Diario economico

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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 14 nov 2017 21:09

maxer ha scritto:Per curiosità, è possibile avere un elenco specifico per tutte le voci e i rispettivi importi delle spese assistenziali sostenute dall' INPS e/o di quelle a carico della fiscalità generale :?:

Vedremo, se trovo i dati.

Intanto, sul disallineamento tra competenze e bisogni...

http://www.quotidiano.net/economia/offerte-lavoro-1.3533410
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 14 nov 2017 23:57

"Le tre ispezioni di Bankitalia in banca Etruria tra il 2010 e il 2015 sono durate quasi un anno e mezzo ma nonostante questo tempo così lungo il crac non si è evitato mandando in rovina migliaia di risparmiatori.

Era il 2010 quando l’allora numero uno di Palazzo Koch, Mario Draghi inviò ad Arezzo i suoi ispettori in merito all’acquisizione di Banca Federico del Vecchio e Banca Popolare Lecchese, ma è il bond Etruria che ha svelato tutta l’inettitudine del sistema di vigilanza.

Dopo che l’agenzia Fitch ha assegnato alla banca aretina, nell’aprile 2013, il rating peggiore di tutte le medie banche italiane, per rafforzare il patrimonio gli amministratori decidono allora di piazzare sul mercato obbligazioni subordinate per 110 milioni di euro, in due tranche. Ma l’idea che portò al fallimento fu un’altra e riguarda la vendita ai piccoli risparmiatori di quelle obbligazioni con una cedola bassa al 3,5 per cento. Titoli rischiosissimi venduti a ignari clienti, casalinghe, pensionati e operai.

E nonostante qualcosa non andava la Consob approvò il prospetto. Come racconta a Repubblica un ex commissario dell’autorità di vigilanza: “Facevamo 200 prospetti all’anno, non ricordo come avvenne il voto. Tutti i dati che avevamo furono inseriti. Se manca qualcosa è perché Bankitalia non ce lo trasmise”.

Quel qualcosa di cui si parla è lo scenario probabilistico, ossia la percentuale del rischio di perdere il denaro investito, che secondo alcuni analisti, per il bond Etruria arrivava al 47%. Ma se non c’è è perché una direttiva del presidente Consob Giuseppe Vegas ne ha impedito l inserimento nei prospetti informativi.

Da qui lo scaricabile tra palazzo Koch e la Consob ma ormai il destino della banca è segnato. Nell’ultima missiva Visco invitava i vertici di Etruria a fondersi al più presto con un partner di elevato standing. Chi? Forse la Popolare di Vicenza, la cui offerta era definita l unica giuridicamente rilevante. Ma già all’epoca la banca vicentina era in crisi e difficilmente avrebbe potuto sostenere l’aggregazione. Anche qui la mancata vigilanza e la storia si ripeterà."
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 15 nov 2017 18:18

maxer ha scritto:Per curiosità, è possibile avere un elenco specifico per tutte le voci e i rispettivi importi delle spese assistenziali sostenute dall' INPS e/o di quelle a carico della fiscalità generale :?:


Tu che hai tempo da spendere, da bravo pensionato :mrgreen: puoi leggerti questo bel rapporto, basato sui dati 2015.

http://www.itinerariprevidenziali.it/site/home/biblioteca/pubblicazioni/quarto-rapporto-bilancio-del-sistema-previdenziale-italiano.html (cliccare nei documenti a destra, su "sintesi e conclusioni quarto rapporto"

Dove si vede che, degli 826 mld di spesa pubblica del 2015, 218 sono stati erogati per pensioni, 69 per altre forme di assistenza (pensioni e assegni sociali, invalidità e accompagnamento, pensioni di guerra e contributi dello Stato per la gestione ex INPDAP). La spesa sociale totale è in linea con l'Europa, nonostante gli alti lamenti dei sindacati lobbistici.

A fronte della spesa per pensioni entrano 172 mld di contributi sociali; il resto proviene dalla fiscalità generale.

