Per la serie le degu con dei temi semplici e generici non ci piacciono:
"Barolata Cru pesi medi" alla cieca (regola d'ingaggio: 2 bottiglie a cranio, valore complessivo massimo euro 100 miglior prezzo winesearcher)
Rosé Giubilo - Andi Fausto. Chi lo vende lo spaccia come "meglio di Krug"... lavandinato senza passare dal via.
BAROLO VIGNA ARBORINA 1998 - CORINO GIOVANNI. Elegante, parecchio chiuso, frutto leggero, tannino ancora fitto, leggero fumé, qualche nota di cassetto, sembra desideroso di aria ma non spicca il volo, neanche al riassaggio. Deluso...
Barolo Vecchie Vigne di Monvigliero e Pisapola 2005 - Sobrino. Decisamente aperto e floreale, con una bella rosa appassita, bella speziatura e qualche accenno verde. Per me sarà il naso più convincente e fragrante, che però non sarà sostenuto da una bocca altrettanto completa, seppur piacevole e ancora in cerca di maturità.
Barolo Bricco Luciani 2009 - Silvio Grasso. Deciso fruttato in evidenza, molto giovane ed irruento in bocca, vino d'impatto, col tempo un po' di radici, nel complesso mi ha convinto poco...
Barolo Bricco Pernice 2005 - E. Cogno. Grande struttura e tannino, frutta misurata, un pelo di alcol, poco mobile al naso, piuttosto giovane, col tempo fogliame e sottobosco, bella bocca piena e vigorosa.
Barolo Bussia Riserva 2006 - Giacomo Fenocchio. Terra bagnata e ginepro, frutto in disparte, spezie, tannino deciso ma levigato, bella freschezza, sicuramente di lunga vita e, a tratti, fin quasi un poco rigido. Un barolo vecchio stile che convince.
Barolo Rocche di castiglione 2004 - Luigi Oddero. frutto rosso, etereo, leggera ruggine e spezie scure. Sorso di buona freschezza, gli manca però l'affondo seppur ben fatto.
Barolo Brunate 1998 - Voerzio. Era l'intruso fuori budget, maledetto tappazzo...
Barolo Prapò 2010 - Schiavenza. Bel naso fruttato ed elegante, profondo, tannino graffiante, troppo giovane e naso un po' bloccato. si farà.
Barolo Ascheri 2010 - Reverdito Michele. Decisamente terroso, poi liquirizia, china e note balsamiche. Ancora arrabbiato in bocca.
Barolo Prapò 2010 - Schiavenza. Ad un certo punto si è sparsa la voce che nonostante più di 150 cru e millemila produttori nonchè annate, due commensali avessero portato la stessa identica bottiglia... Nonostante le somiglianze nessuno ha azzeccato la bottiglia gemella: non esistono grandi vini ma grandi bottiglie? Il tannino è sempre incazzato, ma i toni sono più autunnali e di sottobosco, comunque sempre in divenire...
Barolo Pernanno 2009 - Sobrero. Frutto scuro, bella bocca con acidità rinfrescante e bel tannino, leggera anguria e nota balsamica. finale leggermente amarognolo.
Barolo 2012 - Brezza. Frutto chiaro in stile Brezza, ma in un quadro un po' impreciso e sfocato, leggero alcol, bocca fresca e piacevole, tannino fitto, ma non convince appieno. Peccato...
Porto 10 años - Quinta de Val de Figueira. Elegante, poco frutto, piuttosto etereo e frutta secca, poco corpo e dolcezza molto misurata. nel complesso semplice.
Conclusioni:
- se devo fare una classifica: Fenocchio, Sobrino e poi Sobrero/Schiavenza a pari merito.
- non servivano conferme: VIVA IL BAROLO! è sempre una goduria, e avremmo potuto proseguire gli assaggi senza accusare il colpo...
- non servivano conferme: stappare il re dei vini a meno di dieci anni dalla vendemmia dovrebbe essere vietato da una legge. Certo, si può tentare, ma si finisce (quasi)sempre per valutarne le potenzialità, e la sensazione di incompiuta è lì ad attenderti.
- 2010 annata del secolo? certo, il campione statistico è micro/nano, ma non hanno spiccato rispetto agli altri...
- non servivano conferme: dovrò tracannarne ancora qualche damigiana prima di riuscire a riconoscere/districarmi tra i cru. Certo, con Sobrino il vigneto Monvigliero mi è passato per la mente, ma nel dubbio non l'ho nominato, ed è stato l'unico, per me, riconoscibile.
- unico rammarico: non aver trovato tra queste bottiglie "il quarto (o quinto, sesto) grande di Langa"
o meglio, diciamo che finiti gli assaggi non mi sono precipitato a caccia di una di queste bottiglie...