avuto anche altro da dire...
Decennale vino che fa della eleganza e della trama tannica + che dei profumi i suoi punti di forza...
Rayas io in bocca lo ricordo eccome, fresco elegantissimo e "senza peso" in bocca, intensissimo e cangiante al naso...a voler a tutti i costi trovare un difetto c'è una punta di alcol che si avverte di troppo, ma un gran vino davvero.
Unico vero difetto sono i prezzi a cui gira
lucastoner ha scritto:Batteria 3
Brunello di Montalcino il Greppo Biondi Santi 2004 vs Brunello di Montalcino Il Greppo Biondi Santi RISERVA 2004
Infanticidio a scopo didattico. Molto utile per capire le differenze tra annata e riserva. Si capisce come lavora B.S. , specialmente sulle prospettive quasi secolari...ma oggettivamente sono entrambe bottiglie ancora chiuse. Piacevoli , ma con motori che girano al minimo se non sotto.
Batteria 4
- Nuits Saint Georges 2001 "Lavrieres" 2001 Domaine Leroy
- Brunello di Montalcino Riserva Case Basse 2001 Soldera
- Monfortino 1997
Qua si picchia forte. Forse , anche se è piaciuto a tanti , troppo forte per Soldera, che è stato un po' maltrattato....e parliamo di una bottiglia che, secondo me, avrebbe dominato in qualsiasi altra batteria.
Leroy super tipico , altro naso che stordisce e che ti fa perdere un po' di vista il resto.
Monfortino 1997 , aperto al volo , senza ossigenarsi...parte piano, pianissimo (vinos infatti sostiene che ci si stava esaltando troppo , fuorviati dall'etichetta)...ma la bocca ti fa presagire che si sta solo svegliando...e infatti dopo 10/15 minuti è un carrarmato in bocca e al naso letteralmente sboccia. Non oso immaginare se la bottiglia fosse stata preparata con i suoi tempi. Sta di fatto che a mio gusto in questa batteria, il nebbiolone ha fatto scuola.
Qua sono io a non aver compreso Soldera probabilmente e lo dico anche perchè magari confrontandomi con chi c'era ci capisco qualcosa in più... a me è piaciuto proprio il giusto, prima volta che bevevo Soldera, il naso l'ho trovato non molto espressivo e con una nota "cerealicola" strana che faticava ad andarsene... ho anche provato con il bicchiere di vinos per vedere se fosse un problema del mio bicchiere ma l'impressione è rimasta la stessa...
forse ero in stato confusionale in vista del BS55
lucastoner ha scritto:Vintage :
- Barolo Riserva 1958 Borgogno
- Brunello di Montalcino Il Greppo Riserva 1955 Biondi Santi
Ecco , qui io staccherei proprio il contesto di queste due bottiglie dal resto.
Fanno una gara a sè , una scuola diversa in un'altra città di una nazione lontana...se non su un altro pianeta.
Ma non in senso assoluto "sono più buoni o meno buoni".
Intendo che non puoi mettere in nessun confronto che preveda un giudizio queste bottiglie con le altre descritte fino ad ora.
Per l'età, per l'aspettativa , per le incognite e per l'emotività che scatenano.
A me proprio in quest'ottica ha sconvolto Borgogno.
La riserva 55 di Biondi Santi , ha un'aura attorno a sè , un'attrattiva e una fama , che ti fanno, se non aspettare, quantomeno sperare nel capolavoro assoluto (che poi effettivamente si rivela).
Da un Borgogno 58 , non dico che mi aspettassi una ciofeca, ma sicuramente un vino a fine carriera, un po' smontato...e invece sto ragazzotto ha un colore e un ventaglio di profumi da Barolo degli anni 90! Spettacolare e spettacolarmente integro e vivo...teso e...sì, mi fa strano dirlo...con ancora strada davanti.
RIserva 55 Biondi Santi....boh. Ecco...io quello che ho detto al primo assaggio è proprio boh.
Boh perchè...come fai a giudicare un vino di 63 anni che ha i profumi più freschi del Salvioni che di anni ne ha 20? Ecco perchè non ha senso secondo me metterli nemmeno lontanamente a confronto. Capolavoro assoluto. Un onore averlo avuto nel bicchiere. Mio vino dell'anno senza se e senza ma.
quotissimo, niente da aggiungere.
lucastoner ha scritto:Dom Perignon 1980
Vino bianco invecchiato benissimo...non più uno spumante...ma una bocca e un naso assurdo. Tensione a gogo , sentori di cognac. Ripeto : un grande vino bianco invecchiato magistralmente. Ma non il mio genere.
Vinsanto San Giusto a Rentennano 99 : qui non ci capivo più niente...buono con la pasticceria, ma non ero oggettivamente più in grado di capirci una beneamata fava.
DP conservava una leggera effervescenza, toni autunnali e cognaccosi... una milfona che certo non sarà Belen ma... come fai a dirgli di no
Al momento del Vinsangiusto anche io ero un po' arrivato, comunque un vino opulento e decisamente dolce (e lo dice uno a cui il residuo zuccherino in genere non disturba, il Selosse sec di aperitivo per me è stata una goduria) gli manca forse quel tocco di acidità e snellezza in più ....