...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

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vinotec
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Messaggioda vinotec » 05 nov 2017 08:49

Ieri, nella mia cantina ho organizzato con i miei due figli, Francesco e Andrea, un incontro tra amici che potremmo definire tra Romagna e Toscana + un Romano...eravamo Io, Francesco, Andrea, Iacopo, Claudio e Massimo(landmax) per la Romagna, mentre per la Toscana erano presenti: Martino(Manetti), Emanuele, Lorenzo, Fausto e da Roma Giancarlo Marino...
Solito menù di caccia con un superbo capriolo e dei colombacci super, il tutto preparato dallo chef della Casetta.
Perdonatemi, ma alla diciassettesima bottiglia ho perso un po' la memoria e non ricordo tutti i vini, ma ci proverò(SE LEGGE IL POST CHIEDO AIUTO A LANDMAX)...
Martino aveva portato direttamente dalla cantina di Montevertine un Sodaccio 1986(da lacrime) ed un pergole 1996(a me piaciuto su tutti).
In attesa che tutta la combriccola fosse presente ci siamo scolati 4 bottiglie di champagne:
-EGLY OURIET VP :D :D :D :D
-ROEDERER B.B 2007 :D :D :D :D
-JACQUESSON 740 :D :D :D :D
-??? :D :D :D
- LEROY VOSNE ROMANEE VILAGE 2004 :D :D :D :D profumo da estasi, ma bocca solo discreta(2004 annata pessimerrima)
- VEGA SICILIA UNICO 2000 :D :D :D :D :D
- CORNAS REYNARD 2012 :D :D :D :D TROPPO GIOVANE DA RISENTIRE FRA 10 ANNI
- BAROLO MASSOLINO VIGNA RIONDA 2004 :D :D :D :D :D FINEZZA ESTREMA
- BRUNELLO VALDICAVA 2008 :D :D :D CICCIONE UN PO' SMALTATO
- MONTESODI 1995 :D :D :D + ANCORA IN BOTTA MA IN CALO DOPO POCO
- MONTEVERTINE 1986 :D :D :D :D :D :) ECCELLENTE DA LACRIME...
- PERGOLE 1996 :D :D :D :D :D A ME PIACIUTO TANTISSIMO
- CLOS VOGEOT E ALTRO GRAN CRU DI BORGOGNA :D :D :D :D :D ENTRABI DI UN LIVELLO ECCEZIONALE
- VALTELLINA SUPERIONE 2007 :D :D :D NEL FINALE E NON TROPPO NELLE MIE CORDE
- VINSANTO DILETTI 1901... :D :D :D :D :D :D CUM LAUDEFUORI DA OGNI PARAMETRO DI LOGICA ENOICA
Sicuramente avrò dimenticato qualcosa, perdonatemi, ma è stata una giornata stupenda con amici e veri appassionati, di una simpatia coinvolgente ed unica...GRAZIE!!!!!!!!!!
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Ultima modifica di vinotec il 05 nov 2017 15:27, modificato 3 volte in totale.
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Re: ...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

Messaggioda vinogodi » 05 nov 2017 09:21

Spero si ripeterà con questa consolidata formula. Gran bevuta e occasione mancata di rivedere alcuni vecchi amici .Aspetto qualche commento...
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Re: ...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

Messaggioda vinogodi » 05 nov 2017 09:21

Spero si ripeterà con questa consolidata formula. Gran bevuta e occasione mancata di rivedere alcuni vecchi amici .Aspetto qualche commento...
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Re: ...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

Messaggioda landmax » 05 nov 2017 10:45

Un grazie immenso a Ivo per la straordinaria occasione che mi ha concesso non solo di bere vini irripetibili, ma di stare al tavolo con persone che, al di là della loro fama, si sono rivelate commensali di una simpatia travolgente!

Grande giornata davvero, con cibo come sempre da lacrime.

Ne parlerò più tardi, ora aiuto Ivo a ricostruire la line up, che è stata, nell'ordine:

APERITIVI:
- PAUL BARA BRUT RESERVE
- ROEDERER VINTAGE 2007
- EGLY OURIET VP (sboccatura maggio 2015)
- JACQUESSON 740

PRIMA BATTERIA:
- VOSNE ROMANEE 2004 DOM. LEROY
- SODACCIO 1986 MONTEVERTINE
- CLOS DES LAMBRAYS 2005 DOM. DES LAMBRAYS

SECONDA BATTERIA:
- BRUNELLO DI MONTALCINO 2008 VALDICAVA
- BAROLO VIGNA RIONDA 2004 MASSOLINO
- UNICO 2000 VEGA SICILIA

INTERMEZZO:
- VALTELLINA SUP. SASSELLA VIGNA REGINA RIS. 2007 AR.PE.PE.