Gli estensori del rapporto stimano che il 67% del nostro debito pubblico derivi dai disavanzi cumulati dei vari sistemi pensionistici.

Dato allucinante, recuperato da un articolo del noto esperto previdenziale Giuliano Cazzola, è che a fronte di ogni pensione di anzianità (lavorativa) ci sono mediamente 37 anni di contributi (il che fa pensare ad un sistema in equilibrio), mentre a fronte di quelle per vecchiaia ce ne sono SOLO 22. E quindi i contributi mancanti dobbiamo metterli tutti noi (evasori maledetti esclusi) con le nostre tasse.
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Re: Diario economico

Messaggioda maxer » 15 nov 2017 18:56

zampaflex ha scritto:
maxer ha scritto:Per curiosità, è possibile avere un elenco specifico per tutte le voci e i rispettivi importi delle spese assistenziali sostenute dall' INPS e/o di quelle a carico della fiscalità generale :?:


Tu che hai tempo da spendere, da bravo pensionato :mrgreen: puoi leggerti questo bel rapporto, basato sui dati 2015.

http://www.itinerariprevidenziali.it/site/home/biblioteca/pubblicazioni/quarto-rapporto-bilancio-del-sistema-previdenziale-italiano.html (cliccare nei documenti a destra, su "sintesi e conclusioni quarto rapporto"

.....................

Molto gentile, ti ringrazio.
(A proposito, dimenticavo: " W la fica ! ", così gli imperituri ficajoli saranno soddisfatti ... :lol: )
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 16 nov 2017 13:24

zampaflex ha scritto:........ a fronte di ogni pensione di anzianità (lavorativa) ci sono mediamente 37 anni di contributi.....


Anni inevitabilmente destinati a crescere, considerando che la sostenibilità del sistema è assicurata, come dice il "buon" Boeri, al meccanismo che lega l'adeguamento dell'età pensionabile alla speranza di vita. Quindi, aumento dell'aspettativa di vita + finestre mobili = in pensione direttamente al gerontocomio :lol: :lol:

Pensioni, Boeri sull’età: «Senza adeguamento più spesa per 140 mld»

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2017-11-15/pensioni-boeri-con-blocco-adeguamento-eta-piu-spesa-140-mld-174944.shtml?uuid=AETHZACD
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 16 nov 2017 16:43

harmattan ha scritto:
zampaflex ha scritto:........ a fronte di ogni pensione di anzianità (lavorativa) ci sono mediamente 37 anni di contributi.....


Anni inevitabilmente destinati a crescere, considerando che la sostenibilità del sistema è assicurata, come dice il "buon" Boeri, al meccanismo che lega l'adeguamento dell'età pensionabile alla speranza di vita. Quindi, aumento dell'aspettativa di vita + finestre mobili = in pensione direttamente al gerontocomio :lol: :lol:

Pensioni, Boeri sull’età: «Senza adeguamento più spesa per 140 mld»

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2017-11-15/pensioni-boeri-con-blocco-adeguamento-eta-piu-spesa-140-mld-174944.shtml?uuid=AETHZACD


Se consideri che a me toccherà farne ben 44...
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 17 nov 2017 11:32

zampaflex ha scritto:
Se consideri che a me toccherà farne ben 44...


Credo sia un destino comune della maggior parte dei lavoratori dipendenti. Pensa invece al popolo delle partite IVA, o peggio ancora ai liberi professionisti. Non ne conosco uno che abbia mollato prima del suo funerale.
Timoteo
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Re: Diario economico

Messaggioda Timoteo » 17 nov 2017 12:04

maxer ha scritto:
harmattan ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Se consideri che a me toccherà farne ben 44...


Credo sia un destino comune della maggior parte dei lavoratori dipendenti. Pensa invece al popolo delle partite IVA, o peggio ancora ai liberi professionisti. Non ne conosco uno che abbia mollato prima del suo funerale.

