...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

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vinotec
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Re: ...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

Messaggioda vinotec » 09 nov 2017 06:40

littlewood ha scritto:
landmax ha scritto:Eccomi qua.

Ho letto le tue note sul Vega. Certo son d' accordo. Ma solamente che forse e anche senza forse aprire di quel vino un 2000 e' quanto meno un erodicidio clamoroso!!!


...come puoi vedere, all'unanimità, i "grandi" opinionisti enoici, sono concordi che l'arco di beva del vega 2000, sia dal 2010 al 2026...
https://www.wine-searcher.com/wine-8997 ... uero-spain
Quindi, nessun infanticidio :wink:
P.S.: il vega o piace o non piace...a me piace molto, mentre a Massimo, evidentemente no...
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Re: ...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

Messaggioda littlewood » 09 nov 2017 10:13

vinotec ha scritto:
littlewood ha scritto:
landmax ha scritto:Eccomi qua.

Ho letto le tue note sul Vega. Certo son d' accordo. Ma solamente che forse e anche senza forse aprire di quel vino un 2000 e' quanto meno un erodicidio clamoroso!!!


...come puoi vedere, all'unanimità, i "grandi" opinionisti enoici, sono concordi che l'arco di beva del vega 2000, sia dal 2010 al 2026...
https://www.wine-searcher.com/wine-8997 ... uero-spain
Quindi, nessun infanticidio :wink:
P.S.: il vega o piace o non piace...a me piace molto, mentre a Massimo, evidentemente no...

Si ivo ma un 89 bevuto a distanza di 5 anni era cambiato eccome!! Ed ora e' un vino stra or di na rio!!!
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Re: ...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

Messaggioda landmax » 09 nov 2017 12:18

vinotec ha scritto:
pawn55 ha scritto:....chi è Landmax nella foto?....curiosità.....complimenti x le recensioni,uno spettacolo anche se non mi capacito X le proprietà olfattive che ti ritrovi......probabilmente madre natura è stata magnanima con il tuo naso ma mi diventa difficile comprendere certi termini che usi e soprattutto associarli a degli odori così distinti come fai tu :D


...Massimo(landmax) è in secondo piano nella foto dove campeggia solo il vinsanto 1901...


... diciamo, non colto in una delle mie espressioni migliori!!! :lol: :lol: :lol: :lol:
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Re: ...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

Messaggioda landmax » 09 nov 2017 12:33

pawn55 ha scritto:... non mi capacito X le proprietà olfattive che ti ritrovi......probabilmente madre natura è stata magnanima con il tuo naso ma mi diventa difficile comprendere certi termini che usi e soprattutto associarli a degli odori così distinti come fai tu :D


Pensa che sono tra i più scarsi dei miei amici! Credo comunque sia solo questione di allenamento.

Aggiungo che più vado avanti, meno mi interessa essere analitico nel riconoscimento dei profumi, credendo fermamente che la chiave per capire un vino sia la bocca e i profumi in retrolfazione, più che il naso in sè.

Certo che quando ti capitano a portata di mano certi ossessi come il Vosne di Leroy di sabato scorso è difficile essere "parsimoniosi"! :mrgreen:
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Re: ...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

Messaggioda landmax » 09 nov 2017 13:17

Sul Vega Sicilia: ho aggiunto apposta la frase ad effetto per creare dibattito, e vedo che l'ho creato!

Dico che molto probabilmente potrei ricredermi bevendo un vecchio Vega Sicilia, come è capitato a littlewood, continuo però a chiedermi come si possano apprezzare vini che hanno una "sovrastruttura" così imponente, così "confezionati", così artificiali nella loro espressione gusto-olfattiva (un conto è la fragola, altro è la big babol :mrgreen: ).

Il vino è fatto bene - per carità di Dio - si sente che la materia sottostante è di prim'ordine. E proprio per questo mi domando perché offuscarla sotto una coltre di legno (americano per di più, che conferisce quella dolcezza così pronunciata che non riesco proprio a sopportare).

Se a ciò aggiungiamo una beva non proprio facile (per usare un eufemismo), per me la frittata è fatta.

A meno che - come certi Lalala - non vadano bevuti prima di 30/40 anni, ma allora mi chiedo perchè li commercializzino così presto (quest'anno a Voluptates ho assaggiato il 2008, una spremuta di legno).

Aggiungo, per rispondere a Maxer (che, sia detto per inciso, trovo sempre estremamente ironico e per questo lo stimo molto), che non mi sognerei mai di offendere nessuno, io ho parlato sempre e soltanto del vino, cercando di motivare il perché non lo ritenga un grande vino (nonostante il blasone).

