COSA SI BEVE IN APRILE?

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supersonic76
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Re: COSA SI BEVE IN APRILE?

Messaggioda supersonic76 » 18 apr 2018 18:43

gbaenergiaeco10 ha scritto:
supersonic76 ha scritto:Nebbiolo 2015 Brezza
Come può una cantina capitanata da persone super e capace di produrre vini straordinari (e con prezzi ancora al limte del buon senso) produrre una porcata simile? :shock:
Costa poco per carità (neanche regalato) ma è na roba orrenda.Color rosso scarichissimo, sembra quasi un rosato.Sapido, caldo con un finale amarissimo.Bah.


addirittura? concordo in parte sul finale, direi amarognolo più che amarissimo..ma sul resto ni..mi ricordo un naso classico, molto floreale e con un bel fruttino..la sapidità è tanto male? non è segno di mineralità? può essere che si tratti di bottiglia (o lotto) storta?


Può essere.
Però anche la prima che avevo tracannato più distrattame te, mi era parsa davvero trista
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eno
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Re: COSA SI BEVE IN APRILE?

Messaggioda eno » 18 apr 2018 21:30

[quote="vinogodi"]..
- Tignanello 2014 : vino assolutamente spiazzante ... mi aspettavo un Tignanello etereo e leggiadro ,data l'annata , e invece era nero pece e concentrato che le Serre Nuove sembrava un Bardolino chiaretto. Ma che cazzo di sangiovese è? E quanto Merlot/Cabernet ci hanno messo ? Non mi raccontino che non ha subito alcun trattamento di concentrazione , perché di sangiovese non aveva nulla, sembrava un taglio bordolese cileno ...oeh , mica male come vino in sé , ma giuro che alla cieca mi avrebbe fatto andare in sudamerica o in Napa ... :D :D :D

Mi sa che non era una boccia sfortunata....Bevuto circa un mese fa e piu' o meno stesse impressioni; naso molto carico, bocca evoluta e stanca, finale amaro...
Francesco M
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Re: COSA SI BEVE IN APRILE?

Messaggioda Francesco M » 18 apr 2018 22:55

montevertine 2012
si presenta rubino vivace con alcune sfumature di color granato.
al naso non evoca finezza o sensazioni leggiadre, forse per l'annata calda (se non erro, attendo smentite) il varietale è appannaggio soprattutto di frutta rossa matura, alcuni accenni di erbe aromatiche, minerali, pepe e tabacco, mentre l'affinamento gli dona sfumature di fiori essiccati, frutta secca, corteccia e sottobosco.
sorso pieno, non sottile, corpo sostanzioso, succoso, dalla dinamica gustativa coerentissima dall'inizio alla fine. tannino solido, fitto ma non levigato che accompagna e sostiene un finale sul frutto lungo e gustoso.
equilibrato, senza debordare né stancare in nessuna direzione; paradigmatico.

piaciuto
Ultima modifica di Francesco M il 18 apr 2018 23:53, modificato 1 volta in totale.
La ragione ha torto
maxer
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Re: COSA SI BEVE IN APRILE?

Messaggioda maxer » 18 apr 2018 23:13

Francesco M ha scritto:si presenta rubino vivace con alcune sfumature di color granato.
al naso non evoca finezza o sensazioni leggiadre, forse per l'annata calda (se non erro, attendo smentite) il varietale è appannaggio soprattutto di frutta rossa matura, alcuni accenni di erbe aromatiche, minerali, pepe e tabacco, mentre l'affinamento gli dona sfumature di fiori essiccati, frutta secca, corteccia e sottobosco.
sorso pieno, non sottile, corpo sostanzioso, succoso, dalla dinamica gustativa coerentissima dall'inizio alla fine. tannino solido, fitto ma non levigato che accompagna e sostiene un finale sul frutto lungo e gustoso.
equilibrato, senza debordare né stancare in nessuna direzione; paradigmatico.

piaciuto

Anche a me. Molto.
carpe diem 8)
Francesco M
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Re: COSA SI BEVE IN APRILE?

Messaggioda Francesco M » 18 apr 2018 23:52

a beh, certo.
montevertine 2012
La ragione ha torto
Ziliovino
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Re: COSA SI BEVE IN APRILE?