Eccolo ! Il sottoscritto ! E sono "fiero" del coraggio che ho avuto ... :D
Al grido: "Si vive una volta sola" (leggasi firma sottostante) :D


Ehm.
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Re: Diario economico

Messaggioda maxer » 17 nov 2017 12:07

harmattan ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Se consideri che a me toccherà farne ben 44...


Credo sia un destino comune della maggior parte dei lavoratori dipendenti. Pensa invece al popolo delle partite IVA, o peggio ancora ai liberi professionisti. Non ne conosco uno che abbia mollato prima del suo funerale.

Eccolo ! Il sottoscritto ! E sono "fiero" del coraggio che ho avuto ... :D
Al grido: "Si vive una volta sola" (leggasi firma sottostante) :D
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 20 nov 2017 16:23

A morte Katainen.

Vada a sfogare la sua rabbia repressa contro noi che abbiamo il sole facendosi inqulare da dai nerboruti gay culturisti e ipermonetaristi....
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 20 nov 2017 17:16

Tema ambiente, molte sorprese

Troppo spesso il Belpaese è il fanalino di coda delle classifiche europee.
Non può non stupire, quindi, trovarlo in vantaggio rispetto ai principali competitor continentali in numerosi ambiti della transizione energetica.
Tanto per cominciare, l’economia italiana ha un’intensità energetica tra le più basse d’Europa.
L’intensità energetica misura l’input di energia necessaria a generare un’unità di prodotto e, in ambito europeo, viene abitualmente calcolata in tonnellate di petrolio equivalenti per ogni milioni di euro di attività economica (PIL). E’ un indicatore molto importante, seppur generico, per determinare l’impatto ambientale del modello di sviluppo adottato da ciascun Paese.
Con 13,7 tonnellate di petrolio equivalenti per ogni milione di euro di PIL l’Italia fa meglio della Francia (14,4), della Spagna (15) e della Germania (17,1), rimanendo dietro nel gruppo dei grandi Paesi europei al solo Regno Unito (8,3).
Analogamente, anche l’intensità carbonica dell’economia italiana è tra le più basse dell’area UE.
L’intensità carbonica misura la quantità di CO2 prodotta per ogni unità di prodotto e in ambito europeo viene calcolata in tonnellate di CO2 equivalenti per milione di euro di Pil.
L’Italia produce 101,1 tonnellate di CO2 equivalenti per ogni milione di euro di Pil, la Spagna 112,9, il Regno Unito 126,3 e la Germania 143,2. Solo la Francia fa meglio, con 86,5 tonnellate di CO2 equivalenti per milione di euro di Pil, ma non va dimenticato che copre un’ampia quota del fabbisogno energetico nazionale con energia nucleare.
Certamente la delocalizzazione dell’industria manifatturiera, prima, e la Grande Recessione, dopo, hanno avuto un ruolo non trascurabile nella riduzione dell’intensità energetica e di quella carbonica, tuttavia non vanno dimenticate le politiche di stimolo e incentivazione promosse nel corso dei passati decenni dalle istituzioni nazionali ed europee nel campo dell’efficienza energetica e dello sfruttamento delle Nuove Fonti di Energia Rinnovabile (NFER).
L’Italia, infatti, ha centrato con sei anni di anticipo (2014) gli obiettivi sulla produzione di energia da fonti rinnovabili concordati in sede europea, nell’ambito della strategia decennale Europe 2020.
La Commissione Europea ha fissato per l’Italia la quota target di 17% del fabbisogno energetico complessivo da soddisfare attraverso fonti di energia rinnovabile entro il 2020. Quota raggiunta in largo anticipo e soprattutto in netto vantaggio rispetto agli altri grandi Paesi europei.
Le ultime rilevazioni (2015) indicano che la Germania produce il 14,6% di energia da fonti rinnovabili (target 2020: 18%), la Spagna il 16,2% (target 2020: 20%), la Francia il 15,2% (target 2020: 23%) e il Regno Unito l’8,3% (target 2020: 15%). Oltre a essere il valore percentuale più elevato, il 17,5% italiano è l’unico valore già al di sopra dei target previsti dal Pacchetto Clima-Energia di Europe 2020.
Anche sul fronte dei rifiuti, l’Italia insospettabilmente primeggia.
I dati rilanciati dal Kyoto Club calcolano che il Belpaese destina il 76,9% dei rifiuti prodotti al riciclaggio, contro il 36,1% della Spagna, il 42,7% della Germania, il 43,6% del Regno Unito e il 53,6% della Francia, mentre un recentissimo studio congiunto Utilitalia- PricewaterhouseCoopers, che adotta una metodologia diversa, colloca l’Italia (49%) al secondo posto dietro alla Germania (68%) ma sempre davanti al Regno Unito (45%), alla Francia (40%) e alla Spagna (35%).
L’Italia ha dovuto fare di necessità virtù.
L’ostilità popolare, la diffidenza delle autorità locali e le denunce delle associazioni ambientaliste, infatti, hanno impedito che nel corso dei passati decenni l’Italia si dotasse di un parco termovalorizzatori adeguato alle esigenze di smaltimento, al contrario della maggior parte dei Paesi europei.
Di conseguenza, il Paese è stato costretto a ripensare il ciclo dei rifiuti, sviluppando una struttura dinamica ed efficiente.
Attualmente, il sistema di raccolta e riciclo si compone di cinque consorzi:
1.Conai per gli imballaggi,
2.Conou per gli oli lubrificanti usati,
3.Conoe per gli oli e grassi animali e vegetali,
4.Cobat per batterie ed apparecchiature elettroniche,
5.Ecopneus per gli pneumatici.