Mi viene anche il dubbio che i vecchi Vega Sicilia fossero altra cosa e che magari lo stile sia cambiato negli ultimi 20-25 anni, conformandosi di più al gusto americano (quello mainstream intendo).

Detto ciò, esistono vini che - vivaddio - riescono ad esprimere complessità senza essere artificiali, spessore senza essere imbastiti di legno, profondità senza essere ostici da bere. Sodaccio '86 ne è l'esempio perfetto. Ecco, questi per me sono i grandi vini. E fortunatamente, di vini così, se ne trovano alle più varie latitudini, anche in Spagna (penso a certi vecchi Lopez de Heredia).
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Re: ...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

Messaggioda zampaflex » 09 nov 2017 13:38

landmax ha scritto:
Aggiungo che più vado avanti, meno mi interessa essere analitico nel riconoscimento dei profumi, credendo fermamente che la chiave per capire un vino sia la bocca e i profumi in retrolfazione, più che il naso in sè.



E bravo Max, questa è la seconda fase della vita del bevitore.
La terza è la vena... :mrgreen:
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Re: ...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

Messaggioda maxer » 09 nov 2017 15:41

landmax ha scritto:Aggiungo, per rispondere a Maxer (che, sia detto per inciso, trovo sempre estremamente ironico e per questo lo stimo molto), che non mi sognerei mai di offendere nessuno, io ho parlato sempre e soltanto del vino, cercando di motivare il perché non lo ritenga un grande vino (nonostante il blasone).

La stima è assolutamente ricambiata. :D
E ho capito benissimo che non avevi nessuna intenzione di offendere, bensì unicamente di provocare una discussione.
Mi è solo parso un tantino sopra le righe il termine 'fake news', che di questi tempi è spesso abusato.
Tutto qui.
E questa volta ti regalo un pacchetto intero di Big Babel ... :D
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Re: ...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

Messaggioda vinogodi » 09 nov 2017 16:02

landmax ha scritto:Sul Vega Sicilia: ho aggiunto apposta la frase ad effetto per creare dibattito, e vedo che l'ho creato!

Dico che molto probabilmente potrei ricredermi bevendo un vecchio Vega Sicilia, come è capitato a littlewood, continuo però a chiedermi come si possano apprezzare vini che hanno una "sovrastruttura" così imponente, così "confezionati", così artificiali nella loro espressione gusto-olfattiva (un conto è la fragola, altro è la big babol :mrgreen: ).

Il vino è fatto bene - per carità di Dio - si sente che la materia sottostante è di prim'ordine. E proprio per questo mi domando perché offuscarla sotto una coltre di legno (americano per di più, che conferisce quella dolcezza così pronunciata che non riesco proprio a sopportare).

Se a ciò aggiungiamo una beva non proprio facile (per usare un eufemismo), per me la frittata è fatta.

A meno che - come certi Lalala - non vadano bevuti prima di 30/40 anni, ma allora mi chiedo perchè li commercializzino così presto (quest'anno a Voluptates ho assaggiato il 2008, una spremuta di legno).

Aggiungo, per rispondere a Maxer (che, sia detto per inciso, trovo sempre estremamente ironico e per questo lo stimo molto), che non mi sognerei mai di offendere nessuno, io ho parlato sempre e soltanto del vino, cercando di motivare il perché non lo ritenga un grande vino (nonostante il blasone).

Mi viene anche il dubbio che i vecchi Vega Sicilia fossero altra cosa e che magari lo stile sia cambiato negli ultimi 20-25 anni, conformandosi di più al gusto americano (quello mainstream intendo).