Messaggioda Ziliovino » 19 apr 2018 11:00

Immagine

Immagine

Chateauneuf-du-Papes Tête de Cru 1990 - Chateu Fortia. Ancora in grinta, questo sciattònöf orientato più sull'eleganza che sulla forza, intendiamoci, in bocca struttura e rotondità ci sono, ma senza esagerare e supportati da ottima freschezza, naso sul frutto, toni di carne alla brace e finale alla liquirizia.

Sancerre Silex Galinot 2009 - Gitton. Punta più su grassezze e struttura, e gioca sul filo del rasoio con la freschezza, ma al momento tutto sta in piedi ed è pienamente godibile, con asparago e pirica appena stappato che virano velocemente sulla frutta matura. Direi da stappare, altre annate sentite in azienda avevano maggiore tensione.

Amarone della Valpolicella Classico 2008 - Monte Dall'Ora. Ben fatto e rigoroso, naso tutto sulla frutta matura e fiori, profondo, pecca per qualche sbuffo d'alcol, sorso equilibrato ed elegante, tannino finale da smussare, attenderei ancora qualche anno, ha buoni margini di miglioramento.

Morey-Saint-Denis 2009 - Dom. Stephane Magnien. Efficace nel soddisfare la voglia di pinot noir, classicissimo al naso, leggero in bocca, non efebico ma un po' di ciccia in più non avrebbe guastato.

Tignanello 1998 - Antinori. Parte su di una definitissima "credenza della nonna", e fatica a scrollarsela di dosso, meglio il giorno dopo: frutta scura, cuoio, nessuna pirazina, sorso fresco e di medio corpo, da sangiovese, pecca in lunghezza.

Saint-Julien 1985 - Chateau Branaire (Duluc-Ducru). Dovrebbe essere la vecchia intestazione di quello che oggi è Branaire-Ducru, il livello (upper/mid-shoulder) era piuttosto a rischio, il tappo completamente marcio sul lato esterno era invece integro su quello interno, e sembra aver tutto sommato fatto il suo lavoro: inizialmente tanta ruggine, poi ribes e frutti di rovo, sorso teso e di medio corpo, da claret, sicuramente non in forma smagliante ma più che dignitoso. Il giorno dopo spinge ancora e con l'ossigenazione sembra acquisire equilibrio e maggior pienezza al sorso.
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Re: COSA SI BEVE IN APRILE?

Messaggioda merlotto85 » 19 apr 2018 19:27

Val delle corti 2015

Naso di frutto rosso spezie , bocca  rigogliosa ,bella acidità con frutto dolce e saporita...buono ma piu caldo del solito...
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Ludi
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Re: COSA SI BEVE IN APRILE?

Messaggioda Ludi » 21 apr 2018 07:53

Ieri "gita" da Dal Forno, con bella chiacchierata con Marco e la sua famiglia e qualche insider sui progetti futuri legati all'acquisto di una nuova vigna .....si è bevuto:
Valpolicella 2011: denso e glicerico ma con una vivacissima freschezza a donare equilibrio e bevibilità. Molti produttori vorrebbero fare un Amarone così....
Valpolicella 2015 (da vasca): frutto ovviamente in evidenza, ma c'è già una compostezza notevole e un'ottima spinta della sapidità. Promette benissimo.
Amarone 2011: austero senza essere severo, densissimo senza essere stancante, autorevole senza essere saccente. Un monumento; certamente non un vino per amanti della diafana natura del Vosne Romanée, ma una pietra di paragone con cui confrontarsi.
Recioto 2004: dolce, denso, con una straordinaria nitidezza nella declinazione del frutto ma al tempo stesso sorprendenti note salmastre. Ridefinisce il concetto di persistenza.
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Re: COSA SI BEVE IN APRILE?

Messaggioda tricky123 » 21 apr 2018 10:23

Kaiton 2008 - Kuenhof.
Non c'è bisogno di andare in Mosella per bere riesling che affrontano il tempo senza paura.
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Re: COSA SI BEVE IN APRILE?

