Chianti

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Kalosartipos
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Re: Chianti

Messaggioda Kalosartipos » 26 feb 2018 21:04

eternauta67 ha scritto:
Kalosartipos ha scritto:
eternauta67 ha scritto:Ciao, domanda: se apro un Montevertine 2013 mi debbo sentire Erode o è già apprezzabile?

Grazie

E da quando tu berresti Sangiovese?


:D

Beh Marco, diciamo che viene dopo Nebbiolo e Pinot noir, ma qualche Chianti Valdellecorti non manca mai in cantina (pusher Roland) come pure qualche Pergole o Brunello.
Quando la organizziamo una bella serata con il Calzi?

Io sempre disponibile :D
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gp
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Re: Chianti

Messaggioda gp » 27 feb 2018 15:16

emigrato ha scritto:
gp ha scritto:La settimana scorsa alla Chiannti Classico Collection c'è stata "La prova dei 9", degustazione cieca di 9 Chianti Classico provenienti dai 9 comuni del territorio. I partecipanti dovevano indovinare la provenienza dei vini, esprimendosi con un sistema di tele-votazione anonima.
http://www.enocibario.it/enogastronomia ... Itemid=182
Qualcuno ha la lista dei nove vini in lizza?

Il titolo del degustazione suggerisce che esisterebberno caratteristiche differenziali dei vini di ciascun comune rispetto agli altri: in realtà, si tratta di quelli che in Borgogna sono noti come "stereotipi comunali". E' sicuramente possibile scegliere vini che confermino questi stereotipi, ma all'interno di ogni comune ci sono terroir con caratteristiche differenti, a volte più vicini allo stereotipo di altri comuni (ne avevamo discusso tempo fa a proposito di un esperimento "antiterroirista" di Bettane, che si era rivelato un autogol), a volte con caratteristiche a parte, esattamente come in Borgogna.

Sostiene Gori su Intravino che i nove vini sono stati tutti associati ai rispettivi comuni, si suppone dalla maggioranza dei presenti. A me sembra strano, ma se fosse così vorrebbe dire che i vini scelti erano rappresentativi dei rispettivi stereotipi comunali (anche se faccio fatica a immaginare quali potrebbero essere quelli di Poggibonsi e di Tavarnelle). Ipotesi che aumenta la curiosità di sapere quali erano...
Beh a Poggibonsi c'e' Cinciano che non sara' un top ma si difende bene, comunque certo sarebbe interessante sapere, ho chiesto all'account twitter del consorzio :mrgreen: vediamo se rispondono.

Ho trovato in rete questa cronaca, che pur essendo stata scritta una settimana dopo l'evento non dice assolutamente nulla, nemmeno se e quanti territori sono stati indovinati (bell'esempio di quanta fuffa pseudogiornalistica gira in rete):
    Territorio è diventato anche La prova dei Nove, ovvero una degustazione comparativa di nove vini in cui i partecipanti, assaggiando alla cieca, hanno cercato di individuare da quale Comune della zona della Docg provenisse il vino nel bicchiere: Tavernelle Val di Pesa, Poggibonsi, Gaiole in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Greve in Chianti, Castellina in Chianti, Radda in Chianti, San Casciano in Val di Pesa e Barberino Val d’Elsa. La conduzione a cura di Jeffrey Porter. L’idea è quella di far comprendere che ogni singola area geografica può esprimere vini estremamente diversi, in una sorta di zonizzazione qualitativa su un territorio di 10mila ettari vitati, a cavallo tra le province di Firenze e di Siena.

emigrato ha scritto:Comunque questa prova dei 9 significa che in qualche modo si deve essere vicini ad una prima zonazione.
Sarei un tantinello pessimista, anche se non ho notizie da insider. Nel frattempo, sono passati quasi 5 anni da quando il Consorzio del Chianti Classico ha presentato la proposta di modifica del disciplinare che introduceva quella genialata della Gran Selezione (giugno 2013).
gp
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emigrato
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Re: Chianti

Messaggioda emigrato » 27 feb 2018 16:40

gp ha scritto:Ho trovato in rete questa cronaca, che pur essendo stata scritta una settimana dopo l'evento non dice assolutamente nulla, nemmeno se e quanti territori sono stati indovinati (bell'esempio di quanta fuffa pseudogiornalistica gira in rete):
    Territorio è diventato anche La prova dei Nove, ovvero una degustazione comparativa di nove vini in cui i partecipanti, assaggiando alla cieca, hanno cercato di individuare da quale Comune della zona della Docg provenisse il vino nel bicchiere: Tavernelle Val di Pesa, Poggibonsi, Gaiole in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Greve in Chianti, Castellina in Chianti, Radda in Chianti, San Casciano in Val di Pesa e Barberino Val d’Elsa. La conduzione a cura di Jeffrey Porter. L’idea è quella di far comprendere che ogni singola area geografica può esprimere vini estremamente diversi, in una sorta di zonizzazione qualitativa su un territorio di 10mila ettari vitati, a cavallo tra le province di Firenze e di Siena.

emigrato ha scritto:Comunque questa prova dei 9 significa che in qualche modo si deve essere vicini ad una prima zonazione.
Sarei un tantinello pessimista, anche se non ho notizie da insider. Nel frattempo, sono passati quasi 5 anni da quando il Consorzio del Chianti Classico ha presentato la proposta di modifica del disciplinare che introduceva quella genialata della Gran Selezione (giugno 2013).

Si avevo visto anche io quell'estratto..le cose sono due, o i torritori indovinati sono stati pochissimi...o boh, magari stanno preparando un articolo completo con i risultati :mrgreen:

Sulla gran selezione parliamone! Io per esempio non mi sono sognato di metterne in cantina nemmeno una, alcune di prezzo troppo elevato, mentre quelle che mi ispirano per letto di qua e di la (Vigna del Sorbo e San Lorenzo,) non mi sono mai capitate a tiro..