Detto ciò, esistono vini che - vivaddio - riescono ad esprimere complessità senza essere artificiali, spessore senza essere imbastiti di legno, profondità senza essere ostici da bere. Sodaccio '86 ne è l'esempio perfetto. Ecco, questi per me sono i grandi vini. E fortunatamente, di vini così, se ne trovano alle più varie latitudini, anche in Spagna (penso a certi vecchi Lopez de Heredia).
... io sono giovane di bevute e , di conseguenza, di gusti semplici ed ancora in aperta elaborazione cognitiva e conoscitiva. Proprio per questo mi permetto di aggiungere un personalissimo giudizio , frutto , appunto , di inesperienza , per cui spero sia preso con benevolenza da chi ha più esperienza e sensibilità di me : io la penso in maniera diametralmente opposta di quanto hai scritto su Vega Sicilia, per una volta tanto non trovandomi neppure con qualche virgola a caso con quanto hai scritto, esempio fulgido che il gusto personale può trasalire e far differire in maniera clamorosa con quanto a due esseri umani può apparire in un bicchiere .
a) Mai sentito tanto legno come descritto in Vega Sicilia , né giovane , né tantomeno "maturo" (dai trent'anni in su)
b) La complessità di questo vino è epica , tanto da trasfigurarsi in sintesi territoriali e sensoriali che mutano a seconda dell'annata ma che abbracciano territori di vocazione assoluta (Priorat , Rodano, Bordeaux , Costa bolgherese) , prendendo da tutti questi i pregi e , sembra, tralasciandone i difetti.
c) Mai notato , nella mia giovane vita ( e qualche centinaio di assaggi , sia a casa che in cantina ) sovrastrutture imponenti in Vega , anzi , l'ho sempre trovato di una eleganza e profondità inusuale in una materia così ... ricca e "mediterranea". Proprio per questo , leggere di "... senza essere artificiali, spessore senza essere imbastiti di legno, profondità senza essere ostici da bere" ... mi scappa solo da ridere e penso si sia bevuto dell'altro e non Vega Sicilia Unico (oppure la RE).
PS: sono amico di Martino Manetti , ma penso si metta a ridere pure lui ad accostare il "Monumento Spagnolo" al Sodaccio (in cantina ho tutte le annate , vino che adoro...)
d) Confrontare Vega con LdH è come confrontare Rocce Rosse di Ar.Pe.Pe con Monfortino . Sono due approcci antitetici e completamente complementari nello sviluppare il tema del vitigno . Ci sta che uno si predisponga ad una tipologia rispetto all'altra a seconda del proprio gusto personale , però mi sembra di ritornare al passato quando i Majimbù schifavano i grandi Bordeaux a prescindere per l'intolleranza personale alle pirazine , oppure un amico veneto che schifava Leroy perché il suo modello è la ciccia di Montelodoletta .
e) Con questo lascio la sensibilità e gusto personale nel guidare l'appassionato di qualsiasi genere, neofita o navigato, bello o brutto, simpatico (come landmax) oppure antipatico nelle proprie scelte e giudizi, solo che , in questo caso, mi sembra davvero eccessivo verso quello che ritengo , senza meno , il più grande vino al mondo come rapporto qualità/prezzo e latore di piaceri fra i più grandi io possa cercare in una bottiglia di vino... 8)
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Re: ...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

Messaggioda Alberto » 09 nov 2017 17:03

Quasi quasi ora riabilito landmax.
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Re: ...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

Messaggioda vinogodi » 09 nov 2017 17:09

Alberto ha scritto:Quasi quasi ora riabilito landmax.
...l'avresti scritto anche se avessi commentato con un semplice "w la fica" , quindi ... 8)
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Re: ...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

Messaggioda Alberto » 09 nov 2017 17:21

vinogodi ha scritto:
Alberto ha scritto:Quasi quasi ora riabilito landmax.
...l'avresti scritto anche se avessi commentato con un semplice "w la fica" , quindi ... 8)

:lol:
Dai che si scherza...
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Re: ...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

Messaggioda Andyele » 09 nov 2017 17:47

Evidentemente io ho una sensibilità minore, forse son anche più sempliciotto di gusti e mi lascio circuire da queste sensazioni olfattive dolci, rassicuranti e banali ma mai mi ero accorto che il Vega Sicilia fosse un vino coperto da una coltre di legno americano, confezionato, artificiale e ostico da bere.

L’ultimo bevuto un Reserva Especial (con annate 85-90 e 94) è un vino che mi è rimasto nella mente e nel cuore. Per me un vino assoluto ed un vino che vorrei bere tutti i giorni.
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Re: ...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

Messaggioda landmax » 09 nov 2017 18:01

vinogodi ha scritto:... sono amico di Martino Manetti , ma penso si metta a ridere pure lui ad accostare il "Monumento Spagnolo" al Sodaccio (in cantina ho tutte le annate , vino che adoro...)


Marco, lo dico senza ironia alcuna: per me non c'è confronto, in termini qualitativi - prescindendo quindi dall'elemento dell'oggettiva incomparabilità geografica, di vitigno, di annata, ecc., ma guardando soltanto al brutale parametro della "qualità percepita" - tra i due vini che ho bevuto sabato! Sodaccio '86 era un vino da 94-95 punti, Vega Sicilia per me non superava gli 85-86... ed infatti il Sodaccio è finito troppo presto, il Vega Sicilia è rimasto lì nel bicchiere. Aggiungo che sabato credo nessuno la pensasse diversamente (forse Ivo, non saprei).

Io credo assolutamente nella tua onestà intellettuale quando affermi di amare visceralmente questo vino (io non me ne capacito, ma tant'è). Tu, corrispondentemente, sono certo che credi nella mia onestà intellettuale nel motivare le ragioni del mio disamore (tu ugualmente non te ne capaciterai, ma così è).