TERZA BATTERIA:
- MONTESODI 1995 FRESCOBALDI
- PERGOLE TORTE 1996 MONTEVERTINE
- CLOS-VOUGEOT VIEILLES VIGNES 2005 CHATEAU DE LA TOUR
- CORNAS REYNARD 2012 THIERRY ALLEMAND

STANDING ALONE:
- VINO SANTO 1901 FAM. DILETTI
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Re: ...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

Messaggioda vinotec » 05 nov 2017 10:59

vinogodi ha scritto:Spero si ripeterà con questa consolidata formula. Gran bevuta e occasione mancata di rivedere alcuni vecchi amici .Aspetto qualche commento...


Certo che ripeteremo, Marco, repetita iuvant! MI è dispiaciuto moltissimo che quando ti ho invitato, tu avessi già un impegno...provvederemo :wink:
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Re: ...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

Messaggioda arnaldo » 05 nov 2017 17:25

Ohibo' due Grand cru da annata irripetibile...come si sono comportati?.. chiusissimi ancora?
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Re: ...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

Messaggioda vinotec » 05 nov 2017 19:17

arnaldo ha scritto:Ohibo' due Grand cru da annata irripetibile...come si sono comportati?.. chiusissimi ancora?


...si purtroppo e a detta di Giancarlo se ripetessimo la stessa stappatura fra 10 o più anni la sensazione sarebbe sempre la stessa...la 2005, grandissima annata, ma ferma immobile come la poesia del Manzoni Il cinque maggio...ei fu. Siccome immobile...alla fine meglio una 2009 o 2010, certamente più pronte anche se più giovani...oh, avercene delle bottiglie così... :wink:
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Re: ...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

Messaggioda egio » 05 nov 2017 19:43

Complimentoni gente. Scatta astinenza da Brisighella....!!!
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Re: ...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

Messaggioda vinotec » 05 nov 2017 20:02

egio ha scritto:Complimentoni gente. Scatta astinenza da Brisighella....!!!


...vigliaccone :lol: ... mancavi solo tu...se alla prossima non ci sei, ti vengo a prendere!
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Re: ...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

Messaggioda arnaldo » 05 nov 2017 20:07

arnaldo ha scritto:Ohibo' due Grand cru da annata irripetibile...come si sono comportati?.. chiusissimi ancora?


Bene.perfetto.come immaginavo.ho gia' programmato la prima stappatura nel 2030 sperando di essere vivo. 8)
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Re: ...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

Messaggioda landmax » 05 nov 2017 21:59

Eccomi qua.

APERITIVI:
- PAUL BARA BRUT RESERVE: saltato, e non per mia volontà... (gli amici toscani erano arrivati presto e avevano una certa sete :mrgreen: )
- ROEDERER VINTAGE 2007: buon champagne, la liqueur e l'elevage in legno si sentono in maniera misurata e complessivamente piacevole. La bocca è abbastanza magra, ma tesa e di buona lunghezza. :D :D :D
- EGLY OURIET VP (sboccatura maggio 2015): di grande impatto a livello olfattivo, con note di crema pasticcera, lieviti e yogurt a dominare la scena. Bocca magistrale per finezza di perlage e pienezza, più da vino che da "champagnino", di allungo superiore. Una solida certezza. :D :D :D :D
- JACQUESSON 740 (sboccatura dicembre 2016): al naso è ancora (comprensibilmente) indietro nello sviluppo, molto fine comunque nelle sensazioni minerali. Epperò il gusto è straordinario, saporito, di impetuosa freschezza e con quella trascinante gessosità che solo i grandi champagne sanno donare. Chapeau. :D :D :D :D

