Messaggioda l'oste » 17 mar 2014 00:30
In settimana stupenda serata "Vecchi vini, vecchi amici" che vorrei condividere, visto che stasera dopo la bellissima mostra di Klimt a Palazzo Reale ho finalmente un attimo di tregua dai due hooligans per mettere due pensieri.
L'idea è stata di berne un po' un po' con amici di lunga data, lunga praticamemte quanto l'età delle stesse bottiglie. Più che amici, fratelli.
A parte un tappo maledetto su un brunello '82 (per fortuna c'era la "consorella" pronta) e un paio di scollinamenti oltre tomba, le bottiglie sono state in gran parte perfette, alcune commoventi.
Menu con raviolo di pasta sfoglia ripieno di patè di fegatini e galletto arrosto al vinsanto su salsa di cipolla rossa a seguire tagliatelle home made impastate con pepe e pecorino e condite con sugo di fagianella in bianco e erbe aromatiche; in chiusura tortini di pasta fillo ripieni di carne di manzo al coltello cotta con verdure e spezie il tutto servito con salsine in cui intingere.
Barolo 1962 - Borgogno (capsula rossa, mai ricolmata). Dizionario del nebbiolo di 50 anni : a come armonia, b come Borgogno, c come che buono. Beato Farinetti che si è comprato tutta la cantina storica dell'azienda. Piaciuto proprio.
Barolo 1970 - Palladino, produttore che non conoscevo, esiste ancora e mi dicono sia anche bravino e qualità/prezzo, ho in programma una visita a breve. A livello grafico le etichette vecchie erano più belle. Riguardo al vino, se non lo avessi aperto e versato di persona avrei pensato ad una sostituzione con un barolo (buono) anni '90. Colore incredibile, rosso rubino solo leggermente aranciato ma di arancio vivo, tipo l'arancia sanguinella che infatti si trova nei profumi che il naso becca per primi. Bocca ancora avvolgente e di peso tannico, sebbene levigatissimo, come un solletico piacevole. Piaciuto proprio e sorpreso moltissimo.
Barolo 1984-1985 - Fontanafredda, due bottiglie entrambe passate a miglior vita. Spero che le bottiglie nella cantina storica siano più longeva, sempre per Farinetti che se l'è comprata (continua a venirmi in mente perchè ho finito da poco il suo libro-intervista, piaciuto abbastanza).
Barolo Sperss 1988 - Gaja, la '89 l'ho goduta e bevuta tre volte, una proprio con il produttore e con piccole differenze è sempre stata una bottiglia eccelsa. La '88 (credo sia la prima annata a nome Sperss), non l'avevo mai incrociata ed è stata una gran bella rivelazione. Al naso escono i profumi classici del nebbiolo agèe, tutti in fila ordinati e puliti, dalla liquirizia ai petali secchi di rosa e viola, un accenno di resina dolce e piacevole, quasi balsamica e poi tutto il resto. Al palato la sensazione generale è di un nebbiolo vecchio stile ma ancora molto giovane, serio, un liquido che sembra poter andare oltre le papille e infiltrarsi in profondità, incantatore. Piaciuto molto.
Brunello 1981 - Poggio Antico, azienda della quale non bevo da moltissimo i vini. Questo '81 era piacevole e integro nei profumi di terra, cuoio, un frutto fumè, ma purtroppo in bocca l'acidità era troppo predominante, impedendo quasi al palato di "sentire" il vino. Piaciutino (ino ino)
Brunello 1982 - Chiesa di Santa Restituta. Leggermente ma tappata.
Brunello 1982 - Chiesa di Santa Restituta. La sorella invece è proprio a posto, un po' si capisce perchè Gaja abbia comprato quest'azienda. Colore vivo, luminoso, rosso con unghia ambrata scura, da farci una divisa di una squadra di calcio. Profumi ancora di frutto, ciliegia delicata, una nota di affumicato da carne, cenni balsamici e di bosco attraversato da un vento sapido che vien dal mare, ma anche sotto terra pare che di tracce secolari marine ve ne siano abbestia. Bocca rotonda, acidità sotto estremo controllo, setoso, scorrevole, saporito e sapido. Piaciuto molto.
Brunello di Montalcino 1983 - Val di Suga, colore più scuro dei precedenti brunello, profumi anche di frutto più scuro, più caldo, inizialmente dominante sugli altri aromi. Poi si apre un ventaglietto di spezie, sottobosco umido e in bocca scivola rotondo, morbido, suadente, acidità non forte, la toscana e il sangiovese si sentono ma come idea di vino era abbastanza bordolese. Piaciuto.
Brunello di Montalcino Campogiovanni 1986 - San Felice , annata minore (?), vino maggiore. Da podio della serata per la sua energia generale, i profumi escono forti, baldanzosi, puliti ma sgomitanti, c'è frutto fresco, una nota di rosmarino con carne. Vino estremamente giovane anche in bocca, ha vigore, come gli venisse in moto perpetuo, non si ferma mai. Piaciuto un bel po'.
Resta sempre una grande emozione bere i vecchi vini ben conservati, anche se guardando i vuoti pensi con un velo di tristezza a bottiglie che non avrai più in quello stato di grazia, ma alla fine prevale il piacere di averli goduti con amici, perchè non ha senso tenere le bottiglie eternamente prigioniere in collezione e bella mostra.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.
Iir Boon Gesùuu/ ciii/ fuuur/ mini