Le numerose eccellenze italiane in campo ambientale non sono, però, soltanto poco note ed encomiabili, ma anche intelligenti.
La Green Economy, infatti, vale già oggi il 13% del Pil e dà lavoro a quasi tre milioni di persone, in molti casi con una formazione avanzata alle spalle e un reddito superiore alla media.
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 21 nov 2017 10:37

Posso capire l'esclusione dai mondiali, in fondo se sei una pippa è quello che ti meriti, ma perdere la sede europea dell'Agenzia del farmaco per un sorteggio, anche se previsto, lo trovo "poco professionale" :x
Incredibile come nel giro di una settimana abbiamo perso diverse opportunità economiche.
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Re: Diario economico

Messaggioda maxer » 21 nov 2017 10:56

harmattan ha scritto:Posso capire l'esclusione dai mondiali, in fondo se sei una pippa è quello che ti meriti, ma perdere la sede europea dell'Agenzia del farmaco per un sorteggio, anche se previsto, lo trovo "poco professionale" :x
Incredibile come nel giro di una settimana abbiamo perso diverse opportunità economiche.

Non è tanto la beffa del sorteggio (tra l' altro previsto dai regolamenti) che ci deve colpire, bensì il fatto di essere arrivati a quel punto, dopo che l' assegnazione all' Italia era data ormai per certa e l' aver avuto come contrari a noi i voti di Germania e Francia !
Siamo considerati delle pippe inaffidabili non solo nel calcio, ma anche e soprattutto in campo politico, tanto per cambiare ... :?
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 21 nov 2017 11:22

maxer ha scritto:.... e l' aver avuto come contrari a noi i voti di Germania e Francia !
Siamo considerati delle pippe inaffidabili non solo nel calcio, ma anche e soprattutto in campo politico, tanto per cambiare ... :?


Aggiungerei anche il voto contrario della Spagna.
Ripeto, a Milano non mancavano di certo i requisiti, pur essendo consapevole del livello di Amsterdam.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 21 nov 2017 17:45

I nordici con i loro satelliti si sono imposti come sempre. Maledetti i tedeschi col loro disegno egemonico, ma ancora più maledetti i loro tirapiedi.
La Spagna ha dimostrato per l'ennesima volta di essere schiava dei suoi sogni di grandezza perduta e ha cercato di arruffianarsi i potenti. Vigliacchi e infami, ancora più dei tedeschi.

