Diario economico

Dove discutere, confrontarsi o scherzare sempre in modo civile su argomenti attinenti al mondo del food&wine e non solo.

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zampaflex
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 19 ott 2017 11:45

maxer ha scritto:
zampaflex ha scritto:
maxer ha scritto:Vedremo in Sicilia, dopo comunali (Roma, Torino...), regionali (Liguria ...), referendum (60% no / 40% sì). Avanti così. Contenti voi ... :mrgreen:


Facci caso: dopo 44 anni (dal 1948 al 1992) di ininterrotto vo(mi)tare sempre le stesse persone, si è inaugurata la stagione politica della protesta, e non c'è stata maggioranza che non sia stata ribaltata nelle elezioni successive, in un eterno fa e disfa, senza la minima memoria dei fatti accaduti, senza una valutazione di testa ma solo di pancia...

1994 Berlusconi
1996 Prodi
2001 Berlusconi
2006 Prodi
2008 Berlusconi
2013 Bersani
2018 ??? nel frattempo il consenso elettorale si è diviso in tre parti uguali, e non c'è legge al mondo che ti permetta di garantire una maggioranza.
Tant'è che in Germania hanno governato negli ultimi dodici anni con la Grosse Koalition, che negli USA ci sono state spesso maggioranze parlamentari diverse dal partito del Presidente, che Macron ha rischiato nelle politiche perché avrebbe potuto trovare il suo partito in minoranza in Parlamento.

Aspettiamoci di tutto, i nostri connazionali hanno ampiamente dimostrato di non guardare mai oltre il proprio zerbino.

Ma per te oltre lo zerbino ci sarebbe solo e solamente il Renzino e il PdF, l'abbiamo capito, non esagerare troppo , dai ... :shock:


Meloni, Salvini, Berlusconi, Renzi, Bersani-D'Alema, Pisapia, M5S.
Chi lasci sulla torre? :mrgreen:

Io sono un liberale costretto a votare a sinistra dalla immorale e vomitevole insipienza della destra nostrana da Giolitti in poi (e ultimamente, anche di quella europea, in che momento storico viviamo...).
Noto che le uniche, modeste, riforme mai fatte in Italia (che non fossero condoni di ogni tipo) le hanno fatte il compianto Aldo Costa, ministro del PLI negli anni 80, e Bersani con le lenzuolate.
Registro con affetto i tentativi dei Radicali e di quella minuscola pattuglia di economisti che ogni tanto spuntano a chiederle (vedi Fare nel 2013, Fare Europa adesso).
Avendo un'età di mezzo (52), desidero, chiedo, auspico che si vada avanti e si faccia il possibile per rendere questo strapaese più libero dai mille vincoli che ogni giorno lo imbavagliano e lo immobilizzano. Starve the beast, diceva Reagan a proposito della asfissiante burocrazia americana di allora. Affama la bestia (burocratica). Togligli le risorse, falla dimagrire.

Sarò chiaro su un punto molto politico, scottante oggi: non me ne fotte un emerito cazzo della questione immigrazione. Penso che gli italiani che lo considerano problema numero uno siano profondamente ignoranti (per esempio sulla composizione dell'immigrazione, per razza o religione) o troppo benestanti (ed egoisti) per capire che NON LO E'.
Abbiamo troppi pochi bambini italiani da trent'anni in qua, e questo si vedrà nel mercato del lavoro tra vent'anni. Il contributo in termini economici degli immigrati già oggi è fortissimo, e fondamentale per mantenere il tenore di vita attuale.
Siamo la seconda nazione manifatturiera d'Europa, una tra le prime nel mondo, e i giovani nostrani NON VOGLIONO PIU' FARE L'OPERAIO. Tutti col camice, tutti in ufficio, e guai a mettere il numero chiuso a Giurisprudenza o facoltà abusate così.
E chi ci mettiamo nelle fabbriche? Le facciamo chiudere?