Io l'avevo detta la mia che poi era anche suggerita da qualche produttore, anche se magari non e' nella filosofia storica del chianti classico ma per renderle piu' rcomparabili farle 100% sangio e con affinamento in botte prolungato rispetto alla riserva era un'idea che non mi dispiaceva, se non altro giustifichiamo il prezzo..
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Re: Chianti

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 11 mar 2018 16:05

Due e due 2015 l'erta di radda

Sangiovese canaiolo trebbiano e Malvasia..pratica del governo, non mi è chiaro che tipo di affinamento/maturazione subisca..note di fragoline selvatiche, fogliame, uva passa e mosto cotto..naso di una dolcezza ammaliante che trova il suo alter ego al palato..estremamente fresco, dinamico, succoso..c'è una bella retrolfazione ferrosa che sembra giocare a rincorrersi con quella dolcezza di frutto di cui sopra..boh, per me (con riferimento ai "base") una delle più interessanti bevute chiantigiane mai fatte..se parliamo di 2015 di certo tra i migliori assaggi assieme a val delle corti, Monsanto e pian del ciampolo
Lorenzo
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Re: Chianti

Messaggioda emigrato » 24 ago 2018 14:27

Recupero il topic dopo mesi di abbandono e con un bel papiro :D

Ad inizio agosto con 3 amici siamo stati due giorni in zona e volevo mettere due commenti per ogni azienda visitata.

Siamo partiti da Querciabella subito la prima mattina. In degustazione avevamo praticamente tutta la linea a parte il Palafreno: Chianti Classico ‘15 molto ben fatto mentre la Riserva ’14 manca di corpo com’e’ normale che sia vista l’annata. Piaciuto abbastanza anche il Turpino ’11 mentre il tanto famoso Batar…mah..sara’ che I bianchi con poca acidita’ (o 0 come in questo caso) non mi ispirano, oggettivamente buono, ma non nelle mie corde.
Subito dopo siamo passati a Lamole da Podere Castellinuzza, del base hanno sia ’12 che ’14 e ’15, ovviamente ’12 prontissimo, con colore quasi granato ma ancora bello arzillo, piu’ deboluccio il ’14 mentre il ’15 piaciuto molto. La Riserva ’13 molto valida.

Dopo pranzo (a Le Panzanelle come al solito) siamo stati da Fontodi. Abbiamo apprezzato tutta la linea, soprattutto i due base, il Classico e il Classico Lametta di Lamole. Mi aspettavo invece di piu’ sia da Vigna del Sorbo (unica gran selezione provata in cantina in questo giro) che dal Flaccianello ‘09 (aperto appena siamo entrati, possibile che non abbia respirato abbastanza), che comquque visti prezzi in cantina non abbiamo preso. Faccio notare che pero' gli australiani che hanno assaggiato insieme a noi han portato via il Vigna del Sorbo..qualcosa vorra' dire :roll:

Ultima cantina della giornata Istine e devo dire che siamo rimasti piacevolmente sopresi da tutta la linea. Purtroppo dei cru aveva solo Vigna Cavarchione ’15 (le alter gia’ finite) che tra l’altro e’ risultato essere di ran lunga il vino piu’ buono in confronto al base ’16 e Riserva ’14, interessanti sia Vermouth che Merlot 515. Indicativo che siamo tutti usciti con delle bottiglie di Cavarchione.

Siamo stati anche molto fortunati ad essere in zona per Calici di Stelle a Castellina e c’era qualcosa di molto buono ma non vorrei esprimermi troppo dopo una giornata di bevute :D

Il giorno successivo grande visita dal Podere Il Palazzino, Edoardo ci ha accolti molto bene per una visita durata quasi 2 ore passata parlando un po’ di tutto, comprese sue sperimentazioni con anfora, rifermentati in bottiglia e vinsanto. Siamo poi partiti dal rose’ e il Casina (non piu’ Girasole), entrambi tra l’altro imbottigliati col suo nome e non quello della cantina, passati dall’Argenina ’15, bella bottiglia, cosi come il Grosso Sanese ’12 che abbiamo eletto vino della due giorni, per arrivare al Vinsanto 2004, un dolce liquido veramente molto buono.

Dopo pranzo siamo stati da Pruneto, piccola cantina sotto alla collina di Volpaia ed abbiamo apprezzato il Chianti ’13 e la Riserva ’11. Dopo Pruneto siamo stati da Bucciarelli che ha appena messo in vendita il Chianti ’13, una bella riuscita sicuramente, ed ha ancora Riserva ’11 che Gandino ’09 che avevamo gia’ provato l’anno scorso. Infine ha finalmente imbottigliato il Vin Santo Occhio di Pernice ’08, dico finalmente perche’ era gia’ buono 3 anni fa quando l’avevamo provato da botte. Ci ha ditto che dal 2008 ha tutte le annate in invecchiamento, per cui una bella prospettiva.

Infine il pernottamento, da Buondonno, ci ha regalato non solo viste mozzafiato ma anche un padrone di casa molto gentile e disponibile ad un prezzo direi piu’ che giusto. Fra le altre visite e le grigliate abbiamo avuto modo di apprezzare quasi tutta la gamma, a partiere da un Toscana IGT ’16 gia’ molto indicativo dell’annata, che esplode poi nel base ’16, gia’ bello pronto ma che puo’ anche riposare qualche anno e una Riserva ’15 di tutto rispetto. Un attimo meno bene il bianco macerato 2016, che era meglio nella versione 2015.

