...seconda batteria , quella dei bordolesi con un intruso. Il registro cambia di brutto, anche in associazione col cibo . Penso , in vita mia , di aver bevuto raramente Bordeaux di meno di 10 anni , e quando l'ho fatto era esclusivamente per scienza e conoscenza. Mi ha , per questo , sorpreso il Lagrange 2012 , di una succosità unica unita a trama tannica fittissima e fine , setosa, splendida. Subito all'apparire un bel rosso fuoco vivo, intenso, quasi contornato da riflessi violacei, come se la vinosità fosse il concetto principe da esprimere. Poi ti pervadeva con sottilissime note piraziniche date da gioventù sfrontate, ma debordate in maniera successiva da frutta rossa decisa, da more e gelso e da quella nota leggermente speziata che donava appeal esclusivo al sorso, ma anche grandissima complementarietà con le straordinarie pappardelle alla cacciagione da pretendere un indecoroso bis da parte mia , nonostante sia reduce da raffreddore poderoso e ancora strascichi di bronchite fastidiosissima, dono elargito da testa di cazzo in aereo che per tutto il volo mi ha tossito senza soluzione di continuità nell'area circoscritta e vitale del posto assegnatoci nella fusoliera : non l'ho preso per il collo e buttato giù dall'aereo solo perché richiestomi espressamente dalla bella hostess … tornando a noi, , a me Lagrange è piacito tanto nonostante la gioventù anche in controtendenza di altri che amano più le rilassatezze che dona l'età, siano essi Nebbioli che Bordolesi… questo era ottimo già da subito, anzi , lo scalpitare nel bicchiere mi attizzava mica da ridere e , ripeto, l'accoppiata con il cibo superba:
… la sorpresa della giornata è venuta da Saint Pedro de yacochuya cafayate della calchaqui valley di Argentina , un Malbec sontuoso, potentissimo ma di una presunzione strutturale impressionante, sembrava un Amarone di Roccolo Grassi (quasi 16 gradi d'alcool senza sentirli) . Lo assaggiai ad una manifestazione di vini d'altura a La Serena in Chile , e anche allora mi impressionò. Immaginatevi la mia sorpresa di vedermelo davanti e con quale piacere. Io l'avevo bevuto giovane, questo di 11 anni aveva mostrato ulteriore complessità nella sua pachidermica mole. Rosso intenso , concentrato e cupo, con naso bellissimo di spezie forti, di tabacco trinciato, di pellame nobile , di confettura di Duroni di Vignola. La bocca amplissima , rotonda, saturante , vigorosa . I vigneti sono a più di 2000 metri , dove il sole brucia e le escursioni termiche sono spaventose, quindi un vino estremo ma di estremo interesse . Chapeau ...
...Giscours … sempre buono, sempre elegante , serafico e maturo "quasi" al punto giusto (fra 10 anni ne riparliamo) . Anche in questo caso , la gioventù si è sposata benissimo con i piatti, così come un Bordeaux di classe deve essere. Rosso porpora senza cedimenti, al naso niente pirazine , di pulizia estrema, con solo una nota vegetale lontanissima in sottofondo . Prevale un vassoio di frutti di sottobosco, la leggerissima nota speziata, la corroborante tessitura tannica su impalcatura acida senza sbavature. Bordeuax (e … Margaux) fino al midollo , 'sti vini hanno il brutto difetto di bucare i bicchieri e sparire come rapiti da un buco nero in men che non si dica … che sfiga ...