Per cui, non ho altra scelta. Al momento, per me, non c'è nessuna proposta politica migliore di quella del PD.
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Re: Diario economico

Messaggioda Timoteo » 19 ott 2017 11:55

zampaflex ha scritto:
maxer ha scritto:
zampaflex ha scritto:Il distretto farmaceutico toscano, situato nel quadrato tra Firenze, Lucca, Pisa e Siena, è insieme a Lazio e Piemonte il fiore all’occhiello del farmaco Made in Italy che a sua volta è il secondo Paese in Europa per produzione (30 miliardi all’anno, davanti solo la Germania - non lo avrei mai creduto) e primo per produzione procapite.

In Toscana la vocazione all’export è fortissima: le aziende esportano farmaci per 1,2 miliardi di euro all’anno, più del 60% di una produzione che si aggira sui 2 miliardi. Nei primi sei mesi del 2017 tra le esportazioni della regione spicca nettamente la farmaceutica che ha registrato un salto del 98,1%, quasi un raddoppio sul dato 2016.

Purtroppo c'è anche il lato negativo dell'industria farmaceutica italiana, da non dimenticare.
Nella RICERCA per i nuovi farmaci siamo agli ultimi posti nel mondo occidentale.
Ci limitiamo a produrre farmaci scoperti da industrie straniere oppure farmaci presenti sul mercato da tempo e quindi di vecchia generazione, meno costosi al pubblico e che quindi generano meno reddito, dovendo pagare pesanti royalty's ai titolari dei brevetti dei nuovi farmaci molto più redditizi per le industrie straniere.
Anche in questo settore ci sono le luci, ma anche le ombre. Tutti questi soliti entusiasmi ...
Come sempre, cerchiamo di essere più obiettivi, orsù !


Verissimo, ne so qualcosa (un amico lavorava in Bracco, che campa da settant'anni su due soli prodotti (liquidi di contrasto) e che ha messo in piedi un bel laboratorio di ricerca per poi chiudere tutto pochi anni dopo). Ma il dato è comunque sorprendente: dove sono Francia, UK, Olanda e Belgio?
Riuscissimo a recuperare terreno anche nella chimica fine, anche se adesso fa spazio ai nuovi materiali (come i metalli a memoria di forma e ai derivati dal carbonio puro - grafene, fullerene, ecc.), sarebbe un minimo di ritorno ad una posizione nell'industria a valore aggiunto che abbiamo perso decenni fa.


è difficile la ricerca biomedica in italia anche perchè siamo sempre governati da rincojoniti che prestano attenzione alle s t r o n z a t e provenienti da qualsiasi gruppo protezionista (vedasi gli agnelli in braccio a brambilla/berlusconi, solo come esempio).
tanto per dire l'italia ha recepito una direttiva cee e naturalmente (siamo più buoni e bravi di tutti) l'ha resa più restrittiva: divieto di xenotrapianti nella ricerca biomedica.
e sì che eravamo riusciti a far rientrare in italia un nostro specializzatissimo connazionale da GB per per sperimentare la possibilità di passare organi da maiali gm a primati.
mancano sempre gli organi per i malati. ma no. dobbiamo morire.
come chiusura direi che se a questi, ricchi, protezionisti dovesse servire un organo se lo prendono da qualche ragazzino indiano. manco serve gm.
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 19 ott 2017 14:24

zampaflex ha scritto:
Io sono un liberale costretto a votare a sinistra........