Visto che a tutti piace far classifiche ne faccio una anche io :D dei 5 top bevuti in questi giorni:
1. Il Palazzino Grosso Sanese 2012
2. Istine Vigna Cavarchione 2015
3. Fontodi Flaccianello 2009 (e ancora non me lo spiego…)
4. Buondonno Riserva 2015
5. Bucciarelli Vin Santo Occhio di Pernice 2008

In aggiunta, al mio ritorno in Polonia gli stessi 3 amici sono venuti con me per qualche giorno ed ho aperto una mini verticale di Bucciarelli Riserva che volevo provare da un po’ visto che le ho doppie, 2008, 2009 e 2011:
- 2011 bel colore e bene al naso, in bocca era un po’ squilibrato, con tanta acidita’ ma poco tannino e sapori poco intensi.
- 2009 e’ stata la boccia sorpresa, si nasconde un attimo al naso, ma in bocca e’ veramente un bellissimo vino, fra lampini e frutti di bosco, acidita’ giusta con un bel tannino levigato a sostenerla e una persistenza lunga
- 2008 purtroppo ha sofferto l’annata precedente e si posiziona un gradino o due sotto. Colore abbastanza scarico ma bene al naso, invece in bocca piu’ simile al 2011, con tanta acidita’ ma poco tannino e sapori poco intensi, finale piu’ corto del precedente.
Mettendoli in fila direi 2009 due punti sopra alla 2011 (col beneficio del dubbio che chissa', magari fra 2-3 anni verra' fuori) e per ultima la 2008. Appuntamento al 2021 per la riprova :D

Scusate per essermi dilungato ma il giro meritava il giusto riconoscimento.

Spero che visto l’arrivo di giornate piu’ fresche questo topic si ravvivi un attimino :)
gp
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Re: Chianti

Messaggioda gp » 27 ago 2018 18:10

emigrato ha scritto:Recupero il topic dopo mesi di abbandono e con un bel papiro :D

Ad inizio agosto con 3 amici siamo stati due giorni in zona e volevo mettere due commenti per ogni azienda visitata.

Siamo partiti da Querciabella subito la prima mattina. In degustazione avevamo praticamente tutta la linea a parte il Palafreno: Chianti Classico ‘15 molto ben fatto mentre la Riserva ’14 manca di corpo com’e’ normale che sia vista l’annata. Piaciuto abbastanza anche il Turpino ’11 mentre il tanto famoso Batar…mah..sara’ che I bianchi con poca acidita’ (o 0 come in questo caso) non mi ispirano, oggettivamente buono, ma non nelle mie corde.
Subito dopo siamo passati a Lamole da Podere Castellinuzza, del base hanno sia ’12 che ’14 e ’15, ovviamente ’12 prontissimo, con colore quasi granato ma ancora bello arzillo, piu’ deboluccio il ’14 mentre il ’15 piaciuto molto. La Riserva ’13 molto valida.

Dopo pranzo (a Le Panzanelle come al solito) siamo stati da Fontodi. Abbiamo apprezzato tutta la linea, soprattutto i due base, il Classico e il Classico Lametta di Lamole. Mi aspettavo invece di piu’ sia da Vigna del Sorbo (unica gran selezione provata in cantina in questo giro) che dal Flaccianello ‘09 (aperto appena siamo entrati, possibile che non abbia respirato abbastanza), che comquque visti prezzi in cantina non abbiamo preso. Faccio notare che pero' gli australiani che hanno assaggiato insieme a noi han portato via il Vigna del Sorbo..qualcosa vorra' dire :roll:

Ultima cantina della giornata Istine e devo dire che siamo rimasti piacevolmente sopresi da tutta la linea. Purtroppo dei cru aveva solo Vigna Cavarchione ’15 (le alter gia’ finite) che tra l’altro e’ risultato essere di ran lunga il vino piu’ buono in confronto al base ’16 e Riserva ’14, interessanti sia Vermouth che Merlot 515. Indicativo che siamo tutti usciti con delle bottiglie di Cavarchione.

Siamo stati anche molto fortunati ad essere in zona per Calici di Stelle a Castellina e c’era qualcosa di molto buono ma non vorrei esprimermi troppo dopo una giornata di bevute :D

Il giorno successivo grande visita dal Podere Il Palazzino, Edoardo ci ha accolti molto bene per una visita durata quasi 2 ore passata parlando un po’ di tutto, comprese sue sperimentazioni con anfora, rifermentati in bottiglia e vinsanto. Siamo poi partiti dal rose’ e il Casina (non piu’ Girasole), entrambi tra l’altro imbottigliati col suo nome e non quello della cantina, passati dall’Argenina ’15, bella bottiglia, cosi come il Grosso Sanese ’12 che abbiamo eletto vino della due giorni, per arrivare al Vinsanto 2004, un dolce liquido veramente molto buono.

Dopo pranzo siamo stati da Pruneto, piccola cantina sotto alla collina di Volpaia ed abbiamo apprezzato il Chianti ’13 e la Riserva ’11. Dopo Pruneto siamo stati da Bucciarelli che ha appena messo in vendita il Chianti ’13, una bella riuscita sicuramente, ed ha ancora Riserva ’11 che Gandino ’09 che avevamo gia’ provato l’anno scorso. Infine ha finalmente imbottigliato il Vin Santo Occhio di Pernice ’08, dico finalmente perche’ era gia’ buono 3 anni fa quando l’avevamo provato da botte. Ci ha ditto che dal 2008 ha tutte le annate in invecchiamento, per cui una bella prospettiva.

Infine il pernottamento, da Buondonno, ci ha regalato non solo viste mozzafiato ma anche un padrone di casa molto gentile e disponibile ad un prezzo direi piu’ che giusto. Fra le altre visite e le grigliate abbiamo avuto modo di apprezzare quasi tutta la gamma, a partiere da un Toscana IGT ’16 gia’ molto indicativo dell’annata, che esplode poi nel base ’16, gia’ bello pronto ma che puo’ anche riposare qualche anno e una Riserva ’15 di tutto rispetto. Un attimo meno bene il bianco macerato 2016, che era meglio nella versione 2015.