Uno dei due sbaglia nell'analisi sensoriale? E' possibile, certamente, ma credo che sia piuttosto un problema di prospettiva rispetto ai parametri che, per ciascuno di noi, definiscono la qualità di un vino. Io ad esempio tendo a non enfatizzare troppo il dato della persistenza e a concentrarmi di più sull'importanza della bevibilità. Per me è più grande un vino di cui ho voglia di finirmi l'intera bottiglia rispetto ad uno che magari è anche più persistente, ma privo di dinamica. Tu sei solito esaltare la potenza di certi vini, per me la potenza non vuol dir nulla se non c'è dinamica, dettaglio, sottigliezza aromatica.

Insomma, a parità di capacità e di attenzione nella degustazione, credo che vi sia spazio per divergere anche radicalmente sulla valutazione qualitativa di un vino, purché siano chiari i valori di partenza che - per ciascuno di noi - definiscono la qualità di un vino.

Detto ciò, so di non sapere nulla e son sempre pronto a ricredermi, quindi se qualcuno mi vuole invitare a una verticale storica di Vega Sicilia son sempre disponibile... :mrgreen:
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Re: ...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

Messaggioda vinotec » 09 nov 2017 18:29

...la prossima volta stapperemo una 90 che ho in serbo in cantina... :wink:
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Re: ...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

Messaggioda maxer » 09 nov 2017 20:04

vinogodi ha scritto:
... io sono giovane di bevute e , di conseguenza, di gusti semplici ed ancora in aperta elaborazione cognitiva e conoscitiva. Proprio per questo mi permetto di aggiungere un personalissimo giudizio , frutto , appunto , di inesperienza , per cui spero sia preso con benevolenza da chi ha più esperienza e sensibilità di me : io la penso in maniera diametralmente opposta di quanto hai scritto su Vega Sicilia, per una volta tanto non trovandomi neppure con qualche virgola a caso con quanto hai scritto, esempio fulgido che il gusto personale può trasalire e far differire in maniera clamorosa con quanto a due esseri umani può apparire in un bicchiere .



MAI ho letto, durante i miei lunghi anni, incipit migliore per esordire in un confronto di opinioni diverse e antitetiche, al fine di esprimere il proprio parere.
Questa è arte dell'eloquenza e della comunicazione !
Ultima modifica di maxer il 09 nov 2017 20:36, modificato 1 volta in totale.
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Re: ...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

Messaggioda pawn55 » 09 nov 2017 20:35

mi piace tutto ciò e finalmente una discussione istruttiva su due pareri forti e completamente all'opposto......la differenza la fanno le papille....mi piacerebbe sondare su chi è pro o contro il Vega....si accettano pareri ulteriori :lol: :lol:
maxer
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Re: ...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

Messaggioda maxer » 09 nov 2017 20:44

8)
pawn55 ha scritto:mi piace tutto ciò e finalmente una discussione istruttiva su due pareri forti e completamente all'opposto......la differenza la fanno le papille....mi piacerebbe sondare su chi è pro o contro il Vega....si accettano pareri ulteriori :lol: :lol:

Tifoserie da derby ?
Milan - Inter 2-4
Roma - Lazio 0-0
Juve - Toro 0-1
Vega - Sodaccio 44-21
Genoa - Samp 1-3
Verona - Chievo 1-0
Mah ...
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Re: ...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

Messaggioda pawn55 » 09 nov 2017 20:49

maxer ha scritto:8)
pawn55 ha scritto:mi piace tutto ciò e finalmente una discussione istruttiva su due pareri forti e completamente all'opposto......la differenza la fanno le papille....mi piacerebbe sondare su chi è pro o contro il Vega....si accettano pareri ulteriori :lol: :lol:

Tifoserie da derby ?
Milan - Inter ?
Roma - Lazio ?
Juve - Toro ?
Vega - Sodaccio ?
Genoa - Samp ?
Verona - Chievo ?
Mah ...


il tifo è faziosità e cecità..... l'intenditore o sportivo come tu hai paragonato in questo caso è obbiettivo
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Re: ...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

Messaggioda Wineduck » 09 nov 2017 21:00

landmax ha scritto:
vinogodi ha scritto:... sono amico di Martino Manetti , ma penso si metta a ridere pure lui ad accostare il "Monumento Spagnolo" al Sodaccio (in cantina ho tutte le annate , vino che adoro...)