Non sei costretto. Proprio perchè la sinistra non fa più cose di sinistra è più facile votarla.
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Re: Diario economico

Messaggioda maxer » 19 ott 2017 16:16

Caro Harmanattan, non provocare ! :D
Io ho votato sempre a sinistra quando non si presentava il Partito Radicale nelle sue varie denominazioni e alleanze.
Zampa flessa (lo chiamo così simpaticamente perché, se ci trovassimo a tavola insieme davanti a buon Barolo con il bollito o altro a scelta ... ma sempre di alta qualità :o, discuteremmo per ore piacevolmente) è un LIBERALE nel vero senso della parola, storico e culturale.
Anch'io come lui, con un'aggiunta di socialismo "romantico" ma sempre più di attualità (leggi liberte', egalite', fraternite' di antica ma viva memoria) = liberal-socialismo, penso che ci sia un' Italia immobile da cambiare dalle radici.
A cominciare dalle disuguaglianze sempre più devastanti, dalla burocrazia opprimente per le piccole e medie aziende, alla corruzione + malavita + evasione fiscale che scippano allo stato 200 (dicansi duecento) MILIARDI di €. ALL' ANNO, alla conseguente altissima pressione fiscale per chi è costretto a pagare tutte le tasse (lavoratori in regola, pensionati = 80 % del totale delle tasse pagate in Italia, aziende che lavorano con il settore pubblico), diritti civili calpestati (vedi fine vita) da questa sia tipicamente cattolico-integralista che permea sempre il parlamento nella sua quasi totalità.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 23 ott 2017 16:22

Il Jobs Act ha fatto crescere l’occupazione ma in Europa restiamo fanalino di coda. Si può fare di più.

https://it.businessinsider.com/il-jobs-act-ha-fatto-crescere-loccupazione-ma-in-europa-restiamo-fanalino-di-coda-si-puo-fare-di-piu/

...Analizzando il tasso di occupazione italiano, si può notare comunque come, in anni recenti, vi sia stato un aumento effettivo di occupati....
...Gli investimenti in formazione e innovazione tecnologica non sono abbastanza....
...Per quanto riguarda la qualità dell’occupazione, ossia il numero di occupati a tempo indeterminato, la critica mossa al Jobs Act è di aver favorito un aumento dell’occupazione precaria, come dimostrato dall’aumento dell’incidenza dei contratti a tempo determinato. Come spiegato in questo articolo di Bovini ed altri, il ragionamento non è sempre così semplice. Basta per esempio che il numero di occupati a tempo determinato sia molto minore di quelli a tempo indeterminato (come i dati suggeriscono) ed è possibile che la percentuale di nuove assunzioni a tempo determinato diminuisca, anche se l’incidenza del tempo determinato aumenta...
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo » 24 ott 2017 17:04

"E mi sia lecito ricordare all'onorevole Reale, dopo la citazione che egli ha fatto di Luigi Einaudi, che, accanto all'entusiasmo di Einaudi nei primi momenti della liberazione, è da porre però la pagina magistrale che egli ha scritto sui gravi difetti dello statuto regionale siciliano, e le pagine non meno magistrali che egli ha scritto quattro anni fa, calcolando da par suo quello che potrebbe essere in base alla realtà il costo effettivo delle regioni.
Oggi, le quattro regioni a statuto speciale spendono 135 miliardi, cioè il doppio di quello che spendevano cinque anni fa; e cinque anni fa spendevano tre volte tanto quello che spendevano all'inizio. La regione siciliana, per esempio, rende straordinariamente ai membri dei consigli di amministrazione dei 265 enti autonomi, che sono stati creati per poter far e tutto quello che si vuole al di fuori di qualsiasi controllo! Questa è la realtà che si può trovare, onorevole Camangi, negli atti della commissione e nelle osservazioni, non del primo venuto, ma del presidente della Corte dei conti.
Le regioni significano un'immensa spesa! E credo veramente che ci vogliamo prender e in giro fra noi se immaginiamo che, mentre il comune di Roma spende 70 miliardi e quello di Milano più di 100 miliardi all'anno, per le regioni, tutte insieme, possiamo cavarcela con la modica spesa di 57 miliardi all'anno. E questo per fare tutto quello che è prescritto alle regioni nella Costituzione!
Avremo una doppia burocrazia, come l'onorevole Bozzi ha ricordato l'altra sera. Anche quando si sono fatte le regioni a statuto speciale si è detto che si doveva riempire i ruoli con funzionari dello Stato, con personale già in servizio; al contrario, si sono aggiunti nuovi uffici statali per esercitare quegli scarsi controlli, che, nonostante tutto, la Costituzione permette ancora di esercitare."