PRIMA BATTERIA:
- VOSNE ROMANEE 2004 DOM. LEROY: l'avevo già assaggiato da Vinogodi anni fa e lo ricordavo meno affascinante di quanto non l'abbia trovato ieri. Invece il tempo ha giocato a suo favore (inaspettatamente, considerando l'annata), rendendone i profumi davvero magnetici: letteralmente impossibile per me staccare il naso. Un magma quasi inestricabile di aromi (in cui, random,ritrovi: spezie orientali le più varie, fragole spappolate, fragoline e lamponcini di bosco, caramella al rabarbaro, hashish e incensi, mazzi di fiori fanè, ecc. ecc. ecc.), di stupefacente intensità e bellezza. In bocca chiaramente paga il pegno dell'annata, vino più nervoso che pieno, ma cacchio: che naso! :D :D :D :D :)
- SODACCIO 1986 MONTEVERTINE: diciamo che, se un certo Giancarlo Marino ti suggerisce che è il più grande vino che Montevertine abbia mai prodotto, un motivo ci sarà. E dire che io ero rimasto fulminato dall'88, altro vino mostruoso. E il motivo c'è. Lento ad aprirsi, guadagna ogni minuto in definizione aromatica, in un quadro sì di terziarizzazione, ma assolutamente misurata e nobile. Anzi, mano a mano che rimane nel bicchiere (poco, purtroppo) sembra farsi sempre più giovane. Ma è la bocca il vero portento: di superiore finezza, piena ma affatto pesante, anzi trascinante di freschezza, vitale e lunghissima. Giama ha detto che non è il migliore '86 da lui bevuto (in effetti era stato portato da Martino la mattina stessa e qualche scombussolamento l'aveva avuto). A me è parsa la quintessenza della nobiltà del sangiovese. :D :D :D :D :D (con lode e cuoricino)
- CLOS DES LAMBRAYS 2005 DOM. DES LAMBRAYS: stappato all'ultimo minuto, va detto. E tuttavia, seppur lasciato nel bicchiere quasi un'ora, non si è spostato di un millimetro. Chiuso a doppia mandata. L'assaggio, è vero, rivela in filigrana un vino di finezza e qualità superiori. Ma di certo è lecito aspettarsi di più da un cru del genere, per di più in (teorica) grande annata. Sboccerà prima o poi? Me lo auguro, ma se ne avessi delle bottiglie in cantina non si sognerei di aprirle prima di diversi anni. N.G.

SECONDA BATTERIA:
- BRUNELLO DI MONTALCINO 2008 VALDICAVA: non mi ha fatto una buona impressione. Smaltato al naso, abbastanza massiccio in bocca, privo della finezza che ti aspetti da un sangiovese di razza. :D :D :)
- BAROLO VIGNA RIONDA 2004 MASSOLINO: sempre una certezza. Chiaramente giovane, è un florilegio degli aromi più classici di Langa. La bocca è pura eleganza, pur nella presenza tannica. :D :D :D :D
- UNICO 2000 VEGA SICILIA: ok giovane, ok quel che si vuole, ma continuo a non avere feeling con questo vino e, più in generale, con vini di questa impostazione stilistica. Profumi di Big Babol, nespola spampanata e un vaniglione che più coprente non si può (e infatti guarda caso risulta affinato in botti non solo francesi, ma anche americane), in bocca è potente, ma senza grazia, senza dettaglio. A mio avviso, una delle tante fake news del mondo del vino. :D :D :)

INTERMEZZO:
- VALTELLINA SUP. SASSELLA VIGNA REGINA RIS. 2007 AR.PE.PE.: non facile da giudicare dopo i vini serviti in precedenza, abbastanza indietro nello sviluppo aromatico, bellissimo però all'assaggio, pieno, disteso e armonico. Raffinato. :D :D :D :)

TERZA BATTERIA:
- MONTESODI 1995 FRESCOBALDI: per me una vera sorpresa! Grande nitidezza olfattiva, bellissimo nei profumi di foglia di alloro, foglie secche e un frutto ancora integro e per nulla cotto, la bocca cede, è vero, in profondità gustativa, ma è davvero un piacere berlo. :D :D :D
- PERGOLE TORTE 1996 MONTEVERTINE: per certi versi, il contrario del vino precedente. Paga pegno al naso, abbastanza sfocato e decisamente terziarizzato. Al contrario in bocca è una meraviglia, profondo, di grande armonia e distensione. 'Na chicca. :D :D :D :D
- CLOS-VOUGEOT VIEILLES VIGNES 2005 CHATEAU DE LA TOUR: se Clos des Lambrays era chiuso a doppia mandata, questo aveva proprio la cintura di castità!!! Grosso, tannico, compresso. Un magma inestricabile. Il Giama sostiene che questa sia la sua espressione "classica". E' possibile. Io che è la prima volta che lo bevo sospendo il giudizio, mi piacerebbe risentirlo tra una decina d'anni per capire se è proprio così o se non sia, piuttosto, il frutto di un'annata anomala. N.G.
- CORNAS REYNARD 2012 THIERRY ALLEMAND: la faccio breve, buonissimo. Di una finezza tannica insolita per un Cornas, è chiaramente giovane, ma già estremamente gourmand. Speziatissimo, pieno ma di grande eleganza. Datemene una damigiana. :D :D :D :D :)

STANDING ALONE:
- VINO SANTO 1901 FAM. DILETTI: irreale. Già dal color vivissimo, un oro liquido per nulla velato. Profumi complessi che vanno dalla cera d'api alla scorza di cedro, dalla cenere spenta a una nobile ossidazione. Profumi che ti si conficcano nella mente senza possibilità di staccarsi. L'assaggio è folgorante per vitalità, la dolcezza è misurata, magnificamente contrastata da una freschezza che invoglia a un altro sorso, e a un altro ancora. Pura magia, che solo la magnanimità del grande Ivo può svelare. Grazie davvero. :D :D :D :D :D (con amore e emozione)

P.s. A questa tornata, ho trovato irresistibili i crostini di fagiano e la lepre in pancetta. Tutto comunque buonissimo.