.........a concentrarmi di più sull'importanza della bevibilità. Per me è più grande un vino di cui ho voglia di finirmi l'intera bottiglia rispetto ad uno che magari è anche più persistente, ma privo di dinamica. Tu sei solito esaltare la potenza di certi vini, per me la potenza non vuol dir nulla se non c'è dinamica, dettaglio, sottigliezza aromatica.



Queste parole del validissimo landmax sintetizzano meglio di tutte le altre scritte in 15 anni di forum sulla "cortina di ferro" o se volete "muro di Berlino" anzi direi "Grande Muraglia Cinese" che mi separa dalla categoria di degustatori a cui lui appartiene (insieme a moltissimi altri).
Direi anzi che la storia del forum, in estrema sintesi, sia stata proprio questa: sovranisti della bevibilità vs. globalisti del gusto senza schemi precostituiti. Al gruppo di landmax sono appartenuti (ed ancora appartengono) gli AVR ed i loro fedeli compagni di merende, la colonna milanese che faceva capo al Comandante, alcuni romagnoli fondamentalisti e più recentemente il De Cristofaro ed i suoi seguaci di Tipicamente. Con loro anche la maggioranza silenziosa (o semi silenziosa) che ha prevalentemente solo lurkato il forum in questi anni.
Fra i globalisti oltre al sottoscritto e Vinogodi (la cui analisi del Vega Sicilia ovviamente sposo in pieno), il grandissimo Corto Maltese (se ci sei batti un colpo), il sempre validissimo Arnaldo (sperando che non si rovini con le cattive frequentazioni di certi dubbi personaggi :mrgreen: ), il magnifico Ludi e pochi altri (mi scuso se avessi dimenticato qualcuno ma comunque siamo in pochi, veramente pochi). Ovviamente questa è una divisione di massima, gli estremi di una linea continua lungo la quale si distribuiscono moltissimi soggetti intermedi (paperofranco per esempio è tendenzialmente un sovranista ma il suo spirito anarchico gli impedisce di essere pienamente classificabile :lol: ).
Discussioni come queste erano all'ordine del giorno fino a pochi anni or sono, adesso sono una rarità e fa piacere constatare che adesso possono essere riproposte con la dovuta moderazione (in assenza dei facinorosi provocatori in stile "blackblock" che si sono visti bazzicare per anni).

Landamax ha centrato magnificamente il punto dirimente: cosa ci divide più di ogni altra cosa? La BEVIBILITA' un concetto che ricordo benissimo essere stato al centro di tante discussioni: la concezione del vino come "bibita" contro la concezione di vino come "alimento". Per me il vino è nato e sarà sempre, nei secoli dei secoli, un alimento, un complemento ai piatti a cui è abbinato e quindi, per definizione, non potrà mai avere un unico stile, una sola interpretazione (di vigna e/o di cantina), non può esserci un solo profilo da considerare ideale (dinamico, dettagliato, aromaticamente sottile ...o come diceva Francesco baroloonline alcuni anni fa... dotato di "potenza senza peso"). Io capisco che è più rassicurante (ed anche facile dal punto di vista delle tecniche degustative) crearsi un modello ideale a cui fare riferimento e confrontarlo mentalmente con quello che si ha nel bicchiere ma così facendo si fa torto alla grandezza di tutti gli altri vini che non corrispondono a quell'ideale. E' come se decidessi a tavolino che le donne belle debbano essere tutte alte 180 cm, bionde e con misure 90-60-90 e che tutte le altre fossero racchie o comuqnue non delle gran bellezze! Mi perderei il 98% della bellezza femminile, porca paletta! Nella metafora questo riguarda soprattutto l'uso dei legni per i quali il gruppo dei sovranisti ha una sensibilità decisamente fuori registro, anzi direi fuori da ogni logica. La vicenda del Vega mi ha ricordato alcune degustazioni del passsato quando, bicchiere-a-bicchiere mi sono trovato a confrontarmi con dei sovranisti sul GranBussia 96, sul Percarlo 90 o addirittura sul Percarlo 99 (con quel presunto fenomeno di De Cristofaro che vorrebbe spacciarsi per grande degustatore e critico obiettivo pur non sapendo percepire la grandezza di un vino assoluto come il Percarlo 99) in cui ho provato quello che hanno provato vingodi e maxer. La percezione palatale di certi tannini nel vino (solo in parte dovuta alla cessione del legno ed in gran parte provenienti dal patrimonio polifenolico di certi vinaccioli) da parte dei sovranisti è letteralmente inattendibile. Per spiegare questo concetto ho usato spesso un'altra metafora sulla bellezza femminile, ricordando che fino a quando lo standard di bellezza assoluta lo stabiliranno gli omosessuali, le donne fuori standard soffriranno sempre di frustrazione! Ma quasi tutti gli eterosessuali sanno che non è quello lo standard assoluto, anzi che non esiste (per fortuna)!
La bevibilità in certi vini è apprezzabilissima ma perchè rientra nel loro DNA, hanno scelto quello stile e propongono quella caratteristica. Altri vini hanno altre "frecce" nel loro arco e basano la loro grandezza su fattori diversi che un grande degustatore dovrebbe riconoscere ed apprezzare. Dopodichè può dire che non stapperebbe quella bottiglia per fare una serata in allegria con i suoi migliori amici ma questo non toglie niente al fatto che possa essere un vino supremo.
Personalmente cerco di approcciarmi al bicchiere nel modo più "laico" possibile: prima studiare il vino e poi cercare di capirne le qualità (sempre che ne abbia). Anche in questo sono un positivista: ogni essere umano ha una dote, non sempre è quella che servirebbe in una determinata circostanza ma non significa che la persona, in quanto tale, debba essere bocciata. Lo stesso vale per il vino: di vini che hanno elevate qualità ce ne sono molti ed è compito di chi è intellettualmente curioso scoprirle.
Se poi uno preferisce bere "con il cappuccio in testa", liberissimo di farlo. Però io non lo classifico come un degustatore capace ma solo come un "esperto" di un certo stile.
Ultima modifica di Wineduck il 10 nov 2017 00:32, modificato 1 volta in totale.
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Re: ...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