Messaggioda BarbarEdo » 21 apr 2018 11:48

Cascina Roccalini - barbaresco 2014
Bottiglia molto diversa da una bevuta alcuni mesi fa.
Ho trovato un tono alcolico sopra le righe, un floreale piuttosto polveroso e impreciso. Lo caratterizza un profumo di amarena matura e una bocca dolce e gustosa, dal tannino fine sì, ma forse ancora da aspettare qualche anno.
Un pochino deluso...
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littlewood
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Re: COSA SI BEVE IN APRILE?

Messaggioda littlewood » 22 apr 2018 09:09

tricky123 ha scritto:Kaiton 2008 - Kuenhof.
Non c'è bisogno di andare in Mosella per bere riesling che affrontano il tempo senza paura.

Beh beh! Nn mischiamo sacro e profano! Che poi il kaithon sia nella top three dei riesling al di qua delle alpi ci sta' pero' nn paragoniamolo ai tedeschi austriaci e alsaziani x carita' di patria. E poi un 08 e' all' inizio della sua corsa nn all' apice!
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Ludi
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Re: COSA SI BEVE IN APRILE?

Messaggioda Ludi » 22 apr 2018 18:13

Marchetta, Salina Bianco 2014: decisamente ossidato e dolciastro. Bottiglia fuori posto? Recenti assaggi erano stati molto più convincenti.
Coudert, Fleurie Clos de la Roilette 2010: l'equilibrio tra la frutta dolce del Beaujolais (didascalico lampone) e note più scure e animali è perfetto. Eccellente nel suo genere.
Vernay, Condrieu Coteaux du Vernon 2009: a lasciar senza fiato non è solo l'esemplare e dolcissimo, sensualissimo naso, quanto una bocca che stordisce nel suo equilibrio perfetto tra rotondità glicerica, sapidità e freschezza (si, freschezza, in un Condrieu!). Monumentale.
Lopez de Heredia, Vina Tondonia 2004: da applausi, come sempre. Vino di una profondità, di una golosità, di un rigore semplicemente fuori scala.
Muffato della Sala 2007: buono, anche se certamente non di grande personalità, omologato com'è su un modello extraterritoriale.
Qupe, Syrah Bien Nacido Hillside Estate 2005: ricco e caramelloso, ma è un Syrah americano, ci può anche stare.....
Egly Ouriet, Blanc de Noirs GC sbocc. 7/11: al culmine della maturità, ricco, ricchissimo, con note di caramello e rabarbaro, sottofondo nettamente glicerico e bocca in miracoloso e fresco equilibrio.
Louis Michel, Chablis 1er Cru Butteaux 2011: acqua di ostriche, alga e zafferano in un ipnotico equilibrio.
Chateau Fonplegade, St. Emilion 2008: giovanissimo, ancora ripiegato su note erbacee e fruttate, ma si farà, e bene. Impronta rollandiana contenuta, tutto sommato.
Quinta do Portal, Moscatel 2004: un vino delizioso, anche per chi, come me, non ama molto i moscati fortificati. Profumi davvero sensuali di rosa candita e miele.
MarioC77
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Re: COSA SI BEVE IN APRILE?

Messaggioda MarioC77 » 23 apr 2018 00:04

Viaggetto veloce a Cornas:
Annata 2015 si conferma ottima, la 2016 nella zona centro-sud del Rodano eccezionale. In generale vini molto puliti, già con una bella intensità e forza. Per ora la 2017 sembra promettere bene come annata, le gelate hanno risparmiato i vigneti.

Vincent Paris sempre una garanzia:
- Granit Blanc 2017: beverino, fruttato, polpa gialla, facile
- Saint Joseph Les Cotes 2016: pulito, molto piacione, un bell’entry level come aperitivo
- Cornas Granit 30 2016: il Cornas più semplice, meno materia, struttura leggera, frutti di bosco, spezie.
- Cornas Granit 60 2016: note di frutti rossi, mirtillo, spezie. Pulito in bocca, bella consistenza con una nota di grafite più accentuata.
- Cornas La Geynale 2016, sempre meglio il vino di punta di Vincent. Note che sono molto più speziate e intense ovviamente del Granit pur con lo stesso filo conduttore. Tanta materia in bocca, profondo, elegante.