Visto che a tutti piace far classifiche ne faccio una anche io :D dei 5 top bevuti in questi giorni:
1. Il Palazzino Grosso Sanese 2012
2. Istine Vigna Cavarchione 2015
3. Fontodi Flaccianello 2009 (e ancora non me lo spiego…)
4. Buondonno Riserva 2015
5. Bucciarelli Vin Santo Occhio di Pernice 2008

In aggiunta, al mio ritorno in Polonia gli stessi 3 amici sono venuti con me per qualche giorno ed ho aperto una mini verticale di Bucciarelli Riserva che volevo provare da un po’ visto che le ho doppie, 2008, 2009 e 2011:
- 2011 bel colore e bene al naso, in bocca era un po’ squilibrato, con tanta acidita’ ma poco tannino e sapori poco intensi.
- 2009 e’ stata la boccia sorpresa, si nasconde un attimo al naso, ma in bocca e’ veramente un bellissimo vino, fra lampini e frutti di bosco, acidita’ giusta con un bel tannino levigato a sostenerla e una persistenza lunga
- 2008 purtroppo ha sofferto l’annata precedente e si posiziona un gradino o due sotto. Colore abbastanza scarico ma bene al naso, invece in bocca piu’ simile al 2011, con tanta acidita’ ma poco tannino e sapori poco intensi, finale piu’ corto del precedente.
Mettendoli in fila direi 2009 due punti sopra alla 2011 (col beneficio del dubbio che chissa', magari fra 2-3 anni verra' fuori) e per ultima la 2008. Appuntamento al 2021 per la riprova :D

Scusate per essermi dilungato ma il giro meritava il giusto riconoscimento.

Spero che visto l’arrivo di giornate piu’ fresche questo topic si ravvivi un attimino :)


Resoconto interessante.

Personalmente, mi manca un minimo di “georeferenziazione”, cioè indicazioni sulla provenienza dei vini (comune, località, singola vigna ove pertinente). Da quella verrebbe fuori, salvo errore, che i vini di Buondonno e Bucciarelli sono entrambi della sezione Nord di Castellina in Chianti, rispettivamente Casavecchia alla Piazza e Podere Casanova, anche se poi non è detto che i risultati abbiano molto in comune (per iniziare, i tempi di uscita sono molto diversi, come hai registrato). Istine è a Radda in Chianti, in due settori diversi, rispettivamente vicino al paese e sperduto in alto tra le colline, ma la sua Vigna Cavarchione è a Gaiole in Chianti.

Mi manca anche una separazione tra le diverse tipologie, che mi sembra siano state confrontate in modo troppo diretto. Per me è evidente che un Chianti Classico 2016 non va messo in lizza con una Riserva o una selezione (minuscolo!) 2015, altrimenti viene facilmente sottovalutato e comunque messo in ombra sia nei suoi pregi, sia nei suoi eventuali limiti. In concreto, a me il Chianti Classico 2016 di Istine, bevuto varie volte prima dell’estate, è piaciuto parecchio (al contrario di qualche annata precedente) e lo considero un vino da segnalare nella sua tipologia, a prescindere dal fatto che in un confronto diretto possa prendere qualche punto dal Vigna Cavarchione 2015. Al contrario, il Chianti Classico 2016 di Buondonno, con i suoi 15° in etichetta (una gradazione… Vignasorbiana per australiani!) mi ha colpito negativamente per la massa d’urto inspiegabile in relazione all’annata.

Mi ero perso che Fontodi avesse allineato i prezzi del “base” a quella che consideravo una selezione, il Filetta di Lamole, proveniente dalla omonima frazione chiantigiana del comune di Greve (“Lametta” non è un lapsus freudiano, perché non mi pare che questo vino nato con la difficile vendemmia 2014 abbia un punto di forza nell’acidità). Consultando il listino online di un’enoteca romana, li vedo entrambi allineati per l’annata 2015 sui 25,90 euro a scaffale… urca!
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Re: Chianti

Messaggioda emigrato » 28 ago 2018 09:20

gp ha scritto:
emigrato ha scritto:...


Resoconto interessante.

Personalmente, mi manca un minimo di “georeferenziazione”, cioè indicazioni sulla provenienza dei vini (comune, località, singola vigna ove pertinente). Da quella verrebbe fuori, salvo errore, che i vini di Buondonno e Bucciarelli sono entrambi della sezione Nord di Castellina in Chianti, rispettivamente Casavecchia alla Piazza e Podere Casanova, anche se poi non è detto che i risultati abbiano molto in comune (per iniziare, i tempi di uscita sono molto diversi, come hai registrato). Istine è a Radda in Chianti, in due settori diversi, rispettivamente vicino al paese e sperduto in alto tra le colline, ma la sua Vigna Cavarchione è a Gaiole in Chianti.

Mi manca anche una separazione tra le diverse tipologie, che mi sembra siano state confrontate in modo troppo diretto. Per me è evidente che un Chianti Classico 2016 non va messo in lizza con una Riserva o una selezione (minuscolo!) 2015, altrimenti viene facilmente sottovalutato e comunque messo in ombra sia nei suoi pregi, sia nei suoi eventuali limiti. In concreto, a me il Chianti Classico 2016 di Istine, bevuto varie volte prima dell’estate, è piaciuto parecchio (al contrario di qualche annata precedente) e lo considero un vino da segnalare nella sua tipologia, a prescindere dal fatto che in un confronto diretto possa prendere qualche punto dal Vigna Cavarchione 2015. Al contrario, il Chianti Classico 2016 di Buondonno, con i suoi 15° in etichetta (una gradazione… Vignasorbiana per australiani!) mi ha colpito negativamente per la massa d’urto inspiegabile in relazione all’annata.

Mi ero perso che Fontodi avesse allineato i prezzi del “base” a quella che consideravo una selezione, il Filetta di Lamole, proveniente dalla omonima frazione chiantigiana del comune di Greve (“Lametta” non è un lapsus freudiano, perché non mi pare che questo vino nato con la difficile vendemmia 2014 abbia un punto di forza nell’acidità). Consultando il listino online di un’enoteca romana, li vedo entrambi allineati per l’annata 2015 sui 25,90 euro a scaffale… urca!