Messaggioda pawn55 » 09 nov 2017 21:37

Wineduck ha scritto:
landmax ha scritto:
vinogodi ha scritto:... sono amico di Martino Manetti , ma penso si metta a ridere pure lui ad accostare il "Monumento Spagnolo" al Sodaccio (in cantina ho tutte le annate , vino che adoro...)


.........a concentrarmi di più sull'importanza della bevibilità. Per me è più grande un vino di cui ho voglia di finirmi l'intera bottiglia rispetto ad uno che magari è anche più persistente, ma privo di dinamica. Tu sei solito esaltare la potenza di certi vini, per me la potenza non vuol dir nulla se non c'è dinamica, dettaglio, sottigliezza aromatica.



Queste parole del validissimo landmax sintetizzano meglio di tutte le altre scritte in 15 anni di forum sulla "cortina di ferro" o se volete "muro di Berlino" anzi direi "Grande Muraglia Cinese" che mi separa dalla categoria di degustatori a cui lui appartiene (insieme a moltissimi altri).
Direi anzi che la storia del forum, in estrema sintesi, sia stata proprio questa: sovranisti della bevibilità vs. globalisti del gusto senza schemi precostituiti. Al gruppo di landmax sono appartenuti (ed ancora appartengono) gli AVR ed i loro fedeli compagni di merende, la colonna milanese che faceva capo al Comandante, alcuni romagnoli fondamentalisti e più recentemente il De Cristofaro ed i suoi seguaci di Tipicamente. Con loro anche la maggioranza silenziosa (o semi silenziosa) che ha prevalentemente solo lurkato il forum in questi anni.
Fra i globalisti oltre al sottoscritto e Vinogodi (la cui analisi del Vega Sicilia ovviamente sposo in pieno), il grandissimo Corto Maltese (se ci sei batti un colpo), il sempre validissimo Arnaldo (sperando che non si rovini con le cattive frequentazioni di certi dubbi personaggi :mrgreen: ), il magnifico Ludi e pochi altri (mi scuso se avessi dimenticato qualcuno ma comunque siamo in pochi, veramente pochi). Ovviamente questa è una divisione di massima, gli estremi di una linea continua lungo la quale si distribuiscono moltissimi soggetti intermedi (paperofranco per esempio è tendenzialmente un sovranista ma il suo spirito anarchico gli impedisce di essere pienamente classificabile :lol: ).
Discussioni come queste erano all'ordine del giorno fino a pochi anni or sono, adesso sono una rarità e fa piacere constatare che adesso possono essere riproposte con la dovuta moderazione (in assenza dei facinorosi provocatori in stile "blackblock" che si sono visti bazzicare per anni).