Alain Voge non lo avevo mai bevuto. Al di là della gentilezza (accolti anche senza prenotazione, hanno aperto di tutto), vini veramente di alto livello ad eccezione del primo bianco. Bianchi tutti da uve Marsanne.
- Saint Peray Harmonie 2016: non mi ha fatto impazzire, vino anonimo
- Saint Peray Ongrie 2016: per me il migliore tra i bianchi. Note di mandorla nettissime, bella acidità e bel corpo. Rimane ben presente in bocca. Veramente piaciuto un sacco.
- Saint Peray Fleury de Crussol 2015, risentito due volte pre e post assaggio dei Cornas, su proposta del figlio di Alain. Prima l’ho trovato chiuso, cupo, dominato da note di pane tostato. Al secondo assaggio molto più espressivo, con la pesca a farla da padrona. Ha una struttura comunque imponente, da riprovare tra qualche anno.
- Saint Joseph Les Cotes 2015: ha una struttura maggiore rispetto a quello provato da Vincent, rimane comunque molto floreale (viola).
- Cornas Les Chailles 2015: bell’inizio, molto fresco, mirtillo e spezie.
- Cornas Les Vieilles Vignes 2015: come il 2014 sotto è imponente, gran struttura, in bocca si fa sentire anche se rimane pulitissimo ed elegante. Grafite, mirtillo, note di cioccolato. Veramente stupendo.
- Cornas Les Vieilles Fontaines 2015: les Vieilles Vignes all’ennesima potenza. Sempre il filo conduttore del mirtillo e della cioccolata, ma qui esce più prepotente la liquirizia.
- Cornas Les Vieilles Vignes 2014: bellissimo, imponente. Grafite subito, poi frutti rossi e mirtillo imponenti ma sempre eleganti.
- Saint Peray Les Bulles d’Alain 2013: 100% Marsanne, stappato a sorpresa con una simpatica polemica (“sono stufo di sentir dire che le bolle buone in Francia le fanno solo in champagne”), è una bolla interessante, perlage persistente, tutto su note di fico e pan brioche. Piacevole.

Franck Balthazar ci ha accolto stamane nello suo scantinato (chiamarla cantina è un eufemismo). Assaggiato quello che gli rimaneva in cantina (tutto venduto o prenotato ormai delle 20.000 bottiglie prodotte, a forza di dai ci ha venduto due cartoni da 6). Vini sorprendenti, puliti ma con una bella impronta:
- Cornas Casimir Balthazar 2016: note di pomodoro, spezie, corpo importante ma pulitissimo in bocca. Grande bottiglia
- Cornas Cuvée Casimir Balthazar 2016: più cupo del precedente, più concentrato, tantissima materia in bocca ma anche qui una bella eleganza. Molto più simile ad un Clape del precedente.
- Cornas Choillot 2016: qui torna prepotentemente il pomodoro, la barbabietola le note speziate. Anche qui tanta materia una via di mezzo tra i due sopra, piaciuto un sacco.
H/=\V
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Re: COSA SI BEVE IN APRILE?

Messaggioda MarioC77 » 23 apr 2018 00:06

MarioC77 ha scritto:Viaggetto veloce a Cornas:
Annata 2015 si conferma ottima, la 2016 nella zona centro-sud del Rodano eccezionale. In generale vini molto puliti, già con una bella intensità e forza. Per ora la 2017 sembra promettere bene come annata, per la 2018 intanto le gelate hanno risparmiato i vigneti.

Vincent Paris sempre una garanzia:
- Granit Blanc 2017: beverino, fruttato, polpa gialla, facile
- Saint Joseph Les Cotes 2016: pulito, molto piacione, un bell’entry level come aperitivo
- Cornas Granit 30 2016: il Cornas più semplice, meno materia, struttura leggera, frutti di bosco, spezie.
- Cornas Granit 60 2016: note di frutti rossi, mirtillo, spezie. Pulito in bocca, bella consistenza con una nota di grafite più accentuata.
- Cornas La Geynale 2016, sempre meglio il vino di punta di Vincent. Note che sono molto più speziate e intense ovviamente del Granit pur con lo stesso filo conduttore. Tanta materia in bocca, profondo, elegante.