Gia' era lungo volevo evitare che nessuno lo leggesse visto quanto stavo mettendo giu' :D Qualche dettaglio dall'inizio:
- Querciabella ha vigne sparse per il Chianti Classico, il ragazzo ci ha detto che sono quasi tutte a Greve e ci diceva che stanno aspettando la zonazione per poter mettere la menzione sulla bottiglia.
- Podere Castellinuzza come sapete e' a Lamole e tutte le vigne sono li.
- Fontodi come hai specificato le ha sia nella conca d'oro che a Lamole, ma per precisazione il Filetta di Lamole e' una vigna di una parente che in pratica viene vinificata da Fontodi ma non e' propriamente di loro proprieta'. Piu' che aver allineato il base alla selezione hanno allineato questa selezione al base che gia' costava sui 18 euro su internet.
- Istine, hai ben detto Cavarchione e' a Gaiole, reimpiantata nel 2009 mentre il base in pratica sono le uve delle tre vigne rimaste dopo la selezione per la riserva e le singole vigne. Guarda, il base e' piaciuto molto anche a noi, purtroppo non l'abbiamo assaggiato di fianco al Buondonno, che magari poteva peccare in confronto pero' non ci era nemmeno dispiaciuto (ma come detto, assaggiato dopo la due giorni di bevute, per cui opinioni da prendere con le pinze), mi e' comuqnue sembrato un vino che potrebbe crescere con qualche tempo in bottiglia.
- Il Palazzino ha tutto a Monti in Chianti, piu' una vigna presa da poco dal Castello di Ama (il resto di quella vigna, di cui purtroppo non ricordo il nome, e' andata ad una nuova cantina di cui i proprietari sono Russi che non ha ancora fatto uscire i loro prodotti) che essendo di recente acquisto non so quando (e se) verra' integrata nel Chianti. Edoardo ci ha anche spiegato l'incorporamento del La Pieve prettamente per avere meno etichette, per cui non credo che escano con un'etichetta nuova.
- Pruneto ha proprio tutte e tre le vigne sotto a Volpaia
- Buondonno e Bucciarelli occupano entrambi parti di quella bellissima collina che guarda a Panzano, piu' in basso Buondonno piu' in alto Bucciarelli

Riassumo per annate e localita, solo parlando di CC (in rosso cosa NON ho acquistato):
2016:
- Chianti Classico Istine (da vigne di Radda e gaiole)
- Chianti Classico Buondonno (da vigne di Castellina, loc La Piazza)
2015
- Chianti Classico Fontodi (da vigne di Panzano nella conca d'oro)
- Chianti Classico Filetta di Lamole Fontodi (da vigne a Lamole)
- Chianti Classico Podere Castellinuzza (da vigne a Lamole)
- Chianti Classico Argenina Podere Il Palazzino (da vigne di Monti in Chianti)
- Chianti Classico Vigna Cavarchione Istine (da vigne di Gaiole)
- Chianti Classico Riserva Buondonno (da vigne di Castellina, loc La Piazza)
- Chianti Classico Querciabella (da vigne di Greve)
2014
- Chianti Classico Podere Castellinuzza (da vigne a Lamole)
- Chianti Classico Riserva Istine (da una selezione delle vigne di proprieta', a Radda e Gaiole)
- Chianti Classico Riserva Querciabella (da vigne di Greve)

2013
- Chianti Classico Pruneto (vigne sotto Volpaia)
- Chianti Classico Bucciarelli Antico Podere Casanova (da vigne di Castellina, loc La Piazza)
- Chianti Classico Riserva Podere Castellinuzza (da vigne a Lamole)
- Chianti Classico gran selezione Vigna del Sorbo Fontodi (da vigna omonima sotto la cantina loc Panzano)

2012
- Chianti Classico Podere Castellinuzza (da vigne a Lamole)
- Chianti Classico Grosso Sanese Podere Il Palazzino (da vigne di Monti in Chianti, era una vigna, ora e' una selezione dopo il reimpianto)
2011
- Chianti Classico Riserva Pruneto (vigne sotto Volpaia)
- Chianti Classico Riserva Bucciarelli Antico Podere Casanova (da vigne di Castellina, loc La Piazza)

Sui prezzi, sicuramente le cantine stanno facendo cassa bene, qualcosa di sparso, Quierciabella 20 e 35 la Riserva, Castellinuzza 15 e 25, Fontodi 20 e 45 la GS, Istine 15 e 25 (sia selezioni che Riserva 2014, la 2013 la aveva a 35), Il Palazzino 15 base e 30 Riserva. Invece sappiamo tutti che Pruneto, Bucciarelli e Buondonno hanno prezzi piu' interessanti, essendo anche meno mainstream direi.

Meglio? :)
Ultima modifica di emigrato il 07 dic 2018 16:56, modificato 1 volta in totale.
gp
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Re: Chianti

Messaggioda gp » 28 ago 2018 10:39

Decisamente sì, per me! :D
Per la precisione, qui sotto ho integrato in corsivo i riferimenti ai comuni, nel caso di frazioni.

emigrato ha scritto:Riassumo per annate e localita, solo parlando di CC (in rosso cosa NON ho acquistato):
2016:
- Chianti Classico Istine (da vigne di Radda e Gaiole)
- Chianti Classico Buondonno (da vigne di Castellina, loc La Piazza)
2015
- Chianti Classico Fontodi (da vigne di Panzano, fraz di Greve, nella Conca d'oro)
- Chianti Classico Filetta di Lamole Fontodi (da vigne a Lamole, fraz di Greve)
- Chianti Classico Podere Castellinuzza (da vigne a Lamole, fraz di Greve)
- Chianti Classico Argenina Podere Il Palazzino (da vigne di Monti in Chianti, fraz di Gaiole)
- Chianti Classico Vigna Cavarchione Istine (da vigne di Gaiole)
- Chianti Classico Riserva Buondonno (da vigne di Castellina, loc La Piazza)
- Chianti Classico Querciabella (da vigne di Greve)
2014
- Chianti Classico Podere Castellinuzza (da vigne a Lamole, fraz di Greve)
- Chianti Classico Riserva Istine (da una selezione delle vigne di proprieta', a Radda e Gaiole)
- Chianti Classico Riserva Querciabella (da vigne di Greve)