Giovanni Malagodi, discorso alla Camera dei Deputati, 8 marzo 1962
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
(Sam Fuller, a proposito di "The Steel Helmet")

http://fortezza-bastiani.blogspot.com
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Re: Diario economico

Messaggioda Timoteo » 24 ott 2017 18:00

minchia, che scavata in profondità.
epc.....
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Re: Diario economico

Messaggioda maxer » 24 ott 2017 20:54

tenente Drogo ha scritto:"E mi sia lecito ricordare all'onorevole Reale, dopo la citazione che egli ha fatto di Luigi Einaudi, che, accanto all'entusiasmo di Einaudi nei primi momenti della liberazione, è da porre però la pagina magistrale che egli ha scritto sui gravi difetti dello statuto regionale siciliano, e le pagine non meno magistrali che egli ha scritto quattro anni fa, calcolando da par suo quello che potrebbe essere in base alla realtà il costo effettivo delle regioni.
Oggi, le quattro regioni a statuto speciale spendono 135 miliardi, cioè il doppio di quello che spendevano cinque anni fa; e cinque anni fa spendevano tre volte tanto quello che spendevano all'inizio. La regione siciliana, per esempio, rende straordinariamente ai membri dei consigli di amministrazione dei 265 enti autonomi, che sono stati creati per poter far e tutto quello che si vuole al di fuori di qualsiasi controllo! Questa è la realtà che si può trovare, onorevole Camangi, negli atti della commissione e nelle osservazioni, non del primo venuto, ma del presidente della Corte dei conti.
Le regioni significano un'immensa spesa! E credo veramente che ci vogliamo prender e in giro fra noi se immaginiamo che, mentre il comune di Roma spende 70 miliardi e quello di Milano più di 100 miliardi all'anno, per le regioni, tutte insieme, possiamo cavarcela con la modica spesa di 57 miliardi all'anno. E questo per fare tutto quello che è prescritto alle regioni nella Costituzione!
Avremo una doppia burocrazia, come l'onorevole Bozzi ha ricordato l'altra sera. Anche quando si sono fatte le regioni a statuto speciale si è detto che si doveva riempire i ruoli con funzionari dello Stato, con personale già in servizio; al contrario, si sono aggiunti nuovi uffici statali per esercitare quegli scarsi controlli, che, nonostante tutto, la Costituzione permette ancora di esercitare."

Giovanni Malagodi, discorso alla Camera dei Deputati, 8 marzo 1962

I comunisti ti trattano da fascista, i fascisti da comunista.
E' la classica situazione in cui si trova un vero LIBERALE (etimologia: dal latino 'libertas' = libertà; significati/sinonimi: generoso, nobile d'animo, che rispetta la libertà altrui, aperto al confronto pacifico, democratico, leale, progressista).
I liberali veri sono praticamente una specie in via di estinzione (e non per colpa dell'aumento della CO2 ...)
:( :( :(
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo » 24 ott 2017 21:49