P.p.s. Non sapendo come ringraziarlo per la sua presenza (lui e i toscani davvero dei commensali alla mano, simpatici e scherzosi), mi sono permesso di regalare a Martino Manetti, sceso dalle colline di Radda per risalire al borgo di Brisighella, uno dei miei vini del cuore, che guarda caso è prodotto proprio a Brisighella (per la precisione, in frazione Fognano). Un vino quotidiano se ce n'è uno, ma di autentica nobiltà contadina e insospettabile longevità: il Trebbiano Tèra di Fondo San Giuseppe (2013, nel caso di specie).
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Re: ...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

Messaggioda AedesLaterani2012 » 05 nov 2017 22:13

landmax ha scritto:Eccomi qua.

APERITIVI:
- PAUL BARA BRUT RESERVE: saltato, e non per mia volontà... (gli amici toscani erano arrivati presto e avevano una certa sete :mrgreen: )
- ROEDERER VINTAGE 2007: buon champagne, la liqueur e l'elevage in legno si sentono in maniera misurata e complessivamente piacevole. La bocca è abbastanza magra, ma tesa e di buona lunghezza. :D :D :D
- EGLY OURIET VP (sboccatura maggio 2015): di grande impatto a livello olfattivo, con note di crema pasticcera, lieviti e yogurt a dominare la scena. Bocca magistrale per finezza di perlage e pienezza, più da vino che da "champagnino", di allungo superiore. Una solida certezza. :D :D :D :D
- JACQUESSON 740 (sboccatura dicembre 2016): al naso è ancora (comprensibilmente) indietro nello sviluppo, molto fine comunque nelle sensazioni minerali. Epperò il gusto è straordinario, saporito, di impetuosa freschezza e con quella trascinante gessosità che solo i grandi champagne sanno donare. Chapeau. :D :D :D :D

PRIMA BATTERIA:
- VOSNE ROMANEE 2004 DOM. LEROY: l'avevo già assaggiato da Vinogodi anni fa e lo ricordavo meno affascinante di quanto non l'abbia trovato ieri. Invece il tempo ha giocato a suo favore (inaspettatamente, considerando l'annata), rendendone i profumi davvero magnetici: letteralmente impossibile per me staccare il naso. Un magma quasi inestricabile di aromi (in cui, random,ritrovi: spezie orientali le più varie, fragole spappolate, fragoline e lamponcini di bosco, caramella al rabarbaro, hashish e incensi, mazzi di fiori fanè, ecc. ecc. ecc.), di stupefacente intensità e bellezza. In bocca chiaramente paga il pegno dell'annata, vino più nervoso che pieno, ma cacchio: che naso! :D :D :D :D :)
- SODACCIO 1986 MONTEVERTINE: diciamo che, se un certo Giancarlo Marino ti suggerisce che è il più grande vino che Montevertine abbia mai prodotto, un motivo ci sarà. E dire che io ero rimasto fulminato dall'88, altro vino mostruoso. E il motivo c'è. Lento ad aprirsi, guadagna ogni minuto in definizione aromatica, in un quadro sì di terziarizzazione, ma assolutamente misurata e nobile. Anzi, mano a mano che rimane nel bicchiere (poco, purtroppo) sembra farsi sempre più giovane. Ma è la bocca il vero portento: di superiore finezza, piena ma affatto pesante, anzi trascinante di freschezza, vitale e lunghissima. Giama ha detto che non è il migliore '86 da lui bevuto (in effetti era stato portato da Martino la mattina stessa e qualche scombussolamento l'aveva avuto). A me è parsa la quintessenza della nobiltà del sangiovese. :D :D :D :D :D (con lode e cuoricino)
- CLOS DES LAMBRAYS 2005 DOM. DES LAMBRAYS: stappato all'ultimo minuto, va detto. E tuttavia, seppur lasciato nel bicchiere quasi un'ora, non si è spostato di un millimetro. Chiuso a doppia mandata. L'assaggio, è vero, rivela in filigrana un vino di finezza e qualità superiori. Ma di certo è lecito aspettarsi di più da un cru del genere, per di più in (teorica) grande annata. Sboccerà prima o poi? Me lo auguro, ma se ne avessi delle bottiglie in cantina non si sognerei di aprirle prima di diversi anni. N.G.