2013
- Chianti Classico Pruneto (vigne sotto Volpaia, a Radda)
- Chianti Classico Bucciarelli Antico Podere Casanova (da vigne di Castellina, loc La Piazza)
- Chianti Classico Riserva Podere Castellinuzza (da vigne a Lamole, fraz di Greve)
- Chianti Classico gran selezione Vigna del Sorbo Fontodi (da vigna omonima sotto la cantina a Panzano, fraz di Greve)

2012
- Chianti Classico Podere Castellinuzza (da vigne a Lamole, fraz di Greve)
- Chianti Classico Grosso Sanese Podere Il Palazzino (da vigne di Monti in Chianti, fraz di Gaiole: era una vigna, ora e' una selezione dopo il reimpianto)
2011
- Chianti Classico Riserva Pruneto (vigne sotto Volpaia, a Radda)
- Chianti Classico Riserva Bucciarelli Antico Podere Casanova (da vigne di Castellina, loc La Piazza)
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Re: Chianti

Messaggioda RussianMind » 28 ago 2018 10:50

Molto interessante ragazzi

Querciabella comunque col progetto Vegan e con il discorso che sta portando avanti con Beyond Meat in America secondo me sta avendo due palle così, perché altrimenti l'associazione più comune per un chianti classico è la bistecca fiorentina. Li ammiro commercialmente parlando, perché stanno riuscendo a fare una comunicazione potentissima.
E vedo che moltissimi ristoranti top a Londra e New York, che sono le capitali del mondo occidentale, hanno ormai inserito in carta la menzione Vegan, e hanno tutti Querciabella
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Re: Chianti

Messaggioda emigrato » 28 ago 2018 11:55

RussianMind ha scritto:Molto interessante ragazzi

Querciabella comunque col progetto Vegan e con il discorso che sta portando avanti con Beyond Meat in America secondo me sta avendo due palle così, perché altrimenti l'associazione più comune per un chianti classico è la bistecca fiorentina. Li ammiro commercialmente parlando, perché stanno riuscendo a fare una comunicazione potentissima.
E vedo che moltissimi ristoranti top a Londra e New York, che sono le capitali del mondo occidentale, hanno ormai inserito in carta la menzione Vegan, e hanno tutti Querciabella

Pero' a noi 4 ragazzi, ovvi consumatori di bisteccone, sta cosa del vegan (che io sapevo gia') non l'han menzionata :lol: :lol: :lol:
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Re: Chianti

Messaggioda RussianMind » 29 ago 2018 14:01

emigrato ha scritto:
RussianMind ha scritto:Molto interessante ragazzi

Querciabella comunque col progetto Vegan e con il discorso che sta portando avanti con Beyond Meat in America secondo me sta avendo due palle così, perché altrimenti l'associazione più comune per un chianti classico è la bistecca fiorentina. Li ammiro commercialmente parlando, perché stanno riuscendo a fare una comunicazione potentissima.
E vedo che moltissimi ristoranti top a Londra e New York, che sono le capitali del mondo occidentale, hanno ormai inserito in carta la menzione Vegan, e hanno tutti Querciabella

Pero' a noi 4 ragazzi, ovvi consumatori di bisteccone, sta cosa del vegan (che io sapevo gia') non l'han menzionata :lol: :lol: :lol:


se poi stai a Danzica come leggo, immagino anche quante kotlet schabowy e bigos ti sei trovato di fronte

Detto questo, per ora la scelta Vegan fa venire fuori ironie facili dalle nostre parti. Se vivi in una metropoli americana, se vuoi campare un po' più a lungo della media nazionale americana che è bassissima, forse ti conviene almeno essere vegetariano. Ma ok, non disturbiamo questo topic.

Respect for Querciabella, per quanto mi riguarda.
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Re: Chianti

Messaggioda emigrato » 31 ago 2018 10:34

paperofranco ha scritto:
miccel ha scritto:
paperofranco ha scritto:Qualche boccia chiantigiana della settimana passata.

Chianti Classico "Viacosta" 2010 Fattoria di Rodano.
Rustico e un po' ombroso, come è nello stile della casa. Però mi convince meno del base 2012 bevuto poco tempo fa. Arruffato nei profumi e un po' troppo scontroso nella parte tannica, che ha una coda appena amara. Forse il tempo potrebbe ravversarlo. Rimandato.
.

Direi proprio di sì... l'ho bevuto ieri sera con una buona bistecca ed è stato veramente un godimento! Rustico sì, e anche con la codina amara che dici tu, che però è "diventata" piacevole, e i tannini ben presenti ancora ma giusti, probabilmente si sono un po' addomesticati nel frattempo.
Buono, gustoso, e già sostanzialmente pronto, anche il 5 delle Boncie annata 2015, ovviamente più "facile" rispetto al Viacosta, ma comunque non un vinello.


Sono contento, è un'azienda che mi piace molto, aspetto il classico 2016, che sono sicuro sarà buonissimo. Il 5 delle Boncie annata 2015, lo avevo già messo nel mirino degli acquisti, appena arriva al mio enotecario lo prendo di certo. Intanto, sempre annata 2015, su Radda segnalo l'ottima riuscita del 2e 2 dell'Erta, per me molto meglio del classico, quest'ultimo ancora troppo segnato dal legno.