maxer ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:"E mi sia lecito ricordare all'onorevole Reale, dopo la citazione che egli ha fatto di Luigi Einaudi, che, accanto all'entusiasmo di Einaudi nei primi momenti della liberazione, è da porre però la pagina magistrale che egli ha scritto sui gravi difetti dello statuto regionale siciliano, e le pagine non meno magistrali che egli ha scritto quattro anni fa, calcolando da par suo quello che potrebbe essere in base alla realtà il costo effettivo delle regioni.
Oggi, le quattro regioni a statuto speciale spendono 135 miliardi, cioè il doppio di quello che spendevano cinque anni fa; e cinque anni fa spendevano tre volte tanto quello che spendevano all'inizio. La regione siciliana, per esempio, rende straordinariamente ai membri dei consigli di amministrazione dei 265 enti autonomi, che sono stati creati per poter far e tutto quello che si vuole al di fuori di qualsiasi controllo! Questa è la realtà che si può trovare, onorevole Camangi, negli atti della commissione e nelle osservazioni, non del primo venuto, ma del presidente della Corte dei conti.
Le regioni significano un'immensa spesa! E credo veramente che ci vogliamo prender e in giro fra noi se immaginiamo che, mentre il comune di Roma spende 70 miliardi e quello di Milano più di 100 miliardi all'anno, per le regioni, tutte insieme, possiamo cavarcela con la modica spesa di 57 miliardi all'anno. E questo per fare tutto quello che è prescritto alle regioni nella Costituzione!
Avremo una doppia burocrazia, come l'onorevole Bozzi ha ricordato l'altra sera. Anche quando si sono fatte le regioni a statuto speciale si è detto che si doveva riempire i ruoli con funzionari dello Stato, con personale già in servizio; al contrario, si sono aggiunti nuovi uffici statali per esercitare quegli scarsi controlli, che, nonostante tutto, la Costituzione permette ancora di esercitare."

Giovanni Malagodi, discorso alla Camera dei Deputati, 8 marzo 1962

I comunisti ti trattano da fascista, i fascisti da comunista.
E' la classica situazione in cui si trova un vero LIBERALE (etimologia: dal latino 'libertas' = libertà; significati/sinonimi: generoso, nobile d'animo, che rispetta la libertà altrui, aperto al confronto pacifico, democratico, leale, progressista).
I liberali veri sono praticamente una specie in via di estinzione (e non per colpa dell'aumento della CO2 ...)
:( :( :(


che vuoi fare ...
liberali si nasce, e io lo nacqui
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
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Re: Diario economico

Messaggioda maxer » 24 ott 2017 23:39

Il socialismo ha perso, il liberalismo ha fallito, il capitalismo va verso la bancarotta.
E mo' ?
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Re: Diario economico

Messaggioda maxer » 24 ott 2017 23:48

maxer ha scritto:Il socialismo ha perso, il liberalismo ha fallito, il capitalismo va verso la bancarotta.
E mo' ?

Dopo lunga e attenta riflessione, ho trovato la nuova e agognata risposta, almeno per l'Italia: GRANDI INTESE ! ! ! :mrgreen:
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Re: Diario economico

Messaggioda Timoteo » 25 ott 2017 09:30

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Re: Diario economico

Messaggioda vinogodi » 26 ott 2017 13:42

maxer ha scritto:
maxer ha scritto:Il socialismo ha perso, il liberalismo ha fallito, il capitalismo va verso la bancarotta.
E mo' ?

Dopo lunga e attenta riflessione, ho trovato la nuova e agognata risposta, almeno per l'Italia: GRANDI INTESE ! ! ! :mrgreen:
...non erano "LARGHE"? .... o sono rimasto alla Legge Merlin? ... 8)
Ente Nazionale Tutela dei Bevitori Capiscitori (EnTuBeCa) - Ministero della Cultura Enologica Popolare (MinCulEnPop)
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Re: Diario economico

Messaggioda maxer » 26 ott 2017 14:10

vinogodi ha scritto:
maxer ha scritto:
maxer ha scritto:Il socialismo ha perso, il liberalismo ha fallito, il capitalismo va verso la bancarotta.
E mo' ?

Dopo lunga e attenta riflessione, ho trovato la nuova e agognata risposta, almeno per l'Italia: GRANDI INTESE ! ! ! :mrgreen:
...non erano "LARGHE"? .... o sono rimasto alla Legge Merlin? ... 8)

Ri-licenza poetica ... :D
(Hai ragggione - erore di termine politico)
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 26 ott 2017 17:50

ennesima conferma che di bamboccioni ce ne sono in giro parecchi

http://milano.repubblica.it/cronaca/2017/10/26/news/lavoro_milano_panettiere_non_trova_dipendenti-179330868/?ref=RHPPBT-BH-I0-C4-P1-S1.4-T1

Uno stipendio decoroso con un contratto sicuro?
No grazie
:evil:
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 26 ott 2017 17:59

Dossier Statistico Immigrazione 2017, curato dal Centro studi e ricerche IDOS con il Centro studi Confronti.
Ce n'è abbastanza di dati per demolire le credenze basate solo sull'ignoranza e sulle paure egoistiche.