Alain Voge non lo avevo mai bevuto. Al di là della gentilezza (accolti anche senza prenotazione, hanno aperto di tutto), vini veramente di alto livello ad eccezione del primo bianco. Bianchi tutti da uve Marsanne.
- Saint Peray Harmonie 2016: non mi ha fatto impazzire, vino anonimo
- Saint Peray Ongrie 2016: per me il migliore tra i bianchi. Note di mandorla nettissime, bella acidità e bel corpo. Rimane ben presente in bocca. Veramente piaciuto un sacco.
- Saint Peray Fleury de Crussol 2015, risentito due volte pre e post assaggio dei Cornas, su proposta del figlio di Alain. Prima l’ho trovato chiuso, cupo, dominato da note di pane tostato. Al secondo assaggio molto più espressivo, con la pesca a farla da padrona. Ha una struttura comunque imponente, da riprovare tra qualche anno.
- Saint Joseph Les Cotes 2015: ha una struttura maggiore rispetto a quello provato da Vincent, rimane comunque molto floreale (viola).
- Cornas Les Chailles 2015: bell’inizio, molto fresco, mirtillo e spezie.
- Cornas Les Vieilles Vignes 2015: come il 2014 sotto è imponente, gran struttura, in bocca si fa sentire anche se rimane pulitissimo ed elegante. Grafite, mirtillo, note di cioccolato. Veramente stupendo.
- Cornas Les Vieilles Fontaines 2015: les Vieilles Vignes all’ennesima potenza. Sempre il filo conduttore del mirtillo e della cioccolata, ma qui esce più prepotente la liquirizia.
- Cornas Les Vieilles Vignes 2014: bellissimo, imponente. Grafite subito, poi frutti rossi e mirtillo imponenti ma sempre eleganti.
- Saint Peray Les Bulles d’Alain 2013: 100% Marsanne, stappato a sorpresa con una simpatica polemica (“sono stufo di sentir dire che le bolle buone in Francia le fanno solo in champagne”), è una bolla interessante, perlage persistente, tutto su note di fico e pan brioche. Piacevole.

Franck Balthazar ci ha accolto stamane nello suo scantinato (chiamarla cantina è un eufemismo). Assaggiato quello che gli rimaneva in cantina (tutto venduto o prenotato ormai delle 20.000 bottiglie prodotte, a forza di dai ci ha venduto due cartoni da 6). Vini sorprendenti, puliti ma con una bella impronta:
- Cornas Casimir Balthazar 2016: note di pomodoro, spezie, corpo importante ma pulitissimo in bocca. Grande bottiglia
- Cornas Cuvée Casimir Balthazar 2016: più cupo del precedente, più concentrato, tantissima materia in bocca ma anche qui una bella eleganza. Molto più simile ad un Clape del precedente.
- Cornas Choillot 2016: qui torna prepotentemente il pomodoro, la barbabietola le note speziate. Anche qui tanta materia una via di mezzo tra i due sopra, piaciuto un sacco.
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Re: COSA SI BEVE IN APRILE?

Messaggioda arnaldo » 23 apr 2018 10:09

Ludi ha scritto:Ieri "gita" da Dal Forno
Amarone 2011: austero senza essere severo, densissimo senza essere stancante, autorevole senza essere saccente. Un monumento; certamente non un vino per amanti della diafana natura del Vosne Romanée, ma una pietra di paragone con cui confrontarsi.
.

Ehhhh qualcosa e' cambiato. le ultime annate si sono liberate della quota legno tipica in gioventu' alla maison, rendendo il vino piu' fruibile anche nel medio breve periodo. infatti stesse impressioni nel 2010, idem x 2008 e 2006 bevute 2 e 3 anni fa.
follow my tasting notes and pics on http://instagram.com/ARNALDO2262/
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Re: COSA SI BEVE IN APRILE?

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 23 apr 2018 12:37

Pietra del gallo 2013, Vigneti Massa (credo sia una freisa)
l'ho trovato ancora incredibilmente giovane, certo evoluto nei profumi, frutti rossi maturi, rose appassite, agrumi canditi (strano si, ma non saprei come altro definirlo), ma ancora scattante al palato, con una bella freschezza e un tannino ben presente, un po' slegato e addirittura a tratti eccessivamente astringente.
Domanda: mi pare che sia un vino che fa carbonica, non dovrebbe quindi essere strano che regga tutto questo tempo? tra l'altro mi è sembrato che avesse ancora della strada davanti a se.