Papero, ma anche altri, avete provato base '16 e Viacosta '13? Ieri ho aperto un Viacosta '10 ma come la prima bottiglia non era a posto, mancava di tannino, acidita' ed allungo finale..
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Re: Chianti

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 31 ago 2018 14:42

Castellinuzza di Cinuzzi, Chianti classico riserva 2008

Un vinone, a me questa azienda, nonostante le critiche sentite in passato, continua a piacere un sacco..questa 2008 è corrazzata, ammaliante nel frutto, austera al palato, predominanti le sensazioni ematiche, ma cambia, si muove, a seconda della pietanza con cui lo accompagni esce più la spezia o più il frutto..i terziari rimangono dietro le quinte, segno del fatto che probabilmente di strada da fare ce n'è ancora un bel po'..
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Re: Chianti

Messaggioda miccel » 17 set 2018 12:32

Ieri, come terza batteria di una bevuta già piuttosto impegnativa, ci sono "capitati" tre vini uno più buono dell'altro:
Roagna - La Rocca e la Pira 2003
Cortese - Rabajà riserva 2008
Ormanni - Etichetta Storica 2006
Questo chianti ha retto, sotto tutti i punti di vista, il passo degli altri due. Ed era un gran passo.
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Re: Chianti

Messaggioda la_crota1925 » 17 set 2018 17:02

miccel ha scritto:Ieri, come terza batteria di una bevuta già piuttosto impegnativa, ci sono "capitati" tre vini uno più buono dell'altro:
Roagna - La Rocca e la Pira 2003
Cortese - Rabajà riserva 2008
Ormanni - Etichetta Storica 2006
Questo chianti ha retto, sotto tutti i punti di vista, il passo degli altri due. Ed era un gran passo.

penso che l'annata abbia fatto tanto. Non ho mai bevuto il Rabajà ris. 2008 ma La Rocca e la Pira 2003 bevuto 4/5 anni fa' lo ricordo gia' allora un vino stanco con poco margine di miglioramento.
spedizione al ricevimento del pagamento.
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Re: Chianti

Messaggioda miccel » 29 set 2018 19:31

Montevertine 2014.
12.5 gradi. Estremo ma di fascino. Colore bellissimo, naso fine e dolce a cui fa da contrappunto una bocca dura in cui la tipica ciliegia sconfina nell'amarasca e nel succo d'arancia e pompelmo, il tocco mediterraneo nelle erbe amare. Non facile, non allegro, però lascia un'idea di stile e purezza.
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Re: Chianti

Messaggioda paperofranco » 03 ott 2018 10:43

Castello di Cacchiano 2013.
Non è da aperitivo, non è da tenere in frigo per poi berlo a merenda d’estate con prosciutto baccelli e pecorino fresco. Qui ci sono calore e corpo, e uno spirito chiantigiano sincero, senza fronzoli. Bella versione.
paperofranco
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Re: Chianti

Messaggioda paperofranco » 03 ott 2018 10:44

Castello di Cacchiano 2013.
Non è da aperitivo, non è da tenere in frigo per poi berlo a merenda d’estate con prosciutto baccelli e pecorino fresco. Qui ci sono calore e corpo, e uno spirito chiantigiano sincero, senza fronzoli. Bella versione.
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Re: Chianti

Messaggioda gianni femminella » 03 ott 2018 11:28

paperofranco ha scritto:Castello di Cacchiano 2013.
Non è da aperitivo, non è da tenere in frigo per poi berlo a merenda d’estate con prosciutto baccelli e pecorino fresco. Qui ci sono calore e corpo, e uno spirito chiantigiano sincero, senza fronzoli. Bella versione.


Mi fai tornare in mente uno dei miei primi amori chiantigiani degli anni 90 ( in azienda allora sul campanello c'era scritto di suonare gentilmente a orari consoni, per chi voleva comprare bottiglie ) .
Un produttore che non appare mai su queste pagine, che mi sembrerebbe degno di attenzione. Io stesso non lo bevo più da anni e devo correre ai ripari.
Roma, fecisti patriam diversis gentibis unam
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Re: Chianti

Messaggioda zampaflex » 06 ott 2018 12:45

emigrato ha scritto:In aggiunta, al mio ritorno in Polonia gli stessi 3 amici sono venuti con me per qualche giorno ed ho aperto una mini verticale di Podere Casanova di Bucciarelli Riserva che volevo provare da un po’...
- 2009 e’ stata la boccia sorpresa, si nasconde un attimo al naso, ma in bocca e’ veramente un bellissimo vino, fra lampini e frutti di bosco, acidita’ giusta con un bel tannino levigato a sostenerla e una persistenza lunga


Aperta l'altro ieri. Naso ben più vivo, terrigno, rustico (non sporco), con un buon frutto vispo. Bocca di buona intensità e larghezza, sostenuta dall'acidità, com'è giusto che sia. Diceva il Papero: vino contadino, ed è quello che si riscontra.
Unica nota stonata, una coda su amari che aumenta il giorno dopo.
Comunque, piaciuto.
:D :D :D :) +
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Re: Chianti

Messaggioda emigrato » 12 ott 2018 19:51

zampaflex ha scritto:
emigrato ha scritto:In aggiunta, al mio ritorno in Polonia gli stessi 3 amici sono venuti con me per qualche giorno ed ho aperto una mini verticale di Podere Casanova di Bucciarelli Riserva che volevo provare da un po’...
- 2009 e’ stata la boccia sorpresa, si nasconde un attimo al naso, ma in bocca e’ veramente un bellissimo vino, fra lampini e frutti di bosco, acidita’ giusta con un bel tannino levigato a sostenerla e una persistenza lunga


Aperta l'altro ieri. Naso ben più vivo, terrigno, rustico (non sporco), con un buon frutto vispo. Bocca di buona intensità e larghezza, sostenuta dall'acidità, com'è giusto che sia. Diceva il Papero: vino contadino, ed è quello che si riscontra.
Unica nota stonata, una coda su amari che aumenta il giorno dopo.
Comunque, piaciuto.
:D :D :D :) +

A parte il naso e la nota amara che nel nostro caso era appena percettibile (non riscontrabile il secondo giorno, visto che le abbiamo seccate tutte e tre nel giro di 2 ore :D) mi ritrovo molto nel tuo riscontro, pero' non e' che il produttore sia famoso per uniformita' fra una bottiglia e l'altra per cui non mi sorprende per nulla.