Il pianeta immigrazione. Il Dossier, in 480 pagine piene di dati e tabelle, calcola la presenza straniera regolare (immigrati residenti con una qualche forma di permesso di soggiorno) complessiva in 5.359.000 persone, una cifra quasi identica a quella degli italiani residenti all'estero, che sono oggi 5.383.199. Tra il 2007 e il 2016 la popolazione straniera residente in Italia è aumentata di 2.023.317 persone. "L'ulteriore rinvio della riforma della legge 81/1992 sulla cittadinanza risulta ancora più inescusabile - scrivono in proposito i curatori del Dossier - se si tiene conto dell'elevata quota di giovani stranieri nati in Italia". Secondo le previsioni demografiche dell'Istat, nel 2065 potrebbero essere 14,1 milioni i residenti stranieri e 7,6 milioni i cittadini italiani di origine straniera: nell'insieme, dunque, più di un terzo della popolazione.

Il "tesoro" degli immigrati. Nel 2015 gli occupati stranieri hanno prodotto una ricchezza di 127 miliardi di euro, vale a dire l'8,8% del Pil, ed hanno dichiarato in media redditi di 11.752 euro annui a testa, pari a un totale di 27,3 miliardi di euro. Hanno inoltre versato Irpef per 3,2 miliardi, in media 2.265 euro a testa (gli italiani 5.178). "Continua così a essere notevole - rileva il Dossier Idos - il beneficio finanziario assicurato dagli immigrati ai conti pubblici, compreso tra 2,1 e 2,8 miliardi di euro a seconda del metodo di calcolo". Presentando il bilancio 2016, il presidente dell'Inps Tito Boeri ha sottolineato che senza immigrati il Paese nei prossimi 22 anni potrebbe risparmiare 35 miliardi di euro di prestazioni a loro destinate, ma così facendo rinuncerebbe a 73 miliardi di entrate contributive, con una perdita netta di 38 miliardi di euro. Anche perché i pensionati non comunitari nel 2016 sono stati 43.830 su un totale di 14.114.464. L'incidenza degli stranieri sul totale degli assegni di pensione in Italia è quindi di appena lo 0,3%.

Le religioni dei nuovi italiani. Per il 2016 il Dossier ha aggiornato la stima delle appartenenze religiose degli immigrati. Dai primi anni del 2000 persiste la netta prevalenza dei cristiani (53%), tra i quali gli ortodossi sono i più numerosi, seguiti dai cattolici e dai protestanti (rispettivamente circa 1,5 milioni, quasi 1 milione e più di 250mila tra protestanti e altre comunità cristiane). La rilevante incidenza dei musulmani, pari a un terzo dell'intera presenza straniera (1,6 milioni di persone), "non giustifica il timore di un'invasione e l'atteggiamento contro l'islam".

I crimini degli stranieri. Il Dossier riporta anche i dati Eurostat: il tasso di criminalità per 100mila abitanti è più basso tra gli stranieri che tra gli italiani. Inoltre, l'archivio interforze del ministero dell'Interno attesta che, sia per gli uni che per gli altri nel 2016 le denunce sono diminuite rispetto all'anno precedente, mentre nel periodo 2008-2015, secondo Eurostat, quelle contro italiani sono aumentate del 7,4% e quelle contro stranieri sono diminuite dell'1,7%.
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Re: Diario economico