Miracolo essere arrivati allo spareggio in queste condizioni.
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo » 21 nov 2017 18:28

invece di piangerci addosso dovremmo fare autocritica per non essere stati sufficientemente incisivi a livello diplomatico
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
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Re: Diario economico

Messaggioda maxer » 21 nov 2017 19:19

tenente Drogo ha scritto:invece di piangerci addosso dovremmo fare autocritica per non essere stati sufficientemente incisivi a livello diplomatico

Konkordo ancora una volta ! Ma noi abbiamo grandi statisti ... (latenti e latitanti :D )
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Messaggioda tenente Drogo » 21 nov 2017 19:53

maxer ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:invece di piangerci addosso dovremmo fare autocritica per non essere stati sufficientemente incisivi a livello diplomatico

Konkordo ancora una volta ! Ma noi abbiamo grandi statisti ... (latenti e latitanti :D )


ci è mancato il playboy
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Poli ... erlu.shtml
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Re: Diario economico

Messaggioda maxer » 21 nov 2017 20:45

tenente Drogo ha scritto:
maxer ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:invece di piangerci addosso dovremmo fare autocritica per non essere stati sufficientemente incisivi a livello diplomatico

Konkordo ancora una volta ! Ma noi abbikamo grandi statisti ... (latenti e latitanti :D )


ci è mancato il playboy
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Poli ... erlu.shtml

:shock: :shock: :shock:
E gli 800 milioni di Euro, li aveva dati da amministrare a Guido Bertolaso ?
:shock: :shock: :shock:
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 22 nov 2017 00:37

tenente Drogo ha scritto:invece di piangerci addosso dovremmo fare autocritica per non essere stati sufficientemente incisivi a livello diplomatico


E quando mai lo siamo stati?
Nelle alte sfere della burocrazia UE noi siamo sottorappresentati. E non parlo di Draghi o Tajani o Mogherini che ricoprono ruoli politici, ma degli alti dirigenti dei vari uffici ed agenzie che realmente hanno in mano il potere. Parlo di migliaia di poltrone.
L'UE, lavorativamente parlando, è vista dai nostri politici come una rottura de cojoni, che distrae dalla competizione vera, ossia il campionato magnereccio dei partiti italici, che è in fondo la vera ciccia.
Ecco perchè lavorare oltralpe è considerato solo un parcheggio in cui prendere un buon stipendio in attesa di rituffarsi nella latrina romana. E i risultati si vedono.
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo » 22 nov 2017 10:31

harmattan ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:invece di piangerci addosso dovremmo fare autocritica per non essere stati sufficientemente incisivi a livello diplomatico


E quando mai lo siamo stati?
Nelle alte sfere della burocrazia UE noi siamo sottorappresentati. E non parlo di Draghi o Tajani o Mogherini che ricoprono ruoli politici, ma degli alti dirigenti dei vari uffici ed agenzie che realmente hanno in mano il potere. Parlo di migliaia di poltrone.
L'UE, lavorativamente parlando, è vista dai nostri politici come una rottura de cojoni, che distrae dalla competizione vera, ossia il campionato magnereccio dei partiti italici, che è in fondo la vera ciccia.
Ecco perchè lavorare oltralpe è considerato solo un parcheggio in cui prendere un buon stipendio in attesa di rituffarsi nella latrina romana. E i risultati si vedono.


hai abbastanza ragione anche se come al solito troppo apocalittico, ci sono anche alti dirigenti italiani a Bruxelles, ma non abbastanza

in questo caso però tutto l'apparato burocratico UE, la Commissione in particolare, c'entra poco perché è una decisione presa dai singoli governi, da 27 ministri in rappresentanza di 27 governi

il lavoro migliore andava fatto a livello diplomatico

ora, se sono bravi, chiederanno un premio di consolazione
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Tutto questo ha aiutato il film.
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Re: Diario economico

Messaggioda maxer » 22 nov 2017 15:07

tenente Drogo ha scritto:hai abbastanza ragione anche se come al solito troppo apocalittico, ci sono anche alti dirigenti italiani a Bruxelles, ma non abbastanza.