SECONDA BATTERIA:
- BRUNELLO DI MONTALCINO 2008 VALDICAVA: non mi ha fatto una buona impressione. Smaltato al naso, abbastanza massiccio in bocca, privo della finezza che ti aspetti da un sangiovese di razza. :D :D :)
- BAROLO VIGNA RIONDA 2004 MASSOLINO: sempre una certezza. Chiaramente giovane, è un florilegio degli aromi più classici di Langa. La bocca è pura eleganza, pur nella presenza tannica. :D :D :D :D
- UNICO 2000 VEGA SICILIA: ok giovane, ok quel che si vuole, ma continuo a non avere feeling con questo vino e, più in generale, con vini di questa impostazione stilistica. Profumi di Big Babol, nespola spampanata e un vaniglione che più coprente non si può (e infatti guarda caso risulta affinato in botti non solo francesi, ma anche americane), in bocca è potente, ma senza grazia, senza dettaglio. A mio avviso, una delle tante fake news del mondo del vino. :D :D :)

INTERMEZZO:
- VALTELLINA SUP. SASSELLA VIGNA REGINA RIS. 2007 AR.PE.PE.: non facile da giudicare dopo i vini serviti in precedenza, abbastanza indietro nello sviluppo aromatico, bellissimo però all'assaggio, pieno, disteso e armonico. Raffinato. :D :D :D :)

TERZA BATTERIA:
- MONTESODI 1995 FRESCOBALDI: per me una vera sorpresa! Grande nitidezza olfattiva, bellissimo nei profumi di foglia di alloro, foglie secche e un frutto ancora integro e per nulla cotto, la bocca cede, è vero, in profondità gustativa, ma è davvero un piacere berlo. :D :D :D
- PERGOLE TORTE 1996 MONTEVERTINE: per certi versi, il contrario del vino precedente. Paga pegno al naso, abbastanza sfocato e decisamente terziarizzato. Al contrario in bocca è una meraviglia, profondo, di grande armonia e distensione. 'Na chicca. :D :D :D :D
- CLOS-VOUGEOT VIEILLES VIGNES 2005 CHATEAU DE LA TOUR: se Clos des Lambrays era chiuso a doppia mandata, questo aveva proprio la cintura di castità!!! Grosso, tannico, compresso. Un magma inestricabile. Il Giama sostiene che questa sia la sua espressione "classica". E' possibile. Io che è la prima volta che lo bevo sospendo il giudizio, mi piacerebbe risentirlo tra una decina d'anni per capire se è proprio così o se non sia, piuttosto, il frutto di un'annata anomala. N.G.
- CORNAS REYNARD 2012 THIERRY ALLEMAND: la faccio breve, buonissimo. Di una finezza tannica insolita per un Cornas, è chiaramente giovane, ma già estremamente gourmand. Speziatissimo, pieno ma di grande eleganza. Datemene una damigiana. :D :D :D :D :)

STANDING ALONE:
- VINO SANTO 1901 FAM. DILETTI: irreale. Già dal color vivissimo, un oro liquido per nulla velato. Profumi complessi che vanno dalla cera d'api alla scorza di cedro, dalla cenere spenta a una nobile ossidazione. Profumi che ti si conficcano nella mente senza possibilità di staccarsi. L'assaggio è folgorante per vitalità, la dolcezza è misurata, magnificamente contrastata da una freschezza che invoglia a un altro sorso, e a un altro ancora. Pura magia, che solo la magnanimità del grande Ivo può svelare. Grazie davvero. :D :D :D :D :D (con amore e emozione)

P.s. A questa tornata, ho trovato irresistibili i crostini di fagiano e la lepre in pancetta. Tutto comunque buonissimo.

P.p.s. Non sapendo come ringraziarlo per la sua presenza (lui e i toscani davvero dei commensali alla mano, simpatici e scherzosi), mi sono permesso di regalare a Martino Manetti, sceso dalle colline di Radda per risalire al borgo di Brisighella, uno dei miei vini del cuore, che guarda caso è prodotto proprio a Brisighella (per la precisione, in frazione Fognano). Un vino quotidiano se ce n'è uno, ma di autentica nobiltà contadina e insospettabile longevità: il Trebbiano Tèra di Fondo San Giuseppe (2013, nel caso di specie).