Messaggioda Timoteo » 27 ott 2017 06:06

zampaflex ha scritto:ennesima conferma che di bamboccioni ce ne sono in giro parecchi

http://milano.repubblica.it/cronaca/2017/10/26/news/lavoro_milano_panettiere_non_trova_dipendenti-179330868/?ref=RHPPBT-BH-I0-C4-P1-S1.4-T1

Uno stipendio decoroso con un contratto sicuro?
No grazie
:evil:


Signora zampa io non ci credo.
A parte che sta scritto su la repubblica. ....
Ma da noi (midterronia) c'è la fila per lavorare e anche quando cerchiamo in padania idem.
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Re: Diario economico

Messaggioda pippuz » 27 ott 2017 10:31

zampaflex ha scritto:Dossier Statistico Immigrazione 2017, curato dal Centro studi e ricerche IDOS con il Centro studi Confronti.

presenza straniera regolare (immigrati residenti con una qualche forma di permesso di soggiorno) complessiva in 5.359.000 persone


Infatti non ci si preoccupa mica di questi, ma dei clandestini.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 27 ott 2017 10:47

pippuz ha scritto:
zampaflex ha scritto:Dossier Statistico Immigrazione 2017, curato dal Centro studi e ricerche IDOS con il Centro studi Confronti.

presenza straniera regolare (immigrati residenti con una qualche forma di permesso di soggiorno) complessiva in 5.359.000 persone


Infatti non ci si preoccupa mica di questi, ma dei clandestini.


I clandestini sono tali finché non vengono identificati.
Ma sai benissimo, vivendo in Padania, che il 90% della gggente che protesta contro gli immigrati non fa questa distinzione: voeren minga i négher in gìr!
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Re: Diario economico

Messaggioda pippuz » 27 ott 2017 11:08

zampaflex ha scritto:
pippuz ha scritto:
zampaflex ha scritto:Dossier Statistico Immigrazione 2017, curato dal Centro studi e ricerche IDOS con il Centro studi Confronti.

presenza straniera regolare (immigrati residenti con una qualche forma di permesso di soggiorno) complessiva in 5.359.000 persone


Infatti non ci si preoccupa mica di questi, ma dei clandestini.


I clandestini sono tali finché non vengono identificati.
Ma sai benissimo, vivendo in Padania, che il 90% della gggente che protesta contro gli immigrati non fa questa distinzione: voeren minga i négher in gìr!

Si lo so, ma quelli non li calcolo, sono le teste di cazzo che poi fanno fare i lavori in nero quando gli conviene.

Per quanto riguarda i clandestini, li identifichi e poi li espelli, a meno che non abbiano trovato un lavoro. Purtroppo non è così.
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Re: Diario economico

Messaggioda beluga » 27 ott 2017 12:42

pippuz ha scritto:
zampaflex ha scritto:
pippuz ha scritto:
zampaflex ha scritto:Dossier Statistico Immigrazione 2017, curato dal Centro studi e ricerche IDOS con il Centro studi Confronti.

presenza straniera regolare (immigrati residenti con una qualche forma di permesso di soggiorno) complessiva in 5.359.000 persone


Infatti non ci si preoccupa mica di questi, ma dei clandestini.


I clandestini sono tali finché non vengono identificati.
Ma sai benissimo, vivendo in Padania, che il 90% della gggente che protesta contro gli immigrati non fa questa distinzione: voeren minga i négher in gìr!

Si lo so, ma quelli non li calcolo, sono le teste di cazzo che poi fanno fare i lavori in nero quando gli conviene.

Per quanto riguarda i clandestini, li identifichi e poi li espelli, a meno che non abbiano trovato un lavoro. Purtroppo non è così.