In questo caso però tutto l'apparato burocratico UE, la Commissione in particolare, c'entra poco perché è una decisione presa dai singoli governi, da 27 ministri in rappresentanza di 27 governi

il lavoro migliore andava fatto a livello diplomatico

ora, se sono bravi, chiederanno un premio di consolazione

Qualche assunzione di alcuni portaborse da sistemare ... ?
Già sarebbe un grande risultato ! :mrgreen:
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 22 nov 2017 17:16

Reuters:

I crediti anomali della Banca Mps (BMPS.MI) a fine 2016 erano ripartiti tra quasi 190.000 debitori, distribuiti lungo tutta Italia e per l'84% riferiti a imprese per lo più medio-piccole.

Lo ha spiegato Carmelo Barbagallo, capo della vigilanza della Banca d'Italia, nell'audizione davanti alla Commissione parlamentare che indaga sulla crisi delle banche degli ultimi anni e che oggi esamina il caso della banca senese.

"I prenditori che hanno ricevuto prestiti singolarmente superiori a 25 milioni sono 107 e rappresentano, per ammontare, il 12,7% del credito deteriorato totale. I dati disponibili non mostrano un contributo decisivo di Banca Antonveneta agli npl di Mps", ha detto. All'atto dell'acquisizione, ha spiegato Barbagallo, i prestiti della ex banca veneta "presentavano una rischiosità più accentuata rispetto a quelli del Monte, ma la loro incidenza su quelli del gruppo era di poco superiore al 20%.

A fine 2016, la quota di crediti deteriorati erogati nel Nord-Est è pari al 18% degli Npl del gruppo.

Nel corso dell'audizione Barbagallo ha dato altri dettagli accertati da Bankitalia sulla qualità del credito di Mps.

La genesi del credito deteriorato risulta per il 40% precedente al 2008 e per il 40% nel periodo 2008-2012, ha spiegato il capo della vigilanza.

"Non abbiamo rilevato particolari concentrazioni territoriali, non c'è evidenza dei fatti".

I criteri di erogazione del credito "non erano completamente adeguati, ma quell'indicatore del 35% (Npl rispetto al totale dei prestiti, tra 2014 e 2016) va letto anche in termini statistici". Nel 2014, spiega Barbagallo, si stabilizza il numeratore mentre il denominatore scende e fa salire il rapporto al 35% diventando anche il doppio del sistema.

Secondo una tabella mostrata da Barbagallo, i prestiti totali di Mps sono scesi da 147,8 miliardi a 142 l'anno successivo e poi 134 e 132 miliardi. I deteriorati nello stesso periodo sono passati da 36 miliardi del 2013 a 45,3 miliardi, poi 46,7 e 45,6 miliardi, con il Npl ratio che passa da 36% del 2013 a 31,9% del 2014 e poi 34,8% e 34,5%.

"Sicuramente è stato un modo non buono di erogare credito ma enfatizzato dal fatto di non aver più altro credito da erogare" e aver dovuto chiudere i rubinetti facendo scappare i clienti buoni e restare quelli meno buoni.
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Re: Diario economico

Messaggioda maxer » 22 nov 2017 20:55

zampaflex ha scritto:Reuters:
"Sicuramente è stato un modo non buono di erogare credito MA enfatizzato dal fatto di non aver più altro credito da erogare" e aver dovuto chiudere i rubinetti facendo scappare i clienti buoni e restare quelli meno buoni.

Non buono ???
MA enfatizzato ???

Uno dei più grandi crac bancari nella storia d' Italia viene minimizzato usando questi termini così riduttivi e velatamente quasi assolutori ?
Signor Barbagallo (e con lei i suoi numerosi sodali), ma si vergogni di prenderci in giro in tal modo !

:evil: :evil: :evil:
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