Che note, Massimo! Lette tutte d'un fiato: diventi sempre più raffinato nel tuo incedere...
Complimenti all'ottimo Anfitrione, gran Maestro delle cerimonie, e a tutti i convenuti al pantagruelico simposio!
:D :D :D
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Re: ...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

Messaggioda vinotec » 06 nov 2017 06:43

...grandissimo Massimo!
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Re: ...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

Messaggioda jok » 06 nov 2017 20:09

Ciao Ivo,
come ti ha detto Emanuele e Martino non sono potuto venire per colpa di un maledetto raffreddore!
Volevo comunque pubblicamente ringraziarti di nuovo e scusarmi ancora, più che altro per aver perso l’occasione di conoscerci personalmente!
Spero, anzi sono sicuro, che lo faremo quanto prima.
Anzi, visto che Martino viene spesso a casa mia, non mancherò di fartelo sapere.
Grazie ancora.
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Re: ...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

Messaggioda vinogodi » 06 nov 2017 21:23

vinotec ha scritto:...grandissimo Massimo!
...Massimo Maximo 1°?
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Re: ...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

Messaggioda AedesLaterani2012 » 06 nov 2017 21:58

vinogodi ha scritto:
vinotec ha scritto:...grandissimo Massimo!
...Massimo Maximo 1°?


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Re: ...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

Messaggioda vinumbonum » 07 nov 2017 00:43

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Re: ...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

Messaggioda vinumbonum » 07 nov 2017 00:46

Il grande Ivo alla mescita! Grazie a tutti della splendida giornata ed un abbraccio a Ivo
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Re: ...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

Messaggioda vinotec » 07 nov 2017 08:31

jok ha scritto:Ciao Ivo,
come ti ha detto Emanuele e Martino non sono potuto venire per colpa di un maledetto raffreddore!
Volevo comunque pubblicamente ringraziarti di nuovo e scusarmi ancora, più che altro per aver perso l’occasione di conoscerci personalmente!
Spero, anzi sono sicuro, che lo faremo quanto prima.
Anzi, visto che Martino viene spesso a casa mia, non mancherò di fartelo sapere.
Grazie ancora.

Grazie a te per l'invito che spero di poter onorare...sai, ora spostarmi in auto, tra pigrizia ed etilometro, mi trattengo un po'...
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Re: ...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

Messaggioda Alberto » 08 nov 2017 18:30

landmax ha scritto:- UNICO 2000 VEGA SICILIA: ok giovane, ok quel che si vuole, ma continuo a non avere feeling con questo vino e, più in generale, con vini di questa impostazione stilistica. Profumi di Big Babol, nespola spampanata e un vaniglione che più coprente non si può (e infatti guarda caso risulta affinato in botti non solo francesi, ma anche americane), in bocca è potente, ma senza grazia, senza dettaglio. A mio avviso, una delle tante fake news del mondo del vino. :D :D :)

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Re: ...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

Messaggioda maxer » 08 nov 2017 18:33

Alberto ha scritto:
landmax ha scritto:- UNICO 2000 VEGA SICILIA: ok giovane, ok quel che si vuole, ma continuo a non avere feeling con questo vino e, più in generale, con vini di questa impostazione stilistica. Profumi di Big Babol, nespola spampanata e un vaniglione che più coprente non si può (e infatti guarda caso risulta affinato in botti non solo francesi, ma anche americane), in bocca è potente, ma senza grazia, senza dettaglio. A mio avviso, una delle tante fake news del mondo del vino. :D :D :)

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pawn55
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Re: ...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

Messaggioda pawn55 » 08 nov 2017 19:31

....chi è Landmax nella foto?....curiosità.....complimenti x le recensioni,uno spettacolo anche se non mi capacito X le proprietà olfattive che ti ritrovi......probabilmente madre natura è stata magnanima con il tuo naso ma mi diventa difficile comprendere certi termini che usi e soprattutto associarli a degli odori così distinti come fai tu :D
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Re: ...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

Messaggioda littlewood » 08 nov 2017 20:24

landmax ha scritto:Eccomi qua.

APERITIVI:
- PAUL BARA BRUT RESERVE: saltato, e non per mia volontà... (gli amici toscani erano arrivati presto e avevano una certa sete :mrgreen: )
- ROEDERER VINTAGE 2007: buon champagne, la liqueur e l'elevage in legno si sentono in maniera misurata e complessivamente piacevole. La bocca è abbastanza magra, ma tesa e di buona lunghezza. :D :D :D
- EGLY OURIET VP (sboccatura maggio 2015): di grande impatto a livello olfattivo, con note di crema pasticcera, lieviti e yogurt a dominare la scena. Bocca magistrale per finezza di perlage e pienezza, più da vino che da "champagnino", di allungo superiore. Una solida certezza. :D :D :D :D
- JACQUESSON 740 (sboccatura dicembre 2016): al naso è ancora (comprensibilmente) indietro nello sviluppo, molto fine comunque nelle sensazioni minerali. Epperò il gusto è straordinario, saporito, di impetuosa freschezza e con quella trascinante gessosità che solo i grandi champagne sanno donare. Chapeau. :D :D :D :D