Ricordiamoci che e' un vino che costava sui 10 euro :shock: tutte le volte che ci penso mi chiedo perche' non ne ero andato via con 3 casse invece di 3 bocce :lol:
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Re: Chianti

Messaggioda Spectator » 13 ott 2018 09:05

emigrato ha scritto:
zampaflex ha scritto:
emigrato ha scritto:In aggiunta, al mio ritorno in Polonia gli stessi 3 amici sono venuti con me per qualche giorno ed ho aperto una mini verticale di Podere Casanova di Bucciarelli Riserva che volevo provare da un po’...
- 2009 e’ stata la boccia sorpresa, si nasconde un attimo al naso, ma in bocca e’ veramente un bellissimo vino, fra lampini e frutti di bosco, acidita’ giusta con un bel tannino levigato a sostenerla e una persistenza lunga


Aperta l'altro ieri. Naso ben più vivo, terrigno, rustico (non sporco), con un buon frutto vispo. Bocca di buona intensità e larghezza, sostenuta dall'acidità, com'è giusto che sia. Diceva il Papero: vino contadino, ed è quello che si riscontra.
Unica nota stonata, una coda su amari che aumenta il giorno dopo.
Comunque, piaciuto.
:D :D :D :) +

A parte il naso e la nota amara che nel nostro caso era appena percettibile (non riscontrabile il secondo giorno, visto che le abbiamo seccate tutte e tre nel giro di 2 ore :D) mi ritrovo molto nel tuo riscontro, pero' non e' che il produttore sia famoso per uniformita' fra una bottiglia e l'altra per cui non mi sorprende per nulla.

Ricordiamoci che e' un vino che costava sui 10 euro :shock: tutte le volte che ci penso mi chiedo perche' non ne ero andato via con 3 casse invece di 3 bocce :lol:


..IL buon Roland..dovrebbe avere qualche altra cosa;sicuramente la ris 2011.
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Re: Chianti

Messaggioda emigrato » 13 ott 2018 11:18

Spectator ha scritto:
emigrato ha scritto:
zampaflex ha scritto:
emigrato ha scritto:In aggiunta, al mio ritorno in Polonia gli stessi 3 amici sono venuti con me per qualche giorno ed ho aperto una mini verticale di Podere Casanova di Bucciarelli Riserva che volevo provare da un po’...
- 2009 e’ stata la boccia sorpresa, si nasconde un attimo al naso, ma in bocca e’ veramente un bellissimo vino, fra lampini e frutti di bosco, acidita’ giusta con un bel tannino levigato a sostenerla e una persistenza lunga


Aperta l'altro ieri. Naso ben più vivo, terrigno, rustico (non sporco), con un buon frutto vispo. Bocca di buona intensità e larghezza, sostenuta dall'acidità, com'è giusto che sia. Diceva il Papero: vino contadino, ed è quello che si riscontra.
Unica nota stonata, una coda su amari che aumenta il giorno dopo.
Comunque, piaciuto.
:D :D :D :) +

A parte il naso e la nota amara che nel nostro caso era appena percettibile (non riscontrabile il secondo giorno, visto che le abbiamo seccate tutte e tre nel giro di 2 ore :D) mi ritrovo molto nel tuo riscontro, pero' non e' che il produttore sia famoso per uniformita' fra una bottiglia e l'altra per cui non mi sorprende per nulla.

Ricordiamoci che e' un vino che costava sui 10 euro :shock: tutte le volte che ci penso mi chiedo perche' non ne ero andato via con 3 casse invece di 3 bocce :lol:


..IL buon Roland..dovrebbe avere qualche altra cosa;sicuramente la ris 2011.

Se leggi il mio resoconto sopra, o sono stato sfigato con quella boccia o la 2011 e' un gradino sotto alla 2009, delle tre annate provate sicuramente la migliore
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Re: Chianti

Messaggioda Spectator » 17 ott 2018 18:43

..Pagliarese,Chianti Classico 2015/2017,propieta' Felsina. Qualcuno lo..conosce?
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Re: Chianti

Messaggioda gp » 31 ott 2018 12:53

cskdv ha scritto:Chianti Classico (et. Bianca) 2013 – Lamole di Lamole
Buon chianti, molto equilibrato in questo momento. Sentori di frutta rossa non troppo terziarizzati.
Morbidezza e tannino ben integrati, con la soppressa “di casa” ci stava proprio. Ottimo rapporto q/p.
Chianti Classico Lamole di Lamole (et. Bianca) 2015 – S. M. T. Pile e Lamole
Naso tendenzialmente riservato che però rilascia sbuffi dolci, un po’ vanigliati e un po’ cioccolatosi (una quota di Merlot e/o molta enologia?) e ritorni mentolati. In bocca, i tannini a ben vedere sono piuttosto asciuganti, l’acidità presente ma statica e fa capolino una nota lattica. Vino in cui la confezione prevale sulla sostanza, che mostra la corda in termini di qualità delle singole componenti piuttosto che di quantità, quindi esce bene a un esame puramente quantitativo. Una valutazione di sintesi potrebbe essere 13,5/20.

Chianti Classico 2015 – Villa del Cigliano
Vino di sostanza, fin dal naso vitale e chiaroscurato, con netta noce e cenni di erbe aromatiche, rosa e una sfumatura animale. La bocca conferma la solidità, il vino ha maturità senza indulgere in note dolci, acidità croccante, tannini saporiti e pepati e buon sale, alcol proporzionato. Notevole Chianti Classico, non si direbbe che proviene da un settore relativamente periferico della denominazione (San Casciano Val di Pesa). Una valutazione di sintesi potrebbe essere 16-16,5/20. Rapporto q/p da segnalare (pagato € 11,90, un euro in più dell’altro vino).
gp

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