Landamax ha centrato magnificamente il punto dirimente: cosa ci divide più di ogni altra cosa? La BEVIBILITA' un concetto che ricordo benissimo essere stato al centro di tante discussioni: la concezione del vino come "bibita" contro la concezione di "vino" come alimento. Per me il vino è nato e sarà sempre, nei secoli dei secoli, un alimento, un complemento ai piatti a cui è abbinato e quindi, per definizione, non potrà mai avere un unico stile, una sola interpretazione (di vigna e/o di cantina), non può esserci un solo profilo da considerare ideale (dinamico, dettagliato, aromaticamente sottile ...o come diceva Francesco baroloonline alcuni anni fa... dotato di "potenza senza peso"). Io capisco che è più rassicurante (ed anche facile dal punto di vista delle tecniche degustative) crearsi un modello ideale a cui fare riferimento e confrontarlo mentalmente con quello che si ha nel bicchiere ma così facendo si fa torto alla grandezza di tutti gli altri vini che non corrispondono a quell'ideale. E' come se decidessi a tavolino che le donne belle debbano essere tutte alte 180 cm, bionde e con misure 90-60-90 e che tutte le altre fossero racchie o comuqnue non delle gran bellezze! Mi perderei il 98% della bellezza femminile, porca paletta! Nella metafora questo riguarda soprattutto l'uso dei legni per i quali il gruppo dei sovranisti ha una sensibilità decisamente fuori registro, anzi direi fuori da ogni logica. La vicenda del Vega mi ha ricordato alcune degustazioni del passsato quando, bicchiere-a-bicchiere mi sono trovato a confrontarmi con dei sovranisti sul GranBussia 96, sul Percarlo 90 o addirittura sul Percarlo 99 (con quel presunto fenomeno di De Cristofaro che vorrebbe spacciarsi per grande degustatore e critico obiettivo pur non sapendo percepire la grandezza di un vino assoluto come il Percarlo 99) in cui ho provato quello che hanno provato vingodi e maxer. La percezione palatale di certi tannini nel vino (solo in parte dovuta alla cessione del legno ed in gran parte provenienti dal patrimonio polifenolico di certi vinaccioli) da parte dei sovranisti è letteralmente inattendibile. Per spiegare questo concetto ho usato spesso un'altra metafora sulla bellezza femminile, ricordando che fino a quando lo standard di bellezza assoluta lo stabiliranno gli omosessuali, le donne fuori standard soffriranno sempre di frustrazione! Ma quasi tutti gli eterosessuali sanno che non è quello lo standard assoluto, anzi che non esiste (per fortuna)!
La bevibilità in certi vini è apprezzabilissima ma perchè rientra nel loro DNA, hanno scelto quello stile e propongono quella caratteristica. Altri vini hanno altre "frecce" nel loro arco e basano la loro grandezza su fattori diversi che un grande degustatore dovrebbe riconoscere ed apprezzare. Dopodichè può dire che non stapperebbe quella bottiglia per fare una serata in allegria con i suoi migliori amici ma questo non toglie niente al fatto che possa essere un vino supremo.
Personalmente cerco di approcciarmi al bicchiere nel modo più "laico" possibile: prima studiare il vino e poi cercare di capirne le qualità (sempre che ne abbia). Anche in questo sono un positivista: ogni essere umano ha una dote, non sempre è quella che servirebbe in una determinata circostanza ma non significa che la persona, in quanto tale, debba essere bocciata. Lo stesso vale per il vino: di vini che hanno elevate qualità ce ne sono molti ed è compito di chi è intellettualmente curioso scoprirle.
Se poi uno preferisce bere "con il cappuccio in testa", liberissimo di farlo. Però io non lo classifico come un degustatore capace ma solo come un "esperto" di un certo stile.


mi piace il tuo concetto e lo sposo....soprattutto sulla figa :lol: :lol: :lol: ....rende chiaro tutto il discorso senza altre interpretazioni
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Re: ...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

Messaggioda Wineduck » 10 nov 2017 00:22

P.S. 1
Sono immensamente felice nel constare che da anni su questo forum si sia smesso di etichettare come "tristi" i vini che non piacciono a certi sovranisti. Mi ha sempre suscitato un piccolo moto di rabbia quel termine, tanto sprezzante quanto offensivo verso coloro i quali li apprezzano (per non parlare di chi tanta fatica li produce). L'arroganza che trabordava da quelle note di degustazione era tanto "grassa" quanto scarna era la cultura del vino di chi le vergava.
Ultima modifica di Wineduck il 10 nov 2017 00:40, modificato 1 volta in totale.
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Re: ...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

Messaggioda Wineduck » 10 nov 2017 00:32

P.S. 2
Al termine di questo ragionamento, non posso non riservare un pensiero a uno dei migliori forumisti attuali, per quantità e qualità dei contributi che fornisce alla comunità: era partito come uno dei più convinti e coerenti globalisti, per poi trasformarsi lentamente in uno dei più infidi e striscianti sovranisti :lol: .... ciao Luciano zampaflex :mrgreen:
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Re: ...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