PRIMA BATTERIA:
- VOSNE ROMANEE 2004 DOM. LEROY: l'avevo già assaggiato da Vinogodi anni fa e lo ricordavo meno affascinante di quanto non l'abbia trovato ieri. Invece il tempo ha giocato a suo favore (inaspettatamente, considerando l'annata), rendendone i profumi davvero magnetici: letteralmente impossibile per me staccare il naso. Un magma quasi inestricabile di aromi (in cui, random,ritrovi: spezie orientali le più varie, fragole spappolate, fragoline e lamponcini di bosco, caramella al rabarbaro, hashish e incensi, mazzi di fiori fanè, ecc. ecc. ecc.), di stupefacente intensità e bellezza. In bocca chiaramente paga il pegno dell'annata, vino più nervoso che pieno, ma cacchio: che naso! :D :D :D :D :)
- SODACCIO 1986 MONTEVERTINE: diciamo che, se un certo Giancarlo Marino ti suggerisce che è il più grande vino che Montevertine abbia mai prodotto, un motivo ci sarà. E dire che io ero rimasto fulminato dall'88, altro vino mostruoso. E il motivo c'è. Lento ad aprirsi, guadagna ogni minuto in definizione aromatica, in un quadro sì di terziarizzazione, ma assolutamente misurata e nobile. Anzi, mano a mano che rimane nel bicchiere (poco, purtroppo) sembra farsi sempre più giovane. Ma è la bocca il vero portento: di superiore finezza, piena ma affatto pesante, anzi trascinante di freschezza, vitale e lunghissima. Giama ha detto che non è il migliore '86 da lui bevuto (in effetti era stato portato da Martino la mattina stessa e qualche scombussolamento l'aveva avuto). A me è parsa la quintessenza della nobiltà del sangiovese. :D :D :D :D :D (con lode e cuoricino)
- CLOS DES LAMBRAYS 2005 DOM. DES LAMBRAYS: stappato all'ultimo minuto, va detto. E tuttavia, seppur lasciato nel bicchiere quasi un'ora, non si è spostato di un millimetro. Chiuso a doppia mandata. L'assaggio, è vero, rivela in filigrana un vino di finezza e qualità superiori. Ma di certo è lecito aspettarsi di più da un cru del genere, per di più in (teorica) grande annata. Sboccerà prima o poi? Me lo auguro, ma se ne avessi delle bottiglie in cantina non si sognerei di aprirle prima di diversi anni. N.G.

SECONDA BATTERIA:
- BRUNELLO DI MONTALCINO 2008 VALDICAVA: non mi ha fatto una buona impressione. Smaltato al naso, abbastanza massiccio in bocca, privo della finezza che ti aspetti da un sangiovese di razza. :D :D :)
- BAROLO VIGNA RIONDA 2004 MASSOLINO: sempre una certezza. Chiaramente giovane, è un florilegio degli aromi più classici di Langa. La bocca è pura eleganza, pur nella presenza tannica. :D :D :D :D
- UNICO 2000 VEGA SICILIA: ok giovane, ok quel che si vuole, ma continuo a non avere feeling con questo vino e, più in generale, con vini di questa impostazione stilistica. Profumi di Big Babol, nespola spampanata e un vaniglione che più coprente non si può (e infatti guarda caso risulta affinato in botti non solo francesi, ma anche americane), in bocca è potente, ma senza grazia, senza dettaglio. A mio avviso, una delle tante fake news del mondo del vino. :D :D :)

INTERMEZZO:
- VALTELLINA SUP. SASSELLA VIGNA REGINA RIS. 2007 AR.PE.PE.: non facile da giudicare dopo i vini serviti in precedenza, abbastanza indietro nello sviluppo aromatico, bellissimo però all'assaggio, pieno, disteso e armonico. Raffinato. :D :D :D :)

TERZA BATTERIA:
- MONTESODI 1995 FRESCOBALDI: per me una vera sorpresa! Grande nitidezza olfattiva, bellissimo nei profumi di foglia di alloro, foglie secche e un frutto ancora integro e per nulla cotto, la bocca cede, è vero, in profondità gustativa, ma è davvero un piacere berlo. :D :D :D
- PERGOLE TORTE 1996 MONTEVERTINE: per certi versi, il contrario del vino precedente. Paga pegno al naso, abbastanza sfocato e decisamente terziarizzato. Al contrario in bocca è una meraviglia, profondo, di grande armonia e distensione. 'Na chicca. :D :D :D :D
- CLOS-VOUGEOT VIEILLES VIGNES 2005 CHATEAU DE LA TOUR: se Clos des Lambrays era chiuso a doppia mandata, questo aveva proprio la cintura di castità!!! Grosso, tannico, compresso. Un magma inestricabile. Il Giama sostiene che questa sia la sua espressione "classica". E' possibile. Io che è la prima volta che lo bevo sospendo il giudizio, mi piacerebbe risentirlo tra una decina d'anni per capire se è proprio così o se non sia, piuttosto, il frutto di un'annata anomala. N.G.
- CORNAS REYNARD 2012 THIERRY ALLEMAND: la faccio breve, buonissimo. Di una finezza tannica insolita per un Cornas, è chiaramente giovane, ma già estremamente gourmand. Speziatissimo, pieno ma di grande eleganza. Datemene una damigiana. :D :D :D :D :)