Pinky Punk 2016 YEASTERIA (Barbera, Cabernet Franc, Pinot Nero, Trebbiano in macerazione)
primo test, niente di buono purtroppo..sentori animali marcati, spunto acetico e poco altro..in bocca cerca di rimediare al disastro olfattivo ma non ci riesce..ne avanzo mezza boccia, vediamo se con un po' di ossigenazione si riprende..ma onestamente credo ci vorrebbe un miracolo..mi dicono bottiglia sbagliata..
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Re: COSA SI BEVE IN APRILE?

Messaggioda Spectator » 23 apr 2018 12:52

gbaenergiaeco10 ha scritto:Pietra del gallo 2013, Vigneti Massa (credo sia una freisa)
l'ho trovato ancora incredibilmente giovane, certo evoluto nei profumi, frutti rossi maturi, rose appassite, agrumi canditi (strano si, ma non saprei come altro definirlo), ma ancora scattante al palato, con una bella freschezza e un tannino ben presente, un po' slegato e addirittura a tratti eccessivamente astringente.
Domanda: mi pare che sia un vino che fa carbonica, non dovrebbe quindi essere strano che regga tutto questo tempo? tra l'altro mi è sembrato che avesse ancora della strada davanti a se.

Pinky Punk 2016 YEASTERIA (Barbera, Cabernet Franc, Pinot Nero, Trebbiano in macerazione)
primo test, niente di buono purtroppo..sentori animali marcati, spunto acetico e poco altro..in bocca cerca di rimediare al disastro olfattivo ma non ci riesce..ne avanzo mezza boccia, vediamo se con un po' di ossigenazione si riprende..ma onestamente credo ci vorrebbe un miracolo..mi dicono bottiglia sbagliata..


..La sett scorsa ho bevuto la Freisa 2010 di G/Rinaldi, oltre ad avallare la Tua descrizione, mi sono fatto la stessa domanda:..ma quanto durano ste Freisa :shock: ?
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venicka
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Re: COSA SI BEVE IN APRILE?

Messaggioda venicka » 23 apr 2018 16:25

gbaenergiaeco10 ha scritto:Pietra del gallo 2013, Vigneti Massa (credo sia una freisa)
l'ho trovato ancora incredibilmente giovane, certo evoluto nei profumi, frutti rossi maturi, rose appassite, agrumi canditi (strano si, ma non saprei come altro definirlo), ma ancora scattante al palato, con una bella freschezza e un tannino ben presente, un po' slegato e addirittura a tratti eccessivamente astringente.
Domanda: mi pare che sia un vino che fa carbonica, non dovrebbe quindi essere strano che regga tutto questo tempo? tra l'altro mi è sembrato che avesse ancora della strada davanti a se.

Pinky Punk 2016 YEASTERIA (Barbera, Cabernet Franc, Pinot Nero, Trebbiano in macerazione)
primo test, niente di buono purtroppo..sentori animali marcati, spunto acetico e poco altro..in bocca cerca di rimediare al disastro olfattivo ma non ci riesce..ne avanzo mezza boccia, vediamo se con un po' di ossigenazione si riprende..ma onestamente credo ci vorrebbe un miracolo..mi dicono bottiglia sbagliata..


il rosato bevuto varie volte e trovato sempre piacevole, ci stanno puzzette appena aperto però la tua mi sembra proprio una boccia sfigatissima.
siamo comunque dalle parti delle bolle molto scrause eh.
I vini di massa nella mia esperienza non solo reggono sempre tutti molto bene il tempo ma migliorano che è un piacere, ho bevuto croatine e barbere agée davvero interessanti ergo non mi stupisce la tua freisa.
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Re: COSA SI BEVE IN APRILE?

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 23 apr 2018 16:56

venicka ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:Pietra del gallo 2013, Vigneti Massa (credo sia una freisa)
l'ho trovato ancora incredibilmente giovane, certo evoluto nei profumi, frutti rossi maturi, rose appassite, agrumi canditi (strano si, ma non saprei come altro definirlo), ma ancora scattante al palato, con una bella freschezza e un tannino ben presente, un po' slegato e addirittura a tratti eccessivamente astringente.
Domanda: mi pare che sia un vino che fa carbonica, non dovrebbe quindi essere strano che regga tutto questo tempo? tra l'altro mi è sembrato che avesse ancora della strada davanti a se.