Messaggioda maxer » 10 nov 2017 01:32

Gli interventi di Vinogodi e di Wineduck sono quanto di più chiaro e propedeutico abbia letto riguardo alle diverse modalità di accostarsi al mondo del vino.
A mio parere le due categorie, se cosi si possono definire, dei cosiddetti 'sovranisti' e 'globalisti' rispecchiano fondamentalmente, oltre che due diverse sensibilità sensoriali, una differenza di età.
Mi spiego meglio: non so quanti anni abbia Wineduck, non lo conosco (purtroppo), ma credo che finora abbia avuto il tempo di degustare vini a migliaia, così come Vinogodi, che conosco (purtroppo, perché con la Borgogna mi ha rovinato ... :D ).
Entrambi, con pochi altri frequentatori del forum, hanno sicuramente sviluppato delle capacità degustative superiori rispetto alla media. E non è per sminuire i gggiovani che preferiscono, per semplificare, la bevibilita' alla complessità: ci vuole tempo e assaggi, assaggi, assaggi per affinare il proprio gusto. Ma bisogna avere la mente (e le papille) libere, umili, aperte, senza fissarsi su dogmi inespugnabili.
Porto il mio esempio: ho 67 anni, ho iniziato ad accostarmi al vino e a bere 'bene' molto tardi, circa 25 anni fa, dopo una "gioventù" molto più orientata ai superalcolici. Sono stato accompagnato in questo da un mio grande enoamico, Augusto Massif, che mi ha fatto gradualmente scoprire il meglio del vino italiano, con degustazioni con gruppi di amici, visite alle cantine, bellissimi viaggi in zone tutte da scoprire (Trentino, Alto Adige, Toscana, Langhe, Puglia, Marche, Veneto). In tal modo ho affinato il mio sapere e la mia sensibilità, la terminologia per poter descrivere ciò che provavo, degustando i vini più diversi e riuscendo a iniziare a costruirmi un mia capacità sensoriale, senza preconcetti, spesso trovandomi anche in disaccordo con l'amico Augusto molto più esperto di me. Ma ci sta, ci deve stare !
Poi, mi sembra 10 anni fa, ho conosciuto Marco Vinogodi e qui c'è stato un ulteriore grande passo in avanti. Ma ero pronto a farlo, perché il mio bel numero di vini italiani li avevo bevuti e soprattutto "pensati".
Altre degustazioni, Francia, Champagne, Borgogna, top dell' Italia, Germania, Spagna ( :mrgreen: ) e via, come sappiamo. All'inizio solo ascolto di commenti, note, descrizioni di storie, luoghi, personaggi del vino. Poi pian piano partecipazione alle pacate discussioni con i miei pareri, su vini che mi parevano (e tuttora sono ...) dei vini supremi.
Adesso non mi ritengo certo un grande esperto, ma almeno su un vino posso dare un mio parere, frutto dell' esperienza di tante bottiglie aperte.
Sempre più con la ferma idea che il vino è un "alimento", creato per essere quasi sempre abbinato al cibo e viceversa. Dico 'quasi sempre' perché ci sono vini talmente alimenti eccezionali che possono essere bevuti nella loro solitudine (e qui, secondo me, la meditazione non è tanto nell' accezione di migliorare le nostre capacità mentali in senso lato, bensì nella nostra concentrazione su quanto il vino stesso ci trasmette come piacere in sé).
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Re: ...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

Messaggioda alì65 » 10 nov 2017 07:38

pensa, io più vado a vanti e più semplifico le bevute in due categorie; mi piace, non mi piace
secondo me è il miglior modo per esprimere gli anni passati ad assaggiare liquidi.....tutto il resto....pippe!!!
(scusate se non ho letto tutto e tutti ma non ce la faccio, dopo anni di forum ho l'imbastigo)
futuro roseo, si preannuncia un 2025 da urlo!!!
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Re: ...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

Messaggioda zampaflex » 10 nov 2017 11:30

Wineduck ha scritto:P.S. 2
Al termine di questo ragionamento, non posso non riservare un pensiero a uno dei migliori forumisti attuali, per quantità e qualità dei contributi che fornisce alla comunità: era partito come uno dei più convinti e coerenti globalisti, per poi trasformarsi lentamente in uno dei più infidi e striscianti sovranisti :lol: .... ciao Luciano zampaflex :mrgreen:


Maddeché!!! :lol: :lol: :lol:

Sai bene che a me la ciccia piace, ma la gusto meglio quando c'è equilibrio e movimento. In questo, un pochino sono cambiato rispetto agli esordi seguendo IL VATE :wink:

Però per me, stando in topic, Vega Sicilia è un vino immenso con l'unico difetto di dovere essere aspettato molto, molto tempo affinché si distenda e dipani il groviglio del suo essere MATERICO (termine glo-ba-li-stis-si-mo!).
Non progredi est regredi

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