STANDING ALONE:
- VINO SANTO 1901 FAM. DILETTI: irreale. Già dal color vivissimo, un oro liquido per nulla velato. Profumi complessi che vanno dalla cera d'api alla scorza di cedro, dalla cenere spenta a una nobile ossidazione. Profumi che ti si conficcano nella mente senza possibilità di staccarsi. L'assaggio è folgorante per vitalità, la dolcezza è misurata, magnificamente contrastata da una freschezza che invoglia a un altro sorso, e a un altro ancora. Pura magia, che solo la magnanimità del grande Ivo può svelare. Grazie davvero. :D :D :D :D :D (con amore e emozione)

P.s. A questa tornata, ho trovato irresistibili i crostini di fagiano e la lepre in pancetta. Tutto comunque buonissimo.

P.p.s. Non sapendo come ringraziarlo per la sua presenza (lui e i toscani davvero dei commensali alla mano, simpatici e scherzosi), mi sono permesso di regalare a Martino Manetti, sceso dalle colline di Radda per risalire al borgo di Brisighella, uno dei miei vini del cuore, che guarda caso è prodotto proprio a Brisighella (per la precisione, in frazione Fognano). Un vino quotidiano se ce n'è uno, ma di autentica nobiltà contadina e insospettabile longevità: il Trebbiano Tèra di Fondo San Giuseppe (2013, nel caso di specie).

Ho letto le tue note sul Vega. Certo son d' accordo. Ma solamente che forse e anche senza forse aprire di quel vino un 2000 e' quanto meno un erodicidio clamoroso!!!
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Re: ...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

Messaggioda maxer » 08 nov 2017 22:47

maxer ha scritto:
Alberto ha scritto:
landmax ha scritto:- UNICO 2000 VEGA SICILIA: ok giovane, ok quel che si vuole, ma continuo a non avere feeling con questo vino e, più in generale, con vini di questa impostazione stilistica. Profumi di Big Babol, nespola spampanata e un vaniglione che più coprente non si può (e infatti guarda caso risulta affinato in botti non solo francesi, ma anche americane), in bocca è potente, ma senza grazia, senza dettaglio. A mio avviso, una delle tante fake news del mondo del vino. :D :D :)

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Ricordo una tua nota di luglio, dopo la "Bevuta Vintage" da Marco (vedi che non sfugge niente :twisted: a noi che apprezziamo il Vega Sicilia Unico), nella quale gli avevi a malapena assegnato due faccine e 1/2.
Anche questa volta "pare", appena larvatamente, che questo vino non ti piaccia proprio.
Ma da qui a ""scagliarti"" indirettamente verso chi lo trova ottimo e a volte entusiasmante, ce ne passa ! Sembra che tu consideri un po' cretini, creduloni e ottusangoli noi che amiamo il Vega Sicilia (ante 2000), dandoci dei seguaci di fake news (o meglio fake wine's). Kalma e gessso :D
Ad esempio l'ultima bottiglia di Reserva Especial di metà anni '90 bevuta in ottobre durante la "Mondo Grandi Firme" è stata indicata da quasi tutti i presenti come la miglior bottiglia della giornata. E pure in luglio l'Unico 1994 aveva riscosso, se ricordi, un apprezzamento quasi unanime.
Questo per dire, non lo scopro certo io ora, che nel mondo del vino, del cibo, del gusto, dei sapori, non c' è niente di definitivo e perentorio. Ognuno ha le sue sensazioni, le sue percezioni, le sue preferenze, personali. A volte sono simili a quelle di altre persone, a volte no. Senza bisogno di evocare fake news.
Ti offro una Big Babel ! :D
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Re: ...ZINGARATA DA RICORDARE, CON GRANDI AMICI...

Messaggioda vinotec » 09 nov 2017 06:35

pawn55 ha scritto:....chi è Landmax nella foto?....curiosità.....complimenti x le recensioni,uno spettacolo anche se non mi capacito X le proprietà olfattive che ti ritrovi......probabilmente madre natura è stata magnanima con il tuo naso ma mi diventa difficile comprendere certi termini che usi e soprattutto associarli a degli odori così distinti come fai tu :D


...Massimo(landmax) è in secondo piano nella foto dove campeggia solo il vinsanto 1901...
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