Pinky Punk 2016 YEASTERIA (Barbera, Cabernet Franc, Pinot Nero, Trebbiano in macerazione)
primo test, niente di buono purtroppo..sentori animali marcati, spunto acetico e poco altro..in bocca cerca di rimediare al disastro olfattivo ma non ci riesce..ne avanzo mezza boccia, vediamo se con un po' di ossigenazione si riprende..ma onestamente credo ci vorrebbe un miracolo..mi dicono bottiglia sbagliata..


il rosato bevuto varie volte e trovato sempre piacevole, ci stanno puzzette appena aperto però la tua mi sembra proprio una boccia sfigatissima.
siamo comunque dalle parti delle bolle molto scrause eh.
I vini di massa nella mia esperienza non solo reggono sempre tutti molto bene il tempo ma migliorano che è un piacere, ho bevuto croatine e barbere agée davvero interessanti ergo non mi stupisce la tua freisa.


grazie per il riscontro venicka.
Pietra del gallo: ho scoperto dopo averlo bevuto che la macerazione è fatta in vasche chiuse per mantenere all'interno l'anidride carbonica..non so se venga aggiunta anidride carbonica, non so se gli acini vengano messi a macerare intatti o pigiati, però mi sembra un procedimento analogo alla c.d. macerazione carbonica utilizzata per produrre i vini novelli..quanto c'è di simile nei due procedimenti? e se tale vino è stato fatto seguendo il metodo della macerazione carbonica come è possibile ritrovarlo ancora così fresco a distanza di anni? va bene il terrior, va bene il manico, ma qualcosa non mi torna :shock: :shock:
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Re: COSA SI BEVE IN APRILE?

Messaggioda venicka » 23 apr 2018 17:27

gbaenergiaeco10 ha scritto:grazie per il riscontro venicka.
Pietra del gallo: ho scoperto dopo averlo bevuto che la macerazione è fatta in vasche chiuse per mantenere all'interno l'anidride carbonica..non so se venga aggiunta anidride carbonica, non so se gli acini vengano messi a macerare intatti o pigiati, però mi sembra un procedimento analogo alla c.d. macerazione carbonica utilizzata per produrre i vini novelli..quanto c'è di simile nei due procedimenti? e se tale vino è stato fatto seguendo il metodo della macerazione carbonica come è possibile ritrovarlo ancora così fresco a distanza di anni? va bene il terrior, va bene il manico, ma qualcosa non mi torna :shock: :shock:


mi spiace ma su come massa lavori la freisa nello specifico non ho la più pallida idea ergo non posso aiutarti.
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Re: COSA SI BEVE IN APRILE?

Messaggioda ruben_1982 » 24 apr 2018 15:37

Spectator ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:Pietra del gallo 2013, Vigneti Massa (credo sia una freisa)
l'ho trovato ancora incredibilmente giovane, certo evoluto nei profumi, frutti rossi maturi, rose appassite, agrumi canditi (strano si, ma non saprei come altro definirlo), ma ancora scattante al palato, con una bella freschezza e un tannino ben presente, un po' slegato e addirittura a tratti eccessivamente astringente.
Domanda: mi pare che sia un vino che fa carbonica, non dovrebbe quindi essere strano che regga tutto questo tempo? tra l'altro mi è sembrato che avesse ancora della strada davanti a se.

Pinky Punk 2016 YEASTERIA (Barbera, Cabernet Franc, Pinot Nero, Trebbiano in macerazione)
primo test, niente di buono purtroppo..sentori animali marcati, spunto acetico e poco altro..in bocca cerca di rimediare al disastro olfattivo ma non ci riesce..ne avanzo mezza boccia, vediamo se con un po' di ossigenazione si riprende..ma onestamente credo ci vorrebbe un miracolo..mi dicono bottiglia sbagliata..


..La sett scorsa ho bevuto la Freisa 2010 di G/Rinaldi, oltre ad avallare la Tua descrizione, mi sono fatto la stessa domanda:..ma quanto durano ste Freisa :shock: ?


Per non dire della Freisa "Toetto" di Giuseppe Mascarello...a Barabresco c'è addirittura un'azienda (Cascina Albano) che con la Freisa ne produce il proprio vino di punta
maxer
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Re: COSA SI BEVE IN APRILE?