Si ma se guardiamo i numeri questi clandestini sono tutto tranne che un'invasione. Gli sbarchi fanno clamore ma la maggior parte di quelli che arrivano non vedono l'ora di andarsene verso i Paesi del nord Europa.
Altro dato interessante è che gli italiani emigrati all'estero (tra cui purtroppo metto anche mia figlia) sono oltre i cinque milioni. Senza gli stranieri regolari che pagano tasse e contributi (ed è difficile che avranno una pensione decente) collasseremmo e non potremmo pagare le nostre pensioni.
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Re: Diario economico

Messaggioda pippuz » 27 ott 2017 12:59

Si, ma siccome i paesi del nord europa sono dei coglioni che non vogliono che questi paghino loro le pensioni (pensa che idioti !!!) qui ci sono migliaia di persone bloccate in condizioni precarie che vagano per le città, quando va bene, perchè soprattutto al sud finiscono in mano a mafie varie come schiavi.
I pochi che trovano lavoro contribuiscono al dumping salariale già in atto da un po' di tempo (non per colpa loro, sia chiaro).
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 27 ott 2017 16:10

Quando pensi di avere visto il limite dell'imbecillità, arriva un uomo dell'amministrazione Trump a spostare (parecchio) più in là l'asticella.
Peter Navarro, consulente economico dello staff, ha elaborato recentemente una presentazione interna per l'equivalente del Consiglio dei Ministri sviluppando l'idea, di Trump e del suo staff, che la liberalizzazione del commercio rovina l'industria e quindi l'economia della (sua) nazione.

Se non fosse un documento del Governo della nazione più grande e potente del pianeta, ci sarebbe da ridere.

http://www.motherjones.com/kevin-drum/2017/10/the-decline-of-manufacturing-has-not-turned-america-into-a-hellhole/
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo » 27 ott 2017 18:51

sono cavoli amari per noi se gli USA imboccano una strada protezionista
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
(Sam Fuller, a proposito di "The Steel Helmet")

http://fortezza-bastiani.blogspot.com
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beluga
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Re: Diario economico

Messaggioda beluga » 27 ott 2017 19:28

pippuz ha scritto:Si, ma siccome i paesi del nord europa sono dei coglioni che non vogliono che questi paghino loro le pensioni (pensa che idioti !!!) qui ci sono migliaia di persone bloccate in condizioni precarie che vagano per le città, quando va bene, perchè soprattutto al sud finiscono in mano a mafie varie come schiavi.
I pochi che trovano lavoro contribuiscono al dumping salariale già in atto da un po' di tempo (non per colpa loro, sia chiaro).


Ti sbagli, non sono dei coglioni in quanto hanno aperto il flusso di immigrazione più di quanto si dica.

Spesso dimentichiamo la storia.
Mio nonno con una massa sterminata di italiani negli anni 20 è andato negli Stati uniti che accoglievano mano d'opera (a basso costo) da tutto il mondo. Con i dollari che spediva a casa la nonna comprava terreni e casali.
Nel dopoguerra la Germania ha aperto un canale con Turchia, Spagna e Italia e ha riempito le fabbriche di lavoratori motivati.
La questione è solo regolamentare gli ingressi e dislocare quelli che entrano per lavorare (la maggior parte) dove c'è bisogno di mano d'opera. E c'è anche da noi.
Poi si tratta anche di incentivare l'imprenditorialità che molti di loro hanno da vendere.
Non mi stancherò mai di raccontare della ditta italiana che a caro prezzo ha fatto lavori disastrosi nella mia casa. Quando li ho mandati via per disperazione per avere la fattura (per scaricare i lavori) ho dovuto penare.
E' subentrata una ditta diretta da un rumeno, da noi da molto tempo e ho trovato una professionalità pazzesca, fattura naturalmente compresa.
Ce la prendiamo troppo spesso con l'estraneo perché abbiamo paura di guardarci allo specchio e scoprire che i migliori di noi se ne stanno andando via e lasciando il posto agli incapaci, ai corrotti e a quelli che vogliono vivere di rendita.
Questa storia degli stranieri, come la bufala delle Ong sono solo depistaggi per non affrontare la realtà che è molto spiacevole da guardare.
La Lega fa il solito can can ma dimentica di dire che ha governato per molti anni senza produrre un piffero di novità nel calderione italiota.
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