Messaggioda maxer » 24 apr 2018 16:02

ruben_1982 ha scritto:a Barabresco c'è addirittura un'azienda (Cascina Albano) che con la Freisa ne produce il proprio vino di punta

È ovviamente il solito piccolo errore di battitura, ma Barabresco mi piace proprio :D
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Wineduck
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Re: COSA SI BEVE IN APRILE?

Messaggioda Wineduck » 25 apr 2018 00:50

ruben_1982 ha scritto:
Spectator ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:Pietra del gallo 2013, Vigneti Massa (credo sia una freisa)
l'ho trovato ancora incredibilmente giovane, certo evoluto nei profumi, frutti rossi maturi, rose appassite, agrumi canditi (strano si, ma non saprei come altro definirlo), ma ancora scattante al palato, con una bella freschezza e un tannino ben presente, un po' slegato e addirittura a tratti eccessivamente astringente.
Domanda: mi pare che sia un vino che fa carbonica, non dovrebbe quindi essere strano che regga tutto questo tempo? tra l'altro mi è sembrato che avesse ancora della strada davanti a se.

Pinky Punk 2016 YEASTERIA (Barbera, Cabernet Franc, Pinot Nero, Trebbiano in macerazione)
primo test, niente di buono purtroppo..sentori animali marcati, spunto acetico e poco altro..in bocca cerca di rimediare al disastro olfattivo ma non ci riesce..ne avanzo mezza boccia, vediamo se con un po' di ossigenazione si riprende..ma onestamente credo ci vorrebbe un miracolo..mi dicono bottiglia sbagliata..


..La sett scorsa ho bevuto la Freisa 2010 di G/Rinaldi, oltre ad avallare la Tua descrizione, mi sono fatto la stessa domanda:..ma quanto durano ste Freisa :shock: ?


Per non dire della Freisa "Toetto" di Giuseppe Mascarello...a Barabresco c'è addirittura un'azienda (Cascina Albano) che con la Freisa ne produce il proprio vino di punta


Carlotta Rinaldi, una delle due figlie di Beppe, adora letteralmente la Freisa e racconta di berne talvolta bottiglie con oltre 30 anni dalla cantina privata di suo padre.
Inoltre la famiglia è impegnata in questi giorni a piantare un nuovo vigneto proprio di Freisa nel comune di Barolo (che gliene vuole espropriare un pezzo per farci un parcheggio per auto :evil: )
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Re: COSA SI BEVE IN APRILE?

Messaggioda miccel » 25 apr 2018 11:40

Fattoria del Pino - Brunello 2010
Al naso è davvero ampio con un tocco di piccoli frutti che va ad aggiungersi alla classica ciliegia e una nota animale netta che poi torna anche in bocca ed è molto piacevole, balsamico e arioso, intanto si sente un leggero smaltato da legno (credo, almeno) che fa da sottofondo senza mai sovrastare la materia. In bocca è corposo ma fresco, scorrevole, fantastico per salinità e dolcezza, mentre chiude appena amaro e con un punta di ritorno nel cavo di alcol/liquore che ultimamente gradisco poco. Il finale quindi mi ha convinto meno del resto ma direi che come prima annata di brunello uscito è molto promettente e convincente e largamente positivo e comunque l’ho bevuto con grande piacere.
littlewood
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Re: COSA SI BEVE IN APRILE?

Messaggioda littlewood » 25 apr 2018 13:37

miccel ha scritto:Fattoria del Pino - Brunello 2010
Al naso è davvero ampio con un tocco di piccoli frutti che va ad aggiungersi alla classica ciliegia e una nota animale netta che poi torna anche in bocca ed è molto piacevole, balsamico e arioso, intanto si sente un leggero smaltato da legno (credo, almeno) che fa da sottofondo senza mai sovrastare la materia. In bocca è corposo ma fresco, scorrevole, fantastico per salinità e dolcezza, mentre chiude appena amaro e con un punta di ritorno nel cavo di alcol/liquore che ultimamente gradisco poco. Il finale quindi mi ha convinto meno del resto ma direi che come prima annata di brunello uscito è molto promettente e convincente e largamente positivo e comunque l’ho bevuto con grande piacere.

Prima annata x Jessica la 010. Piccole donne crescono eccome se crescono!!

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